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Benedetta Rossi voce narrante di Kina e Yuk alla scoperta del mondo

Benedetta Rossi voce narrante di Kina e Yuk alla scoperta del mondoRoma, 30 gen. (askanews) – Dai fornelli al cinema. Benedetta Rossi, diventata famosa con il suo canale YouTube “Fatto in casa da Benedetta” sarà la voce narrante di “Kina e Yuk alla scoperta del mondo”, secondo lungometraggio di Guillaume Maidatchevsky, autore di documentari sugli animali, che dopo “Ailo- Un’avventura tra i ghiacci” torna a raccontare una storia ai confini del Grande Nord. Il film uscirà al cinema dal 7 marzo distribuito in esclusiva per l’Italia da Adler Entertainment.

“Kina e Yuk alla scoperta del mondo” segue le avventure di una coppia di volpi polari nell’estremo Nord. Separati dallo scioglimento dei ghiacci, dovranno affrontare molti pericoli ed esplorare nuovi territori nella speranza di riunirsi in tempo per la nascita dei loro cuccioli. “Ho deciso di raccontare la storia di Kina e Yuk perché amo la natura e ho la fortuna di vivere da quando sono piccola nella natura, tra mare e montagne. Sono convinta che tutti, grandi e piccini, debbano vedere film emozionanti ed educativi come questo – ha detto Benedetta Rossi – Kina e Yuk non è solo una splendida avventura, è un racconto che ci ricorda quanto sia indispensabile il rispetto per la natura, tema di estrema attualità che deve essere portato sempre più all’attenzione del grande pubblico di tutte le età”.

Blogger, scrittrice e conduttrice tv, Benedetta Rossi dopo aver conquistato il pubblico della rete con la sua empatia e semplicità, è diventata con Fatto in Casa da Benedetta un “love brand” con oltre 20 milioni di fan social, più di 1 milione di libri venduti, il secondo sito di cucina in Italia, un programma televisivo e una serie tv animata.

Sbarigia (Cinecittà): Sandra Milo volto del cinema italiano nel mondo

Sbarigia (Cinecittà): Sandra Milo volto del cinema italiano nel mondoRoma, 29 gen. (askanews) – “Il cinema oggi piange una indimenticabile protagonista del cinema, anticonformista e icona della commedia italiana. Sotto la direzione di maestri come Federico Fellini, Roberto Rossellini, Gabriele Salvatores e Pupi Avati, ha connotato con la sua vivacità e originalità una lunga epoca del cinema italiano. Sandra Milo ci ha raccontato i mille mondi della femminilità e, ancora oggi, nelle donne del cinema italiano risiede una parte di lei. Tutta Cinecittà la ricorderà tra i volti che hanno portato il cinema italiano nel mondo”, così Chiara Sbarigia, Presidente di Cinecittà, in ricordo di Sandra Milo, scomparsa questa mattina a 90 anni.

Vasco Live 2024, a Bibione la data zero il 2 giugno

Vasco Live 2024, a Bibione la data zero il 2 giugnoRoma, 29 gen. (askanews) – La data zero, o “prova generale” aperta al pubblico, del Vasco Live si terrà il 2 giugno allo Stadio Comunale di Bibione. Un appuntamento ormai consueto con l’anteprima del concerto, alla vigilia della partenza vera e propria della grande carovana Vasco Live.

“Ufficializziamo con entusiasmo questo importante appuntamento con la grande musica a Bibione: a giugno la nostra località sarà il centro dell’attenzione degli appassionati di musica rock italiana – dichiara il Sindaco di San Michele al Tagliamento Flavio Maurutto – ospitando Vasco Rossi. Una vera e propria icona in grado di riunire attorno a sé un pubblico smisurato e fedelissimo, con pezzi entrati nella storia. Siamo orgogliosi di poter accogliere quello che si prospetta essere un evento indimenticabile per l’estate bibionese”. Il Tour 2024 di Vasco Rossi parte da Milano allo Stadio San Siro con 7 date tutte sold-out, 07, 08, 11, 12, 15, 19 e 20 giugno, per proseguire con il poker a Bari, 25, 26, 29 e 30 giugno allo stadio San Nicola (tre date su quattro sono già sold-out).

