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Cinema, lanciata “Academy100” per la 100esima cerimonia degli Oscar

Cinema, lanciata “Academy100” per la 100esima cerimonia degli OscarRoma, 10 mag. (askanews) – In onore della 100esima cerimonia degli Oscar, che avrà luogo nel 2028, oggi l’Academy of Motion Picture Arts and Sciences ha pubblicamente lanciato Academy100, una campagna internazionale da 500 milioni di dollari, ideata per garantire il futuro alle tante iniziative dell’Academy, accrescerne il successo nei prossimi 100 anni e creare una forte legame con il pubblico, attraverso la passione comune per il cinema. L’Academy ha annunciato la creazione di questa iniziativa nel corso di una conferenza stampa promossa da Cinecittà oggi a Roma a cui erano presenti Bill Kramer, ceo Academy, Janet Yang, presidente Academy e Jacqueline Stewart, direttore e presidente Academy Museum, oltre a Chiara Sbarigia e Nicola Maccanico, rispettivamente presidente e ad di Cinecittà.


Il sostegno all’iniziativa “Academy100” consentirà di finanziare programmi che premiano il talento e l’innovazione in campo cinematografico, preservano la storia del cinema, ad organizzare mostre, proiezioni e pubblicazioni di alto livello, educare e formare una variegata generazione di cineasti internazionalii, produrre efficaci contenuti digitali. “Il futuro dell’Academy è globale e ‘Academy100’ intende aumentarne la presenza e l’impatto a livello internazionale”, ha spiegato Bill Kramer, ceo dell’Academy. “In vista dell’imminente ingresso dell’Academy nel suo secondo secolo di vita, il nostro obiettivo è continuare a svolgere un ruolo di spicco nella comunità cinematografica internazionale. Come tutte le organizzazioni sane, l’Academy ha bisogno di un supporto sostenibile e diversificato, e siamo profondamente grati a Rolex e a tutti i nostri partner per il loro sostegno nel lancio di questa importante iniziativa orientata al futuro” ha aggiunto.


Sono stati già raccolti i primi 100 milioni di dollari, tra partners come Rolex, sostenitore delle attività dell’Academy di lunga data. Entrambi si impegnano a perpetuare l’eccellenza cinematografica e a creare legami fra generazioni di filmmaker, studenti e mecenati. Il sostegno di Rolex contribuirà a consolidare il ruolo condiviso dell’Academy e di Rolex quali leader mondiali nella celebrazione, conservazione e promozione del cinema”. “Cinecittà accoglie con piacere l’importante celebrazione della storia dell’Academy. La collaborazione di Cinecittà all’evento ‘Academy100’ sottolinea la forza della nostra partnership che si manifesta anche nel sostegno all’Academy Museum e alla sua programmazione di cinema italiano”, ha affermato Nicola Maccanico, ad di Cinecittà. “Anche Cinecittà, come l’Academy, guarda al futuro con entusiasmo per confermarsi leader nell’industria cinematografica mondiale. Sosteniamo e promuoviamo l’iniziativa ‘Academy100’ di cui condividiamo i valori e l’impegno nei confronti delle generazioni future”.


La campagna “Academy100” comprenderà anche convegni, incontri del settore, eventi speciali e programmi di formazione con i propri membri e le maggiori comunità cinematografiche e artistiche di tutto il mondo. Grazie alla crescente globalizzazione dell’Academy e dell’industria cinematografica, il potenziamento delle attività internazionali contribuirà a sviluppare una generazione di nuovi cineasti e di membri dell’Academy e a sostenere la comunità cinematografica mondiale. Le location che ospiteranno i vari eventi includono Buenos Aires, Cannes, Johannesburg, Kyoto, Lagos, Londra, Los Angeles, Marrakesh, Melbourne, Città del Messico, Mumbai, New York, Roma, San Francisco, Seoul, Toronto, Torun, Venezia. A partire dal 2027, in vista del Centenario degli Oscar del 2028, l’Academy Museum presenterà una serie di mostre speciali, rassegne cinematografiche e pubblicazioni legate alla storia dell’Academy e degli Academy Award. Ulteriori dettagli saranno annunciati in seguito.

Roma, “Orchestra Ravvicinata del Terzo Tipo” in concerto all’Auditorium

Roma, “Orchestra Ravvicinata del Terzo Tipo” in concerto all’AuditoriumRoma, 10 mag. (askanews) – L’Orchestra Ravvicinata del Terzo Tipo salirà sul palco della Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone per regalare al pubblico “Almeno noi, nell’Universo – Pratiche Musicali accessibili in viaggio tra musica, amore e libertà”, un grande concerto e tre ospiti d’eccezione: Niccolò Fabi, Claudio Simonetti e Nando Citarella. L’iniziativa è stata sostenuta attraverso il programma Formula di raccolta fondi al quale hanno contribuito privati cittadini, imprese e Intesa Sanpaolo.


