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Sanremo, Elena Cecchettin contro gli attori di Mare Fuori

Sanremo, Elena Cecchettin contro gli attori di Mare FuoriRoma, 9 feb. (askanews) – “Le frasi ascoltate ieri su quel palco sono roba da baci Perugina. E soprattutto sono frasi sull’amore. Ma l’amore non ha nulla a che vedere con la violenza maschile contro le donne”. E’ la dura critica via social da parte di Elena Cecchettin alla performance in tema di violenza alle donne messa in scena sul palco dell’ Ariston dai giovani attori della fiction “Mare Fuori”. La sorella di Giulia Cecchettin ha altresì condiviso il post – della scrittrice Carlotta Vagnoli contro la stessa esibizione a Sanremo 2024: “Siparietto intriso di pinkwashing”.

Ascolti Sanremo, Amadeus batte se stesso, 10mln per terza serata

Ascolti Sanremo, Amadeus batte se stesso, 10mln per terza serataRoma, 9 feb. (askanews) – Sono stati 10.1001.000 gli spettatori corrispondenti al 60,1% di share nella fascia oraria dalle 21.19 alle 01.38 che hanno assistito alla terza serata di Sanremo con Russell Crowe, Teresa Mannino ed Eros Ramazzotti che ha cantato “Terra Promessa” 40 anni dopo. La terza serata del festival di Sanremo si conferma un successo nonostante (o forse grazie) alle polemiche. Nel confronto con lo scorso anno Amadeus batte se stesso, la terza serata era stata vista da 9.240.000 spettatori con il 57,6%.


Nel 2023 a seguire la terza puntata del Festival di Sanremo erano stati 9.240.000 spettatori per il 57,6% di share. Nel dettaglio: la prima parte (21:25-23:31) aveva ottenuto 13.341.000 spettatori con il 57.2% di share e la seconda parte (23:34-1:59) 5.584.000 spettatori con il 58,37% di share. Nel 2022 la terza puntata della manifestazione canora era stata seguita in media da 9 milioni 360 mila spettatori, pari al 54,1% di share. La prima parte aveva raccolto 12 milioni 849 mila spettatori, con uno share del 53,2%. La seconda parte invece era stata vista da 5 milioni 455 mila spettatori, con uno share del 56,8%.


Nel 2021 la terza serata del festival (dedicata alle cover) targato Amadeus era stata seguita da 7 milioni e 653 mila spettatori, con il 44,3% di share. La prima parte della puntata era stata seguita in media da 10 milioni 113 mila spettatori, pari al 41,2% di share. La seconda parte invece aveva incollato davanti al televisore 3 milioni 966 mila spettatori, con il 45,7% di share. Il 2020, primo anno con Amadeus al timone del Festival, la terza serata era sempre dedicata alle cover ed era stata seguita da 9 milioni e 836 mila spettatori, pari al 54,5% di share. La prima parte della serata era stata seguita da 13 milioni e 533 mila spettatori, pari al 53,6% di share. La seconda parte invece da 5 milioni e 636 mila spettatori, con il 57,20% di share.

A Modena il 16 e 18 febbraio la nuova opera “Voci da Hebron”

A Modena il 16 e 18 febbraio la nuova opera “Voci da Hebron”Roma, 9 feb. (askanews) – Una storia di comprensione e amore per l’altro da sé, che tocca le corde delicatissime e tragiche del conflitto israelo-palestinese: arriva a Modena il 16 e 18 febbraio Voci da Hebron, la nuova opera in un atto con orchestra da camera nata dalla coproduzione tra Opéra Théatre Eurométropole de Metz e Teatro Comunale Pavarotti Freni di Modena, da un’idea del compositore e Direttore Artistico Cristian Carrara, che ha scritto la musica, e il giornalista, drammaturgo e scrittore Sandro Cappelletto, che firma il testo letterario.


