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Musica, Lana Del Rey il 4 giugno protagonista degli I-Days Milano 2024

Musica, Lana Del Rey il 4 giugno protagonista degli I-Days Milano 2024Roma, 11 dic. (askanews) – Un altro grande nome della musica internazionale si aggiunge al ricco cartellone degli I-Days Milano 2024: martedì 4 giugno sarà infatti LANA DEL REY a conquistare il palco dell’Ippodromo Snai di Milano con un concerto attesissimo dai fan amanti dello stile unico della cantautrice di New York.

L’iconica cantante la prossima estate sarà impegnata in una serie di concerti sui più importanti palchi d’Europa che la vedranno protagonista in Italia nell’appuntamento più importante dell’estate milanese per quello che si preannuncia come un vero e proprio evento di musica, moda e costume. Un live dalla forza iconografica e cinematografica in cui brani intensi e intimi si alternano a momenti esplosivi in un connubio che dona ancora più potenza alla sua scrittura e alla sua performance. Non mancheranno certamente canzoni come “Born to Die”, “Ultraviolence”, “Summertime Sadness” e “Videogames” che in quasi dieci anni di carriera hanno portato LANA DEL REY nell’olimpo della musica mondiale, oltre a canzoni come “A&W” e “Did You Know That There’s A Tunnel Under Ocean Blvd” title track del suo nono album pubblicato lo scorso marzo e in lizza per cinque statuette ai prossimi Grammy Awards.

La conferma di LANA DEL REY accresce ulteriormente una lineup up straordinaria di cui nelle settimane scorse sono stati già annunciati i QUEEN OF THE STONE AGE e i ROYAL BLOOD (6 luglio), i METALLICA (con uno show sulla scia di quello visto al Power trip di Indio ad ottobre che ha lasciato tutti a bocca aperta grazie anche all’iconico “snake pit” e per le dimensioni e la grandeur dei megaschermi), gli ICE NINE KILLS e i FIVE FINGER DEATH PUNCH (29 maggio) i GREEN DAY e i NOTHING BUT THIEVES (16 giugno), i co-headliner AVRIL LAVIGNE e SUM 41 con i SIMPLE PLAN (9 luglio) e TEDUA (29 giugno), il primo headliner italiano nella storia della manifestazione dopo il successo del suo tour nei palasport.

Universal Beauty Competition, contest per celebrare bellezza italiana

Universal Beauty Competition, contest per celebrare bellezza italianaRoma, 11 dic. (askanews) – Un viaggio partito nella “terra dei sassi” per raccontare la storia millenaria della città di Matera e offrire alle concorrenti dell’edizione 2023 del contest “Universal Beauty Competition” e al pubblico, un’occasione unica per raccontare e celebrare la bellezza, la cultura e la storia del nostro splendido Paese.

Un format originale che offre una piattaforma unica per esplorare le radici culturali italiane anche attraverso la lente dell’eleganza e della grazia femminile. Un racconto fatto di esperienze individuali, passione e glamour per comporre un ritratto completo e autentico della bellezza italiana. “Universal Beauty Competition – racconta Marco Ciriaci, produttore del format – rappresenta un’opportunità unica per mettere in luce la diversità e l’inclusività presenti nella nostra cultura. Le sedici partecipanti hanno avuto l’occasione di vivere un’esperienza straordinaria a Matera, esplorando le straordinarie bellezze della città, le sue tradizioni ed i suoi segreti artigianali. Hanno appreso dai Maestri del pane, della carta pesta e dei panettoni, il mistero del successo che rende il nostro Paese leader anche nel settore gastronomico. Le nostre giovani Donne, hanno il compito di rafforzare il legame tra il fascino tipicamente femminile e il patrimonio culturale italiano; perché la bellezza deve andare oltre il solo l’aspetto esteriore ma abbracciare storie e nuove prospettive di racconto”.

