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Torna a Palermo il Festival multidisciplinare Prima Onda dal 25

Torna a Palermo il Festival multidisciplinare Prima Onda dal 25Roma, 22 ott. (askanews) – Ritorna dal 25 ottobre al 6 novembre a Palermo, tra l’Ecomuseo Mare Memoria Viva, la Casa della Cooperazione, l’ex Lavatoio comunale, la Casa Lavoro e Preghiera “Padre Messina”, il Piccolo Teatro Patafisico, Noz (Nuove officine Zisa), la Sala Perriera dei Cantieri Culturali della Zisa, Prima Onda, il festival multidisciplinare che anima la periferia sud di Palermo con il teatro, la musica e la danza.

Anticipato da un’anteprima con Ugo Giacomazzi e Serena Ganci il 20 ottobre a I Candelai, il festival ideato dal collettivo artistico Genìa, firma quest’anno la sua quarta edizione, continuando a “inondare” il territorio extraurbano della costa sud e dei quartieri limitrofi con le arti performative e portando lo spettacolo dal vivo in nuovi palcoscenici. Per riconnettere la periferia al tessuto urbano e sperimentare nuove interazioni con il pubblico e con gli artisti. Non è un semplice festival Prima Onda, ma un organismo pulsante che vive con progetti che nascono e si sviluppano durante tutto il corso dell’anno e sono prodotti specificamente per entrare in connessione con questi luoghi, beneficiando inoltre di una pratica curatoriale condivisa e partecipata tra più direzioni artistiche: quella della sezione danza, affidata a Giovanna Velardi, coreografa siciliana tra le più note anche a livello internazionale, fondatrice della Compagnia Giovanna Velardi e già direttrice artistica dell’associazione PinDoc (sostenuta dal MIC); quella del teatro, curato da Manuela Lo Sicco, regista, coreografa e attrice, Premio Ubu 2021; e Valeria Cuffaro della storica associazione musicale Curva Minore, per la sezione musica.

Alla direzione artistica del festival si affianca da quest’edizione un nuovo ruolo curatoriale, affidato a Cristina Alga, presidente e co-fondatrice dell’Ecomuseo Mare Memoria Viva, con l’idea di espandere la progettualità di Genìa in risonanza con le associazioni e i presidi culturali del territorio delle periferie della Città Metropolitana di Palermo. Il tema scelto per Prima Onda 2023 è la diversità: artistica, umana, culturale, territoriale e linguistica. Con un focus sul concetto di prossimità artistica e territoriale. Un concetto che apre la strada a quello di accoglienza e all’accessibilità, intesa come possibilità di fruire della cultura ma anche degli spazi fisici, grazie anche a un progetto di ripensamento della “casa” del festival che l’Ecomuseo sta compiendo e che sarà completato per la prossima stagione.

La diversità sarà declinata in una miscela originale di generi e linguaggi, in uno scambio tra le diverse generazioni di artisti e artiste siciliane e del panorama nazionale e internazionale che da sempre caratterizza Prima Onda, con un’attenzione particolare agli artisti impegnati in sodalizi tra pratica e teoria. In cartellone compagnie e autori che hanno segnato, ognuna in modo diverso e peculiare, la scena degli ultimi quarant’anni, come la Compagnia della Fortezza, fondata con i detenuti del carcere di Volterra da Armando Punzo, Leone d’Oro alla Carriera, Biennale di Venezia 2023, Emma Dante, pluripremiata regista, attrice teatrale e drammaturga; Antonio Viganò, tra i padri del teatro della diversità, fondatore nell’83 della Compagnia La Ribalta, il coreografo francese Olivier Dubois considerato tra gli undici migliori danzatori del mondo; Paola Bianchi, tra le stelle più luminose della danza contemporanea nazionale e internazionale insieme alla danzatrice e attrice Valentina Bravetti; la performer e coreografa, attiva tra Italia e Francia, Ambra Senatore. E ancora la compagnia premio Ubu Teatro Akropolis, fondata nel 2001 e diretta da Clemente Tafuri e David Beronio; Teatro dei Venti – Premio Ubu 2019 – che ritorna per la seconda volta al festival in continuità con il lavoro del 2022; il duo Panzetti e Ticconi, in collaborazione con il festival Teatro Bastardo, che si muove tra danza, performance e arti visive.