I biglietti per la data zero di Bibione del 2 giugno saranno disponibili per il Blasco Fan Club dalle ore 12:00 del 30 gennaio. Gli utenti iscritti a My Live Nation avranno accesso ai biglietti dalle ore 12:00 del 31 gennaio su www.livenation.it. L’apertura vendita generale partirà dalle ore 12:00 del 1 febbraio su Vivaticket, Ticketmaster, Ticketone.

Dal 21 marzo nelle sale “Fela – Il mio dio vivente” di Daniele Vicari

Dal 21 marzo nelle sale “Fela – Il mio dio vivente” di Daniele VicariRoma, 29 gen. (askanews) – In gara ai David di Donatello e ai Nastri D’Argento 2024, “Fela – Il mio dio vivente”, diretto da Daniele Vicari, arriva nelle sale cinematografiche il 21 marzo, distribuito da Luce Cinecittà.

Primi anni ’80. Un giovane regista, Michele Avantario, incontra il grande musicista e rivoluzionario nigeriano Fela Kuti e da quel momento dedica la sua vita alla realizzazione di un film interpretato dallo stesso Fela. Non ci riuscirà mai, ma scoprirà qualcosa di più importante per lui: una nuova idea di esistenza. “Quella di Michele Avantario è una storia di travolgente passione per il cinema, per la musica, per l’Africa – spiega il regista Daniele Vicari – La storia di un ragazzo che si fa uomo inseguendo per tutta la vita un sogno: realizzare un film sul mito carismatico e irraggiungibile di Fela Kuti. Con questo film provo a raccontare una storia semplice ma potente, quella di un ragazzo che si confronta con un mito vivente, tentando di realizzare un film impossibile. Una storia che suona, balla, fuma, ama, viaggia, che ha il sapore dell’Africa, della politica, degli anni ’70 e che supera ogni forma di colonialismo, anche quello ‘interiore’ che ancora oggi ci portiamo dentro”.

Il film presentato alla Festa di Roma, già vincitore del Premio Movie to music, ora in gara per i David di Donatello e i Nastri d’Argento, è una produzione Fabrique Entertainment e Luce Cinecittà con Rai Cinema in co-produzione con Lokafilm e Grasshopper Films, prodotto da Renata Di Leone, Giovanni Capalbo, Federico Poillucci, Clare Spencer e ha la voce narrante di Claudio Santamaria. Fela Kuti – cantante, compositore, sassofonista, tastierista, leader musicale, uomo politico e capo spirituale – rimane uno dei più controversi musicisti e leader africani che ha lottato per i diritti, malgrado le diffamazioni, le vessazioni e persino le innumerevoli carcerazioni da parte del governo nigeriano. Durante una tumultuosa carriera si è confermato come un eroe agli occhi di molti africani. Ha conquistato il mercato internazionale producendo oltre 80 dischi dichiaratamente politici.

Michele Avantario è stato un filmmaker e video artista italiano con una lunga esperienza in programmi tv, video musicali e video arte. Nato a Roma, amava la musica jazz e africana, in particolare i ritmi afrobeat di Fela Kuti.

Al cinema dal 22 febbraio “The Cage”, boxing movie su MMA femminile

Al cinema dal 22 febbraio “The Cage”, boxing movie su MMA femminileRoma, 29 gen. (askanews) – Esce al cinema il 22 febbraio distribuito da Rodeo Drive lo sport-action movie al femminile “The Cage – Nella Gabbia”, il nuovo film di Massimiliano Zanin con Aurora Giovinazzo, Valeria Solarino, Brando Pacitto, Désirée Popper, Alessio Sakara e con Patrizio Oliva, con la partecipazione di Fabrizio Ferracane.

