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I Pinguini Tattici Nucleari annunciano Hello World-Tour Stadi 2025

I Pinguini Tattici Nucleari annunciano Hello World-Tour Stadi 2025Milano, 26 mar. (askanews) – I Pinguini Tattici Nucleari annunciano Hello World – Tour Stadi 2025. Dopo un en plein di sold out per il tour indoor nei palazzetti, che partirà il 3 aprile 2024 da Jesolo (VE), la band dei record si prepara a cavalcare il 2025 con un nuovo tour negli stadi. Nove le prime date annunciate per il tour del 2025, dopo l’incredibile debutto negli stadi che ha segnato il 2023 come l’anno d’oro della band, sempre al vertice di tutte le classifiche e con oltre un milione di biglietti venduti in un solo anno.


Queste le date del nuovo tour, organizzato e prodotto da Magellano Concerti: HELLO WORLD – TOUR STADI 2025 07 giugno 2025 – Reggio Emilia – RCF Arena (Campovolo) 10 giugno 2025 – Milano – Stadio San Siro 11 giugno 2025 – Milano – Stadio San Siro 14 giugno 2025 – Treviso – Arena della Marca 17 giugno 2025 – Torino – Stadio olimpico grande Torino 21 giugno 2025 – Ancona – Stadio del Conero 25 giugno 2025 – Firenze – Visarno Arena 28 giugno 2025 – Napoli – Stadio Diego Armando Maradona 04 luglio 2025 – Roma – Stadio Olimpico Prevendite disponibili dalle ore 10 di mercoledì 27 marzo sui circuiti Ticketone Tutte le info su magellanoconcerti.it


Al via dal 3 aprile il “Non perdiamoci mica di vista Fake news Indoor tour – palasport 2024”, il continuo, in una versione più intima e confidenziale, del tour che nell’estate 2023 ha portato I Pinguini Tattici Nucleari a incontrare fan di ogni età, da Nord a Sud fino alle isole. 33 appuntamenti, tutti sold out, dove Riccardo, Elio, Nicola, Simone, Matteo e Lorenzo tornano ad abbracciare il proprio pubblico nei palasport, per continuare a raccontare la storia di una giovane band che negli anni ha saputo alternare grandi hit a brani cantautorali, capaci di far sorridere e di far pensare. Un milione di biglietti venduti in un anno (2023), oltre un miliardo e mezzo di stream, due anni in cima alle classifiche airplay e FIMI/Gfk Italia, il successo dell’album Fake News (quattro volte Disco di Platino) e un coinvolgente show che ha riscosso un grande successo di pubblico e critica: quello dei Pinguini Tattici Nucleari si è rivelato essere un gioco di squadra più che convincente, che ha portato la band, che da più di due anni colleziona numeri da record, ai vertici di tutte classifiche, regalandole un posto di assoluto rilievo nel panorama musicale nazionale e che ha mosso i primi passi in quello internazionale.

Dal 12 al 14 aprile gli “Stati generali del Cinema” a Siracusa

Dal 12 al 14 aprile gli “Stati generali del Cinema” a SiracusaRoma, 26 mar. (askanews) – Dal 12 al 14 aprile presso il Castello Maniace di Siracusa, sull’isola di Ortigia, si svolgeranno gli “Stati generali del Cinema”, che tratteranno – tra i temi portanti – di Tax credit, cineturismo e internazionalizzazione, per avviare e alimentare un osservatorio su dinamiche e prospettive del sistema audiovisivo. Tre giorni di dibattiti, talk e tavole rotonde, con oltre 200 rappresentanti del cinema italiano. La manifestazione intende approfondire opportunità e tendenze, condividere idee e progetti, con esponenti del comparto, tra cui registi, produttori, attori, sceneggiatori, distributori, critici e altre figure chiave nell’ambito della formazione professionale.


Gli “Stati generali del cinema”, promossi e organizzati dalla Regione Siciliana, tramite l’assessorato del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, in collaborazione con il Ministero del Turismo ed Enit, sono stati fortemente voluti per il ruolo che l’audiovisivo riveste nell’economia culturale e artistica dell’Isola, importanza evidenziata e sostenuta dal presidente della Regione Renato Schifani e dall’assessore regionale del Turismo, Sport e Spettacolo Elvira Amata. “Investire nel settore audiovisivo – ha dichiarato Schifani – significa rendere la nostra Isola sempre più presente sui palcoscenici internazionali con notevoli ricadute in termini economici e di immagine. Abbiamo quindi voluto riunire i principali rappresentanti dell’industria cinematografica per ascoltare e aprire uno spazio di confronto su obiettivi ed esigenze del settore. Questo evento è un momento chiave nell’attuazione della nostra strategia per potenziare il cineturismo che da anni, ormai, conosce un’espansione senza sosta e che vede la Sicilia tra le mete privilegiate”. La manifestazione, che si avvale della direzione scientifica di Antonella Ferrara e della consulenza scientifica di Federico Pontiggia, è finalizzata all’analisi e al potenziamento di politiche a beneficio dello sviluppo dell’industria cinematografica. L’obiettivo è raccontare l’audiovisivo in un mondo che cambia, tra istanze autoriali, sfide industriali e ricadute sociali, riflettendo su scenari e tendenze, criticità e punti di forza. Dalla produzione all’esercizio, dalla distribuzione ai festival, dalle Film commission ai premi, dal Tax credit alla regia.


