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La PFM Premiata Forneria Marconi riparte col tour estivo

La PFM Premiata Forneria Marconi riparte col tour estivoMilano, 24 giu. (askanews) – Dopo un tour invernale che ha fatto registrare sold out nelle 60 date che erano in cartellone, PFM Premiata Forneria Marconi è pronta a ripartire per una lunga serie di date live, più di 30 in tutta Italia e due diversi concerti: “PFM canta De André”, per celebrare il fortunato sodalizio con il grande cantautore genovese, e “PFM live” durante il quale porterà sul palco i più grandi successi del suo vastissimo repertorio.


Prima tappa il 28 giugno ai Musei Civici di Palazzo Farnese a Piacenza. I concerti vedranno sul palco una straordinaria formazione: Franz Di Cioccio(voce e batteria), Patrick Djivas (basso), Marco Sfogli (chitarra elettrica), Alessandro Scaglione (tastiere), Eugenio Mori (batteria), Special guest: Luca Zabbini (tastiera e voce), nelle date di “PFM canta De André” sarà sul palco anche Michele Ascolese (chitarra acustica)


Queste le date del tour estivo di PFM prodotto da D&D Concerti (date sempre in aggiornamento): Giugno 28, Piacenza – PFM canta De André – Anniversary Musei Civici di Palazzo Farnese Luglio 03, Trani – PFM canta De André – Anniversary piazza della Cattedrale Luglio 04, Caserta – PFM canta De André – Anniversary Belvedere di San Leucio Luglio 09, Argenta (FE) – PFM canta De André – Anniversary Delizia Estense di Benvignante Luglio 20, Arezzo – PFM canta De André – Anniversary Fortezza Medicea Luglio 31, Ragusa – PFM canta De André – Anniversary Cattedrale di San Giovanni Battista Agosto 01, Siracusa – PFM canta De André – Anniversary teatro Greco Agosto 03, Sirolo (AN) – PFM Live Arena Parco della Repubblica Agosto 04 Melpignano (LE) – PFM canta De André – Anniversary Palazzo Marchesale Castriota Agosto 06, Seravezza (LU) – PFM canta De André – Anniversary Palazzo Mediceo Seravezza Agosto 08, Arenzano (GE) – PFM canta De André – Anniversary Villa Figoli des Geneys Agosto 10, Roccella Jonica – PFM canta De André – Anniversary Roccella Summer Festival – Teatro al Castello Agosto 11, Subiaco – PFM LIVE Subiaco Rock & Blues Festival – Piazza della Resistenza Agosto 16, Montelapiano (CH) – PFM Live Piazza Cerri Agosto 17, Castiglione del Lago (PG) – PFM Live Rocca del Leone Agosto 21, Ostuni – PFM canta De André – Anniversary Piazza S. Bartolomeo – Festival Contro Agosto 26, Grumento Nova (PZ) – PFM Live piazza Umberto I Settembre 03, Vicenza – PFM canta De André – Anniversary Villa Comunale Settembre 04, Macerata – PFM canta De André – Anniversary Sferisterio Settembre11, Torino – PFM canta De André – Anniversary Teatro Alfieri Settembre 13, Roma – PFM canta De André – Anniversary Cavea Parco della Musica Settembre 14, Pratola Peligna – PFM canta De André – Anniversary Piazza del Milite Ignoto

Saturnia Film Festival, Barbara Ronchi e Piero Messina tra ospiti

Saturnia Film Festival, Barbara Ronchi e Piero Messina tra ospitiRoma, 24 giu. (askanews) – Cresce l’attesa per la settima edizione del Saturnia Film Festival, manifestazione itinerante tra i borghi più belli della Maremma in programma dal 31 luglio al 4 agosto 2024. Organizzato dall’associazione culturale Aradia Productions sotto la presidenza di Antonella Santarelli e la direzione artistica del regista Alessandro Grande, anche quest’anno il Saturnia Film Festival propone due concorsi dedicati a lungometraggi e cortometraggi, con una sempre forte connotazione per il cinema emergente e di qualità.


