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E’ morta Sandra Milo, la “Sandrocchia” di Federico Fellini

E’ morta Sandra Milo, la “Sandrocchia” di Federico FelliniRoma, 29 gen. (askanews) – È morta all’età di 90 anni Sandra Milo. L’attrice si è spenta nella sua abitazione e tra l’affetto dei suo cari come aveva richiesto. Lo ha reso noto la famiglia. Al secolo Elena Liliana Greco, in arte Sandra Milo, era nata l’11 marzo 1933 a Tunisi. Ispiratrice di grandi registi italiani e francesi si sposa giovanissima, a soli 15 anni, con il Marchese Cesare Rodighiero. Il matrimonio sfortunatamente dura un paio di mesi, ma quanto le basta per avvicinarsi a un’elite molto ricercata. Nel 1953 decide di cominciare a recitare e lo fa nella pellicola di Giorgio Bianchi Via Padova, 46 accanto a Peppino De Filippo, Alberto Sordi, Giulietta Masina, Memmo Carotenuto, Massimo Dapporto, Ernesto Almirante, Vittorio Duse, Lamberto Maggiorani e Virna Lisi, ma in un cast così variegato di noti volti nessuno si accorge del suo. Con Antonio Pietrangeli il primo sodalizio artistico. Affiancherà Alberto Sordi ne Lo scapolo (1955), e proprio grazie alle sue forme particolarmente rotonde e vistose e per quella sua strana voce, ancora da bambina, si impone come una maggiorata del grande schermo, prendendo parte a numerose commedie: Adua e le compagne (1960), accanto a Claudio Gora e Marcello Mastroianni in Fantasmi a Roma (1961). Infine, nel 1964, diventa protagonista de La visita. Dopo aver recitato con Gino Cervi in Moglie e buoi (1956), ha un piccolo ruolo nel film Mio figlio Nerone (1956) con Brigitte Bardot, Alberto Sordi, Vittorio De Sica e la grande diva del muto americana Gloria Swanson. Lavorerà con De Sica anche ne La donna che venne dal mare (1956). Nel 1959, dopo il matrimonio con il produttore Moris Ergas recita per Roberto Rossellini ne Il generale Della Rovere (1959), accanto a De Sica e a Vittorio Caprioli. Stroncata dalla critica si rifugia in Francia e Claude Sautet la sceglie come partner di Jean-Paul Belmondo in Asfalto che scotta (1960). Federico Fellini le organizza un provino in casa e diventa la femme fatale ironica e disinibita ne 8 ½ (1963) con Marcello Mastroianni, Claudia Cardinale, Mario Pisu, Rossella Falk, Anouk Aimée, Barbara Steele, Caterina Boratto, Annibale Ninchi e Giuliana Calandra, facendole ottenere fra l’altro il suo primo Nastro d’Argento come miglior attrice non protagonista. La Milo gli rimane accanto per 17 lunghi anni in cui Giulietta Masina – moglie di Fellini – era a conoscenza della relazione extraconiugale del marito e si era ritrovata persino a recitare con la Milo ne Giulietta degli Spiriti (1965), vincendo il suo secondo Nastro d’Argento. Nasce “Sandrocchia”, così la soprannominava affettuosamente lui. E ancora Le voci bianche (1964), La donna è una cosa meravigliosa (1964). Chiusa il burrascoso matrimonio con Ergas, dal quale nascerà Deborah, attualmente giornalista televisiva, troverà un nuovo amore con Ottavio De Lollis, che la renderà madre di Ciro e Azzurra. Nel 1987, recita con Jeanne Moreau in Remake, poi spinta dall’amicizia con Bettino Craxi, si improvvisa conduttrice televisiva su Rai Due con il programma “Piccoli fans”, programma per bambini che la riporterà nuovamente in auge. Nel 1990 durante la trasmissione “L’amore è una cosa meravigliosa” il brutto scherzo telefonico fattole in diritta dove la sia avvertiva di un incidente – peraltro mai accaduto – del figlio Ciro. La Milo scappa in lacrime dallo studio, ma le urla della Milo diventano un tormentone per programmi come “Blob” e “Target”. Nel 2021 viene premiata con un David di Donatello alla carriera.