Saranno dedicati anche ampi spazi di dibattito alle infrastrutture tecnologiche, che per la loro peculiare connotazione stanno segnando una rivoluzione nelle industrie creative del futuro, e, contestualmente, godranno di approfondimenti in ambiti tematici quali l’intelligenza artificiale e l’impatto socioeconomico sul territorio generato dalle produzioni. Tra gli eventi aperti al pubblico, venerdì 12 aprile alle ore 21 in piazza Duomo a Ortigia si svolgerà la proiezione della versione restaurata del film “Divorzio all’italiana”, mentre sabato 13, sempre alle 21, il concerto “Note a margine” di Nicola Piovani. Importante lo spazio che sarà dato al cineturismo – con il “Verticale Turismo e Cinema” del MiTur – vincente modello di economia culturale, e al suo ruolo per l’Italia e in particolare per la Sicilia, in quanto destinazione delle grandi produzioni cinematografiche. La vocazione dell’Isola, naturale set cinematografico en plein air, è confermata dai recenti casi della serie americana “The White Lotus”, dal nuovo capitolo della saga di “Indiana Jones” e dalle serie “I Leoni di Sicilia” e “L’arte della gioia”. L’evento avrà come scenario i suggestivi interni e le terrazze panoramiche del Castel Maniace di Siracusa, nell’ottica di evidenziare la vocazione storico-culturale e artistica della Sicilia: un omaggio al genius loci e alla cinematografia che l’ha esaltato e consegnato alla memoria collettiva.


Nel dettaglio, secondo i dati forniti dalla Film commission Sicilia, sono stati oltre 20 i milioni di euro erogati per le produzioni cinematografiche nel triennio 2021-2023, a fronte di più di 100 progetti finanziati, tra film, serie, corti e documentari. Per il 2024, invece, è stato recentemente pubblicato online il nuovo bando: tra le premialità previste, quelle per chi investe di più all’interno della Regione, tra maestranze, attori e altre figure, e quelle per le produzioni maggiormente sostenibili.

Cinema, dal 3 aprile al via da Roma la XIV edizione di “Rendez-Vous”

Cinema, dal 3 aprile al via da Roma la XIV edizione di “Rendez-Vous”Roma, 25 mar. (askanews) – Dal 3 al 7 aprile 2024 torna in Italia Rendez-Vous, il festival dedicato al cinema francese. La manifestazione, alla sua XIV edizione, apre i battenti, come ogni anno, a Roma, al Cinema Nuovo Sacher, dove sono accolti film e ospiti della rassegna. Farà poi tappa, con sezioni speciali e ospiti, a Bologna, Firenze, Milano, Napoli, Torino e Palermo.


Il più prestigioso evento cinematografico italiano dedicato al cinema francese, nasce da un’iniziativa dell’Ambasciata di Francia in Italia, è realizzato dall’Institut francais Italia, sotto la responsabilità dell’addetto audiovisivo Rémi Guittet e la direzione artistica di Vanessa Tonnini, e co-organizzato con Unifrance, l’organo di promozione del cinema e dell’audiovisivo francese nel mondo, presieduto da Gilles Pélisson e diretto da Daniela Elstner. Martin Briens, Ambasciatore di Francia in Italia, ha sottolineato la presenza “di donne e uomini dall’immenso talento che rappresentano tutti, venendo a Rendez-vous questo trait-d’union che non finisce mai: tra Francia e Italia si perpetua da decenni la storia del grande cinema e con le nuove generazioni questa storia è in continua evoluzione”. Martin Provost torna al festival per presentare in anteprima italiana, il 3 aprile, al Cinema Nuovo Sacher Ritratto di un amore – Bonnard, Pierre et Marthe, film d’apertura. Presentato nella sezione Cannes Première 2023, racconta la relazione passionale e artistica tra il celebre pittore Pierre Bonnard e la sua compagna di arte e vita, Marthe, interpretati da Vincent Macaigne e Cécile de France. Il film esce in sala il 16 maggio. Ospite d’onore della XIV edizione di Rendez-Vous è Catherine Deneuve. Riconosciuta nel mondo intero per il suo talento di attrice, camaleontica e ribelle, insofferente agli schemi, oltre sessant’anni di carriera, più di 120 film, un percorso in costante divenire, Deneuve è una icona ultramoderna che sfugge alle definizioni. Stella assoluta del cinema francese, riesce a donare a ogni ruolo una piccola verità di sé, pur mantenendo una distanza di sicurezza che le permette di coltivare un’eterna aura di mistero. L’attrice presenterà il 7 aprile a Roma, al Cinema Nuovo Sacher, in anteprima italiana, al fianco della regista Léa Domenach Bernadette – La moglie del presidente, che arriverà nelle sale il 25 aprile. Inoltre, tra gli altri appuntamenti, Cédric Kahn, torna al festival e presentarà al Nuovo Sacher, giovedì 4 aprile, Le procès goldman, il suo ultimo film, selezionato alla Quinzaine 2023. Mentre Dominique Abel e Fiona Gordon presenteranno sabato 6 aprile, in anteprima italiana, L’Étoile filante – I misteri del bar Étoile (in sala l’11 aprile).