Sono soltanto alcuni dei grandi nomi che compongono il variegato programma di teatro e danza di Prima Onda 2023 che si completa con cinque concerti che spaziano dalla leggenda dell’improvvisazione jazz, il chitarrista, compositore e produttore musicale inglese Michael “Mike” Cooper, alla violinista e compositrice tedesca Gunda Gottschalk; da Yousif Latif Jaralla, cantastorie e narratore iracheno, al Naäm Quintet, formazione artistica che unisce musica prettamente etnica e i ritmi tipici della funky music anni ’70, fino alla bossa nova di Alessandro Panicola. Parte integrante del programma sono i momenti di incontro e di scambio tra il pubblico e i protagonisti di questa edizione del festival, gli esperti del settore, i giornalisti e i critici che formano la comunità di Prima Onda, a partire dal primo appuntamento di venerdì 27 ottobre presso Noz (Nuove officine Zisa) dal titolo “Discorso sulla prossimità” tra tradizione e innovazione, a cura di Giovanna Velardi moderato da Roberto Giambrone con gli interventi di David Baronio, Paola Bianchi, Danila Blasi, Daniela Cecchini, Olivier Dubois, Angela Fumarola, Benedict Raffin, Émilie Renouvin, Ambra Senatore, Clemente Tafuri, Salvatore Tedesco e Giovanna Velardi. E la presentazione del libro Il cuore articolare. Un dispositivo coretico di Vincenza Di Vita (sabato 28 ottobre, ore 19:30, Ecomuseo MMV) presentato dal prof. Salvatore Tedesco con l’autrice e Giovanna Velardi. E infine le attività dedicate alla formazione, da sempre centrale nel progetto Prima Onda, che prevede le masterclass con Olivier Dubois, Ambra Senatore (28 e 29 ottobre, Piccolo Teatro Patafisico) e con la regista marsigliese Marie Lelardoux, fondatrice della Compagnie émile saar (dall’1 al 5 novembre, Sala Perriera). E il workshop di musica con il pianista e compositore Thollem McDonas (30 e 31 ottobre e 01 novembre, Sala Perriera). Un’occasione unica che fa di Prima Onda un polo di eccellenza per la formazione artistica in tutto il Sud Italia.

Laura Formenti in tour dal 26 da Bologna con “Drama Queen”

Laura Formenti in tour dal 26 da Bologna con “Drama Queen”Roma, 22 ott. (askanews) – Dissacrante, ironica e sfacciatamente onesta, Laura Formenti è una delle più conosciute stand up comedian italiane. Dal 19 ottobre è in giro per l’Italia e oltre, con il nuovo spettacolo Drama Queen, uno spaccato della vita al tempo dei social tra drammi, nuovi trend e vittimismo prêt-à-porter.

Comica, attrice e performer, volto di Comedy Central arrivata al grande pubblico con il monologo “Io se fossi un uomo” a Italia’s Got Talent 2021 (20 milioni di visualizzazioni totali e oltre 1 milione su YouTube), Laura è stata definita la comica che piace alle donne e non solo. Seguitissima sui social e con milioni di clic collezionati, nei suoi spettacoli attraverso l’ironia sfata miti sulle donne, ne racconta ossessioni e patemi con un piglio irriverente, scardina tabù e luoghi comuni con un umorismo intelligente e provocatorio. Femminista convinta, attraverso la stand up comedy offre punti di vista inusuali su varie tematiche facendo satira sociale. Dai monologhi sull’interruzione di gravidanza a quelli sulla pillola del giorno dopo, dal tema delle molestie a quello della disabilità, sul palco il suo sarcasmo non ha paura di affrontare alcun tema. Intraprendente quando serve, arguta quanto basta, come una Mrs Maisel moderna racconta le differenze di genere e di sessualità, l’essere single (e cose da non dire), s’immagina uomo e si immagina se Dio fosse donna. Episodi autobiografici e situazioni paradossali diventano il contesto per raccontare donne e uomini, e prendersi gioco attraverso la comicità della società di oggi con tutte le sue contraddizioni, tra politically correct e un sessismo generalizzato.

