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Lombardia, Moratti: Majorino sempre politico, non ha mai lavorato

Lombardia, Moratti: Majorino sempre politico, non ha mai lavoratoMilano, 10 feb. (askanews) – Il candidato di centrosinistra e M5s alla presidenza della Regione Lombardia, Pierfrancesco Majorino, “non ha mai lavorato perché è stato sempre solo politico”. Lo ha detto ieri sera la candidata civica e del Terzo Polo, Letizia Moratti, durante un incontro elettorale in provincia di Monza e Brianza.
“Io ho iniziato a lavorare a vent’anni, di lavoro ne conosco, ho gestito imprese pubbliche e private, organizzazioni complesse, il bilancio dello Stato che riguardava l’istruzione, la Rai che era disastrata e l’ho sistemata nel giro di due anni, quindi so dove mettere le mani e il tema è proprio quello. Abbiamo bisogno di chi sa gestire” ha aggiunto.
“Io non sono politica, vengo da un’esperienza civica e quando sono stata chiamata sono sempre stata chiamata come civica: a mettere a posto la Rai, al ministero anche se certamente sostenuto dal centrodestra, sempre civica anche al Comune di Milano e come tecnica a mettere a posto il disastro della sanità in Lombardia” ha concluso Moratti.

Lombardia, Conte: su etica pubblica Majorino ci ha dato garanzie

Lombardia, Conte: su etica pubblica Majorino ci ha dato garanzieRoma, 10 feb. (askanews) – “Non siamo arrivati a Majorino con un incontro di vertice, abbiamo verificato se c’erano i presupposti per la condivisione di un programma. Il Pd lombardo, a differenza di quello laziale, ha accettato tutti i nostri punti e direi anche con entusiasmo. Dopo abbiamo parlato del candidato che loro avevano indicato ma per loro conto”. Lo ha detto i leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, intervistato da Telelombardia sul tema delle elezioni regionali.
“Dobbiamo mantenere alta l’etica pubblica, abbiamo chiesto questo – ha spiegato l’ex premier – a Majorino, ci ha dato tutte le garanzie, di qui nasce la candidatura comune. Siamo assolutamente convinti che sia il giusto interprete di questo progetto politico. Noi non facciamo valutazioni estetiche, non facciamo passerelle, non stiamo a guardare aspetti fisici, noi guardiamo alla sostanza. Majorino è una persona di sostanza”, ha concluso Conte.

Lazio, candidati segreteria Pd uniti a sostegno D’Amato: vinciamo

Lazio, candidati segreteria Pd uniti a sostegno D’Amato: vinciamoRoma, 10 feb. (askanews) – Stefano Bonaccini, Paola De Micheli, Elly Schlein e Gianni Cuperlo, insieme a sostegno della corsa di Alessio D’Amato alla presidenza della Regione Lazio nell’ultimo giorno della campagna elettorale. I candidati alla segreteria del Pd hanno voluto sostenere e promuovere la sua candidatura alla presidenza della Regione Lazio con un invito ai cittadini di tutto il territorio a recarsi alle urne domenica 12 e lunedì 13 febbraio per eleggere il nuovo presidente. “Ti ho conosciuto in quella tragedia che è stata la pandemia, ho conosciuto la tua caparbietà e la tua lucidità nell’assumere scelte giuste e difficili, non dare retta ai sondaggi andiamo a vincere!”, ha detto Stefano Bonaccini. E anche Paola De Micheli ha ricordato quei giorni e il carattere di D’Amato: “Nella fase della pandemia hai dimostrato quanto tu sia in gamba e capace di gestire le emergenze. Io ero ministra delle Infrastrutture e ho avuto modo di verificare l’attenzione sugli scali dell’Aeroporto di Fiumicino e sul porto di Civitavecchia. Sei una persona di valore che saprà guidare il Lazio verso le sfide del futuro”.
Elly Schlein ha lanciato il suo sostegno con un “forza Alessio, questa è una sfida importantissima per il futuro della Regione, dopo dieci anni di buon governo da difendere con i denti perché non possiamo permetterci arretramenti sui diritti e sulla giustizia sociale”. Per Gianni Cuperlo “Alessio D’Amato è stato protagonista, ha guidato la sanità del Lazio negli anni terribili della pandemia e ora va difeso il grande lavoro svolto”.

