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La Russa: i senatori potranno portare con sé gli animali d’affezione

La Russa: i senatori potranno portare con sé gli animali d’affezioneRoma, 4 ott. (askanews) – “State sempre a cercare retroscena, ma oggi voglio darvi una notizia, se volete scriverla…”. Il presidente del Senato Ignazio La Russa annuncia dal palco della seconda edizione di “Italia, le radici della bellezza” in corso a Brucoli la notizia che in Senato i senatori potranno portare con sè “gli animali d’affezione”, cani e gatti in primis. La Russa aveva aperto un’istruttoria dopo la richiesta della senatrice Michaela Biancofiore per rendere possibile la convivenza con gli animali domestici in Senato.

Salvini raduna a Pontida l’estrema destra Ue: difendiamo confini

Salvini raduna a Pontida l’estrema destra Ue: difendiamo confiniMilano, 4 ott. (askanews) – Dalla lotta della Lega Lombarda contro il Sacro Romano Impero, alla celebrazione della vittoria della Lega Santa contro l’Impero Ottomano. Cambia la simbologia di Pontida, come cambia la ragione sociale della Lega: la rievocazione delle città padane che si uniscono contro il Barbarossa ispirava la Lega di Umberto Bossi che si ribellava al giogo di Roma; oggi il ricordo dell’alleanza voluta da papa Pio V contro l’avanzare dei musulmani fomenta l’”Internazionale nera” che Matteo Salvini raduna sul pratone delle Prealpi bergamasche per “difendere i confini” dell’Europa.


In fondo non un cambiamento così radicale: il conservatorismo delle tradizioni locali e la difesa delle micro-identità delle piccole patrie non sono tanto distanti dalle parole d’ordine della estrema destra europea: lotta alle migrazioni declinata come difesa dell’identità cristiana, rifiuto della “cultura woke” in nome della famiglia tradizionale, sovranismo nazionalista come argine ai cambiamenti imposti da un presunto ordine mondiale globalista. Le parole d’ordine che domenica condivideranno gli “ospiti internazionali” della kermesse salviniana: special guest Viktor Orbàn, che sarà sul palco di Pontida. Come l’olandese Geert Wilders, il portoghese André Ventura, la vicepresidente di Fpö, il partito che ha vinto le elezioni austriache, Marlene Svazek. Marine Le Pen e Jordan Bardella, impegnati in Francia per una manifestazione politica, manderanno un videomessaggio, come l’ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro. Toccherà a loro esaltare le gesta di Salvini da ministro dell’Interno, che nel nome della “difesa dei confini” deve ora vedersela con la possibilità di una condanna fino a 6 anni di galera nel processo Open Arms di Palermo.


E sarà questo il cuore della manifestazione, preferito anche all’autonomia differenziata, che pure ha visto ieri – non a caso – l’avvio dei negoziati con le Regioni del Nord sulle prime materie. “Non è reato difendere i confini”, sarà però la scritta dietro il palco: l’idea di una “fortezza Europa” è il collante dei sovranismi riuniti a Pontida: tutti all’opposizione di von der Leyen, in molti con rapporti difficili col Ppe, come testimonia la lite sull’Fpo tra lo stesso Salvini e Antonio Tajani. Ma la linea di Salvini è ormai questa da tempo, e l’appuntamento di domani servirà a proporlo come campione europeo della lotta all’immigrazione, trasformando la possibile condanna per sequestro di persona in una medaglia al valore. Anche a Pontida quindi si potrà firmare per sostenere la linea salviniana, e addirittura nascerà un “Comitato per la sicurezza dei confini”: chi firmerà a sostegno di Salvini riceverà la tessera da socio fondatore, “un attestato per confermare la propria vicinanza al leader e la determinazione a difendere i confini”.