Nel nuovo spettacolo Drama Queen – scritto insieme a Giuseppe Della Misericordia e Gianluca Ettori, con la collaborazione di Marzio Rossi – Laura sfida il politicamente corretto e affronta i drammi al tempo dei social: dalle persone che fanno morire la nonna (più e più volte) per poter scrivere post accorati, ai tik toker che realizzano video dagli ospedali; dagli influencer che cambiano patologie con la velocità con cui gli stilisti cambiano collezione, al dramma degli alloggi a Milano visto da un letto a soppalco (guarda il video qui). Racconta Laura: Sul web e nella vita il disagio vende. Ognuno ha una lacrimosa storia di vita da raccontare. I drammi del primo mondo tengono banco e l’unica via di scampo sembra essere l’ironia e l’autoironia. Una domanda continua infatti a girare nella mia testa: se quelli che consideriamo drammi quotidiani fossero semplicemente vita? Drama Queen è lo spettacolo di e con Laura Formenti in tour a partire dal 19 ottobre. Tutte le date: 19/10 Montebelluna (Treviso) – Mattorosso, 26/10 Bologna – Teatro Dehon, 2/11 Pordenone – Capitol, 4/11 Genova – Teatro Strada Nuova, 23/11 Tolentino (Macerata) – Magma, 24/11 Reggio Calabria – Spazio Allegra Tribù, 27/11 Treviglio (Bergamo) – Revel, 1/12 Mantova – Corte Mantovanella, 15/12 Montefano (Macerata) – Teatro Rondinella, 18/1 Altamura – Villa Belvedere, 20/1 Barcellona – Teatro Metamorfosis, 23/1 Breganze – Pomopero, 24/1 Padova – Fishmarket, 25/1 Cremona – Spoon, 17/2 Civitavecchia – Granari Spazio Off, 24/2 Bruxelles – Piola Libri, 25/2 Utrecht – Comedy Cafe Utrecht, 29/2 Tolentino – Magma, 8/3 Lodi – Salento Fun Park, 22/3 Bari – Anchecinema, 23/3 Comacchio – Sala Polivalente, 27/3 Como – Spazio Gloria, 4/4 Mestre – Teatro del Parco, 13/4 Narni – Teatro Manini, 19/4 Foggia – Piccolo Teatro Impertinente, 14/5 Milano – Martinitt, 15/5 Roma – Teatro dei Servi, e altre ancora da annunciare.

Nell’ultimo anno Laura si è dedicata soprattutto al tema dei tabù cercando di comicizzare alcune delle tematiche che normalmente vengono raccontate in tono drammatico. A giugno è uscita la prima puntata del podcast Humor Nero, classificatosi al suo esordio nella decima posizione dei podcast più ascoltati su Spotify. Ogni mese attraverso un’intervista a un ospite sfida i tabù provando ad abbatterne le barriere morali. Scherzando prova a fare chiarezza con ironia su temi attuali e difficili da raccontare, perché “Ridere di ciò che ci fa male… ci fa bene” afferma Laura. Dall’ aborto con le sue insidie e stigmi affrontato nel primo episodio con Francesca Di Martino, psicologa e curatrice della pagina IVG e sto benissimo; al fenomeno dell’immigrazione visto dal punto di vista del comico Nathan Kiboba che quel viaggio l’ha dovuto affrontare dal Congo. Dal baratro del gioco d’azzardo vissuto attraverso l’esperienza del comico Daniele Raco, al tema della disoccupazione raccontato insieme all’ex speaker Salvo Aiello che dopo essere stato la voce del ciclismo italiano è diventato spazzino, fino all’ultimo episodio con Irene Nonnis su tanatoestetica e morte. Storie e argomenti difficili, trattati con leggerezza e ironia che offrono un nuovo punto di vista nella percezione di certi temi e nuovi spunti su come trattarli. Bio Laura Formenti è una stand up comedian, autrice e attrice. Style del Corriere ha definito la sua comicità “un mix di battute intelligenti e allo stesso tempo divertenti”. Nata a San Martino Siccomario, un piccolo paese in provincia di Pavia, scopre la passione per la recitazione fin da piccola e a 27 anni la sua vocazione per la comicità. L’esordio come attrice, poi la collaborazione con una compagnia di performer come trampoliera. In seguito, trasferitasi a Milano sbarca come presenza fissa su Comedy Central-Sky (“Natural Born Comedian”, “Stand up comedy”, “Fish and chips”, “Comedy Central News”) e lavora in programmi come Colorado e Domenica 5. Nel 2021 esplode sul web e in tv con la performance di Italia’s got Talent “Io se fossi un uomo” che le vale la finale. Nel 2022 diventa virale un suo monologo per Le Iene su Italia 1, e gira tutta Italia con il nuovo spettacolo di stand up comedy “Tranquilli, poi vi spiego”. Nel 2022 è nel cast di comiche nello spettacolo di successo di Serena Dandini “Vieni Avanti Cretina”.

