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Esce il 30 maggio “Something beautiful” di Miley Cyrus

Esce il 30 maggio “Something beautiful” di Miley CyrusMilano, 25 mar. (askanews) – Uscirà il 30 maggio “Something beautiful” (Columbia/Sony Music), l’attesissimo nuovo album di Miley Cyrus, l’artista multiplatino tra le più influenti della cultura pop mondiale.


L’album “Something Beautiful”, da oggi disponibile in pre-order , sarà disponibile in diversi formati: digitale, CD, vinile nero standard, Vinile Clear (esclusiva Discoteca Laziale) e Vinile Translucent Red (esclusiva Sony Music Store). L’album, composto da 13 tracce inedite, è prodotto dalla stessa Miley Cyrus e da Shawn Everett.


Nell’artwork dell’album, Miley Cyrus, fotografata da Glen Luchford, indossa un abito couture del 1997 di Thierry Mugler, un rimando all’estetica audace e alla narrazione visiva del progetto. Miley Cyrus è una delle artiste più influenti nella cultura pop con oltre 213 milioni di follower su Instagram. Ha 6 album alla #1, incluso il suo album nominato ai Grammy 2013 “Bangerz”, che è anche certificato 3xPLATINO negli Stati Uniti. Inoltre, nel corso della sua carriera è stata protagonista di ben cinque tour mondiali tutti sold-out. Nel novembre 2020, Miley ha pubblicato il suo settimo album in studio, Plastic Hearts. L’album, acclamato dalla critica, ha debuttato alla #1 nella classifica Top Rock Albums di Billboard ed è diventato il suo sesto album numero uno, facendo di Miley l’artista femminile con il maggior numero di debutti nella TOP 10 della classifica in questo secolo. I brani di Plastic Hearts sono stati riprodotti in streaming oltre 3 miliardi di volte. Nel 2021, Miley si è unita a The Kid Laroi per un remix della sua canzone “Without You”, che ha debuttato al primo posto nella classifica Rock Chart di Billboard. Sempre nel 2021, ha fatto parte dell’album “The Metallica Blacklist” dei Metallica, regalando una clamorosa cover di “Nothing Else Matters”. Miley ha trascorso gran parte del 2021 in tour, esibendosi come headliner in numerosi festival, incluso un grande tour in America Latina che l’ha vista suonare davanti a un pubblico totale di oltre un milione di persone. Nel 2022 invece è uscito in fisico e in digitale il suo ottavo album di inediti “Endless Summer Vacation”, che contiene la hit planetaria certificata 2X PLATINO in Italia “Flowers”. Vero e proprio successo mondiale, “Flowers” è stato 8 settimane al primo posto della Billboard Hot 100, un record personale per Miley Cyrus, diventando la canzone che ha raggiunto più velocemente questa posizione in quasi un decennio. Nel 2023 è uscito il singolo “Used To Be Young”. Instancabile sostenitrice della comunità LGBTQ+, Miley dedica molto del suo tempo alla sua organizzazione no profit, “The Happy Hippie Foundation”, che sostiene i giovani senzatetto, le comunità LGBTQ+ e altre popolazioni a rischio.

Tutti Santi! Una serata di musica per Carlo Acutis

Tutti Santi! Una serata di musica per Carlo AcutisRoma, 24 mar. (askanews) – Il Teatro Lyrick di Assisi si prepara ad accogliere un evento speciale dedicato al Beato Carlo Acutis, il giovane, morto a soli 15 anni, che sarà proclamato Santo a fine aprile.


L’appuntamento, intitolato “Tutti Santi! Una serata di musica per Carlo Acutis”, si terrà sabato 29 marzo alle ore 21.00 e vedrà la partecipazione di Kantiere Kairòs, Debora Vezzani e Marco Mammoli, alcuni tra i più noti artisti della musica cristiana italiana. A condurre la serata sarà Safiria Leccese, giornalista, conduttrice televisiva e autrice, apprezzata per la sua capacità di raccontare storie di fede, speranza e valori. Volto noto di Mediaset ha condotto programmi di approfondimento e inchiesta, tra cui La Strada dei Miracoli, dedicato alle testimonianze di spiritualità. “Una serata sulla vita straordinariamente ordinaria di Carlo, significa ricordarci la grandezza di cui ciascuno è portatore e a cui ciascuno è chiamato. Non in chissà quali fuochi d’artificio da inscenare, ma nella semplicità di ciascun incontro e di ogni situazione”, racconta Safiria Leccese.


TUTTI SANTI! UNA SERATA DI MUSICA PER CARLO ACUTIS ha come obiettivo presentare il pensiero di Carlo sulla vita e sulla fede, il suo modo di viverla, la sua proposta di vita cristiana, attraverso le sue stesse parole, accompagnandole con brani musicali che possano rafforzarne il contenuto e allargarne l’orizzonte. Un’occasione unica per lasciarsi ispirare dalla storia di un giovane dei nostri tempi, che ci ricorda come la santità sia un cammino possibile per tutti. Un evento imperdibile per chi desidera vivere un momento di musica, riflessione e preghiera nel cuore di Assisi. L’evento è organizzato da La Gloria Music e Associazione Logos Art, patrocinato dal Comune di Assisi, dalla Regione Umbria e verrà trasmesso in differita da Radio Vaticana.


