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Completata la Giuria di Venezia 81, c’è anche Giuseppe Tornatore

Completata la Giuria di Venezia 81, c’è anche Giuseppe TornatoreRoma, 10 lug. (askanews) – È stata completata la Giuria internazionale del Concorso dell’81esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia – diretta da Alberto Barbera (28 agosto – 7 settembre 2024) – che sarà composta complessivamente da nove personalità internazionali del cinema, che attribuiranno il Leone d’oro per il miglior film e gli altri premi ufficiali.


Presieduta – come già annunciato l’8 maggio scorso – dall’attrice francese Isabelle Huppert, la Giuria di Venezia 81 sarà inoltre composta da: il regista e sceneggiatore americano James Gray; il regista e sceneggiatore britannico Andrew Haigh; la regista, sceneggiatrice e produttrice polacca Agnieszka Holland; il regista e sceneggiatore brasiliano Kleber Mendonça Filho; il regista, sceneggiatore e produttore mauritano Abderrahmane Sissako; il regista e sceneggiatore italiano Giuseppe Tornatore; la regista e sceneggiatrice tedesca Julia von Heinz; l’attrice cinese Zhang Ziyi. Il Leone d’oro per il miglior film e gli altri premi ufficiali saranno annunciati e consegnati durante la cerimonia di chiusura dell’81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, sabato 7 settembre sul palco della Sala Grande del Palazzo del Cinema al Lido di Venezia.


La Giuria Venezia 81 assegnerà ai lungometraggi in Concorso – senza possibilità di ex-aequo – i seguenti premi ufficiali: Leone d’Oro per il miglior film, Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria, Leone d’Argento – Premio per la migliore regia, Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile, Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile, Premio Speciale della Giuria, Premio per la migliore sceneggiatura, Premio Marcello Mastroianni a un giovane attore o attrice emergente.

”Fiore Mio”, il film di Paolo Cognetti in anteprima a Locarno

”Fiore Mio”, il film di Paolo Cognetti in anteprima a LocarnoRoma, 10 lug. (askanews) – In compagnia dell’inseparabile cane Laki, lo scrittore Premio Strega Paolo Cognetti torna nello scenario alpino de “Le otto montagne”, questa volta per un documentario che racconta il Monte Rosa attraverso paesaggi mozzafiato e incontri con chi nella montagna ha trovato, prima che una casa, un vero e proprio “luogo del sentire”.


Con queste prime immagini inizia il viaggio di “Fiore Mio”, il primo film scritto, diretto e interpretato da Paolo Cognetti, che verrà presentato in anteprima mondiale alla 77esima edizione del Locarno Film Festival come evento di pre-apertura il 6 agosto in Piazza Grande. Dopo il successo de “Le otto montagne”, tratto dal suo omonimo romanzo e diretto da Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch, vincitore del Premio della Giuria a Cannes 2022, Paolo Cognetti arriva al cinema il 25, 26 e 27 novembre con un nuovo titolo, prodotto da Samarcanda Film, Nexo Studios, Harald House e EDI Effetti Digitali Italiani con il sostegno della Film Commission Vallée d’Aoste.


Protagonista di “Fiore Mio”, che dopo l’uscita italiana sarà distribuito in tutto il mondo da Nexo Studios, è il tema più viscerale della poetica di Cognetti: quella montagna che l’autore ha esplorato anche nel documentario “Sogni di Grande Nord” diretto da Dario Acocella, dove ha seguito le tracce del Christopher McCandless di Into the Wild negli incredibili e remoti scenari dell’Alaska. Questa volta il viaggio di Paolo Cognetti si fa più vicino allo spettatore e racconta, in modo intimo, introspettivo e mai scontato, la sua montagna: il Monte Rosa. A chiudere il viaggio la presenza preziosa del cantautore Vasco Brondi, amico fraterno di Cognetti e in questa occasione, per la prima volta, al lavoro su un’intera colonna sonora. Per il film, oltre alle musiche originali, Brondi ha scritto e interpretato una nuova canzone, “Ascoltare gli alberi”, che chiuderà il documentario. “Fiore mio”, la traccia presente nel finale del film e che ne ha ispirato il titolo, è invece da tempo una delle canzoni più popolari di Andrea Laszlo De Simone, cantautore e musicista torinese che ha vinto il Premio César 2024 per la Migliore Musica Originale di Animal Kingdom (Le Règne Animal), divenendo il primo italiano ad aggiudicarsi questo prestigioso premio.


“Fiore Mio” è prodotto da Samarcanda Film, Nexo Studios, Harald House e EDI Effetti Digitali Italiani con il sostegno della Film Commission Vallée d’Aoste e in collaborazione con Montura e Jeep, technical partner SONY, service di produzione L’Eubage. Sarà distribuito nei cinema da Nexo Studios in collaborazione con i media partner Radio DEEJAY e MYMovies.it.

All’Orto Botanico le cantate barocche di Scarlatti e Haendel

All’Orto Botanico le cantate barocche di Scarlatti e HaendelRoma, 10 lug. (askanews) – Venerdì 12 luglio nuovo doppio appuntamento di Classica al Tramonto, la ‘stagione estiva’ dell’Istituzione Universitaria dei Concerti (Iuc) che si tiene all’Orto Botanico di Roma.


