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Stefano Accorsi protagonista della miniserie su Guglielmo Marconi

Stefano Accorsi protagonista della miniserie su Guglielmo MarconiRoma, 11 gen. (askanews) – Stefano Accorsi sarà Guglielmo Marconi nella prima miniserie dedicata alla figura del celebre inventore e imprenditore italiano, padre della telegrafia senza fili, inventore della radio e pioniere delle moderne telecomunicazioni, vincitore del Premio Nobel per la Fisica nel 1909. Una produzione Stand by me in collaborazione con Rai Fiction, prodotta da Simona Ercolani, per la regia di Lucio Pellegrini e realizzata in occasione del 150esimo anniversario dalla nascita di Marconi (Bologna, 25 aprile 1874). La miniserie andrà in onda prossimamente su Rai 1.

Girata tra l’Emilia-Romagna e il Lazio e ambientata nel 1937 alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale, la serie vanta riprese nei luoghi reali delle vicende, da Villa Griffone, casa Natale di Marconi e sede della Fondazione Guglielmo Marconi – Museo Marconi, a Palazzo Venezia, da Villa Mondragone a Villa Torlonia fino al Museo Storico della Comunicazione, oltre che all’interno di una fedele ricostruzione in uno studio di 27 metri dell’Elettra, il celebre panfilo su cui Marconi, l’italiano più famoso del Novecento, ha vissuto con la sua famiglia. Scritta da Salvatore De Mola e Bernardo Pellegrini, la serie – la cui trasmissione è prevista nell’anniversario dei 100 anni di Radio Rai – miscela il genere storico-biografico alla spy story, restituendo la modernità del personaggio di Marconi – genio del wireless – e la contemporaneità del suo pensiero e della sua visione.

Maurizio Giammarco in “Rumors” all’Alexanderplatz Jazz Club di Roma

Maurizio Giammarco in “Rumors” all’Alexanderplatz Jazz Club di RomaRoma, 11 gen. (askanews) – L’Alexanderplatz Jazz Club di Roma, presenta, venerdì 12 e sabato 13 gennaio, Maurizio Giammarco “Romours”, formata da due fiati, basso e batteria, senza strumento armonico.

Maurizio Giammarco torna alle passioni primordiali, visto che nel 1976 il suo gruppo d’esordio come leader fu proprio con un quartetto simile (con Vittorini, Pietropaoli, Gatto). Negli ultimi tempi Giammarco ha messo a punto alcune nuove composizioni pensate proprio per questo tipo di formazione ma, cogliendo la palla al balzo, ha voluto anche riproporre qualche tema proveniente da quel passato appena citato e rimasto poi nel cassetto: temi che, pur revisionati attraverso la sensibilità e la competenza di oggi, rimangono emotivamente e concettualmente legati a quell’epoca. Il quartetto “senza strumento armonico” offre ampi spazi di manovra, ma richiede una pianificazione di repertorio oculata e alti livelli di prestazione e interazione fra i musicisti coinvolti. Gli importanti e ineludibili riferimenti storici (Gerry Mulligan, Ornette Coleman, Elvin Jones, Anthony Braxton, Circle, Dave Douglas, Masada) annoverano esperienze eterogenee in cui momenti di grande organizzazione musicale si alternano a momenti di grande o totale libertà espressiva. Entrambe queste componenti sono presenti anche nella proposta di Rumours. In questa circostanza Giammarco incontra nuovamente Riccardo Del Fra – il legame fra i due comincia nel 1979 grazie a una mutua militanza con Chet Baker – e ha il piacere di dividere il palco con due formidabili realtà dell’odierna scena jazzistica internazionale come Fulvio Sigurtà e Ferenc Nemeth. Da molti anni Giammarco segue caparbiamente una sua personale strada di jazz d’autore, dove elementi di tradizione e d’attualità (e di altro ancora) si fondono in un’elaborata e ponderata sintesi compositiva. Fra classicità, sperimentazioni e spazi lasciati all’elaborazione estemporanea, la sua musica è sempre caratterizzata da un fattore ritenuto primario e vitale: la capacità di raccontare storie interessanti e possibilmente personali.

Sanremo, da Lazza a Tananai: ecco gli artisti di piazza Colombo

Sanremo, da Lazza a Tananai: ecco gli artisti di piazza ColomboRoma, 11 gen. (askanews) – Dopo gli artisti presenti sulla nave, oggi al Tg1 delle 13.30 Amadeus ha annunciato quelli del Palco Suzuki, ospitato da alcuni anni in Piazza Colombo.

