Consulta, Tajani: siamo vicini a una soluzioneRoma, 15 gen. (askanews) – “Per quanto riguarda la Corte Costituzionale si è vicini ad una soluzione”. Lo dice il ministro degli Esteri e vicepresidente del Consiglio, Antonio Tajani, a Tv2000 nel programma ‘Di Bella sul 28’, condotto da Antonio Di Bella, in onda stasera 15 gennaio alle 21.10.
“Non è vero – sostiene Tajani – quello che si dice che il problema è Forza Italia, non è assolutamente quello il problema. Si tratta di individuare un candidato indipendente che si aggiunga ad altri tre candidati espressione del Parlamento, cioè che non sia di area né di centrodestra né di centrosinistra e lì si sta lavorando per individuare questo nome, ma certamente non ci sono problemi da parte di Forza Italia che non ha mai posto alcun veto, alcun blocco, poi tanto meno problemi all’interno”. “Al momento opportuno – conclude Tajani – faremo il nostro nome e lo individueremo insieme ai leader del centrodestra con i nostri gruppi parlamentari”.
Treni, Salvini: danni e ritardi causati da malgoverno sinistraRoma, 15 gen. (askanews) – “Per recuperare i danni del malgoverno della sinistra, abbiamo avviato un piano da 100 miliardi di investimenti per le infrastrutture ferroviarie, con oltre 1.200 cantieri già attivi per recuperare decenni di ritardi sulle ferrovie di questo Paese, ma Renzi se la prende con me… Ma non doveva ritirarsi dalla politica?”. Lo scrive Matteo Salvini su X pubblicando una card con il volto del leader di Italia Viva e la scritta: “Dopo decenni di mancati investimenti della sinistra su treni e ferrovie, Renzi chiede le dimissioni del ministro Salvini. Ridicolo! Ma non doveva sparire dalla politica?”.
Scuola, Schlein: Valditara ha visione fuori dal tempoRoma, 15 gen. (askanews) – Per parlare di “merito” a scuola bisogna prima garantire “pari condizioni di partenza”, altrimenti è una “gara truccata”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein parlando ad una iniziativa del partito sulla scuola, accusando il ministro di Valditara di avere una “visione fuori dal tempo”.
“Noi non abbiamo nulla contro il merito – ha precisato – ma è ipocrita non vedere che si pò parlare di merito quando sono assicurate pari condizioni di partenza”. Altrimenti, ha aggiunto, “rischia di essere una gara che parte truccata. Quella di Valditara è una visione fuori dal tempo, cancella anni di studi pedagogici”. La leader Pd ha polemizzato contro “l’indegna negazione dell’esistenza del patriarcato” e ha aggiunto: “Non vogliamo più sentire un ministro dire che nelle classi bisogna ridurre il numero degli stranieri, per noi nelle classi non ci sono stranieri ma bambine e bambini”.
Sicurezza, Nordio: non si è mai parlato di scudo penaleRoma, 15 gen. (askanews) -“Non si è mai parlato di scudo penale, inteso come impunità per forze di polizia”. Lo ha detto il ministro della Giustizia, conversando con i cronisti in Parlamento. “Le maggiori tutele che riguardano tutti i cittadini derivano da una distonia tra l’istituzione dell’informazione di garanzia e del registro degli indagati che dovrebbe servire a garantire la difesa di chi è sottoposto a un’indagine e che invece si sono trasformati in un marchio di infamia in una condanna anticipata e talvolta addirittura in una preclusione alla assunzione di cariche pubbliche”, ha spiegato il guardasigilli.
“A fronte di questo fallimento dell’istituzione dell’informazione di garanzia e del registro degli indagati, stiamo studiando una riforma procedurale che, lungi dal dare impurità a chi commette un reato, coniughi il diritto a una presenza di garanzie per l’indagato senza essere in quel momento sottoposto alla negatività mediatica e giuridica dell’iscrizione in un registro e della cosiddetta informazione di garanzia”, ha detto ancora.
Meloni: oggi firma intesa per energia verde da Albania a ItaliaRoma, 15 gen. (askanews) – “Il Mediterraneo può essere lo spazio per costruire nuove opportunità di cooperazione nell’energia” e sono “molto felice di annunciare la firma di una partnership strategica”: “oggi con il primo ministro albanese Edi Rama e con il presidente degli Emirati Arabi Uniti Mohammed bin Zayed, buoni amici dell’Italia, interveniamo alla firma di un impegno molto importante per implementare una nuova interconnessione per produrre energia verde in Albania ed esportarne parte in Italia, grazie a un cavo marino nell’Adriatico. Credo molto in questo progetto” e “sono fiera di questa iniziativa che mostra che nuove forme di cooperazione possono essere create”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo all’Abu Dhabi Sustainability Week.
