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Meloni: la sicurezza sul lavoro è priorità del governo, più controlli

Meloni: la sicurezza sul lavoro è priorità del governo, più controlliRoma, 14 ott. (askanews) – “La sicurezza sul lavoro è una priorità che questo Governo ha posto al centro della sua azione, a partire dal confronto con le organizzazioni datoriali e sindacali. Perché la sinergia tra Istituzioni, parti sociali, lavoratori e imprese è la chiave di volta per diffondere la cultura della prevenzione e ridurre così gli incidenti sul lavoro e le malattie professionali”. E’ quanto scrive la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un messaggio inviato al presidente dell’Inail Fabrizio D’Ascenzo in occasione della Relazione annuale dell’Inail.


“Più prevenzione, più controlli, pene più severe per chi non rispetta le regole. Questa è la strategia che il Governo sta portando avanti, e che ha trovato declinazione concreta nei diversi provvedimenti adottati finora”, sottolinea Meloni.

Meloni: sicurezza sul lavoro è priorità governo, più controlli

Meloni: sicurezza sul lavoro è priorità governo, più controlliRoma, 14 ott. (askanews) – “La sicurezza sul lavoro è una priorità che questo Governo ha posto al centro della sua azione, a partire dal confronto con le organizzazioni datoriali e sindacali. Perché la sinergia tra Istituzioni, parti sociali, lavoratori e imprese è la chiave di volta per diffondere la cultura della prevenzione e ridurre così gli incidenti sul lavoro e le malattie professionali”. E’ quanto scrive la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un messaggio inviato al presidente dell’Inail Fabrizio D’Ascenzo in occasione della Relazione annuale dell’Inail.


“Più prevenzione, più controlli, pene più severe per chi non rispetta le regole. Questa è la strategia che il Governo sta portando avanti, e che ha trovato declinazione concreta nei diversi provvedimenti adottati finora”, sottolinea Meloni.

M.O., Conte: assalto all’Onu, fermare crimini di guerra di Netanyahu

M.O., Conte: assalto all’Onu, fermare crimini di guerra di NetanyahuRoma, 13 ott. (askanews) – “Dopo gli spari sulle basi dove sono i soldati italiani della missione Unifil, ora i carri armati israeliani fanno irruzione nelle basi Onu. Quando si apriranno gli occhi e si deciderà di fermare i crimini di guerra del Governo Netanyahu? Non sono bastati 12 mesi di sistematico sterminio della popolazione palestinese e di certosina distruzione di Gaza? Non sono bastate l’invasione e i morti in Libano e gli attacchi alle nostre basi?” Lo ha scritto sui suoi canali social il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte.


“Noi lo diciamo da mesi, nel silenzio di troppi. Quando – ha aggiunto l’ex presidente del Consiglio – il Governo italiano e le istituzioni europee si decideranno per l’embargo delle armi a Israele, per le sanzioni economiche e commerciali, per andare oltre le parole? Fermiamo la follia di Netanyahu, prendiamo decisioni serie per imporre il cessate il fuoco e la soluzione due popoli due Stati per Israele e Palestina”, ha concluso Conte.

M.O., Schlein: da Netanyahu azioni criminali, va fermato

M.O., Schlein: da Netanyahu azioni criminali, va fermatoRoma, 13 ott. (askanews) – “Dopo i violenti attacchi dei giorni scorsi alle postazioni Unifil, oggi l’ennesimo sconfinamento di carri armati dell’Idf verso le posizioni delle forze di pace dell’Onu, che in questi anni, con il contributo fondamentale dei militari italiani, hanno svolto un lavoro prezioso nella regione. Netanyahu va fermato, le sue azioni criminali non possono essere più tollerate”. Lo dichiara in una nota la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein.