Ad esibirsi in successione nelle 5 serate del Festival un rappresentativo gruppo di artisti del panorama musicale italiano: apre Lazza, rapper, musicista e produttore discografico, classificatosi secondo lo scorso anno al Festival con “Cenere”; mercoledì 7 è la volta di Rosa Chemical, rapper e cantautore; giovedì 8 si esibiranno le due sorelle icone pop Paola & Chiara, conduttrici anche del Prima Festival; venerdì 9 torna a Sanremo la cantante e artista poliedrica Arisa; sabato 10 chiuderà la rassegna Tananai, un cantautore tra i più amati dai giovani.

Cinema, Mario Martone vince il Nastro dell’anno per il Documentario

Cinema, Mario Martone vince il Nastro dell’anno per il DocumentarioRoma, 11 gen. (askanews) – Nastro dell’anno per il Documentario a Mario Martone, autore che con curiosità e passione ha firmato nel 2023 il racconto affettuosamente inedito di Laggiù qualcuno mi ama, dedicato a Massimo Troisi, ma anche l’originalità di Un ritratto in movimento. Omaggio a Mimmo Jodice che svela l’arte e la filosofia di un grande fotografo. Lo ha annunciato il Direttivo dei Giornalisti Cinematografici Italiani che consegnerà al regista questo riconoscimento di eccellenza nel corso della premiazione che si terrà nelle prossime settimane a Roma con Nastri e premi speciali ai vincitori, scelti tra i 55 titoli della selezione ufficiale oggi annunciati, fra ‘Cinema del Reale’, film su ‘Cinema, Spettacolo, Cultura’ e quest’anno anche una ‘cinquina’ speciale dedicata all’Arte.

“Presentati rispettivamente alla Berlinale e al Torino Film Festival, sono due film che lasciano un segno speciale nella memoria del cinema e nel racconto di personaggi diversi, eppure legati da un filo che, oltre Napoli – si legge nella motivazione del Premio – intreccia la rilettura affettuosa di un grande protagonista molto amato e mai dimenticato all’estetica di un artista, un ‘gigante’ come lo definisce Martone, che mette a fuoco in ogni scatto una sorta di manuale ‘filosofico’ del vivere, lasciandoci godere di una bellezza che va oltre lo sguardo”. Il Nastro dell’anno è un riconoscimento che nei Documentari, come tra i migliori titoli del cinema, premia l’eccellenza e la particolare qualità di un film “speciale”. “Un Nastro d’Argento quest’anno già annunciato per il cinema a Paola Cortellesi per l’exploit di un film straordinario come C’è ancora domani – ricorda a nome del Direttivo la Presidente, Laura Delli Colli – e andato per i documentari nel 2022 a Giuseppe Tornatore per Ennio sul grande Morricone, e nel 2023 al film di Francesco Zippel su Sergio Leone, l’italiano che inventò l’America”.

I due documentari per i quali Mario Martone riceve il Nastro dell’anno fanno parte della selezione dei 55 concorrenti di quest’anno, scelti tra i 130 titoli proposti nel 2023 dai Festival più importanti o nelle rassegne specializzate e comunque presentati anche su reti o piattaforme televisive. In selezione un panorama ricco di temi, storie e personaggi che non dimentica l’attualità ma neanche la Storia recente con uno sguardo particolare rivolto al presente nel cinema del reale in un anno drammatico tra migrazioni, guerre, femminicidi, allarme per le mutazioni climatiche e, nel mondo degli Spettacoli e nella Cultura, dedica un’attenzione speciale, con il Cinema, ai protagonisti della musica. La selezione ufficiale, sul coordinamento dei 130 titoli editi, a cura di Maurizio di Rienzo, è firmata dal Direttivo Nazionale dei Giornalisti Cinematografici Italiani (SNGCI): Laura Delli Colli (Presidente), Fulvia Caprara (Vicepresidente), Oscar Cosulich, Maurizio di Rienzo, Susanna Rotunno, Paolo Sommaruga e Stefania Ulivi.

Il Torino Film Festival dedicherà una retrospettiva a Marlon Brando

Il Torino Film Festival dedicherà una retrospettiva a Marlon BrandoRoma, 11 gen. (askanews) – È dedicata a Marlon Brando la grande retrospettiva del 42esimo Torino Film Festival che si terrà dal 22 al 30 novembre 2024, per la prima volta diretto da Giulio Base.

