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Il duro attacco di Giuseppe Conte al governo Meloni su fisco, superbonus e Pnrr

Il duro attacco di Giuseppe Conte al governo Meloni su fisco, superbonus e Pnrr


Il duro attacco di Giuseppe Conte al governo Meloni su fisco, superbonus e Pnrr – askanews.it



Il duro attacco di Giuseppe Conte al governo Meloni su fisco, superbonus e Pnrr – askanews.it




















Roma, 29 mar. (askanews) – “Non vogliamo favori per gli evasori, vogliamo favori per i cittadini in difficoltà, per chi è in lista d’attesa per gli esami sanitari, per chi ha figli nelle classi pollaio, per chi deve pagare un mutuo, per i cittadini più fragili”. Lo ha detto il leader di M5s Giuseppe Conte, nel corso di una conferenza stampa nella sede del Movimento.

Parlando del Pnrr Conte ha detto che “è un tema di strategica importanza per il nostro Paese, non sono soldi di Draghi, Meloni o Conte, sono soldi di tutti i cittadini italiani. Tutti abbiamo sofferto le conseguenze del Covid, economiche e psicologiche. E’ fondamentale non sprecare un euro, il M5s farà di tutto per evitarlo, lo dobbiamo a noi stessi, ai nostri morti, alla credibilità del nostro Paese di fronte all’Europa”. “Non si butta la polvere sotto al tappeto scoprendo adesso che siamo in ritardo. Eravamo in ritardo già con Draghi, l’attuale governo dopo diversi mesi ha scoperto che siamo in ritardo. Noi lo avevamo già denunciato, adesso diciamo ‘lavoriamo insieme perché nessun euro vada sprecato’”, ha aggiunto. A proposito del superbonus “dopo aver scoperto che non c’è alcun buco di bilancio, che era una fake news, che non ci sono 2.000 euro che gravano su ogni neonato, si è scoperto un governo nudo di fronte al tentativo di creare un artificio menzoniero e affossare il meccanismo del Superbonus, azzerando lo sconto in fattura o la cessione dei crediti. E’ un decreto scellerato e i palliativi che sono stati introdotti non vanno bene. Noi combattiamo battaglie identitarie per il nostro Paese”.

Quindi, parlando di elezioni il leader pentastellato ha detto che “dobbiamo convenire che la nostra democrazia è malata e il segno più evidente della patologia è la sfiducia de cittadini. Non affrettiamo il definitivo collasso, cambiando le regole per le elezioni, come si sta tentando di fare dalla maggioranza nella Giunta per le elezioni”. Così il leader di M5s, Giuseppe Conte, durante la conferenza stampa per “denunciare quanto sta avvenendo nella Giunta per le elezioni della Camera” in merito “ai criteri per valutare la validità dei voti”, con il possibile stravolgimento del risultato elettorale del 2022 in alcuni collegi a vantaggio dei partiti di maggioranza. “Non c’è nessun dubbio interpretativo” sul regolamento del ministero dell’Interno per le elezioni del 25 settembre scorso. “Modificarlo ora sarebbe grave e discriminatorio per chi ha rispettato le regole”, ha aggiunto Conte. La maggioranza di governo in Giunta per le elezioni “vuole cambiare ex post le regole vigenti dalle elezioni”, ha spiegato Conte, che “stabiliscono la nullità del voto elettorale” quando la croce è apposta, per esempio, su due liste collegate. Regola introdotta per garantire “il principio di libertà e segretezza del voto” ed evitare possibili “segnali di riconoscimenti” dell’elettore, ha precisato il leader M5s. “E’ una battaglia che riguarda tutte le persone animate dal genuino spirito democratico, che vogliono preservare la fiducia dei cittadini nella politica”, ha aggiunto.

Meloni: presidenzialismo per democrazia più forte e solida

Meloni: presidenzialismo per democrazia più forte e solida


Meloni: presidenzialismo per democrazia più forte e solida – askanews.it



Meloni: presidenzialismo per democrazia più forte e solida – askanews.it




















Roma, 29 mar. (askanews) – “E’ necessario assicurare che le istituzioni siano stabili, veloci ed efficienti. Avere istituzioni più stabili, veloci ed efficienti significa essere in grado di avere maggiore affidabilità a livello internazionale e lavorare per focalizzare le energie su obiettivi strategici e di lungo periodo. Questa è la direzione in cui vuole andare il mio governo: infatti siamo fermamente convinti che la democrazia può diventare anche più forte e solida attraverso una riforma presidenziale dello Stato, una riforma che considero fondamentale e che rappresenta anche una misura potente per la crescita economica”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo in videoconferenza, al Summit for Democracy 2023.

