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Mattarella: non possiamo consentire che tornino divari territoriali, generazionali e sociali

Mattarella: non possiamo consentire che tornino divari territoriali, generazionali e socialiRoma, 15 ott. (askanews) – “Viviamo trasformazioni profonde che incidono sulle strutture e sulla stessa sostenibilità del sistema di Welfare. Non possiamo consentire che tornino divari territoriali, generazionali e sociali, così in campo sanitario, così nelle altre dinamiche di integrazione sociale”. Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio inviato in occasione del Forum “Welfare, Italia” 2024.


“Innovazione e progettualità – sottolinea Mattarella – debbono caratterizzare questo impegno, per dare attuazione, nel tempo, all’indirizzo costituzionale che pone al centro la persona e che assicura adeguata protezione sociale nel segno del diritto eguale, per chi si trova nel bisogno”.

Mattarella: non possiamo consentire tornino divari territoriali

Mattarella: non possiamo consentire tornino divari territorialiRoma, 15 ott. (askanews) – “Viviamo trasformazioni profonde che incidono sulle strutture e sulla stessa sostenibilità del sistema di Welfare. Non possiamo consentire che tornino divari territoriali, generazionali e sociali, così in campo sanitario, così nelle altre dinamiche di integrazione sociale”. Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio inviato in occasione del Forum “Welfare, Italia” 2024.


“Innovazione e progettualità – sottolinea Mattarella – debbono caratterizzare questo impegno, per dare attuazione, nel tempo, all’indirizzo costituzionale che pone al centro la persona e che assicura adeguata protezione sociale nel segno del diritto eguale, per chi si trova nel bisogno”.

Maratona Meloni in Parlamento fra Guerre Manovra e Albania, a pranzo da Mattarella

Maratona Meloni in Parlamento fra Guerre Manovra e Albania, a pranzo da MattarellaRoma, 14 ott. (askanews) – Una maratona attende domani la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, impegnata nelle comunicazioni al Parlamento in vista del Consiglio europeo di giovedì e venerdì, 17 e 18 ottobre prossimi, nel quale i leader Ue si riuniranno a Bruxelles per discutere di Ucraina, Medio Oriente, competitività, migrazione e affari esteri. La premier è attesa alle 9,30 nell’aula del Senato mentre il testo delle sue comunicazioni verrà depositato alla Camera alle 10,45.


La presidente del Consiglio salirà poi intorno alle 13 al Quirinale con i suoi ministri la tradizionale colazione di lavoro con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. A Montecitorio la discussione sulle comunicazioni della premier si svolgerà invece a partire dalle 15. In serata poi, alle 20, è convocato il Consiglio dei ministri che dovrà approvare il disegno di legge di bilancio, cioè la manovra, oltre al Documento programmatico di bilancio. Nella notte, o tutt’al più la mattina prestissimo, la premier partirà alla volta di Bruxelles per partecipare, mercoledì 16, al primo vertice Ue-Consiglio di cooperazione del Golfo. Sulle comunicazioni della presidente del Consiglio le forze di maggioranza, Fdi-Lega-Fi-Noi Moderati, hanno trovato un accordo sulla risoluzione da presentare e votare per sostenere le posizioni dell’esecutivo al summit Ue.


Sul fronte della competitività europea, la risoluzione – secondo quanto si legge in una bozza – impegnerà il governo a “lavorare con gli altri Stati membri e con le Istituzioni europee, anche sulla base delle proposte contenute nel ‘Rapporto Letta’ e nel ‘Rapporto Draghi’, per favorire la piena valorizzazione del potenziale del Mercato Unico ed un urgente rilancio della competitività europea, che richiede risorse consistenti derivanti sia da possibili strumenti comuni che da investimenti privati, per cui resta essenziale il completamento dell’Unione dei mercati dei capitali”. Sul fronte esteri, e del Medio Oriente in particolare, la risoluzione impegnerà il governo a “ribadire la più ferma condanna dei barbari attacchi terroristici contro Israele commessi il 7 ottobre 2023 da Hamas”, a “chiedere l’immediato e incondizionato rilascio di tutti gli ostaggi ancora detenuti”, a ribadire “il pieno riconoscimento al diritto dello Stato di Israele alla propria esistenza, alla propria sicurezza e ad esercitare la propria autodifesa nel rispetto del diritto internazionale umanitario”.