“Dopo la mia nomina ho iniziato a lavorare subito al mio progetto di TFF e ho immaginato un importante omaggio a Marlon Brando, forse il più grande attore di sempre, nessuno come lui ha lasciato un’impronta così potente nella storia del cinema, è il modello a cui guardano gli interpreti di tutto il mondo – ha raccontato Giulio Base – nel centenario della nascita, mi sembrava giusto e doveroso dedicare un’ampia retrospettiva a colui che ha rivoluzionato l’arte della recitazione, lasciando un segno indelebile non solo nell’immaginario filmico ma generando personaggi diventati icone del costume”. “Con l’annuncio di questa retrospettiva inizia a definirsi la direzione di Giulio Base – hanno sottolineato Enzo Ghigo e Domenico De Gaetano, rispettivamente presidente e direttore del Museo Nazionale del Cinema di Torino – la scelta di un omaggio dedicato a Marlon Brando unisce passato e presente e ripercorre tutta la carriera di uno dei più grandi attori di tutti i tempi, sovente controverso ma sempre attuale. I migliori auguri al direttore e a tutto lo staff del TFF per questa nuova edizione”.

Il 6 marzo 2024 si terrà la conferenza stampa di presentazione del nuovo Torino Film Festival, edizione numero 42. Il Torino Film Festival è realizzato dal Museo Nazionale del Cinema di Torino

Boing Spa primo broadcaster kids in Italia, Boing canale leader

Boing Spa primo broadcaster kids in Italia, Boing canale leaderRoma, 11 gen. (askanews) – Boing SpA, la joint-venture tra RTI Mediaset e WarnerMedia (società del gruppo Warner Bros. Discovery), leader nel mercato dell’entertainment sul target bambini e famiglie, chiude il 2023 confermandosi primo broadcaster kids in Italia. Con i canali lineari Boing (40 del DTT), Boing Plus (45 del DTT) e Cartoonito (46 del DTT), il gruppo raggiunge il 16.5% di share sul target 4-10, l’1.4% di share sugli individui e il 6% di share sul target RA (responsabili d’acquisto) con figli 0-14 anni.

La joint-venture registra una crescita di 2.2 punti di share e + 5% AMR sul target kids e +0.2 punti di share e 12% AMR sugli individui rispetto al 2022. Boing (Boing Plus incluso) è leader sul target 4-10 anni e primo canale commerciale sugli individui con uno share in crescita di 1 punto rispetto l’anno precedente. I top show del canale sono: Teen Titans Go!, Craig, Doraemon e Wild Things – Il Bosco dei più pazzi, la produzione originale Boing giunta quest’anno alla seconda edizione. Cartoonito, il canale commerciale dedicato al target prescolare, si posiziona come primo sul target boys 4-6 anni e continua ad intrattenere i suoi fan attraverso i top show quali Batwheels, Dino Ranch, Mighty Express e Bugs Bunny Costruzioni.

Boing SpA è, inoltre, l’unico editore kids in Italia ad offrire un servizio di freestanding AVOD Apps dedicato ai bambini con le applicazioni dei canali disponibili su Android, iOS e App Gallery di Huawei. Prosegue il successo sia per la Boing App che registra 8.3 milioni di lanci che per la Cartoonito App che ne ottiene 5.5 milioni. “Siamo leader da sempre – ha dichiarato Marcello Dolores, amministratore delegato di Boing SpA – da quando abbiamo lanciato Boing, il primo canale FTA interamente dedicato ai kids che ha rivoluzionato il mercato dell’intrattenimento e occupato un segmento di business mai esplorato prima da nessun altro editore. Nel 2023 abbiamo raggiunto i migliori risultati in termini di share dal 2019. Questo successo è il risultato di una proposta di intrattenimento per bambini, ragazzi e famiglie innovativa e di alta qualità, completamente gratuita sul DTT. Non possiamo che essere più orgogliosi di iniziare il 2024, anno in cui Boing festeggerà i suoi 20esimo anniversario, con questo successo che dimostra quanto la nostra offerta editoriale continui ad essere centrale nelle abitudini di consumo dei bambini italiani e sappia conquistare sempre più ragazzi e famiglie vista l’importante crescita che abbiamo registrato in termini di share e AMR”.

La7 chiude il 2023 in crescita costante di ascolti (davanti Rete4)

La7 chiude il 2023 in crescita costante di ascolti (davanti Rete4)Roma, 11 gen. (askanews) – Eccellenti ascolti nel 2023 per La7 che chiude l’anno in crescita costante. Con il quinto posto assoluto nel prime time 20.30/22.30, si posiziona in autunno (settembre/dicembre) davanti a Rete4 e Rai2, con un ascolto medio del 5,6% e 1,1 milioni telespettatori (+9% vs 2022). Nel corso degli ultimi 4 mesi La7 è, inoltre, risultata essere per ben 30 volte la terza rete più vista in prime time, dietro alle sole Rai 1 e Canale 5.

