Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Centri Albania, Schlein a Bruxelles: accordo spreca risorse e viola diritto

Centri Albania, Schlein a Bruxelles: accordo spreca risorse e viola dirittoBruxelles, 17 ott. (askanews) – “Ho parlato della propaganda del governo sull’immigrazione e in particolare sull’accordo in Albania, chiarendo ai colleghi che è un accordo che spreca 800 milioni per violare il diritto fondamentale a chiedere asilo”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein, parlando con i giornalisti a Bruxelle a margine del summit pre-Consiglio dei Socialisti.


“Non è possibile scegliere su una nave – ha aggiunto – chi è fragile, chi non lo è, chi è minore e chi no. Chiediamo al governo di chiarire quanto è costato il primo viaggio. Di 16 persone ne sono doute tornare intietro 4, di cui due minori e due adulti fragili. E’ la dimostrazione che è un accordo che viola i diritti fondamentali, che si accanisce con chi è stato salvato in mare. E peraltro c’è una sentenza della Corte di giustizia europea che chiarisce che non puoi rimpatriare considerando un Paese sicuro se anche in una parte del suo territorio non è sicuro per anche solo una categoria di persone. Siccome c’erano 16 egiziani con quella nave c’è legittimamente da chiedere se il governo ritiene che l’Egitto sia un Paese sicuro in ogni parte del suo territorio per ogni categoria di persone, visto che ci è stato torturato e ucciso un ricercatore italiano, Giulio Regeni, e migliaia e migliaia di egiziani sono illegittimamente detenuti. E’ un accordo che scricchiola dal punto di vista giuridico, spreca soldi dei cittadini con 800 milioni che avremmo potuto mettere sulla sanità e che non fa che rinfocolare una propaganda del governo”, ha concluso.

Vertice Meloni-Salvini-Tajani-Fitto, a Bruxelles patto dell’Amigo?

Vertice Meloni-Salvini-Tajani-Fitto, a Bruxelles patto dell’Amigo?Bruxelles, 17 ott. (askanews) – Vertice notturno a Bruxelles tra la premier Giorgia Meloni, i suoi vice Antonio Tajani e Matteo Salvini e Raffaele Fitto, il ministro designato come commissario europeo che deve passare il vaglio (che si preannuncia severo) del Parlamento di Straburgo. I quattro si sono incontrati per circa un’ora al bar dell’hotel Amigo, dove alloggia Meloni, arrivata a Bruxelles per partecipare oggi al summit Ue-Paesi del Golfo e domani al Consiglio europeo.


La presidente del Consiglio, al termine dei lavori, ha cenato in hotel con gli stessi Tajani e Fitto. Salvini è arrivato intorno alle 22.30, ha salutato Fitto nella hall, e si è accomodato con il collega degli Esteri a un tavolino, dove poco dopo li ha raggiunti la premier. Grandi sorrisi, da parte loro, con la premier che ha fatto con le dita il segno della vittoria in direzione dei giornalisti che, tenuti fuori dall’hotel, stavano assiepati per sbirciare dalla finestra. Poi ai tre si è unito anche Fitto. L’incontro è arrivato all’indomani del Consiglio dei ministri che ha dato il via libera alla manovra. Quello di stasera è stato quindi sicuramente un segnale, voluto, di “compattezza” della maggioranza, rivendicata oggi dalla stessa Meloni. Ma potrebbe essere stata anche l’occasione per un primo confronto in vista del passaggio parlamentare. Proprio oggi, infatti, Tajani, ha auspicato la possibilità di “aggiungere altri interventi” tra Camera e Senato.


Sul tavolo potrebbe esserci stata anche la ‘candidatura’ dello stesso Fitto. Il ministro – atteso in audizione il 12 novembre – dovrà avere il via libera della commissione parlamentare che lo ‘interrogherà’ e visti alcuni mal di pancia sia nel gruppo dei socialisti che in quello di Renew, sarebbe sicuramente gradito un ‘aiuto’, magari non ufficiale, da parte dei Patrioti, di cui fa parte la Lega. A proposito dei Patrioti, Salvini è arrivato nella capitale belga per il primo summit pre-Consiglio organizzato dagli orbaniani, a cui parteciperà anche Marine Le Pen. Un gruppo che, a destra, rappresenta da un lato una spina nel fianco per l’Ecr di Meloni, dall’altro una spinta a un avvicinamento dei Conservatori al Ppe dell”amica’ Ursula von der Leyen, che ha già avviato un processo di spostamento a destra della sua Commissione. E infatti il Ppe domani voterà un documento sui migranti in cui si farà diretto riferimento al protocollo tra Italia e Albania.


