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Dal 18 maggio “Preferirei di no” al Teatro Manzoni di Roma

Dal 18 maggio “Preferirei di no” al Teatro Manzoni di RomaRoma, 15 mag. (askanews) – Un rapporto tra madre e figlia, ma non un conflitto generazionale, quanto piuttosto uno scontro di idee e moralità. È “Preferirei di no”, commedia nata dalla penna di Antonia Brancati in scena al Teatro Manzoni di Roma da giovedì 18 maggio a domenica 4 giugno, interpretata da Ivana Monti e Maria Cristina Gionta. La regia è di Silvio Giordani e le musiche dello spettacolo sono interamente eseguite dal vivo dal grande sassofonista Vittorio Cuculo.

In una casa isolata di campagna, una madre e una figlia si rivedono dopo molti anni, all’inizio stentano persino a riconoscersi. La figlia, manager cinica e pragmatica, la madre stravagante e inselvatichita da una esistenza solitaria lontana dalla città. Tra le due donne molti conflitti irrisolti, centrati soprattutto sulla figura del rispettivo padre e marito. Scopo della visita di Diana, la figlia, è ottenere dalla madre un’intervista con foto a conferma di una vita familiare idilliaca per favorire l’elezione politica del padre. Ma Teresa non è la scorbutica donna di campagna che sembra. È colta, indipendente, schietta fino alla durezza, ma dotata di un sottile senso dell’umorismo. Dall’ostinato, comico rifiuto, dall’incalzante, irresistibile scontro tra le due donne emergerà la verità. “Preferirei di no nasce nel 1994 – ha raccontato l’autrice Antonia Brancati – era l’epoca di tangentopoli, del “così fan tutti”, della sconfitta dell’idealismo, del prevalere della rassegnazione o del pragmatismo ed io volevo scrivere di una donna che fosse – come siamo, o, almeno, come dovremmo essere – migliore degli uomini. La casa di campagna in cui la mia protagonista cucina maniacalmente e si occupa del bucato vuole essere in realtà una torre d’avorio in cui – per dirla con le parole di mio padre – l’aria di un secolo si condensa meglio che in un ufficio pubblico. Quello della madre è un grande ruolo per una attrice matura, e nel 1995 mia madre lo ha voluto interpretare. Sono orgogliosa che la grande attrice spagnola Julia Gutierrez Caba abbia scelto questo mio testo per festeggiare i suoi 50 anni di teatro nel 1998 e sono adesso felice che un’attrice come Ivana abbia deciso di farlo rivivere”.

“Preferirei di no – ha spiegato il regista Silvio Giordani – è un interessante duello psicologico con un finale a sorpresa. Teresa si è nascosta da se stessa fuggendo dal passato e dal riflesso abbagliante di una vita politica accanto al marito senatore. Quel passato che l’ha distrutta ritorna quando nella sua casa di campagna irrompe Diana a sconvolgere fragili equilibri faticosamente costruiti. Delicato, intenso, ironico e graffiante, il testo – continua Giordani – conserva sempre una vena di sottile umorismo ed è una spietata analisi dei compromessi e delle feroci regole del gioco della politica”. Preferirei di no è una produzione del Centro Teatrale Artigiano diretto da Pietro Longhi. Le scene sono di Mario Amodio, le luci di Marco Macrini, i costumi di Lucia Mariani.

”The sixth child” ha vinto il Riviera International Film Festival

”The sixth child” ha vinto il Riviera International Film FestivalRoma, 15 mag. (askanews) – È il francese “The sixth child”, del regista Léopold Legrand, il film vincitore del Riviera International Film Festival 2023, la rassegna che premia le opere dei migliori filmmaker under 35 giunta quest’anno alla sua settima edizione, i cui premi sono stati consegnati, domenica 14 maggio, all’ex Convento dell’Annunziata in riva alla Baia del Silenzio di Sestri Levante. L’opera di Legrand, a cui va anche l’Audience Award del pubblico, è interpretata da Sara Giraudeau, Damien Bonnard e Judith Chemla e racconta la storia di Franck, commerciante di rottami che vive tra mille difficoltà economiche nella periferia di Parigi assieme alla moglie Meriem e a cinque figli, con un sesto in arrivo. Ma è anche la storia di Julien e Anna, avvocati benestanti impossibilitati ad avere figli, e dell’accordo impensabile tra le due famiglie.