Oltre al concerto, sarà possibile partecipare al programma di due giorni nato attorno all’evento, con momenti di catechesi, preghiera e riflessione in luoghi significativi: PROGRAMMA Sabato 29 marzo 16:00 Ritrovo in Piazza Santa Maria degli Angeli 16:15 Benvenuto e catechesi 17:00 Visita alla Porziuncola (con possibilità di confessione) 18:00 Santa Messa 19:00 Cena 21:00 Concerto al Teatro Lyrick


Domenica 30 marzo 10:15 Visita al Santuario della Spogliazione dove riposa il corpo di Carlo Acutis 11:00 Santa Messa 12:00 Incontro e saluto con gli artisti 12:30 Conclusione

Fabrizio Venturi lancia primo Festival musica cristiana realizzato con AI

Fabrizio Venturi lancia primo Festival musica cristiana realizzato con AIRoma, 24 mar. (askanews) – Al via il primo Festival Mondiale di Musica Cristiana generato dall’Intelligenza artificiale, un Festival musicale interamente realizzato dall’incontro tra talento umano e intelligenza artificiale. Fabrizio Venturi, Direttore artistico del Festival della Canzone Cristiana, primo promotore della Christian Music italiana, e Andrea Poli, suo compagno di studi ed ex socio dell’Agenzia di Grafica Pubblicitaria fiorentina “Free Graphic”, oggi specialista in AI, daranno vita ad un’esperienza sonora unica e rivoluzionaria che guarda al futuro della creazione musicale.


“Siamo entusiasti di annunciare la nascita del primo Festival musicale al mondo interamente dedicato alla fusione di talento umano e intelligenza artificiale” hanno dichiarato all’unisono i due ideatori Fabrizio Venturi e Andrea Poli. Fabrizio Venturi ha, poi, puntualizzato: “L’AI rafforzerà, ancor di più, la missione e lo spirito del Festival della Canzone Cristiana, che è quello di evangelizzare mediante la musica, unico linguaggio che non conosce né limiti, né barriere, che, con l’avvento di Al, assurge a livelli sempre più universali e mondiali. Il Festival della Canzone Cristiana Artificial Intelligence rappresenta un’innovazione nel panorama musicale, che offrirà la possibilità a cantanti di ogni provenienza di interpretare brani unici, composti interamente da algoritmi di intelligenza artificiale. Non sarà solo una competizione, ma un’esplorazione del futuro della musica, in cui la creatività umana si fonde con le illimitate possibilità offerte dalla tecnologia. Artisti opportunamente selezionati potranno lavorare con sistemi di AI all’avanguardia per creare performance indimenticabili, sfidando i confini tradizionali della composizione musicale”.


Il Festival della Canzone Cristiana Artificial Intelligence sarà trasmesso, in diretta mondiale, il 1^ Maggio 2025, sulla pagina Facebook de “La Luce di Maria”, che vanta più di un milione e 500mila follower.

Cinema, arriva il docufilm “Giovanni Soldini-Il mio giro del mondo”

Cinema, arriva il docufilm “Giovanni Soldini-Il mio giro del mondo”Roma, 24 mar. (askanews) – Il viaggio intorno al mondo compiuto da Giovanni Soldini con il trimarano Maserati Multi70 full electric, grande impresa ecologica e sportiva, sbarca in esclusiva dal 25 marzo 2025 su Prime Video: “Giovanni Soldini – Il mio giro del mondo” è il primo docufilm a seguire in presa diretta la traversata globale del gigante della vela oceanica svoltasi da ottobre 2022 a gennaio 2024 per oltre 30.000 miglia, dai porti del Mediterraneo al turbolento Oceano Atlantico, dalle isole caraibiche all’immenso Oceano Pacifico, fino al Mar Cinese Meridionale e al placido Oceano Indiano.


Una produzione spettacolare e coinvolgente che ha richiesto 16 mesi di riprese via mare e via terra e complessivamente oltre 2 anni di lavoro (firmata Groenlandia e QMI, in associazione con Medusa Film e realizzata in collaborazione con Prime Video), che unisce il racconto dell’ultima circumnavigazione del globo di Soldini a bordo del Maserati Multi70, alle regate internazionali, a flashback che ripercorrono la carriera straordinaria del velista italiano più famoso nel mondo, dagli inizi in barca a vela negli anni ’80 ai giri in solitaria e ai record che lo hanno reso un campione mondiale a partire dagli anni ’90. Prodotto da Giovanni Cova, Matteo Rovere, Leonardo Godano e Sydney Sibilia e scritto da Tommaso Franchini, Emanuele Cava e Shadi Cioffi, il docufilm da 100 minuti circa, che vanta anche musiche originali firmate dai Mokadelic, è un diario per immagini fra scenari mozzafiato e competizioni adrenaliniche che ricompone giorno dopo giorno il viaggio di Soldini, attraverso le difficoltà e i trionfi, e caratterizzandosi come una vera e propria missione scientifica in nome della salvaguardia dell’ambiente, sotto l’egida del Decennio Onu delle Scienze del mare per lo sviluppo sostenibile 2021/2030, guidato dalla Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’UNESCO (COI).