Al termine dell’incontro, durato circa un’ora, Salvini non ha rilasciato dichiarazioni mentre Tajani si è fermato a parlare con i cronisti. “Abbiamo fatto quattro chiacchiere”, ha minimizzato. “La manovra? Non c’è stato nessun problema, era già tutto deciso, eravamo tutti soddisfatti”. Se poi dal concordato arriveranno altre risorse, ha ribadito, “si può fare di più”. Per quanto riguarda Fitto, ha assicurato “il Ppe è compatto” sul suo nome mentre la Lega “può votare per Fitto e non votare la Commissione. Su questo da parte di Salvini non ci sono mai stati dubbi”.

Governo, incontro tra Meloni, Salvini e Tajani a Bruxelles

Governo, incontro tra Meloni, Salvini e Tajani a BruxellesBruxelles, 16 ott. (askanews) – Il ministro delle Infrastrutture e vicepremier Matteo Salvini è arrivato all’hotel Amigo di Bruxelles, per incontrare la premier Giorgia Meloni e l’altro vice Antonio Tajani. Entrando nell’hotel Salvini ha salutato il collega Raffaele Fitto, designato come commissario europeo, che stava uscendo dopo la cena con Meloni.


L’incontro arriva all’indomani del Consiglio dei ministri che ha dato il via alla manovra. Salvini è a Bruxelles per partecipare, domani, al pre-vertice (il primo) del gruppo dei Partrioti mentre Tajani sarà al consueto incontro del Ppe. Meloni sarà impegnata invece nel Consiglio europeo ma ripartirà già domani sera per volare in Giordania e poi in Libano.

Maltempo in Liguria, Palazzo Chigi: premier segue la situazione ed è costantemente informata

Maltempo in Liguria, Palazzo Chigi: premier segue la situazione ed è costantemente informataBruxelles, 16 ott. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, da Bruxelles dove si trova per partecipare al vertice Ue-Paesi del Golfo e al Consiglio europeo, “segue con apprensione la grave situazione determinata dal maltempo che ha colpito la Liguria e alcune province del Nord Italia”. E’ quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi.


Meloni ha sentito telefonicamente il ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci e il capo della Protezione Civile Fabio Ciciliano, ai quali ha chiesto di rimanere “costantemente informata”.

Meloni difende manovra: su sanità fondi record dopo gestioni allegre

Meloni difende manovra: su sanità fondi record dopo gestioni allegreBruxelles, 16 ott. (askanews) – Giorgia Meloni ‘sfrutta’ una pausa dei lavori del summit Ue-Paesi del Golfo a Bruxelles per parlare con i giornalisti e difendere la manovra – di cui si dice “orgogliosa” – in particolare dopo le critiche avanzate dai medici, insoddisfatti per i fondi destinati alla sanità.