Nel corso della sua carriera ha lavorato con produzioni italiane e internazionali, collaborato con diversi brand (MySecretCase, Crodino) e partecipato a campagne di sensibilizzazione (APE – Associazione Progetto Endometriosi, Fondazione Barilla). Sui social è seguita da centinaia di migliaia di follower. Nel 2023 ha realizzato il podcast “Humor Nero”, in cui una volta al mese insieme a un ospite sfida con ironia alcuni tabù di oggi. Nello stesso anno è testimonial di “The Impossible Pill”, la campagna di informazione e sensibilizzazione promossa da Medici del Mondo sull’aborto farmacologico. Da ottobre 2023 è in tour in giro per l’Italia, fino in Europa, con il suo quinto spettacolo di stand up comedy “Drama Queen”.

”Flautissimo 2023″, al via l’edizione “Sogno a occhi aperti”

”Flautissimo 2023″, al via l’edizione “Sogno a occhi aperti”Roma, 22 ott. (askanews) – Il 29 ottobre 2023 tornano a Roma gli appuntamenti di teatro e musica di Flautissimo, il festival diffuso a Roma, tra Teatro Palladium, Teatro India e Teatro del Lido, che quest’anno festeggia i 25 anni. Diretto da Stefano Cioffi, Flautissimo è una manifestazione che affonda le sue radici nella musica classica e che negli anni ha vissuto tante stagioni di aperture ai nuovi linguaggi dello spettacolo contemporaneo. E così oggi Flautissimo è anche teatro, altre musiche, performance cross-disciplinari.

Dopo il grande successo della scorsa edizione, anche quest’anno l’apertura è affidata alla straordinaria Maria Paiato che il 29 ottobre alle ore 18, al Palladium, inaugura la sezione “Parole, Teatro & Musica” portando in scena per la prima volta a Roma, Gentiluomo in mare di Herbert Clyde Lewis. Il 10 novembre il festival si sposta al Teatro del Lido (ore 19) con Canaglie, lo spettacolo di Giulia Bartolini, promettente talento della scena contemporanea, Vincitore Premio della Critica al Premio Giovani realtà del Teatro. Il 12 novembre si torna al Palladium (ore 18) con Dario Vergassola e la sua prima a Roma di Storie Sconcertanti. Il festival prosegue il 18 novembre alle ore 21 al Teatro India con Iaia Forte e Diana Tejera in Vita Meravigliosa, omaggio a Patrizia Cavalli e il 26 novembre al Palladium (ore 18) con i Radiodervish con il concerto in prima assoluta “Cuore Meridiano”. Sullo stesso palcoscenico il 1° dicembre alle 21 ritroveremo Fabrizio Bentivoglio che, accompagnato dal contrabbasso di Ferruccio Spinetti, dopo il grande successo dello scorso anno torna a Flautissimo con Lettura clandestina. La solitudine del satiro di Ennio Flaiano. E sempre al Palladium, il 9 e 10 dicembre tornano le due intense giornate, che ogni anno accolgono centinaia di fedelissimi spettatori provenienti da tutto il mondo, dedicate interamente alla “Musica da camera” con le masterclass e i concerti di alcuni dei migliori flautisti al mondo come Julien Beaudiment, Emily Beynon, Gareth McLearnon, Silvia Careddu, Mario Caroli, Riccardo Ghiani, Juliette Hurel, Sebastian Jacot, Bianca Fiorito, Andrea Oliva, Adriana Ferreira, Andrea Manco, Matvey Demin, accompagnati al pianoforte da Francesca Carta, Helène Couvert, Andrew West, Marco Grisanti e Sara Matteo, La venticinquesima stagione di Flautissimo si concluderà al Teatro India con un’altra prima assoluta, Il giorno in cui mio padre mi ha insegnato ad andare in bicicletta con Valerio Aprea, in scena il 15 (ore 21) e 16 dicembre alle ore 19.

“SOGNO A OCCHI APERTI”. Siamo ancora capaci di sognare? Siamo ancora capaci di far decollare la nostra fantasia? Guerra, pandemia, recessione. Ci manca altro? Sono anni difficili, tinti di nero. Come si può volare col pensiero quando i nostri giorni sono ritmati da cronaca e lutti? Da 25 edizioni Flautissimo guarda in basso, a terra, fra le pieghe delle nostre città, ha scavato nel torbido e ci ha raccontato storie di straordinaria quotidianità, con tutte le contraddizioni dei nostri giorni. È arrivato il momento di cambiare, quest’anno giriamo la testa! Sguardo in alto, occhi al cielo! Per festeggiare 25 anni di spettacolo Flautissimo presenta un cartellone che guarda alle emozioni per riappropriarsi di tanti sentimenti sconvolti e snaturati dagli avvenimenti degli ultimi anni. In un turbinio di stupendi spettacoli e incontri partecipati della città, Flautissimo guarda all’amore, alla gioia, alla felicità e la distilla in Arte, accompagnando gli spettatori in una dimensione onirica, nuova e appassionante. Stefano Cioffi

“Flautissimo #25. Sogno a occhi aperti” è una produzione Accademia Italiana del Flauto sostenuta dalla Regione Lazio, realizzata in collaborazione con Fondazione Roma Tre Teatro Palladium, Teatro di Roma, Teatro del Lido.