“L’Unesco ha fatto una chiamata alla società civile, dove chiunque abbia una barca o una nave può collaborare con la comunità scientifica per raccogliere informazioni” ha raccontato lo stesso Soldini. “Noi seguiamo rotte fuori da quelle commerciali, quindi i dati che raccogliamo possono essere molto interessanti alla comunità scientifica per capire cosa sta succedendo e come funziona il ‘sistema mare’”. Un obiettivo che per il navigatore, impegnato da sempre in prima linea nella difesa del mare, comincia dal suo compagno di viaggio: il suo trimarano ultraleggero, capace di “volare” sulle onde a 40 nodi di velocità, sviluppato fino alla completa autosufficienza grazie ad un motore elettrico e pannelli solari, ed equipaggiato della strumentazione Ocean Pack, che lo rende un vero e proprio laboratorio oceanografico galleggiante, in grado di misurare l’anidride carbonica, temperatura, salinità e connettività dell’acqua in superficie. Dati raccolti e messi al servizio della comunità scientifica, che hanno un valore ancor più prezioso perché Soldini è tra i pochissimi esseri umani che in un contesto di grande accelerazione dei cambiamenti climatici, in soli 16 mesi ha visitato tutte le principali aree marine del Pianeta, le più belle ma anche le più compromesse, testimoniando lo stato di salute del mare per lanciare l’allarme sugli effetti della crisi ambientale che ha visto negli ultimi 150 anni più che raddoppiato il livello di CO2 in atmosfera, a fronte di un valore rimasto pressoché stabile per 10.000 anni, la perdita del 70% delle barriere coralline al mondo, mentre le condizioni del Mar Mediterraneo sono a oggi fra le più critiche sulla Terra.


Soldini ha incontrato oltre 30 esperti, scienziati e attivisti del pianeta impegnati quotidianamente in questa fondamentale sfida globale, come il Prof. Javier Aristegui Ruiz dell’Università Las Palmas de Gran Canaria, che studia da oltre 30 anni la CO2 in mare e come estrarla e stoccarla usando i sargassi, o come il prof. James McWilliams a Los Angeles, sviluppatore di un modello di previsione del riscaldamento del pianeta. L’impresa ecologica dal docufilm prosegue con la raccolta di tutte le testimonianze sulla piattaforma editoriale multimediale aroundtheblue.org, l’estensione online del diario di bordo di Soldini. Un racconto a tutto tondo del navigatore, attraverso testimonianze d’archivio, video e fotografiche anche inedite tratte dagli archivi ufficiali internazionali delle gare e quelle private del team di Soldini e di famiglia, per ripercorrere i suoi inizi in barca a vela, partendo dall’incontro a Milano nel 1982 con Vittorio Malingri, passando per la prima traversata fino ad Antigua nel 1984, le prime regate e la prima transatlantica in solitario, l’OSTAR nel 1991/92.


Uno spirito libero e indomito, ancora oggi a caccia di nuovi traguardi e nuovi sogni, soprattutto quello di provare ad aiutare il pianeta, per una vita dedicata al mare e alla scoperta: “Quando hai 17-18 anni, dici ‘Voglio andare in barca, navigare in barca a vela, viaggiare per il mondo’… Non sai cosa ti aspetta, ma alla fine mi sono divertito tantissimo e rifarei tutto! C’è quella parte di sfida, di voglia di andare sempre oltre che è sicuramente molto importante; poi c’è la parte legata al viaggio, alla conoscenza, all’incontro, alla curiosità verso altre culture, altri Paesi, altri popoli, altre lingue, e anche quella è importantissima”.

Cremonini Live25, 13 stadi sold out: oltre 550mila biglietti venduti

Cremonini Live25, 13 stadi sold out: oltre 550mila biglietti vendutiRoma, 24 mar. (askanews) – Sono numeri straordinari quelli del Cremonini Live25, il nuovo tour di Cesare Cremonini che partirà con una doppia data allo stadio San Siro di Milano il 15 e il 16 giugno. Con 13 stadi sold out e oltre 550 mila biglietti venduti, si conferma tra gli eventi live più attesi della prossima estate.


A tre anni di distanza dal suo ultimo tour è grandissima l’attesa per il ritorno sul palco di Cremonini, tra i performer ed artisti più importanti del panorama musicale italiano. Cremonini Live25 arriva dopo l’uscita del disco di inediti “Alaska Baby”, anticipato dai primi due singoli di grande successo “Ora che non ho più te” (ancora ai vertici delle classifiche a cinque mesi dalla sua pubblicazione) e “San Luca” con Luca Carboni. Uno spettacolo, quello di Cremonini, che si preannuncia di una straordinaria forza artistica. Un progetto live che tiene unito un racconto personale e musicale iniziato con il viaggio nel freddo inverno dell’Alaska e proseguito con la pubblicazione di un album di inediti divenuto già un classico.