Sanremo, Meloni: preferivo Zelensky ci fosse ma no rapporti alienati

Sanremo, Meloni: preferivo Zelensky ci fosse ma no rapporti alienatiRoma, 10 feb. (askanews) – “Non penso” che il mancato intervento di Zelensky a Sanremo abbia alienato i rapporti tra l’Italia e l’Ucraina. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni rispondendo a una domanda dei giornalisti in una conferenza stampa al termine del Consiglio europeo straordinario, a Bruxelles.
“Non è mai facile fare entrare la politica in una manifestazione come Sanremo, poi c’entra sempre…. Io avrei preferito che Zelensky ci fosse, credo che la lettera alla fine sia stata comunque… Mi è dispiaciuto che su un tema del genere ci sia stata una polemica, i nostri rapporti comunque non sono alienati…”, ha concluso.

Ue, Salvini: spocchia di Macron incomprensibile, non andrà lontano

Ue, Salvini: spocchia di Macron incomprensibile, non andrà lontanoMilano, 10 feb. (askanews) – “Un certo atteggiamento di spocchia da parte di Macron è incomprensibile” e “non penso che andrà lontano”. Lo ha detto il vicepremier Matteo Salvini, parlando del presidente della Repubblica francese. “Non penso che sia una manifestazione di europeismo, di solidarietà e di acume politico”, ha aggiunto Salvini tornando sulle polemiche seguite al vertice a Parigi di Macron con il cancelliere tedesco Scholz e il presidente ucraino Zelensky.
Il vicepremier ha sottolineato che questo è un “momento in cui c’è la guerra, c’è il caro delle materie prime, i cinesi mandano i palloni spia il giro per il mondo: Macron pensa di fare da solo?”.

Ucraina, Meloni: da Macron errore politico con invito a Zelensky

Ucraina, Meloni: da Macron errore politico con invito a ZelenskyBruxelles, 10 feb. (askanews) – “Il tema non è stare in una foto, se io fossi stata invitata avrei consigliato a Macron di non fare quella riunione perchè a noi sull’Ucraina interessa dare un messaggio di compattezza. Non è facile per nessuno di noi gestire il tema dell’Ucraina con la nostra opinione pubblica, le persone sono preoccupate, ma tutti abbiamo preferito il giusto all’utile: importante era la foto dei 27 con Zelensky, il messaggio più forte. Privilegiando le opinioni pubbliche di alcuni si rischiava di indebolire l’opinione pubblica generale, è politicamente sbagliato. Non mi interessa di essere in una fotografia che non ho condiviso”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in conferenza stampa a Bruxelles, tornando sulle tensioni con il presidente francese all’indomani del vertice a Parigi con il presidente ucraino e il cancelliere tedesco.

Ue, Meloni: grande vittoria, soddisfatta di protagonismo Italia

Ue, Meloni: grande vittoria, soddisfatta di protagonismo ItaliaBruxelles, 10 feb. (askanews) – Il documento finale del Consiglio europeo è “una grande vittoria” e “dimostra che quando c’è la volontà politica di ottenere dei risultati si possono raggiungere. Sono estremamente soddisfatta del protagonismo dell’Italia di ieri e nei giorni precedenti, ma la differenza la fa la capacità politica di costruire relazioni, riuscire a dialogare con tutti e avere la consapevolezza necessaria per difendere i propri interessi e cercare una convergenza con gli altri”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Melooni, in conferenza stampa a Bruxelles.