L’Orchestra Ravvicinata del Terzo Tipo torna in scena mercoledì 15 maggio, alle 18:15, presso la Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, in via Pietro De Coubertin, 30 a Roma. L’Orchestra Ravvicinata del Terzo Tipo è un percorso della Scuola Popolare di Musica Donna Olimpia svolto in collaborazione con la Cooperativa Sociale Agorà e la ASL RM3 e supportata da luglio 2023 a giugno 2024 attraverso il progetto La Musica per l’Inclusione, sostenuto da Intesa Sanpaolo attraverso il Programma Formula in collaborazione con CESVI. L’Orchestra è composta da persone con disabilità, operatori socio-assistenziali, educatori, musicisti professionisti e accoglie quest’anno anche un gruppo di studenti liceali, inseriti in PCTO – l’ex programma di alternanza scuola-lavoro – per un totale di circa 100 elementi sul palco.


Il concerto dell’Auditorium è il coronamento artistico dell’edizione corrente di questo progetto di integrazione, unico nel proprio genere; questo palcoscenico di primaria importanza internazionale, oltre a ripagare il lavoro di tutti i membri dell’Orchestra, consente di accendere i riflettori sui temi della disabilità, dell’inclusione, e dell’educazione in musica come potentissimo fattore di empowerment. Senza dimenticare l’importanza dell’inserimento degli studenti, che possono coniugare l’esperienza di alternanza scuola-lavoro con quella della creazione di bellezza, finalizzata allo sviluppo e all’integrazione. Almeno noi, nell’Universo: è questo il titolo del concerto, che, parafrasando la meravigliosa canzone resa celebre da Mia Martini, ben rappresenta il valore della Musica nella costruzione di Comunità accoglienti e inclusive. Quel Noi che comprende il ciascuno e l’insieme. Perché, come ci ricordano le illustrazioni di Lorenzo Terranera per la scenografia e la comunicazione visiva del concerto, #siamotuttidiunaltropianeta. Le scelte del repertorio, seguendo i temi del percorso didattico di quest’anno – ovvero le declinazioni dell’Amore in musica – spaziano nella storia e nella geografia del cantautorato italiano, nelle colonne sonore, nel rock nazionale e internazionale. Morricone, Bernstein, Sakamoto, Kiss, Goblin e molti altri da scoprire al concerto.


L’Orchestra Ravvicinata del Terzo Tipo farà gli onori di casa a tre ospiti d’eccezione, che si alterneranno a condividere con i componenti il palco: Niccolò Fabi, cantautore raffinato, che negli anni ha spinto la propria ricerca musicale e, in genere, la propria poetica verso soluzioni multiformi e sempre nuove, applicando la chiave delicata dell’introspezione pur senza rinunciare alla schiettezza;