Per dare forma al suo progetto creativo Cremonini si è affidato ad alcuni tra i migliori tecnici dell’industria live, da Marc Carolan, già ingegnere del suono dei Muse e degli Snowpatrol, allo studio creativo di Londra NorthHouse, che per la prima volta lavorerà ad uno show italiano dopo aver creato eventi come l’halftime del SuperBowl del 2015, il giubileo di platino della regina Elisabetta d’Inghilterra e il concerto che si è tenuto in occasione dell’incoronazione di re Carlo e ad aver collaborato tra gli altri con Coldplay, Beyonce e Bruno Mars. “Sono pronto a far sognare il pubblico negli stadi. Il conto alla rovescia è iniziato”, scrive Cesare Cremonini

MagicLand riapre il 12 aprile con Magic Winx

MagicLand riapre il 12 aprile con Magic WinxRoma, 22 mar. (askanews) – MagicLand, il parco più grande e visitato del centro-sud Italia e riferimento nazionale del divertimento per famiglie e ragazzi, riapre al pubblico sabato 12 aprile per una stagione di divertimento e novità senza precedenti.


Prima novità assoluta, ma non sarà l’unica, è la nuova spettacolare attrazione Magic Winx, con il ritorno a MagicLand del Winx Club, la serie animata italiana che ha conquistato intere generazioni in tutto il mondo con le avventure delle amate fatine. Magic Winx è un’esperienza immersiva e sensoriale che farà sognare grandi e piccini, per intraprendere, a bordo di magiche foglie volanti, un viaggio emozionante tra i pianeti incantati delle fatine e vivere sensazioni uniche. Un viaggio di oltre 4 minuti, attraverso un’area di più 1.000 mq allestita con scenografie da vero incanto ed effetti speciali che riproducono neve, nebbia, onde d’acqua, luci e laser colorati. Ci si immerge in un’esperienza magica fin dal principio, con una salita iniziale avvolta da nebbia incantata e illuminata da laser scintillanti. L’atmosfera che si crea è quella di un mondo fatato, dove la realtà si fonde con la magia. Successivamente, ci si addentra in un mondo acquatico incantato, potenziato da proiezioni e macchine della nebbia, che avvolgono i visitatori in una dimensione liquida e suggestiva. Il viaggio prosegue verso il bosco oscuro, dove la nebbia e le luci creano un’atmosfera di mistero e fascino. Nel cuore del bosco, la magia raggiunge il suo apice con una fitta nevicata, che rende l’esperienza indimenticabile. Anche l’attesa diventa parte integrante dell’esperienza, grazie a un video coinvolgente proiettato nella zona della q-line, che trasporta i visitatori in un mondo di fantasia.


Ogni dettaglio è stato curato per far immergere completamente i visitatori nel mondo del Winx Club, con incredibili effetti scenografici, che cattureranno l’immaginazione di adulti e bambini. Il programma per l’inaugurazione sarà memorabile, non solo per gli amanti delle Winx: si potrà assistere all’esclusivo spettacolo dal vivo “Winx Live & Cosplay”, un excursus musicale guidato da Elisa Rosselli e dalle coreografie della Winx Cosplay Crew, sei cosplayer/performer che interpretano le fate di Alfea. Ma non finisce qui! Il 12 aprile sarà un’occasione da non perdere per tutti coloro che sognano di diventare Winx Cosplayer grazie al Winx Cosplay Contest che si terrà proprio a MagicLand. Il contest è una gara a selezioni dedicata alle cosplayer a tema Winx Club e si sviluppa in diverse tappe in tutta Italia all’interno dei Festival Comics più conosciuti. I Cosplayer potranno iscriversi direttamente al parco e sfileranno sul palco accompagnati da alcuni dei brani più iconici della serie; una giuria selezionata, eleggerà il vincitore della giornata che concorrerà per la vittoria finale nelle successive tappe. Il vincitore finale si aggiudicherà la possibilità di assistere alla premiere mondiale del reboot di Winx Club oltre alla possibilità di partecipare come ospite all’evento Orlando Magic Tour offerto da Live Productions, la casa di produzione che ha ideato Winx Live & Cosplay, ufficialmente riconosciuta da Rainbow.


Un progetto che rinnova la collaborazione con Rainbow, la content company guidata da Iginio Straffi: “Siamo felici del ritorno di Winx Club a MagicLand con un’attrazione, che è certamente destinata a suscitare grande entusiasmo nella nostra straordinaria community, oltre che tra bambini e famiglie”, ha commentato il creatore della saga. Guido Zucchi, Amministratore Delegato di MagicLand, ha sottolineato l’importanza strategica di questa operazione: “Siamo entusiasti di accogliere nuovamente Winx Club nel nostro parco. Siamo certi che questo ritorno, in coincidenza con il lancio della nuova serie animata su Rai e Netflix, migliorerà ed amplierà la nostra offerta di intrattenimento, rendendo ancora più memorabile ogni visita e consolidando MagicLand come una destinazione imperdibile per famiglie e fan di tutte le età. La magia delle Winx è eterna e questa nuova attrazione regalerà emozioni indimenticabili.”