La XIV edizione di Rendez-vous si fa manifesto del cinema francese al femminile, segnando il tempo di una giovane generazione – ma non solo – che pone al centro storie di donne che celebrano il femminile plurale. Se l’ultimo numero dei Cahiers du Cinéma titola: Les femmes sont dans la place! indagando anche in termini numerici la presenza e il percorso di questo cinema, Rendez-vous ne porta in Italia un assaggio. Sono storie irriverenti e anticonformiste, che si tratti di cinema pop o d’autore. La regista Mona Achache presenta a Roma, al Cinema Nuovo Sacher, in anteprima nazionale, giovedì 4 aprile, Little Girl Blue. E Delphine Deloget, accompagnata dalla protagonista Virginie Efira, presenta il 5 aprile, in anteprima italiana, Rien à perdre – Niente da perdere (uscirà in sala il 1 maggio). Inoltre, Anais Tellenne presenta a Roma, in anteprima nazionale, sabato 6 aprile, L’homme D’Argile. Iris Kaltenback presenta il 7 aprile, Le Ravissement, mentre il 5 aprile in anteprima italiana sarà resentato Le Consentement di Vanessa Filho. Come ogni anno il festival farà tappa in altre città con sezioni speciali e ospiti. Le sedi di questa edizione sono Bologna – Cinema Modernissimo, Torino – Cinema Massimo, Il Rouge et Noir di Palermo, l’Institut Français di Firenze e l’Institut français di Napoli. In attesa che il festival parta, arriva a Roma, e incontra il pubblico al Cinema Nuovo Sacher, Robert Guédiguian accompagnato da Ariane Ascaride per presentare il 2 aprile Et la fete Continue! – E la festa continua!. Il film esce in sala dall’11 aprile.

Santamaria e Bergamasco saranno Calipari e Sgrena al cinema

Santamaria e Bergamasco saranno Calipari e Sgrena al cinemaRoma, 25 mar. (askanews) – Al via la produzione de “Il Nibbio” (titolo provvisorio), lungometraggio dedicato a Nicola Calipari, un progetto che racconterà i ventotto giorni precedenti i tragici eventi del 4 marzo del 2005 che hanno visto morire Nicola Calipari, Alto Dirigente del Sismi, che ha sacrificato la propria vita per salvare quella di Giuliana Sgrena, la giornalista de il manifesto rapita in Iraq da una cellula terrorista.


“Il Nibbio”, che nasce dalla volontà di ricordare nel ventesimo anniversario la morte di Nicola Calipari che ricade nel 2025 e vede la stretta collaborazione della presidenza del Consiglio dei Ministri, è una coproduzione Notorious Pictures con Rai Cinema e Tarantula, in collaborazione con Netflix e Alkon Communications. Nicola Calipari è l’uomo che, da responsabile dell’Agenzia di Informazione e Sicurezza Esterna (all’epoca dei fatti Sismi) delle operazioni in Iraq nei primi anni Duemila, con la sua azione ha reso possibile comprendere come operano i Servizi Segreti italiani per salvaguardare la vita umana e per mantenere la pace.


Nel ruolo di Nicola Calipari, Claudio Santamaria, attore poliedrico, vincitore del David di Donatello per il film “Lo Chiamavano Jeeg Robot” e interprete di successi come “L’ultimo Bacio”, “Casino Royale”, “Romanzo Criminale”, “Freaks Out!”. Sonia Bergamasco, vincitrice di un Premio Ubu per il teatro, candidata al Globo d’oro evincitrice del Nastro d’Argento come Miglior Attrice per “La Meglio Gioventù”, darà il volto a Giuliana Sgrena. Alla sua seconda regia per il cinema Alessandro Tonda, che ha debuttato nel 2020 con “The Shift”, presentato in concorso nella sezione internazionale della 15esima Festa del Cinema di Roma.


Da un soggetto di Davide Cosco, Sandro Petraglia e Lorenzo Bagnatori, la sceneggiatura è stata affidata a Sandro Petraglia, vincitore di cinque David di Donatello, autore che da sempre volge una particolare attenzione al racconto del reale e della storia italiana. L’intento è quello di restituire un ritratto di Nicola Calipari ad ampio spettro, che, pur concentrando il racconto nel mese del rapimento Sgrena, ne valorizzi l’importanza nella storia dei Servizi Segreti italiani, senza trascurare la dimensione privata di uomo, marito e padre.