Alle ore 20.30, saliranno sul palco il soprano Carlotta Colombo con l’Ensemble Anima&Corpo, composto da Matteo Pizzini (violino) Maria Calvo (violoncello), Simone Vallerotonda (arciliuto), Alberto Maron (clavicembalo) e Gabriele Pro come maestro concertatore, per un raffinato programma che accosta Le cantate Correa nel seno amato e Armida Abbandonata, rispettivamente di Alessandro Scarlatti e George Friedrich Haendel, fra gli esempi più emblematici di un genere definito “cantata”, così chiamato per la prima volta nel 1620. Correa nel seno amato, scritta per soprano, due violini e basso continuo, è composta da 11 brani, tra recitative e arie, di cui il programma del concerto presenta una selezione, con una sinfonia in apertura: la data di composizione della cantata oscilla fra il 1700 ed il 1720, collocandosi negli anni romani del grande compositore palermitano.


La presenza di George Friedrick Haendel si registra in Italia tra il 1706 e il 1709: ammirato nei circoli musicali romani, compose circa 70 cantate, mantenendo la struttura e la forma che prevalevano in quegli anni. La cantata Armida Abbandonata (HWV 105) fu composta tra il 1700 e il 1710 e vede protagonista la maga Armida della “Gerusalemme Liberata” di Torquato Tasso, innamorata del cavaliere cristiano Rinaldo. La cantata, articolata in 7 sezioni tra recitativi ed arie, esplora le emozioni ed i sentimenti della donna dopo essere stata abbandonata dall’amato. Tra le due cantate in programma si colloca la Sonata a tre in sol minore HWV 393 sempre di Haendel, composta probabilmente nel 1719 in uno stile che risente della musica strumentale francese, inglese e tedesca, ma che rivela l’influenza corelliana che si collocava come un modello da seguire per questo genere di formazione strumentale. Nominato come “uno dei giovani nomi piu’ emozionanti nella scena della musica antica” dalla rivista Gramophone, Gabriele Pro si sta imponendo sulla scena internazionale come protagonista della nuova generazione di violinisti barocchi.


La sua attività concertistica lo ha condotto ad esibirsi come solista o in ruolo di prima parte nei principali festival e stagioni concertistiche d’Europa, Asia e Stati Uniti. È fondatore e direttore musicale dell’Ensemble Anima&Corpo, gruppo italiano che nasce con l’intento di diffondere e riscoprire i tesori musicali della musica vocale e strumentale dal XVII al XVIII secolo con uno sguardo ai repertori eseguiti meno di frequente e tenendo presente i contesti artistici e culturali in cui i compositori hanno operato. Il soprano Carlotta Colombo intraprende lo studio del canto fin dalla giovane età di 16 anni laureandosi con menzione d’onore in Canto lirico e Canto Rinascimentale e Barocco sotto la guida di Alessandra Ruffini e Roberto Balconi. Ha cantato come solista in prestigiose sale da concerto come il Teatro alla Scala, Pierre Boulez Saal, il Theater an der Wien e annovera collaborazioni con numerosi ensemble del panorama musicale internazionale come Ensemble Zefiro, Concerto Romano, Les Musiciens du Prince. Il secondo concerto di venerdì 12 luglio, alle ore 21.30, vedrà sul palco Brian Meloni Lebano che torna all’Orto Botanico per il terzo anno consecutivo. Con l’arpa classica e l’arpa elettrica, Meloni Lebano propone Melodie fluttuanti: l’arpa e la natura in dialogo, affascinante viaggio musicale che celebra la bellezza della natura. Dalle antiche melodie tradizionali irlandesi alle innovazioni contemporanee, il programma, fra Marcel Tournier, Ludovico Einaudi, Gaetano Donizetti, Carlos Salzedo, esplorerà paesaggi sonori sereni e ritmi appassionati con opere che evocano il fluire dell’acqua, la tranquillità della notte e la freschezza del mattino, culminando in composizioni che mescolano tradizione e modernità. Brian Meloni Lebano si è avvicinato allo studio dell’arpa a 14 anni per iscriversi al Conservatorio di Santa Cecilia laureandosi brillantemente nel 2023. Come Prima Arpa collabora con numerose orchestre, l’Orchestra Internazionale di Roma, l’Orchestra Sinfonica di Latina, la Nova Amadeus, l’Ætruria Ensamble di Viterbo, l’Ensemble di Arpe dell’Accademia di Santa Cecilia. Vincitore del Concorso “Visconti” di Roma e del Concorso dell’Associazione Artificio, svolge un’intensa attività concertista sia da solista che da camera con diverse formazioni in duo o in trio.


Il programma prevede: Trad. Irlandese The Woman of Ireland (Trascrizione per Arpa di Brian Meloni Lebano) Henriette Renié (1875 – 1956) Angelus Claude Debussy (1862 – 1918) Primiere Arabesque (Trascrizione per Arpa di Henriette Renié) Gaetano Donizetti (1797 – 1848) Cadenza da Lucia di Lammermoor (Trascrizione per Arpa Sola DI Brian Meloni Lebano) Carlos Salzedo (1885 – 1961) Chanson de la Nuite Marcel Tournier (1879 – 1951) Au Matin Albert Zabel (1834 – 1910) La Source Brian Meloni Lebano Aqua Fluit (Prima esecuzione assoluta per arpa elettrica) Ludovico Einaudi Experience (arrangiamento di Brian Meloni Lebano) Carlos Salzedo (1885 – 1961) Rumba