Treni, Schlein: Meloni e Salvini paralizzano l’ItaliaMilano, 14 gen. (askanews) – “Cosa fanno la Presidente Meloni e il Ministro Salvini per arginare il disastro che hanno creato sul trasporto pubblico? Con la loro gestione stanno paralizzando l’Italia, con effetti devastanti sulla vita quotidiana dei cittadini e danni incalcolabili all’economia e al turismo del Paese. Dopo una stagione estiva segnata da caos e disorganizzazione e un periodo natalizio caratterizzato da continui disservizi, la situazione rimane critica. Ogni giorno si registrano ritardi, mancanza di informazioni per i viaggiatori e rimborsi bloccati. Questo è un Paese che ogni giorno parte con un’ora di ritardo, non ce lo possiamo più permettere”. Lo afferma in una nota la segretaria del Pd Elly Schlein.
Consulta, non si sblocca lo stallo. Rischio slittamento dopo 20Roma, 14 gen. (askanews) – Doveva essere la volta buona per completare il plenum della Corte costituzionale appena in tempo per il 20 gennaio, data in cui si deciderà sui referendum su Autonomia, cittadinanza e jobs act. E invece è finita con l’ennesima sfilza di schede bianche e l’ennesimo nulla di fatto nonostante, per la prima volta, il quorum fosse sceso a tre quinti per tutti e quattro i giudici da eleggere.
La nuova convocazione del Parlamento in seduta comune, nonostante gli occhi attenti del Quirinale, non serve a sbloccare lo stallo tra maggioranza e opposizione. Regge lo schema che vuole un giudice in quota Fdi, un altro per Forza Italia, un terzo per il Pd e un quarto ‘condiviso’. E tuttavia le serrate trattative delle ultime ore non sono bastate a trovare la quadratura del cerchio sui nomi. E non è detto affatto che le prossime saranno più fruttuose. Tanto che “allo stato”, come spiega una fonte autorevole, è altamente probabile che la nuova convocazione ipotizzata per giovedì non si tenga, lasciando slittare tutta la pratica almeno alla settimana prossima. La decisione dovrebbe essere assunta nella conferenza dei capigruppo di Montecitorio convocata per mercoledì mattina alle 9. E’ stata anche una giornata di rimpalli e accuse reciproche, sui perchè e i come dello stallo. Di certo sul piatto ormai ci sono due nomi: da tempo quello di Francesco Saverio Marini per Fratelli d’Italia mentre nel Pd si sarebbe ormai consolidata la posizione dell’accademico dei Lincei, Massimo Luciani.
Non c’è ancora il profilo indicato di Forza Italia che però si difende dall’accusa, insinuata dalle opposizioni, di essere la causa dell’impasse. “Il nome lo indichiamo in un attimo”, assicura il capogruppo alla Camera, Paolo Barelli. Ci sarebbe una terna di ‘papabili’, anche se il nome che continua a girare con insistenza è quello di Andrea Di Porto, docente alla Sapienza ma, soprattutto, avvocato di Fininvest. Un nome che anche qualcuno a palazzo Chigi avrebbe considerato troppo sovrapponibile con gli affari della famiglia Berlusconi. Sarebbero invece ormai fuori dai giochi i due parlamentari azzurri, Francesco Paolo Sisto e Pierantonio Zanettin. Ma l’intesa non sarebbe stata raggiunta nemmeno sul ‘quarto’ nome. In realtà, a sentire la campana del centrodestra, il problema sarebbe tutto lì. “L’opposizione ha fatto saltare ieri l’accordo su Gabriella Palmieri Sandulli perché notizie di stampa la descrivevano nome gradito a Forza Italia. Io nemmeno la conosco”, spiegava in Transatlantico Maurizio Gasparri, tentando di avvalorare una tesi che appare però piuttosto debole visto che l’ipotesi di una candidatura dell’avvocato dello Stato circolava ormai da giorni. Che ci sia un problema anche sul profilo condiviso, tuttavia, lo conferma nella sostanza anche il leader del M5s, Giuseppe Conte. Se la maggioranza vuole scegliersi il giudice bipartisan, spiega, “non ci stiamo”.
Calcio, Lotito: licenziati falconiere e medico. Sostituiremo aquilaRoma, 14 gen. (askanews) – La Società Sportiva Lazio ha licenziato non solo il falconiere Juan Bernabè, ma anche l’urologo che lo ha operato per violazione del codice deontologico. Lo ha detto il presidente della squadra biancoceleste e senatore di Forza Italia, Claudio Lotito, parlando con i giornalisti in Transatlantico a margine delle votazioni alla Camera per i giudici della Corte Cortituzionale.
Il medico, ha detto, è stato allontanato “subito, immediatamente. Gli è stato revocato il tesseramento”. Alla domanda se questo fosse legato alla volontà di farsi pubblicità ha risposto: “Tutto nasce da questo. Il medico e la clinica”. I contratti che legano i collaboratori della Lazio, ha ricordato, prevedono che “laddove c’è la violazione del codice etico c’è la rescissione immediata, con eventuali conseguenze di danni che hai procurato”.
