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Pnrr, Ue chiede approfondimenti su porti, teleriscaldamento e stadi

Pnrr, Ue chiede approfondimenti su porti, teleriscaldamento e stadi


Pnrr, Ue chiede approfondimenti su porti, teleriscaldamento e stadi – askanews.it



Pnrr, Ue chiede approfondimenti su porti, teleriscaldamento e stadi – askanews.it



















Roma, 27 mar. (askanews) – Tre misure previste tra i target del Pnrr al 31 dicembre 2022 richiedono “ulteriore approfondimento”. E’ quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi, in cui si sottolinea che la Commissione Ue ha “sottolineato il proprio apprezzamento per tutte le azioni intraprese dal governo, che hanno già consentito di attestare significativi progressi verso il positivo raggiungimento di quasi tutti gli obiettivi fissati alla data sopracitata”.

Secondo il comunicato “sono oggetto di ulteriore approfondimento tre misure che erano state approvate dal precedente Governo. Le concessioni portuali, per le quali la Commissione ritiene necessario un ulteriore approfondimento, proponendo di limitarne la durata massima, così come stabilito dal Decreto inviato al Consiglio di Stato il 14 ottobre 2022. Le reti di teleriscaldamento, per le quali la Commissione ha messo in dubbio l’ammissibilità di alcuni interventi, selezionati attraverso la procedura di gara del 30 giugno 2022. I Piani Urbani Integrati, approvati il 22 aprile 2022, per i quali la Commissione ha contestato l’ammissibilità degli interventi relativi al ‘Bosco dello Sport’ di Venezia e allo ‘Stadio Artemio Franchi’ di Firenze. Il Governo fornirà ulteriori elementi a sostegno dell’ammissibilità di tutti questi interventi, in particolare quelli previsti nei Piani Urbani Integrati di Venezia e Firenze. Il Governo continuerà a lavorare in modo costruttivo con la Commissione Europea per garantire il positivo completamento delle attività di valutazione”.

Pnrr,Governo proroga di un mese valutazione target dicembre 2022

Pnrr,Governo proroga di un mese valutazione target dicembre 2022


Pnrr,Governo proroga di un mese valutazione target dicembre 2022 – askanews.it



Pnrr,Governo proroga di un mese valutazione target dicembre 2022 – askanews.it



















Roma, 27 mar. (askanews) – “A seguito degli incontri del Ministro per gli Affari europei, del Sud, delle politiche di coesione e Pnrr, Raffaele Fitto, e il Commissario europeo per l’Economia, Paolo Gentiloni, e con la task force Pnrr della Commissione Ue, è stato concordato di prolungare di un mese la fase di assesment per consentire ai servizi della Commissione di completare le attività tecniche di campionamento e verifica, proseguendo la proficua discussione che ha già consentito di valutare positivamente la maggior parte dei target fissati per il 31 dicembre 2022”. Lo comunica in una nota Palazzo Chigi.

“La Commissione – si legge – ha convenuto di estendere questa fase tenendo conto del numero e della complessità dei 55 Milestones e Target previsti”.

Diritti, Conte: da partito Meloni grave attacco a Stato di diritto

Diritti, Conte: da partito Meloni grave attacco a Stato di diritto


Diritti, Conte: da partito Meloni grave attacco a Stato di diritto – askanews.it



Diritti, Conte: da partito Meloni grave attacco a Stato di diritto – askanews.it



















Roma, 27 mar. (askanews) – “È grave l’attacco che il partito di Giorgia Meloni vuole apportare allo “stato di diritto”. La proposta di legge che mira a depennare dal codice penale il reato di tortura vuole farci percorrere a ritroso il cammino di civiltà fin qui compiuto”. Lo dichiara il presidente M5s Giuseppe Conte.

