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Cinema, nasce l’Archivio per il Cinema Indipendente Italiano

Cinema, nasce l’Archivio per il Cinema Indipendente ItalianoRoma, 20 mar. (askanews) – Nasce l’Archivio per il Cinema Indipendente Italiano, un progetto di digitalizzazione, catalogazione e creazione di una piattaforma online open source e partecipativa, dove gli utenti potranno non solo consultare i materiali, ma anche dare vita a un proprio profilo, commentare i film, aggiungere informazioni, segnare parole chiave nei singoli frame, creare liste personalizzate di filmati o scene, condividere post.


I primi lavori di Luca Guadagnino e quelli di Michelangelo Frammartino, i primi cortometraggi di Giorgio Diritti, Costanza Quatriglio, Francesco Costabile, Giacomo Abruzzese o ancora Simone Massi e Susanna Nicchiarelli, presente con le opere “La Madonna nel frigorifero” (2002) o “Giovanna Z., Una storia d’amore” (2005) e l’esordio alla regia nel cortometraggio di Paolo Cognetti. Pellicole, ma anche cataloghi, testi, corrispondenze, pubblicazioni, fotografie. E poi un’ampia collezione di materiale inedito, tra cui ad esempio la registrazione del monologo che Alessandro Baricco tenne nel 2001. Un patrimonio unico di film e documenti del cinema indipendente italiano che, da oggi, è accessibile a tutti. Fondato ufficialmente nel 1990, ma concepito già alla fine degli anni ’80, quando il “Bellaria Film Festival” (fino al 2005 noto come “Anteprima per il cinema indipendente italiano”) era diretto da un “triumvirato” d’eccezione composto da Morando Morandini, Enrico Ghezzi e Gianni Volpi, l’Archivio si apre così a un pubblico più ampio grazie alle moderne tecnologie digitali.


Promosso dal Comune di Bellaria Igea Marina e Approdi srl con il sostegno del ministero della Cultura, il progetto è stato presentato oggi nel corso della conferenza stampa al Ministero della Cultura alla presenza del Sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni, del sindaco di Bellaria Igea Marina e presidente dell’Archivio per il Cinema Indipendente Italiano Filippo Giorgetti e di Sergio Canneto, Amministratore Approdi, ente gestore dell’Archivio per il Cinema Indipendente Italiano. Il progetto ha visto la digitalizzazione di oltre 5.000 titoli sotto la supervisione di Alessandro Gagliardo, ricercatore e progettista, restituendo uno spaccato storico e culturale prezioso del cinema italiano. L’Archivio per il Cinema Indipendente Italiano, completamente digitalizzato, raccoglie tutti i film selezionati e non selezionati nelle passate edizioni del “Bellaria Film Festival”. Tra gli autori presenti in archivio, oltre ai già citati, ad esempio Daniele Gaglianone, Alina Marazzi, Agostino Ferrente, Corso Salani, Antonio Rezza, Flavia Mastrella.


Ad arricchire il catalogo anche tanto materiale inedito, che verrà svelato agli utenti con nuove pubblicazioni a cadenza settimanale e che ha per protagonisti artisti di caratura internazionale. Ci sarà inoltre una wiki ufficiale dedicata all’Archivio, dove chiunque potrà contribuire liberamente aggiungendo informazioni, ricostruendo la storia del Festival e offrendo nuovi spunti di lettura. Non si tratta solo di conservazione, dunque, ma di un archivio in continuo movimento, proprio come il cinema indipendente che rappresenta. Alla base c’è infatti un percorso lungo più di trent’anni, attraverso la raccolta di documenti che oggi vengono condivisi come contributo iniziale per un’indagine aperta e in incessante evoluzione sul cinema indipendente italiano, in formato digitale e accessibile a tutti. All’interno dell’archivio sarà possibile ripercorrere anno per anno questo lungo percorso, ricostruendo la memoria del Festival e le sue molteplici traiettorie artistiche.