Claudio Simonetti, compositore, tastierista e leader della storica formazione de i Goblin, che insieme ad altre eccellenze ha scritto la storia del progressive rock italiano, firmando melodie immortali, spesso legate al Cinema, come Profondo Rosso; Nando Citarella, cantore purissimo della tradizione popolare, vocalità e anima musicale già al fianco di Eduardo De Filippo, Ugo Gregoretti, Lindsay Kemp (solo per citarne alcuni), ambasciatore del folk italiano anche oltre il confine nazionale. Il percorso dell’Orchestra, giunto al decimo anno, è stato ideato e promosso dalla Scuola Popolare di Musica Donna Olimpia in collaborazione con la Cooperativa Agorà. Le prove si svolgono settimanalmente al Teatro di Villa Pamphilj da tempo residenza artistica del progetto, condotte da Emanuele Bruno, Federica Galletti, Emanuela De Bellis, Luca Libonati e Paolo Pecorelli. Il progetto La Musica per l’Inclusione è stato finanziato attraverso una raccolta fondi attiva da aprile a giugno 2023 su For Funding, la piattaforma di crowdfunding di Intesa Sanpaolo dedicata a sostenibilità ambientale, inclusione sociale e accesso al mercato del lavoro per le persone in difficoltà.In tre mesi, sono stati raccolti oltre 150.000 euro grazie alle contribuzioni di privati cittadini, imprese, della Banca e delle società del Gruppo Intesa Sanpaolo. “La musica ci regala l’occasione di connetterci a un livello molto profondo e, contemporaneamente, di sovvertire il linguaggio e le categorie, rendendo la bellezza e la cura artistica accessibile a tutti e tutte, per innalzare la dignità e la qualità di vita di ogni essere umano. Noi non stiamo costruendo un’orchestra in cui persone con disabilità e operatori socioassistenziali vengono messi nella condizione di suonare “come gli altri”; vogliamo invece mescolarci, mischiare le differenze, contaminarci e trasformarci, fino a divenire un unico flusso creativo, cangiante, imprevedibile e meticcio, in cui i confini tra il “noi” e il “loro”, tra staff e orchestrali, tra musicisti e pubblico, si assottigliano fino a perdersi, rendendoci tutti e tutte uno stesso tessuto: in altre parole, una comunità”, dichiara Paolo Pecorelli, direttore dell’ensemble. Per Roberto Gabrielli, responsabile Direzione regionale Lazio e Abruzzo di Intesa Sanpaolo: “Sostenere progetti come quello dell’Orchestra Ravvicinata del Terzo Tipo rappresenta per il nostro Gruppo un impegno tangibile verso l’inclusione sociale, la valorizzazione delle diversità, la partecipazione creativa dei giovani, la bellezza, l’arte; è un investimento concreto nel futuro benessere delle comunità. Il radicamento di Intesa Sanpaolo nei territori in cui opera, ci ha consentito prima di conoscere e condividere i problemi legati al mantenere un ensemble musicale così speciale e poi di accompagnarlo nel suo percorso di crescita e di consolidamento. Solo un anno fa, all’inizio della campagna di crowdfunding, abbiamo ospitato l’Orchestra nella nostra filiale di Via del Corso, un pomeriggio ricco di emozione e partecipazione, e tra qualche giorno la stessa Orchestra, cresciuta anche nel numero di elementi per la partecipazione di studenti liceali, si esibirà sul palcoscenico più importante della nostra città. Una storia di vera inclusione, partecipazione, di grande passione per quel linguaggio universale chiamato musica, che anche grazie a programmi come Formula di Intesa Sanpaolo è possibile vedere realizzata”. “Quest’importante progetto ci permette di essere più incisivi, con proposte progettuali rispondenti ai bisogni territoriali su una serie di questioni che colpiscono il nostro Paese in ambito ESG. Il progetto “La Musica per l’Inclusione” è la dimostrazione che per dare una risposta rapida ed efficace alle problematiche sociali territoriali, il connubio tra i mondi non profit e profit può rappresentare una soluzione vincente in grado di portare soluzioni concrete in contesti sociali periferici complessi”, aggiunge Roberto Vignola, Vice Direttore generale di CESVI.

Festa di Roma, la 19esima edizione dedicata a Marcello Mastroianni

Festa di Roma, la 19esima edizione dedicata a Marcello MastroianniRoma, 10 mag. (askanews) – La 19esima edizione della Festa del Cinema di Roma, in programma dal 16 al 27 ottobre, sarà dedicata a Marcello Mastroianni a cento anni dalla sua nascita; il pluripremiato attore, tre volte candidato all’Oscar, vincitore di due Golden Globes, premiato per le sue interpretazioni in tutti i principali festival internazionali, nasceva infatti il 28 settembre 1924.


Per celebrare la carriera di Mastroianni, la Festa del Cinema realizzerà una lunga serie di iniziative ed eventi. Fra queste, un’ampia retrospettiva di film, alcuni in versione restaurata, che l’hanno visto collaborare con registi come Federico Fellini, Vittorio De Sica, Ettore Scola, Pietro Germi; documentari sulla vita e le opere del grande interprete; mostre ed esposizioni che saranno allestite fra l’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone e la Casa del Cinema; e un incontro con l’attrice Chiara Mastroianni – figlia dell’attore e di Catherine Deneuve – a cui la Festa dedicherà uno speciale omaggio. Infine, Marcello Mastroianni sarà il protagonista dell’immagine ufficiale della diciannovesima edizione.

Futuro Festival, a Roma l’evento di danza e cultura contemporanea

Futuro Festival, a Roma l’evento di danza e cultura contemporaneaRoma, 10 mag. (askanews) – Dal 17 al 26 maggio torna Futuro Festival – Festival Internazionale di danza e cultura contemporanea. La Direttrice Artistica Alessia Gatta, in sinergia con l’ideatore Alessandro Longobardi, Direttore Artistico del Teatro Brancaccio, presenta un programma volto alla promozione della danza come tendenza artistica interdisciplinare e sperimentale.


Un melting pot di culture, un crocevia di sguardi, un collettore di stili eterogenei, un luogo di contaminazioni fra diversi linguaggi, tra passato e presente, con uno sguardo al futuro. Un Festival all’insegna della multidisciplinarietà: danza contemporanea, danze urbane, contaminazioni, workshop, un dibattito, musica dal vivo, arte visiva, performance, una mostra, una battle, occasioni di festa. “Il futuro è negli occhi di chi guarda” è lo slogan ufficiale del Festival, accompagnato dalla campagna promozionale che coinvolge tutti gli artisti ospiti: ognuno di loro risponde, con una sola parola evocativa, alla domanda “Che cos’è per te il futuro?”, la stessa domanda che sarà rivolta anche ai partecipanti alle attività proposte nonché al pubblico di spettacoli e performance in cartellone.