Mattarella: il Pnrr supporta le Pmi nel perseguire la coesione sociale e la sicurezza

Mattarella: il Pnrr supporta le Pmi nel perseguire la coesione sociale e la sicurezza


Mattarella: il Pnrr supporta le Pmi nel perseguire la coesione sociale e la sicurezza – askanews.it



Mattarella: il Pnrr supporta le Pmi nel perseguire la coesione sociale e la sicurezza – askanews.it




















Roma, 29 mar. (askanews) – “La flessibilità del tessuto delle piccole e medie imprese può trovare efficace supporto nei recenti strumenti di programmazione e riforma offerti nell’ambito della attuazione del Pnrr, con l’opportunità di perseguire una iniziativa economica che contribuisca alla coesione sociale, in armonia con la salute, l’ambiente, la sicurezza, la libertà e la dignità umana, così come sancito dall’articolo 41 della Costituzione”. Lo afferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al presidente della Confederazione italiana della piccola e media industria privata, Cristian Camisa.

“Si tratta – aggiunge – di un comparto che caratterizza la struttura produttiva italiana connotato da una costante apertura a tecniche innovative, in rapporto virtuoso con i territori di insediamento e fortemente orientato alla internazionalizzazione, con significativi benefici per le generazioni presenti e future”.

Meloni: l’economia reale è il core business del governo, lo Stato è un alleato delle imprese

Meloni: l’economia reale è il core business del governo, lo Stato è un alleato delle imprese


Meloni: l’economia reale è il core business del governo, lo Stato è un alleato delle imprese – askanews.it



Meloni: l’economia reale è il core business del governo, lo Stato è un alleato delle imprese – askanews.it




















Roma, 29 mar. (askanews) – “L’economia reale è il vostro ‘core business’. Ma è anche il core business del governo, perché l’economia reale è per noi sinonimo di posti di lavoro, investimenti, sviluppo e significa creare ricchezza e benessere sul territorio. Il nostro lavoro, il lavoro che il governo sta cercando di fare, come ben sapete, è ispirato da un principio semplice: sono le aziende e non è lo Stato a creare ricchezza e occupazione, mentre è compito dello Stato mettere le aziende e i lavoratori nelle condizioni migliori per poter creare ricchezza e occupazione, garantendo le precondizioni necessarie per fare impresa”. Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un videomessaggio per il 75esimo anniversario di Confapi.

“Noi – aggiunge – crediamo che lo Stato debba essere un alleato delle imprese, non un avversario come spesso è stato, crediamo che debba risolvere problemi e non crearne, crediamo che debba creare le condizioni affinché chi vuole fare impresa possa farlo senza trovare nelle Istituzioni un ostacolo e premiare chi si rimbocca di più le maniche. Uno Stato amico di chi fa impresa è uno Stato che riduce il carico fiscale, che combatte l’evasione, che taglia gli adempimenti e la burocrazia, è uno Stato che scrive regole chiare”. Poi ha detto che “difendere l’economia reale vuol dire anche immaginare una politica industriale che metta al centro l’impresa, che sappia guardare non all’orizzonte del prossimo anno o dei prossimi cinque anni, ma a un orizzonte molto più lungo. L’Italia ha già pagato la sua mancanza di visione, la mancanza di visione che abbiamo visto negli ultimi decenni, una mancanza di visione che ha frenato la crescita e reso purtroppo la Nazione dipendente dall’estero in troppi settori”.