Secondo la Federazione Cimo-Fesmed, “soltanto 900 milioni circa sarebbero disponibili per la sanità nel 2025, oltre al miliardo previsto dalla legge di bilancio dello scorso anno, rimandando dunque al 2026 la disponibilità di quasi 3 miliardi”. Critiche immotivate, secondo la premier, di fronte a risorse “record” per il Fondo sanitario nazionale. E se di più non è stato possibile fare, accusa, è a causa del fatto che si è “speso allegramente in altri anni”. Comunque per la premier la sanità è “da tre anni” una “delle nostre priorità”, tanto che “il fondo sanitario arriverà nel 2025 alla cifra record di 136,5 miliardi di euro e 140 miliardi di euro nel 2026”. Poi per lei l’obiettivo non è “limitarsi ad aumentare risorse” ma “capire come le risorse possano essere spese meglio”. E in questo il governo si confronterà con le Regioni ed è pronto – assicura – anche a raccogliere “il contributo dell’Ordine dei medici”. Per il resto la presidente del Consiglio si dice “molto soddisfatta” della manovra e “della compattezza della maggioranza”. La legge di bilancio “è seria e di buonsenso” e si concentra “sui redditi, sui salari, sul lavoro, sul sostegno alle imprese, sulla salute dei cittadini, sulla famiglia. Lo facciamo senza aumentare le tasse per i cittadini, pure in una situazione molto complessa, lo facciamo tenendo i conti in ordine”. Tra i provvedimenti che cita ci sono la conferma del cuneo fiscale che “diventa strutturale” così come “la super deduzione sul costo del lavoro al 120%” e “l’accorpamento delle prime due aliquote dell’Irpef”. Elenca poi i provvedimenti per la famiglia, a partire da “un terzo mese di congedo parentale retribuito all’80%” e “un contributo di 1.000 euro per i nuovi nati, per le famiglie che hanno redditi fino a 40.000 euro”. Rivendica anche “nel triennio 4 miliardi e mezzo per il rinnovo dei contratti nel pubblico impiego” e l’assunzione di “circa 3.000 persone per velocizzare i processi civili”. Per quanto riguarda le coperture, 3,5 miliardi arrivano dai tagli ai Ministeri, altre risorse dalla riforma fiscale, che “ha lavorato molto bene”, e dalla lotta all’evasione e 3,6 miliardi da banche e assicurazioni. A questo proposito, la premier si dice convinta che il contributo chiesto alle banche non sarà scaricato sui clienti. Con le associazioni di settore c’è stato un “dialogo molto costruttivo” perchè “noi volevamo riuscire ad avere delle risorse che potevano essere redistribuite particolarmente su famiglie e redditi bassi ma non vogliamo neanche dare il segnale che le banche siano degli avversari”.


Domani a Bruxelles inizierà il Consiglio europeo, che avrà quello dei migranti come uno dei temi più “scottanti”, con molte divergenze tra i leader. Prima dell’inizio dei lavori, domani mattina, Meloni ha organizzato un incontro – insieme ai primi ministri danese Mette Friedriksen, e olandese Dick Schoof – tra i Paesi che hanno una visione simile sul dossier. “Ci sono molti Paesi europei – assicura – che guardano al protocollo con l’Albania e alle politiche che l’Italia ha portato avanti in questi anni. C’è voglia di lavorare in modo pragmatico” e allargando “il perimetro”, perchè “non si può pensare che il problema lo risolva un Paese scaricandolo su un altro”. Venerdì Meloni sarà prima ad Aqaba in Giordania e poi a Beirut in Libano, mentre a Berlino Joe Biden ha riorganizzato il vertice che era previsto dieci giorni fa a Ramstein. Rispondendo ai giornalisti la premier minimizza su una sua possibile ‘esclusione’: “In ogni caso io non potrei partecipare perché sono in Libano e in Giordania, nello stesso giorno. Penso che sia molto utile in questa fase parlarsi. Penso che più che parlarci fra di noi sia utile parlare con gli attori della regione”.

Meloni difende la manovra: sulla sanità fondi record dopo gestioni allegre

Meloni difende la manovra: sulla sanità fondi record dopo gestioni allegreBruxelles, 16 ott. (askanews) – Giorgia Meloni ‘sfrutta’ una pausa dei lavori del summit Ue-Paesi del Golfo a Bruxelles per parlare con i giornalisti e difendere la manovra – di cui si dice “orgogliosa” – in particolare dopo le critiche avanzate dai medici, insoddisfatti per i fondi destinati alla sanità.