Musica, il Premio Loano dal 24 al 26 luglio

Musica, il Premio Loano dal 24 al 26 luglioRoma, 10 lug. (askanews) – Tre giorni di grandi celebrazioni con numerosi appuntamenti, ospiti e concerti diffusi sul territorio; e un racconto fotografico dal titolo RiGenerazioni a coronamento del ventennale che raccoglie gli istanti più significativi della storia del Premio. “E sono venti: vent’anni di Premio Loano – spiega il direttore artistico Jacopo Tomatis – Non è scontato, per una manifestazione dedicata a un’area musicale storicamente così poco considerata a livello di fondi pubblici e attenzioni mediatiche, toccare una quota tale… E dunque ci perdonerete se per l’edizione 2024 abbiamo deciso, innanzitutto, di festeggiarci e di raccontarci. Nel titolo – Venti di folk – sta innanzitutto questo: la presa di coscienza della cifra tonda e l’idea della musica tradizionale come qualcosa di mobile, instabile e al contempo rinfrescante – l’essenza stessa dell’aria che respiriamo”. Un’edizione di festeggiamenti a partire dalla Notte del folk il 24 luglio: più palchi per ballare e ascoltare alcuni degli artisti protagonisti del festival come Mario Incudine e Ponente Folk Legacy; le proiezioni di due film documentari in esclusiva per rendere omaggio a Giovanna Marini e Alan Lomax; e attività per bambini. Si prosegue il 25 luglio con i concerti dei vincitori dei premi per i migliori album del 2023, scelti dalla giuria del Premio Loano, Peppe Voltarelli e Hiram Salsano; e si conclude in bellezza con la produzione originale Venticinquemila miglia, dedicata a un altro anniversario: i 70 anni dal viaggio in Italia di Alan Lomax, che nel 1954 insieme all’etnomusicologo Diego Carpitella fissò per la prima volta le musiche di tradizione italiane su nastro. Il festival celebra Lomax e la sua eredità con la presenza speciale di Anna Lomax Wood (Premio Città di Loano – De Mari 2024), figlia di Alan e co-fondatrice della Association for Cultural Equity, e con numerosi artisti e amici del Premio in un incredibile viaggio musicale nella penisola italiana, tra cui Rachele Andrioli, Alessandro D’Alessandro, Elena Ledda, Trouveur Valdotèn, Compagnia Sacco, Giuseppe Moffa e molti altri. Il programma del Premio Loano A inaugurare la prima giornata del Premio mercoledì 24 luglio (alle ore 18, Biblioteca civica) è la presentazione del volume fotografico RiGenerazioni, dedicato ai 20 anni del Premio, con la presenza dei fotografi Martin Cervelli e Silvio Massolo, del primo direttore artistico del Premio John Vignola e di Jacopo Tomatis. A seguire, lo stesso Vignola presenta insieme al giornalista Ciro De Rosa il documentario Dai paesi alla città. Giovanna Marini e la Scuola Popolare di Musica di Testaccio, diretto nel 2009 da Andrea Serafini e dedicato dal Premio Loano alla grande musicista e didatta, recentemente scomparsa. Il film contiene un’intervista inedita di John Vignola alla cantante e presenta un vivido spaccato della sua attività culturale nell’ambito della Scuola di Testaccio, a Roma. Il film è visibile a ciclo continuo sempre nella Biblioteca civica, a partire dalle 19.30, insieme a un altro documentario in esclusiva: Sulle tracce di Alan Lomax in Monferrato (1954-2024), di Flavio Giacchero e Luca Percivalle, realizzato dal CREO di Torino nel 2024 nell’ambito della valorizzazione del proprio archivio sonoro che comprende anche copia dei materiali raccolti da Alan Lomax in Piemonte. Il film è parte di un progetto nazionale di studio delle ricerche di Lomax in Italia coordinato dal Centro Studi Alan Lomax, diretto da Giorgio Adamo e con sede a Palermo presso il Museo Pasqualino, che opera con la partecipazione di Anna Lomax Wood e in contatto con The Association for Cultural Equity (ACE) di New York e con The American Folklife Center at the Library of Congress. Dalle 21 è protagonista la musica dal vivo con numerosi appuntamenti diffusi sul territorio di Loano. La banda dell’Associazione Musicale “S.M. Immacolata” APS – tra le più rappresentative realtà musicali della Liguria – esegue i brani della grande tradizione bandistica italiana per le vie del centro storico, e dalle 21.45, è impegnata in Piazza Massena in un laboratorio musicale per i più piccoli. Alle 21.30 il palco in Orto Maccagli sul Lungomare si anima con un vecchio amico del Premio, Mario Incudine, che propone una selezione del suo vastissimo repertorio di canzoni siciliane, d’autore e tradizionali, insieme al polistrumentista Antonio Vasta e alle percussioni di Pino Ricosta. In Piazza Rocca, per gli amanti del balfolk una delle più accreditate formazioni della Liguria: Ponente Folk Legacy, ovvero Davide Baglietto, Emmanuel Biamonti e Luca Schiappacasse. Ad animare la serata anche i ballerini dell’Associazione Balà in riva a u mà. Giovedì 25 luglio sul palco in Piazza Italia, dalle 21.30, salgono i vincitori di questa edizione: Hiram Salsano e Peppe Voltarelli. Hiram Salsano, giovane cantante campana (Premio Giovani 2023), presenta il suo primo album Bucolica, progetto musicale che unisce le tradizioni agropastorali con invenzioni contemporanee. L’album è inserito tra i primi dieci dischi della Transglobal World Music Chart e fra i primi venti della World Music Charts Europa e ha meritato il Premio Blogfoolk Choice 2023. Con lei sul palco del Premio Loano il fisarmonicista e polistrumentista Catello Gargiulo. La serata prosegue con Peppe Voltarelli, cantante, autore di canzoni, scrittore e attore, che presenterà La grande corsa verso Lupionòpolis, miglior disco del 2023 per la giuria del Premio Loano. Attivo dal 1990 come voce del Parto delle nuvole pesanti, nella sua carriera è sempre stato attento alle musiche della sua Calabria – ad esempio nell’album Voltarelli canta Profazio, del 2016 – come ai suoni del folk-rock internazionale. La grande corsa verso Lupionòpolis è stato registrato a New York da Marc Urselli (collaboratore di Nick Cave e Lou Reed) nell’EastSide Sound di Manhattan e prodotto dal pianista italiano di base a Los Angeles Simone Giuliani (al suo attivo produzioni con Andrea Bocelli e la London Symphony Orchestra). Insieme al cantautore ci sono Alessandro Marzano (batteria), Roberta Carrieri (voce) e Giuseppe Oliveto (trombone e fisarmonica). Nel pomeriggio alle ore 18 nel Giardino del Principe i due vincitori del Premio Loano 2023 dialogano con Jacopo Tomatis e Ciro De Rosa. Apre l’ultima giornata del festival, venerdì 26 luglio nel Giardino del Principe (ore 18), l’appuntamento con il Premio Loano – Fondazione A. De Mari 2024 (nato dalla fusione del Premio Realtà culturale e Premio alla Carriera) assegnato a musicisti o realtà e operatori culturali che si sono distinti nella promozione e nella diffusione dei suoni della tradizione. Vincitrice di questa edizione è Anna Lomax Wood, protagonista di un incontro pomeridiano insieme all’etnomusicologo Sergio Bonanzinga dell’Università di Palermo, in collaborazione con il Centro Studi Alan Lomax (Museo Pasqualino, Palermo). Conducono Ciro De Rosa e Jacopo Tomatis. Infine chiude l’edizione 2024 la produzione originale del Premio Loano Venticinquemila miglia. Il viaggio italiano di Alan Lomax, 70 anni dopo. Venticinquemila miglia – come quelle percorse da Lomax su e giù per la nostra penisola – vuole rileggere i materiali raccolti da Lomax e Carpitella nella contemporaneità. Le registrazioni sono state affidate a una all-star di musicisti folk, tutti insieme sullo stesso palco per un’occasione speciale e irripetibile. La rilettura in musica del viaggio di Lomax non può che partire dalla Liguria con la Compagnia Sacco, espressione polivocale della vivace vita musicale della località imperiese attiva dal 1926, che entusiasmò lo studioso americano. Salendo verso nord si arriva alla Valle d’Aosta con i Trouveur Valdotèn, per poi scalare le Alpi fino ai crinali dell’Appennino tosco-emiliano per incontrare l’organetto di Riccardo Tesi e la voce e la chitarra di Maurizio Geri. Si prosegue verso est, dal Veneto Roberto Tombesi (Calicanto), dalla Romagna Stefano ‘Ciuma’ Delvecchio (Bevano Est) accompagnato dalla figlia Adele Delvecchio. Dalla dorsale montana verso meridione, attraversando Umbria, Abruzzo e Lazio con l’organettista Alessandro D’Alessandro, il polistrumentista Giuseppe Moffa, il percussionista Andrea Piccioni e la cantante Gabriella Aiello. Arrivando al Sud, tra Sicilia (dove il viaggio di Lomax ebbe inizio), Puglia, Calabria e Campania (dove il viaggio terminò nel 1955), l’itinerario si ricrea con un formidabile complesso transgenerazionale con la cantante e polistrumentista salentina Rachele Andrioli, il cantante e polistrumentista campano Nando Citarella, il calabrese Peppe Voltarelli e il cantante e cuntatore siciliano Mario Incudine, accompagnato da Antonio Vasta e dall’etnomusicologo Sergio Bonanzinga, uno degli studiosi cruciali per la valorizzazione contemporanea dell’eredità italiana di Lomax, attraverso l’attività del Centro Studi Alan Lomax di Palermo. Manca la Sardegna, dove Lomax non arrivò, ma che ha incluso comunque nei suoi dischi. È dunque con la splendida voce di Elena Ledda che, per conoscenza ed espressività, meglio rappresenta la relazione tra passato e presente della musica dell’isola sonante che si chiude il lungo viaggio in musica del Premio Loano.