Il programma regalerà al pubblico diverse serate di grande cinema impreziosite dagli incontri con i protagonisti. Per il concorso lungometraggi, sono attesi Barbara Ronchi con il suo ultimo lavoro, “Non riattaccare” di Manfredi Lucibello, acclamato all’ultimo Torino Film Festival, intenso road movie ambientato durante la pandemia che vede l’attrice assoluta protagonista in una delle sue più intense interpretazioni; Piero Messina presenterà invece la sua opera seconda, in concorso all’ultima edizione del Festival di Berlino, “Another end”, una storia sull’amore e sul senso del distacco ambientata in un futuro prossimo, accompagnato dall’autore delle musiche Bruno Falanga; sempre da Berlino arriva l’ultimo dei film in concorso, “Gloria!”, con protagonista la giovane Carlotta Gamba, interprete magnetica in una travolgente opera tutta al femminile a ritmo di musica. La selezione dei cortometraggi anche quest’anno sarà suddivisa in tre categorie. Per Fiction Italia: “L’acquario” di Gianluca Zonta che vede tra i protagonisti Giovanni Anzaldo in una storia d’amore che affronta i rischi e le possibili derive dell’uso dell’intelligenza artificiale; “Dive” di Aldo Iuliano, presentato all’ultimo festival di Venezia nella sezione Orizzonti, una storia sull’adolescenza che scava nei sentimenti più innocenti, con la fotografia di Daniele Ciprì; “Easy In, Easy Out” di Giovanni Boscolo con Mirko Frezza e Antonio Bannò nei panni di due sicari per le strade di Ostia.


Tre i film che arrivano dall’estero, tra cui: “Ivalu” di Anders Walter e Pipaluk K. Jorgensen, storia di una sparizione nella vasta natura della Groenlandia nominato agli Oscar 2023; “Things unheard of” di Ramazan Kilic, premiato al Clermont-Ferrand International Film Festival, in cui una bambina curda cerca di riportare il sorriso sul volto della nonna dopo che il suo televisore, la sua unica finestra sul mondo, è stato distrutto; “Lip Virgin” di Shimrit Eldis, in cui la regista racconta la ricerca del primo bacio perfetto da parte di una ragazza di 13 anni. Spazio anche all’animazione con “Everywhere” di Franc Planas, una riflessione sulla vita e sull’importanza dei momenti da custodire; “Spring Waltz”, storia d’amore tra un uomo e una donna divisi da un muro che non vogliono fermarsi davanti alle barriere, diretto da Stefano Lorenzi e Clelia Catalano; “The Black (re)Cat”, adattamento in animazione stop motion di uno dei più celebri racconti dello scrittore Edgar Allan Poe, “Il Gatto Nero”, per la regia di Paolo Gaudio. A valutare i cortometraggi in concorso, una giuria presieduta da Paolo Orlando, (direttore di distribuzione Medusa Film), Manuela Rima (Rai Cinema), Mario Mazzetti (giornalista e critico), Mirella Cheeseman (Wildside), Alessandro Amato (Disparte). Accanto a due concorsi, il programma sarà arricchito da anteprime e proiezioni speciali oltre che da incontri e conversazioni con ospiti e la nuova sezione Saturnia Pitch, progetto pensato per gli addetti ai lavori e nato per essere un momento di aggiornamento e crescita professionale.

Cinema, Tahar Ben Jelloun presidente onorario di Bookciak azione!

Cinema, Tahar Ben Jelloun presidente onorario di Bookciak azione!Roma, 24 giu. (askanews) – Sarà Tahar Ben Jelloun il presidente onorario della XIII edizione del premio Bookciak, Azione! 2024, ideato e diretto da Gabriella Gallozzi, che quest’anno pone la sua attenzione sul tema “La pace quotidiana”. La premiazione si terrà a Venezia il 27 agosto, nell’ambito del tradizionale evento di pre-apertura delle Giornate degli Autori, con l’adesione dei Giornalisti Cinematografici (SNGCI).


“Questo è il tempo della guerra, il tempo delle rappresaglie, il tempo della vendetta, ma un giorno arriverà il tempo del dialogo”. Ben Jelloun, scrittore, poeta e giornalista, “arabo e musulmano di nascita”, alla ricerca della pace attraverso il confronto interculturale, ha dedicato l’intera sua opera che si completa con L’urlo. Israele e Palestina. La necessità del dialogo al tempo della guerra. Ultimo libro dell’autore portato recentemente in libreria da La nave di Teseo, casa editrice protagonista, tra le altre, di questa edizione del concorso. Oltre a presiedere il premio, Ben Jelloun sarà poi protagonista della giornata inaugurale della XXI edizione delle Giornate degli Autori e incontrerà il pubblico parlando di ruolo della cultura e simboli della pace. Tra le novità 2024 di Bookciak Azione! c’è “La casa editrice dell’anno”, con una collaborazione speciale volta a declinare in modo nuovo il rapporto tra letteratura e cinema. Ad inaugurare il nuovo percorso è proprio La nave di Teseo di Elisabetta Sgarbi con l’ultimo libro di Tahar Ben Jelloun. Saranno gli studenti dell’Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni di Busto Arsizio a realizzare il bookciak ispirato al libro.