Secondo la Federazione Cimo-Fesmed, “soltanto 900 milioni circa sarebbero disponibili per la sanità nel 2025, oltre al miliardo previsto dalla legge di bilancio dello scorso anno, rimandando dunque al 2026 la disponibilità di quasi 3 miliardi”. Critiche immotivate, secondo la premier, di fronte a risorse “record” per il Fondo sanitario nazionale. E se di più non è stato possibile fare, accusa, è a causa del fatto che si è “speso allegramente in altri anni”. Comunque per la premier la sanità è “da tre anni” una “delle nostre priorità”, tanto che “il fondo sanitario arriverà nel 2025 alla cifra record di 136,5 miliardi di euro e 140 miliardi di euro nel 2026”. Poi per lei l’obiettivo non è “limitarsi ad aumentare risorse” ma “capire come le risorse possano essere spese meglio”. E in questo il governo si confronterà con le Regioni ed è pronto – assicura – anche a raccogliere “il contributo dell’Ordine dei medici”. Per il resto la presidente del Consiglio si dice “molto soddisfatta” della manovra e “della compattezza della maggioranza”. La legge di bilancio “è seria e di buonsenso” e si concentra “sui redditi, sui salari, sul lavoro, sul sostegno alle imprese, sulla salute dei cittadini, sulla famiglia. Lo facciamo senza aumentare le tasse per i cittadini, pure in una situazione molto complessa, lo facciamo tenendo i conti in ordine”. Tra i provvedimenti che cita ci sono la conferma del cuneo fiscale che “diventa strutturale” così come “la super deduzione sul costo del lavoro al 120%” e “l’accorpamento delle prime due aliquote dell’Irpef”. Elenca poi i provvedimenti per la famiglia, a partire da “un terzo mese di congedo parentale retribuito all’80%” e “un contributo di 1.000 euro per i nuovi nati, per le famiglie che hanno redditi fino a 40.000 euro”. Rivendica anche “nel triennio 4 miliardi e mezzo per il rinnovo dei contratti nel pubblico impiego” e l’assunzione di “circa 3.000 persone per velocizzare i processi civili”. Per quanto riguarda le coperture, 3,5 miliardi arrivano dai tagli ai Ministeri, altre risorse dalla riforma fiscale, che “ha lavorato molto bene”, e dalla lotta all’evasione e 3,6 miliardi da banche e assicurazioni. A questo proposito, la premier si dice convinta che il contributo chiesto alle banche non sarà scaricato sui clienti. Con le associazioni di settore c’è stato un “dialogo molto costruttivo” perchè “noi volevamo riuscire ad avere delle risorse che potevano essere redistribuite particolarmente su famiglie e redditi bassi ma non vogliamo neanche dare il segnale che le banche siano degli avversari”.


Domani a Bruxelles inizierà il Consiglio europeo, che avrà quello dei migranti come uno dei temi più “scottanti”, con molte divergenze tra i leader. Prima dell’inizio dei lavori, domani mattina, Meloni ha organizzato un incontro – insieme ai primi ministri danese Mette Friedriksen, e olandese Dick Schoof – tra i Paesi che hanno una visione simile sul dossier. “Ci sono molti Paesi europei – assicura – che guardano al protocollo con l’Albania e alle politiche che l’Italia ha portato avanti in questi anni. C’è voglia di lavorare in modo pragmatico” e allargando “il perimetro”, perchè “non si può pensare che il problema lo risolva un Paese scaricandolo su un altro”. Venerdì Meloni sarà prima ad Aqaba in Giordania e poi a Beirut in Libano, mentre a Berlino Joe Biden ha riorganizzato il vertice che era previsto dieci giorni fa a Ramstein. Rispondendo ai giornalisti la premier minimizza su una sua possibile ‘esclusione’: “In ogni caso io non potrei partecipare perché sono in Libano e in Giordania, nello stesso giorno. Penso che sia molto utile in questa fase parlarsi. Penso che più che parlarci fra di noi sia utile parlare con gli attori della regione”.

Mattarella a Parma per festeggiare 90 anni di Parmigiano Reggiano

Mattarella a Parma per festeggiare 90 anni di Parmigiano ReggianoParma, 16 ott. (askanews) – Il presidente della Repubblica è arrivato nel tardo pomeriggio a Parma per partecipare alla cerimonia per il novantesimo della fondazione del Consorzio del Parmigiano Reggiano. Sergio Mattarella ha raggiunto il Teatro Regio dove ad accoglierlo, oltre alle autorità locali, c’era il presidente del consorzio Nicola Bertinelli. Mattarella è stato accolto, al suo arrivo, da un lungo applauso. In platea anche il ministro all’Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste, Francesco Lollobrigida.