Le vincitrici delle cinque sezioni del contest rappresenteranno l’Italia nei prestigiosi concorsi internazionali. La Commissione era composta da: Marco Ciriaci, il produttore; Walter Croce, il regista; Patrizia Barsotti, la giornalista; Maria Paola Guarino, la scrittrice; Eva Bolognesi, l’influencer; Andrea Foriglio, medico-osteopata; Antonio Ciaramella, il make up artist e Marco Tomei, il coreografo e fashion manager. Un momento particolarmente toccante nel corso della serata finale è stato dedicato a tutte le Donne vittime di violenza nel corso di questo ultimo anno. In memoria della giovanissima “Michelle Maria Causo”, morta a causa di un efferato femminicidio, è stata consegnata una fascia alla più giovane partecipante, che rappresenta “il futuro”: Denisa Acatrinei di soli 16 anni. Un messaggio che vuole rappresentare l’auspicio di un cambiamento culturale. A consegnare la fascia l’editore di Radio Incontro Donna Michelle Marie Castiello e il portavoce del Partito Gay Lbgt Fabrizio Marrazzo.

Le 5 Ambasciatrici che rappresenteranno l’Italia nel mondo sono: Silvana Vacaru, 25 anni, ha vinto il titolo per partecipare al concorso “Supranational”; Kate Tricia Gatpandan, 20 anni, ha vinto il titolo per partecipare al concorso “Global”; Dora Celestino, 28 anni, ha vinto il titolo per partecipare al concorso “Earth”; Jeniffer Lopez, 23 anni, ha vinto la fascia “Web”; Rachele Resi, 23 anni, ha vinto la fascia “Ecogreen”.

Kabir Bedi insignito dell’Ordine al Merito della Repubblica

Kabir Bedi insignito dell’Ordine al Merito della RepubblicaRoma, 11 dic. (askanews) – Kabir Bedi è stato insignito con una delle più alte onorificenze italiane: l’Ordine al Merito. Ne dà notizia lo stesso attore indiano, naturalizzato italiano sui social. “Nel corso di una cerimonia privata affacciata sulla Porta dell’India a Mumbai – scrive – mi è stato conferito l’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, il più prestigioso riconoscimento civile italiano. È stato un premio molto emozionante per me. Ricevere l’Ordine al Merito, la più alta onorificenza italiana, è il compimento del lavoro della mia vita in Italia. È addirittura più alto del titolo di Cavaliere che ricevetti dodici anni fa. Questo doppio onore è stato per me un momento da pelle d’oca”.

Il 77enne attore ripercorre il suo percorso cinematografico. “Il mio viaggio per diventare Sandokan è iniziato a cento metri da dove ci trovavamo, nell’iconico Taj Mahal Palace Hotel. È lì che ho incontrato per la prima volta il regista e produttore della serie “Sandokan”. La vita è tornata al punto di partenza”. La Pergamena d’Onore è stata firmata dal Presidente Mattarella e controfirmata dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, e letta ad alta voce dal Console Generale Alessandro de Masi, che ha aggiunto: “Kabir continua a svolgere, decennio dopo decennio, un ruolo straordinario nel promuovere migliori relazioni tra India e Italia. La sua popolarità è diffusa in tutte le generazioni in Italia. Questo è il motivo per cui il Presidente della Repubblica Italiana ha deciso di conferirgli una delle più alte onorificenze italiane, l’Ordine al Merito. Kabir è molto speciale per tutti noi italiani”. L’Ambasciatore d’Italia, Vicenzo De Luca ha aggiunto: “Kabir non è solo un grande promotore e un profondo estimatore dell’Italia, in India e nei diversi Paesi in cui è conosciuto. Kabir è un sincero amico dell’Italia, ad essa fortemente legato. Questo premio, il più prestigioso riconoscimento onorifico italiano, riconosce infine il suo sentimento incondizionato e la sua appassionata dedizione all’Italia”. “Oggi – conclude Kabir Bedi – mi dà una grande gioia vedere i primi ministri Meloni e Modi complimentarsi a vicenda su internet con l’hashtag #Melodi. Le relazioni indo-italiane non sono mai state migliori”.