Il progetto è nato ben prima che il sanguinoso attacco del 7 ottobre scorso riportasse la situazione tra Israele e Palestina alla tragica ribalta mediatica degli ultimi mesi e soprattutto sin dalla sua prima stesura esso ha ottenuto il patrocinio di Parents Circle – Families Forum, cioè la più importante associazione di famiglie di entrambi i fronti segnate da un lutto di guerra e da decenni al lavoro per ricostruire ponti di dialogo e pace. I co-direttori di Parents Circle, l’israeliano Yuval Rahamim e il palestinese Osama AbuAyash, hanno così argomentato l’attribuzione del Patrocinio: “L’idea di utilizzare una storia di amore e comprensione nata nella controversa città di Hebron, in Palestina, è di per sé un veicolo straordinario per cercare l’umanità anche nell’altro da sé. Inoltre, l’idea di trasporre questo messaggio in opera lirica rende il tema parte di un dibattito culturale e noi crediamo che l’arte sia uno strumento essenziale per fare breccia anche nei cuori più induriti. Auguriamo a questa opera un importante successo e siamo orgogliosi di farne parte”. La storia è ambientata appunto a Hebron/Al-Khalil, città della Cisgiordania, sede della Tomba dei Patriarchi, Patrimonio Unesco, tagliata in due e storicamente luogo di continue e forti tensioni israelo-palestinesi, ma nell’opera di Carrara e Cappelletto essa diviene teatro di un’avventura umana sulla possibile amicizia tra due popoli perennemente opposti. Il libretto verrà presentato in francese a Metz e in italiano a Modena ed è già pensato per una possibile traduzione in inglese.


Cristian Carrara, la cui musica è stata eseguita in sale prestigiose, dall’Accademia di Santa Cecilia di Roma alla Berliner Hall al Maggio Musicale Fiorentino, ma che ha anche affrontato l’agone sanremese nel 2007 con la sofisticata Canzone fra le Guerre di Antonella Ruggiero, commenta così questo nuovo progetto che oggi assume purtroppo un valore ben più rilevante: “Con ‘Voci da Hebron’ ho cercato di raccontare la difficoltà dell’incontro. Voci da Hebron è una grande storia d’amore, ma non, come potrebbe sembrare, tra una giovane israeliana e un giovane palestinese. È il racconto dell’amore che Il Vecchio (l’unico personaggio dell’opera a non avere un nome) ha nei confronti di sua moglie Hannah. La vicenda si svolge in una città complicata, Hebron, dove il dialogo è difficile, e la serenità, talvolta, un miraggio. Ho cercato di creare una musica che avesse a che fare con il deserto. Il deserto fisico, e quello dell’anima. Il deserto del dolore, dell’incomprensione. Ma anche il deserto in cui l’amore de Il Vecchio sopravvive. E fiorisce. La musica segue quest’altalena di emozioni e sentimenti. La paura, la rabbia, l’incomprensione vivono assieme al bisogno di parlare, di essere ascoltati. Di amare. Nella partitura si ritrovano echi mediorientali e linguaggi vari con cui ho cercato di dar voce al paesaggio e alle emozioni più estreme dei personaggi. Voci da Hebron è un viaggio, delicato, dentro la difficoltà, e la bellezza, dello starsi accanto.” Il cast internazionale rimarrà identico sia a Metz sia a Modena e nel ruolo principale di anziano pacificatore straniero testimone sofferente della lotta tra i due popoli, si ascolterà il celebre basso franco americano Nicholas Isherwood, uno dei cantanti più solidi sul repertorio contemporaneo e barocco in teatri quali La Scala, Covent Garden, Festival di Salisburgo, Tanglewood, Opera di Parigi.


Il mezzosoprano israeliano Shakèd Bar, già lodato dal New York Times come voce di “eccezionale vivacità e presenza” sarà la studentessa in servizio militare Ruth, mentre il ruolo dello studente di archeologia palestinese Mohammed sarà affidato al giovane tenore francese David Tricou, assai stimato nel repertorio barocco, mozartiano e balcantistico. Chiude il cast il giovane soprano calabrese Maria Bagalà nel ruolo di Hannah, amata e dolce consorte de Lo Straniero. La regia è affidata al belga Paul-Émile Fourny, direttore artistico di Metz e versato nei linguaggi tra opera e televisione, mentre sul podio di entrambe le orchestre il direttore americano Arthur Fagen, garanzia di solidità dopo una lunghissima carriera internazionale.