”Manifesto for Change”, libro di Giovanni Caccamo con prefazione Papa

”Manifesto for Change”, libro di Giovanni Caccamo con prefazione PapaRoma, 21 mar. (askanews) – Da oggi 21 marzo sarà disponibile in tutti gli store digitali il volume “Manifesto for change”, edito da Treccani, con la prefazione di Papa Francesco. Il libro, nato dal concorso di idee Youth and Future, è la riedizione internazionale del “Manifesto del cambiamento” e raccoglie le visioni di futuro di settantacinque giovani provenienti da ogni parte del mondo, selezionati fra i migliaia che hanno partecipato al progetto.


La presentazione si tenuta il 20 marzo 2025, in anteprima a New York, presso la General Assembly delle Nazioni Unite, in occasione del forum internazionale dei giovani Change the World Model UN (CWMUN), in collaborazione con Diplomatici ONG, alla presenza di 4.000 giovani da oltre 140 paesi. Durante l’incontro le parole emozionanti della Senatrice Liliana Segre. Caccamo ha tenuto una serie di incontri con gli studenti in alcuni tra i più prestigiosi Atenei del mondo che hanno aderito all’iniziativa: Yale University, Harvard University, Berklee College of Music, Wellesley College negli Stati Uniti; UNAM in Messico, UANIL e Universidade de São Paulo in Brasile, Tokyo University of Foreign Studies e istituzioni come i Musei Vaticani e il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo.


Cosa cambieresti della società in cui vivi e in che modo? Qual è la tua parola di cambiamento? Queste le due domande poste da Giovanni Caccamo, a cui hanno risposto per iscritto migliaia ragazzi in tutto il mondo. Ognuno ha scelto una parola di cambiamento ed elaborato un breve trattato che riassuma l’aspetto della società che cambierebbe e le idee concrete per poterlo fare. Tra i testi più rilevanti quello di Valeriia, studentessa ucraina che ha scelto la parola “guerra” raccontandone gli orrori e le difficoltà, dalle più grandi alle più piccole e quotidiane. Scrive: “Ho paura della guerra. Ma quello di cui mi sono accorta e che temo di più è che la guerra stia diventando un’abitudine”. C’è poi Hasan Hirji studente palestinese che ha initolato il suo scritto “Movimento” per descrivere la vitalità della sua terra fatta di colline, solchi, valli che nessuna guerra può annientare: “Se una biglia venisse lasciata cadere da un passero in volo in Cisgiordania, la biglia potrebbe rotolare, ruzzolare e saltare fino al Mar di Gaza, se lasciata passare liberamente”. La studentessa Raneem Elwasimi invece firma il brano “Bambini”, una riflessione sul diritto all’istruzione, ancora negato in tante parti del mondo. L’idea, partita nel 2021 in risposta all’appello dello scrittore Andrea Camilleri che affidò alle nuove generazioni l’arduo compito di far partire un nuovo umanesimo, in questi anni si è sviluppata in diversi ambiti, includendo la musica (con l’album “Parola”), l’arte (con il coinvolgimento di artisti come Maurizio Cattelan, Michelangelo Pistoletto, Arnaldo Pomodoro, Mimmo Paladino), la performance artistica (l’”Agorà del cambiamento”, all’interno della Stanza della Segnatura nei Musei Vaticani), la fotografia (con un reportage fotografico a cura di Marco Anelli, storico fotografo di Marina Abramovic), e molto altro. Da allora questo grande progetto collettivo internazionale ha coinvolto numerose Università e organizzazioni giovanili grazie alle quali sono stati raccolti molti dei testi del libro.


Il progetto, supportato da Banca Ifis (Main partner), Pulsee Luce e Gas e Alessia Zanelli, partendo dai giovani, spinge all’idea di un cambiamento salvifico, in contrasto a crisi, conflitti e disgregazione. Il ricavato della vendita del Manifesto for change sarà devoluto all’Associazione Youth and Future – Parola ai giovani, a supporto di borse di studio per giovani in difficoltà e progetti culturali volti alla formazione, all’orientamento e alla valorizzazione dei giovani cittadini di domani (www.youthandfuture.com)

Roma World, riapre il parco a tema dell’Antica Roma

Roma World, riapre il parco a tema dell’Antica RomaRoma, 21 mar. (askanews) – Marzo non è solo il mese che segna l’inizio della primavera, ma per gli antichi Romani era anche il primo mese dell’anno, dedicato a Marte, dio della guerra e della rinascita della natura. Nel nome di questa tradizione, venerdì 28 marzo riapre Roma World, il Parco a tema dell’Antica Roma che trasporta gli ospiti indietro nel tempo di 2000 anni. L’experience park accanto a Cinecittà World promette novità e nuove emozioni per far vivere agli ospiti una giornata da antico romano in un mix di storia, natura e spettacolo…totalmente a impatto zero.