Roma, Mirabilia of Music: la Musica apre i Musei

Roma, Mirabilia of Music: la Musica apre i MuseiRoma, 11 dic. (askanews) – La musica continua ad attraversare gli spazi e le sale dei musei definendo esperienze intergenerazionali in grado di soddisfare un bisogno di sensibilità, emotività e immaginazione. È questo lo scenario che vuole delineare la quarta edizione di Miabilia of Music: la Musica apre i Musei, promossa dalla Direzione dei Musei Statali della città di Roma e il Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo e Passetto di Borgo, dirette dal prof. Massimo Osanna, Direttore generale avocante.

La rassegna, a cura di Anna Selvi, si compone di tre concerti che avranno luogo in tre musei afferenti alla Direzione dei Musei Statali della città di Roma con l’accoglienza dei rispettivi Direttori: Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo e Passetto di Borgo, prof. Massimo Osanna, Pantheon, arch. Gabriella Musto e Museo Nazionale degli Strumenti Musicali, arch. Sonia Martone. Martedì 12 dicembre (ore 16.30) al Pantheon – Basilica di Santa Maria ad Martyres con il concerto La magia del Natale e il flauto di Pan di Andreea Chira, con l’Orchestra da camera I Filarmonici di Roma e la solista Andreea Chira. Il concerto proposto è stato appositamente studiato per il Pantheon, con proposte musicali tradizionali e innovative attigue alla sacralità del luogo. I Filarmonici di Roma son da ben 45 anni, con successo, sulla scena musicale internazionale per promuovere l’incomparabile patrimonio della musica italiana ed europea. Un’impegno costante attuato con applauditissime tournée effettuate in più di 80 Paesi. Per l’alto profilo artistico della sua attività concertistica ha ottenuto riconoscimenti nazionali e internazionali fra i quali, nel 1986, una targa del Parlamento Europeo che dice testualmente: “All’Orchestra I Filarmonici di Roma che ha elevato ai massimi livelli l’espressione della musica italiana nel mondo intero”.

Apprezzata dal pubblico e dalla critica è la dedizione incondizionata alla musica di Andreea Chira, musicista da camera, pedagoga e ambasciatrice del suo strumento – il flauto di Pan. È la prima flautista di pan a esibirsi nella prestigiosa sala concerti del Musikverein di Vienna offrendo interpretazioni musicali caratterizzate da un suono cristallino, un vivace virtuosismo e una precisione creativa.

Al Teatro Brancaccio di Roma torna Rapunzel il Musical

Al Teatro Brancaccio di Roma torna Rapunzel il MusicalRoma, 10 dic. (askanews) – Dal 15 dicembre al 7 gennaio torna in scena al Teatro Brancaccio di Roma Rapunzel il Musical con Lorella Cuccarini, scritto e diretto da Maurizio Colombi e prodotto da Alessandro Longobardi per Viola Produzioni.

Rapunzel il Musical è una rielaborazione della celebre fiaba dei fratelli Grimm che vede come protagonista principale Gothel, sorella di Grethel e matrigna di Rapunzel, interpretata da Lorella Cuccarini. Una trasposizione dell’opera per la prima volta nel genere musical, di impronta tutta italiana. Dopo il primo debutto nazionale al Teatro Brancaccio nel dicembre 2014 e due stagioni in tour nei principali teatri italiani è diventato a buon diritto un classico del musical, amato da grandi e piccini e acclamato da più di 150.000 spettatori nella prima edizione. Un family show che cattura l’attenzione degli spettatori di ogni età appaga/soddisfa il desiderio di tornare a vivere le emozioni di un grande spettacolo dal vivo, da condividere con la propria famiglia e gli amici. Lorella Cuccarini è la protagonista assoluta nel ruolo della perfida Gothel. Silvia Scartozzoni è la dolce Rapunzel, che crescendo mostrerà il suo carattere e troverà il suo amore, Phil; Silvia – già al fianco di Lorella Cuccarini ne “La Regina di Ghiaccio il musical” nel ruolo della strega Nebbia – è un soprano di grande talento. Renato Crudo beniamino del pubblico dei musical avendo interpretato il ruolo di “Abdul” e del narratore in “Aladin il musical geniale” e di “Toto” nell’ultima edizione di “Aggiungi un posto a tavola” – tenore eccellente, sarà Phil il ladro scanzonato e giocherellone dal cuore generoso, che si innamorerà di Rapunzel.

