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Mattarella: la Rai continua ad avere come missione la libera informazione

Mattarella: la Rai continua ad avere come missione la libera informazioneRoma, 5 ott. (askanews) – “Oggi, la Rai, erede di una storia di grande rilievo, si misura con altre sfide, in un contesto caratterizzato dal pluralismo delle emittenti televisive, dalle piattaforme digitali e dai social, in cui la Rai continua ad avere come missione quella di operare per la promozione della libera informazione e della cultura”. Lo afferma in un messaggio il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 100° anniversario della Radio Rai.


“Indipendenza, autorevolezza, pluralità delle opinioni, originalità, professionalità, innovazione, queste le doti che hanno permesso all’azienda, negli anni, di raggiungere prestigiosi risultati e di diventare voce affidabile e ascoltata nel panorama editoriale italiano e uno dei maggiori centri di produzione e diffusione dell’arte e della cultura”, sottolinea il Capo dello Stato. “Il servizio pubblico televisivo sa di essere al servizio esclusivo dei cittadini – in conformità al Media Information Act della Unione Europea – garantendo la pluralità delle voci, la qualità del prodotto e operando una rigorosa verifica delle fonti nel flusso delle informazioni, anche per fronteggiare quella vera e propria guerra ibrida caratterizzata dalla diffusione delle fake-news”, così anche Mattarella. “L’augurio che rivolgo alla Rai, ai suoi dirigenti, ai tanti che vi lavorano è di continuare a essere specchio fedele della ricchezza inestimabile della società italiana e, insieme, impulso di progresso nel solco dei valori di libertà, democrazia, giustizia, solidarietà e pace sanciti dalla Costituzione repubblicana”, così il Capo dello Stato.


“Con la nascita della Repubblica la radio e, successivamente, la televisione, divennero un pilastro della costruzione civile e democratica del nostro Paese, diffondendo il pluralismo, promuovendo il dialogo e la partecipazione, trasmettendo alfabetizzazione e cultura”, ha anche affermato. E Mattarella ricorda come “il 6 ottobre del 1924 dalla stazione di Roma dell’Unione Radiofonica Italiana si diffuse nell’etere il primo programma quotidiano di trasmissioni radiofoniche in Italia. Un secolo di imponenti trasformazioni politiche, sociali, tecnologiche è trascorso da quelle pioneristiche trasmissioni”. “Il lessico della televisione contribuì alla nascita della lingua italiana moderna, agevolando la formazione di una comunità linguistica e di valori condivisi, in cui tutti gli Italiani potevano riconoscersi”, ha concluso il presidente.

Rai, Mattarella: radio e tv pilastro costruzione civile e democratica

Rai, Mattarella: radio e tv pilastro costruzione civile e democraticaRoma, 5 ott. (askanews) – “Con la nascita della Repubblica la radio e, successivamente, la televisione, divennero un pilastro della costruzione civile e democratica del nostro Paese, diffondendo il pluralismo, promuovendo il dialogo e la partecipazione, trasmettendo alfabetizzazione e cultura”. Lo afferma in un messaggio il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 100° anniversario della Radio Rai.


Mattarella ricorda come “il 6 ottobre del 1924 dalla stazione di Roma dell’Unione Radiofonica Italiana si diffuse nell’etere il primo programma quotidiano di trasmissioni radiofoniche in Italia. Un secolo di imponenti trasformazioni politiche, sociali, tecnologiche è trascorso da quelle pioneristiche trasmissioni”. “Il lessico della televisione contribuì alla nascita della lingua italiana moderna, agevolando la formazione di una comunità linguistica e di valori condivisi, in cui tutti gli Italiani potevano riconoscersi”, conclude il presidente.

Rai, Mattarella: servizio pubblico a servizio esclusivo cittadini

Rai, Mattarella: servizio pubblico a servizio esclusivo cittadiniRoma, 5 ott. (askanews) – “Il servizio pubblico televisivo sa di essere al servizio esclusivo dei cittadini – in conformità al Media Information Act della Unione Europea – garantendo la pluralità delle voci, la qualità del prodotto e operando una rigorosa verifica delle fonti nel flusso delle informazioni, anche per fronteggiare quella vera e propria guerra ibrida caratterizzata dalla diffusione delle fake-news”. Lo afferma in un messaggio il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 100° anniversario della Radio Rai.


“L’augurio che rivolgo alla Rai, ai suoi dirigenti, ai tanti che vi lavorano è di continuare a essere specchio fedele della ricchezza inestimabile della società italiana e, insieme, impulso di progresso nel solco dei valori di libertà, democrazia, giustizia, solidarietà e pace sanciti dalla Costituzione repubblicana”, conclude il Capo dello Stato.