La piattaforma è stata realizzata grazie alla collaborazione con il Circolo Cinematografico Linea d’Ombra, attraverso i fondi Next Generation EU destinati al PNRR. Tra i partner anche Hera, Romagna Acque e 4/Terzi APS. “La tecnologia al servizio della conservazione e della valorizzazione della memoria. Grazie a questo progetto di digitalizzazione sostenuto dal ministero, finalmente, viene assicurato un futuro al patrimonio raccolto negli anni dal Bellaria Film Festival e ancor più al percorso di ricerca artistica sviluppatosi lungo le traiettorie attraversate dal cinema indipendente italiano, intercettate dalla manifestazione. Ma non solo. La grande storia del nostro Paese – immortalata nelle tante piccole storie raccontate nei film protagonisti delle diverse edizioni della kermesse – viene così trasmessa alle nuove generazioni. Una ricchezza unica, che da oggi è a disposizione di tutti” ha affermato il Sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni.

Belluso Noseda: la mia vita ‘on the road’ con la star classica

Belluso Noseda: la mia vita ‘on the road’ con la star classicaMilano, 20 mar. (askanews) – (di Cristina Giuliano) “Un viaggio straordinario, vissuto sempre insieme, tra palcoscenici, emozioni e nuove avventure”. Così, a caldo, ad askanews Lucia Belluso Noseda, soprano, descrive la sua vita con il marito Gianandrea Noseda, confermato in queste ore alla direzione della National Symphony Orchestra di Washington DC, con una decisione storica che estende il mandato del Maestro lombardo fino alla stagione del centenario nel 2031 e che coincide con la forte attenzione dell’amministrazione USA nei confronti del Kennedy Center. La signora Belluso è radiosa, come sempre, costante compagna nella vita del Maestro. Una vita ‘on the road’ condivisa ai vertici della musica classica.


Askanews: Lei e il Maestro avete condiviso i momenti più belli e tanti successi. Come vi siete conosciuti? Da quanto tempo siete sposati? Quali sono state le tappe all’estero? Quali sono i luoghi che avete più amato e perché?Belluso Noseda: “Era il 1983 quando ho deciso che la musica sarebbe stata la mia strada. Dopo aver superato l’esame di ammissione al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, ho lasciato la mia amata Catania per trasferirmi al Nord. È stato lì che ho incontrato Gianandrea Noseda, mio compagno di studi nella classe di composizione. Da quel momento, le nostre vite si sono intrecciate indissolubilmente.


Gli anni di studio sono stati impegnativi ma straordinari. Pur avendo scelto percorsi diversi – lui la direzione d’orchestra, io il canto – il nostro cammino è sempre stato condiviso. Nel 1991 ci siamo sposati e, dal 1993, abbiamo vissuto insieme i primi passi di una carriera nella direzione d’orchestra che, all’inizio, avremmo potuto solo sognare.Abbiamo vissuto le emozioni dei primi concerti, i concorsi vinti, i primi ingaggi in Italia e all’estero. Dal 1995 abbiamo iniziato a viaggiare costantemente, scoprendo nuovi luoghi e imparando nuove lingue. La Spagna e la Francia sono state tra le prime mete frequenti, fino all’arrivo del primo incarico importante a San Pietroburgo, una città che abbiamo amato profondamente.


Quando abbiamo iniziato a frequentarla nel 1997, la vita quotidiana era ancora segnata dall’eredità sovietica, ma si respirava un’aria di cambiamento, un’apertura al mondo. Abbiamo assistito alla nascita dei primi supermercati, delle prime pizzerie, e vissuto da vicino la rinascita culturale della città. Fino al 2005 San Pietroburgo è stata una presenza costante nella nostra vita, e anche negli anni successivi siamo tornati più volte.Nel frattempo, è arrivata la nomina all’Orchestra BBC Philharmonic di Manchester, dando inizio al periodo inglese. Poi New York, grazie alla speciale collaborazione con il Metropolitan. E ancora, l’intenso e meraviglioso periodo come Direttore Musicale al Teatro Regio di Torino, città che portiamo nel cuore. Infine, la nomina a General Music Director dell’Opera di Zurigo e a Music Director della National Symphony Orchestra di Washington DC. Un viaggio straordinario, vissuto sempre insieme, tra palcoscenici, emozioni e nuove avventure”.