“Per anni – scrive Conte su Facebook- siamo stati accusati di non dare attuazione alle varie Convenzioni internazionali che impongono agli Stati aderenti di introdurre nel proprio ordinamento giuridico il reato di tortura. Finalmente nel 2017 è stata colmata questa lacuna con l’introduzione nel codice penale degli artt. 613-bis e 613-ter.Come giustificano le menti eccelse di Fratelli d’Italia questo tentativo di riportare indietro le lancette dell’orologio della storia? Scrivono i firmatari di questa proposta di legge che le norme sul reato di tortura non sono “giustificate dall’andamento della situazione criminale in Italia”. Come a dire che non appena avremo un calo significativo di omicidi potremo mettere mano anche all’abolizione del reato di omicidio”. “I firmatari – argomenta ancora il leader M5s- specificano che il loro intento non è, propriamente, abolire il reato di tortura, bensì riscriverlo per renderlo più circostanziato e meglio “tipizzato”. Queste raffinate menti giuridiche sono le stesse che hanno “tipizzato” il reato sui rave party, mandando in Gazzetta Ufficiale una norma delirante che puniva severamente riunioni con più di 50 persone per il solo fatto che poteva derivarne un pericolo per l’incolumità o la salute pubblica. Viene spontaneo replicare: non vi date pensiero, risparmiateci il vostro zelo che abbiamo visto già all’opera e sappiamo dove ci porta. La verità è che la norma attuale non è affatto formulata in modo generico, quanto piuttosto così specifico da renderne l’applicazione ben delimitata”.

“Da ultimo – conclude Conte- i firmatari ci rivelano che il loro proposito è di “tutelare adeguatamente l’onorabilità e l’immagine delle Forze di polizia”. Ma non si rendono conto i firmatari che questo argomento, esso sì, rischia di ledere il buon nome delle nostre forze dell’ordine? Perché il reato può essere commesso non solo da un pubblico ufficiale o dall’incaricato di un pubblico servizio, ma anche da un comune cittadino che abbia il compito di vigilare, curare o assistere un’altra persona. E poi gli agenti che ogni giorno si impegnano con professionalità e dedizione per garantire la sicurezza pubblica non si onorano lasciando impunito chi, tra loro, dovesse isolatamente macchiarsi di un simile crimine, ma investendo risorse adeguate per permettere loro di essere sempre meglio equipaggiati e di essere pagati con puntualità anche per le ore di straordinario. Per il Movimento 5 Stelle i valori del rispetto della dignità di ogni essere umano e del principio di legalità sono entrambi stelle polari dell’azione politica”.

Ilaria Cucchi: abolire il reato di tortura è un’idea fascista

Ilaria Cucchi: abolire il reato di tortura è un’idea fascista


Ilaria Cucchi: abolire il reato di tortura è un’idea fascista – askanews.it



Ilaria Cucchi: abolire il reato di tortura è un’idea fascista – askanews.it



















Roma, 27 mar. (askanews) – L’abolizione del reato di tortura prosposta dai parlamentari Fdi è “un’idea fascista: la matrice è quella, inutile negarlo”. Ed è “un fatto gravissimo”.Lo ha affermato la senatrice Avs Ilaria Cucchi, ospite su La7 a L’Aria che Tira. Chi dovrebbe chiedermi scusa? “Il ministro Salvini, per esempio, il signor Tonelli… Tutta gente che ha fatto campagna elettorale sulla mia pelle, su quella di mio fratello e di mia madre”, ha detto ancora fra l’altro Cucchi.

Berlusconi dice che “30 anni fa evitammo che l’Italia diventasse comunista”

Berlusconi dice che “30 anni fa evitammo che l’Italia diventasse comunista”


Berlusconi dice che “30 anni fa evitammo che l’Italia diventasse comunista” – askanews.it



Berlusconi dice che “30 anni fa evitammo che l’Italia diventasse comunista” – askanews.it


















Milano, 27 mar. (askanews) – “Oggi ricordiamo con emozione la prima grande vittoria elettorale di Forza Italia, avvenuta esattamente 29 anni fa, il 27 marzo del 1994. Non possiamo dimenticare il clima di angoscia che ci possedeva dato che i nostri sondaggisti ci avevano detto che era certa la vittoria del PCI, il Partito Comunista Italiano. Ci angosciava il pericolo di vedere l’Italia, il nostro Paese, diventare un Paese Comunista con tutto quello che questo avrebbe significato”. Lo scrive sui social Silvio Berlusconi, presidente e fondatore di Forza Italia.

