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Renzi a Meloni: fase zen finita, noi in campo e centro decisivo

Renzi a Meloni: fase zen finita, noi in campo e centro decisivoFirenze, 11 gen. (askanews) – “In Italia e in Corea del Nord c’è il capo del governo con la sorella che si occupa del partito. Ora noi non aggrediamo le famiglie ma si sappia che la fase zen in cui noi mangiamo fango e sputiamo miele è finita, se volete parlare di case parleremo di case, se volete parlare di soldi parleremo di soldi, se volete parlare di politica è una novità e quindi noi siamo tornati in campo, non accettiamo l’incantesimo di una opposizione addormentata e di un sistema dell’informazione che si occupa delle formiche”. Lo ha detto Matteo Renzi a Firenze.


“Abbiamo due anni di tempo per riempire di contenuti questo centro che guarda a sinistra, ecco perché hanno così paura di questo 2% che tra due anni sarà decisivo. Io sono un ex tutto ma insieme l’ex diventerà un Next”, ha concluso.

Schlein: treni nel caos, Salvini peggior ministro Trasporti

Schlein: treni nel caos, Salvini peggior ministro TrasportiRoma, 11 gen. (askanews) – “Ritardi e cancellazioni anche oggi. Trenitalia suggerisce di evitare spostamenti. E intanto l’unico spostamento che interessa al ministro Salvini è il suo, al Ministero degli Interni”. Lo afferma la segretaria del Pd Elly Schlein, che in una nota attacca: “Il peggior ministro dei Trasporti della storia, che si preoccupa solo di come passare da una poltrona all’altra mentre l’Italia non riesce a muoversi per viaggiare, andare a lavorare o a studiare. Un disastro”.

Lega: sul cambiamento nel simbolo consuete fantasie giornalistiche

Lega: sul cambiamento nel simbolo consuete fantasie giornalisticheRoma, 11 gen. (askanews) – “Al congresso della Lega si parlerà di progetti, di come far crescere il partito e l’Italia, delle sfide nazionali e internazionali di cui la Lega è protagonista, di riforme, di lavoro e di sicurezza. Nessun cambio di nome in vista, nessun arretramento, nessun cambio di progetto: le consuete fantasie giornalistiche saranno smentite dalla realtà come accade da diversi anni”. Lo dice una nota della Lega, smentendo le indiscrezioni riportate da alcuni quotidiani sull’ipotesi che la dicitura “Salvini premier” venga eliminata dal simbolo elettorale del partito.

Terzo mandato, Ciriani: Campania? Non è possibile Italia Arlecchino

Terzo mandato, Ciriani: Campania? Non è possibile Italia ArlecchinoRoma, 11 gen. (askanews) – Il ricorso alla Corte costituzionale, presentato dal Governo contro la legge regionale campana che recepisce (tardivamente) il limite dei due mandati per il presidente della Regione e che consentirebbe all’attuale governatore Vincenzo De Luca di ricandidarsi, ha motivi “politici, ma anche tecnici”. Lo ha detto il ministro per i rapporti col Parlamento, Luca Ciriani (FdI), intervistato dal Corriere della sera. “Mi pareva difficile non farlo. La legge 165 del 2004 – ha spiegato – prevede l’elezione diretta e la non ricandidabilità dopo il secondo mandato per i presidenti delle Regioni. Il vincolo, piaccia o meno, già c’è. Ed è nazionale. Non è pensabile altrimenti un’Italia Arlecchino”.


“Secondo i pareri del ministero dell’Interno e delle Riforme portati in Consiglio dei ministri dal sottosegretario Mantovano e dal ministro Casellati la legge è autoapplicativa. Non si deve aspettare che ogni Regione la recepisca quando vuole”, ha sottolineato l’esponente del Governo, anche se, ha riconosciuto, in Veneto l’attuale presidente leghista Luca Zaia “ha utilizzato, in passato, il margine di ambiguità della norma. Ma non è immaginabile che una Regione abbia due mandati, una tre, una quattro. Per questo ci siamo rivolti alla Consulta”. De Luca dice che avete paura degli elettori. “Non abbiamo paura di nessuno. Vanno rispettati gli elettori, però anche le leggi”, è la risposta di Ciriani. “Non abbiamo voluto fare né un favore a Schlein né al centrodestra. Cinicamente avremmo potuto lasciare la legge che c’è, spaccare il centrosinistra con la candidatura di De Luca e aumentare le nostre chance di vittoria. Ma la prospettiva sarebbe stata il caos istituzionale. Serve serietà”, ha concluso il ministro.