Sanremo, terza serata: il ciclone Mannino, Morandi, Russel Crowe e la sua band, Eros e la pace

Sanremo, terza serata: il ciclone Mannino, Morandi, Russel Crowe e la sua band, Eros e la paceSanremo, 8 feb. (askanews) – Inizio con un pizzico di polemica da parte di Amadeus della terza serata del Festival di Sanremo. Inizio con la polemica sul ballo del qua qua, che ha tenuto banco da ieri sera e per l’intera giornata sui social e in conferenza stampa. “Si è parlato tanto, secondo me troppo, di John Travolta – esordisce Amadeus – ma credo che non si sia dato il giusto spazio alla straordinaria testimonianza del maestro Giovanni Allevi”.


Che la serata abbia inizio. Via le polemiche, va in scena la musica. In realtà, ciascun ospite sul palco dell’Ariston ritorna sulla “Chicken Dance”. Lo fa Eros Ramazzotti che scherza con Ama: “Devo ballare anche io il ballo del qua qua?”. Lo fa Gianni Morandi, e anche il super ospite della serata, Russell Crowe: L’attore premio Oscar ha mimato il gesto del ballo del qua qua con le mani, facendo un sorriso ironico ad Amadeus, suscitando gli applausi del pubblico e poi battendo il cinque con il conduttore stesso. E ironizza anche Fiorello. “Se avessimo scippato due anziane fuori dalle poste, ci avrebbero insultato di meno. Lo scippo è meno grave del ballo del qua qua”, dice lo showman.


Anche Reuters, tra le agenzie internazionali più importanti, parla dello “scandalo” che ha coinvolto Travolta nella tv italiana. “Si è esibito al Festival della canzone italiana – scrive la Reuters – con il volto impietrito mentre si contorceva e girava accanto a due conduttori televisivi ridenti e affiancato da un gruppo di ballerini vestiti con costumi gialli da pollo”. La musica torna comunque protagonista con gli ultimi 15 artisti in gara, presentati da altrettanti big. Chiude al primo posto nella classifica provvisoria della terza serata – grazie al voto delle radio e del televoto – Angelina Mango che supera Ghali, Alessandra Amoroso (terza), Il Tre (quarto) e Mr. Rain (quinto).


Teresa Mannino, co-conduttrice per una sera, è un ciclone di ironia: sketch e gag con Amadeus sulle scale dell’Ariston (tanto celebri quanto temute), battute anche con Russel Crowe, con Gianni Morandi, fino a Il Volo che la prendono letteralmente in braccio. E’ ancora il tema della pace a fare da protagonista alla serata sanremese. “Quasi 500 milioni di bambini vivono in zone di conflitto – è l’appello di Eros Ramazzotti – altri milioni non vedranno mai la terra promessa. Basta sangue, basta guerre. Pace”. E i Negramaro, che hanno ripreso il titolo del loro brano ‘Ricominciamo tutto’, hanno aggiunto “Con la pace”.


C’è poi il dramma delle morti sul lavoro, portato in scena da un dialogo in musica da Paolo Jannacci e Stefano Massini. “Qui siamo al Festival della canzone italiana, parliamo tanto d’amore. Ma c’è un amore di cui non si parla mai. Ed è l’amore per i nostri diritti, i diritti che ci spettano, chiunque tu sia. C’è una parola che mi piace ricordare, ed è la parola dignità. Viva la dignità”, è il ‘grido’ di Massini. E infine un messaggio-invito di Teresa Mannino: “Al ‘potere su’ preferisco il ‘potere di’. Gli animali umani preferiscono il potere, il potere su: sugli altri uomini, sulle donne, sui bambini, sulla natura. Anche a me piace il potere, ma il potere di..che ha tutta un’altra energia. Il potere di ridere e di farvi ridere, il potere di vestirmi con le piume, di cantare anche se sono stonata…”, dice. Cala il sipario sulla terza ‘puntata’ del Festival. Nella quarta serata i duetti con l’esibizione di tutti i 30 artisti in gara. Di Serena Sartini

Sanremo, la terza serata: in gara 15 big. Amadeus: sono felicissimo…ma si è parlato troppo di John Travolta

Sanremo, la terza serata: in gara 15 big. Amadeus: sono felicissimo…ma si è parlato troppo di John TravoltaSanremo, 8 feb. (askanews) – E’, finalmente, Amadeus ad aprire ufficialmente la terza serata del Festival di Sanremo. Dopo la prima serata aperta da Marco Mengoni e quella di ieri, aperta da Ruggiero, il nonno di Viva 2, stasera è il conduttore e direttore artistico del Festival di Sanremo ad aprire la serata.