Il 2025 porta novità anche negli spettacoli del parco: arriva una versione inedita dello Spettacolo dei Gladiatori e dello Show di Falconeria dove gli ospiti possono ammirare il volo dell’aquila e altri rapaci. Dopo il grande successo dello scorso anno con 50 repliche sold-out, il 13 giugno torna Roma On Fire, lo spettacolare live show serale che mette in scena battaglie di gladiatori, corse delle bighe, lo spettacolo del fuoco e l’incendio di Roma. Un successo premiato ai Parksmania Awards, gli Oscar dei parchi divertimento. Roma World rappresenta un modello di turismo ecosostenibile, dove la natura è protagonista di ogni esperienza. Gli ospiti possono diventare Falconieri per un Giorno, esplorare la biodiversità con il Tour Botanico, osservare da vicino le migliaia di Api all’opera nelle arnie, interagire con gli Animali della Fattoria, oltre a gustare carne alla brace e specialità romane autentiche nella Taberna per un viaggio nei sapori del passato. L’Antico Mercato offre souvenir e oggetti d’artigianato ispirati alla Roma antica. Per chi ama le sfide, c’è Sfida l’Arciere, un duello di Tiro con l’Arco, e la Scuola dei Gladiatori. Nella suggestiva Armeria del Castrum è possibile indossare armature romane e immortalare il momento con una foto esclusiva. Tra le attività più amate, il Tour di Ben Hur conduce gli ospiti nell’iconica arena usata per il remake del film 11 volte premio Oscar Ben Hur e per la serie TV Those About To Die di Roland Emmerich, con Anthony Hopkins.


Il parco offre anche esperienze creative come il Laboratorio di Mosaico per i più piccoli e tante attività didattiche a cui partecipano centinaia di scuole ogni anno. E per chi desidera immergersi nella storia a 360 gradi, dal 13 giugno è possibile anche pernottare in un autentico Accampamento Romano, dormendo in tende storiche sotto le stelle, come un vero legionario. Numerosi gli eventi in programma fino al 2 novembre, tra cui: i pranzi di Pasqua e pasquetta e i Ponti di primavera (25 aprile e 1° maggio), il Pranzo del Gladiatore per il Natale di Roma (21/04), la Festa della Mamma e Roma Sport Experience (10-11/05), le giornate rievocative “The Legion Experience” con la Legio I Italica (13-15/06), la notte di San Lorenzo dove ammirare le stelle con il telescopio, il Pranzo di Ferragosto e la fattoria delle Zucche per il mese di Halloween (dal 4/10 al 2/11). Programma eventi completo su www.romaworld.com

Zucchero al Circo Massimo: “Sarà magia”. Il rock ormai è annacquato

Zucchero al Circo Massimo: “Sarà magia”. Il rock ormai è annacquatoRoma, 21 mar. (askanews) – “Il Circo Massimo è un luogo iconico, affascinante. Non vedo l’ora di suonare lì… sarà una magia particolare. Roma è sempre stata qualcosa di magico, di esplosivo, di unico”. Zucchero torna nella Capitale dopo due anni dai cinque concerti sold out a Caracalla, il 23 e 24 giugno, al Circo Massimo, per 26mila persone. Già oltre 15mila i biglietti venduti.


Una scaletta “ancora da decidere” con tanti possibili ospiti internazionali, anche se “di solito sono sorprese”. “Non riesci a pianificare prima, non sai se sono impegnati o meno – dice Zucchero incontrando la stampa a Roma -. Sicuramente, se sono liberi non avranno problemi a venire. Mi piacerebbe venissero Bono, Sting, artisti che so che vengono volentieri, che sono amici”. E ancora Brian May dei Queen, Eric Clapton, Peter Gabriel. Zucchero snocciola nomi e aneddoti legati a star internazionali. “Succede tutto un po’ all’improvviso – racconta – come quella volta quando Eric Clapton mi chiamò alle tre del pomeriggio, per suonare alle 19. Dovevamo fare il sound check e invece sono salito sul palco senza nemmeno provare. Qualcuno non ci sarebbe andato, io invece sono uno che rischia, mi piace l’adrenalina”. Zucchero racconta di quanto è stata importante la gavetta. “Ho cominciato giovanissimo, a 15 anni. Suonavo tutte le sere, fino alle tre-quattro di notte. E cantavo…. Ora in effetti non c’è più la gavetta. Ci sono i talent, ma si prova e si canta. Non è una gavetta. Non c’è un ricambio – prosegue l’artista emiliano – non c’è più la figura del musicista orchestrale che deve studiare e imparare un repertorio internazionale”.


Il cantante preferisce “parlare poco” e “dare spazio alla musica, perché le canzoni parlano, la musica parla”. Anche se ce ne sarebbero di motivazioni per “parlare” o “lanciare dei messaggi”. Come “le varie guerre in giro, o Putin, o Trump, gli accordi di pace, Gaza, Musk… ma parlarne ormai diventa un luogo comune”. “Ovviamente ognuno ha le sue opinioni e a volte è preferibile non toccare certi argomenti – prosegue Zucchero – se non buttarli lì in modo abbastanza sarcastico perché se li approfondisci non sai mai come arrivano. E poi, Pavarotti mi diceva sempre: ‘Te pensa a cantare e non rompere i co… Tutto questo non è qualunquismo, anche perché ci sono state varie occasioni dove sono stato al centro di polemiche per aver detto la mia. Purtroppo faccio presto a passare dalla ragione al torto. Non sono diplomatico. E poi…non cerco di portare il pubblico al mio mulino, se non con la musica. Non sono un influencer, sono tutto l’opposto di un influencer. Non amo la piaggeria”.