Le musiche e i testi delle canzoni sono originali e composte da Davide Magnabosco, Alessandro Procacci e Paolo Barillari: 19 brani coinvolgenti come la “Rapunzel Dance”, romantici come “Dove Sarai” ed emozionanti come “Una suite a 5 stelle”. La direzione musicale è di Davide Magnabosco. Il cast artistico è formato da 19 attori performer, ballerini, acrobati, cantanti.

Il coreografo Enzo Cosimi a Roma con “The Play Garden”

Il coreografo Enzo Cosimi a Roma con “The Play Garden”Roma, 10 dic. (askanews) – Coreografo tra i più autorevoli della scena italiana, con oltre 60 creazioni rappresentate nei maggiori teatri e festival italiani e stranieri, Enzo Cosimi presenta in prima nazionale il 13 dicembre allo Spazio Rossellini di Roma il suo ultimo lavoro, The Play Garden, vincitore del progetto speciale 2023 MIC. Dopo le trilogie degli ultimi anni, Sulle passioni dell’anima e Orestea – Trilogia della vendetta, Enzo Cosimi torna a lavorare intorno a tematiche di natura sociale, come già accaduto nella sua trilogia Ode alla bellezza. Installazione performativa di natura partecipativa, The Play Garden è un progetto realizzato con persone over 65 professionisti e non, volto a recuperare la memoria del gioco, primo patrimonio naturale di conoscenza e di socialità che si sviluppa già dall’infanzia. Con 14 performer, Cosimi trasforma la memoria in gesto performativo mettendo in scena il risultato della ricerca realizzata sul campo per recuperare giochi e canti antichi e del passato recente, che trovavano luogo negli spazi pubblici, nelle piazze e nei quartieri, favorendo così le dinamiche di socializzazione e interazione tra individui, le stesse che la dispersione relazionale del mondo digitale ha messo in difficoltà fino alla dissoluzione. Un lavoro dalle tinte dark che riposiziona al centro, ancora una volta, la dimensione relazionale della collettività; a dialogare con la performance, la video installazione diffusa sui giochi d’infanzia riattivati da bambini e anziani precedentemente filmati.

Enzo Cosimi è tra i coreografi più rappresentativi della coreografia italiana, con la sua compagnia firma oltre 60 coreografie rappresentate nei maggiori teatri e festival italiani e stranieri. Le sue creazioni artistiche vedono, nel tempo, collaborazioni importanti, tra cui Fabrizio Plessi, Luigi Veronesi, Miuccia Prada, Daniela Dal Cin, Antonio Marras, Aldo Busi, Stefano Galanti, Aldo Tilocca, Richie Hawtin. Negli ultimi anni realizza due trilogie, Sulle passioni dell’anima che affronta i temi della paura collettiva, del desiderio e del dolore e Ode alla bellezza, 3 creazioni sulla diversità, che segna un impegno politico e sociale nella creazione, indagando la realtà delle persone considerate ai margini. Dal 2018 lavora sul nuovo progetto Orestea – Trilogia della vendetta con il primo capitolo Glitter in my tears – Agamennone, seguito nel 2020 da Coefore Rock&Roll performance version, al Festival Romaeuropa. A novembre 2022 ha debuttato al Festival Romaeuropa con Le Lacrime dell’Eroe. Installazione performativa sulle Eumenidi, completando l’intera trilogia sull’Orestea. Nel 2023 vince il bando Progetto speciale del Mic 2023 con The Play Garden. Sempre a Romaeuropa realizza nel 2019 un progetto formativo/performativo in collaborazione con le Accademie. Nel 2014 riceve il premio Danza&Danza per lo spettacolo Sopra di me il diluvio e nel 2018, il premio nazionale della critica ANCT. Nel 2019 è stato pubblicato un libro monografico intitolato “Enzo Cosimi, una conversazione quasi angelica – 10 domande per uso domestico” a cura di Maria Paola Zedda.