“Sono felicissimo, e voglio dire grazie a tutti voi, a tutto il pubblico, per gli ascolti eccezionali che ci state regalando. Un grazie immenso ai 30 artisti”, ha detto Ama, aggiungendo poi però che “si è parlato tanto, forse troppo, di John Travolta. E non si è dato spazio abbastanza al maestro Allevi” . Questa sera sono 15 i big ad esibirsi. Il coro dell’Arena di Verona, con il “Va pensiero”, ad aprire musicalmente la terza serata. Tra gli ospiti Eros Ramazzotti, con “Terra promessa” nel 40simo anniversario della vittoria del brano a Sanremo. La serata anche del ‘gladiatore’ Russell Crowe, Sabrina Ferilli, Edoardo Leo e Gianni Morandi.


Sul palco dell’Ariston anche il tema delle morti sul lavoro, con il dialogo in musica di Paolo Jannacci e Stefano Massini.

Sanremo, il super ospite della terza serata Russell Crowe lancia il tour con la sua band e un appello: basta guerra

Sanremo, il super ospite della terza serata Russell Crowe lancia il tour con la sua band e un appello: basta guerraMilano, 8 feb. (askanews) – Il super ospite della terza serata del Festival di Sanremo 2024 è Russell Crowe. L’attore premio Oscar è l’ospite internazionale e salirà sul palco con la sua band per una performance musicale. “Il mio primo disco è uscito nel 1982, prima che io iniziassi a fare film. Sono cresciuto in una famiglia in cui la musica era estremamente importante, alla scuola superiore il mio obiettivo era fare musica e ho continuato a farlo, vivevo con le mie band. Il mio primo disco è uscito quando avevo 17 anni e quando mi chiedevano che lavoro facessi dicevo il musicista, prima che il cinema desse una svolta alla mia vita. Adoro fare l’attore, sono 35 anni che faccio cinema, ma sono 42 che faccio musica. Cosa mi ricordo della mia prima volta Sanremo: la follia di questo posto, all’epoca anche io ero un po’ fuori, giravo e sperimentavo. Sono arrivato qui perchè giravo una cosa per Armani, e sono venuto qui ero molto stanco, mi hanno dato degli occhiali arancioni e li ho portati per tutto il giorno” ha raccontato in conferenza stampa prima della serata.


Crowe torna quindi in Italia con “Russell Crowe & The Gentlemen Barbers”. Dismessi i panni di Massimo Decimo Meridio nel film “Il gladiatore” di Ridley Scott, Russell Crowe imbraccia una chitarra e con la sua band parte in un tour che attraverserà l’Italia. Il tour italiano partirà da Roma il 23 giugno, dal Colosseo; proseguirà a Pompei il 9 luglio, all’Anfiteatro degli Scavi, ad Ascoli Piceno, l’11 luglio, a Piacenza il 13 luglio, a Varese il 14 luglio, e Bologna il 16 luglio. I biglietti saranno in vendita su Ticketone da lunedì 12 febbraio 2024. “E’ fluido – spiega Russell Crowe – è come un festival in cui raduno artisti che stimo, musicisti e cantastorie, e mettiamo su uno spettacolo”. In conferenza stampa l’attore americano ha anche affrontato temi delicati; come l’immigrazione: “Continuo a ripetere che quello che è fondamentale è di non scordare e non mettere da parte l’umanità. Ricordiamoci che ci sono persone che approdano sulle nostre spiagge da situazioni di sofferenze e disperazione. Non dobbiamo mai mai mai trascurare l’aspetto umano”. Ed ha toccato anche un altro tema di drammatica attualità: “C’è qualcosa che non capisco – prosegue il Gladiatore – come siamo stati capaci di inventare qualsiasi cosa e non riusciamo a trovare soluzioni che non siano diverse dalla guerra, come i problemi non riusciamo a risolverli se non ricorrendo al conflitto armato. Questa è una cosa che non capisco”.