Massimo Giletti torna dopo 7 anni,firmato il contratto

Massimo Giletti torna dopo 7 anni,firmato il contrattoRoma, 25 mar. (askanews) – Dopo sette anni e dopo l’apparizione di fine febbraio alla guida di “La Tv fa 70”, Massimo Giletti torna ufficialmente in Rai. Oggi la firma del contratto che lo legherà alla Rai per la realizzazione di diversi progetti editoriali. “Siamo molto soddisfatti – dicono l’Amministratore Delegato Roberto Sergio e il Direttore Generale Giampaolo Rossi di riaccogliere uno dei volti più influenti della televisione italiana. Bentornato, Massimo, in quella che è stata per tanti anni la tua ‘casa’”.

Gigi D’Agostino torna live il venerdì 21 giugno a Milano

Gigi D’Agostino torna live il venerdì 21 giugno a MilanoMilano, 24 mar. (askanews) – Gigi D’Agostino, IL CAPITANO, padre indiscusso della musica dance, è pronto a fare la storia dell’estate 2024 con una data imperdibile, prodotta da Vivo Concerti, che si terrà a Fiera Milano Live venerdì 21 giugno 2024. Lo show, che darà ufficialmente il via alla stagione estiva, sarà l’occasione per il pubblico di ascoltare live le hit del dj per antonomasia ed essere catapultati nell’universo sonoro di uno dei migliori artisti dance al mondo. I biglietti saranno disponibili online su vivoconcerti.com da venerdì 22 marzo 2024 alle ore 14:00 e in tutti i punti vendita autorizzati da mercoledì 27 marzo 2024 alle ore 14:00. “L’Amour Toujours”, “Bla Bla Bla”, “In My Mind”, “Another Way” e “La Passion” sono solo alcune delle tante canzoni che hanno segnato – e continuano a segnare – intere generazioni di ragazzi che scendono in pista solo per scatenarsi al ritmo delle creazioni di Gigi D’Agostino, ascoltate e riprodotte in tutto il mondo. Artista che vanta una carriera pluritrentennale iniziata a fine anni ’80 quando comincia come deejay nelle note discoteche torinesi, Gigi D’Agostino ha raggiunto in pochi anni il successo non solo in Italia, ma anche in tutto il mondo, riconosciuto con premi nazionali e internazionali.


Re della musica dance, ma anche innovatore del suono. “Lento Violento” non è solo lo pseudonimo da lui utilizzato dagli anni 90 ma è una vera e propria impronta artistica generazionale, uno degli innumerevoli segni che Gigi D’Agostino ha lasciato nella musica. Lo stile inconfondibile che caratterizza da sempre le sue sonorità si identifica in un iconico andamento lento ma pieno di energia:


“Con questo pseudonimo racconto quello che vedo, quello che sento…un mondo con il battito lento.” Dopo quattro anni lontano dalle scene e dopo essere stato ospite a febbraio al Festival di Sanremo, Gigi D’Agostino è pronto a conquistare il palco dell’estate milanese con la sua consolle, circondato da fan di tutte le età che da sempre hanno le sue canzoni come colonna sonora dei momenti più spensierati della propria gioventù.


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Descrizione generata automaticamente Radio Deejay e Radio m2o sono radio partner dell’evento. L’organizzatore declina ogni responsabilità in caso di acquisto di biglietti fuori dai circuiti di biglietteria autorizzati non presenti nei nostri comunicati ufficiali.