Si apre la quarta edizione del Festival il 17 maggio con un’incursione urbana a Piazza Vittorio Emanuele II, che vede protagonisti 100 danzatori. Segue il passo a due AMAE dei danzatori Eliana Stragapede e Borna Babic, direttamente da Bruxelles, e la tavola rotonda re-movere: un dibattito tra moderatrice, relatori e spettatori sullo specifico dello spettacolo dal vivo di danza contemporanea e della performance. Si prosegue fino al 26 maggio, quasi sempre con doppio appuntamento: uno spettacolo pomeridiano nel Brancaccino Open Air / Chapiteau seguito da uno serale al Teatro Brancaccio. Inizia la Fritz Company con una riflessione sul tempo mentre il 18 maggio si darà spazio ad una replica del duo belga seguita da un dittico creato per il progetto RESID’AND dell’Accedemia Nazionale di Danza. Nella stessa serata si vedrà in scena la Ritmi Sotterranei – Contemporary Dance Company. Il giorno successivo ospiterà un trittico di Get The Floor e la BrancaccioDanza Junior Company. Si continuerà il 23 maggio con la sfilata performativa curata dai fashion designers dell’Accademia di Belle Arti di Frosinone e più tardi con la neoformata KC Dance Company. Venerdì 24 si potrà assistere ad un tributo, danzato da James Olivo, alla musica dell’islandese Ólafur Arnalds e successivamente ad una messinscena dell’italiano Misanga Collective. Danzerà al Teatro Brancaccio Uppercut Dance Theater, una delle più longeve e celebri compagnie danesi, per la prima volta in Italia. Il 25 maggio si svolgerà l’imperdibile Futuro Festival Experimental Battle con ospiti internazionali, a cui seguirà una jam. Si riconfermano le attività di formazione: per tutta la durata del Festival Theatertelling (laboratorio di storytelling) curato da Theatron 2.0 e dal 20 al 24 #UNMETROCUBO (workshop per danzatori). Ancora attivo il progetto di community e divulgazione Passaparola. L’edizione 2024 arricchisce il suo programma con grandi novità: le performance e la mostra a Palazzo Merulana, curate da qwatz – contemporary art platform, delle artiste Elena Bellantoni, Silvia Giambrone e Viola Pantano, le performance musicali di Riccardo Mazza e Daria Fisher. A chiudere i dieci giorni dedicati alla danza e non solo il Closing Party, fino a tarda serata, con personalità d’eccezione.

Il Club Tenco ricorda Giovanna Marini: “Amandoti siamo stati riamati”

Il Club Tenco ricorda Giovanna Marini: “Amandoti siamo stati riamati”Roma, 9 mag. (askanews) – “È morta Giovanna Marini. Musicista di eccelsa formazione e cultura, con le sue composizioni ha scritto alcune pagine indelebili della storia della canzone. Premio Tenco nel 1983 e poi Premio Rambaldi nel 2018 – per Cose di Amilcare a Barcellona -, è stata più volte acclamata ospite delle diverse iniziative del Club Tenco che l’ha seguita in tutta la sua luminosa carriera italiana e internazionale. Amandola, riamato”: così il Club Tenco in una nota ricorda Giovanna Marini, icona e voce della musica popolare scomparsa a 87 anni l’8 maggio.

Nastri D’Argento, “La Storia” di Archibugi è la Serie dell’anno

Nastri D’Argento, “La Storia” di Archibugi è la Serie dell’annoRoma, 9 mag. (askanews) – “La Storia” di Francesca Archibugi, dal romanzo di Elsa Morante, con Jasmine Trinca, Elio Germano, Asia Argento, i giovani Lorenzo Zurzolo, Francesco Zenga e con Valerio Mastandrea è la Serie dell’anno 2024. Lo hanno annuncianoto i Giornalisti Cinematografici Italiani (SNGCI) che per la quarta volta a Napoli consegneranno i Nastri d’Argento ai titoli vincitori nei generi più seguiti e ai protagonisti più amati dal pubblico. “La Storia” riceverà i premi per la regia di Francesca Archibugi, anche sceneggiatrice, per la sceneggiatura, per la produzione e per i protagonisti sabato primo giugno a Napoli nella serata finale dell’evento dei Giornalisti Cinematografici con la Film Commission Regione Campania, con il sostegno del MiC – Direzione Generale Cinema e audiovisivo, main sponsor SIAE.


Saranno oltre cento i giornalisti cinematografici a votare nei prossimi giorni i migliori tra i titoli finalisti in cinque diversi generi narrativi: Commedia, Crime, Drama, Dramedy e Film Tv. Per ogni serie, con la produzione, regia e sceneggiatura, sarà considerato anche il valore del cast artistico e tecnico nella sua coralità. Come tradizione dei Nastri d’Argento, quattro le cinquine di attrici e attori protagonisti e non che entrano in voto nei prossimi giorni. Saranno scelte anche le icone dell’anno, personalità che hanno siglato la stagione con l’eccellenza e l’originalità delle loro interpretazioni, cui si aggiungeranno i premi per i talenti più giovani.