Maggioranza serra fila e punta a fumata bianca su giudice Consulta

Maggioranza serra fila e punta a fumata bianca su giudice ConsultaRoma, 4 ott. (askanews) – Potrebbe essere la volta buona martedì prossimo, 8 ottobre, per l’elezione di un giudice della Corte Costituzionale. Il Parlamento è convocato in seduta comune alle ore 12.30 per l’ottava votazione nel tentativo di sostituire la ex presidente Silvana Sciarra uscita dalla Consulta a novembre del 2023. E , a quanto si apprende, la maggioranza di centrodestra sta serrando le fila perchè stavolta sia fumata bianca. Pare che l’accordo su un nome che regga alla prova dell’aula – per l’ottavo scrutinio è necessaria la maggioranza dei tre quinti dei componenti – sia in dirittura d’arrivo. Non è escluso che ad eleggere il nuovo giudice non concorrano anche alcuni voti centristi.


A deputati e senatori, intanto, è arrivato l’ordine di scuderia di essere presenti in aula, in particolare, nel messaggio giunto ai parlamentari di Fratelli d’Italia, si spiega che “non sono ammesse assenze da parte di alcun deputato (vale anche per i ministri, vice ministri e sottosegretari)”. Nessuno si sbottona sul profilo su cui si sarebbe trovata la quadra ma in Transatlantico girano i nomi del consigliere giuridico di Palazzo Chigi Francesco Saverio Marini e del segretario generale della presidenza del Consiglio Carlo Deodato.

Meloni: nostro traguardo ambizioso, benessere e prosperità Italia

Meloni: nostro traguardo ambizioso, benessere e prosperità ItaliaRoma, 4 ott. (askanews) – Quelli attuati a favore del turismo sono “tasselli di una strategia più ampia che il Governo sta portando avanti, e che ha un triplice obiettivo: aumentare il senso di appartenenza nazionale, contribuire al nostro sviluppo economico, costruire un modello di crescita diffuso e capace di coinvolgere ogni angolo della nostra nazione. Strategia che, prendendo in prestito il titolo di quest’iniziativa, affonda le sue radici nella grande ricchezza del patrimonio italiano e punta con le sue fronde al traguardo più ambizioso: il benessere e la prosperità dell’Italia”. Lo afferma la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un messaggio inviato all’evento ‘Le radici della bellezza’ organizzato a Brucoli dai gruppi parlamentari di Fdi.

Meloni ritira la querela contro Luciano Canfora

Meloni ritira la querela contro Luciano CanforaMilano, 4 ott. (askanews) – La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ritirato la querela contro lo storico e filologo 82enne Luciano Canfora, 82 anni, a giudizio a Bari per diffamazione aggravata.


Lo riferisce “L’Edicola del Sud” ricordando che la vicenda risale all’11 aprile 2022: Meloni era leader di Fratelli d’Italia e parlamentare all’opposizione del governo Draghi e Canfora l’aveva definita “neonazista nell’anima”, “una poveretta”, “trattata come una mentecatta pericolosissima”. Parole che avevano portato la premier a presentare una querela e a costituirsi parte civile contro il filologo, con la richiesta di un risarcimento di 20mila euro. L’inizio del processo era fissato per il 7 ottobre dinanzi al Tribunale di Bari.

I leader del G7: l’escalation in Medio oriente non aiuta nessuno, tutti si moderino

I leader del G7: l’escalation in Medio oriente non aiuta nessuno, tutti si moderinoMilano, 3 ott. (askanews) – In Medio Oriente si rischia una “escalation incontrollabile”, che “non è nell’interesse di nessuno”. Pertanto, “invitiamo tutti gli attori regionali ad agire in modo responsabile e con moderazione”. È quanto si afferma in una dichiarazione dei leader del G7.