“Noi – aggiunge – stiamo lavorando per invertire questa tendenza e per immaginare linee chiare e strategiche di sviluppo. Penso ad esempio all’obiettivo di rendere l’Italia l’hub energetico d’Europa, all’investimento strutturale per difendere il nostro Made in Italy, marchio e una delle cose più preziose che abbiamo, penso all’impegno per costruire catene di valore più prossime e per rendere le nostre imprese più competitive sui mercati internazionali”. La visione di uno Stato “alleato” delle imprese “ha ispirato e ispira il nostro lavoro. Dalle misure contro il caro bollette alla riforma degli incentivi alle imprese, dalla lotta alla concorrenza sleale contro le aziende ‘apri e chiudi’ alla nascita del Difensore civico delle imprese, dal nuovo Codice degli appalti alla delega fiscale che abbiamo approvato solo pochi giorni fa in Consiglio dei ministri”. “Una riforma – aggiunge – che l’Italia aspettava da decenni, ed è una riforma pensata per stimolare la crescita dell’economia italiana, attraverso una migliore efficienza della struttura delle imposte e una riduzione del carico fiscale. È una riforma che disegna un nuovo Fisco basato su alcuni punti fondamentali: progressiva riduzione delle aliquote IRPEF; introduzione anche per i lavoratori dipendenti di una tassa piatta agevolata sugli incrementi di salario rispetto all’anno o agli anni precedenti; graduale riduzione dell’IRES con un premio per chi investe e assume in Italia secondo il principio ‘più assumi, meno tasse devi allo Stato’. E questo è solamente la cornice, perché sono molte le novità introdotte nella Delega fiscale”. Quello del governo è “un programma ambizioso e gli ostacoli per portarlo avanti non mancheranno. Però noi non abbiamo paura. Non ci manca il coraggio, non ci manca la visione, non ci manca il rispetto per i cittadini che ci hanno dato il compito di governare questa nazione. Quello stesso coraggio che avete voi, e che ogni giorno mettete in quello che fate quando decidete di investire in un nuovo progetto o di scommettere su una nuova attività. E che vi spinge anche a non accontentarvi, a cercare di fare sempre meglio, a rialzarvi dopo ogni caduta. È quello che intendiamo fare anche noi: lavorare h24, 7 giorni su 7, per rivoluzionare questa nazione” ha detto Meloni. “Perché – aggiunge – i cittadini non ci hanno scelto per mantenere lo status quo, ci hanno scelto perché sperano che noi riusciamo a liberare le migliori energie di questa nazione, sperano che abbiamo la forza per fare le riforme che nessun altro ha avuto il coraggio di fare, sperano che abbiamo la forza e la determinazione di andare fino in fondo. E’ un cammino difficile, ma è un cammino che non ci spaventa. E siamo certi che possiamo, e che potremo contare sul contributo di Confapi”.

“La piccola impresa è il motore diffuso della nostra economia, della nostra società e della nostra cultura. Dico di più: il mondo che voi rappresentate costituisce l’identità, la tradizione e l’innovazione del tessuto produttivo italiano. Voi siete quelli che a me piace definire ‘i patrioti del lavoro’, perché con i vostri sogni, il vostro ingegno, la vostra creatività contribuite a fare dell’Italia la grande nazione che è”. “Voi e i vostri collaboratori – aggiunge – siete una parte fondamentale della nostra economia reale, rappresentate la declinazione concreta del legame che unisce impresa, lavoro e territorio. Un legame che ha al centro l’imprenditore, la sua capacità di rischiare e innovare, di avere il proprio legittimo profitto e di garantire benessere sociale diffuso. Ma anche il lavoratore, quello che nelle piccole e medie imprese molto spesso non è solo un semplice dipendente ma è di fatto un vero e proprio collaboratore che partecipa al destino dell’azienda. Anche questo è un elemento fondamentale da ricordare”.

Pnrr, Mattarella: dà supporto a Pmi per coesione e sicurezza

Pnrr, Mattarella: dà supporto a Pmi per coesione e sicurezza


Pnrr, Mattarella: dà supporto a Pmi per coesione e sicurezza – askanews.it



Pnrr, Mattarella: dà supporto a Pmi per coesione e sicurezza – askanews.it




















Roma, 29 mar. (askanews) – “La flessibilità del tessuto delle piccole e medie imprese può trovare efficace supporto nei recenti strumenti di programmazione e riforma offerti nell’ambito della attuazione del Pnrr, con l’opportunità di perseguire una iniziativa economica che contribuisca alla coesione sociale, in armonia con la salute, l’ambiente, la sicurezza, la libertà e la dignità umana, così come sancito dall’articolo 41 della Costituzione”. Lo afferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al presidente della Confederazione italiana della piccola e media industria privata, Cristian Camisa.

“Si tratta – aggiunge – di un comparto che caratterizza la struttura produttiva italiana connotato da una costante apertura a tecniche innovative, in rapporto virtuoso con i territori di insediamento e fortemente orientato alla internazionalizzazione, con significativi benefici per le generazioni presenti e future”.

Meloni: al lavoro per rivoluzionare Italia, non qua per status quo

Meloni: al lavoro per rivoluzionare Italia, non qua per status quo


Meloni: al lavoro per rivoluzionare Italia, non qua per status quo – askanews.it



Meloni: al lavoro per rivoluzionare Italia, non qua per status quo – askanews.it



















Roma, 29 mar. (askanews) – Quello del governo è “un programma ambizioso e gli ostacoli per portarlo avanti non mancheranno. Però noi non abbiamo paura. Non ci manca il coraggio, non ci manca la visione, non ci manca il rispetto per i cittadini che ci hanno dato il compito di governare questa nazione. Quello stesso coraggio che avete voi, e che ogni giorno mettete in quello che fate quando decidete di investire in un nuovo progetto o di scommettere su una nuova attività. E che vi spinge anche a non accontentarvi, a cercare di fare sempre meglio, a rialzarvi dopo ogni caduta. È quello che intendiamo fare anche noi: lavorare h24, 7 giorni su 7, per rivoluzionare questa nazione”. Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un messaggio per il 75esimo anniversario di Confapi.