Prosegue il tour di Spira, l’album d’esordio di Daniela Pes

Prosegue il tour di Spira, l’album d’esordio di Daniela PesRoma, 10 dic. (askanews) – Prosegue il tour di Spira, l’album d’esordio di Daniela Pes, Premio Tenco come Miglior opera prima e un successo di critica e pubblico che l’ha portata in giro per l’Italia collezionando sold out con oltre 40 date tra club e festival. Tra le 10 nuove tappe che si aggiungono al tour, due quelle europee: l’Eurosonic di Groningen (Paesi Bassi) e il Ment di Ljubljana (Slovenia).

Questi i prossimi live annunciati: 12 dicembre Qube/Marte Live (Roma), 18 dicembre Cripta del Duomo (Avellino), 20 dicembre Auditorium Novecento (Napoli), 21 dicembre Officina degli Esordi/Muse (Bari), 22 dicembre Mercato Nuovo/Muse (Taranto), 6 gennaio Teatro Ricciardi (Capua), 12 gennaio CAOS/Degustazioni Musicali (Terni), 13 gennaio Teatro Sperimentale (Pesaro), 17 gennaio Eurosonic (Groningen, Paesi Bassi), 26 gennaio Fabrik (Cagliari), 27 gennaio Teatro Civico (Alghero), 23 febbraio Ment (Ljubljana, Slovenia). Già vincitrice nel 2017 del prestigioso premio Andrea Parodi, dei premi Nuovoimaie (2017 e 2018) e SIAE miglior musica nell’ambito di Musicultura, Daniela Pes è tra le personalità più interessanti della scena attuale. Sette tracce compongono un album tra elegante e oscura elettronica dai beat a tratti galoppanti e ambient dal respiro cosmico avvolti dal canto di un’artista dal talento multiforme, votata alla destrutturazione della forma canzone e alla decostruzione della lingua per creare un mondo sonoro esoterico in cui l’arcaico, il contemporaneo e il futuribile si avviluppano l’un l’altro come nella danza gravitazionale di due galassie in procinto di fondersi.

Classe 1992, nata in Gallura, una formazione jazzistica alle spalle che le consente una assoluta libertà compositiva, Daniela Pes utilizza la voce come strumento cantando in una lingua fatta di antiche parole galluresi, frammenti di termini italiani, vocaboli totalmente inventati: molecole organiche di una lingua inedita in cui i versi sono svincolati dalla metrica e le parole non sono veicolo di un concetto, bensì puro suono, come grani di un rosario fonetico articolato, inaccessibile dal punto vista razionale ma inebriante dal punto di vista emotivo. Lunare e misterica, Daniela Pes accede dunque alla dimensione primordiale del linguaggio per definire un nuovo archetipo di comunicazione. Enigmatica come un oracolo greco, trasporta chi la ascolta nei meandri di un’iniziazione, dominati dalla fascinazione per gli aspetti magici della musica. Composte alla chitarra, al pianoforte e con il software Ableton nell’arco di tre anni – un periodo di tempo in cui si è sviluppato un profondo e costante confronto con IOSONOUNCANE – le sette tracce di Spira si sviluppano come flussi sonori più che come brani e sembrano disegnare la musica di un rituale sciamanico. Prodotto da IOSONOUNCANE, Spira è uscito il 14 aprile per Tanca Records su vinile e su tutte le piattaforme digitali. Il tour è prodotto da Panico Concerti.

Daniela Pes è una musicista e cantautrice sarda nata nel cuore della Gallura nel 1992, vincitrice nel 2023 della Targa Tenco come Miglior Opera prima con il suo album d’esordio Spira, uscito il 14 aprile per Tanca Records. La sua voce e la sua musica sfuggono alle classificazioni e ai contenitori predeterminati. Daniela Pes è immersa nel flusso della musica come cantante, come strumentista, come musicista elettronica. Il suo è un talento multiforme. Arriva infatti al debutto con un curriculum che include una laurea in Canto Jazz al Conservatorio di Sassari e una borsa di studio ai Seminari Estivi di Nuoro Jazz diretti da Paolo Fresu, che la porta a esibirsi a Time in Jazz e all’Harp Festival di Rio de Janeiro. Completano il quadro il prestigioso premio Andrea Parodi nel 2017 (dove vince il premio della critica, giuria internazionale, miglior musica e miglior arrangiamento) e il premio miglior musica e il premio Nuovoimaie a Musicultura nel 2018.