Musica contro la mafia: da Silvestri a Ayane il 25/05 a Selinunte

Musica contro la mafia: da Silvestri a Ayane il 25/05 a SelinunteRoma, 23 mar. (askanews) – Dopo il successo dello scorso anno, torna “A Nome Loro – Musiche e voci per le vittime di mafia”, una lunga maratona musicale (e non solo) che il 25 maggio 2024, nello straordinario scenario del Parco Archeologico di Selinunte, Comune di Castelvetrano, in provincia di Trapani, riunirà alcuni dei più importanti protagonisti della musica italiana, oltre a giornalisti, attivisti e familiari di vittime della mafia. Prodotto dalla neonata associazione “A nome loro” e realizzato con il contributo della Regione Siciliana e di SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, CGIL, CISL e UIL, Nuovo Imaie, Ebat Trapani, il patrocinio morale della Fondazione Falcone e Libera Sicilia, l’evento ha la direzione artistica di Sade Mangiaracina, è scritto dall’autore Paolo Biamonte e verrà presentato da Francesca Barra, Stefania Renda e Gino Castaldo. Una seconda edizione che intende ribadire con forza, attraverso la vitalità della musica e la bellezza di un luogo dall’immenso patrimonio archeologico, l’esigenza di tenere alta la guardia rispetto al fenomeno mafioso e mantenere vivo il ricordo delle vittime di mafia. Ma che intende anche valorizzare l’estrema ricchezza artistico-culturale di una terra per troppo tempo identificata esclusivamente con le attività del crimine organizzato, grazie alla costruzione di una relazione fra la produzione culturale locale e quella nazionale e internazionale. La Rappresentante di Lista, Malika Ayane, Donatella Rettore, Arisa, Daniele Silvestri, Paolo Fresu, Gianluca Petrella, Bonnot, Raiz, Simona Molinari, Modena City Ramblers insieme al Coro Do Re Mi composto dai bambini della scuola “Giuseppe Di Matteo” di Castelvetrano, Mauro Ermanno Giovanardi dei La Crus, Cristiano Godano dei Marlene Kuntz, Shorty, Giuseppe Anastasi, Andrea Satta dei Têtes de Bois, Franca Masu, Silvia Mezzanotte e Mario Lavezzi sono solo alcuni dei primi artisti annunciati che si esibiranno dal vivo nella parte serale dell’evento. Durante il pomeriggio invece spazio a  una nutrita rappresentanza di musicisti siciliani. Sul palco, a portare la loro testimonianza di impegno e di memoria,  saliranno inoltre attrici e attori come Dajana Roncione, Donatella Finocchiaro, Luigi Lo Cascio, Paolo Briguglia, Fabrizio Ferracane e I Sansoni. Interverranno i rappresentanti di Addiopizzo, il giornalista Lirio Abbate e alcuni familiari di vittime di mafia come Salvatore e Emilia Catalano, Rosa Maria Vento, Fina Valenti e Giovanni Montinaro. Nata lo scorso anno da un’idea della pianista jazz Sade Mangiaracina qualche settimana dopo la cattura del superlatitante Matteo Messina Denaro la prima edizione della manifestazione è stata organizzata nel febbraio 2023 in modo estemporaneo, sull’onda emotiva del successo riportato dalle forze dell’ordine. “Il 16 gennaio 2023 è una data che ha cambiato la narrazione della Sicilia, anzi dell’Italia intera e ha cambiato me in quanto cittadina Castelvetranese. Ho subito desiderato festeggiare, soprattutto non solo l’arresto di un latitante, ultimo degli stragisti, ma ho sentito in maniera prepotente l’esigenza di ricordare tutte le vittime di mafia e tutte le persone che lottano da troppo tempo contro tutte le mafie. In quei giorni successivi all’arresto si parlava, attraverso giornali e telegiornali, soltanto di quanti covi avesse o di quanti “cimeli” di vario tipo vi fossero all’interno; nessuno parlava delle decine e decine di persone che per mano sua o di mandanti avevano perso la vita dagli anni ottanta a questa parte. Lì ho iniziato a fare telefonate ad amici che come me sono di quel territorio per organizzare un evento che fosse grande e pieno di musica e parole contro tutto quello che Messina Denaro rappresentava” racconta la Direttrice Artistica, che aggiunge: “in pochi giorni è successo un miracolo e il 24 febbraio siamo riusciti a portare al Parco Archeologico di Selinunte tantissimi artisti sul palco, la Rai, giornalisti, molte famiglie delle vittime di mafia, rappresentanti delle forze dell’ordine che hanno partecipato alla cattura di MMD e sotto il palco 4000 persone”. Poi la creazione dell’omonima associazione, di cui a oggi fanno parte, oltre alla Direttrice stessa: la cantautrice pop-jazz Simona Molinari, Dario Mangiaracina, musicista e co-fondatore di La Rappresentante di Lista, Franco D’Aniello musicista e co-fondatore dei Modena City Ramblers,  il cantautore Giuseppe Anastasi, la manager musicale Stefania Conte, l’esperto di comunicazione Flavio Leone, i giornalisti Patrizia Vivona e Max Firreri; e, infine, il responsabile delle attività educative della Fondazione Falcone Turi Benintende. Il secondo passo, la decisione di spostare l’evento nell’area antistante al meraviglioso Tempio di Hera (stile dorico, V sec A.C.) in grado di accogliere oltre 15.000 persone e di riprogrammarlo nella settimana di commemorazioni della Strage di Capaci.

Musica/Morto il pianista Maurizio Pollini. Il maestro aveva 82 anni

Musica/Morto il pianista Maurizio Pollini. Il maestro aveva 82 anniRoma, 23 mar. (askanews) – Si è spento, all’età di 82 anni, il pianista Maurizio Pollini. Ne da notizia il Teatro alla Scala di Milano che ricorda “uno dei grandi musicisti del nostro tempo e un riferimento fondamentale nella vita artistica del Teatro per oltre cinquant’anni”. Il Sovrintendente Dominique Meyer, il Direttore Musicale Riccardo Chailly, i professori dell’Orchestra e i lavoratori scaligeri “sono accanto alla moglie Marilisa, al figlio Daniele e a tutta la famiglia”.