Telefonata Meloni-Biden: straordinaria collaborazione su tutti i temi

Telefonata Meloni-Biden: straordinaria collaborazione su tutti i temiRoma, 11 gen. (askanews) – Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto una conversazione telefonica con il Presidente degli Stati Uniti d’America, Joe Biden, al quale ha voluto anzitutto esprimere i sentimenti di solidarietà suoi personali e del Governo italiano per le terribili devastazioni causate dagli incendi in California. Lo fa sapere Palazzo Chigi in una nota.


Nel corso del colloquio – prosegue il comunicato di Palazzo Chigi – il Presidente del Consiglio ha trasmesso al Presidente Biden il profondo ringraziamento e apprezzamento per la straordinaria collaborazione intrattenuta nel quadro delle eccezionali relazioni bilaterali e su tutti i temi di politica internazionale, come confermato anche nell’ambito della Presidenza italiana del G7. Al riguardo, il Presidente Biden ha voluto ricordare, in particolare, l’importanza del risultato raggiunto con l’accordo per l’erogazione a favore dell’Ucraina di prestiti per 50 miliardi di dollari, a valere sui profitti derivanti dai beni sovrani russi immobilizzati.

Campania, sul terzo mandato De Luca tira dritto e attacca il governo

Campania, sul terzo mandato De Luca tira dritto e attacca il governoNapoli, 10 gen. (askanews) – Chi si aspettava un passo indietro sul terzo mandato è rimasto deluso. Il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca, nella conferenza stampa indetta questa mattina nella sede della Regione ha ribadito che sarà lui il candidato alla presidenza nelle prossime regionali, nonostante la decisione del governo, arrivata poche ore fa, di impugnare la legge regionale recentemente approvata dal parlamentino campano. Nell’aula De Sanctis, dove è stato organizzato l’incontro con i giornalisti, campeggiano due cartelloni alle spalle del governatore con due scritte: “Non abbiate paura degli elettori” e “La legge (non) è uguale per tutti”.


De Luca mette subito le cose in chiaro: “La mia scelta è questa, non cambia nulla. Andremo avanti con ancora più determinazione”e che in merito al terzo mandato “non è cambiato nulla vado avanti, non si è modificata di una virgola la mia posizione e non si modificherà. Devono essere i cittadini a decidere della propria vita”. Il presidente campano parla di una decisione ‘contra personam’ da parte dell’esecutivo e annuncia che si difenderà davanti alla Corte Costituzionale “abbiamo la sensazione che avverrà come avvenuto per l’autonomia differenziata: sarà smantellata”. Poi cita Papa Wojtyla: “mi è tornato alla mente l’appello caloroso di Papa Wojtyla e che rivolgo al governo: non abbiate paura. Non abbiate paura degli elettori, aprite il cuore alla speranza e soprattutto date ai cittadini la possibilità di decidere da chi essere governati. Si chiama democrazia”. De Luca rilancia dicendo che la “legge non sembra uguale per tutti visto che si pone il limite dei mandati solo per la nostra regione mentre l’Esecutivo non ha avuto nulla da eccepire su altre che hanno già approvato leggi identiche a quella campana. In Veneto c’èáZaiaáche ha già finito il terzo mandato e nessuno ha detto nulla”. Proprio il Veneto e la questione di un altro eventuale altro mandato per il governatore Zaia sta creando tensioni all’interno della maggioranza, poiché si aprirebbe di fatto per l’esponente leghista la possibilità di una quarta elezione a presidente del Veneto.


Poche ore fa Alberto Villanova, capogruppo della Lega in Consiglio regionale del Veneto ha ricordato che “l’unica cosa da fare a questo punto è aspettare che la Corte Costituzionale si esprima sul ricorso del governo contro la legge regionale della Campania, vista anche la posizione della presidente del Consiglio Giorgia Meloni”. E sulla possibilità che la Lega corra da sola alle prossime elezioni in Veneto Villanova risponde: “Cerchiamo di lavorare per tenere il centrodestra unito, ma a questo punto tutti gli scenari sono aperti sia che si voti a ottobre o nella primavera del 2026. Saremmo ovviamente molto felici se Zaia si potesse ricandidare, ma se così non fosse abbiamo valide alternative. Nessuno vuole la rottura con Fratelli d’Italia e Forza Italia, ma se si arrivasse al braccio di ferro, e spetterà ai segretari nazionali la decisione finale, siamo pronti anche a correre da soli alle prossime elezioni regionali in Veneto. Non ci manca certo una classe dirigente: abbiamo giovani, abbiamo oltre 1.150 amministratori sul territorio, dirigenti in gamba per svolgere questo ruolo, siamo pronti a tutto”.