Con i vincitori scelti dai giornalisti tra i titoli candidati (serie andate in onda su reti e piattaforme dal primo maggio 2023 al 30 aprile 2024), ancora una volta il meglio della serialità sarà protagonista della serata di gala che concluderà l’evento a Palazzo Reale, sul palcoscenico del Teatro di Corte. I 23 titoli in gara selezionati che concorrono nelle cinque categorie (Disney+, Netflix, Paramount+, Prime Video, Rai e Sky) sono, in ordine alfabetico, nella Commedia: “Call My Agent – Italia – seconda stagione”, “Gigolò per caso”, “Non ci resta che il crimine – La serie”, “Questo mondo non mi renderà cattivo”, “Vita da Carlo – seconda stagione”. Nel Crime sono in cinquina “I Bastardi di Pizzofalcone – quarta stagione”, “Il Clandestino – Un investigatore a Milano”, “Il metodo Fenoglio – L’estate fredda”, “Il Re – seconda stagione”, “Monterossi La serie – seconda stagione”. Nel Drama si sfidano “A casa tutti bene – seconda stagione”, “I Leoni di Sicilia, La Lunga Notte” – “La caduta del Duce”, “Supersex”, “Un’Estate Fa”. Nel Dramedy sono candidati “Antonia”, “Doc – Nelle tue mani – terza stagione”, “Studio Battaglia – seconda stagione”, “Un amore”, “Un Professore – seconda stagione”. Tre infine i titoli che concorrono al Nastro d’Argento per il miglior Film Tv: “Margherita delle stelle”, “Napoli milionaria” e “Raul Gardini”.


Nella cinquina delle protagoniste in gara ci sono Giusy Buscemi (Vanina – Un vicequestore a Catania), Miriam Leone (I Leoni di Sicilia), Claudia Pandolfi (Un’Estate Fa, Un Professore), Isabella Ragonese (Il Re), Micaela Ramazzotti (Un amore). Per le non protagoniste concorrono invece Linda Caridi (Supersex), Michela Cescon (Blanca), Ludovica Martino (Vita da Carlo), Ottavia Piccolo (Un amore), Carla Signoris (Monterossi La serie). Per gli attori i protagonisti sono: Stefano Accorsi (Un amore), Alessio Boni (Il metodo Fenoglio – L’estate fredda, La Lunga Notte – La caduta del Duce), Edoardo Leo (Il Clandestino – Un investigatore a Milano), Michele Riondino (I Leoni di Sicilia), Luca Zingaretti (Il Re). Per i non protagonisti Giovanni Ludeno (Le indagini di Lolita Lobosco), Giorgio Marchesi (Studio Battaglia, Vanina – Un vicequestore a Catania), Vincenzo Nemolato (Supersex), Pierpaolo Spollon (Blanca, Doc – Nelle tue mani), Thomas Trabacchi (Studio Battaglia, Un Professore). I Nastri Grandi Serie, sottolinea a nome del Direttivo Nazionale dei Giornalisti Cinematografici la Presidente Laura Delli Colli “continuano, unici nel panorama dei grandi premi istituzionali, a accendere un riflettore sulla produzione che in pochi anni in Italia, come nel mondo, ha cambiato storytelling e pubblico di una serialità che nasce dalla grande professionalità artistica e tecnica del cinema. Un fenomeno che ha reso protagonista l’industria e il talento italiani sul mercato internazionale e che non a caso ha portato i premi per le Serie nella Regione che vanta il fermento più interessante della fiction nazionale, in competizione non solo per la popolarità ma anche per originalità e innovazione”.

Mostra di Venezia, Leone d’Oro alla carriera a Peter Weir

Mostra di Venezia, Leone d’Oro alla carriera a Peter WeirRoma, 9 mag. (askanews) – È stato attribuito a Peter Weir, regista e sceneggiatore australiano (L’attimo fuggente, The Truman Show, Master and Commander), il Leone d’Oro alla carriera della 81esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, che si terrà dal 28 agosto al 7 settembre 2024. La decisione è stata presa dal cda della Biennale di Venezia, che ha fatto propria la proposta del direttore della Mostra Alberto Barbera.