Torna a Roma dal 7 al 12 novembre il “Balkan Film Festival”

Torna a Roma dal 7 al 12 novembre il “Balkan Film Festival”Roma, 22 ott. (askanews) – Torna, dal 7 al 12 novembre 2023, la sesta edizione del Balkan Film Festival. Il festival, su iniziativa dell’Associazione italo-balcanica Occhio Blu, ha l’obiettivo di promuovere la Via del Cinema: dialogo cinematografico tra Italia e Balcani mirato anche a favorire la collaborazione tra giovani generazioni di cineasti delle due aree e rinforzare i servizi per la realizzazione di progetti comuni, attraverso un processo d’integrazione europea che costituisca fattori propulsivi di sviluppo culturale, nel recupero e rafforzamento della pace tra i popoli. Grazie alla presenza a Roma di tutte le cinematografie balcaniche (provenienti da Slovenia, Croazia, Serbia, Bosnia, Romania, Bulgaria, Montenegro, Kosovo, Macedonia del Nord, Albania, Grecia, Turchia) il Festival si arricchisce come non mai di protagonisti, temi e dibattiti.

Numerosi gli eventi culturali in programma tra la Casa del Cinema e il Nuovo Cinema Aquila: dall’apertura con Milcho Manchevski e il suo Kaymak; un panel su contenuti e strategie del Cinema Balcanico con la presenza di Dina Jordanova ed Elma Tataragic; un focus sul cinema albanese; l’evento “Il cinema e la guerra” intorno alla proiezione del film premio Oscar di Danis Tanovic “No Man’s Land”; una incursione nella letteratura vicina ai Balcani, del grande poeta americano d’origine serba, recentemente scomparso, Charles Simic. Altre prestigiose presenze quelle del regista croato Juraj Lerotic, della greca Asimina Proedrou, della Bosniaca Aida Besic, del kosovaro Fisnik Maxville, degli albanesi Gentian Koci ed Edmond Budina, del montenegrino Aleksandar Vujovic. Tra gli eventi anche la Masterclass “Film Business School” a cura di Mimmo Calopresti. (segue)

Zucchero: “Nel docufilm racconto chi è Adelmo e le sue fragilità”

Zucchero: “Nel docufilm racconto chi è Adelmo e le sue fragilità”Roma, 21 ott. (askanews) – Un docufilm che racconta la vita professionale, ma anche la parte intima di Zucchero, con le fragilità e le debolezze di ogni uomo. “Era quello che volevo, quello che avevo chiesto ai produttori e registi fin dall’inizio: che non fosse un docufilm celebrativo e basta, ma che ci fosse una buona parte anche di Adelmo rispetto a Zucchero”. A raccontarlo in questa intervista ad askanews è Zucchero, per presentare – alla Festa del Cinema di Roma – il film documentario “Zucchero – Sugar Fornaciari” nelle sale cinematografiche il 23-24-25 ottobre.

“Devo dire che l’hanno fatto nel modo giusto, nel modo equilibrato, per cui non è soltanto la mia storia musicale, ma anche la mia parte privata – dice Zucchero – la mia storia personale trattata in modo delicato perché non è stato tutto rosa e fiori. Quello che mi ha fatto soffrire di più è stato lo sradicamento dall’Emilia alla Versilia, da mia nonna Diamante con cui avevo un rapporto straordinario, dagli amici”. “Per chi è abituato a vedere un artista sul palco o in televisione – prosegue l’artista – non pensa che anche lui possa aver avuto delle tribolazioni comuni o delle fragilità comuni a tante persone. Spero che chi andrà a vedere questo docufilm mi conosca un po’ di più”.