Virginia Raffaele con lo spettacolo “Samusà” al Brancaccio di Roma

Virginia Raffaele con lo spettacolo “Samusà” al Brancaccio di RomaRoma, 28 gen. (askanews) – Dopo lo spettacolo Performance del 2015 e anni particolarmente intensi che l’hanno vista protagonista in tv di uno show e una serie televisiva tutti suoi, oltre alla conduzione del Festival di Sanremo e il doppiaggio di Morticia nel cartone animato La Famiglia Addams, Virginia Raffaele torna con Samusà, al Brancaccio di Roma, dal 30 gennaio all’11 febbraio.

Il racconto di Samusà si nutre dei ricordi di Virginia e di quel mondo fantastico in cui è ambientata la sua infanzia reale: il luna park. Da lì si sviluppa in quel modo tutto della Raffaele di divertire ed emozionare, stupire e performare, commuovere e far ridere a crepapelle. “Sono nata e cresciuta dentro un luna park, facevo i compiti sulla nave pirata, cenavo caricando i fucili, il primo bacio l’ho dato dietro il bruco mela. Poi il parco ha chiuso, le giostre sono scappate e adesso sono ovunque: le attrazioni sono io e siete voi. Tutto quello che siamo diventati stupisce quanto un giro sulle montagne russe e confonde più di una passeggiata tra gli specchi deformanti”.

La regia si avvale della grande firma di Federico Tiezzi. Samusà è scritto da Virginia Raffaele, Giovanni Todescan, Francesco Freyrie, Daniele Prato, con Federico Tiezzi.

”Il patto del silenzio”, su RaiPlay il film sul bullismo

”Il patto del silenzio”, su RaiPlay il film sul bullismoRoma, 28 gen. (askanews) – In esclusiva su RaiPlay dal 3 febbraio “Il patto del silenzio”, pluripremiato film di indagine psicologica che segna il debutto nel lungometraggio di Laura Wandel, candidato agli Oscar dal Belgio.

Al suo ingresso nella scuola elementare Nora, 7 anni, assiste agli atti di bullismo di cui è vittima suo fratello maggiore Abel, anche lui studente nello stesso istituto. All’inizio la bambina è scioccata e cerca di attirare l’attenzione degli insegnanti e del padre, ma Abel vuole tenere tutto segreto per non subire le ritorsioni dei suoi compagni aguzzini e le impone di rimanere in silenzio. Nora vivrà un terribile conflitto interiore, mentre suo fratello troverà come unica via d’uscita dall’isolamento, quella di adottare gli stessi comportamenti dei suoi compagni bulli, rischiando di trasformarsi da vittima in carnefice, fino a un commovente finale. La regista belga Laura Wandel segue questa piccola ma drammatica vicenda con straordinaria sensibilità, restando ad altezza di bambino, concentrata sui volti dei due bravissimi protagonisti. Il racconto mette perfettamente a fuoco il controverso microcosmo infantile, con le sue fragilità e crudeltà, dove gli adulti faticano ad entrare, genitori o insegnanti che siano. Le tecniche di ripresa e le interpretazioni coinvolgenti dei due giovani attori, in particolare della piccola Maya Vanderbeque, permettono invece allo spettatore di vivere dal di dentro le crude esperienze di emarginazione e bullismo raccontate dal film.

Nel cast, oltre alla strepitosa Maya Vanderbeque (Nora), da segnalare Günter Duret (il fratello, Abel), Karim Leklou (Il padre), Laura Verlinden (Madame Agnès). La pellicola ha ricevuto nel 2021 il Premio Fipresci Miglior film al Cannes Film Festival; ha ottenuto 10 nominations e 7 premi al Magritte Awards; nel 2021 al London Film Festival è stato premiato come Migliore opera prima e nel 2021 all’European Film Award Nomination come Scop. “Il patto del silenzio” è un film per tutti, ma assolutamente da non perdere per insegnanti, genitori e figli.