“La Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia e il suo Leone d’Oro fanno parte dell’immaginario del nostro mestiere – ha dichiarato Peter Weir, nell’accettare la proposta – essere premiati per il lavoro di una vita come registi è un grande onore”. “Con soli 13 film realizzati nell’arco di quarant’anni, Peter Weir si è assicurato un posto nel firmamento dei grandi registi del cinema moderno – ha commentato Barbera – pur nella diversità dei soggetti affrontati, non è difficile rinvenire nel suo cinema, insieme audace, rigoroso e spettacolare, la costante di una sensibilità che gli consente di affrontare tematiche eminentemente moderne, come il fascino per la natura e i suoi misteri, la crisi degli adulti nelle società consumiste, le difficoltà dell’educazione dei giovani alla vita, la tentazione dell’isolamento fisico e culturale, ma anche il richiamo degli slanci avventurosi e l’istinto della salutare ribellione. Celebrando il gusto del racconto e l’innato romanticismo, Weir è riuscito nell’impresa di rafforzare il proprio ruolo nell’establishment hollywoodiano pur rimarcando una distanza piuttosto netta con l’industria del cinema americano. Witness – Il testimone, Mosquito Coast, L’attimo fuggente, Fearless – Senza paura, The Truman Show e Master and Commander sono le tappe principali di un percorso artistico che ha saputo conservare la sua integrità di fondo sin dentro il successo commerciale dei film realizzati” ha aggiunto. Peter Weir, originario di Sydney, Australia, è un regista e sceneggiatore vincitore di due premi Bafta per la regia di The Truman Show (1998) e Master and Commander (2003). Nel 2022 è stato il primo regista australiano a ricevere un Oscar alla carriera. Weir è stato una figura fondamentale nella New Wave del cinema australiano anni ’70.


Nel 1973 ha diretto il suo primo lungometraggio, la commedia horror Le macchine che distrussero Parigi (1974), da lui anche scritto. Ha conquistato un pubblico internazionale con Picnic ad Hanging Rock (1975), seguito da L’ultima onda (1977), per il quale ha anche scritto la sceneggiatura. Il dramma sulla prima guerra mondiale Gli anni spezzati (1981), basato su un soggetto di Weir e interpretato da Mel Gibson, ha vinto otto premi dell’Australian Film Institute e ha consolidato la sua reputazione internazionale. La sua ultima produzione australiana, da lui co-sceneggiata e diretta, è stata Un anno vissuto pericolosamente (1982), un dramma ambientato in Indonesia all’epoca del rovesciamento del presidente Sukarno con protagonisti Mel Gibson e Linda Hunt. Nel 1985 Weir ha diretto il suo primo film hollywoodiano, Witness – Il testimone, un thriller per il quale ha ricevuto la sua prima nomination all’Oscar per la regia oltre a ottenere la statuetta per la migliore sceneggiatura originale e per il montaggio. Ha continuato a ottenere consensi con L’attimo fuggente (1989), dramma ambientato in una scuola maschile negli anni ’50, The Truman Show (1998), favola sulla tirannia dei media, entrambi presentati in anteprima alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia. Weir ha poi diretto Master and Commander (2003), epopea marinara basata sulla serie di Patrick O’Brian e scritta dal regista. Tutti e tre questi ultimi film hanno valso a Weir la nomination all’Oscar come miglior regista. Tra gli altri suoi lavori, vanno ricordati Mosquito Coast (1986), Green Card – Matrimonio di convenienza (1990), Fearless – Senza paura (1993) e The Way Back (2010).

Alice nella città, Matt Dillon presiede giuria concorso Onde Corte

Alice nella città, Matt Dillon presiede giuria concorso Onde CorteRoma, 9 mag. (askanews) – Alice nella città punta sempre più sui cortometraggi alla scoperta di registi emergenti e nuovi talenti. Per l’edizione 2024 rafforza la propria squadra con Christian De Schutte, che sarà responsabile internazionale della sezione dedicata ai corti della prossima edizione del festival, in programma dal 16 al 27 ottobre – parallelamente alla Festa del Cinema di Roma e in sinergia con il MIA (Mercato Internazionale Audiovisivo) – all’Auditorium Parco della Musica, all’Auditorium Conciliazione e al Palazzo Esposizioni.


A presiedere la giuria che assegnerà il premio per il miglior cortometraggio sarà l’attore e regista internazionale Matt Dillon, atteso nei prossimi giorni al Festival di Cannes per presenterà il film biografico “Maria” di Jessica Palud, nel quale interpreta il ruolo di Marlon Brando di cui ricorrono quest’anno i 100 anni dalla nascita. “Vengo a imparare, non a insegnare” aveva dichiarato Matt Dillon che, dopo l’esperienza di presidente di giuria per l’opera prima nel 2016, torna ad Alice nella città in un’edizione che ancora più che in passato punterà sul mondo dei cortometraggi. Dal 16 al 18 ottobre si terrà la seconda edizione degli Short Film Days, spazio di networking ospitato a Palazzo delle Esposizioni e dedicato al cinema breve, settore industriale dinamico, giovane e variegato, passerella privilegiata per i talenti emergenti prima dell’esordio nel lungometraggio.