Mattarella: Rai continua ad avere come missione libera informazione

Mattarella: Rai continua ad avere come missione libera informazioneRoma, 5 ott. (askanews) – “Oggi, la Rai, erede di una storia di grande rilievo, si misura con altre sfide, in un contesto caratterizzato dal pluralismo delle emittenti televisive, dalle piattaforme digitali e dai social, in cui la Rai continua ad avere come missione quella di operare per la promozione della libera informazione e della cultura”. Lo afferma in un messaggio il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 100° anniversario della Radio Rai.


“Indipendenza, autorevolezza, pluralità delle opinioni, originalità, professionalità, innovazione, queste le doti che hanno permesso all’azienda, negli anni, di raggiungere prestigiosi risultati e di diventare voce affidabile e ascoltata nel panorama editoriale italiano e uno dei maggiori centri di produzione e diffusione dell’arte e della cultura”, sottolinea il Capo dello Stato.

Foibe, La Russa ricorda Norma Cossetto: memoria non muoia

Foibe, La Russa ricorda Norma Cossetto: memoria non muoiaMilano, 5 ott. (askanews) – “Volevo fare il mio dovere di militante come ogni anno, nel momento in cui ricordiamo con Norma tutti coloro che sono stati infoibati, che hanno perso la vita da innocenti, tutti coloro che hanno perso la loro casa, i loro affetti e non sono stati accolti nella maniera dovuta dall’Italia, che forse è tra tutte le cose che ancora oggi gridano vendetta. L’odio titino, l’odio comunista, la ferocia su Norma Cossetto sono terribili, ma trovano spiegazione, mai giustificazione, nella terribile, violenta, bestiale attitudine di quegli anni, di quei giorni, della guerra. Ma la non accoglienza di italiani da parte di altri italiani rimane non inspiegabile, ma il segno distintivo di un non essere figli della nostra comune patria da parte di coloro che hanno esercitato in quei giorni, in quegli anni, atti drammatici, violenti”. Lo ha detto il presidente del Senato Ignazio La Russa alla commemorazione per Norma Cossetto ai giardini di Milano dedicati alla studentessa istriana uccisa 81 anni fa. Per la Russa “la uccisione di Norma Cossetto è quasi uguale al latte negato ai bambini figli di esuli. Non dobbiamo mai dimenticare queste metodologie: certo i tempi per fortuna cambiano, certo le idee si evolgono, certo gli uomini non sono gli stessi, ma a volte si ha il sospetto che le metodologie non sono poi così cambiate”, ha aggiunto.


“Noi che non abbiamo mai trascurato di ricordare il dramma delle foibe, posso testimoniare che non c’è stato anno in cui una comunità o perchè figli della stessa terra o perchè consci che fossero figli della nostra comune patria, non abbiamo ricordato il dramma degli istriani, dei fiumani, il dramma di Norma Cossetto. Grazie soprattutto a chi, e lo dico all’organizzatore della manifestazione, a tutti i presenti, non lascia che il tempo cancelli una memoria che non potrebbe morire”.

Gualtieri: l’autonomia è una “sòla”, lo sanno anche nel centrodestra

Gualtieri: l’autonomia è una “sòla”, lo sanno anche nel centrodestraRoma, 5 ott. (askanews) – “Come è possibile che una cosa così assurda, richiesta da un partito votato dall’8% degli italiani è riuscito a far digerire a tutta Italia una sòla (fregatura, ndr) clamorosa che danneggerà la maggioranza delle persone. La risposta è semplice: è il prezzo da pagare per il premierato”. Lo ha detto il sindaco di Roma e presidente di ALI-Autonomie Locali Italiane Roberto Gualtieri parlando all’assemblea del comitato promotore del referendum contro l’autonomia differenziata.


Ha aggiunto Gualtieri: nel centrodestra, al sud, “hanno il mal di pancia”, assicura. “Non si tengono più. Li devono imbavagliare, lo sanno che è una sòla, una sòla gigantesca che arriverà a loro. La parola autonomia non c’entra niente con questa riforma, questo è un governo nemico delle autonomia e anche questa riforma sarà un colpo per le autonomie territoriali, per i sindaci, per i comuni che avranno a che fare con un centralismo regionale e saranno oggettivamente più deboli rispetto a un patto che sarà tra presidente del Consiglio e presidente della regione”.