Askanews: Cosa significa essere un’italiana all’estero? L’Italia fuori dei confini nazionali è costituita oggi da circa sei milioni di cittadini e cittadine. Una presenza cresciuta dal 2006 del +91%: cosa offre un Paese straniero a noi italiani? E cosa le manca dell’Italia?Belluso Noseda: “La nostra condizione di italiani all’estero è, in un certo senso, privilegiata. Mio marito ed io viaggiamo per la musica, frequentando gli ambienti culturali di diverse città e Paesi. In un modo speciale, portiamo con noi un’espressione d’arte che rappresenta anche l’Italia, diffondendone la bellezza e il valore nel mondo.I musicisti, da sempre, sono abituati a spostarsi, a vivere in luoghi diversi e lontani, a intrecciare esperienze con culture differenti. Questo ci ha reso naturalmente aperti al dialogo e allo scambio, arricchendo il nostro percorso umano e professionale”.Askanews: Come descriverebbe la sua vita a Washington DC?Belluso Noseda: “Washington è una delle città americane che preferisco: qui si respira la grandiosità della capitale. I suoi splendidi memoriali, la suggestiva passeggiata tra i ciliegi in fiore, i magnifici musei – tutti gratuiti – e il perfetto equilibrio tra spazi verdi e ordine urbano la rendono un luogo unico. Il Kennedy Center, cuore pulsante della vita culturale, aggiunge ulteriore fascino a una città che sa essere al tempo stesso maestosa e accogliente”.Askanews: Lei è molto ammirata per eleganza e sobrietà: lo percepisce?Belluso Noseda: “Viaggiando per il mondo, noto spesso come gli italiani si distinguano per la loro eleganza, anche in contesti più informali. Basta passeggiare sulla Fifth Avenue di New York per riconoscere subito chi è italiano. Credo che crescere immersi nella bellezza, dall’arte all’architettura, abbia contribuito a forgiare un vero e proprio ‘DNA dello stile’, un’eleganza innata che all’estero viene particolarmente apprezzata”.Askanews: Cosa le ha insegnato questa vita fuori dai confini nazionali e come ha arricchito la Sua?Belluso Noseda: “Viaggiare non amplia solo i confini geografici, ma anche quelli mentali. Ogni nuovo luogo visitato è un’opportunità per scoprire l’identità di chi lo abita, le sue tradizioni, il suo modo di vivere. Questa conoscenza favorisce il dialogo tra i popoli e crea un legame profondo con culture diverse. Per me, ogni viaggio è un arricchimento. Amo le lingue straniere e, nel corso degli anni, ho cercato di apprenderne diverse. Ora sono immersa nello studio del tedesco, una sfida che affronto con curiosità e passione”.Askanews: Qualcuno sostiene che fuori dai nostri confini diventiamo ancora più italiani. A quali tradizioni italiane Lei è più legata?Belluso Noseda: “Sia mio marito che io, più viaggiamo e più apprezziamo l’Italia: la sua bellezza, le sue tradizioni e la sua cultura. Per questo, le nostre vacanze sono ormai dedicate alla scoperta di quei luoghi italiani che ancora non conosciamo.Anche quando siamo all’estero, cerchiamo di mantenere un legame con il nostro Paese. Seguiamo i telegiornali italiani – siamo grandi fan di RAI News – e alcuni programmi televisivi che ci fanno sentire un po’ più vicini a casa. E se la nostalgia si fa sentire, da vera catanese, preparo un bel piatto di rigatoni alla Norma: i sapori della mia terra hanno il potere di riportarmi immediatamente in Sicilia”. 

Ue, Benigni: servono difesa e politica estera comune

Ue, Benigni: servono difesa e politica estera comuneMilano, 21 mar. (askanews) – All’Europa “servono una difesa e una politica estera comune. Facendo un esercito comune non si perde sovranità, si recupera. Avremmo l’esercito più forte al mondo e risparmieremmo tanti soldi. Invece tanti piccoli eserciti da soli non contano nulla”. Lo ha detto Roberto Benigni nello spettacolo Il Sogno, su Rai1.


“Ci vogliono deboli e divisi perché hanno paura: in Europa siamo 500 milioni, 100 milioni più degli Usa, quasi 4 volte la Russia. La nostra moneta diventerebbe la prima valuta negli scambi commerciali”, ha aggiunto. In Europa bisognerebbe dare più potere al Parlamento e abolire il diritto di veto nelle votazioni del Consiglio, ha detto Roberto Benigni nello spettacolo Il Sogno su Rai1 “Il Parlamento europeo non ha poteri, in particolare sugli esteri e sull’economia. I deputati possono discutere ma non prendono decisioni. E’ come avere un diamante che non vale niente”. “Chi ha davvero i poteri è il Consiglio europeo dove siedono i capi di governo che si preoccupano solo dei loro interessi. Bisogna dare più poteri al Parlamento. Siamo noi, l’abbiamo votato, ma per loro non conta nulla”.