“Perché – aggiunge – i cittadini non ci hanno scelto per mantenere lo status quo, ci hanno scelto perché sperano che noi riusciamo a liberare le migliori energie di questa nazione, sperano che abbiamo la forza per fare le riforme che nessun altro ha avuto il coraggio di fare, sperano che abbiamo la forza e la determinazione di andare fino in fondo. E’ un cammino difficile, ma è un cammino che non ci spaventa. E siamo certi che possiamo, e che potremo contare sul contributo di Confapi”.

Meloni: economia reale core business governo, Stato alleato imprese

Meloni: economia reale core business governo, Stato alleato imprese


Meloni: economia reale core business governo, Stato alleato imprese – askanews.it



Meloni: economia reale core business governo, Stato alleato imprese – askanews.it



















Roma, 29 mar. (askanews) – “L’economia reale è il vostro ‘core business’. Ma è anche il core business del governo, perché l’economia reale è per noi sinonimo di posti di lavoro, investimenti, sviluppo e significa creare ricchezza e benessere sul territorio. Il nostro lavoro, il lavoro che il governo sta cercando di fare, come ben sapete, è ispirato da un principio semplice: sono le aziende e non è lo Stato a creare ricchezza e occupazione, mentre è compito dello Stato mettere le aziende e i lavoratori nelle condizioni migliori per poter creare ricchezza e occupazione, garantendo le precondizioni necessarie per fare impresa”. Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un videomessaggio per il 75esimo anniversario di Confapi.

“Noi – aggiunge – crediamo che lo Stato debba essere un alleato delle imprese, non un avversario come spesso è stato, crediamo che debba risolvere problemi e non crearne, crediamo che debba creare le condizioni affinché chi vuole fare impresa possa farlo senza trovare nelle Istituzioni un ostacolo e premiare chi si rimbocca di più le maniche. Uno Stato amico di chi fa impresa è uno Stato che riduce il carico fiscale, che combatte l’evasione, che taglia gli adempimenti e la burocrazia, è uno Stato che scrive regole chiare”.

Il governo lavora su concorrenza e siccità, domani possibile un nuovo Consiglio dei Ministri

Il governo lavora su concorrenza e siccità, domani possibile un nuovo Consiglio dei Ministri


Il governo lavora su concorrenza e siccità, domani possibile un nuovo Consiglio dei Ministri – askanews.it



Il governo lavora su concorrenza e siccità, domani possibile un nuovo Consiglio dei Ministri – askanews.it



















Roma, 29 mar. (askanews) – Il Consiglio dei ministri, dopo la seduta di ieri sera, dovrebbe tornare a riunirsi domani, anche se la convocazione non è stata ancora diramata ufficialmente. Anche l’ordine del giorno, di conseguenza, ancora non c’è ma l’esecutivo potrebbe esaminare nuovamente il ddl annuale concorrenza che ieri sera non è stato varato. Nel corso dell’esame, infatti, secondo quanto filtrato, è emersa la necessità di compiere degli “approfondimenti sulla copertura economica” della parte relativa alle misure in materia di energia. Da qui la decisione di un rinvio.

Non è escluso che domani sia affrontato anche il decreto siccità. L’approdo in Cdm era previsto per la prossima settimana ma, secondo quanto si apprende da fonti di governo, i Ministeri competenti sono al lavoro per tentare una “accelerazione” con l’approvazione già domani. In entrambi i casi, però, secondo le fonti, non è escluso uno slittamento alla prossima settimana.

Verso nuovo Cdm domani, governo al lavoro su concorrenza e siccità

Verso nuovo Cdm domani, governo al lavoro su concorrenza e siccità


Verso nuovo Cdm domani, governo al lavoro su concorrenza e siccità – askanews.it



Verso nuovo Cdm domani, governo al lavoro su concorrenza e siccità – askanews.it



















Roma, 29 mar. (askanews) – Il Consiglio dei ministri, dopo la seduta di ieri sera, dovrebbe tornare a riunirsi domani, anche se la convocazione non è stata ancora diramata ufficialmente.