Nato a Fes, in Marocco nel 1944 e residente a Parigi dove ha ultimato gli studi, Tahar Ben Jelloun è una delle voci più prestigiose della letteratura internazionale il cui nome si lega a testi capitali d’impegno politico e sociale. Il razzismo spiegato a mia figlia è un bestseller che conta numerose riedizioni in tutto il mondo e il “Global Tolerance Award”. Vari i titoli dedicati all’attualità più scottante, l’11 settembre e lo scontro di civiltà in atto (L’Islam spiegato ai nostri figli, È questo l’Islam che fa paura), le primavere arabe (Fuoco. Una storia vera) e anche un viaggio nel Sud Italia, tra Napoli, Sicilia e Calabria (Dove lo Stato non c’è) riassunto in una raccolta di racconti, firmato col suo traduttore italiano Egi Volterrani. L’Urlo, il suo ultimo titolo pubblicato in Italia, è un breve scritto, di getto, all’indomani dell’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 per elaborare lo sgomento. “Le parole in questo caso non riescono ad esprimere le cose. Fanno sciopero, non vogliono avere nulla a che fare con questi orrori”, scrive Tahar Ben Jelloun.


A decretare i vincitori del premio Bookciak, Azione! 2024 sarà la giuria composta da Gianluca Arcopinto, Wilma Labate e Teresa Marchesi. A concorrere giovani filmmaker con i propri bookciak: corti di massimo tre minuti ispirati ad opere di narrativa graphic novel e poesie. Si tratta dei libri vincitori della terza edizione di Bookciak Legge, il premio nel premio dedicato agli autori italiani dell’editoria indipendente, con Marino Sinibaldi presidente di giuria, affiancato da Laura Luchetti e Roberto Scarpetti. Per la categoria romanzi Nuovo e vecchio mondo, raccolta di scritti di Clelia Romano Pellicano, riscoperti e curati da Clara Stella (Le plurali 2023). Per la categoria poesie La grande nevicata di Federico Italiano (Donzelli 2023) e per i graphic novel il racconto della roccia di BeneDì (Coconino Press – Fandango 2023). Ai tre titoli, a cui i giovani registi si ispireranno, si aggiunge un quarto: è Il ragazzo con la tuta blu di Beppe Lomonaco (LiberEtà) protagonista della sezione speciale del premio, Memory Ciak, in collaborazione con Spi-Cgil, LiberEtà e premio Zavattini, come spazio dedicato alla memoria, ai temi della solidarietà e del lavoro.


Per questa XIII edizione si rinnova la collaborazione con le allieve detenute di Rebibbia grazie al laboratorio di filmmaking coordinato dagli insegnanti Lucia Lo Buono e Claudio Fioramanti del liceo artistico statale Enzo Rossi interno al carcere, che a loro volta realizzeranno il loro bookciak.

Teatro, Paola Minaccioni in scena a Roma con “Paola racconta Anna”

Teatro, Paola Minaccioni in scena a Roma con “Paola racconta Anna”Roma, 24 giu. (askanews) – Paola Minaccioni protagonista di “Paola racconta Anna”, in scena a Roma il 26 giugno con ingresso gratuito nell’area del Tempio di Venere, dalla piazza del Colosseo (a partire dalle ore 20, spettacolo alle ore 21). Un viaggio attraverso la vita di Anna Magnani, con i racconti personali e attraverso i suoi film, ma anche le parole di Pierpaolo Pasolini, Giuseppe Gioachino Belli, Mauro Marè, Sara Kane, Achille Campanile, Rodrigo Garcia, Gabriella Ferri e della stessa Anna Magnani. Uno spettacolo in cui il racconto viaggia insieme alle musiche originali composte appositamente da Valerio Guaraldi ed eseguite dal vivo.