Tra i programmi Otto e mezzo di Lilli Gruber chiude l’anno con una media dell’8% di share e il Tg delle 20 di Enrico Mentana ottiene una media del 6,5%, diMartedì con Giovanni Floris (7,4%), Propaganda Live di Diego Bianchi (6,1%), Una giornata particolare di Aldo Cazzullo (5,9%), PiazzaPulita di Corrado Formigli (5,6%). Tra le novità della stagione La torre di Babele di Corrado Augias (5,7%), In altre parole di Massimo Gramellini che al sabato raggiunge il 5,2% e gli speciali In viaggio con Alessandro Barbero (5,5%), La Caduta di Ezio Mauro (5,3%) e Inchieste da fermo di Federico Rampini (4,4%). Molto bene anche l’intero anno dove con il 4,9% di share in prime time (20.30/22.30) si conferma (per la quinta volta negli ultimi 6 anni) al sesto posto assoluto davanti a Rete4.   La tv di Cairo Communication nel corso del 2023 ha contattato oltre 50 milioni di italiani, pari all’88% della popolazione adulta, risultando la prima Rete per ore di informazione e approfondimento con quasi 13 ore al giorno, e seconda Rete per ore di diretta con una media di quasi 10 ore al giorno.   Risultati importanti anche sul target laureati e alto spendente dove – sempre in prime time – la Rete diretta da Andrea Salerno è seconda, rispettivamente con l’11,1% e il 9,9%.   Nel 2023 si segnalano, inoltre, straordinari risultati anche sul fronte web, con oltre 351 milioni di stream views (+86%), di cui oltre 104 milioni in autunno (+64%), e 174 milioni di visitors (+80%) dei quali 64 milioni in autunno (+119%).   Sono 6,8 milioni i follower dei profili de La7 e dei suoi programmi attivi su Facebook, X, Instagram, Tiktok e WhatsApp.    Crescita anche dei podcast, che sono 3,7 milioni nel totale anno (+47%), di cui 1,2 milioni in autunno (+35%).   Da segnalare che i programmi de La7 si confermano i più visti on demand tra quelli dell’area approfondimento dei broadcaster sia nella stagione autunnale che sull’intero anno 2023.

Il docufilm “Mogway” in anteprima al South by Southwest ad Austin

Il docufilm “Mogway” in anteprima al South by Southwest ad AustinRoma, 11 gen. (askanews) – È stato rilasciato il teaser trailer, insieme alle prime immagini del documentario “Mogwai: If The Stars Had A Sound”. Il film sarà presentato in anteprima mondiale al South by Southwest (SXSW) ad Austin in Texas a marzo 2024. Il documentario segue la band scozzese dalla loro formazione ai giorni nostri, è stato girato e diretto da Antony Crook e prodotto da Kyrie MacTavish (Super Special, Anna and the Apocalypse), Naysun Alae-Carew per Blazing Griffin, Marco Colombo e Mattia Della Puppa per Adler Entertainment.

In oltre 25 anni e 10 album in studio, i Mogwai hanno creato un personalissimo genere musicale e fidelizzato il loro pubblico, rimanendo fedeli al loro sound e alle loro radici. Il film riporta in un viaggio dalle loro primissime origini, a metà degli anni ’90, alla band che scrive e prova in studio il decimo album a Glasgow in Scozia, loro città natale, nel 2020 – un disco realizzato durante il lockdown. Anche se all’inizio sembrava impossibile da realizzare, alla fine questo album ha segnato la loro storia. Antony Crook, rinomato fotografo e regista, e collaboratore di lungo termine dei Mogwai, ha arricchito il film con momenti di performance dal vivo e tracce preregistrate catturando l’essenza della carriera quasi trentennale dei Mogwai. Stuart Braithwaite dei Mogwai ha affermato: “Siamo incredibilmente entusiasti che le persone vedano il film di Antony ‘If The Stars Had A Sound’. Inizialmente era partito come un cortometraggio che documentasse la nostra partenza dalla Scozia per registrare nello stato di New York all’inizio del 2020, ma quando è scoppiata la pandemia tutto è cambiato. Sia noi che Antony abbiamo continuato a lavorare al disco e al film durante la pandemia, e il cortometraggio si è sviluppato nel corso del tempo. Il film racconta la storia di come ne siamo usciti. Penso che Antony abbia realizzato qualcosa di veramente speciale”.