La risoluzione di maggioranza impegnerà anche l’esecutivo di Giorgia Meloni a “condannare con forza l’attacco iraniano dello scorso 1° ottobre contro Israele”, a “proseguire nell’impegno diplomatico per una soluzione alla crisi di Gaza con l’obiettivo di giungere ad un cessate il fuoco immediato, al rilascio di tutti gli ostaggi” e a continuare “l’azione per creare le condizioni che possano condurre ad una soluzione basata sul principio dei ‘due Stati’ sovrani che possano vivere fianco a fianco in pace e sicurezza”. Inoltre, la risoluzione invita l’esecutivo a “dedicare la massima attenzione alla situazione in Libano e lavorare con i principali partner internazionali per garantire un immediato cessate il fuoco lungo la Linea Blu e la piena applicazione della Risoluzione 1701 delle Nazioni Unite” nonché a “valorizzare il fondamentale ruolo di stabilizzazione della missione delle Nazioni Unite Unifil nel Libano Meridionale, condannando la palese violazione della Risoluzione 1701 con i recenti attacchi ad Unifil da parte dell’esercito israeliano e ribadendo l’aspettativa che tutte le parti si astengano da ogni iniziativa che possa metterne in pericolo la sicurezza nel pieno rispetto del diritto internazionale”.


Sul fronte dell’aggressione russa all’Ucraina la risoluzione impegna l’esecutivo a “continuare ad assicurare all’Ucraina il sostegno” politico, economico e militare “per tutto il tempo necessario”, a “proseguire, con il più ampio coinvolgimento della comunità internazionale, ogni sforzo diplomatico per giungere alla realizzazione della Formula di Pace basata sui principi della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale”. “Nessuna iniziativa – si legge nella bozza di risoluzione – potrà essere presa senza l’Ucraina”. Il testo impegna poi il governo a “lavorare per l’attuazione delle decisioni prese al Vertice G7 dello scorso giugno, inclusa quella relativa a rafforzare il sostegno finanziario a Kiev attraverso l’impiego delle risorse derivanti dai profitti straordinari dei beni congelati russi”, a “dedicare ogni sforzo al processo di ricostruzione dell’Ucraina anche attraverso il ruolo di coordinamento che l’Italia ricopre attualmente come Presidenza di turno del G7 ed in vista della Conferenza per la ripresa dell’Ucraina che l’Italia ospiterà nel prossimo mese di luglio”. Sul tema della migrazione la risoluzione delle forze di maggioranza impegnerà poi il governo a “mantenere il tema al centro dell’agenda europea, quale sfida comune che necessita di una soluzione di tipo europeo. Particolare attenzione – si legge nella bozza – dovrà essere riservata alla dimensione esterna, precondizione essenziale anche per un’effettiva attuazione del nuovo Patto europeo su Migrazione e Asilo. In questo quadro, rimangono cruciali la realizzazione di una cooperazione europea con i Paesi di origine e transito, la difesa dei confini esterni europei, una lotta incessante ai trafficanti di esseri umani ed un’efficace politica dei rimpatri basata su un approccio comune europeo”. Infine il testo invita l’esecutivo a “lavorare insieme alla Commissione europea e agli altri Stati membri, per individuare soluzioni innovative, sull’esempio del modello sviluppato con la collaborazione fra Italia e Albania, per prevenire la migrazione irregolare verso l’Ue, nel pieno rispetto del diritto internazionale ed europeo”.