Anche l’ordine del giorno, di conseguenza, ancora non c’è ma l’esecutivo potrebbe esaminare nuovamente il ddl annuale concorrenza che ieri sera non è stato varato. Nel corso dell’esame, infatti, secondo quanto filtrato, è emersa la necessità di compiere degli “approfondimenti sulla copertura economica” della parte relativa alle misure in materia di energia. Da qui la decisione di un rinvio. Non è escluso che domani sia affrontato anche il decreto siccità. L’approdo in Cdm era previsto per la prossima settimana ma, secondo quanto si apprende da fonti di governo, i Ministeri competenti sono al lavoro per tentare una “accelerazione” con l’approvazione già domani.

In entrambi i casi, però, secondo le fonti, non è escluso uno slittamento alla prossima settimana.

Il Consiglio dei ministri ha varato il Dl bollette e il codice appalti (slitta il ddl concorrenza)

Il Consiglio dei ministri ha varato il Dl bollette e il codice appalti (slitta il ddl concorrenza)


Il Consiglio dei ministri ha varato il Dl bollette e il codice appalti (slitta il ddl concorrenza) – askanews.it



Il Consiglio dei ministri ha varato il Dl bollette e il codice appalti (slitta il ddl concorrenza) – askanews.it


















Roma, 28 mar. (askanews) – Una giornata cominciata con un bagno di folla per celebrare i cento anni dell’Aeronautica e finita con un saluto al presidio della Coldiretti per “festeggiare” l’approvazione del disegno di legge contro il cibo sintetico. Di mezzo, un Consiglio dei ministri che ha un ordine del giorno decisamente ricco: un decreto bollette da 4,9 miliardi che proroga e vara nuovi sostegni a famiglie e imprese contro il caro energia e il via libera al Codice appalti. Ci sarebbe all’ordine del giorno anche l’approvazione del ddl sulla concorrenza di cui alla fine si comincia soltanto l’esame senza disco verde. Un Consiglio dei ministri che è cominciato in ritardo di circa un’ora proprio perché prima sarebbero stati fatti approfondimenti su alcune garanzie richieste da Bruxelles sul ddl di Lollobrigida ma anche per un problema di quadrature di cifre del disegno di legge sulla Concorrenza che infatti viene rinviato ad altra data.

Alla fine però il governo mette la faccia soltanto sul provvedimento sui cibi sintetici: lo fa in conferenza stampa il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, insieme al collega della Sanità, Orazio Schillaci. E lo fa, appunto, la presidente del Consiglio che conclusa la riunione dell’esecutivo si concede un passaggio dai “nostri agricoltori” per spiegare che l’Italia ha fatto una scelta di “avanguardia” sul tema “della difesa dell’eccellenza” e della certezza di ciò che si consuma”. Per il decreto bollette, nonostante l’importanza dell’intervento che prevede anche misure sul fisco e lo stanziamento di fondi per limitare l’impatto sulle imprese del payback sanitario, Meloni si limita invece a un post su Facebook in cui rivendica che “sostenere concretamente cittadini e imprese rimane la priorità di questo Governo”. Sceglie i social anche il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, che – pur annunciato come probabile protagonista di una conferenza stampa – celebra il varo del Codice appalti attraverso un video.

In serata, dopo il Consiglio dei ministri, si è riunita anche la cabina di regia convocata per fare il punto sulla verifica degli obiettivi rendicontati al 31 dicembre 2022, sul raggiungimento degli obiettivi in scadenza nel primo semestre 2023 e sul Capitolo REPowerEU. Proprio ieri governo e Commissione Ue hanno concordato una proroga di un mese per lo svolgimento dell’assesment sui target al 31 dicembre 2022, con la richiesta, da parte di Bruxelles, di approfondimenti su alcuni punti: le concessioni portuali; le reti di teleriscaldamento; i Piani Urbani Integrati, approvati il 22 aprile 2022, per i quali la Commissione ha contestato l’ammissibilità degli interventi relativi al “Bosco dello Sport” di Venezia e allo “Stadio Artemio Franchi” di Firenze. Secondo il ministro per gli Affari europei, il sud, le politiche di coesione e il Pnrr Raffaele Fitto, interpellato a margine della presentazione della Relazione semestrale 2023 sul Pnrr della Corte dei conti, “sarebbe singolare che gli obiettivi al 31 dicembre 2022 fossero in carico a chi si è insediato a ottobre”. Però Fitto ha ammesso che ci sono alcune difficoltà nell’attuazione del Piano e che “alcuni interventi da qui a giugno 2026 non possono essere realizzati”. Per questo, il ministro, nel corso della cabina di regia, ha chiesto ai colleghi di effettuare “in tempi rapidi un’analisi netta e chiara di tutte le criticità relative ai progetti di competenza di ciascun ministero elaborando delle proposte d’azione concrete”.