“La Lazio è una società quotata” ha aggiunto e “agiremo nelle sedi preposte”. Parlando della mascotte della squadra biancoceleste Lotito ha detto che “dobbiamo trovare le soluzioni per sostituirla” confermando che “quell’aquila sicuramente non volerà più perché era legata alla persona”. Potrebbe quindi arrivare una nuova Olimpia: “Lavoreremo per far sì che ciò accada anche perchè me la sono inventata io questa cosa…”.
Ue, Meloni a Ecr: idee conservatrici abbiano sempre più successoRoma, 14 gen. (askanews) – “Vogliamo che le nostre idee conservatrici abbiano sempre più successo”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo in collegamento alla riunione del Consiglio dell’Ecr Party che ha eletto Mateusz Morawiecki nuovo presidente.
“E’ stato – ha sottolineato – un onore e un privilegio per me servire come presidente del nostro partito. Insieme, abbiamo dato voce a decine di milioni di cittadini europei, sempre a favore dei valori di libertà, sovranità nazionale, sicurezza e coesione sociale. Inoltre, abbiamo coltivato relazioni e favorito gli scambi con i conservatori extraeuropei e d’oltreoceano, grazie alle centinaia di politici, accademici, giornalisti e amici conservatori che hanno partecipato agli eventi del partito ECR. Sono orgogliosa di ciò che abbiamo costruito e delle pietre miliari che abbiamo raggiunto”. “Voglio ringraziare tutti voi – ha detto ancora – anche perché, al termine del mio primo mandato statutario, quando mi sono dichiarata disponibile a un passaggio di consegne a causa del crescente numero di impegni istituzionali, mi avete chiesto all’unanimità di rimanere in carica, per guidare la nostra famiglia politica attraverso e oltre il rinnovamento delle istituzioni europee. Un mandato che ho portato avanti con la stessa dedizione di sempre e credo che abbiamo ottenuto ottimi risultati per la nostra famiglia politica. I nostri sforzi congiunti ci hanno permesso di raggiungere questi importanti risultati, consolidando l’influenza dei Conservatori europei nel panorama politico del continente e dando la migliore risposta a chi sogna di isolare le forze di destra e conservatrici. Possiamo quindi considerarci pienamente soddisfatti? Certo, non possiamo. Vogliamo che le nostre idee conservatrici abbiano sempre più successo”.
Morawiecki – ha detto ancora Meloni – “è un politico di valore e un uomo leale, ha l’alto livello necessario per rappresentare al meglio il nostro messaggio all’estero, ha l’esperienza giusta per guidare e gestire il nostro partito, insieme ai vicepresidenti che eleggerete e a tutti i membri del Consiglio. Sono convinta che sia la migliore scelta possibile e gli faccio i miei migliori auguri”. “Quanto a me – ha concluso – siate certi che continuerò a fare la mia parte per rendere il nostro partito europeo più forte, più unito e più influente, dentro e fuori l’Europa. Perché questo è il modo migliore che conosciamo per dare ai nostri cittadini le risposte giuste alle loro speranze. Continueremo a dare il massimo per questo obiettivo, e sono sicura che ci riusciremo”.
Meloni firma il Dpcm sul nuovo Isee, titoli di Stato fuori dal calcoloRoma, 14 gen. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha firmato il Dpcm di modifica relativo alle ‘Modifiche al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 159, che fissa le regole per la revisione delle modalità di determinazione e i campi di applicazione dell’Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE).
“Il nuovo decreto – si legge in una nota di Palazzo Chigi – nell’ottica di garantire una maggiore certezza del diritto a contribuenti ed enti, recepisce una lunga serie di novità intervenute nel tempo e che hanno modificato il testo del Regolamento che disciplina lo strumento utilizzato dalle famiglie italiane per accedere a misure sociali e di assistenza agevolate erogate dallo Stato e dagli enti locali. Tra le principali novità, l’esclusione dalla determinazione dell’ISEE, fino ad un massimo di 50.000 euro, del valore dei titoli di Stato e dei prodotti finanziari di raccolta del risparmio con obbligo di rimborso assistito dalla garanzia dello Stato, come i buoni fruttiferi postali e i libretti di risparmio postale. Inoltre, per i nuclei familiari aventi tra i componenti persone con disabilità o non autosufficienti, sono esclusi dal computo del reddito di ciascun componente del nucleo familiare i trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari, comprese le carte di debito, a qualunque titolo percepiti da amministrazioni pubbliche in ragione della condizione di disabilità. Viene, inoltre, attribuita una maggiorazione, pari a 0,5, al parametro della scala di equivalenza per ogni componente (del nucleo familiare) con disabilità media, grave o non autosufficiente”. Il decreto, precisa la nota, prevede comunque una disciplina transitoria di validità delle attestazioni ISEE già rilasciate e che reteranno valide ai fini dell’accesso alle prestazioni sociali agevolate fino alla naturale scadenza. Resta comunque la possibilità per le famiglie di richiedere una nuova attestazione ISEE calcolata secondo le regole fissate dal nuovo Dpcm che ora sarà inviato alla Corte dei conti per la registrazione e la sua successiva pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.