Allievo di Carlo Lonati e Carlo Vidusso, “protagonista assoluto della scena concertistica internazionale fin dalla vittoria, diciottenne, al concorso Chopin di Varsavia nel 1960, Pollini è stato un interprete capace di rivoluzionare la percezione di autori come Chopin, Debussy e lo stesso Beethoven e promuovere con infaticabile dedizione l’ascolto delle avanguardie storiche, sopra a tutti Schönberg, e della musica d’oggi”, scrive il Teatro sul suo sito, ricordando Pollini, sottolineando che “accanto alla sua grandezza di strumentista resta fondamentale la sua testimonianza sul ruolo stesso della musica, intesa come componente essenziale della cultura e della vita civile e come strumento di trasformazione della società”. Dal debutto l’11 ottobre 1958 all’ultimo recital il 13 febbraio 2023 Pollini ha suonato alla Scala 168 volte – ricorda ancora il Teatro, ricordando con affetto il musicista scomparso – cui si aggiungono gli incontri con gli studenti e le partecipazioni a giurie e convegni. Dopo i primi concerti diretti da Thomas Schippers e Sergiu Celibidache, con la serata del 23 ottobre 1969 prende avvio la collaborazione con Claudio Abbado, destinata a segnare la storia dell’interpretazione ma anche la storia culturale della città di Milano. Il comune impegno per allargare il repertorio, in particolare alla seconda scuola di Vienna e alla nuova musica si coniuga ad un eguale impegno ad allargare le platee in linea con l’impostazione di Paolo Grassi che in quegli anni sviluppava nuove politiche per coinvolgere tutta la città nelle attività del Teatro. Fondamentali anche le collaborazioni con Riccardo Muti e poi con Daniel Barenboim e Riccardo Chailly, ma nel corso dei decenni si ricordano anche concerti con Carlo Maria Giulini Pierre Boulez e Zubin Mehta. Al rapporto costruito negli anni con i musicisti scaligeri, sia in veste di Orchestra della Scala sia soprattutto in veste di Filarmonica, si aggiungono le apparizioni con grandi orchestre come i Wiener Philharmoniker (con Abbado) e il Gewandhausorchester di Lipsia (con Chailly) e numerose compagini dedicate alla musica d’oggi, in particolare nei “Cicli Pollini” promossi da Stéphane Lissner: l’Ensemble Intercontemporain, il Klangforum Wien, la Musikfabrik Köln, l’Experimentalstudio SWR. Nel campo della musica da camera lo ricordiamo in particolare accanto a Salvatore Accardo, Toby Hoffmann, Margaret Batjer e Rocco Filippini. Ma al centro dell’ininterrotta presenza scaligera di Maurizio Pollini ci sono soprattutto i recital: dallo storico ciclo con le 32 sonate di Beethoven nel 1995 al sempre attesissimo concerto annuale in cui ricorrevano le stelle fisse del suo universo musicale: oltre ad alcune occasioni bachiane, Beethoven, Brahms, Chopin, Debussy, Schönberg, e Nono. E “lo aspettavamo di nuovo il prossimo 20 ottobre”.


(Foto Teatro Alla Scala)

Torna “Trame Sonore” la Woodstock della Musica d’arte dal mondo

Torna “Trame Sonore” la Woodstock della Musica d’arte dal mondoRoma, 22 mar. (askanews) – Il più grande meeting di musica strumentale d’Europa, l’unica Woodstock della musica d’arte nell’arte ritorna a far danzare gli affreschi, le prospettive architettoniche di Mantova in un gioioso esperimento sociale e culturale: 250 artisti, 140 concerti, 12 trame per 5 giorni e 5 notti di pura felicità a cui prendono parte straordinari musicisti con l’Orchestra da Camera di Mantova nel ruolo di complesso residente.


Ben 16 ore al giorno di eventi a ciclo continuo dal primo mattino a tarda sera in 30 diverse location d’arte: Palazzo Ducale, Palazzo Te, Palazzo Castiglioni, Rotonda di S. Lorenzo, Teatro Bibiena, Santa Barbara, Palazzo D’Arco, Biblioteca Teresiana e ancora dimore storiche private, piazze, vicoli e chiostri. Per una full immersion nel Bello con modalità d’offerta e fruizione innovative, per avvicinare tutti alla Classica. Da 12 anni l’anima di Trame Sonore non cambia, fedele ad una linea che si è dimostrata irripetibile in altri luoghi o con altri team creativi: nessuna concessione al routinario cliché dello star system, bensì altissima qualità complessiva per un happening corale dove anche le grandi eccellenze internazionali si mettono in gioco in modo orizzontale, sperimentando formazioni e repertori inediti, portando in scena nuovi volti e nuove soluzioni. Ciò che ogni anno, invece, si rinnova è l’ordito delle trame sonore che avvolgono la città, gli appassionati, gli operatori di settore e i turisti che giungono da ogni dove, conducendoli per infiniti sentieri d’ascolto.


L’edizione alle porte propone gli esiti di una prima provvisoria (ri)definizione del ‘metodo Trame Sonore’: ne deriva una programmazione che cerca di fare il punto sui precedenti undici anni di sperimentazioni, raccogliendone i frutti migliori, come le irripetibili combinazioni di musicisti dal mondo, i dialoghi in musica fra i cameristi dell’Orchestra residente e i solisti del panorama internazionale, la ricerca di una convergenza perfetta di location e repertori. A Trame Sonore 2024 ogni concerto viene trattato come un’avventura unica di scoperta del messaggio universale della musica, per ogni programma musicale si mette in atto una ricerca mirata dei partner e delle acustiche congeniali. Ne deriva un approccio progettuale al limite dello spericolato, se applicato a 140 concerti, ma che innesca l’esplosiva creatività degli artisti coinvolti ed enfatizza il contributo delle location alla congiunta promozione di musica d’arte e patrimonio artistico della città. Uno sguardo che cerca la sintesi, per rendere sempre più evidenti l’approccio divulgativo, la ricerca della sostenibilità ambientale, la cura nei confronti del futuro del settore, di cui Trame Sonore rappresenta esempio raro di networking.