L’evento, dal titolo “7 battiti, 90 anni di futuro” è il momento per celebrare la ricorrenza dei 90 anni della Dop – una risorsa economica che alimenta consumi per oltre 3 miliardi di euro all’anno, con 292 caseifici produttori, oltre 2.100 allevatori e conferenti latte, e una filiera produttiva che coinvolge oltre 50.000 persone – con tutti i caseifici soci, gli operatori della filiera, le autorità locali, i media nazionali e le rappresentanze degli enti economici della zona di origine. Ma è anche un’occasione per presentare due progetti che saranno punti di riferimento per il futuro del Consorzio: “l’Archivio storico digitale” e la nuova “Identità sonora” del Parmigiano Reggiano. Nell’arco della serata la Gerardo Di Lella Grand Orchestra suonerà le note di alcune delle musiche più emblematiche che hanno fatto la storia degli ultimi 90 anni, dalle colonne sonore dei capolavori di Federico Fellini e Franco Zeffirelli a canzoni rappresentative della musica pop quali Figli delle stelle di Alan Sorrenti e Con te partirò di Andrea Bocelli.


Al Presidente Mattarella sarà donato il “Coltello d’oro”, una rappresentazione di alta oreficeria italiana realizzata in oro dell’iconico coltello a mandorla utilizzato per l’apertura della forma e per scagliare il formaggio.

Gpa, ok definitivo dal Senato: reato perseguibile anche all’estero

Gpa, ok definitivo dal Senato: reato perseguibile anche all’esteroRoma, 16 ott. (askanews) – Il ddl Varchi, già approvato dalla Camera, ha ottenuto il via libera definitivo del Senato con 84 voti a favore e 58 contrari (zero gli astenuti). Il testo presentato dalla maggioranza prevede una modifica alla legge 40 sulla procreazione assistita, introducendo la perseguibilità del reato di surrogazione di maternità compiuta all’estero da cittadino italiano. Con la nuova legge, dunque, se la surrogazione di maternità viene compiuta all’estero da un cittadino italiano viene punita secondo la legge italiana che, appunto, vieta la Gpa.

Manovra, Conte: Schillaci batti pugni per tagli, serve cura da cavallo

Manovra, Conte: Schillaci batti pugni per tagli, serve cura da cavalloRoma, 16 ott. (askanews) – “Per la sanità il governo non si rende conto che abbiamo bisogno di una cura da cavallo, di un piano straordinario, non possiamo restare inchidoati allo 6,2, 6,3 milioni. I ministri e la premier sono mai entrati in un pronto soccorso? Tutti i medici e gli infermieri sono sul piede di guerra e noi con loro. Ci sono 4,5 milioni di cittadini italiani che riunciano alle cure, 2,5 rinunciano per motivi economici”. Lo ha detto il leader M5s, Giuseppe Conte commentando i contenuti della manovra e poi rivolgendosi al titolare della Sanità aggiunge: “Ministro Schillaci sei un tecnico, se non ti danno i finanziamenti, devi battere i pugni, devi farti valere, e se del caso metti sul tavolo le dimissioni”.

Meloni: sanità priorità, dopo anni “allegri” fatto il massimo

Meloni: sanità priorità, dopo anni “allegri” fatto il massimoBruxelles, 16 ott. (askanews) – “La sanità da tre anni rimane una delle nostre priorità, abbiamo lavorato ogni anno per aumentare il fondo sanitario. Poi io penso che non si debba limitarsi ad aumentare risorse senza lavorare – che è quello che mi piacerebbe fare, che in parte può fare il governo ma lavorando con le Regioni – a capire come le risorse possano essere spese meglio. Però obiettivamente queste sono le risorse che abbiamo, se non avessimo speso allegramente in altri anni ne avremmo avute di più”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, a margine del vertice Ue-Paesi del Golfo a Bruxelles.


“Io – ha assicurato – ne avrei messe ancora di più ma più che stabilire che è una priorità non posso fare ma mi pare sia una cifra record: negli anni del Covid sul fondo sanitario c’erano 122 miliardi di euro e oggi ce ne sono 136,5 mi sembra che gli sforzi che potevamo fare siano stati fatti ampiamenti. Poi magari anche con il contributo dell’Ordine dei medici possiamo cercare di capire dove insieme lavorare perchè quelle risorse possano essere spese meglio. C’è un grande lavoro da fare, gli sforzi che potevamo fare li abbiamo fatti e lo dimostrano i numeri, che non sono un’opinione”.