Ue, pronta mozione maggioranza per voto Camere: condanna Iran e attacchi a Unifil

Ue, pronta mozione maggioranza per voto Camere: condanna Iran e attacchi a UnifilRoma, 14 ott. (askanews) – Domani, nella discussione parlamentare dopo le comunicazioni della presidente del Consiglio Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo di giovedì e venerdì 17 e 18 ottobre prossimi, la maggioranza di governo darà una nuova prova di compattezza. Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia presenteranno e voteranno infatti una risoluzione unitaria, “come d’altronde abbiamo sempre fatto in questi ultimi due anni e come faremo anche questa volta”, confida un esponente di Fratelli d’Italia.


Sul fronte del Medio Oriente, la risoluzione impegnerà il governo – secondo quanto si legge in una bozza – a “condannare con forza l’attacco iraniano dello scorso 1° ottobre contro Israele”, a “proseguire nell’impegno diplomatico per una soluzione alla crisi di Gaza con l’obiettivo di giungere ad un cessate il fuoco immediato, al rilascio di tutti gli ostaggi” e a continuare “l’azione per creare le condizioni che possano condurre ad una soluzione basata sul principio dei ‘due Stati’”. Inoltre, la risoluzione invita l’esecutivo a “dedicare la massima attenzione alla situazione in Libano e lavorare con i principali partner internazionali per garantire un immediato cessate il fuoco lungo la Linea Blu e la piena applicazione della Risoluzione 1701 delle Nazioni Unite” nonché a “valorizzare il fondamentale ruolo di stabilizzazione della missione delle Nazioni Unite Unifil nel Libano Meridionale, condannando la palese violazione della Risoluzione 1701 con i recenti attacchi ad Unifil da parte dell’esercito israeliano”.

Stellantis, le opposizioni: Elkann spieghi in Parlamento

Stellantis, le opposizioni: Elkann spieghi in ParlamentoRoma, 14 ott. (askanews) – “Le risposte del Ceo di Stellantis Tavares nel corso della recente audizione di fronte al Parlamento sono state insoddisfacenti rispetto alle preoccupazioni esistenti sul futuro dell’attività di questo gruppo industriale nel nostro Paese. È per questo che oggi i nostri gruppi parlamentari hanno avanzato ai presidenti di Senato e Camera dei Deputati la richiesta che venga al più presto ascoltato il Presidente della società, John Elkann”. Lo riferiscono, in una nota congiunta, i leader dei partiti di centrosinistra: Elly Schlein (Pd), Giuseppe Conte (M5s), Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli (Avs), Carlo Calenda (Azione).


Proseguono i rappresentanti delle opposizioni: “E’ urgente sapere da Elkann, in qualità di azionista del gruppo Stellantis, quali garanzie sul piano dell’occupazione e su quello della produzione ci si possa attendere. Assicurazioni, purtroppo al momento disattese. Anche a fronte del sostegno pubblico di cui la società ha goduto a lungo, ci aspettiamo un impegno su nuovi modelli e chiarezza sul piano industriale. Crediamo che ogni futuro incentivo debba essere vincolato a un serio e credibile investimento della società sull’occupazione, sulla produzione italiana, e nella componentistica”. “Riteniamo a questo punto doveroso che il presidente di Stellantis aggiorni il Parlamento sui motivi dei ritardi e delle scelte compiute in questi anni e che hanno portato all’attuale situazione del gruppo”, concludono.

Migranti, Mattarella: lo sforzo per l’integrazione invera i valori della Costituzione

Migranti, Mattarella: lo sforzo per l’integrazione invera i valori della CostituzioneMilano, 14 ott. (askanews) – Dall’integrazione degli italiani che dal Sud arrivavano a Milano, a quella dei migranti dell’Est Europa e degli altri continenti. È la storia del Centro Orientamento Immigrati della Fondazione Franco Verga, cui oggi rende visita il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ringraziando per “il lavoro per la Repubblica” svolto da chi si impegna per l’integrazione, così “inverando gli obiettivi di solidarietà della Costituzione”. Un lavoro che a Milano prosegue: “Si deve essere davvero lieti di constatare che ‘la fabbrica dei milanesi’ non è ferma. L’impegno per la coesione sociale, l’accoglienza, il progresso, l’integrazione, il divenire della cittadinanza, è attività permanente”.