Crowe ha anche parlato delle sue origini, ha scoperto recentemente le sue origini italiane: “E’ stato bellissimo scoprirlo, ho sempre avuto un’attrazione nei confronti dell’Italia, l’ho sempre percepita nella mia vita, e fin da piccolo ho sempre cercato di ritornare a questo legame che percepivo”. Foto di Brigitte Grassotti

”Lupin III-Il Castello di Cagliostro” di Miyazaki al cinema in 4K

”Lupin III-Il Castello di Cagliostro” di Miyazaki al cinema in 4KRoma, 8 feb. (askanews) – Mentre il suo ultimo film, “Il ragazzo e l’airone”, continua a conquistare il box office, il cinema celebra il premio Oscar Hayao Miyazaki con il ritorno sul grande schermo di “Lupin III – Il Castello di Cagliostro”, l’anime che nel 1979 segnò il suo debutto alla regia di un lungometraggio e che divenne il primo film d’animazione presentato al Festival di Cannes.


Il 4, 5, 6 marzo il film arriverà nelle sale italiane (elenco a breve su nexodigital.it) in versione rimasterizzata e restaurata in 4K, presentata con le voci italiane storiche, per permettere ai fan di rivivere la più bella avventura di Lupin diretta da Miyazaki, in uno dei titoli più famosi di tutta la storia degli anime. Nel film i protagonisti sono Lupin III e il suo fedele compagno Jigen. Insieme, sono riusciti a individuare la fonte delle banconote false che ha messo in ginocchio l’economia mondiale: Cagliostro, lo stato più piccolo del mondo governato dal conte omonimo. All’interno delle mura di pietra del castello, il conte tiene prigioniera la bella Clarisse, la quale possiede la chiave per accedere a un tesoro di inestimabile valore. Lupin desidera liberare la ragazza, punire i malvagi e, ovviamente, assicurarsi il tesoro. In questa straordinaria avventura, non mancano altri personaggi chiave della saga come la seducente Fujiko e il tenace Ispettore Zenigata.


La nuova Stagione Anime al Cinema, un progetto esclusivo di Nexo Digital distribuito in collaborazione coi media partner Radio Deejay, MYmovies.it, Lucca Comics&Games e ANiME Generation.

Amadeus: nessun tranello a Travolta. La Rai: cachet basso e no accordo commerciale

Amadeus: nessun tranello a Travolta. La Rai: cachet basso e no accordo commercialeSanremo, 8 feb. (askanews) – Il ballo del qua qua? “Mi sono divertito tantissimo, pensavamo potesse funzionare 10, ma che magari ha funzionato 8. John Travolta è stato avvisato di tutto. Nessun tranello, non è stato costretto a fare nulla. Tutto quello che è accaduto sul palco ne era a conoscenza, sapeva tutto; nessuna sorpresa, nessun tranello”. così Amadeus sull’episodio del ballo di John Travolta ieri sera al Teatro Ariston, che ha sollevato numerose critiche e valanghe di proteste sui social per la gag del ballo del qua qua fatta da Ama-Fiorello e il superospite di ieri sera John Travolta.


“Fiorello è il più grande showman che abbiamo e fa parte della comicità far fare a persone molto importanti cose che apparentemente non farebbero mai”, ha aggiunto Amadeus in conferenza stampa sollecitato dai giornalisti. “È una cosa che possono fare poche persone: in Italia solamente Fiorello, in America Jimmy Fallon”, ha proseguito il conduttore. Intanto la Rai ha precisato che “non c’è stato nessun accordo di carattere commerciale con Travolta né con società che lo rappresentano. Sul tema ‘scarpe’ non c’è alcun tipo di accordo commerciale”, sull’accusa di pubblicità occulta per aver ripreso in tv l’immagine e la marca delle scarpe indossate da John Travolta.


Inoltre, sempre la Rai sul cachet per l’ospitata di John Travolta: “Si è trattato di un rimborso spese, basso”.

Al via da Pesaro il tour dello spettacolo su Nellie Bly

Al via da Pesaro il tour dello spettacolo su Nellie BlyRoma, 8 feb. (askanews) – Partirà l’11 febbraio dal Teatro Accademia di Pesaro il tour italiano dello spettacolo “Intorno al mondo in 72 giorni. Il viaggio di Nellie Bly”, vincitore nella sezione Teatro del programma “Per Chi Crea” di Siae, prodotto dall’associazione culturale Music Theatre International – M.Th.I. ETS.