Dunque il rock impegnato non esiste più? “Direi di no, il rock che senti adesso è molto annacquato. C’è stato un periodo che il rock mandava messaggi contro il sistema; ora manca questo impegno che prima era del rock, poi del rap. Ora manca totalmente. Chi è rimasto? Forse Springsteen, Bob Dylan. Uno dei nuovi che non mi dispiace può essere Salmo, con cui condivido diverse tematiche”. Infine, sullo show di Roma, dice: “Farò il repertorio con le hit che tutti vogliono sentire, ma ogni sera posso cambiare in base all’atmosfera che si crea nel posto. E poi, saranno tutti a sedere. E’ un po’ come una confort zone, non c’è la ressa, il casino. Sarà un concerto meno rock ‘n roll ma i mie fan negli anni sono diventati più sofisticati….”


Di Serena Sartini

Cinema, Gubitosi annuncia: a fine anno lascio direzione di Giffoni

Cinema, Gubitosi annuncia: a fine anno lascio direzione di GiffoniRoma, 21 mar. (askanews) – Dopo l’edizione 2025 Claudio Gubitosi lascerà Giffoni, il festival di cinema per ragazzi che ha fondato nel 1971 e che negli anni si è attestato tra gli appuntamenti cinematografici italiani più importanti. L’annuncio è arrivato in un’intervista al quotidiano Il Mattino in cui ha raccontato come sta vivendo un lungo ciclo, 55 anni, che sta per chiudersi e ha fatto un bilancio di quanto fatto in questi anni.


‘Non sarà solo un momento di passaggio, sarà un confine tra ciò che è stato e ciò che verrà – ha detto – ma quando si tratta del bilancio di una vita, la mia, tutto cambia. Non è più semplicemente una somma, è una domanda definitiva, un’esigenza profonda. Il mio bilancio parte da un interrogativo: cosa ho costruito dal 1971 a oggi? Non è retorica, non è nostalgia. È il bisogno di guardare negli occhi la mia storia e raccontarla con onestà, con tutte le sue vittorie e le sue cicatrici. È la mia vita ed è anche la storia di Giffoni. Una corrisponde all’altra. Decenni di eventi, idee, difficoltà, successi, vite intrecciate. Un percorso che è stato oggetto di studi economici, giornalistici, biografici, sociologici e di antropologia culturale”. L’idea di un festival, che negli anni è cresciuto per fama, contenuti, ospiti, partendo dal piccolo comune di Giffoni Valle Piana, da un ragazzo, allora ‘diciottenne, senza studi, formazione, vocazioni specifiche o professionali, supporti ed economie’, ha ricordato nell’intervista, ‘sembrava impossibile. Eppure, è successo. È stato possibile solo con dedizione assoluta, sacrificando ogni istante del mio tempo e della mia vita personale. Ho insistito, richiamato l’attenzione, trovato soluzioni per convincere tutti che qualcosa di grande stava accadendo e che serviva credere nei miei racconti e nelle mie visioni. Ho dedicato la mia vita a Giffoni. Eviterò di elencare le rinunce e i sacrifici, forse perché sono abituato a non pensarci, certo di aver fatto la scelta giusta. So di aver consacrato la mia esistenza a qualcosa di urgente, utile per la comunità, per tutti’.


Un festival dedicato, ha detto Gubitosi, ‘alla felicità e alla vita di milioni di bambini, giovani e famiglie’. Negli anni, ha ricordato, ‘ogni anno ha portato nuove opportunità, ostacoli da superare, orizzonti da esplorare. Il mio lavoro è stato fatto di vittorie, ma anche di paure. Alla fine, senza rendermene conto subito, mi sono inventato un mestiere, un’identità. E le ho dedicato tutto me stesso. Ed è proprio questo il risultato che condivido oggi”. Giffoni ha generato anche un importante impatto economico sul territorio, opportunità di lavoro per tanti giovani e ha coinvolto decine di aziende. Gubitosi ha elencato la lista di star e personalità che sono state ospiti del festival, dal presidente Gorbaciov a Robert De Niro, da Meryl Streep a John Travolta, da Nicolas Cage a Richard Gere, Bryan Cranston, Orlando Bloom, Jennifer Aniston, Kit Harington, Jessica Chastain, passando per i più grandi del cinema italiano o premi Nobel come Rita Levi Montalcini e Lech Walesa. ‘Nessuno si è mai fermato a pensare che Giffoni fosse solo un piccolo centro del Sud Italia. Anzi, è stato proprio questo il filo conduttore di una storia capace di creare identità e dare vita a una narrazione inedita. Abbiamo infranto un tabù incrollabile: l’idea che ‘certe cose’ possano nascere solo nelle grandi città e nei luoghi dove ci sono tutti i servizi. E di certo non al Sud! All’epoca sembrava impensabile’ ha detto.