Venezuela, Meloni: non riconosciamo Maduro

Venezuela, Meloni: non riconosciamo MaduroRoma, 10 gen. (askanews) – “Le notizie che arrivano dal Venezuela rappresentano un altro inaccettabile atto della repressione del regime di Maduro, di cui non riconosciamo la proclamata vittoria elettorale. Intendiamo continuare a lavorare per una transizione democratica e pacifica. Le legittime aspirazioni di libertà e democrazia del popolo venezuelano devono finalmente trovare realizzazione”. Così, in una nota, la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in merito alla leader dell’opposizione Maria Corina Machado, arrestata ad una manifestazione a Caracas e poi rilasciata.

Al via le novità della scuola di Valditara: giudizi sintetici e condotta in decimi

Al via le novità della scuola di Valditara: giudizi sintetici e condotta in decimiRoma, 10 gen. (askanews) – Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha firmato l’ordinanza che ridefinisce le modalità di valutazione periodica e finale degli apprendimenti degli studenti della Scuola primaria e del comportamento degli studenti della Scuola secondaria di primo grado.


GIUDIZI SINTETICI ALLE ELEMENTARI – A decorrere dall’anno scolastico 2024/2025, nella Scuola primaria, la valutazione sarà espressa attraverso giudizi sintetici, da “Ottimo” a “Non sufficiente”, correlati alla descrizione dei livelli di apprendimento raggiunti per ciascuna disciplina, compreso l’insegnamento dell’educazione civica. CONDOTTA IN DECIMI ALLE MEDIE – Per la Scuola secondaria di primo grado, la valutazione della condotta degli studenti sarà espressa in decimi: coloro che otterranno un punteggio inferiore a 6/10 non saranno ammessi alla classe successiva o all’esame conclusivo del primo ciclo.


“Questa riforma segna un passo importante verso un sistema educativo più chiaro e trasparente, volto alla crescita formativa degli studenti. L’introduzione dei giudizi sintetici nelle Scuole primarie, molto più comprensibili dei precedenti livelli, permette infatti di tracciare con maggiore chiarezza il percorso formativo degli alunni, migliorando la comunicazione con le famiglie e al tempo stesso l’efficacia della valutazione. Il voto di condotta nella Scuola secondaria di primo grado mira a rafforzare la responsabilità individuale e il rispetto delle regole. Un’attenzione particolare sarà riservata alla valutazione degli studenti con disabilità e con disturbi specifici dell’apprendimento, assicurando così un approccio inclusivo e personalizzato alle necessità di ogni singolo alunno”, ha dichiarato il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Le scuole, precisa il MIM, avranno tempo fino all’ultimo periodo dell’anno scolastico in corso per adattarsi alle nuove disposizioni e assicurarsi che le famiglie siano pienamente informate.

Venezuela, Meloni: su Machado atto inaccettabile, non riconosciamo Maduro

Venezuela, Meloni: su Machado atto inaccettabile, non riconosciamo MaduroRoma, 10 gen. (askanews) – “Le notizie che arrivano dal Venezuela rappresentano un altro inaccettabile atto della repressione del regime di Maduro, di cui non riconosciamo la proclamata vittoria elettorale. Intendiamo continuare a lavorare per una transizione democratica e pacifica. Le legittime aspirazioni di libertà e democrazia del popolo venezuelano devono finalmente trovare realizzazione”. Così, in una nota, la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in merito alla leader dell’opposizione Maria Corina Machado, arrestata ad una manifestazione a Caracas e poi rilasciata.

Ucraina, Mattarella a Zelensky: sostegno Italia pieno e inalterato

Ucraina, Mattarella a Zelensky: sostegno Italia pieno e inalteratoRoma, 10 gen. (askanews) – “Signor presidente, sono lietissimo di accoglierla nuovamente a palazzo del Quirinale”. Con queste parole il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha avviato l’incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in visita ufficiale in Italia.


“Lei ieri – ha proseguito Mattarella nel suo saluto introduttivo, i cui contenuti sono stati diffusi dal Quirinale – ha visto la presidente del Consiglio e anch’io le confermo la determinazione dell’Italia a mantenere pieno, inalterato e costante sostegno all’Ucraina contro l’aggressione della Federazione russa. Lo facciamo per l’amicizia che lega Ucraina e Italia, lo facciamo per il rispetto delle regole della convivenza internazionale, contro la pretesa di imporre con le armi la volontà a un altro paese, a un altro Stato, lo facciamo per la sicurezza dell’intera Europa. Quindi presidente, lei è il benvenuto in Italia e a Roma. Benvenuto, presidente”, ha ribadito Mattarella.