“Noi, i Leader del G7, esprimiamo profonda preoccupazione per il deterioramento della situazione in Medio Oriente e condanniamo con la massima fermezza l’attacco militare diretto dell’Iran contro Israele, che costituisce una seria minaccia alla stabilità regionale. Ribadiamo inequivocabilmente – si legge nella nota – il nostro impegno per la sicurezza di Israele. Le azioni gravemente destabilizzanti dell’Iran in tutto il Medio Oriente attraverso organizzazioni terroristiche affiliate e gruppi armati – tra cui gli Houthi, Hezbollah e Hamas – così come i gruppi di miliziani allineati con l’Iran in Iraq, devono finire”. Prosegue la nota: “Ieri abbiamo discusso azioni e sforzi coordinati per evitare l’escalation nella zona. Un pericoloso ciclo di attacchi e ritorsioni rischia di alimentare un’escalation incontrollabile in Medio Oriente, cosa che non è nell’interesse di nessuno. Pertanto, invitiamo tutti gli attori regionali ad agire in modo responsabile e con moderazione”. Dunque “incoraggiamo tutte le parti a impegnarsi in modo costruttivo per allentare le attuali tensioni. Il diritto internazionale umanitario deve essere rispettato”.

Meloni chiama Schlein: su Medio Oriente coesione delle forze politiche

Meloni chiama Schlein: su Medio Oriente coesione delle forze politicheRoma, 3 ott. (askanews) – Dopo la riunione di ieri del G7, Giorgia Meloni continua a tenersi in contatto con i leader internazionali per seguire gli sviluppi della crisi in Medio Oriente. Questione al centro anche della telefonata che la presidente del Consiglio ha avuto con la segretaria del Pd Elly Schlein.


Un colloquio “sulla crisi in Medio Oriente e sugli ultimi sviluppi”, hanno comunicato in uno stringatissimo comunicato tanto Palazzo Chigi quanto il Nazareno. Un modo per aggiornare la segretaria Dem (mentre non ci saranno analoghi contatti con altri leader dell’opposizione) sulle iniziative intraprese dal governo, ma anche per cercare una ‘sponda’ sulla politica estera. Infatti, secondo quanto si apprende, in questo “difficile frangente” internazionale, Meloni auspica “unità e coesione da parte di tutte le forze politiche”. Intanto nell’area la situazione appare sempre più tesa. Per questo – ha annunciato il ministro degli Esteri Antonio Tajani – la Farnesina ha organizzato un volo charter, che partirà stasera da Beirut, per trasferire in Italia circa 180 italiani attualmente presenti in Libano e ha “raccomandato” ai 700 italiani in Iran di rientrare in patria. “Abbiamo anche deciso di nominare un ambasciatore in Siria proprio perchè la situazione è drammatica” e, “pur non condividendo e condannando le scelte del regime di Assad, riteniamo giusto possa esserci un occhio italiano su questa situazione in continua evoluzione”, ha detto ancora Tajani, che ha anche incontrato Papa Francesco a cui ha “assicurato l’impegno del governo a sostegno delle popolazioni vittime delle guerre”.

Meloni chiama Schlein: su Medio Oriente coesione forze politiche

Meloni chiama Schlein: su Medio Oriente coesione forze politicheRoma, 3 ott. (askanews) – Dopo la riunione del G7, Giorgia Meloni continua a tenersi in contatto con i leader internazionali per seguire gli sviluppi della crisi in Medio Oriente. Questione al centro anche della telefonata che la presidente del Consiglio ha avuto con la segretaria del Pd Elly Schlein.


Un colloquio “sulla crisi in Medio Oriente e sugli ultimi sviluppi”, hanno comunicato in uno stringatissimo comunicato tanto Palazzo Chigi quanto il Nazareno. Un modo per aggiornare la segretaria Dem (mentre non ci saranno analoghi contatti con altri leader dell’opposizione) sulle iniziative intraprese dal governo, ma anche per cercare una ‘sponda’ sulla politica estera. Infatti, secondo quanto si apprende, in questo “difficile frangente” internazionale, Meloni auspica “unità e coesione da parte di tutte le forze politiche”. Intanto nell’area la situazione appare sempre più tesa. Per questo – ha annunciato il ministro degli Esteri Antonio Tajani – la Farnesina ha organizzato un volo charter, che partirà in serata da Beirut, per trasferire in Italia circa 180 italiani attualmente presenti in Libano e ha “raccomandato” ai 700 italiani in Iran di rientrare in patria. “Abbiamo anche deciso di nominare un ambasciatore in Siria proprio perchè la situazione è drammatica” e, “pur non condividendo e condannando le scelte del regime di Assad, riteniamo giusto possa esserci un occhio italiano su questa situazione in continua evoluzione”, ha detto ancora Tajani, che ha anche incontrato Papa Francesco a cui ha “assicurato l’impegno del governo a sostegno delle popolazioni vittime delle guerre”.