Quello dei cortometraggi è un settore che nasce con una vocazione fortemente internazionale perché la principale forma di circuitazione avviene nei festival. Anche per questo Alice nella città ha deciso di rafforzare la selezione del concorso internazionale con l’inserimento di una figura professionale riconosciuta dall’industry e dai festival di tutto il mondo come Christian De Schutter, con un’esperienza ventennale nella promozione del talento e di contenuti audiovisivi, esperto di screen strategies, fino allo scorso anno direttore del Flanders Image e membro del Board European Film Promotion e che coordinerà quest’anno, con gli altri membri del comitato, la selezione corti a partire dal marchè del Festival di Cannes. “Siamo felici di accogliere in giuria Matt Dillon e lo ringraziamo per aver accettato di essere il presidente del concorso Onde corte – hanno dichiarato Fabia Bettini e Gianluca Giannelli, direttori di Alice nella città – siamo certi che metterà un’attenzione e una cura particolare nel giudicare la selezione dei cortometraggi che a differenza dei film devono avere una forza in più per catturare lo spettatore in pochi minuti. Avere Dillon con noi sarà anche occasione di stimolo per i registi in concorso, e ci permetterà di rafforzare una linea di ricerca legata al racconto breve su cui stiamo investendo con convinzione, come dimostra l’ingresso nella squadra di Christian De Schutter nel coordinamento della selezione dei corti”.


Corti e lungometraggi potranno essere iscritti alla prossima edizione di Alice nella città (16-27 ottobre 2024) entro e non oltre lunedì 12 agosto 2024 attraverso la piattaforma Filmfreeway.

Cinema, Olivier Assayas aprirà il ventesimo Biografilm Festival

Cinema, Olivier Assayas aprirà il ventesimo Biografilm FestivalRoma, 9 mag. (askanews) – Ad aprire la ventesima edizione di Biografilm Festival, dal 7 al 17 giugno a Bologna, sarà “Hors du temps” (Francia, 2024), di Olivier Assayas, dopo la première in concorso alla Berlinale 2024. Il film racconta la campagna francese all’inizio della pandemia, dove due fratelli con le rispettive compagne trascorrono “fuori dal tempo” il periodo di isolamento.


Nell’aprile 2020, il mondo si blocca per il Covid-19. Il regista Etienne e suo fratello Paul, giornalista musicale, trascorrono insieme il lockdown nella casa d’infanzia con le loro nuove compagne Morgane e Carole. Ogni stanza, ogni oggetto, li riporta alla loro infanzia e risveglia i ricordi degli assenti: i genitori, i vicini… Quale la distanza tra loro e quale quella dalle radici che condividono? Mentre il mondo intorno diventa sempre più inquietante, un senso di irrealtà, e persino di sconcertante stranezza, pervade la loro vita quotidiana. Il film uscirà in sala con I Wonder Pictures. Il regista Olivier Assayas sarà a Bologna il 7 giugno per presentare il film e ricevere il Celebration of Lives Award, riconoscimento che ogni anno Biografilm attribuisce alle persone che con le loro vite e opere hanno impresso un segno importante nell’arte e nella società.


I direttori artistici di Biografilm, Chiara Liberti e Massimo Benvegnù hanno dichiarato: “Siamo felici di assegnare il Celebration of Lives Award ad Olivier Assayas, regista e uomo di cinema a tutto tondo molto amato dal pubblico italiano, nell’occasione della prima italiana del suo film più autobiografico, fatto di taglienti osservazioni sulla contemporaneità ma anche di viaggi nella memoria e nei ricordi fissati ai luoghi della sua infanzia”. Conto alla rovescia per l’inizio di Biografilm che nel festeggiare il ventennale con un ricco programma di film, anche online su MYmovies.it, dedica un approfondimento speciale al lavoro di Giovanni Troilo. Il Festival, con la Scuola di alta formazione di FMAV Fondazione Modena Arti Visive, dà la possibilità a un gruppo selezionato di vivere due giorni di festival insieme al regista e fotografo per vedere film, scoprire e discutere il ruolo dell’immagine tra fotografia e cinema.


Il 13 e il 14 giugno insieme a Giovanni Troilo, saranno approfonditi i cosiddetti linguaggi di confine dell’immagine che raccontano storie vere con la lingua della non-fiction per capire qual è il ruolo svolto dal fotografo e dal film-maker e ipotizzare nuovi possibili modelli di racconto. La partecipazione è gratuita e su selezione, attraverso una call aperta a tutti gli appassionati che abbiano raggiunto la maggiore età che abbiano una conoscenza di base e una passione per il linguaggio delle immagini in movimento. Tutte le informazioni saranno disponibili sul sito e sui canali social di Biografilm a partire da venerdì 10 maggio.