“La storia italiana – ha ricordato il capo dello Stato – è fatta di emigrazione e di immigrazione. Trenta milioni gli italiani partiti per l’estero tra l’unità d’Italia e il secolo scorso. Sei milioni, ora, quelli che vivono stabilmente all’estero. Oltre un milione e trecentomila gli italiani che si trasferirono dal Sud al Nord negli anni ’60. In dieci anni – dal 1951 al 1961 – trecentomila nella sola Milano. Non senza tensioni, in quella che fu una contrapposizione – che oggi appare incomprensibile e ormai consegnata alla cronaca di quegli anni – tra nuovi arrivati e antichi residenti e, invece, anche un dialogo fecondo nelle periferie urbane tra vecchi e nuovi milanesi, tra immigrati e ambiti sociali popolari, spesso espulsi dai centri storici che avevano abitato. Gli immigrati, nel capoluogo lombardo – ha sottolineato Mattarella – hanno contribuito a farne la storia. E, in essa, una parte è toccata al Centro Orientamento Immigrati, al COI, ora Associazione Franco Verga, frutto di intuizione, di analisi e di riflessione lungimiranti e mature”. “Oggi gli immigrati sono altri, come ha illustrato il presidente Duilio. ‘Nuovi sguardi, altre voci’, li avete chiamati. Non vengono più dal Mezzogiorno d’Italia ma da più lontano, da Paesi europei come l’Ucraina, aggredita da una guerra insensata, dai Balcani. Da altri continenti, gravati anch’essi da condizioni insostenibili. Altri sono anche gli attori di un lavoro prezioso che tende a inverare gli obiettivi di solidarietà che la Carta costituzionale ha posto alle basi della nostra convivenza e che va costantemente rammentato. Un lavoro, il vostro, per la Repubblica. E di questo – ha concluso Mattarella – vi ringrazio”.

Migranti, Mattarella: sforzo per integrazione invera valori Costituzione

Migranti, Mattarella: sforzo per integrazione invera valori CostituzioneMilano, 14 ott. (askanews) – Dall’integrazione degli italiani che dal Sud arrivavano a Milano, a quella dei migranti dell’Est Europa e degli altri continenti. È la storia del Centro Orientamento Immigrati della Fondazione Franco Verga, cui oggi rende visita il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ringraziando per “il lavoro per la Repubblica” svolto da chi si impegna per l’integrazione, così “inverando gli obiettivi di solidarietà della Costituzione”. Un lavoro che a Milano prosegue: “Si deve essere davvero lieti di constatare che ‘la fabbrica dei milanesi’ non è ferma. L’impegno per la coesione sociale, l’accoglienza, il progresso, l’integrazione, il divenire della cittadinanza, è attività permanente”.