All’interno di questo sconfinato arazzo sonoro trovano collocazione infinite unicità e inedite combinazioni di talenti. Una tesi forte percorre il progetto di questo programma artistico: la musica da camera come generatore inesauribile di incontri. Perché Trame Sonore 2024 è un festival d’incontri. Già uno sguardo al fitto programma dell’Artist in Residence, a cui è dedicata una specifica trama (Sulle tracce dell’Artist in Residence), ne dà la misura: Alexander Lonquich vestirà i panni del solista, del direttore, del camerista e del divulgatore, lavorando ora con il Quartetto Indaco (Schumann, op. 44), ora con il Quartetto Kuss (Korngold, op. 15), ora con uno dei massimi interpreti della liederistica schubertiana, Mark Padmore (per quello che si annuncia come un memorabile Schwanengesang), ora con l’Orchestra da Camera di Mantova (Chopin, Concerto n. 2). Innumerevoli anche gli intrecci fra i grandi affezionati del festival – tra cui Nurit Stark, Marco Rizzi, Andrea Lucchesini, Giovanni Gnocchi, Gemma Bertagnolli, Roberto Prosseda, Danusha Waskiewicz, Jennifer Stumm, Antonio Ballista, Pietro Roffi – che non perderanno occasione di sperimentare nuove collaborazioni tra loro e con musicisti che per la prima volta approdano a Mantova, come Kirill Troussov, Alexandra Troussova, Natalie Clein, Ying Li, Veriko Tchumburidze. L’Orchestra da Camera di Mantova si mostra quanto mai prima nella sua natura di ensemble fondato sulla fusione di ottimi cameristi, lasciando ampio spazio ai suoi musicisti in programmi diffusi lungo tutto il cartellone, aprendo a programmi con ospiti: ecco allora i concerti per pianoforte di Mozart in versione per quintetto d’archi, che vedono come solisti Andrea Bacchetti e Luca Ciammarughi; il Settimino di Ravel in una metamorfica versione col pianoforte di Alessandro Stella; l’Ottetto di Schubert in compagnia di Giovanni Guzzo, Mirijam Contzen, Anna Serova e Dorukhan Doruk. Così assumono diverso significato anche le quattro serate in cui l’Orchestra da Camera di Mantova s’esibirà con Tai Murray, Mark Padmore, Giovanni Sollima e concluderà con Alexander Lonquich. Tra gli altri grandi nomi attesi: Quartetto Prometeo, Silvia Chiesa, Javier Comesana Barrera, Quartetto Avetis, Clarissa Bevilacqua, Maurizio Baglini, Maya Oganyan, gli Ensemble Zefiro, Diderot e Micrologus. Anche l’impianto delle trame riflette l’approccio sistemico adottato. Due in particolare quelle inedite. La prima, Metamorfosi, nasce su sollecitazione del tema cui s’ispira la stagione espositiva e di eventi di Fondazione Palazzo Te e indaga quel fiume carsico di metamorfosi musicali che attraverso trascrizioni, arrangiamenti, citazioni, variazioni, omaggi, nei secoli porta a noi musiche eterne in tutta la loro potenziale mutevolezza di forme e di modi. La seconda avanza una piccola provocazione. Con Puccini: Love or Hate? Trame Sonore, festival cameristico, nell’anno del centenario, offre un approccio alternativo a quello della grande narrazione. La musica di Puccini si confronta con il clima culturale italiano del suo tempo, non sempre a lui favorevole. Alcune trame trovano, invece, conferma. Come Looking Forward, dedicata alla riflessione sul futuro della musica d’arte, che però non manca di rinnovarsi, andando ad articolarsi in 7 azioni mirate (la tradizionale Tavola Rotonda per operatori del settore, coordinata da Angelo Foletto, la Masterclass di Alfred Brendel, quest’anno con il Quartetto Malion, lo Youth Chamber Music Contest & Meeting, concorso e momento di incontro per cameristi under 18, Scuola sonora, percorso d’avvicinamento alla musica da camera per studenti delle scuole secondarie, ZigZago, caccia al tesoro musicale attraverso la città, e Scouting, volto a individuare giovani talenti e nuove formazioni cameristiche).