“Lo spettacolo nasce dall’intuizione di Elisabetta Fiorito che mi ha proposto un progetto del genere per il Parco del Colosseo perché già l’anno scorso qui ho portato un altro pezzo di cultura romana, ovvero la poesia di Giuseppe Gioacchino Belli e Di Mauro Maré e i grandi musicisti anche romani – ha detto l’attrice -. Quest’anno raccontare la storia di una donna così importante, monumentale per la storia di Roma e del cinema italiano ed internazionale ci sembrava il racconto giusto”. La prenotazione è obbligatoria fino ad esaurimento posti a partire dal 12 giugno, su eventbrite.it

Boom di pubblico per il concerto dei 160 anni della Croce Rossa

Boom di pubblico per il concerto dei 160 anni della Croce RossaRoma, 23 giu. (askanews) – Un grandissimo successo di pubblico per il concerto che celebrava i 160 anni della Croce Rossa. Oltre tre ore di concerto per 3000 volontari e circa 6.000 persone presenti, ritmi incalzanti che hanno animato il 21 giugno piazza Castello, a Solferino, con Volontarie e Volontari della CRI, e abitanti di Solferino e Castiglione delle Stiviere che si sono lasciati conquistare da Aka7even, Arisa, Dolcenera, Fausto Leali, Gli Statuto, Lorenzo Fragola, Irene Grandi, Maninni, Moreno, Simona Molinari e Violante Placido. A far ballare la piazza fino a notte fonda poi ci ha pensato Gianmarco Carroccia.


L’evento condotta da Petra Loreggian di Rds è iniziato con le parole del Presidente della Croce Rossa Italiana, Rosario Valastro, che dal microfono della speaker radiofonica, ha dichiarato: “Ringrazio gli artisti che sono qui perché hanno scelto di partecipare a titolo gratuito al concerto, regalandoci una serata di musica e spettacolo di grande livello. La loro disponibilità a titolo amicale è stata fin da subito grandissima, come la sensibilità di quanti, oltre a loro, hanno voluto inviarci un video, mostrandoci la loro vicinanza”. Intervenuti attraverso dei contributi video anche Elisa e Mr Rain che hanno voluto testimoniare la loro vicinanza al popolo della Croce Rossa. Il concerto che ha voluto celebrare i 160 anni di una delle più grandi organizzazioni umanitarie al mondo, la Croce Rossa Italiana, una bella storia da raccontare e da vivere.


Ad aprire la serata, Irene Grandi, con quattro brani, Bruci la città, Fiera di me, La cometa di Halley e Se mi vuoi. Dopo i ritmi incalzanti dell’artista fiorentina è toccato ad Alessio Mannini esibirsi sul palco di piazza Castello, con Concerto, Amore gourmet e Spettacolare. Lorenzo Fragola, prima al piano e poi alla chitarra, ha coccolato il pubblico con un salto tra presente e passato, interpretando brani suoi e della tradizione pop rock mondiale. Dopo di lui, Simona Molinari, in un’atmosfera tra pop e tribal, si è esibita con i suoi Solo le pido adios, Gracias a la vida e La Felicità, prima di un Fausto Leali che ha incantato nuove generazioni e non solo con dei grandi classici della musica italiana: Deborah, Io amo e A chi. “Molti baci sono diventati l’emblema di storie importanti, hanno abbattuto muri e azzerato le diversità”: da questa frase è partita la performance live di Arisa con quattro brani che ci hanno accompagnati, poi, nelle atmosfere più “agitate” degli Statuto, sui ritmi di Notti Magiche e Abbiamo vinto il Festival. Violante Placido alla chitarra, con Tu stai bene con me, Ridateci l’amore e Disannuncio, ha poi aperto la strada al rap, quello di due giovani artisti italiani: Aka7even ha fatto divertire i presenti con Notte fonda, Mi manchi e Loca, e, dopo di lui, Moreno ha scatenato la piazza – accompagnato da un dj – con Ah però, Che confusione e Sempre sarai, prima di regalare ai presenti uno dei suoi “freestyle”.


A chiudere il mega concerto l’esibizione emozionante piano e voce di Dolcenera: Mai più noi due, Ci vediamo a casa, Amaremare, Siamo tutti là fuori, Com’è straordinaria la vita, cinque brani durante i quali io colpo d’occhio della piazza con le luci del telefonino accese a intonare i brani è stato notevole. Al termine del concerto la piazza ha continuato a festeggiare e a ballare sotto le note di Lucio Battisti interpretato da Gianmarco Carroccia e dalla sua band. Dai più grandi successi di Lucio Battisti alle sue ultime canzoni. Una serata incredibile che non poteva essere migliore per festeggiare i 160 dalla nascita della Croce Rossa Italiana e che sarà trasmessa a luglio da Sky.