Doppio riconoscimento anche al thriller norvegese “Storm”, che vede la regista Erika Calmeyer aggiudicarsi la miglior regia e l’attrice Ana Dahl Torp ricevere il premio speciale della giuria, presieduta dall’attrice britannica Emily Mortimer. Migliori attori sono la danese Emilie Kroyer Koppel di “Unruly” e l’ungherese Benett Vilmányi di “Larry”, mentre i ragazzi aspiranti attori e registi di Accademia09, per il secondo anno consecutivo partner del Riff, hanno assegnato lo Students Award al film serbo “Where the Road Leads”, di Nina Ognjanovic. All’unico lungometraggio italiano in gara, “Rispet” di Cecilia Bozza Wolf, va l’inedito Baia del Silenzio – Redelfi Award. La sezione documentari incorona “Project Iceman”, produzione statunitense diretta dall’egiziano Ammar Kandil che segue passo passo l’impresa ai limiti delle possibilità umane compiuta da Anders Hofman, triatleta amatoriale partito da Copenaghen per diventare il primo uomo in grado di completare un Ironman in Antartide. L’austriaco “Patrick and the wale”, girato da Mark Fletcher e prodotto da Wolfgang Knöpfler, si aggiudica lo Sky Documentaries Award. Menzione speciale della giuria, presieduta da Michela Andreozzi, per il filippino “Delikado”, di Karl Malaukanas.

Come ogni anno il Riviera International Film Festival ha inoltre attribuito premi speciali ad alcuni dei suoi ospiti più illustri, assegnando l’Icon Award ad Emily Mortimer ed il Vision Award all’artista Vanessa Beecroft e alla sceneggiatrice Ludovica Rampoldi. Nel corso della cerimonia è salita sul palco anche la filmmaker russa Lena Lanskih che ha potuto ritirare il premio vinto nel 2022 per la miglior regia con il film “Unwanted”. Impossibilitata, un anno fa, a lasciare il proprio paese per le conseguenze della guerra in Ucraina, questa volta Lanskih è riuscita ad ottenere un visto speciale per meriti artistici e a raggiungere Sestri Levante in compagnia della madre. Le cifre del Riviera International Film Festival 2023 parlano di ottomila biglietti emessi in totale, di cui cinquemila soltanto al Cinema Ariston e tremila tra masterclass, panel e talk quasi sempre sold-out pensando, soprattutto, alla grande folla accorsa a Sestri per vedere da vicino i cast di “Mare fuori” e “Blanca” o per assistere agli incontri con Vanessa Beecroft, Anna Foglietta e Antonio Scurati. “Numeri eccezionali, che ci riempiono di orgoglio e ci ripagano del grande lavoro portato avanti ogni anno dal nostro splendido team – ha commentato Stefano Gallini Durante, presidente del Riviera International Film Festival -. Il Riff è oggi una realtà solida e riconosciuta ed i risultati toccati quest’anno ci spingono a rilanciare, in vista del 2024, la richiesta per una nuova sala cinematografica a Sestri in cui proiettare sempre più film e, finalmente, far vedere al pubblico anche le più belle serie televisive, che ormai costituiscono una parte sempre più importante della nostra manifestazione”.

Tra gli ospiti del Riff di quest’anno: Anna Foglietta, Emily Mortimer, Michela Andreozzi, Maria Chiara Giannetta, Ludovica Martino, Aurora Giovinazzo, Giancarlo Commare, Francesca Comencini, Marco Bocci, Filippo Nigro, Anna Ammirati, Artem Giuseppe Pirozzi, Lavinia Longhi, Selene Caramazza, Paolo Ruffini, Antonio Scurati, Nils Hartmann, Vanessa Beecroft, Ludovica Rampoldi, Greta Ferro, Paki Meduri, Giuseppe Stasi, Fabrizio Gatti.