“Ma gli appelli alla de-escalation – afferma – restano vani se non proviamo a fare tutto ciò che è nella nostra disponibilità per fermare questa spirale di guerra. Il Governo sostenga la posizione già espressa da altri leader europei per fermare ogni esportazione di armi a Israele. E non solo: chiediamo al governo italiano – conclude Schlein – di riconoscere subito lo Stato di Palestina come già hanno fatto altri paesi europei come Spagna, Norvegia e Irlanda, per iniziare a costruire la soluzione dei due popoli, due Stati”.

Mattarella: la sicurezza sul lavoro è una priorità permanente della Repubblica

Mattarella: la sicurezza sul lavoro è una priorità permanente della RepubblicaMilano, 13 ott. (askanews) – “Nella Giornata odierna l’Italia rivolge il pensiero alle persone che hanno perso la vita o subito infortuni e malattie a causa del proprio lavoro. Oggi è un giorno di riflessione, ricordo e di rinnovato impegno. La sicurezza sul lavoro è una priorità permanente per la Repubblica. Ogni vita persa, ogni vita compromessa chiama un impegno corale per prevenire ulteriori perdite della salute e della dignità di chi lavora. La sicurezza sul lavoro, oltre che una prescrizione costituzionale, è anzitutto una questione di dignità umana”. Lo scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato all’Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro.


“Garantire condizioni di lavoro sicure significa rispettare la vita e il valore di ciascuna persona, perché il lavoro è luogo di crescita e realizzazione personale e non può costituire un rischio per la propria incolumità – sottolinea il capo dello Stato -. Rinnovo oggi la vicinanza della Repubblica alle famiglie di quanti hanno perso un proprio caro a causa di incidenti sul lavoro e un sentito apprezzamento alle attività dell’Anmil, che da decenni contribuisce a promuovere la cultura della sicurezza, dando voce alle vittime e fornendo sostegno alle loro famiglie in momenti di grande difficoltà. Lavoro e sicurezza sono diritti inscindibili”.

Inchiesta Bari, Meloni: io più “dossierata” d’Italia ma non trovano

Inchiesta Bari, Meloni: io più “dossierata” d’Italia ma non trovanoRoma, 12 ott. (askanews) – “Io mi sono data una spiegazione, poi spero ce la dia la magistratura una spiegazione su questa vicenda. Il fenomeno che noi conosciamo dei ladri che entrano dentro casa, rubano i gioielli e poi li vendono a un ricettatore… penso che stia accadendo la stessa cosa sul mercato delle informazioni”. Lo ha detto Giorgia Meloni, rispondendo nel corso di una intervista al Tg5 a una domanda sul nuovo caso dei dossieraggi bancari oggetto di una inchiesta della Procura di Bari.


“Penso – ha spiegato la presidente del Consiglio – che ci siano dei funzionari, dei dipendenti pubblici e privati che prendono illegalmente delle informazioni e le vendono sul mercato. A chi le vendono sul mercato? Questa è la risposta che stiamo aspettando, presumibilmente ci sono dietro degli interessi”. Meloni ha ricordato che “non ci sono solo politici spiati, sono migliaia di persone” ed ha aggiunto: “Se lei mi chiede perché, per quello che riguarda i politici, sono quasi tutti esponenti di centrodestra e io sono la più persona più ‘dossierata’ d’Italia, le dirò che nel dramma c’è anche una buona notizia. La buona notizia è che la mia vita è stata proprio passata allo scanner e non si è trovato niente, e forse questa è anche la ragione per cui io sono così ‘dossierata’: perché in questa nazione ci sono probabilmente dei gruppi di pressione, che non accettano di avere al governo qualcuno che pressioni non se ne fa fare, che non si può ricattare. E allora magari tentano di toglierselo di torno con altri strumenti. Temo che non riusciranno”, ha concluso.

Manovra, Schlein: Meloni mente, ha scritto lei aumento accise

Manovra, Schlein: Meloni mente, ha scritto lei aumento acciseRoma, 12 ott. (askanews) – “Giorgia Meloni continua a mentire al Paese. Nell’intervista al Tg5 prova a nascondere una verità che ha messo nero su bianco il governo da lei presieduto nel piano strutturale di bilancio, a pagina 116: nel documento approvato dal governo c’è scritto che aumenteranno le accise sul diesel”. Lo afferma in una nota la segretaria del Pd, Elly Schlein.