Tajani sulle manifestazioni pro-Palestina: “Prevalga il buon senso”

Tajani sulle manifestazioni pro-Palestina: “Prevalga il buon senso”Roma, 5 ott. (askanews) – “Il ministro Piantedosi ha ragione. Non si può trasformare una legittima manifestazione in un’esaltazione dell’antisemitismo, in un’esaltazione di un’azione terroristica che ha provocato migliaia di morti. Dobbiamo garantire la sicurezza di tutti i luoghi di culto ebraici, dobbiamo garantire la sicurezza di tutti i luoghi culturali ebraici. Mi auguro che prevalga il buon senso”: lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, interpellato a margine della “Giornata dell’economia” in corso a Milano sulla manifestazione annunciata a Roma per la Palestina.


“Il diritto di trasformare manifestazioni di libero pensiero in manifestazioni dove si indica al pubblico ludibrio una persona come la senatrice Segre che è un’immagine emblematica della lotta contro il nazifascismo, additarla come pericolosa agente sionista o indicare come agenti sionisti persone che magari sono di religione ebraica, questo è inaccettabile”, ha rimarcato il ministro. “Nulla da ridire se si manifesta per sostenere il diritto del popolo palestinese su cui siamo tutti assolutamente d’accordo. Ma trasformare la difesa del popolo palestinese in una manifestazione di odio razziale contro gli ebrei e contro Israele, questo non significa esprimere il libero pensiero”, ha concluso Tajani.

Autonomia, Schlein: sfida comincia ora, mobilitare le persone

Autonomia, Schlein: sfida comincia ora, mobilitare le personeRoma, 5 ott. (askanews) – L’autonomia differenziata è “una riforma sbagliata, che spacca il paese in due, e non ce n’è bisogno. Anzi il paese avrebbe bisogno di essere ricucito, le diseguaglianze sono già enormi”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein, a margine dell’assemblea del comitato referendario che ha raccolto le firme contro la riforma Calderoli.


“E’ una giusta battaglia per l’unità nazionale”, ha detto la leader Pd. La raccolta di firme è stata “un grande successo – ha aggiunto la Schlein – ma la vera sfida in realtà inizia adesso: mobilitare le persone, far capire che quando parliamo di autonomia differenziata stiamo parlando del tentativo di minare l’accesso ai servizi fondamentali per i cittadini: scuola, sanità, tpl”. Insomma, bisogna spiegare che questa riforma “vuol dire creare cittadini di sere A e di sere ,B a seconda della regione in cui nascono. Non è accettabile, la nostra costituzione all’articolo 3 parla di eguaglianza formale e sostanziale”.

Autonomia, Boschi: uniti mandiamo a casa Meloni, divisi le facciamo regalo

Autonomia, Boschi: uniti mandiamo a casa Meloni, divisi le facciamo regaloRoma, 5 ott. (askanews) – “Oggi festeggiamo un grande risultato che abbiamo raggiunto tutti insieme. Se siamo uniti possiamo raggiungere il quorum e se il referendum per bloccare l’autonomia referenziata va bene mandiamo a casa il governo, se siamo divisi facciamo un regalo a Meloni e Salvini”. Così la deputata di Italia Viva Maria Elena Boschi risponde ai giornalisti a margine dell’assemblea nazionale del comitato referendario contro l’autonomia.


“Noi di Italia Viva – prosegue Boschi – siamo al lavoro su tutti i territori con tenacia e perseveranza per le prossime regionali, a cominciare dall’Emilia-Romagna, dove siamo tuttora al governo della regione con Stefano Bonaccini, siamo al lavoro in Umbria. Abbiamo davanti a noi delle sfide importanti che cerchiamo di affrontare con la più grande tranquillità. Oggi – conclude – nessuna polemica, se altri la vogliono fare è un problema loro”.

Manovra, A.Meloni: chi spera governo metterà nuove tasse rimarrà deluso

Manovra, A.Meloni: chi spera governo metterà nuove tasse rimarrà delusoBrucoli (Sr), 4 ott. (askanews) – “Chi spera che questo governo metterà nuove tasse sappia che rimarrà deluso. Se state cercando chi ha tassato gli italiani, citofonare governi precedenti. Nella prossima legge di bilancio continueremo sulla stessa linea di sempre, quella che abbiamo promesso agli italiani, quella di investire sui pilastri della nostra nazione: famiglie, lavoratori e imprese”. Lo ha detto ad Askanews Arianna Meloni, capo della segreteria politica di Fdi, a margine dell’evento organizzato dai gruppi parlamentari a Brucoli.