Arriva a Roma “Tango. Historias de Astor” di Miguel Angel Zotto

Arriva a Roma “Tango. Historias de Astor” di Miguel Angel ZottoRoma, 15 mag. (askanews) – “La mia famiglia era di Trani…”: è questo l’incipit, affidato alla voce registrata di Astor Piazzolla, dello spettacolo “Tango. Historias de Astor” con cui Miguel Ángel Zotto, leggenda vivente del tango, omaggia il musicista e compositore argentino di origine italiana Astor Pantaléon Piazzolla, nato a Mar Del Plata nel 1921 e morto a Buenos Aires nel 1992. In scena per la stagione dell’Accademia Filarmonica Romana al Teatro Olimpico di Roma, dal 18 al 21 maggio, lo spettacolo scritto, coreografato, diretto e danzato dall’argentino Miguel Ángel Zotto, è la storia di Piazzolla, considerato universalmente il padre del tango moderno.

Rappresentato per la prima volta a Trani nel 2021, in occasione del centenario della nascita del musicista, “Tango. Historias de Astor” arriva a Roma in una nuova versione che ha debuttato a Bologna lo scorso febbraio. “Ho conosciuto Astor Piazzolla nel 1989 a Parigi. Portavo in scena un mio spettacolo a Parigi e lui mi avvicinò tramite un amico comune, José Pons, per complimentarsi con me” ha ricordato Zotto che considera Piazzolla il suo nume tutelare. La stima per il lavoro di Zotto fu tale che Piazzolla gli affidò le coreografie dell’allestimento di Broadway di María de Buenos Aires, opera-tango su libretto di Horacio Ferrer. Quest’ultimo, in una lettera custodita gelosamente dal ballerino, lo descrive come “il più grande rivoluzionario dell’epoca attuale della storia del tango”.

Insieme alla vita di Astor Piazzolla, Zotto porterà in scena la storia di un genere musicale e di un ballo che è l’essenza stessa dell’Argentina. A guidare la narrazione dello spettacolo sarà un angelo, identificato come l’angelo del tango, cui Astor racconta la sua vita dall’infanzia all’incontro con il tango, dalle orchestre in cui suonò alla direzione dell’Orchestra Fiorentina alla messa in scena di María de Buenos Aires. In una scena essenziale, cadenzata da immagini d’epoca della vita di Piazzolla che scorreranno su un videowall, Miguel Ángel Zotto e Daiana Guspero, compagni di tango e di vita, danzeranno insieme ad altre quattro coppie di ballerini della Compagnia TangoX2 (oltre trent’anni di attività a livello internazionale) e della Zotto Tango Academy, la scuola milanese in cui il tanguero insegna la sua arte. Sul palco anche i cantanti Jessica Lorusso (anche attrice) e Carlos Habiague, e i musicisti dell’orchestra Tango Sonos. Al tradizionale bandoneón si uniranno un pianoforte, un contrabbasso e un violino, che eseguiranno dal vivo i brani, tutti firmati da Astor Piazzolla. Tra quelli più celebri, da Triunfal a Libertango, da Milonga del Angel a Quejas de bandoneón, fino alla commovente Adiós Nonino, scritta per la morte del padre Vicente Piazzolla, sarà una cavalcata attraverso il miglior repertorio del compositore argentino che dal tango nato nei barrios di Buenos Aires seppe distillare uno suono moderno e originale, dove la tradizione si combina con l’avanguardia colta.

Tv, il ballerino Mattia vince l’edizione di Amici. Battuta Angelina

Tv, il ballerino Mattia vince l’edizione di Amici. Battuta AngelinaRoma, 15 mag. (askanews) – E’ Mattia Zenzola, ballerino, il vincitore della 22esima edizione di Amici. Il giovane talento, 19 anni, pugliese, ha rovesciato i pronostici e ha superato nella finalissima Angelina Mango, che si è aggiudicata il premio della critica (50mila euro) assegnato dai giornalisti e il premio della categoria cantanti (50mila euro).

Mattia partecipò già lo scorso anno, ma fu costretto a lasciare a un passo dalla finale a causa di un grave infortunio. “E’ un sogno, grazie Maria. Grazie a te la mia vita è cambiata”, ha commentato emozionatissimo il ballerino.