Tv, Verdone, Trinca, Capotondi tra vincitori dei Ciak d’oro Serie tv

Tv, Verdone, Trinca, Capotondi tra vincitori dei Ciak d’oro Serie tvRoma, 9 lug. (askanews) – Carlo Verdone per Vita da Carlo 2, Jasmine Trinca per le interpretazioni di La Storia e Supersex, Paolo Genovese per I leoni di Sicilia, Cristiana Capotondi per Margherita delle stelle sono tra i vincitori dei Ciak d’oro Serie tv 2024 attribuiti dalla redazione di Ciak. A Mare fuori è andato il premio per la Migliore perfomance di una serie tv negli anni ’20 mentre A casa tutti bene 2 riceve il tradizionale Ciak d’oro – Cult Colpo di fulmine. Abigail Cowen, infine, la Bloom delle Winx, ha vinto il Ciak d’oro per la Migliore protagonista femminile internazionale.


Nei giorni scorsi erano stati resi noti i vincitori dei Ciak d’oro Serie tv votati direttamente dal pubblico in sette categorie sul sito ciakmagazine.it. Verdone ha vinto il Ciak d’oro Classic alla (nuova) carriera per aver saputo reinventarsi nella serialità creando, nelle due stagioni di Vita da Carlo, un modello nuovo di racconto, a metà strada tra la sit-com e la commedia d’autore. A Jasmine Trinca è andato Il Ciak d’oro come Rivelazione dell’anno nelle serie tv per l’interpretazione ne La Storia diretta da Francesca Archibugi e prodotta da Picomedia e Rai Fiction, e quella in Supersex di Netflix. Cristiana Capotondi ha vinto per la Miglior interpretazione in un film tv, per la sua prova in Margherita delle stelle di Giulio Base per Rai.