Meloni: a fianco Ucraina per il tempo e con strumenti necessari

Meloni: a fianco Ucraina per il tempo e con strumenti necessariBruxelles, 10 feb. (askanews) – Da parte dell’Europa “c’è la conferma del pieno sostegno alla causa ucraina, alla sovranità, alla libertà, quindi abbiamo ribadito il sostegno a 360 gradi e il fatto che l’Europa intende a rimanere a fianco dell’Ucraina per tutto il tempo e con tutti gli strumenti necessari”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in conferenza stampa a Bruxelles all’indomani del Consiglio europeo.
Meloni ha parlato dell’”importante presenza di Zelensky” e dell’”immagine di compattezza data ieri dall’Europa, un segnale molto importante. L’Italia ha avuto sempre una posizione estremamente chiara e coerente, a Zelensky ho ribadito il nostro impegno a 360 gradi e la piena disponibilità” al sostegno.

Ucraina, Conte: ora anche Onu lo dice, si va verso guerra mondiale

Ucraina, Conte: ora anche Onu lo dice, si va verso guerra mondialeRoma, 10 feb. (askanews) – “Allo stato c’è solo una escalation militare e nessuna soluzione politica. Lo dico da mesi e adesso anche Guterres, il segretario Onu, afferma che stiamo andando ‘a occhi aperti’ verso una nuova guerra mondiale”. Lo ha detto il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, in una intervista a Leggo. “Invece – ha aggiunto l’ex premier – bisognava impostare subito ogni sforzo internazionale verso una soluzione negoziata”.
Rispondendo a una domanda sull’esclusione di Giorgia Meloni dal vertice franco-tedesco-ucraino, Conte ha commentato: “La Meloni non sta toccando palla a livello internazionale. Sta verificando di persona quale differenza ci sia fra stare all’opposizione gridando ‘in Europa con noi finirà la pacchia’ e invece prendere parte ai vertici con forza e autorevolezza. Deve conquistarsi credibilità nell’interesse del Paese”.

Bardi: conservare la memoria dell’immane tragedia delle Foibe

Bardi: conservare la memoria dell’immane tragedia delle FoibeRoma, 9 feb. (askanews) – “Abbiamo il dovere di ricordare, di interrogare le nostre coscienze e soprattutto quelle dei giovani. Di fronte alla tragedia delle Foibe e dell’esodo delle comunità istriane e giuliano dalmate, che furono strappate alla loro terra nel terribile epilogo della seconda guerra mondiale e nel periodo immediatamente successivo, non possiamo rimanere indifferenti. E bene ha fatto il Parlamento ad istituire il ‘Giorno del Ricordo’, che ci obbliga ogni anno a fare i conti con la storia, a riflettere sul passato perché simili tragedie non si ripetano più. Lo dobbiamo innanzitutto a quanti furono vittime di un dramma per troppo tempo oscurato e dimenticato, ai loro familiari e discendenti, alle associazioni degli esuli che per tanto tempo si sono battute per riportare alla luce la memoria di quegli eventi. La ricostruzione della verità storica è essenziale per poter affermare pienamente i valori costituzionali di pace e libertà che sono alla base dell’Europa di oggi. Valori che vivono nelle coscienze e nel modo di pensare di tanti giovani uniti dal ripudio della violenza, proprio mentre ormai da un anno la guerra è tornata purtroppo alle porte del nostro continente con l’invasione russa dell’Ucraina e la strenua resistenza di quel popolo costretto a indicibili sofferenze. Il ricordo dei tragici eventi della storia di ieri e di oggi, ognuno con la sua unicità ma tutti ugualmente connotati dalla violenza e dalla sopraffazione, deve diventare un monito per il presente e per il futuro. Se sapremo farne tesoro, se sapremo ascoltare le lezioni della storia con responsabilità, allora sarà veramente possibile tornare a pensare al futuro delle nuove generazioni, alle quali abbiamo il dovere di consegnare un mondo migliore”. È il messaggio del presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, in occasione del “Giorno del Ricordo”, istituito dal Parlamento con la legge n. 92/2004 per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.