“I sondaggisti – prosegue ricordando quella stagione politica – aggiunsero che solo un nuovo partito avrebbe potuto evitare la vittoria della sinistra e indicarono Silvio Berlusconi come il possibile leader di questo partito perché con il Milan Silvio Berlusconi era diventato un simbolo della vittoria e perché con la televisione aveva cambiato in meglio la vita degli italiani. Ma a me sembrava impossibile con tutti i miei impegni come Presidente e Amministratore Delegato di tutte le Società del mio Gruppo. Ma, dopo una riunione di famiglia, mia mamma, pur temendo che la sinistra me ne avrebbe fatte di tutti i colori mi disse queste precise parole: ‘Se tu, sentendo così forte il dovere di farlo non trovassi anche il coraggio di farlo, non saresti quel figlio che io e tuo padre abbiamo creduto di educare’. Così, il giorno dopo, in una conferenza stampa a Milano, dichiarai di voler scendere in campo con un nuovo partito politico che si sarebbe chiamato Forza Italia”. “Due mesi dopo – racconta ancora Berlusconi – Forza Italia vinse le elezioni con gli altri partiti del centro-destra ed io divenni il Presidente del Consiglio dei Ministri. Era successo un miracolo, la sinistra era stata sconfitta, l’Italia non era diventata un Paese comunista! Oggi l’Italia è un Paese più moderno ed efficiente, con meno tasse e servizi più completi. Ci siamo occupati di tutti, a partire dai più deboli. Soprattutto quella vittoria ha rappresentato per noi un’importante occasione per dimostrare che si poteva fare politica in modo diverso, con coraggio e determinazione, mettendo al centro il bene comune e gli interessi del nostro Paese. La nostra vittoria ha dimostrato che era possibile coinvolgere le migliori forze ed energie della società civile e del mondo delle professioni nella gestione della cosa pubblica”.

Fi,Berlusconi:30 anni fa evitammo l’Italia diventasse comunista

Fi,Berlusconi:30 anni fa evitammo l’Italia diventasse comunista


Fi,Berlusconi:30 anni fa evitammo l’Italia diventasse comunista – askanews.it



Fi,Berlusconi:30 anni fa evitammo l’Italia diventasse comunista – askanews.it



















Milano, 27 mar. (askanews) – “Oggi ricordiamo con emozione la prima grande vittoria elettorale di Forza Italia, avvenuta esattamente 29 anni fa, il 27 marzo del 1994. Non possiamo dimenticare il clima di angoscia che ci possedeva dato che i nostri sondaggisti ci avevano detto che era certa la vittoria del PCI, il Partito Comunista Italiano. Ci angosciava il pericolo di vedere l’Italia, il nostro Paese, diventare un Paese Comunista con tutto quello che questo avrebbe significato”. Lo scrive sui social Silvio Berlusconi, presidente e fondatore di Forza Italia.

“I sondaggisti – prosegue ricordando quella stagione politica – aggiunsero che solo un nuovo partito avrebbe potuto evitare la vittoria della sinistra e indicarono Silvio Berlusconi come il possibile leader di questo partito perché con il Milan Silvio Berlusconi era diventato un simbolo della vittoria e perché con la televisione aveva cambiato in meglio la vita degli italiani. Ma a me sembrava impossibile con tutti i miei impegni come Presidente e Amministratore Delegato di tutte le Società del mio Gruppo. Ma, dopo una riunione di famiglia, mia mamma, pur temendo che la sinistra me ne avrebbe fatte di tutti i colori mi disse queste precise parole: ‘Se tu, sentendo così forte il dovere di farlo non trovassi anche il coraggio di farlo, non saresti quel figlio che io e tuo padre abbiamo creduto di educare’. Così, il giorno dopo, in una conferenza stampa a Milano, dichiarai di voler scendere in campo con un nuovo partito politico che si sarebbe chiamato Forza Italia”. “Due mesi dopo – racconta ancora Berlusconi – Forza Italia vinse le elezioni con gli altri partiti del centro-destra ed io divenni il Presidente del Consiglio dei Ministri. Era successo un miracolo, la sinistra era stata sconfitta, l’Italia non era diventata un Paese comunista! Oggi l’Italia è un Paese più moderno ed efficiente, con meno tasse e servizi più completi. Ci siamo occupati di tutti, a partire dai più deboli. Soprattutto quella vittoria ha rappresentato per noi un’importante occasione per dimostrare che si poteva fare politica in modo diverso, con coraggio e determinazione, mettendo al centro il bene comune e gli interessi del nostro Paese. La nostra vittoria ha dimostrato che era possibile coinvolgere le migliori forze ed energie della società civile e del mondo delle professioni nella gestione della cosa pubblica”.