Sul diritto di veto, “si decide all’unanimità nel Consiglio, tutti devono essere d’accordo, se uno dice no si ferma tutto e infatti siamo quasi sempre fermi. E’ una cosa decisiva, dipende tutto da questo”, ha detto.

E’ morta Nadia Cassini, icona sexy della commedia all’italiana

E’ morta Nadia Cassini, icona sexy della commedia all’italianaRoma, 19 mar. (askanews) – Nadia Cassini, icona della commedia sexy all’italiana, è morta a 76 anni a Reggio Calabria dopo una lunga malattia. Nata Gianna Lou Muller negli Stati Uniti da genitori attori di vaudeville, aveva origini italo-tedesche. Il suo destino nel mondo dello spettacolo sembrava segnato fin dalla nascita, avvenuta durante una tournée dei genitori.


Nel 1968 si trasferì in Italia con il marito, il conte Igor Cassini, fratello dello stilista Oleg. La notorietà arrivò nel 1970 con “Il dio serpente” di Piero Vivarelli, un film scandalo in cui mostrava un nudo integrale. Tuttavia, fu nel filone della commedia erotica che divenne una vera star, recitando accanto a Lino Banfi e in pellicole di successo come “L’insegnante balla… con tutta la classe” (1979), “L’infermiera nella corsia dei militari” (1979) e “La dottoressa ci sta col colonnello” (1980). Provocatoria e audace, Cassini fece parlare di sé anche in televisione: una sua apparizione accanto a Lando Buzzanca, in cui indossava solo un sottilissimo perizoma, scatenò polemiche e persino una denuncia per “simulazione di atto sessuale contro natura”. Con il declino della commedia sexy negli anni ’80, si dedicò alla TV commerciale, partecipando a programmi come “Ridiamoci sopra”, “Premiatissima”, “Drive In” e “Risatissima”, senza però ottenere lo stesso successo cinematografico.


La sua carriera subì un brusco stop a causa di un intervento di chirurgia plastica mal riuscito, che le causò deturpazioni al viso, inclusa la perdita parziale del padiglione auricolare destro. A ciò seguirono anni difficili segnati da abuso di droga e alcol, da cui riuscì a disintossicarsi, e da una vicenda di stalking con violenze subite. Nel 2009 fu anche coinvolta in un grave incidente stradale. Nonostante le difficoltà, Nadia Cassini resta una figura emblematica del cinema italiano, ricordata per la sua bellezza, la sua sensualità e il suo spirito ribelle.

Esce a sorpresa “Una parte di me” singolo inedito di Pino Daniele

Esce a sorpresa “Una parte di me” singolo inedito di Pino DanieleMilano, 19 mar. (askanews) – A sorpresa oggi, mercoledì 19 marzo, giorno del 70° compleanno, del suo onomastico e della Festa del Papà, esce in digitale “Una parte di me” (Warner Music Italy), brano inedito di Pino Daniele(https://bio.to/PinoDaniele_Unapartedime).


“Una parte di me” è una toccante dedica di Pino Daniele a Francesco, il suo figlio più piccolo. Nella foto di copertina, scattata dal secondogenito Alessandro, sono ritratti Pino e Francesco che si guardano negli occhi. Con un gesto che sottolinea ancora una volta l’intimità del brano, è stato lo stesso Francesco a scrivere il titolo della canzone nella cover.


Il brano è stato composto nel 2009, in un periodo di passaggio tra la produzione di un disco acustico e l’idea di un album di remake arricchito con qualche inedito. Pino Daniele produsse l’accompagnamento di chitarra, registrando anche un paio di take di voce. Successivamente provò a incidere una chitarra solista che, però, non venne mai completata. Per motivi discografici, il pezzo fu messo momentaneamente da parte. Oggi il brano è stato recuperato, grazie al ritrovamento dei multitraccia, e portato a termine attraverso un delicato lavoro di coproduzione che ha rispettato in pieno le intenzioni di Pino Daniele: in particolare, desiderava che il M° Gianluca Podio scrivesse un arrangiamento per organico orchestrale, idea che è stata ripresa e concretizzata nella produzione definitiva.