Il film, presentato in anteprima ad Alice nella Città, è prodotto da Rodeo Drive, Wave Cinema, Fairway Film con Rai Cinema. Giulia (Aurora Giovinazzo), una ragazza cresciuta in una comunità di accoglienza dopo la perdita dei genitori, lavora in un piccolo zoo privato che si prende cura di animali recuperati dal commercio illegale o dismessi dai circhi, di proprietà del fidanzato, Alessandro (Brando Pacitto), assiduo frequentatore di una congregazione religiosa guidata dal carismatico Padre Agostino (Fabrizio Ferracane). Giulia è stata una giovane promessa dell’MMA femminile, uno sport in grande ascesa e solo apparentemente privo di regole, nel quale ha provato a combattere i fantasmi della sua vita complicata. Questo fino a fino a prima di ritirarsi dopo un tragico incidente nella gabbia da combattimento. Il desiderio di tornare sul ring è però più forte di ogni cosa, anche delle rimostranze di un fidanzato che dice di preoccuparsi per lei ma che, in realtà, semplicemente non riesce ad affrontare l’idea che Giulia possa trovare la propria strada affrancandosi dalla gabbia che lui ha costruito su misura per lei. Una casa, un lavoro, una famiglia da mettere in piedi. Contro tutto, Giulia decide di tornare ad allenarsi e sfidare nuovamente l’atleta che è stata la causa del suo abbandono, Beauty Killer (Désirée Popper). Fondamentale per la sua decisione è anche l’arrivo in palestra di una nuova allenatrice, Serena (Valeria Solarino) un’ex atleta che, come lei, deve fare i conti con un passato difficile: una famiglia che l’ha rifiutata dopo essersi dichiarata omosessuale e una carriera da fighter finita malamente. Al suo fianco, l’allenatore in seconda Salvo, interpretato dall’ex pugile Patrizio Oliva, oro olimpico e campione del mondo che, con la sua presenza, regala un’intensa verità ai momenti del film dedicati alla boxe. Il legame profondo che si instaura tra le due porterà Giulia ad affrontare il difficile percorso verso la libertà dalla gabbia di una vita nella quale rischiava di rimanere rinchiusa.

“The Cage – Nella Gabbia” è un boxing movie adrenalinico e appassionante in cui la ricerca della libertà è il filo conduttore della storia. Un racconto intimo e toccante ambientato nella spettacolare arena dell’MMA femminile.