Roma Gospel Festival dal 21 al 31 dicembre all’Auditorium

Roma Gospel Festival dal 21 al 31 dicembre all’AuditoriumRoma, 10 dic. (askanews) – Fra tradizione e contaminazioni contemporanee, spiritualità e umanesimo, il più grande festival di musica gospel in tutta Europa con i più prestigiosi ensemble provenienti dagli Stati Uniti d’America, per trascorrere il periodo natalizio accompagnati da suoni di pace e fratellanza. Tutti insieme, non credenti e credenti di qualsiasi confessione religiosa.

Giunto alla 24esima edizione torna il Roma Gospel Festival, la rassegna prodotta da IMF Foundation in co-produzione con Fondazione Musica per Roma che si svolgerà dal 21 al 31 dicembre in Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone” con incursioni improvvise in alcune piazze del centro storico, realizzate grazie al sostegno del Municipio I di Roma Capitale. Dallo strabiliante coro di Baltimora composto da 150 elementi guidati dal Reverendo Eric Waddel alla nuova e prorompente voce della comunità’ nera di New York Kaylah Harvey, dai celeberrimi Harlem Gospel Choir al gospel intriso di sonorità urban-pop di Ty Morris, passando per le città di Tampa e Orlando con i Florida Inspirational Singers e di Norfolk, Virginia, con la formazione del reverendo Earl Bynum. Nove concerti e un workshop in dieci giorni per “una manifestazione musicale che non ha mai perso la propria magia e che si basa su un grande desiderio di partecipazione. Un solido punto di riferimento per gli appassionati e i curiosi di questa particolare forma di espressione musicale e spirituale” afferma il direttore artistico Mario Ciampà che aggiunge: “Che sia tradizionale o contemporaneo, rhythm&blues o pop, il gospel è diventato una forza che coinvolge tutti, in uno spirito di elevazione dell’anima verso la gioia dell’esistenza, la speranza in una vita migliore e il desiderio di pace tra gli uomini. Il mio consiglio è: lasciatevi andare, aprite il vostro cuore e fatevi trasportare da questa benefica ondata di energia spirituale.” Il festival si apre in grande stile il 21 dicembre alle ore 21 con Eric Waddell&The Abundant Life Singers, uno dei gruppi di spicco di Baltimora, Maryland, che vanta un coro di ben 150 elementi oltre a una band d’eccezione, diretta da uno fra i migliori “ministri di musica”, nonché docente e compositore, Eric Waddell. Un’apertura che promette di essere indimenticabile per il potente impatto scenico, la perfezione vocale e un sound che fonde il linguaggio tradizionale con le nuove tendenze del contemporary gospel. Eric Waddell&The Abundant Life Singers saliranno sul palco anche la sera seguente, 22 dicembre, sempre alle ore 21.

Il 23 dicembre sul palco della Sala Sinopoli saliranno invece i 15 elementi che compongono i Florida Inspirational Singers, una formazione che fa incontrare la tradizione soul del sud degli Stati Uniti con gli spiritual ma anche con le sonorità più moderne di questo genere. Un’atmosfera di grande e gioiosa festa creata dai due leader del gruppo, il pluripremiato compositore e polistrumentista jazz Nathan Mitchell e il pastore-musicista John Polk. Doppio appuntamento il giorno di Natale, alle 17.30 e alle 21, con i famosissimi Harlem Gospel Choir, uno dei gruppi più longevi del genere che da quasi trent’anni porta in giro per il mondo un potente messaggio di pace fra le Nazioni e fratellanza fra i popoli. Fondati nel 1986 da Allen Bailey, artista scomparso nel 2018 dopo una carriera costellata da lavori al fianco di artisti come Michael Jackson, Prince e Commodores, gli Harlem Gospel Choir vantano collaborazioni con le grandi stelle della musica internazionale, da Bono a Diana Rosso, dai Simple Minds a Sinead O’Connor, dai Gorillaz a The Chieftains. Suoni maestosi ed energie contagiose infondono un repertorio che comprende gospel tradizionali e contemporanei, jazz e blues, dove la partecipazione del pubblico è parte integrante dello show. La formazione negli anni si è esibita per la Royal Family, il Presidente Obama, Nelson Mandela, Elton John e ben due Papi.