Fazio:ringrazio per questi anni di lavoro in Rai, ne parlerò sempre bene

Fazio:ringrazio per questi anni di lavoro in Rai, ne parlerò sempre beneRoma, 14 mag. (askanews) – “Questa stagione va avanti e continuo fino all’ultimo giorno il mio lavoro. Ringrazio in ogni caso moltissimo tutti quelli che in questi tanti anni hanno lavorato con me e per questi lunghi anni di lavoro in Rai. Ne parlerò solo e sempre bene: è stato un lavoro bellissimo durato tanti anni di cui conserverò sempre ricordi belli e positivi”. Lo ha detto Fabio Fazio, presentando a Rainews 24 la puntata di questa sera di Che Tempo che Fa, la prima dopo l’annuncio ufficiale del suo passaggio con Luciana Littizzetto da Rai a Discovery dal prossimo autunno.

I momenti più importanti della carriera di Fabio Fazio

I momenti più importanti della carriera di Fabio FazioRoma, 14 mag. (askanews) – Anno 1982. Fabio Fazio esordisce in Tv come imitatore nel programma Rai Black out. Comincia così la lunga ascesa televisiva del conduttore televisivo di Savona. Tanti programmi televisivi per i giovani. Dal 1987 al 1990 su Odeon TV il programma Forza Italia insieme a Roberta Termali e Walter Zenga. Il vero successo però arriva nel 1993, quando scrive e conduce, sulla terza rete Rai (e in seguito su Rai 2), il varietà domenicale Quelli che il calcio. Nel gennaio 1995 particolare rilevanza mediatica suscitò la decisione di Fazio e del cast della trasmissione di abbandonare in quella puntata lo studio, a causa di alcuni scontri tra due tifoserie culminati con la morte di un tifoso. Nel 1998 il programma viene promosso su Rai 2 e diventerà uno dei programmi di punta della rete. La conduzione di Fazio proseguirà fino alla stagione 2000/2001 quando lascia la Rai per la neonata LA7 ed è sostituito da Simona Ventura. Nel 1997 assieme a Claudio Baglioni conduce in primavera Anima mia che diverrà uno dei programmi più visti della storia della seconda rete Rai. Numerosi riconoscimenti tra cui il Telegatto come programma dell’anno dalle mani di Michael Jackson. Il successo di Anima mia costituirà per Fazio una consacrazione, tanto da venire destinato alla conduzione del Festival di Sanremo per due anni consecutivi, nel 1999 e nel 2000. Record di ascolti e presenza di personalità del tutto inusitate per il festival, come ad esempio il Premio Nobel per la medicina Renato Dulbecco e il tenore Luciano Pavarotti, impegnati nella co-conduzione, e Michail Gorbaciov invitato come ospite. Su Raitre a partire dal 2003 presenta Che tempo che fa, un talk-show che, partendo da spunti meteorologici, è in realtà un programma di approfondimento, con interviste a ospiti in studio e interventi comici e satirici. Interviste a Bill Gates, Tony Blair, Michail Gorba?ëv, Barack Obama, Emmanuel Macron, Papa Francesco. A novembre 2010 conduce, insieme con lo scrittore Roberto Saviano, il programma in quattro puntate Vieni via con me su Rai 3. Ottiene fino a 9,7 milioni di spettatori e quasi il 32% di share, risultando il programma più visto della storia di Rai Tre. Nel 2013 e 2014 ancora il Festival di Sanremo, accompagnato da Luciana Littizzetto. Tante anche le serate speciali come quella sul Binario 21 (2023) e la deportazione deli ebrei italiani dalla stazione di Milano con ospite la senatrice Liliana Segre.

Domenica la finalissima del talent “Amici”

Domenica la finalissima del talent “Amici”Milano, 13 mag. (askanews) – “Amici”, è l’ora della finale. Domenica 14 maggio in diretta dal teatro 8 degli studi Titanus Elios di Roma, Maria De Filippi conduce in prima serata su Canale5 la finale della 22° edizione del talent.

A contendersi la vittoria i cantanti Angelina e Wax e i ballerini Isobel e Mattia. Consegnerà la coppia il vincitore della scorsa edizione, il cantautore e musicista Luigi Strangis. a decretare il vincitore il pubblico a casa attraverso il televoto consms al numero 477.000.1 o tramite app wittytv, app mediaset infinity, sito www.Wittytv.It e smart tv e decoder abilitati.