”I Tre Moschettieri – Opera Pop” arriva nei principali teatri

”I Tre Moschettieri – Opera Pop” arriva nei principali teatriMilano, 22 giu. (askanews) – “Tutti per uno, uno per tutti!”. Il motto più famoso del romanzo di Dumas, simbolo di un’amicizia incorruttibile, prende nuova vita in questa nuova versione musicale italiana de “I Tre Moschettieri – Opera Pop” prodotta da Stefano Francioni e dal Teatro Stabile d’ Abruzzo (di cui è Direttore Artistico Giorgio Pasotti) che arriverà nei più importanti teatri italiani. I biglietti per le date di anteprima del tour al Teatro Nazionale di Milano (dal 16 febbraio 2025) e al Teatro Brancaccio di Roma (dal 5 marzo 2025) sono disponibili in prevendita da oggi su TicketOne


https://www.ticketone.it/artist/tre-moschettieri-musical/ Uno spettacolo dove musica, prosa e danza si intrecciano in un racconto coinvolgente ed emozionante con Giò Di Tonno, Vittorio Matteucci, Graziano Galatone nei panni di Athos, Porthos e Aramis e il tocco innovativo di Giuliano Peparini a cui è affidata la direzione artistica e la regia. Le coreografie sono firmate da Veronica Peparini e Andreas Muller, musiche di Giò Di Tonno e testi di Alessandro Di Zio.


Il trionfo dell’amicizia dunque, ma anche il trionfo del potere e dell’ambizione in questa storia senza tempo dove “buoni” e “cattivi” combattono una lotta quasi archetipica mettendo al centro valori quali onore, fedeltà, onestà troppo spesso messi in crisi dal mito dell’uomo contemporaneo e che i tre moschettieri portano fieri sulla punta delle loro spade. Spade che naturalmente non disdegnano di usare: perchè per l’onestà e per l’amicizia si può e si deve combattere. E per l’amore, motore di ogni azione che qui si sublima nell’incontro tra D’Artagnan e Costanza: Un amore che verrà spezzato dalla sete di vendetta dell’altra protagonista femminile: la perfida Milady. Il finale, come tutti i finali, riporterà l’equilibrio e Milady sarà giustiziata. Ma lo spettatore andrà via con l’amaro in bocca. Chissà, forse perchè i “buoni” sono a un tratto diventati “cattivi”? Oppure perchè è proprio la morte l’unico mistero che neanche l’uomo contemporaneo è riuscito a svelare. L’unico mistero che ci rende microscopici e vulnerabili. RDS 100% Grandi Successi è la radio partner del Tour.

”Se avessi” è il nuovo brano di Cristina Scuccia

”Se avessi” è il nuovo brano di Cristina ScucciaMilano, 21 giu. (askanews) – Da oggi, venerdì 21 giugno, è in radio e disponibile in digitale “Se avessi” (AAR Music & Mu’s Anatomy – Distribuzione Universal Music Italia), il nuovo brano di Cristina Scuccia (https://aar.lnk.to/seavessi).


Prodotto da Elvezio Fortunato e False, “Se avessi” è un brano autobiografico scritto da Duffy (Alessio Marullo), False (Iacopo Falsetti) e, per la prima volta, Cristina Scuccia. Cristina Scuccia ha deciso di affidarsi ai versi di una canzone per condividere tutte le emozioni provate, le domande poste e gli sfoghi personali scritti nel diario in un periodo molto delicato della sua vita, ovvero prima di decidere di lasciare la vita religiosa. Un viaggio interiore che porta alla luce aspetti di se stessa che non aveva mai esplorato, attraverso l’abbandono delle proprie certezze e la scoperta di nuove realtà e paure.

Musica, esce l’album di Bosso e Mazzariello omaggio a Pino Daniele

Musica, esce l’album di Bosso e Mazzariello omaggio a Pino DanieleRoma, 21 giu. (askanews) – “Il Cielo è Pieno di Stelle” è l’omaggio di Fabrizio Bosso e Julian Oliver Mazzariello alla musica di Pino Daniele, esce oggi il nuovo album su cd e digitale per la Warner Music, con un nuovo tour in tutta Italia a partire dal 29 giugno.