I vincitori dei Ciak d’oro Serie tv del pubblico 2024 erano stati definiti sulla base di 350mila voti raccolti a fine giugno: Un’estate fa di Sky nella categoria Miglior serie italiana dell’anno; Maria Chiara Giannetta come Migliore attrice italiana per l’interpretazione nella seconda stagione di Blanca, Luca Argentero Miglior attore per la prova in Doc – Nelle tue mani 3. Tra le serie internazionali trionfo sul filo di lana per Lupin 3, dopo un lungo testa a testa con un’altra popolare serie Netflix, The Crown 6. Miglior protagonista internazionale è stata eletta con un vero plebiscito India Amarteifio, protagonista de La regina Carlotta – Una storia di Bridgerton, proposta anche questa da Netflix. Nelle due categorie dedicate al pubblico più giovane, la Migliore serie italiana è risultata Pesci piccoli – Un’agenzia. Molte idee. Poco budget, di Prime Video firmata e interpretata dai The Jackal, mentre Nicolas Maupàs ha vinto tra i volti Protagonisti dell’anno, grazie alle interpretazioni in Un professore 2 e Noi siamo leggenda. Gli altri due Ciak d’oro Serie Tv al completamento del panorama dei premiati per il 2024 verranno resi noti nei prossimi giorni.

MagicLand, un’estate tra avventure, cultura e divertimento

MagicLand, un’estate tra avventure, cultura e divertimentoRoma, 9 lug. (askanews) – MagicLand,il parco divertimenti più amato del Centro-Sud Italia, propone per l’estate 2024 un programma che conquisterà grandi e piccini. Tra novità entusiasmanti e un omaggio a uno dei più grandi attori italiani, quella del parco di Valmontone sarà una stagione indimenticabile. I giovani avventurieri potranno solcare i mari e combattere epiche battaglie navali grazie alla nuova Battaglia Navale 2.0, completamente ridisegnata con una nuova stazione e un’ambientazione ancora più coinvolgente.


Per gli amanti dell’acqua, Onda del Caribe, la piscina ad onde di 2.000 metri quadrati situata all’interno di MagicSplash, si trasforma in un vero paradiso caraibico con una tematizzazione ancora più ricca. Lagune cristalline, spiagge bianchissime e scivoli super sicuri rendono il parco acquatico di MagicLand una meta estiva obbligatoria per il divertimento e il relax di tutta la famiglia. Dal 15 luglio MagicLand si tinge di cultura: il Gran Teatro Alberto Sordi si trasformerà in una galleria d’arte d’eccezione con la mostra fotografica”Alberto Sordi e i suoi amici artisti”, curata da Igor Righetti,giornalista, conduttore Rai e cugino dell’attore. Un viaggio alla scoperta dell’uomo e del mito attraverso scatti emozionanti che lo ritraggono con colleghi e amici celebri. Un omaggio sentito a un artista che aveva un legame speciale con Valmontone, dove il padre era nato e vissuto. 20 scatti emozionanti immortalano Sordi fuori dal set, nelle pause di lavorazione, circondato da amici e colleghi celebri come Vittorio De Sica, Monica Vitti, Anna Magnani, Aldo Fabrizi, Brigitte Bardot, David Niven, e tanti altri. Le immagini provengono dall’archivio di famiglia del curatore e da Reporters Associati & Archivi di Alessandro Canestrelli, figlio del fotografo di scena di molti film di Sordi.


L’iniziativa si inserisce in un quadro più ampio che vede MagicLand sempre più impegnato nella promozione della cultura, attraverso diverse attività e progetti. Il parco divertimenti si conferma così non solo come spazio ludico per famiglie, ma anche come polo culturale in grado di offrire al pubblico esperienze di valore. E naturalmente, il parco MagicLand non sarebbe lo stesso senza le sue 39 attrazioni per tutti i gusti ed età e le diverse aree tematiche, come Wild Rodeo (il giant frisbee unico in Italia – 40 metri di altezza e un’accelerazione di 75 km/h;), il launch coaster Shock (da 0 a 100km/h in 2 secondi), l’indoor spinning coaster Cagliostro, Yucatan (uno straordinario splash ride tra rovine Maya e antichi talismani), Mystika (la torre più alta d’Italia con i suoi 72 metri da cui lasciarsi cadere nel vuoto), Old West (un’area a tema western di oltre 5.000 mq), l’Area Tonga (uno spazio inesplorato con cascate e zone d’ombra).


Ma non è tutto! Il 13 e il 20 luglio i visitatori non potranno fare a meno di tenere gli occhi puntati al cielo per osservare il magico festival pirotecnico”MagicFire”: giochi di luce mozzafiato, spettacoli itineranti, street food e musica dal vivo renderanno questi due giorni indimenticabili. Il 15 agosto si terrà il Fluo Party con Timo Suarez per un Ferragosto all’insegna dei colori e del divertimento. Il 16 e il 18 agosto sarà la volta del Latin Sensual Party e della Fiesta Latina, due serate dedicate alle musiche e ai balli del Sud America. Il 17 agosto i fan degli Arteteca non potranno perdere il loro live show: con Monica Lima ed Enzo Luppariello, star di Made in Sud e di tanti altri successi, le risate saranno assicurate! Il 20 agosto, MagicLand farà rivivere a tutti i visitatori le emozioni indimenticabili dell’adolescenza con l’evento musicale “cult” che sta letteralmente spopolando sui social media, “Teenage Dream Party”. Una festa a base di musica, balli e coreografie per scatenarsi sulle canzoni che hanno segnato un’intera generazione, riportando i giovani indietro nel tempo. E per i più piccoli? Il 24 agosto arrivano i DinsiemE, per una giornata bizzarra e divertente con le star di Youtube Erick e Dominick. E per chiudere l’estate in bellezza, il 7 settembre si terrà la Festa di fine estate con il DJ Set di Greta Tedeschi. Una notte di musica e divertimento per salutare la bella stagione nel migliore dei modi! Insomma, quella di MagicLand sarà un’estate da trascorrere tra risate, adrenalina e momenti indimenticabili.