I Daft Punk celebrano i 10 anni dell’album “Random Access Memories”

I Daft Punk celebrano i 10 anni dell’album “Random Access Memories”Roma, 12 mag. (askanews) – A due anni di distanza dalla fine del progetto dei Daft Punk, venerdì 12 maggio, dopo 10 anni dalla sua pubblicazione, è uscito “Random Access Memories” (10th Anniversary Edition), la riedizione estesa dell’album dell’iconico duo parigino formato da Thomas Bangalter & Guy-Manuel de Homem-Christo responsabile di alcuni dei brani dance e pop più famosi di sempre, con 9 nuove tracce demo e outtake, per un totale di 35 minuti di musica inedita mai rilasciata prima.

Questa nuova versione è disponibile nei seguenti formati: triplo LP 180 grammi, doppio CD digipack e digitale. Inoltre, la versione originale di “Random Access Memories” è per la prima volta disponibile in audio spaziale con Dolby Atmos su Apple Music. Tra i diversi brani presenti nell’album anche l’inedito “Infinity Repeating (2013 Demo)” che come da titolo, è stato registrato dieci anni fa, durante la realizzazione di “Random Access Memories”, ai Conway Recording Studios a Los Angeles e agli Electric Lady Studios a New York. Il brano è stato creato prima di “Instant Crush”, un’altra collaborazione Daft Punk x Julian Casablancas, certificata platino dalla RIAA.

“Infinity Repeating (2013 Demo)”, ultima testimonianza inedita della musica della band, ha un’atmosfera sognante, eterea e dal sound jazz. “È un po’ più strana e più jazz moderno dal punto di vista degli accordi rispetto alle altre del disco – ha commentato Casablancas in merito alla traccia – Ha uno schema in loop che va a ripetizione. Avrei voluto che ci fosse Stevie Wonder a cantarla. E in qualche modo ha anche delle atmosfere estive… è adorabile e bizzarra. Come un essere umano. Come un essere umano ossessionato dall’infinito e che compie costantemente gli stessi errori e movimenti”.

La scorsa notte è stato presentato in anteprima con un esclusivo evento dal vivo al Centre Pompidou di Parigi il video di “Infinity Repeating (2013 Demo)” featuring Julian Casablancas+The Voidz. Diretto dal loro collaboratore di lunga data Warren Fu, il video mostra un ciclo di camminata in continua evoluzione, come una metafora aperta a varie interpretazioni. Il video è una collaborazione tra tre studi di animazione (Picnic Studios – Londra, H5 Studio – Parigi e Light Studios – Parigi), ciascuno di esso con specifiche caratteristiche, per creare il video come se fosse in piano sequenza. La sfida era quella di integrare perfettamente il lavoro di ogni studio per creare un’unica opera d’arte. Vedere il lavoro degli altri non solo ha ispirato e posto delle sfide agli artisti, ma ha anche creato un senso di comunità nel creare qualcosa di speciale.

“Questo progetto mi è particolarmente caro – ha dichiarato Fu – non solo perché sono stato quello che ha fatto conoscere Julian a Guy Man e Thomas, ma anche perché questo è l’ultimo video dei Daft Punk. Volevo creare qualcosa che in superficie fosse semplice e ipnotico, e che svelasse sempre di più a forza di ascoltarlo e vederlo”. “Random Access Memories” è l’album più famoso e acclamato della band, grazie alla vittoria di 5 Grammy Award e alle super hit in esso contenute, “Get Lucky” (oltre 1 miliardo di stream, 5X Platino in Italia) e “Instant Crush” (oltre 800 milioni di stream e certificato ORO in Italia). L’album ha segnato un nuovo approccio creativo dei Daft Punk: è stato registrato nel corso di svariati anni usando una strumentazione analogica invece che digitale, e al suo interno presenta per la prima volta collaborazioni con leggende della musica come Pharrell Williams, Nile Rodgers, Giorgio Moroder, Todd Edwards e Paul Williams.

Per celebrare l’anniversario dell’uscita dell’album, l’AR Studio di Snapchat ha creato “Daft Punk: Memories Unlocked”, una serie di esperienze a realtà aumentata mai viste prima per i fan di tutto il mondo.