“Rivedermi sul grande schermo? Mi ha emozionato”, prosegue. “Ho detto delle cose anche molto intime, a un certo punto mi sono emozionato anche io, perché ricordo esattamente quei momenti. Mi sono emozionato e mi sono detto: ‘Tutto sommato sono rimasto ancora genuino’”. Nel docu-film si ripercorrono anche momenti più bui della vita di Zucchero, tra cui la depressione. Che messaggio può lasciare a chi vive questo problema? “Viviamo in un mondo dove, soprattutto per i giovani, è difficile trovare una propria strada – ammette l’artista emiliano – fanno difficoltà, si sentono un po’ persi, senza grandi stimoli. Spero che chi veda questo docu-film veda che se vuoi ottenere qualcosa devi credere in qualcosa, devi avere una grande costanza, una grande determinazione, dovuta anche dalle esigenze, però non puoi mollare o ritirarti e stare li a soffrire e a star male. Muoviti, move on”, è l’invito.

Dopo aver incantato oltre 1 milione di spettatori con il suo ultimo tour in Italia e in tutto il mondo e con i due straordinari concerti alla RCF Arena (Campovolo) di Reggio Emilia di fronte a 60 mila spettatori, Zucchero si prepara a tornare nel 2024 con tutta la sua energia e la sua straordinaria band negli stadi italiani con “Overdose D’Amore World Tour”. “Partiremo fine marzo con tre concerti alla Royal Albert Hall, poi tutta la Scandinavia, i Festival europei, e poi torniamo negli stadi italiani: San Siro, Bologna e Messina, e ricontinuiamo la tournée, con dei break sotto Natale, fino a fine luglio del 2025, rifacendo il giro un’altra volta Europa Nord America e Sud America”, annuncia.

E a proposito della guerra in Medio Oriente, commenta: “Bisogna volerla la pace. Radere al suolo o cancellare Gaza dal mondo rischia di innescare, anzi innescherà, un casino di proporzioni giganti. Vedendo i fatti di oggi – conclude Zucchero – è una pentola a pressione, ma questo me lo avevano già detto quando ero stato in Israele, sotto Natale, i miei amici, che era una pentola a pressione che sarebbe esplosa prima o poi, perché forse non c’è la volontà ma per interessi che tutti si immaginano, non sono io a dirlo”. Di Serena Sartini

Zucchero: nel mio docu-film racconto Adelmo e il suo sradicamento

Zucchero: nel mio docu-film racconto Adelmo e il suo sradicamentoRoma, 21 ott. (askanews) – “E’ la prima volta che mi confronto con questo tipo di esperienze. Avevo però chiara un’idea: non fare un docufilm celebrativo, ma volevo che ci fosse una buona parte di Adelmo anche rispetto a Zucchero, che parte dal paesino di provincia e poi viene sradicato a 11 anni e portato in Versilia, dove – a dire il vero – non mi sono mai trovato bene, ma li ho conosciuto mia moglie e sono nate le mie figlie. Questo sradicamento, soprattutto da mia nonna Diamante, mi ha fatto soffrire e ancora adesso ho la sensazione di non sentirmi mai a casa, da nessuna parte”. Lo ha raccontato Zucchero, alla Festa del Cinema di Roma, presentando il suo film “Zucchero – Sugar Fornaciari”, nelle sale il 23-24-25 ottobre.

“Ogni tanto ci sono questi pensieri un po’ malinconici, sperando che non sfocino in depressione – prosegue Zucchero – una cosa che non auguro a nessuno, perché è tosta superare certi momenti”.

Romaeuropa Festival al Mattatoio a Roma, gli spettacoli di oggi e domani

Romaeuropa Festival al Mattatoio a Roma, gli spettacoli di oggi e domaniRoma, 21 ott. (askanews) – Tornano al Romaeuropa Festival il 21 ottobre in veste di coreografi gli italiani Panzetti/Ticconi per presentare Insel, una pièce per quattro performer incentrata sul concetto di isola, da Robinson Crusoe a Shakespeare passando per le ricerche del geografo e storico Jared Diamond, il duo indaga geografia emotiva, spirituale e fisica del naufrago o dell’esiliato e il legame simbolico tra l’isolamento imposto o interiore e un volontario distacco dal mondo. A seguire, 71BODIES 1DANCE del coreografo spagnolo Daniel Mariblanca, un progetto in bilico tra scrittura coreografica e arti visive che comprende 71 corpi, 71 storie e altrettanti minuti di danza, sviluppato a partire da storie reali raccolte tra la Scandinavia e il continente europeo in un percorso che si sofferma sulle esperienze personali della comunità transgender. Nelle giornate del 20 e 21 ottobre il Mattatoio accoglie anche una mostra video-fotografica sul lavoro di Mariblanca.