Barachini: agenzie stampa primo baluardo di democrazia e pluralismo

Barachini: agenzie stampa primo baluardo di democrazia e pluralismoRoma, 3 ott. (askanews) – “Il confronto di oggi con le agenzie europee, come l’incontro di questa mattina con i rappresentanti di Eana ha evidenziato, conferma l’urgenza di difendere l’integrità del sistema informativo a livello internazionale. Le agenzie di stampa sono la prima linea dell’informazione nel mondo”. Lo ha detto il sottosegretario all’Editoria Alberto Barachini, intervenendo al Quirinale all’incontro tra il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e una delegazione delle Agenzie di Stampa Europee.


“In un contesto sempre più digitale, che rischia di indebolire la reputazione dei media, il valore delle fonti, l’autorevolezza, la deontologia e il rapporto di fiducia con i cittadini, le agenzie di stampa costituiscono un baluardo di democrazia e pluralismo – ha proseguito Barachini – come Lei ci ha più volte ricordato, il valore costituzionale della libertà di stampa e il diritto di essere informati vanno difesi quotidianamente, perchè sono, quotidianamente, minacciati da guerre ibride di disinformazione e da interessi economici, che sfruttano i contenuti editoriali senza essersene responsabili”. Barachini ha ricordato che “con il Ddl approvato il 23 aprile scorso dal Consiglio dei Ministri abbiamo inteso innalzare un importante argine ai pericoli della diffusione di fake news e deepfake, attraverso l’utilizzo distorto dell’intelligenza artificiale. Un orizzonte in pieno accordo con la visione, che ha ispirato il Regolamento europeo dell’Ai Act, fondata sull’equilibrio tra le opportunità e i rischi dell’innovazione, a partire dalle ricadute occupazionali. La nostra azione, grazie alla Commissione guidata da Padre Paolo Benanti, è stata incentrata su un’ottica antropocentrica, che pone la responsabilità umana al centro di tutti i processi informativi ed editoriali. Tutela del diritto d’autore, identificazione dei contenuti realizzati con l’intelligenza artificiale e istituzione della fattispecie di reato di deepfake sono i tre punti principali elaborati dalla Commissione a difesa del settore e contenuti nel disegno di legge sull’Ai”.


“E’ nostra intenzione accompagnare a queste azioni legislative campagne di sensibilizzazione rivolte ai tutti cittadini, in particolar modo giovani, e ai professionisti dell’informazione sulle evoluzioni vorticose della tecnologia, sul corretto utilizzo dell’innovazione digitale e sulla percezione dei rischi connessi alla cessione e all”utilizzo dei propri dati personali” ha concluso il sottosegretario all’Editoria.

Mattarella: bisogna concorrere tutti a tutela dell’informazione

Mattarella: bisogna concorrere tutti a tutela dell’informazioneRoma, 3 ott. (askanews) – “Riconoscersi nella vitale funzione democratica dell’informazione è una precondizione per fare in modo che istituzioni, editori, giornalisti e cittadini possano concorrere, ognuno per la propria parte, alla sua tutela”. Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha incontrato al Quirinale l’associazione delle agenzia di stampa europee.


“Senza conoscenza onestamente genuina non c’è possibilità di formarsi una opinione libera e consapevole”, ha aggiunto il capo dello Stato.