“La storia italiana – ha ricordato il capo dello Stato – è fatta di emigrazione e di immigrazione. Trenta milioni gli italiani partiti per l’estero tra l’unità d’Italia e il secolo scorso. Sei milioni, ora, quelli che vivono stabilmente all’estero. Oltre un milione e trecentomila gli italiani che si trasferirono dal Sud al Nord negli anni ’60. In dieci anni – dal 1951 al 1961 – trecentomila nella sola Milano. Non senza tensioni, in quella che fu una contrapposizione – che oggi appare incomprensibile e ormai consegnata alla cronaca di quegli anni – tra nuovi arrivati e antichi residenti e, invece, anche un dialogo fecondo nelle periferie urbane tra vecchi e nuovi milanesi, tra immigrati e ambiti sociali popolari, spesso espulsi dai centri storici che avevano abitato. Gli immigrati, nel capoluogo lombardo – ha sottolineato Mattarella – hanno contribuito a farne la storia. E, in essa, una parte è toccata al Centro Orientamento Immigrati, al COI, ora Associazione Franco Verga, frutto di intuizione, di analisi e di riflessione lungimiranti e mature”. “Oggi gli immigrati sono altri, come ha illustrato il presidente Duilio. ‘Nuovi sguardi, altre voci’, li avete chiamati. Non vengono più dal Mezzogiorno d’Italia ma da più lontano, da Paesi europei come l’Ucraina, aggredita da una guerra insensata, dai Balcani. Da altri continenti, gravati anch’essi da condizioni insostenibili. Altri sono anche gli attori di un lavoro prezioso che tende a inverare gli obiettivi di solidarietà che la Carta costituzionale ha posto alle basi della nostra convivenza e che va costantemente rammentato. Un lavoro, il vostro, per la Repubblica. E di questo – ha concluso Mattarella – vi ringrazio”.

Schlein: governo sperpera soldi in Albania mentre sanità depotenziata

Schlein: governo sperpera soldi in Albania mentre sanità depotenziataRoma, 14 ott. (askanews) – “Il governo di Giorgia Meloni alza le tasse e sperpera quasi un miliardo di euro dei contribuenti per i centri migranti in Albania, in spregio ai diritti fondamentali delle persone e alla recente sentenza europea sui rimpatri che fa scricchiolare l’intero impianto dell’accordo con l’Albania. Potevamo usare quelle risorse per accorciare le liste di attesa o per assumere medici e infermieri”. Lo afferma la segretaria del Pd, Elly Schlein.


“Adesso – prosegue in una nota – abbiano la decenza di non chiederci più dove tiriamo fuori i soldi per la sanità, è gravissimo aver scelto di depotenziare il servizio sanitario nazionale nonostante ogni anno più di quattro milioni e mezzo di persone in Italia non riescano a curarsi”.

Meloni: la sicurezza sul lavoro è priorità del governo, più controlli

Meloni: la sicurezza sul lavoro è priorità del governo, più controlliRoma, 14 ott. (askanews) – “La sicurezza sul lavoro è una priorità che questo Governo ha posto al centro della sua azione, a partire dal confronto con le organizzazioni datoriali e sindacali. Perché la sinergia tra Istituzioni, parti sociali, lavoratori e imprese è la chiave di volta per diffondere la cultura della prevenzione e ridurre così gli incidenti sul lavoro e le malattie professionali”. E’ quanto scrive la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un messaggio inviato al presidente dell’Inail Fabrizio D’Ascenzo in occasione della Relazione annuale dell’Inail.


“Più prevenzione, più controlli, pene più severe per chi non rispetta le regole. Questa è la strategia che il Governo sta portando avanti, e che ha trovato declinazione concreta nei diversi provvedimenti adottati finora”, sottolinea Meloni.

Meloni: sicurezza sul lavoro è priorità governo, più controlli

Meloni: sicurezza sul lavoro è priorità governo, più controlliRoma, 14 ott. (askanews) – “La sicurezza sul lavoro è una priorità che questo Governo ha posto al centro della sua azione, a partire dal confronto con le organizzazioni datoriali e sindacali. Perché la sinergia tra Istituzioni, parti sociali, lavoratori e imprese è la chiave di volta per diffondere la cultura della prevenzione e ridurre così gli incidenti sul lavoro e le malattie professionali”. E’ quanto scrive la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un messaggio inviato al presidente dell’Inail Fabrizio D’Ascenzo in occasione della Relazione annuale dell’Inail.


“Più prevenzione, più controlli, pene più severe per chi non rispetta le regole. Questa è la strategia che il Governo sta portando avanti, e che ha trovato declinazione concreta nei diversi provvedimenti adottati finora”, sottolinea Meloni.