Fi, Berlusconi: 29 anni fa prima vittoria, oggi stessa passione

Fi, Berlusconi: 29 anni fa prima vittoria, oggi stessa passione


Fi, Berlusconi: 29 anni fa prima vittoria, oggi stessa passione – askanews.it



Fi, Berlusconi: 29 anni fa prima vittoria, oggi stessa passione – askanews.it



















Milano, 27 mar. (askanews) – “Oggi, a distanza di quasi tre decenni” dalla vittoria elettorale alle Politiche del 1994, “guardiamo al futuro con la stessa passione di allora, consapevoli che la nostra storia è fatta di grandi sfide e di grandi successi. Ringraziamo tutti coloro che hanno creduto nel nostro progetto e che ci hanno sostenuto in questi anni, e invitiamo tutti a unirsi a noi per continuare a costruire insieme un’Italia migliore per tutti. Andiamo avanti! E, naturalmente, Forza Italia!”. Lo scrive sui social Silvio Berlusconi, nel giorno che 29 anni fa vide Forza Italia affermarsi alle elezioni politiche.

Radicali si mobilitano:”Italia orbanizzata, arriva mole pdl-referendum”

Radicali si mobilitano:”Italia orbanizzata, arriva mole pdl-referendum”


Radicali si mobilitano:”Italia orbanizzata, arriva mole pdl-referendum” – askanews.it



Radicali si mobilitano:”Italia orbanizzata, arriva mole pdl-referendum” – askanews.it



















Roma, 27 mar. (askanews) – “Il governo Meloni è fallimentare su tutti i fronti, come Radicali offriamo un’alternativa concreta per contrastare quella che vuole essere l’orbanizzazione dell’Italia. Siamo in partenza con una serie di progetti di legge e referendum sui temi caldi di questo momento politico: aborto, ambiente, democrazia, droghe, economia, immigrazione e sex work”.Così Massimiliano Iervolino, segretario di Radicali Italiani durante il primo comitato nazionale che si è concluso ieri.

La mozione generale, approvata a larga maggioranza, delinea un’analisi politica che vede il nostro Paese scivolare su diritti e riforme verso le posizioni dell’Ungheria e del suo presidente Orbàn. “Il disegno dell’esecutivo di destra è quello di attuare lo slogan ‘Dio, Patria e Famiglia’ prendendo a modello l’Ungheria attraverso una miriade di politiche difensive: dalla difesa della nazione a discapito del federalismo europeo, passando per la difesa dello status quo contro la transizione ecologica e contro una nuova politica industriale verde, fino ad arrivare alla difesa della famiglia tradizionale e alla negazione dei diritti civili. Ma anche attraverso il forte sostegno a politiche proibizioniste e la difesa dei confini contro invasione dei migranti”, prosegue Iervolino. “Contrastiamo questo imbarbarimento democratico e il progressivo declino decennale che mina le basi sociali, economiche, di sviluppo e di progresso in ogni ambito – economico, sociale, culturale – del Paese attraverso la nostra ‘Primavera radicale’: una risposta liberale organizzata come un sistema di più riforme – e azioni politiche – collegate tra loro, per favorire la transizione ecologica, lo sviluppo, il benessere e le libertà civili”, conclude.

Roccella: con Gpa scelta ovociti assume connotazioni razziste

Roccella: con Gpa scelta ovociti assume connotazioni razziste


Roccella: con Gpa scelta ovociti assume connotazioni razziste – askanews.it



Roccella: con Gpa scelta ovociti assume connotazioni razziste – askanews.it


















Milano, 26 mar. (askanews) – “Si sceglie la donna che dà l’ovocita secondo i classici criteri: alta, bella, bionda, in genere una donna dell’Est. Siamo alla selezione della razza? Assolutamente, le donne nere costano molto meno di quelle bianche, quindi anche con connotazioni evidentemente razziste. Poi la donna che affitta l’utero viene selezionata con altri criteri e ad essa va una cifra relativa nonostante i costi alti a causa delle società di intermediazione e delle consulenze legali che costano molto”. Lo ha detto il ministro per la famiglia, la natalità e le pari opportunità, Eugenia Roccella, a Zona Bianca su Retequattro a proposito della pratica, illegale in Italia, dell’utero in affitto o gestazione per altri.