Una delle più grandi coppie del jazz italiano, quella formata da Fabrizio Bosso alla tromba e Julian Oliver Mazzariello al pianoforte, con le interpretazioni originali di brani del grande repertorio del cantautore napoletano. Il “tandem” dei due musicisti ripercorre le diverse traiettorie musicali di Daniele, cercando di restituire un ritratto inedito del cantautore napoletano, puntato soprattutto sulla musica. L’intenzione non è una semplice rilettura, bensì (ri)vestire una musica già grande ma con colori nuovi e autentici, facendo risuonare melodie straordinarie con la timbrica e la poesia di due eccezionali protagonisti del jazz contemporaneo. Il tour di questo nuovo progetto vedrà impegnati Bosso e Mazzariello in tutta Italia, a partire dal 29 giugno alla Baita Motti di Domodossola (VB), per il Domobianca in Jazz. A seguire, il 30 giugno al Caltagirone Jazz Festival (CT), il 1 Luglio al Catania Summer Fest, il 3 luglio al Moro Summer Tour di Cava de’ Tirreni (SA), il 18 luglio al Naturalmente Pianoforte di Poppi (AR), 26 luglio alla Rassegna Green Note di Foresta Umbra (FG), l’alba del 28 luglio al Riccione Jazz Festival (RN), 2 agosto al Muntagninjazz di Pescocostanzo (AQ), il 3 agosto al FestivAlContrario di Castelvecchio Rocca Barbena (SV), il 29 agosto all’Ischia Piano e Jazz Festival di Lacco Ameno (NA) e l’8 settembre al Festival I Concerti Nel Chiostro di Soleto (LE).


La musica e la poetica di Pino Daniele – afferma Fabrizio Bosso – hanno influenzato generazioni di musicisti, me compreso. Nelle sue melodie non c’è mai una nota fuori posto e non c’è solo il blues, il rock o il funky ma anche tantissimo jazz. Tutti abbiamo cantato Pino Daniele nella nostra vita. Anche nella vita di Julian, che condivide con Fabrizio un’amicizia e un sodalizio artistico ventennale, la musica di Pino Daniele ha segnato un momento importante: Ero appena arrivato in Italia dall’Inghilterra, con la mia famiglia, a Cava de’ Tirreni, e ho sentito da casa mia la città che cantava. Era il concerto di Pino Daniele allo stadio, quello del ’95 con Pat Metheny.


Il repertorio di “Il Cielo è Pieno di Stelle” abbraccia un’ampia rosa di brani, dall’immancabile Napule è (1977) alla trascinante Je so’ pazzo (1979), la magia di Quanno chiove (1980); ma anche le più recenti Quando (1992) e le due perle del 1993 Allora sì e Sicily, quest’ultima registrata all’epoca con il jazzista americano Chick Corea, autore della musica alla quale Pino Daniele aggiunse le parole. L’album, il cui titolo prende spunto da Mal di te, contiene una dedica a Ernesto Assante, che nel luglio del 2022 invitò Fabrizio e Julian a suonare, per la prima volta dal vivo, questo tributo a Pino Daniele in una rassegna musicale da lui curata al Museo MAXXI di Roma.


“Dedichiamo questo album a Ernesto Assante, grande giornalista ma soprattutto uomo gentile e appassionato, che considerava la musica una condizione indispensabile per vivere. Abbiamo condiviso con Ernesto la prima esecuzione di questo tributo in una serata magica e sentiamo che questo album in qualche modo gli appartiene. Avremmo tanto voluto darglielo di persona, dicendogli ancora una volta grazie”. È proprio da quella serata, dalla quale è tratta l’ultima traccia “Se mi vuoi”, che ha preso poi il via il live “Il Cielo è pieno di Stelle”, che i due musicisti hanno poi proposto in numerosi concerti in Italia e all’estero, fino alla registrazione dell’album, avvenuta allo storico Splash Recording Studio di Napoli, lo scorso aprile.

Esce In quella casa in fiamme ci sono dei bambini di Rokas

Esce In quella casa in fiamme ci sono dei bambini di RokasMilano, 20 giu. (askanews) – Dopo il duplice assaggio con l’EP di tre tracce “Ci sono dei bambini” e il singolo Cattiva, per Rokas l’attesa è terminata: fuori stanotte (21 giugno) il nuovo album In quella casa in fiamme ci sono dei bambini, il terzo progetto discografico del cantautore cross-genere disponibile su tutte le piattaforme digitali per Digitale 2000.


Prodotto dal duo Granato e con la direzione creativa di Rokas, In quella casa in fiamme ci sono dei bambini è un album dal titolo audace ed evocativo, che Rokas ha cominciato ad immaginare partendo da alcune reference cinematografiche -su tutte Profondo Rosso. Il risultato: un racconto in 13 tracce pop che con schiettezza esplora l’indifferenza, la paura, gli affetti e i difetti di ognuno di noi davanti al pericolo. Ruotando attorno all’immagine di una casa in fiamme -simbolo di emergenze e decisioni critiche che la vita mette davanti- Rokas racconta, tra sonorità e tocchi synth in stile anni ’80, quei momenti in cui il desiderio di agire si scontra con l’inerzia emotiva, a ricordare che non basta guardare da un’altra parte / per non pensarci più. Diviso in due metà distinte, ma interconnesse, In quella casa in fiamme ci sono dei bambini si sviluppa come un ciclo narrativo di pericolo e soccorso che si eleva a potente metafora dell’esperienza umana, dipingendo un quadro vivido delle complessità e contraddizioni che spesso ci si trova a vivere.