La trama si arricchirà di Made in Oficina OCM, progetto finanziato da SIAE e dedicato a giovanissimi cameristi under 30, che esplora nuove modalità di fruizione con concerti pensati per un pubblico coetaneo, nella piena libertà di assistere al concerto in modalità d’ascolto freestyle, quasi un invito alla danza, seguiti da momenti conviviali che portano artisti e fruitori a interfacciarsi e dialogare in piena informalità. Tra le trame storiche dell’oceanico happening musicale di Mantova tornano, quindi, Un Caffè con, nel Giardino di Palazzo Castiglioni, Fiumi Barocchi a Palazzo Ducale, L’Eco Di Monteverdi nella Basilica di Santa Barbara (ove operò il Divino Claudio e dove risuona l’Organo Antegnati), Casa Mozart a Palazzo D’Arco, Wunderkammer, Sulle Tracce dell’Artist in Residence e Hausmusik, diffusa su 9 dimore storiche e salotti privati della città, Solo e ‘Round Midnight (con il suo tradizionale elisir della buona notte) alla Rotonda di San Lorenzo. Trame Sonore è un’impresa corale anche in termini organizzativi e di sostenibilità. Oficina OCM – centro di produzione musicale a spiccata componente divulgativa che raccoglie la quarantennale esperienza dell’Orchestra da Camera di Mantova ed è organismo riconosciuto da Regione Lombardia – realizza l’edizione 2024 del festival in partenariato con Comune di Mantova e Direzione del Complesso Museale di Palazzo Ducale Mantova. Si avvale della collaborazione di una rete di realtà del territorio: Fondazione Palazzo Te, Prefettura di Mantova, Diocesi di Mantova, Fondazione Palazzo D’Arco, Associazione Monumenti Domenicani Mantova, TCI Mantova, Conservatorio “Lucio Campiani”, Galleria Corraini, Alkemica, Biblioteca Teresiana, Studio 81, i Palazzi, Castiglioni Plattis, Agnelli Sessi, Beccaguti-Cavriani, Cantoni-Marca, Panzera, Costa e Casa del Pittore, Nuova Scuola di Musica di Mantova. Ministero della Cultura, Comune di Mantova, Camera di Commercio di Mantova, Fondazione Cariplo, Fondazione della Comunità Mantovana, Fondazione Cariverona, Fondazione Banca Agricola Mantovana, Gruppo Tea, Intesa Sanpaolo, Confindustria Mantova, Unical, Staff spa e la cordata di aziende che aderiscono alla Corporate Membership Oficina OCM (Marcegaglia, Truzzi, Pusterla, Levoni, T.consulT, Belleli, Rampi, Euroconsulting, Suono Vivo, Oneida) sono i sostenitori che a oggi hanno confermato il proprio contributo all’edizione.

Esce oggi il nuovo singolo degli I Hate my Village

Esce oggi il nuovo singolo degli I Hate my VillageRoma, 21 mar. (askanews) – Esce oggi, giovedì 21 marzo, Water Tanks, il nuovo singolo degli I Hate My Village per Locomotiv Records. Una canzone che segna l’atteso ritorno della super band più amata della scena indipendente italiana, prima anticipazione del nuovo album in arrivo in primavera. Water Tanks surfa con brillante, selvatica e imprevedibile sfacciataggine creativa sulla scia tracciata dai precedenti lavori del gruppo, formato da quattro protagonisti assoluti della nostra musica “diversa”: Adriano Viterbini (Bud Spencer Blues Explosion), Fabio Rondanini (Calibro 35, Afterhours), Marco Fasolo (Jennifer Gentle) e Alberto Ferrari (Verdena).


Dall’unione delle loro personalità artistiche e delle loro passioni – in primis quella per il mondo della musica africana che ha avvicinato Viterbini e Rondanini dando il la al progetto, nel 2018 – sgorga ancora una volta un brano dal sound inconfondibile e travolgente, dall’architettura musicale libertaria e contaminata, che respira i suoni dell’Africa e li sprigiona in vortici di note e parole, tra visioni d’oltremare e strani segnali remoti. Il riff e l’andamento ritmico di Water Tanks sgrammaticano l’highlife, genere musicale ghanese dal sapore jazzato da cui parte l’ispirazione del pezzo. Il brano ci è arrivato addosso, un po’ come piace fare al futuro. Racconta Adriano Viterbini. Durante una jam pseudoafrobeat squinternata e insolita, tra una data e l’altra del nostro primo tour, abbiamo registrato la composizione su nastro e nel tempo l’abbiamo conclusa in digitale. È una musica leggermente ottimista e allucinata, in degrado inarrestabile.


Venerdì 22 marzo esce anche il video di Water Tanks, ideato e girato da Donato Sansone, regista e animatore riconosciuto e apprezzato a livello nazionale e internazionale. Lavorato in un unico piano sequenza, senza narrazione né intenti concettuali, il video è un viaggio visivo psichedelico in cui la camera attraversa la band in un gioco di compenetrazioni, attraversamenti spaziali e forme surreali, in un loop macchinoso che ben rappresenta l’incontenibile disordine della band che, come un formicaio, non è la somma di più persone ma è essa stessa l’unico essere vivente, che non muore mai. Gli I Hate My Village si preparano anche a tornare in concerto sui palchi di tutta Italia. Le prime due occasioni per ascoltare dal vivo il nuovo album saranno il 22 e 23 maggio al Locomotiv, il live club della loro nuova etichetta, in occasione di Express Festival.