Già vincitore di DNAppunti coreografici 2022, IRENE di Alessandro Marzotto Levy è in scena il 22 ottobre, un lavoro che affronta la perdita e attraversa lo spazio creato dalla mancanza. A seguire, per la nuova edizione 2023 del progetto DNAppunti coreografici dedicato alle coreografe e ai coreografi italiani emergenti, sono in scena i 4 progetti finalisti: Passing through di Lucrezia G. Gabrieli, Eat me di Giorgia Lolli, In perpetual blooming, despite the gods di Maya Oliva, Le Baccanti – fare schifo con gloria di Giulio Santolini. Dal 19 al 22 ottobre Romaeuropa Festival presenta al Mattatoio Dancing Days, la rassegna a cura di Francesca Manica che seleziona, ogni anno, alcune delle più interessanti proposte della scena coreografica italiana ed europea sondandone i linguaggi e le estetiche. Un programma costruito in network grazie alla collaborazione con Aerowaves e con DNAppunti Coreografici, il progetto a sostegno delle coreografe e dei coreografi under35 promosso e sostenuto dall’omonima rete e di cui Romaeuropa presenta i quattro lavori finalisti. Un’edizione della sezione dedicata alla studiosa e scrittrice Ada d’Adamo collaboratrice di lungo corso di Romaeuropa Festival, per cui ha curato numerose edizioni, e vincitrice di diversi premi letterari tra cui il Premio Strega 2023 col suo romanzo Come d’Aria (Elliot, 2023). Romaeuropa dedica il 20 ottobre un appuntamento (coordinato da Francesca Manica, a cura di Gaia Clotilde Chernetich) che intende dare centralità al suo sguardo e ai suoi studi sulla danza attraverso le voci di coloro che le sono stati vicini, aprendo così nuovi punti di incontro e inedite prospettive dentro il suo pensiero coreografico. Intervengono Emio Greco, Silvia Rampelli, Chiara Ossicini, Francesca Pennini, Alessandra Sini, Luc Bouy e con il contributo di Chiara Bersani e Marta Ciappina.

I Concerti nel Parco, al Teatro de’ Servi Roma al via con “Red Tango”

I Concerti nel Parco, al Teatro de’ Servi Roma al via con “Red Tango”Roma, 21 ott. (askanews) – Riparte la breve parentesi autunnale del festival, I Concerti nel Parco, Autunno 2022, che si svolgerà a Roma, da oggi al 3 dicembre, al Teatro de’ Servi di Roma; e dal 27 ottobre al 16 dicembre in altre Dimore Storiche della Provincia di Roma e del Lazio.

I Concerti nel Parco, Autunno 2023 è sostenuto dal MiC Ministero per la Cultura Direzione generale dello Spettacolo dal Vivo, dalla Regione Lazio con il Fondo Unico 2022 sullo Spettacolo dal Vivo ed è realizzata in collaborazione La Bilancia Produzioni – Teatro de’ Servi e Ass. Cult. Karl Jenkins – Monte Compatri Teresa Azzaro, direttore artistico della manifestazione, introduce così quest’edizione autunno 2032: “Come di consueto, la programmazione si declina su piani musicali differenziati, passando dalla musica classica alla word, alla contemporanea d’autore al pop, volendo proporre al pubblico un variegato menù musicale, pensato per palati diversi, una programmazione che spazia liberamente in territori eterogenei, indirizzata a pubblici diversi per età, gusti, provenienza sociale nell’idea di creare vasi comunicanti permanenti tra il pubblico del teatro e quello della musica, spesso stranamente lontani fra loro…”.

Si inaugura al Teatro de’ Servi sabato 21 ottobre con replica domenica 22 ottobre ore 17.30 con “Red Tango”. Ritorna a grande richiesta l’ormai noto duo pianistico romano, Barbara & Claudia, ovvero Barbara Cattabiani e Claudia Agostini, e la partecipazione straordinaria di Salvatore Zambataro, alla fisarmonica, che aprirà la rassegna ’23 de I Concerti nel Parco con un nuovo programma tutto dedicato alla sensualità del tango L’originalità, la capacità di spaziare allegramente tra generi diversi e reinventare nuove modalità di approccio con la musica colta è sempre stata la loro principale caratteristica, così in ” Rosso Tango” non solo proporrannoi temi più noti del repertorio argentino di Gardel, Rodriguez, Villoldo e Piazzolla, in un turbine di virtuosismi tecnici ed appassionati dialoghi per quattro mani e venti dita ma proporranno anche arditi arrangiamenti di temi del repertorio classico, colonne sonore e due prime assolute di compositori romani Cesare Marinacci e Lucio Ivaldi, dedicate al duo pianistico.