Tre sono invece le repliche del concerto di Earl Bynum & The Mount Unity Choir, il 26, 27 e 28 dicembre. Parte integrante della Mount Lebanon Baptist Church, vero epicentro della confessione battista in Virginia e realtà riconosciuta sul piano della formazione musicale, The Mount Unity Choir si presenta in un’inedita selezione di sette vocalist accompagnati da piano, tastiere e sezione ritmica, per una performance segnata da arrangiamenti jazz e vissuta come una vibrante preghiera appassionatamente partecipata. Il gruppo è condotto da uno dei più attivi animatori della scena gospel americana, il produttore, autore e insegnante Earl Bynum. Durante la permanenza a Roma, il pastore terrà inoltre in Auditorium un workshop per selezionare alcuni voci da inserire nel coro in occasione del concerto finale. Per partecipare al workshop è necessario prenotarsi scrivendo entro il 15 dicembre a educational@musicaperroma.it. Sarà coloratissima, emozionante e piena di energia la testimonianza di fede proposta il 29 dicembre dal genio creativo Ty Morris, capostipite del nuovo e acclamatissimo genere conosciuto come Urban Gospel. Ty Morris & The H.O.W. presentano al Roma Gospel Festival 2023 uno spettacolo di grande impatto che ha fatto il giro del mondo, uno coinvolgente mix di jazz, funk, hip hop, soul, pop in equilibrio fra lodi al Signore, tradizione musicale di Chicago e il ritmo urbano di Denver, Colorado.

Il festival si chiude alle soglie del nuovo anno con i due concerti, il 30 dicembre alle 21 e il 31 dicembre alle 22, di The Bronx Black Kayes, esponenti della nuova scena gospel statunitense, capitanati dalla band leader Kaylah Harvey, artista dalle incredibili doti canore, cresciuta nel Bronx e considerata la nuova voce della comunità nera di New York City. Fra canti, battiti di mani e un’intensa comunicazione corporea, un viaggio musicale scandito dalle più famose canzoni della cultura afro-americana e accompagnato dal groove dello M String Quartet. Una performance di spiritual gospel pop sorprendente e mai scontata che termina in una vera e propria esplosione di gioia che avvolge gli animi, ovvero il miglior modo per chiudere l’anno e salutare il futuro con il migliore degli auspici.

A Roma arriva “Lights in Nature – Life” nei Giardini Brancaccio

A Roma arriva “Lights in Nature – Life” nei Giardini BrancaccioRoma, 10 dic. (askanews) – A Roma nei Giardini Brancaccio dal prossimo 14 dicembre (fino al 18 febbraio 2024) arriva Lights in Nature – Life, esperienza immersiva che invita i visitatori a esplorare un giardino segreto nel cuore della Capitale attraverso luci e suoni che reinventano la magia del Natale.

Grandi e piccini potranno vivere un’avventura notturna ricca di proiezioni e spettacolari giochi di luce che celebrano l’armonia tra l’uomo e la natura e rappresentano la vita sul Pianeta Terra attraverso i suoi quattro elementi: acqua, aria, fuoco e terra. Un viaggio che sarà un percorso di bellezza, ma anche di consapevolezza verso una necessaria sostenibilità ambientale nel centro storico di Roma. Lights in Nature – Life è uno dei capitoli del progetto Naturaleza Encendida, nato in Spagna e che dalla sua creazione nel novembre 2020 nel Real Jardín Botánico de Madrid, ha fatto tappa in diverse città europee, accogliendo oltre un milione di persone da tutto il mondo. Naturaleza Encendida è un concept sviluppato dalla società madrilena di produzione di spettacoli LETSGO Company che ha dimostrato un eccezionale impegno per l’innovazione e la sostenibilità nel campo degli spettacoli di luce.