“Oggi – ha continuato – avvicinandomi ai 75 anni, sento come un mio diritto e un mio dovere evidenziare i risultati dell’immenso lavoro che è stato fatto e che è sotto gli occhi di tutti. Trasparenza, onestà, lealtà, equilibrio, rispetto per tutti sono state sempre le linee guida del nostro immenso lavoro. In questa lunga storia di oltre mezzo secolo non abbiamo mai avuto rilievi nella gestione dei fondi pubblici, assicurando tutte le procedure e – lo dico ancora – la trasparenza. Tranne un’indagine nel 2024, ancora in corso, della Corte dei Conti per uno dei settori messi a bando al quale abbiamo dato tutte le contro deduzioni con atti e documenti’. E ha raccontato: “Quando, nel mese di febbraio 2024, il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca annunciò a tutti che i fondi per la Cultura e lo Spettacolo non c’erano più, per i ritardi nella firma dell’accordo di Sviluppo e Coesione con il Governo, mi sono solo permesso di allertare tutti sul fatto che Giffoni potesse non realizzarsi più. Ho difeso il Festival – ha dichiarato Gubitosi – ho difeso questa azienda, ci ho messo da solo la faccia e la mia vita e ho difeso migliaia di ragazzi e ragazze che aspettavano Giffoni come si aspetta il Natale. In questa ultima fase nella gestione delle strutture costruite e che il comune ci ha dato in convenzione, occorrono almeno 450mila euro l’anno e siamo stati sempre disponibili a farle utilizzare gratuitamente da tante Scuole e associazioni del territorio e non solo. Non ci siamo mai tirati indietro nel diventare anche esercenti cinematografici, caso unico nel suo genere tra i festival italiani con una programmazione regolare nelle sale, offrendo un servizio a tutta l’area a prezzi ridotti del 50% rispetto alle altre sale cinematografiche limitrofe. È un investimento per le strutture che sono state realizzate, un servizio dovuto di cui, ancora una volta, sono fiero. Spesso, purtroppo per cause non imputabili alla mia volontà, non abbiamo potuto rispettare la tempistica dei pagamenti relativa ai contratti sottoscritti dei dipendenti, dei collaboratori, delle aziende e di quanti a vario titolo contribuiscono alla vita complessiva delle nostre attività. Loro che sono il fulcro centrale di tutta la nostra opera ed è grazie alla loro comprensione che oggi si continua sulla strada che è l’unica che mette in condizione il festival di farsi. Non sono mancati negli anni delusioni e promesse non mantenute da parte degli investitori pubblici e gli impegni si sono dovuti onorare grazie ai mutui sottoscritti con fideiussioni bancarie a titolo personale dai componenti del Consiglio di amministrazione e da me stesso. Sono rimasto qui, nella mia terra, nonostante gli ostacoli, gli ostracismi, le sirene che mi chiamavano altrove con promesse di vantaggi personali. Non lo dico con orgoglio, anzi. Mi pesa doverlo sottolineare, perché mai avrei voluto che fosse necessario”.


Parlando della famiglia e dei tanti giovani che lavorano nel festival, ha aggiunto: ‘Tra questi mio figlio Jacopo che l’Ente ha assunto 5 anni fa e che è il Direttore Generale. Insieme a mia figlia, Neviaclaudia, sono nati e cresciuti sin dal primo giorno nel Festival, con il Festival, facendo sempre emergere la loro umiltà e personalità. Non capisco ma a volte comprendo chi non conosce bene la storia, l’evoluzione dell’idea del Festival molto legata alla storia della mia famiglia. Mia madre nei primi anni ha sostituito i ristoranti, mio padre pur non capendo bene cosa volessi fare mi sosteneva economicamente firmando cambiali in banca. Cito questi momenti per rendere innanzitutto onore alla mia famiglia e aggiungo mia moglie, Alfonsina Novellino, che da sempre mi è stata vicino curando negli ultimi vent’anni gli aspetti sociali. Come tanti, fu assunta al Festival e fu la prima a dimettersi quando insieme ad altri ci furono forti problemi di bilancio. Bisogna fare attenzione quando si parla di Giffoni. Bisogna avere rispetto per un’idea, per una storia, per un’impresa culturale nata dal nulla e costruita con fatica, con visione, con dedizione”. ‘Giffoni è simbolo di vita. Di felicità. Di bellezza che si rinnova. Ed è per questo, dopo quanto qui ho espresso, che è giunto il momento di comunicare a tutti che in questo 2025 con i 55 anni di storia e i 74 di vita personale lascerò a fine anno la direzione del Festival. Quante volte mi sono chiesto ma chi nel Mondo ha una storia di vita così lunga alla direzione di un Festival? Ricordo le domande che tanti giornalisti e giovani mi ponevano. Mi limito a due casi specifici, il primo è Robert Redford con Sundance nato nel 1978, 7 anni dopo Giffoni. Il secondo è Robert De Niro, con Tribeca nato nel 2002, 31 anni dopo Giffoni. E poi il mitico Gilles Jacob che ha diretto a più livelli il Festival di Cannes dal 1977 e che dal 2014 non ha più responsabilità. Alle domande io rispondevo, che colpa ho se ho iniziato a soli 18 anni? Il team sarà all’altezza di continuare questo percorso. Per quanto mi riguarda, dal primo gennaio 2026, con l’aiuto di Dio, svilupperò altre iniziative come il Campus dell’Alta Formazione, l’ingresso nel mondo della produzione con film seriali di animazione e fiction, e tra queste uno degli spazi più belli ed interessanti: narrare ovunque mi chiameranno il viaggio, il percorso e i successi di questa bella e unica storia italiana” ha detto ancora.