Esce “Impression, Skyline” il nuovo brano di Dardust

Esce “Impression, Skyline” il nuovo brano di DardustMilano, 9 lug. (askanews) – Venerdì 12 luglio esce Impression, Skyline il nuovo brano di Dardust e secondo “quadro” del nuovo progetto discografico Urban Impressionism, fuori in autunno per Sony Masterworks e Artist First.


Con una carriera decennale che vanta un palmarés di oltre 95 dischi di platino, Dardust è pianista, produttore e compositore tra i più influenti e premiati, artefice di uno stile personalissimo e innovativo che sta ridisegnando i confini di classico e contemporaneo gettando la sua musica ben oltre le definizioni e creando da sempre atmosfere non convenzionali in un equilibrio perfetto tra pianoforte ed elettronica. Dopo il singolo Mon coeur, Béton Brut, esce il 12 luglio un brano al piano capace di tradurre in musica la memoria di un’emozione vissuta, catturando l’impressione di un ricordo, proprio come facevano i pittori impressionisti. Nato da un’ispirazione durante un viaggio a Manhattan e composto successivamente a Milano, Impression, Skyline è un’improvvisazione, semplice e immediata, in cui la parte pianistica si fonde con gli elementi elettronici in una sorta di schizzo, come a voler recuperare una malinconica emozione del passato.


Ad accompagnare il brano, anche questa volta, un videoclip in cui la musica e le geometrie dei luoghi dialogano tra loro in una danza di contrasti che si amplificano per poi fondersi, come nella musica di Dardust. Dopo Les Arènes de Picasso di Parigi, iconico monumento dell’architettura postmodernista, presente in Mon coeur, Béton Brut, l’architettura brutalista di Viaduc de Montigny è protagonista del videoclip di Impression, Skyline, uno spazio fluttuante in cui l’artista viene assorbito dalla forma illusoria del Lac de la Sourderie diventando così il “Re del Castello”, in un gioco surreale che traduce, appunto, la natura effimera di un’emozione e del suo ricordo. Dopo aver aperto il concerto di Lana Del Rey durante gli I-Days a Milano, unica data italiana, e aver preso parte a Bocelli 30th a Hyde Park a Londra, il 12 luglio Dardust sarà sul palco del Nos Alive Festival di Lisbona in apertura al live di Dua Lipa mentre dal 4 ottobre prenderà il via in Inghilterra la leg europea Urban Impressionism Tour, numerosi appuntamenti che lo vedranno calcare i suggestivi palchi delle principali città, da Londra a Parigi, passando per Praga, Berlino, Amburgo, Copenhagen, Bruxelles, Barcellona, Madrid fino a Lisbona.


Il tour europeo Urban Impressionism è prodotto da Metatron, A1 Concerti, BPM Concerti, ITB International Talent Booking. I biglietti sono disponibili al seguente link: https://linktr.ee/dardust24 e nei punti vendita autorizzati. L’organizzatore declina ogni responsabilità in caso di acquisto di biglietti fuori dai circuiti di biglietteria autorizzati non presenti nei comunicati ufficiali. Le date: 4 ottobre 2024 – Londra @ Hoxton Hall 5 ottobre 2024 – Parigi @ L’Archipel 10 ottobre 2024 – Praga @ Conservatoire Concert Hall 13 ottobre 2024 – Berlino @ Berlin Colosseum 14 ottobre 2024 – Amburgo @ Nachtasyl 16 ottobre 2024 – Copenhagen @ Hotel Cecil 18 ottobre 2024 – Bruxelles @ Bozar 23 ottobre 2024 – Barcellona @ Sala Parallel 62 24 ottobre 2024 – Madrid @ Teatro San Pol 26 ottobre 2024 – Lisbona @ Capitolio

Festival delle Rose Rosse di Cascia 2024, presentato programma

Festival delle Rose Rosse di Cascia 2024, presentato programmaRoma, 9 lug. (askanews) – Dopo il grande successo della prima edizione, oggi, martedì 9 luglio, presso la Sala Fiume di Palazzo Donini, a Perugia, è stata presentata la seconda edizione del Festival delle Rose Rosse di Cascia. Organizzato a Cascia dall’Associazione culturale di promozione sociale l’Università Cerca Lavoro (UCL), e promosso dal Comune di Cascia, la manifestazione si svolgerà nella giornata del 20 luglio. Alla conferenza stampa, moderata da Diego Righini, produttore della UCL, hanno partecipato Paola Agabiti (Assessore alla programmazione europea, bilancio e risorse umane e patrimoniali. Turismo, cultura, istruzione e diritto allo studio della Regione Umbria), Mario De Carolis (Sindaco del Comune di Cascia), Franco Lattanzi (Presidente del Festival Rose Rosse di Cascia) e Paola Tassone (Direttore Artistico).