Diversi sono gli spettacoli luminosi offerti dal progetto contemporaneamente aperti al pubblico: Origen a Barcellona, Explorium a Tenerife, Insectos a Madrid, Itsasaldi a Bilbao e il recente Dalì Universe inaugurato lo scorso 15 novembre con grande successo a Parigi. Ogni parco offre magiche passeggiate notturne in differenti ambienti naturali dove il visitatore diventa protagonista e viene invitato a scoprire una ricca biodiversità in spettacoli di luci carichi di sorprese e adatti a ogni fascia di età. Lo spettacolo a Roma nei Giardini Brancaccio guiderà i visitatori attraverso quattro aree tematiche: Biosfera, Terra, Acqua e Aria, con un invito a vivere un’esperienza pervasa di luce e a esplorare uno spazio dove percepire l’incanto della natura.

E’ morto Ryan O’Neal, star di Love Story e Barry Lyndon

E’ morto Ryan O’Neal, star di Love Story e Barry LyndonRoma, 9 dic. (askanews) – Addio a Ryan O’Neal, attore indimenticabile Oliver Barrett IV nello struggente film Love Story (1970), che interpretò con Ali MacGraw e che gli valse la candidatura all’Oscar come miglior attore nel 1971 e il David di Donatello come miglior attore straniero l’anno successivo, oltre alla candidatura al Golden Globe. Ma non solo, di lui si ricorda l’interpretazione come “Barry Lyndon” di Stanley Kubrick. O’Neal si è spento all’età di 82 anni a Los Angeles. A renderlo noto il figlio su Instagram. “Questa è la cosa più difficile che abbia mai avuto da dire, ma eccoci qui. Mio padre è morto in pace oggi, con la sua amorevole squadra al suo fianco che lo sostiene e lo ama come lui farebbe con noi”, ha affermato Patrick O’Neal sul social. Papà scrittore e sceneggiatore americano di origini irlandesi e madre attrice statunitense di origini per metà irlandesi e per metà ebraiche ashkenazite), O’Neal si fece conoscere al grande pubblico recitando nella soap opera Peyton Place (dal 1964 al 1969) nella parte di Rodney Harrington, accanto a Mia Farrow. Ma ottenne la fama mondiale grazie all’interpretazione di Oliver Barrett IV in Love Story (1970) L’attore fu sposato dal 1963 al 1967 con l’attrice Joanna Moore, dalla quale ebbe due figli, gli attori Griffin e Tatum O’Neal. Dopo il divorzio, si risposò con Leigh Taylor-Young, da cui ebbe il terzogenito Patrick, divenuto cronista sportivo. Nel 1972 dopo fece coppia con Barbra Streisand per la commedia demenziale “What’s Up, Doc?”. L’anno successivo interpretò un altro grande film di successo, ‘Paper Moon’ – Luna di carta – con la sua primogenita Tatum. Nel 1975 fu scelto da Kubrick come protagonista del memorabile ‘Barry Lyndon’. Sul finire degli anni Settanta conobbe Farrah Fawcett, star della serie di telefilm Charlies Angels, che diventò la compagna della sua vita fino alla morte di lei, nel 2009. Con lei recitarono in ‘Sacrificio d’amore (1989) e la serie Tv ‘Good Sports’ (1991), ed ebbero un figlio, Redmond, nato nel 1985. Nel 2008 O’Neal fu arrestato, insieme al figlio, nella sua abitazione di Malibù, in California, per possesso di stupefacenti. Nel 2006 entrò a far parte del cast della serie televisiva statunitense ‘Bones’, nel ruolo del padre della protagonista Temperance Brennan. Ha inoltre preso parte ad alcuni episodi del telefilm 90210 (2010).