E’ morta Sandra Milo, la “Sandrocchia” di Federico Fellini

E’ morta Sandra Milo, la “Sandrocchia” di Federico FelliniRoma, 29 gen. (askanews) – È morta all’età di 90 anni Sandra Milo. L’attrice si è spenta nella sua abitazione e tra l’affetto dei suo cari come aveva richiesto. Lo ha reso noto la famiglia. Al secolo Elena Liliana Greco, in arte Sandra Milo, era nata l’11 marzo 1933 a Tunisi. Ispiratrice di grandi registi italiani e francesi si sposa giovanissima, a soli 15 anni, con il Marchese Cesare Rodighiero. Il matrimonio sfortunatamente dura un paio di mesi, ma quanto le basta per avvicinarsi a un’elite molto ricercata. Nel 1953 decide di cominciare a recitare e lo fa nella pellicola di Giorgio Bianchi Via Padova, 46 accanto a Peppino De Filippo, Alberto Sordi, Giulietta Masina, Memmo Carotenuto, Massimo Dapporto, Ernesto Almirante, Vittorio Duse, Lamberto Maggiorani e Virna Lisi, ma in un cast così variegato di noti volti nessuno si accorge del suo. Con Antonio Pietrangeli il primo sodalizio artistico. Affiancherà Alberto Sordi ne Lo scapolo (1955), e proprio grazie alle sue forme particolarmente rotonde e vistose e per quella sua strana voce, ancora da bambina, si impone come una maggiorata del grande schermo, prendendo parte a numerose commedie: Adua e le compagne (1960), accanto a Claudio Gora e Marcello Mastroianni in Fantasmi a Roma (1961). Infine, nel 1964, diventa protagonista de La visita. Dopo aver recitato con Gino Cervi in Moglie e buoi (1956), ha un piccolo ruolo nel film Mio figlio Nerone (1956) con Brigitte Bardot, Alberto Sordi, Vittorio De Sica e la grande diva del muto americana Gloria Swanson. Lavorerà con De Sica anche ne La donna che venne dal mare (1956). Nel 1959, dopo il matrimonio con il produttore Moris Ergas recita per Roberto Rossellini ne Il generale Della Rovere (1959), accanto a De Sica e a Vittorio Caprioli. Stroncata dalla critica si rifugia in Francia e Claude Sautet la sceglie come partner di Jean-Paul Belmondo in Asfalto che scotta (1960). Federico Fellini le organizza un provino in casa e diventa la femme fatale ironica e disinibita ne 8 ½ (1963) con Marcello Mastroianni, Claudia Cardinale, Mario Pisu, Rossella Falk, Anouk Aimée, Barbara Steele, Caterina Boratto, Annibale Ninchi e Giuliana Calandra, facendole ottenere fra l’altro il suo primo Nastro d’Argento come miglior attrice non protagonista. La Milo gli rimane accanto per 17 lunghi anni in cui Giulietta Masina – moglie di Fellini – era a conoscenza della relazione extraconiugale del marito e si era ritrovata persino a recitare con la Milo ne Giulietta degli Spiriti (1965), vincendo il suo secondo Nastro d’Argento. Nasce “Sandrocchia”, così la soprannominava affettuosamente lui. E ancora Le voci bianche (1964), La donna è una cosa meravigliosa (1964). Chiusa il burrascoso matrimonio con Ergas, dal quale nascerà Deborah, attualmente giornalista televisiva, troverà un nuovo amore con Ottavio De Lollis, che la renderà madre di Ciro e Azzurra. Nel 1987, recita con Jeanne Moreau in Remake, poi spinta dall’amicizia con Bettino Craxi, si improvvisa conduttrice televisiva su Rai Due con il programma “Piccoli fans”, programma per bambini che la riporterà nuovamente in auge. Nel 1990 durante la trasmissione “L’amore è una cosa meravigliosa” il brutto scherzo telefonico fattole in diritta dove la sia avvertiva di un incidente – peraltro mai accaduto – del figlio Ciro. La Milo scappa in lacrime dallo studio, ma le urla della Milo diventano un tormentone per programmi come “Blob” e “Target”. Nel 2021 viene premiata con un David di Donatello alla carriera.

Virginia Raffaele con lo spettacolo “Samusà” al Brancaccio di Roma

Virginia Raffaele con lo spettacolo “Samusà” al Brancaccio di RomaRoma, 28 gen. (askanews) – Dopo lo spettacolo Performance del 2015 e anni particolarmente intensi che l’hanno vista protagonista in tv di uno show e una serie televisiva tutti suoi, oltre alla conduzione del Festival di Sanremo e il doppiaggio di Morticia nel cartone animato La Famiglia Addams, Virginia Raffaele torna con Samusà, al Brancaccio di Roma, dal 30 gennaio all’11 febbraio.

Il racconto di Samusà si nutre dei ricordi di Virginia e di quel mondo fantastico in cui è ambientata la sua infanzia reale: il luna park. Da lì si sviluppa in quel modo tutto della Raffaele di divertire ed emozionare, stupire e performare, commuovere e far ridere a crepapelle. “Sono nata e cresciuta dentro un luna park, facevo i compiti sulla nave pirata, cenavo caricando i fucili, il primo bacio l’ho dato dietro il bruco mela. Poi il parco ha chiuso, le giostre sono scappate e adesso sono ovunque: le attrazioni sono io e siete voi. Tutto quello che siamo diventati stupisce quanto un giro sulle montagne russe e confonde più di una passeggiata tra gli specchi deformanti”.