”Zucchero – Sugar Fornaciari”, il docu-film nelle sale il 23-24-25

”Zucchero – Sugar Fornaciari”, il docu-film nelle sale il 23-24-25Roma, 21 ott. (askanews) – Il 23-24-25 ottobre Zucchero arriva per la prima volta al cinema con il film documentario “Zucchero – Sugar Fornaciari”, presentato oggi in anteprima alla Festa del Cinema di Roma.

Il film documentario, con la regia di Valentina Zanella e Giangiacomo De Stefano, racconta lo straordinario artista attraverso le sue parole e quelle di colleghi e amici come Bono, Sting, Brian May, Paul Young, Andrea Bocelli, Salmo, Francesco Guccini, Francesco De Gregori, Roberto Baggio, Jack Savoretti, Don Was, Randy Jackson e Corrado Rustici. Un viaggio dell’anima che, grazie a immagini provenienti dagli archivi privati di Zucchero e dal “World Wild Tour”, il suo ultimo e trionfale tour mondiale, va oltre il ritratto di un musicista di successo arrivando fin dentro i dubbi e le fragilità dell’uomo. “Zucchero – Sugar Fornaciari” è una produzione K+, in collaborazione con Adler Entertainment e Ela Film, ed è distribuito da Adler Entertainment. In collaborazione con Zucchero & Fornaciari Music S.r.l. e Regione Emilia-Romagna attraverso Emilia-Romagna Film Commission. RTL 102.5 è la radio ufficiale del film documentario.

Dopo aver incantato oltre 1 milione di spettatori con il suo ultimo tour in Italia e in tutto il mondo e con i due straordinari concerti alla RCF Arena (Campovolo) di Reggio Emilia di fronte a 60 mila spettatori, Zucchero si prepara a tornare nel 2024 con tutta la sua energia e la sua straordinaria band negli stadi italiani con “Overdose D’Amore World Tour”: 27 giugno allo Stadio Dall’Ara di Bologna; 30 giugno allo Stadio Franco Scoglio di Messina; 4 luglio allo Stadio San Siro di Milano.

Ad Alice nella città è il giorno di “Invelle” di Simone Massi

Ad Alice nella città è il giorno di “Invelle” di Simone MassiRoma, 20 ott. (askanews) – Illustratore e regista, vincitore di oltre 300 premi, fra cui un David di Donatello, tre Nastri d’Argento e un Premio Flaiano per l’animazione, Simone Massi ha realizzato e diretto animazioni selezionate nei festival di 75 paesi. Dopo la partecipazione alla 80esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia in concorso in Orizzonti, per cui ha vinto il Premio Carlo Lizzani, il suo primo lungometraggio animato, “Invelle” viene presentato ad Alice nella città, sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma, che propone un omaggio all’autore con le proiezioni diffuse della sua opera completa, composta da 24 cortometraggi, vincitori di numerosissimi premi e riconoscimenti in tutto il mondo.

Nel 1918 Zelinda è una bambina contadina con la madre in cielo e il padre in guerra. Le tocca smettere l’infanzia e indossare la casa, i fratelli, la stalla e le bestie. Un giorno Zelinda torna ad avere una madre e un padre. Alla fiera del paese la bambina si stringe al babbo e spalanca gli occhi per far posto a tutte le cose che le si parano davanti. Vere o immaginate che fossero, Zelinda quelle cose ormai le ha viste e si è fatta una sua idea di come gira il mondo. Gira così velocemente che di colpo la sua storia diventa quella di un’altra. Nel 1943 Assunta è una bambina contadina che sta in equilibrio su una gamba, con la testa guarda il cielo e tiene il piede in guerra (un’altra!). Ma appena ha modo Assunta si cuce un vestito colorato, fa un saltello e hop! la guerra era tutto uno scherzo, o comunque adesso non c’è più. La guerra (forse!) non c’è più e con essa scompare un mondo intero: un salto più grande di quel che sembrava. Nel 1978 Icaro è un bambino contadino che gira in tondo attorno al niente. È stato sognato tanti anni prima e deve fare e farà quello che non è stato possibile per sua madre e sua nonna. E per chi è venuto prima di loro. E prima ancora. E prima ancora. “Invelle” prende vita attraverso i circa 40.000 fotogrammi disegnati a mano uno per uno e grazie alle voci dei personaggi prestate da Marco Baliani, Ascanio Celestini, Mimmo Cuticchio, Luigi Lo Cascio, Neri Marcorè, Giovanna Marini, Achille Massi, Gemma Massi, Toni Servillo e Filippo Timi.