Una casa sta bruciando, un passante chiama i soccorsi, una centralinista cerca di tenere la situazione sotto controllo: è con questa scena che “Gioia Violenta” apre l’album, seguita da 6 tracce dal ritmo sostenuto e bpm incalzanti che riflettono situazioni di tensione e pericolo. Dall’energia adrenalitica della prima metà del disco, che pulsa al ritmo di “Se Cado giù” e della catchy “Che voglia”, “Fine Violenta” fa da apripista a tracce dal tono più cupo e introspettivo, segnando un cambio di passo verso la riflessione e la disillusione: un bad trip raccontato in “Non so”, un amore unilaterale in “Scemo” e l’ansia e il senso di smarrimento affrontati in “Paura di non farcela”. Ad impreziosire l’album due collaborazioni nate da un’affinità umana oltre che artistica. È in “Compromessi” che l’universo di Rokas si fonde con la musica di Ghemon dando vita a un brano delicatissimo che testimonia la lotta universale tra idealismo e realtà: “Compromessi” è quello che succede quando, nonostante le buone intenzioni, ci si ritrova a piegarsi a una realtà che non ci corrisponde, anche a costo di mettere da parte noi stessi pur di assecondare gli altri. Il secondo feat dell’album è affidato alla giovane cantautrice Matilde in “Facile”, un duetto tra due innamorati che esplora l’intensità emotiva di un amore complicato: mi batte il cuore / di nuovo tu / ti sento forte / mi porti ad un tocco da quello che non avevo più. A chiudere l’album “Brutto sogno”, che esplora la natura premonitrice dei sogni, spesso presagio di brutti segni e capaci di rivelare le paure più nascoste (Odio se dici che succede innamorarsi di qualcun altro).


Nell’attesa di ascoltare il nuovo album, la sua “Giorni Stupidi” con EDONiCO (feat. Granato & Baci Ovunque), brano campionato da Marracash nell’album “NOI, LORO, GLI ALTRI”, continua a viaggiare velocissima, con oltre 2.5 MLN di stream su Spotify, trend di Tik Tok, e recentemente rientrato a 4 anni dalla pubblicazione ai vertici della classifica “Viral 50” su Spotify. Il 28 giugno Rokas porterà la sua nuova musica e tutto il suo mondo sul palco del Valley Festival, tra le colline marchigiane a Tolentino, arricchendo la line-up del day one.

Accademia Bizantina festeggia i suoi 40 anni e si proietta verso l’800

Accademia Bizantina festeggia i suoi 40 anni e si proietta verso l’800Roma, 20 giu. (askanews) – Sabato 22 giugno nella loro storica casa nel borgo romagnolo di Bagnacavallo, Accademia Bizantina ed Ottavio Dantone festeggeranno in concerto i loro primi quarant’anni di matrimonio musicale che li ha portati ad essere riconosciute eccellenze internazionali del repertorio antico e Barocco. Per la Festa Europea della Musica 2024 dunque un momento live incastonato nella registrazione del nuovo album, in attesa della nuova residenza quinquennale ad Innsbruck con la direzione musicale di Dantone, ma soprattutto un’occasione per raccontare la loro nuova, inattesa avventura nel grande Ottocento con l’uscita dell’album dedicato alla Sinfonia Italiana di Mendelssohn e alla Renana di Schumann.


Nell’antico Castrum bizantino di Bagnacavallo, le cui bellezze ancora poco frequentate spaziano dall’anno Mille fino al Settecento, si svolgerà la grande festa per i primi quarant’anni dell’ensemble che, con il suo direttore musicale Ottavio Dantone, ha segnato la rinascita internazionale del repertorio antico e barocco. Il concerto serale per il quale è previsto l’arrivo di media da tutt’Europa, si terrà sabato 22 giugno e comprenderà il Concerto grosso Op. 6 n. 4 di Corelli, il Concerto grosso Op. 3 n. 6 di Geminiani e poi il Larghetto cantabile per Cembalo, Viola e Archi di Johann Christoph Friedrich Bach, mentre del padre Johann Sebastian Bach sarà eseguito il Concerto triplo per Flauto, Violino, Cembalo e archi in la minore BWV 1044. Un appuntamento che cade proprio nei giorni di intenso lavoro per la registrazione del progetto discografico previsto per il ’25 nell’ottocentesco Teatro Goldoni. E proprio al grande Ottocento è dedicato l’album in uscita il 7/6 per celebrare l’evoluzione artistica di Accademia Bizantina, frutto di una inesausta ricerca di nuovi repertori nei quali il lungo lavoro svolto in ambito Barocco possa portare la novità e freschezza di un approccio diverso rispetto a quello degli esecutori tradizionalmente concentrati in questo specifico ambito; una nuova visione per offrire al mondo musicale ed al pubblico un percorso dialettico di conoscenza rigorosamente incentrato su opere di transizione tra i gusti, le idee e lo stile dei due secoli chiave della modernità, il Settecento e l’Ottocento, colti in quell’area in cui l’uno sfuma nell’altro, velandosi.