Prodotto dallo stesso Pino Daniele, autore del testo e della musica, e co-prodotto da Alessandro Daniele e Fabrizio Bianco, “Una parte di me” è stato suonato da Pino Daniele (chitarre e voci), Alfredo Golino (batteria e percussioni), Fabrizio Bianco (basso), Prisca Amori (1° violino), Mariana Dudnic (2° violino), Gisella Horvat (viola) e Rossella Zampiron (violoncello). Gli archi, arrangiati e diretti dal M° Gianluca Podio, sono stati registrati presso il Mob Studios di Roma. Fonico di ripresa e supervisione tecnica a cura di Jurij Gianluca Ricotti. Il brano è stato mixato e masterizzato da Pino “Pinaxa” Pischetola.


L’inedito porta il sigillo del “70/10 Anniversary”, il marchio distintivo ideato dalla Fondazione Pino Daniele, che garantisce l’autenticità e l’ufficialità delle iniziative dedicate a Pino Daniele, in occasione dei 10 anni dalla sua scomparsa e dei 70 anni dalla sua nascita.

In arrivo “Libertà negli occhi” il nuovo album di Niccolò Fabi

In arrivo “Libertà negli occhi” il nuovo album di Niccolò FabiMilano, 18 mar. (askanews) – Venerdì 16 maggio esce “Libertà negli occhi” il nuovo album di inediti di Niccolò Fabi, in uscita per BMG. Decimo album di inediti della carriera del cantautore, “Libertà negli occhi” sarà disponibile negli store fisici e online in due esclusive versioni, entrambe in edizione limitata e numerata; la versione in formato vinile e la versione in formato CD, quest’ultima accompagnata da un libretto di 56 pagine, conteranno oltre ai testi delle canzoni, uno scritto inedito a firma del cantautore e una serie di fotografie che raccontano e trasportano nell’atmosfera intima della baita in cui il disco è stato registrato e prodotto.


Chiunque acquisterà il disco in formato fisico – CD o VINILE – avrà la possibilità tramite QrCode di scaricare la versione digitale dell’album, che sarà disponibile su tutte le piattaforme streaming solo a partire dal 13 giugno. Da oggi, martedì 18 marzo, è disponibile il pre-order dell’album al seguente link: https://NiccoloFabi.lnk.to/libertanegliocchiPR


Il nuovo album di Niccolò Fabi si compone di 9 nuove canzoni, scritte tra Roma e il Lago dei Caprioli di Pellizzano (TN). Da sempre molto legato al Trentino Alto Adige e alle sue montagne, Niccolò ha scelto il Lago dei Caprioli (località Fazzon, val di Sole) come luogo in cui vestire le sue canzoni e giocare a sperimentare insieme ai 6 compagni di viaggio che ha voluto al suo fianco per la realizzazione di questo nuovo progetto: Roberto Angelini, cantautore e suo ventennale compagno di musica; il cantautore Alberto Bianco e il batterista Filippo Cornaglia, con cui condivide il palco e collabora da quasi 10 anni; Emma Nolde, nuova perla del cantautorato italiano; Cesare Augusto Giorgini, cantautore e producer conosciuto grazie all’esperienza presso Officina delle Arti Pierpaolo Pasolini; e Riccardo Parravicini, sound engineer a cui si accompagna da più di 15 anni. Tutti insieme, lontani dalla frenesia, dai doveri e le responsabilità del quotidiano, «con il desiderio unico di fotografare un momento di felicità, un momento in cui la libertà si cristallizza in un tempo presente, puro e senza scelte, come quello dei bambini».


“Libertà negli occhi” è il risultato di una vera e propria residenza artistica. Un modo antico, ma abbastanza inusuale di questi tempi, di pensare alla creazione di un disco; trascorrendo 10 giorni in un luogo sperduto tra le montagne, di fronte ad un lago ghiacciato circondato dalla neve, e trasformando un grande sala, tutta in legno con una vetrata immensa, in uno studio di registrazione con un universo di strumenti con cui sperimentare e divertirsi creando e suonando insieme. «Libertà è anche un modo di guardare le cose e indirizzare la propria esistenza. Parafrasando quello che pensano i motociclisti prima di entrare in curva, la vita va dove va il tuo sguardo».