A Eurovision Song Contest debutta Angelina Mango

A Eurovision Song Contest debutta Angelina MangoMilano, 8 mag. (askanews) – C’è sempre una prima volta, anche per l’Italia e per gli altri “Big Five” di Eurovision Song Contest. Novità assoluta della 68ª edizione, l’introduzione dell’esibizione integrale in semifinale anche per loro – Italia, Spagna, Francia, Germania e Regno Unito -, nonostante siano già qualificati per la finale, insieme alla vincitrice uscente Svezia. La corsa, dunque, verso la finale dell’Eurovision Song Contest 2024 continua dopo il passaggio del turno, nella prima semifinale,di Serbia, Portogallo, Slovenia, Lituania, Ucraina, Finlandia, Cipro, Croazia, Irlanda e Lussemburgo. Grande coinvolgimento dell’Italia con un aumento di ascolti (1 milione 912mila telespettatori, pari al 9,4% di share). La prima semifinale ha fatto registrare il secondo ascolto più alto della serata tra le nove reti generaliste, nonostante l’Italia non fosse chiamata al televoto in questa puntata, a differenza della passata edizione. Ad aver fatto segnare il maggior incremento, la fascia di donne tra i 15 e i 24 anni con 4.4 punti di share in più e quella degli uomini tra i 35 e i 44 anni con 3 punti in più. A seguire, le donne fra i 25 e i 34 anni, con 2.6 punti in più. Il picco di ascolti è stato di 2 milioni 425mila telespettatori e quello di share di 13,6%. Anche l’età di chi guarda la rassegna si è abbassata: 1,3 anni in meno per un’età media complessiva di 52,9 anni. Giovedì 9 maggio alle 21.00 su Rai 2, la collaudata coppia di conduttori Gabriele Corsi e Mara Maionchi presenterà la seconda semifinale alla scoperta delle altre nazioni che completeranno il parterre di finalisti per la finalissima di sabato 11 maggio. La serata sarà preceduta da un’anteprima alle 20.15, sempre su Rai 2, durante la quale Gabriele Corsi offrirà al pubblico un viaggio dietro le quinte dell’Eurovision Song Contest 2024, con curiosità e interviste esclusive. Sul palco debutta Angelina Mango, rappresentante italiana, che presenta per la prima volta al pubblico europeo la canzone “La noia”, fresca vincitrice del Festival di Sanremo e candidata a una gara di testa. Il pubblico italiano potrà esprimere il suo voto nella semifinale e nella finale, ma non sarà possibile votare per l’Italia, né per Francia e Spagna, che sono qualificati di diritto come i rappresentanti italiani. Solo dieci paesi per ogni semifinale saranno ammessi alla finalissima di sabato 11 maggio, in onda alle 21.00 su Rai 1. Durante la finale, poi, entrerà in gioco in ogni Paese una super giuria di cinque componenti. Il promo numero d’intervallo della serata sarà “Il coro più grande del mondo,” in cui le tre vincitrici dell’Eurovision, Charlotte Perrelli (Svezia 1999), Sertab Erener (Turchia 2003) e Helena Paparizou (Grecia 2005), interpreteranno i brani del loro trionfo insieme al pubblico presente in arena e a quello collegato da tutto il mondo. Il secondo numero d’intervallo, “We Just Love Eurovision,” sarà una risposta ironica a chi ha criticato la vittoria svedese dello scorso anno, sostenendo invece la Finlandia con il suo “Cha ChaCha”. Un “What if” illustrerà con una piccola coreografia come sarebbe stata la vittoria finlandese, con la partecipazione dello stesso Käärijä, che poi verrà “svegliato” da questo sogno da Petra Mede: un numero comico in stile musical interpretato dalla stessa Petra Mede, sulla falsariga di quello che fece nel 2013 ballando con Pippi Calzelunghe e le polpette giganti, e nel 2016 con la simpatica canzone “Love Love Peace Peace” che illustrava come comporre la canzone ideale per l’Eurovision. A chiudere la puntata di giovedì saranno gli Herreys, l’ex boy band dalle scarpette dorate che nel 1984 portò la Svezia alla sua seconda affermazione eurovisiva dopo gli Abba, e che festeggiano il 40º anniversario del trionfo della loro “Diggy-loo Diggy-ley”. Per l’Italia quell’anno c’erano Alice e Franco Battiato con “I treni di Tozeur”. La seconda semifinale sarà trasmessa anche in diretta radio e video su Rai Radio2 (canale 202 del digitale terrestre e TivùSat), condotta da Diletta Parlangeli e Matteo Osso. La coppia darà spazio alla grande musica internazionale, retroscena e racconterà la gara dei semifinalisti. Rai Pubblica Utilità sottotitolerà e audiodescriverà la diretta, disponibile anche in streaming su RaiPlay e diffusa in tutto il mondo grazie a Rai Italia.