Spiega Ottavio Dantone: “Questo progetto nasce dall’idea di esplorare il linguaggio del periodo romantico considerando da un lato i cambiamenti estetici e filosofici in atto nella prima metà dell’Ottocento e dall’altro quella tradizione di gesti e atteggiamenti espressivi del secolo passato che facevano ancora parte della nuova sensibilità artistica. In questo senso è plausibile affermare che le nozioni filologiche e la pratica della musica antica possono agevolare, nell’ambito di repertori più moderni, l’identificazione e la comprensione di intenzioni e stilemi figli della cultura e del pensiero del passato”. La riflessione alle spalle di questo passaggio fondamentale ad un repertorio già praticato da Dantone in veste di direttore con alcune delle migliori orchestre europee, ma mai su strumenti antichi e con il suo ensemble, è stata ovviamente lunga e profonda, e così racconta: “La scelta di queste due Sinfonie e dei rispettivi autori riflette una personale affinità, dovuta anche al fatto che sia Mendelssohn che Schumann erano fortemente attratti e influenzati dalla musica di Bach, cosa che si riflette in maniera evidente nei due lavori presenti in questa registrazione. Vediamo così coesistere nella Renana e nell’Italiana le espressioni più pure dello spirito romantico insieme a richiami, stili e temi di chiara ispirazione bachiana, oltre a un uso frequente e raffinato del contrappunto. Non sappiamo se per una magica e inconscia coincidenza o per una precisa volontà di omaggiare in maniera occulta e simbolica il grande maestro di Eisenach, nel secondo movimento della Sinfonia di Mendelssohn, in un passaggio melodico dei violini si succedono consecutivamente le note Sib-La-Do-Si, nell’alfabeto musicale tedesco B-A-C-H.”


Ottavio Dantone ed Accademia Bizantina sono da sempre alla ricerca di nuove sfide intellettuali da tradurre in musica con passione. E con una nuova idea sonora del più conosciuto ed ascoltato Ottocento, nell’ambito di un progetto di lungo respiro che Accademia Bizantina chiama “imprinting”, si apre il nuovo quarantennio dell’ensemble. “Imprinting – spiega ancora Dantone – è il nome del nostro nuovo progetto musicale che interroga i grandi capolavori di fine 700 e del primo 800. Un nuovo cammino per noi, finora noti soprattutto come interpreti di musica barocca. Un viaggio inedito nell’universo di Mendelssohn, Schumann, Beethoven e Schubert ma anche di Mozart e Haydn, per restituire alcune tra le loro opere più celebri a un orecchio rinnovato, liberato dalle stratificazioni delle interpretazioni che si sono succedute nel tempo.


“La partitura è l’impronta che i compositori hanno lasciato alla storia e che noi interpreti siamo chiamati a interrogare a ogni esecuzione. La nostra lettura, su strumenti originali, tiene conto sia dei cambiamenti estetici e filosofici che appartengono all’epoca di composizione di questi capolavori, sia della “tradizione di gesti e atteggiamenti espressivi” del periodo appena precedente, facenti quindi ancora parte della nuova sensibilità artistica. Questo gesto interpretativo è il nostro imprinting, un preciso approccio alla partitura e al fare musica che ci viene naturalmente dalla nostra esperienza sul repertorio barocco”. Durante l’estate Accademia Bizantina sarà impegnata anche con il Tamerlano di Vivaldi, il 13 luglio alla maestosa Cour des Hospices di Beaune, in Francia, per poi iniziare la sua nuova residenza quinquennale a Innsbruck, in Austria, con due date presso la Haus der Musik e il Tiroler Landestheater: il 6 agosto Il Trionfo della Fama di Conti e l’11 agosto il Cesare in Egitto di Giacomelli.