Qui la tracklist di “Libertà negli occhi”: Alba, L’amore capita, Acqua che scorre, Nessuna battaglia, Casa di gemma, Chi mi conosce meglio di te, Custodi del fuoco, Libertà negli occhi e Al cuore gentile. Ad ottobre Niccolò Fabi presenterà i brani del nuovo album e le canzoni del suo repertorio nella tournée teatrale “Libertà negli occhi Tour 2025”.

Alessandra Amoroso ha annunciato che diventerà mamma

Alessandra Amoroso ha annunciato che diventerà mammaMilano, 18 mar. (askanews) – Poche ore fa Alessandra Amoroso ha annunciato attraverso i suoi social che diventerà mamma per la prima volta, condividendo con il suo pubblico la gioia e l’emozione per l’arrivo di Penelope, che nascerà a settembre.


Friends and Partners si unisce alla gioia di questa splendida notizia e comunica un aggiornamento del calendario del “Fino a qui summer tour” che debutterà l’11 giugno con una data speciale alle Terme di Caracalla e vedrà Alessandra protagonista nel corso dell’estate con concerti in location uniche. Queste le date del tour (prodotto e organizzato da Friends and Partners):


11 giugno – Roma – Terme di Caracalla 26 giugno 2025 – Ferrara – “Ferrara Summer Festival” – Piazza Ariostea 3 luglio 2025 – Marostica (VI) – “Marostica Summer Festival Volksbank” 5 luglio 2025 – Trento – “Trento Live Fest”, Trentino Music Arena 12 luglio 2025 – Taormina (ME) – “Sotto Il Vulcano Fest” – Teatro Antico 18 luglio 2025 – Asti – Astimusica, Piazza Alfieri 20 luglio 2025 – Cernobbio (CO) – “Lake Sound Park”, Villa Erba (Ex Galoppatoio) 23 luglio 2025 – Codroipo (UD) – Villa Manin 26 luglio 2025 – Marsciano (PG) – Musica Per I Borghi 2 agosto 2025 – Forte dei Marmi (LU) – Villa Bertelli 5 agosto 2025 – Lanciano (CH) – Parco Villa Delle Rose 7 agosto 2025 – Lecce – “Oversound Music Festival” – Cave Del Duca I biglietti sono disponibili in prevendita su Ticketone e punti vendita abituali.


Per info: www.friendsandpartners.it Vengono invece cancellati gli ultimi tre appuntamenti del tour:


18 agosto a Roccella Ionica (rc) · Roccella summer festival – Teatro al Castello 6 settembre a Macerata – Sferisterio 24 settembre a Napoli – in Piazza del Plebiscito. Per coloro che hanno acquistato i biglietti per una di queste tre date sarà possibile chiedere il rimborso entro il 18 aprile 2025.

Musica, Zecca di Stato: ancora un sold out per Pino Daniele

Musica, Zecca di Stato: ancora un sold out per Pino DanieleRoma, 18 mar. (askanews) – Una medaglia d’argento per festeggiare i 70 anni di Pino Daniele a 10 anni dalla sua prematura scomparsa. L’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato celebra così il cantautore napoletano e in occasione dell’evento “Je sto vicino a te Forever”, organizzato a Napoli domani 19 marzo, e presenta la prima medaglia mai coniata a forma di plettro. E ancora prima dell’evento ufficiale, la prima medaglia-plettro veleggia già verso il sold out: i primi 2 mila pezzi previsti dall’Istituto sono infatti stati presi d’assalto dagli appassionati di tutta Italia.


Sul lato dritto gli studenti della Scuola dell’Arte e della Medaglia, eccellenza italiana nota in tutto il mondo, hanno realizzato un’immagine di Pino Daniele, scattata dal fotografo Alessandro D’Urso durante un concerto del musicista. Sullo sfondo il blu del cielo e del mare di Napoli, che rimanda anche al Blues, il genere musicale che Daniele ha rinnovato e reso famoso anche in Italia. Voltando la medaglia, sul rovescio risalta la chitarra Paradise Blue, prodotta appositamente per il cantautore partenopeo. Lo strumento viene attraversato dalle prime note sul pentagramma di “Napule è”, una delle canzoni più popolari e amate di Pino Daniele. In risalto anche i due numeri di questa celebrazione: il 10, gli anni trascorsi dalla sua scomparsa e il 70: gli anni che l’artista avrebbe compiuto proprio domani, 19 marzo 2025. DESCRIZIONE TECNICA Sul dritto: Il volto dell’artista, catturato dal fotografo Alessandro D’Urso, con lo sfondo colorato di blu e la firma del cantautore.