Anche quest’anno, l’obiettivo del Festival delle Rose Rosse di Cascia, dedicato alla figura di Santa Rita,amata in tutto il mondo, è quello di utilizzare il mezzo cinematografico per parlare delle donne, attraverso prospettive cinematografiche femminili o racconti che siano in grado di demolirne lo stereotipo per scoprirne l’umanità, le potenzialità e le ambizioni. Un’iniziativa divenuta in breve tempo un appuntamento culturale cinematografico all’interno del territorio capace di portare all’attenzione del pubblico opere cinematografiche volte a risaltare il ruolo della donna attraverso il grande schermo. Il cinema ha il potenziale di ridurre significativamente il divario di genere, offrendo una potente piattaforma per sfidare e abbattere gli stereotipi radicati nella società. Attraverso la rappresentazione di personaggi complessi, diversificati e autentici, il cinema può promuovere una maggiore comprensione e accettazione delle diverse identità di genere, ispirando cambiamenti culturali e sociali che favoriscono l’uguaglianza e l’inclusione. Attrici, registe, produttrici, cantanti e conduttrici incontreranno il pubblico raccontando le loro incredibili storie. Una giornata a Cascia dove si alterneranno alle visione di opere cinematografiche storie di donne “coraggio” tantissime occasioni di confronto proposte ai numerosi ospiti del festival.


“Ritengo il Festival delle Rose Rosse di Cascia un evento molto importante, in quanto permette a Cascia, la terra di Santa Rita, di mettere in risalto la sua storia di spiritualità e religione. Cascia, inoltre, rappresenta il luogo ideale per dibattere e confrontarsi sul ruolo delle donne che, nel corso degli anni, con grande fatica e determinazione, hanno compiuto notevoli progressi nel loro ruolo sociale e lavorativo, rimanendo il perno fondamentale della famiglia. Desidero ringraziare gli organizzatori, l’amministrazione comunale e tutti coloro che credono in questo progetto, permettendo alla Valnerina e in particolare a Cascia di assumere un ruolo significativo nel dialogo e nel confronto sul ruolo della donna” ha dichiarato l’Assessore Paola Agabiti. È pronto a replicare e superare il successo della prima edizione, il Sindaco Mario De Carolis: “Con grande entusiasmo ci prepariamo a dare il via all’edizione 2024 del Festival delle Rose Rosse di Cascia, dopo il grande successo dello scorso anno che considero una scommessa vinta. Sono certo che questa seconda edizione porterà ancora più visibilità a Cascia, mettendo in luce temi sociali di grande importanza”.


“Il Festival delle Rose Rosse di Cascia rappresenta un’importante occasione per dare voce alle donne attraverso il cinema. La nostra ambizione è quella di creare uno spazio in cui le storie femminili possano emergere con forza, sfidando gli stereotipi e mostrando la complessità e il coraggio delle donne. Questo festival è un segno tangibile del nostro impegno per la parità di genere e per una rappresentazione più autentica e diversificata della donna sul grande schermo” ha aggiunto Franco Lattanzi. “Il Festival delle Rose Rosse di Cascia è un appuntamento imprescindibile per chi vuole scoprire e apprezzare le storie di donne raccontate dalle donne stesse. Il nostro obiettivo è utilizzare il cinema come strumento per abbattere gli stereotipi di genere e mettere in luce l’umanità, le potenzialità e le ambizioni delle donne. La selezione di quest’anno è particolarmente ricca e variegata, con opere che trattano temi cruciali come la violenza di genere, il bullismo e l’abuso della tecnologia, offrendo al pubblico un’opportunità unica di riflessione e confronto” ha commentato Paola Tassone, a cui ha fatto eco Diego Righini: “Grazie alla Regione Umbria e al Ministero della Cultura, il Festival delle Rose Rosse di Cascia può svolgersi e valorizzare i piccoli borghi italiani come centri di cultura e spettacolo. Il loro supporto è fondamentale per promuovere le caratteristiche uniche e i costumi di ogni comunità locale. È attraverso iniziative come questa che possiamo dare voce alle storie e alle tradizioni che rendono il nostro patrimonio culturale così ricco e diversificato”.

”AMelpignano – Meridiano Salento”, un’estate di concerti e spettacoli

”AMelpignano – Meridiano Salento”, un’estate di concerti e spettacoliRoma, 9 lug. (askanews) – Prosegue l’attesa e fervono i preparativi per la seconda edizione di AMelpignano – Meridiano Salento: dal 27 luglio al 17 agosto la manifestazione ideata da Razmataz Live proporrà un ricco programma di undici appuntamenti da non perdere per gli amanti della musica e della cultura. Nel comune salentino, capitale mondiale della musica grazie a festival come La Notte della Taranta e Melpignano Rock, dal 2023 è nato infatti questo nuovo progetto capace di spaziare tra diversi generi e discipline artistiche con esperienze nazionali e internazionali.