“Ho sempre l”impressione che, se ci si impegna con energia, nulla è impossibile” ha affermato la protagonista Nellie Bly; il tour, che ha il patrocinio del Touring Club Italiano e della Società Geografica Italiana, è iniziato nel dicembre del 2023 con una “preview” presso il Teatro Comunale di Veroli. Le altre città in cui arriverà da marzo a maggio sono: Ancona (16 marzo, Teatro Panettone), Jesi (17 marzo, Teatro il Piccolo), Pieve Santo Stefano (28 aprile, Teatro Comunale G. Papini), Velletri (4 maggio, Magazzini Teatrali), Magliano Sabina (11 maggio, Teatro Manlio). Lo spettacolo racconta l’avventura intorno al mondo della ventiquattrenne Elisabeth Cochran, in arte Nellie Bly, giovane e ardimentosa giornalista statunitense. Nel 1888 convinse Joseph Pulitzer, il suo capo al New York World, ad affidarle il compito di battere il record di Phileas Fogg, protagonista del romanzo di Jules Verne “Il giro del mondo in 80 giorni”. Fu la prima donna a compiere il giro del mondo senza alcun accompagnamento maschile e divenne un simbolo di emancipazione femminile. I suoi resoconti di viaggio, che la resero famosa all’epoca e contribuirono a rilanciare il giornale, furono da lei raccolti nel libro “Around the world in seventy-two days”, tradotto e adattato in una sceneggiatura originale da Paola Sarcina e Diana Forlani, regista ed interprete dello spettacolo.


Arricchisce lo spettacolo la proiezione di immagini d’epoca dei luoghi visitati dalla giornalista, provenienti dall’archivio storico della Società Geografica Italiana e della Library of Congress di Whashington. Questo elemento di ricerca e ricostruzione storico-iconografica è stato motivato dalla volontà di poter restituire al pubblico le immagini di quei luoghi così come erano probabilmente stati visti da Nellie che, avendo dimenticato la sua Kodak a New York, non poté restituire di persona una testimonianza fotografica del suo viaggio. La voce di Jules Verne è di Lorenzo Acquaviva, le musiche di Massimo Fedeli, il montaggio video di Federico Spirito ed Alessio Raponi; i costumi di Rita Sorgi e le foto di scena di Teresa Mancini.

Ascolti di Sanremo in flessione nella seconda serata ma restano numeri da record

Ascolti di Sanremo in flessione nella seconda serata ma restano numeri da recordRoma, 8 feb. (askanews) – La seconda serata del Festival di Sanremo è stata vista da 10.361.000 spettatori con il 60,1% di share, una flessione rispetto allo scorso anno e anche al giorno dell’inaugurazione. La prima parte della seconda serata del festival (dalle 21.17 alle 23.29) ha raccolto 13 milioni 434mila spettatori con il 57.6%; la seconda parte (dalle 23.32 all’1.33) è stata seguita da 6 milioni 899mila pari al 66.2%.


Lo scorso anno (con Francesca Fagnani ad affiancare Amadeus) collegati davanti alla tv c’erano stati 10.545.000 di spettatori per il 62,3% di share. Nel 2023 la seconda serata del festival aveva raccolto nella prima parte (dalle 21.18 alle 23.37) 14 milioni 87mila telespettatori pari al 61.1% di share; nella seconda (dalle 23.40 all’1.40) 6 milioni 352mila con il 65.6%.Ieri record di share (dai tempi di Baudo) con il 65,1% per una serata lunghissima che ha presentato tutte e trenta le canzoni in gara. La serata di inaugurazione era stata vista da 10.561.000 di spettatori.


Nell’edizione 2023 condotta da Amadeus e Gianni Morandi, la seconda serata registrò 10.545.000 spettatori con il 62.3% di share. Nell’edizione 2022, fu seguita da 11.320.000 spettatori con il 55.8% di share. Sanremo 2021, nella seconda serata, registrò 7.586.000 con il 42.10% di share. Infine, la seconda serata di Sanremo 2020 con Amadeus, Fiorello e Tiziano Ferro fu seguita da 9.693.000 con il 53.30% di share.