Sul rovescio: Il pentagramma del brano “Napule è”. Al centro le due date: il 10, gli anni trascorsi dalla scomparsa, e il 70, età che il cantautore avrebbe oggi. A chiudere il cerchio la chitarra, la Paradise Blue.

Tv, ci sarà la seconda stagione di “Storia della mia famiglia”

Tv, ci sarà la seconda stagione di “Storia della mia famiglia”Roma, 18 mar. (askanews) – Netflix ha confermato che la serie “Storia della mia famiglia” tornerà con una seconda stagione.


La serie racconta di Fausto (Eduardo Scarpetta), un giovane papà che, sapendo di dover lasciare i suoi bambini Libero (Jua Leo Migliore) ed Ercole (Tommaso Guidi), decide di affidarli alle cure e all’amore di una improbabile famiglia composta da sua mamma Lucia (Vanessa Scalera), suo fratello Valerio (Massimiliano Caiazzo) e dagli amici di sempre Maria (Cristiana Dell’Anna) e Demetrio (Antonio Gargiulo). “Storia della mia famiglia” è creata da Filippo Gravino, diretta da Claudio Cupellini e prodotta da Palomar (a Mediawan Company).

Cinema, “Mandrake” sbarca al cinema: dal 20 marzo

Cinema, “Mandrake” sbarca al cinema: dal 20 marzoRoma, 18 mar. (askanews) – Dopo il grande successo nei teatri italiani con tutto sold out e con un seguito di oltre 5 milioni di Follower sui social Giuseppe Ninno “Mandrake” sbarca al cinema. Un’anteprima unica per la proiezione del primo film di animazione sulla famiglia ideata e portata in scena in carne ed ossa sui social da Giuseppe Ninno, in arte Mandrake. Dal 20 marzo il film d’animazione sarà in numerose sale italiane.


L’annuncio, nel perfetto stile del comico brindisino, è avvenuto su tutte le piattaforme social, facebook, instagam, tik tok, youtube, sulle quali milioni di utenti giorno dopo giorno apprezzano i divertenti video prodotti dal performer. Un successo sempre più crescente e il film d’animazione promette di essere un successo grazie alla sua combinazione di umorismo, emozioni e situazioni surreali che riflettono, in fondo, la vita di tutti i giorni. Un appuntamento imperdibile per gli amanti dell’animazione e per tutti coloro che si sono affezionati alle avventure della Famiglia Imbarazzi sui social. Questo progetto presenta il culmine di anni di lavoro e passione, e siamo ansiosi di condividere le avventure dei nostri personaggi con il pubblico di tutte le età. Un’opera tutta italiana con La Signora Maria, Papà, Giuseppe, Antonio, Nonna Ninetta e Zia Graziella. Risate assicurate per tutti! Giuseppe vive in una famiglia caotica: sua madre, Maria, è sempre nervosa e controlla tutto, mentre suo padre è affettuoso ma legato al divano. Giuseppe desidera più libertà, ma scopre che presto avrà un compito di inglese decisivo. Intanto, Maria viene scelta per testare il super robot Bamby. Una sera, durante un litigio, uno zoccolo lanciato viene colpito da un fulmine e scambia i loro corpi, Maria riuscirà a superare il compito. E Giuseppe dimostrerà il Bamby? Tra equivoci e risate, l’Amore risolve tutto.


Il progetto è stato realizzato da un team di talentuosi animatori, sceneggiatori e artisti guidati da Ninno “Mandrake”. “Oggi posso dire, in parte, di aver realizzato questo sogno, un anno di duro lavoro, giorno per giorno, scrivere e disegnare insieme a Michele Albanese a tutte le ore del giorno e della notte, cambiare, riscrivere, ridisegnare. Ringrazio Uci film e The Space per aver creduto in questo progetto, ed a Euphorica che cha dato vita a tutto questo! Spero vi piaccia e vi faccia emozionare un terzo di quello che questo cartone significa per me”.