Il film è prodotto con il finanziamento della Lotteria Nazionale tramite Screen Scotland. Produttori esecutivi aggiuntivi sono Antony Crook, Lauren Lamarr, Orian Williams, Mark Thomas e Ray Black. I Mogwai sono una band scozzese di rock ed elettronica, formatasi nel 1995 a Glasgow. La band è composta da Stuart Braithwaite (chitarra, voce), Barry Burns (chitarra, pianoforte, sintetizzatore, voce), Dominic Aitchison (basso) e Martin Bulloch (batteria). Ex membri includono John Cummings (chitarra, basso, batteria, tastiera) e Brendan O’Hare (tastiere, chitarra). Dal 1997, la band ha pubblicato dieci album in studio, con “As The Love Continues” del 2021, grande successo commerciale e di critica, ha ottenuto una nomination al Mercury Prize e vinto il premio per l’Album Scozzese dell’Anno. Hanno anche pubblicato numerosi EP e contribuito alle colonne sonore per alcuni progetti di Amazon Prime e Apple TV+.

Cosmo annuncia a sorpresa un tour nei club italiani

Cosmo annuncia a sorpresa un tour nei club italianiRoma, 10 gen. (askanews) – A sorpresa Cosmo torna a esibirsi dal vivo nei club, e questa volta lo fa stupendo tutti con l’annuncio che in questi nuovi concerti verrà presentata per la prima volta nuova musica.

Cosmo porterà sul palco, accompagnato da una band di quattro elementi, il materiale inedito che andrà a comporre il suo nuovo album, il quinto. Non mancheranno, ovviamente, i classici del suo repertorio ri-adattati per l’occasione, perché per Marco – si sa – i concerti sono un organismo vivo e mutante: ogni suo show è diverso dal precedente e ogni tour arricchisce il viaggio della sua musica con nuove strade e percorsi. Per Cosmo il concerto dal vivo è un trionfo di aggregazione e socialità, una festa dove si canta, si piange, si ride e soprattutto si balla dando al corpo quello che il corpo vuole. Un vero e proprio rito pagano che ha nei club il suo santuario: il 30 marzo 2024 al Tuscany Hall di Firenze, il 2 aprile 2024 alle OGR di Torino, il 6 aprile 2024 alla Casa della Musica di Napoli, il 9 aprile 2024 all’Estragon di Bologna, l’11 aprile 2024 all’Alcatraz di Milano, il 18 aprile 2024 all’Hall di Padova, il 24 aprile 2024 all’Atlantico di Roma, il 26 aprile 2024 all’Eremo di Molfetta (BA) e il 30 aprile 2024 al Teatro Verdi di Cesena.

Parigi dedica una via a David Bowie a 8 anni dalla morte

Parigi dedica una via a David Bowie a 8 anni dalla morteRoma, 10 gen. (askanews) – A Otto anni dalla sua morte David Bowie ha una strada a lui intitolata a Parigi. La targa è stata apposta nel 13esimo distretto sulla riva gauche, Rue David Bowie, inaugurata l’8 gennaio, giorno in cui avrebbe compiuto 77 anni, con una grande festa. Bowie è scomparso il 10 gennaio 2016 e Parigi è la prima città al mondo ad onorare il Duca Bianco nel suo stradario. Un verso piuttosto oscuro della canzone “Aladdin Sane” di Bowie si riferisce a “Parigi o forse all’inferno”. Il tributo celebra la prima esibizione parigina di Bowie nel 1965, la prima fuori dal Regno Unito. Malato di cancro da oltre 18 mesi, Bowie muore a New York il 10 gennaio 2016, pochi giorni dopo aver compiuto 69 anni. La sua vera carriera inizia con l’album “Hunky dory” del 1971 (undici mesi prima c’era stato “The man who sold the world” ma l’anno del trionfo è il successivo, quello dell’album “Ziggy Stardust”, costellato da brani come “Rock’n’roll suicide”, “Starman”, “Suffragette city” o “Five years”). Nel maggio 1974 il primo dei cambiamenti, quello dell’epico “Diamond dogs”, album futuribile e decadente. E un altro ancora, con l’epico “Low”, lo aspetta nel gennaio 1977. Il successivo “Heroes”, giocato sulle stesse atmosfere ma meno claustrofobico, è un grande successo. Il nuovo millennio è rappresentato invece da “Heathen”, lavoro del 2002 del “Duca bianco” (così viene chiamato spesso il cantante, per via del suo portamento elegante e distaccato). Nel gennaio del 2016 esce il suo ultimo disco dal titolo “Blackstar”.