L’esperienza in tre parti comprende una traccia personalizzata generata da AR di “Horizon”, una caccia al tesoro globale in 10 città di tutto il mondo in luoghi iconici indicati dalle loro coordinate GPS e un’ampia campagna di cartelloni pubblicitari a Parigi, New York, Los Angeles, Città del Messico, Sydney, Londra, Liverpool e Berlino, contenenti un’esclusiva esperienza AR tramite un codice QR.

Esce domani il nuovo disco di Remo Anzovino

Esce domani il nuovo disco di Remo AnzovinoRoma, 11 mag. (askanews) – Un viaggio tra le mille possibilità espressive e stilistiche del pianoforte, un’esplorazione onirica del volo e del pianeta dell’aria in cui l’ascoltatore è chiamato a vivere la seconda vita di Icaro. Una nuova occasione in cui le ali non vengono bruciate dal sole, ma sorprendentemente portano chi le indossa sempre più in alto. È “Don’t Forget to Fly”, il nuovo disco di Remo Anzovino – il sesto di studio – in uscita il 12 maggio in vinile, CD e sulle principali piattaforme digitali. Distribuito da Believe, è il primo completamente piano solo della sua carriera, e sarà presentato live in anteprima sabato 20 maggio a Piano City Milano (Giardino BIM Bicocca, ore 18). Pre-save: https://bfan.link/don-t-forget-to-fly L’album è una metafora che traduce in puro suono il bisogno degli esseri umani di volare, le immagini dinamiche di un sogno che si rivela poco alla volta come un potente mezzo di interpretazione della realtà.

Un atteso ritorno sei anni dopo il fortunato album “Nocturne”, arrivato a 18 milioni di streaming solo su Spotify. Compositore, pianista, performer, avvocato penalista, Anzovino ha almeno 4 vite e forse più, posizionandosi tra i più originali ed eclettici interpreti del nostro tempo. Protagonista di progetti al confine tra musica e cinema, celebrato con il Nastro D’Argento 2019 Musica dell’Arte per le sue colonne sonore, ha collezionato oltre 24 milioni di streaming in 180 Paesi nel mondo solo su Spotify. Ha suonato sui più prestigiosi palcoscenici nazionali e internazionali: dall’International Jazz Festival di Ankara al London Jazz Festival, passando per il The Cutting Room a New York; dall’Arena di Verona e Caracalla con i 2Cellos al Castello Sforzesco di Milano fino alla più recente tournée in Giappone di febbraio, dove si è esibito alla Bulgari Tower e all’Auditorium Agnelli di Tokyo fino al Live Spot Rag di Kyoto. Come avvocato – confessa – lavoro con le parole. Nella musica, al contrario, uso esclusivamente i suoni per suggerire immagini e lasciare libero l’ascoltare di scoprire quelle del proprio film. “Don’t Forget to Fly” è un vero e proprio concept album, nato come atto d’amore per il pianoforte, pensato e composto nella dimensione di un sogno. Il titolo rivela già molto: non dimenticare di volare è un promemoria e un invito, nato da una frase appuntata sul taccuino dall’autore. L’uomo è progettato per volare, non deve soffocare i propri desideri. Viviamo in un momento storico in cui siamo bombardati dalle immagini. Con questo disco chiedo a chi ascolta di produrle invece di subirle, tornando a essere protagonisti della propria immaginazione.