“Sull’utero in affitto ci sono delle fiere, si fanno in Europa, se ne doveva fare una anche a Milano poi hanno pensato che visto che è un reato la propaganda forse non era il caso, e nelle fiere si vede benissimo” che è un mercato, “si vedono i depliant, le consulenze, le offerte che vengono fatte, di minor costo, si può scegliere tutto perché il committente a tutti i diritti, semplicemente deve pagare” ha aggiunto. “Ci sono sempre due madri diverse, due donne, una è quella che dà gli ovociti sempre attraverso il prezzo preciso sul catalogo, quindi dà le caratteristiche genetiche, trasmette il Dna. L’altra invece è quella che fa il vero utero in affitto e in questo caso viene scelta secondo altri criteri: deve essere una donna che ha già partorito, che dà garanzie di salute, ma non devi avere le caratteristiche estetiche tipiche di chi poi scegli in questo caso” ha ribadito.

Le famiglie Arcobaleno in piazza a Roma chiedono di trascrivere i figli delle coppie omosessuali

Le famiglie Arcobaleno in piazza a Roma chiedono di trascrivere i figli delle coppie omosessuali


Le famiglie Arcobaleno in piazza a Roma chiedono di trascrivere i figli delle coppie omosessuali – askanews.it



Le famiglie Arcobaleno in piazza a Roma chiedono di trascrivere i figli delle coppie omosessuali – askanews.it



















Roma, 26 mar. (askanews) – Famiglie arcobaleno e movimenti e forze sociali e politiche impegnate per difesa e ampiamento dei diritti delle persone tornano a sfilare in piazza, stavolta a Roma, per invitare i Sindaci alla disobbedienza e continuare a registrare i figli di coppie omosessuali riconosciuti all’estero da entrambe i genitori. Alla mobilitazione nella capitale, a piazza santi Apostoli, è atteso anche il Sindaco della Capitale Roberto Gualtieri che ha annunciato la volontà di registrare i figli di coppie lesbiche, aggiungendo il suo nome a quello di altri sindaci di c di diverse grandi città: Lepore a Bologna, Sala a Milano, Tommasi a Verona, Giordani a Padova tutti alla guida di amministrazioni di centrosinistra. Ma anche il leghista Conte, primo cittadino leghista di Treviso.

“Siamo lieti della apertura trasversale di vari primi cittadini – affermano Fabrizio Marrazzo e Marina Zela per Partito Gay LGBT+, Solidale, Ambientalista, Liberale oggi presenti in piazza a Roma – alla nostra richiesta di fare disobbedienza civile ai sindaci, richiesta condivisa anche dalle associazioni. Chiediamo più coraggio ai sindaci partendo dalle grandi città, e riconoscendo tutti i figli. Va fermata la polemica strumentale sulla maternità surrogata, ogni anno a centinaia di bambini figli di coppie eterosessuali viene trascritto il certificato di nascita anche se nati con la maternità surrogata, ed in molti casi provenienti dalla Russia e dall’india dove lì vi è uno sfruttamento reale delle donne, stati inibiti alle coppie LGBT+, e nessun sindaco si oppone. I diritti dei minori devono essere tutelati sempre senza che ci siano discriminazioni in base ai genitori”. “Invitiamo – proseguono- anche gli altri sindaci a fare disobbedienza civile e trascrivere i certificati di nascita, come in USA negli anni ’50 facevano i sindaci che si opponevano ai divieti dei matrimoni interrazziali. Quando, una norma è ingiusta e discriminatoria chi fa politica deve avere il coraggio di disobbedire”.

Per favorire le fregistrazioni domani si muoveranno i primi passi anche in Parlamento. Emma Bonino e i parlamentari di Più Europa Riccardo Magi e Benedetto Della Vedova insieme ai vertici del Partito Radicale presenteranno a Montecitorio mozioni per impegnare i Sindaci a trascrivere i figli riconosciuti all’estero di coppie gay.