Dopo aver ospitato Goran Bregovic, Stewart Copeland, Drusilla Foer, New York Ska-Jazz Ensemble, Gianrico Carofiglio, Venerus e altri ospiti, quest’anno nell’Arena di Piazza Antonio Avantaggiato si esibiranno Elio e le Storie Tese con “Mi resta un solo dente e cerco di riavvitarlo”, un picaresco viaggio musicale nel repertorio vecchio e nuovo della band italiana più irriverente, divertente e corrosiva (sabato 27 luglio); lo scrittore Roberto Saviano con il recital “Appartenere”, un’inedita traversata nella vita intima del potere criminale (domenica 28 luglio); l’Orchestra Sinfonica di Lecce e del Salento diretta da Paolo Silvestri e i solisti Javier Girotto e Paolo Fresu con Morricone Forever, con i grandi temi “cinematografici” del maestro Ennio Morricone, impressi nella memoria del pubblico di tutto il mondo (mercoledì 31 luglio); lo storico gruppo cileno Inti-Illimani con il cantautore italiano Giulio Wilson (venerdì 2 agosto); la band Pink Floyd Legend, affiancata dall’ensemble classico Legend Orchestra & Choir diretto dal Maestro Giovanni Cernicchiaro, con i brani dell’album Atom Heart Mother e altri classici del gruppo britannico (sabato 3 agosto); la prog band più famosa al mondo con una delle tappe del tour “PFM canta De André Anniversary” (domenica 4 agosto); l’inconfondibile sound dei Modena City Ramblers (giovedì 8 agosto – ingresso gratuito); CCCP – Fedeli alla linea, nell’ambito del Sei Festival di Coolclub, per una tappa dell’atteso tour “In Fedeltà la Linea C’è” (venerdì 9 agosto); Stefano Massini e Corrado Formigli con lo spettacolo “Titanic ovvero il pianeta affonda ma l’orchestrina continua a suonare”, in cui le dieci regole per salvarci dal naufragio creano l’occasione per un incontro fra giornalismo, story telling e musica (domenica 11 agosto); una serata dedicata al rock d’autore italiano con Marlene Kuntz e Vasco Brondi (mercoledì 14 agosto). Sabato 17 agosto, gran finale con Fiorella Mannoia che torna a Melpignano dopo l’esperienza da Maestra concertatrice della 26esima edizione del Concertone de La Notte della Taranta, con un atteso live nel quale è accompagnata da un’orchestra sinfonica.


Ideato e organizzato da Razmataz Live, un’azienda milanese che si occupa della produzione e della promozione di spettacoli, concerti e festival, AMelpignano – Meridiano Salento nasce grazie alla collaborazione con numerose realtà salentine e alla fondamentale sinergia con il Comune di Melpignano. “Anche per quest’anno Melpignano si trasformerà in un teatro a cielo aperto, grazie alla collaborazione sinergica tra l’amministrazione comunale e gli operatori culturali privati. Un ricco calendario di eventi e incontri, grandi nomi nazionali e internazionali, per continuare a pensare la cultura come motore propulsore delle comunità e delle economie locali”, dichiara Valentina Avantaggiato, sindaca di Melpignano. “Grazie alle collaborazioni del 2023, gli spazi melpignanesi hanno attratto migliaia di persone, dando ulteriore impulso al turismo culturale. Ci riteniamo soddisfatti, come amministratori, per il successo dello scorso anno, ottenuto anche grazie al grande investimento privato del festival AMelpignano. L’intento, in una visione politica più ampia, voleva e vuole essere – anche per il 2024 – proprio quello di aprire il nostro luogo a molteplici e differenti esperienze culturali capaci di creare fermento e stimolare il territorio, offrendo spazi idonei e ben organizzati per eventi di diverse dimensioni”, conclude la prima cittadina.

Giffoni54, oltre 100 film in concorso, 26 eventi speciali, 5 anteprime

Giffoni54, oltre 100 film in concorso, 26 eventi speciali, 5 anteprimeRoma, 9 lug. (askanews) – Il cinema e la serialità italiana e internazionale saranno protagonisti dell’edizione 54 del Giffoni Film Festival, in programma dal 19 al 28 luglio. Gli oltre 5000 giurati, suddivisi in fasce di età e provenienti da 33 Paesi nel mondo, saranno chiamati a valutare oltre 100 film in concorso, tra lungometraggi e cortometraggi (in arrivo da 30 paesi), sui temi complessi come le discriminazioni, i conflitti, le difficoltà di essere genitori e figli, la scoperta della sessualità ma anche sull’importanza dello sport e la bellezza di non riconoscersi in un’etichetta.


E ancora nell’edizione 54 saranno cinque le anteprime con il meglio della produzione e distribuzione italiana e 26 gli eventi speciali. Si partirà con la presentazione de “L’ultima settimana di settembre” con Diego Abatantuono (Medusa), e ancora “Parikrama – La storia di Lala” con Marco Leonardi e Cristina Donadio; “Ozi – La voce della foresta” di Tim Harper, prodotto da Leonardo Dicaprio; “Il magico mondo di Harold”, il nuovo film di Carlos Saldanha; “Come far litigare mamma e papà” con Giampaolo Morelli, Carolina Crescentini, Valentina Barbieri e Gianluca Ansanelli. Oltre 26, invece, gli eventi speciali, tra cui l’attesissima presentazione di “Parthenope” di Paolo Sorrentino con Celeste Della Porta, Dario Aita e Daniele Rienzo; il regista premio Oscar sarà in collegamento per rispondere alle domande dei giurati in sala. E ancora: “Tutto chiede salvezza 2” con la proiezione del primo episodio della nuova stagione, in sala ci saranno Federico Cesari e Fotin Peluso, mentre la new entry Drusilla Foer in collegamento. Tra gli eventi speciali anche “Sul più bello – la serie” con la presenza di tutto il cast; “Sospesi” di Paolo Ruffini con gli ospiti della Comunità di San Patrignano; Valeria Golino con “L’arte della gioia” insieme a Tecla Insolia, Alma Noce e Giuseppe Spata; il progetto pedagogico di Ciaopeople “Metamostri”; e “Il ragazzo dai pantaloni rosa”, con la presenza della madre di Andrea, ragazzo di cui il film parla che portava come sè il peso del bullismo, prima di togliersi la vita. Teresa Manes, mamma di Andrea, racconterà ai ragazzi questa storia di ferite ma anche d’amore (nel cast del film Claudia Pandolfi, Samuele Carrino, Andrea Arru, Sara Ciocca).


Cresce l’attesa dei jurors per i due eventi meet the fans: con Simone Baldasseroni (in arte Biondo) per il film record Netflix “Il Fabbricante di lacrime” di Alessandro Genovesi, e un evento speciale dedicato a Mare Fuori, alla presenza del cast.