“Sono lontani – aggiunge – i tempi in cui faceva i video dal benzinaio promettendo di abbatterle, adesso ci metta la faccia di nuovo, spieghi al Paese la tassa Meloni. E smetta di dire che hanno investito più di chiunque in sanità, quando l’indicatore usato in tutto il mondo dà la spesa sanitaria sul Pil in discesa da quando lei sta a Palazzo Chigi”, conclude Schlein.

Consulta, Meloni: abbiamo tentato di fare quello che dice la Carta

Consulta, Meloni: abbiamo tentato di fare quello che dice la CartaRoma, 12 ott. (askanews) – “Penso che intanto la sinistra non abbia moltissime soddisfazioni in questo periodo”. Lo ha detto la premier, Giorgia Meloni, intervistata dal Tg5, rispondendo a una domanda sulla sinistra che “gode” dello stallo per la mancata elezione in Parlamento di un giudice costituzionale.


“Dopo di che sulla Consulta – ha aggiunto – abbiamo semplicemente tentato di fare quello che ci dice la Costituzione, che dice che dobbiamo eleggere un giudice della Corte entro 30 giorni quando un giudice manca. Sono passati 10 mesi, abbiamo il diritto di fare le nostre proposte, mi ha colpito – ha concluso Meloni – che l’opposizione invece di fare altre proposte abbia addirittura impedito ai parlamentari di entrare e partecipare alla votazione”.

Manovra, Meloni: le tasse fake news di sinistra, noi le abbassiamo

Manovra, Meloni: le tasse fake news di sinistra, noi le abbassiamoRoma, 12 ott. (askanews) – La “coperta è corta” in vista della manovra? “Abbiamo già affrontato questa materia nelle scorse due manovre finanziarie. Chiaramente se non avessimo speso 120 miliardi di euro per ristrutturare meno del 4 per cento delle case degli italiani oggi avremmo molti più soldi da mettere sugli stipendi degli italiani, sulla sanità, sulle famiglie, sulle pensioni”. Lo ha detto la premier, Giorgia Meloni, intervistata dal Tg5.


“Ciononostante, abbiamo dato – ha proseguito – dei segnali importanti che continueremo a dare; soprattutto sulla salute, perché al di là delle fake news della sinistra non c’è un governo nella storia d’Italia che abbia messo sulla sanità le risorse che abbiamo messo noi. Annuncio che puntiamo ad aumentarle ulteriormente, esattamente come è falsa, un’altra fake news, quella delle tasse per tutti. Lei ha visto che questo governo le tasse le abbassa, aumentare le tasse la considero una cosa di sinistra, infatti la sinistra ancora chiede la patrimoniale ma io di sinistra non sono e noi – ha concluso Meloni – faremo del nostro meglio per confermare i nostri provvedimenti e magari fare qualcosa di più”.

Consulta,Lollobrigida: dialogo? Finito tempo trattative di Palazzo

Consulta,Lollobrigida: dialogo? Finito tempo trattative di PalazzoFirenze, 12 ott. (askanews) – “I padri costituenti hanno dato linee guida precise su come garantire le nostre istituzioni e hanno scritto quale era il metodo per arrivare a questo obiettivo: ovvero il dibattito parlamentare e il voto parlamentare con soglie precise. Non c’è altro metodo di quello parlamentare che i padri costituenti hanno dato, e che noi intendiamo perseguire. Se qualcuno pensa che su tutto ci debba essere una trattativa di palazzo, tra segreterie di partiti, è finito quel tempo”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida rispondendo, a margine della festa del Foglio a Firenze, a una domanda sul dialogo richiesto dall’opposizione – richiesta rilanciata anche oggi dalla segretaria del Pd Elly Schlein – in merito all’elezione di un giudice della Corte Costituzionale.