La regia si avvale della grande firma di Federico Tiezzi. Samusà è scritto da Virginia Raffaele, Giovanni Todescan, Francesco Freyrie, Daniele Prato, con Federico Tiezzi.

”Il patto del silenzio”, su RaiPlay il film sul bullismo

”Il patto del silenzio”, su RaiPlay il film sul bullismoRoma, 28 gen. (askanews) – In esclusiva su RaiPlay dal 3 febbraio “Il patto del silenzio”, pluripremiato film di indagine psicologica che segna il debutto nel lungometraggio di Laura Wandel, candidato agli Oscar dal Belgio.

Al suo ingresso nella scuola elementare Nora, 7 anni, assiste agli atti di bullismo di cui è vittima suo fratello maggiore Abel, anche lui studente nello stesso istituto. All’inizio la bambina è scioccata e cerca di attirare l’attenzione degli insegnanti e del padre, ma Abel vuole tenere tutto segreto per non subire le ritorsioni dei suoi compagni aguzzini e le impone di rimanere in silenzio. Nora vivrà un terribile conflitto interiore, mentre suo fratello troverà come unica via d’uscita dall’isolamento, quella di adottare gli stessi comportamenti dei suoi compagni bulli, rischiando di trasformarsi da vittima in carnefice, fino a un commovente finale. La regista belga Laura Wandel segue questa piccola ma drammatica vicenda con straordinaria sensibilità, restando ad altezza di bambino, concentrata sui volti dei due bravissimi protagonisti. Il racconto mette perfettamente a fuoco il controverso microcosmo infantile, con le sue fragilità e crudeltà, dove gli adulti faticano ad entrare, genitori o insegnanti che siano. Le tecniche di ripresa e le interpretazioni coinvolgenti dei due giovani attori, in particolare della piccola Maya Vanderbeque, permettono invece allo spettatore di vivere dal di dentro le crude esperienze di emarginazione e bullismo raccontate dal film.

Nel cast, oltre alla strepitosa Maya Vanderbeque (Nora), da segnalare Günter Duret (il fratello, Abel), Karim Leklou (Il padre), Laura Verlinden (Madame Agnès). La pellicola ha ricevuto nel 2021 il Premio Fipresci Miglior film al Cannes Film Festival; ha ottenuto 10 nominations e 7 premi al Magritte Awards; nel 2021 al London Film Festival è stato premiato come Migliore opera prima e nel 2021 all’European Film Award Nomination come Scop. “Il patto del silenzio” è un film per tutti, ma assolutamente da non perdere per insegnanti, genitori e figli.

Circo contemporaneo, torna a Roma “l’Uomo calamita”