Il disco è una moderna suite in 12 movimenti: un vero e proprio viaggio onirico dove ogni brano è collegato al precedente e si connette al successivo. Chi ascolta è chiamato a vivere la seconda vita di Icaro: una sorprendente ascesa che non prevede caduta, perché nella dimensione del sogno si è lontani dal fallimento e distanti dalla quotidianità, che spetta a noi interpretare quando gli occhi si aprono. Se la musica di Anzovino si è da sempre caratterizzata per il forte elemento visivo, non fa eccezione “Don’t Forget to Fly” che si contraddistingue per leggerezza e luminosità. Come un moderno sciamano, il compositore ci accompagna in uno strabiliante mondo delle meraviglie in cui si nuota nell’aria (Air Summer), si scopre che il cielo è un immenso prato di fiori (Sky Flowers) e ci si stende a riposare su un’amaca posizionata tra due nuvole (Between Two Clouds). Il piano solo acquista la forza di un’orchestra e ci fa sentire con una raffinata sincope la pulsazione del cuore e il desiderio che prevale sulla paura (The Second Life Of Icarus), descrive attraverso una struggente ballata mediterranea la luce transitoria della luna, prima che svanisca nel giorno, (Morning Moon), annulla la forza di gravità permettendoci di volare ad alta quota (No Gravity) si scatena nello strepitoso tango di un equilibrista (On a Tightrope), danza sulla coreografia di uno stormo di uccelli (Dance of Birds), è la voce di una foresta di alberi che adornano il cielo (Celestial Trees).. L’accordo in controtempo alla fine del sontuoso valzer che conclude l’album – la title track Don’t Forget To Fly – definisce il momento in si aprono gli occhi e ci si sveglia dal sogno. Anzovino si diverte a esplorare ogni possibilità del suo piano, un grand coda concerto Steinway&Sons della collezione Bussotti&Fabbrini di Firenze, senza ricorrere ad alcun overdub. Il risultato è un suono pianistico naturale, di una bellezza senza artifici. Unisce la raffinatezza armonica all’originalità delle melodie e dosa riferimenti colti e popolari, dando vita a un’interpretazione di grande classe e dinamicità.

Il disco è stato registrato, mixato e masterizzato dal grande fonico Stefano Amerio (oltre 100 dischi con ECM) al Teatro di Fiesole, luogo scelto non solo per la sua acustica straordinaria ma anche perché in quegli stessi luoghi – narra la leggenda – Leonardo Da Vinci ha effettuato le sue prove di volo, incarnando egli stesso la Seconda Vita di Icaro.

Bullo Pan, a Roma torna lo show dei ragazzi di Bulli Stop

Bullo Pan, a Roma torna lo show dei ragazzi di Bulli StopRoma, 11 mag. (askanews) – Sabato 27 maggio all’Auditorium della Conciliazione di Roma, in occasione della Nona Giornata Giovani Contro il Bullismo, va in scena Bullo Pan: sul palcoscenico oltre 200 giovani artisti e Special Guest Leo Gassmann. Presenta lo show Enrico Papi. Ad aprire la serata, la Fanfara dei Carabinieri di Roma.

Creato e realizzato, sotto ogni aspetto, da 300 ragazzi del Centro Nazionale Contro il Bullismo – Bulli Stop, Bullo Pan è un musical per adulti e bambini di ogni età, dove divertimento e risate sono assicurate.Condurrà il pubblico in un magico mondo fra passato e futuro, dalle favole alle serie televisive, a raccontare, con allegria e ironia, come il bullismo sia spesso presente, in una o più delle sue mille forme, anche quando nessuno lo nota. Farà sorridere e anche riflettere. Lo spettacolo andrà a finanziare i progetti del Centro Nazionale Contro il Bullismo – Bulli Stop presieduto dalla professoressa Giovanna Pini, che si impegna a prevenire e combattere bullismo e cyberbullismo con molteplici attività di sensibilizzazione in tutta Italia, anche attraverso le arti dello spettacolo, grazie a giovani disposti a sensibilizzare altri giovani al rispetto e all’empatia reciproci. Il Centro fornisce inoltre gratuitamente la prima assistenza legale, pedagogica, neuropsichiatrica e psicologica a tutti i ragazzi vittime di bullismo e alle loro famiglie. Tra i protagonisti di Bullo Pan: Michelangelo Vizzini (Amici 19, coprotagonista del film di Alessio Russo Non dirlo a nessuno presentato a Venezia 79, un singolo appena uscito con Martina Attili intitolato Amoreterno); Matteo Valentini (in TV ne La Sposa con Serena Rossi su Rai1, prima ancora nel videoclip Guerriero di Marco Mengoni, al cinema ne Gli ultimi saranno ultimi di Massimiliano Bruno, invitato per un monologo sul bullismo nel programma di Rai1 Laura e Paola, nel cast di musical come Billy Elliot e Evita); la creator e tiktoker Jasmin Zangarelli alias IamZangare; Mario Tricca (Il Collegio 4); Fulvio La Palma (serie TV Circeo), Noemi Mattei in arte Naive (The Voice 2019).