Circo contemporaneo, torna a Roma “l’Uomo calamita”Roma, 28 gen. (askanews) – Dopo il debutto nel 2019 al Teatro Vascello, torna a Roma dal 2 al 4 febbraio, sempre al Vascello, L’Uomo Calamita, lo spettacolo che ha mostrato al pubblico europeo le infinite potenzialità del circo contemporaneo come cerniera tra le arti. Scritto e diretto da Giacomo Costantini della compagnia El Grito in collaborazione con Wu Ming 2 di Wu Ming Foundation, in questi anni L’Uomo Calamita ha collezionato ben 20mila spettatori nelle oltre 100 rappresentazioni svolte nei teatri italiani e stranieri. Un lavoro frutto della riuscita contaminazione tra performance e parola, Circo El Grito e Wu Ming Foundation intrecciano infatti la scrittura narrativa con la drammaturgia circense per uno spettacolo che tiene insieme circo contemporaneo, illusionismo, musica e letteratura. Tra spericolate acrobazie, colpi di batteria e magie surreali, la voce dal vivo di Wu Ming 2 guida lo spettatore in un circo clandestino durante la seconda guerra mondiale. L’11 settembre 1940 con una circolare telegrafica, il capo della polizia ordina che vengano controllati tutti i carrozzoni, i circhi e le carovane, affinché “vengano rastrellati e concentrati sotto rigorosa vigilanza”. L’Uomo Calamita e altri fenomeni da baraccone si ritrovano così senza tendone, senza lavoro e ricercati dalla polizia. Lena – una bimba di otto anni – si ritrova invece senza il suo supereroe preferito e senza lo spettacolo che attendeva dall’anno prima. Per sfuggire alla persecuzione, i circensi sono costretti a darsi alla macchia ma, con l’aiuto di Lena, usano i propri poteri, l’astuzia e il magnetismo per combattere il nazi-fascismo. L’Uomo Calamita è un super eroe che combatte l’assurdità della guerra tra funambolismi del corpo e della lingua con i suoi pericolosi esercizi di equilibrismo magnetico che lasciano il pubblico con il fiato sospeso, mentre Cirro sfoga sulla batteria tutta la rabbia accumulata da quando i nazisti hanno ucciso suo fratello. Wu Ming 2 prende parte alla storia non soltanto attraverso la voce narrante ma cimentandosi in un esercizio dalla cui riuscita dipende la vita dell’Uomo Calamita. “Siamo circensi, quando sfidiamo la morte lo facciamo sul serio”, dice Costantini che in uno dei suoi numeri è incatenato, appeso per i piedi, immerso dentro una vasca d’acqua.

Roma Film Music Festival torna nel nome di James Bond

Roma Film Music Festival torna nel nome di James BondRoma, 28 gen. (askanews) – Roma Film Music Festival torna nel nome di James Bond e sceglie l’agente segreto più celebre del mondo per annunciare la sua terza edizione. La manifestazione internazionale dedicata al mondo delle colonne sonore e ai suoi protagonisti è in calendario a Roma dall’8 al 13 aprile e presenta in prima assoluta per l’Italia uno dei titoli più premiati e amati dal pubblico. 007 Skyfall In Concert, prodotto da Film Concert Live! in collaborazione con EON Productions e Metro Goldwyn Mayer Studios, arriva all’Auditorium della Conciliazione con due repliche: venerdì 12 e sabato 13 aprile, e apre le vendite da lunedì 29 gennaio su Ticketone (con la promo early bird biglietti in promozione scontati fino al 14 febbraio). Sul grande schermo Daniel Craig veste i panni della leggendaria spia tra azioni mozzafiato e un ritmo che inchioda alla poltrona, mentre sul palco i 90 elementi dell’Orchestra Italiana del Cinema diretti da Anthony Gabriele eseguono dal vivo la colonna sonora integrale del film in perfetto sincrono con le immagini.  Le musiche – firmate da Thomas Newman – hanno conquistato il BAFTA per la Migliore Colonna Sonora. Diretto da Sam Mendes, “Skyfall” ha ottenuto nel 2012 due Premi Oscar (Miglior montaggio sonoro e Migliore Canzone, per l’omonimo brano interpretato da Adele), e vede 007 alle prese con uno dei suoi avversari più formidabili, lo spietato cyberterrorista ed ex agente del MI6 Raoul Silva. L’azione inizia quando un hard disk contenente le identità di ogni agente segreto britannico sotto copertura viene rubato. La missione di Bond per recuperare l’unità trafugata lo porta da una frenetica corsa sui tetti di Istanbul al violento mondo criminale di Macao e, infine, per le strade di Londra e nel cuore stesso dell’MI6. L’inseguimento del malvagio Silva culmina in un epico scontro a Skyfall Lodge, la remota tenuta di famiglia di Bond nelle Highlands scozzesi. Judi Dench ritorna ancora una volta nel ruolo dell’instancabile M. “Skyfall” segna anche il ritorno di due personaggi familiari e amatissimi dai fan della serie: l’ingegnoso responsabile delle forniture Q (Ben Whishaw) e l’affascinante e intraprendente Eve Moneypenny (Naomie Harris).