Circo contemporaneo, torna a Roma “l’Uomo calamita”

Circo contemporaneo, torna a Roma “l’Uomo calamita”Roma, 28 gen. (askanews) – Dopo il debutto nel 2019 al Teatro Vascello, torna a Roma dal 2 al 4 febbraio, sempre al Vascello, L’Uomo Calamita, lo spettacolo che ha mostrato al pubblico europeo le infinite potenzialità del circo contemporaneo come cerniera tra le arti. Scritto e diretto da Giacomo Costantini della compagnia El Grito in collaborazione con Wu Ming 2 di Wu Ming Foundation, in questi anni L’Uomo Calamita ha collezionato ben 20mila spettatori nelle oltre 100 rappresentazioni svolte nei teatri italiani e stranieri. Un lavoro frutto della riuscita contaminazione tra performance e parola, Circo El Grito e Wu Ming Foundation intrecciano infatti la scrittura narrativa con la drammaturgia circense per uno spettacolo che tiene insieme circo contemporaneo, illusionismo, musica e letteratura. Tra spericolate acrobazie, colpi di batteria e magie surreali, la voce dal vivo di Wu Ming 2 guida lo spettatore in un circo clandestino durante la seconda guerra mondiale. L’11 settembre 1940 con una circolare telegrafica, il capo della polizia ordina che vengano controllati tutti i carrozzoni, i circhi e le carovane, affinché “vengano rastrellati e concentrati sotto rigorosa vigilanza”. L’Uomo Calamita e altri fenomeni da baraccone si ritrovano così senza tendone, senza lavoro e ricercati dalla polizia. Lena – una bimba di otto anni – si ritrova invece senza il suo supereroe preferito e senza lo spettacolo che attendeva dall’anno prima. Per sfuggire alla persecuzione, i circensi sono costretti a darsi alla macchia ma, con l’aiuto di Lena, usano i propri poteri, l’astuzia e il magnetismo per combattere il nazi-fascismo. L’Uomo Calamita è un super eroe che combatte l’assurdità della guerra tra funambolismi del corpo e della lingua con i suoi pericolosi esercizi di equilibrismo magnetico che lasciano il pubblico con il fiato sospeso, mentre Cirro sfoga sulla batteria tutta la rabbia accumulata da quando i nazisti hanno ucciso suo fratello. Wu Ming 2 prende parte alla storia non soltanto attraverso la voce narrante ma cimentandosi in un esercizio dalla cui riuscita dipende la vita dell’Uomo Calamita. “Siamo circensi, quando sfidiamo la morte lo facciamo sul serio”, dice Costantini che in uno dei suoi numeri è incatenato, appeso per i piedi, immerso dentro una vasca d’acqua.

Roma Film Music Festival torna nel nome di James Bond

Roma Film Music Festival torna nel nome di James BondRoma, 28 gen. (askanews) – Roma Film Music Festival torna nel nome di James Bond e sceglie l’agente segreto più celebre del mondo per annunciare la sua terza edizione. La manifestazione internazionale dedicata al mondo delle colonne sonore e ai suoi protagonisti è in calendario a Roma dall’8 al 13 aprile e presenta in prima assoluta per l’Italia uno dei titoli più premiati e amati dal pubblico. 007 Skyfall In Concert, prodotto da Film Concert Live! in collaborazione con EON Productions e Metro Goldwyn Mayer Studios, arriva all’Auditorium della Conciliazione con due repliche: venerdì 12 e sabato 13 aprile, e apre le vendite da lunedì 29 gennaio su Ticketone (con la promo early bird biglietti in promozione scontati fino al 14 febbraio). Sul grande schermo Daniel Craig veste i panni della leggendaria spia tra azioni mozzafiato e un ritmo che inchioda alla poltrona, mentre sul palco i 90 elementi dell’Orchestra Italiana del Cinema diretti da Anthony Gabriele eseguono dal vivo la colonna sonora integrale del film in perfetto sincrono con le immagini.  Le musiche – firmate da Thomas Newman – hanno conquistato il BAFTA per la Migliore Colonna Sonora. Diretto da Sam Mendes, “Skyfall” ha ottenuto nel 2012 due Premi Oscar (Miglior montaggio sonoro e Migliore Canzone, per l’omonimo brano interpretato da Adele), e vede 007 alle prese con uno dei suoi avversari più formidabili, lo spietato cyberterrorista ed ex agente del MI6 Raoul Silva. L’azione inizia quando un hard disk contenente le identità di ogni agente segreto britannico sotto copertura viene rubato. La missione di Bond per recuperare l’unità trafugata lo porta da una frenetica corsa sui tetti di Istanbul al violento mondo criminale di Macao e, infine, per le strade di Londra e nel cuore stesso dell’MI6. L’inseguimento del malvagio Silva culmina in un epico scontro a Skyfall Lodge, la remota tenuta di famiglia di Bond nelle Highlands scozzesi. Judi Dench ritorna ancora una volta nel ruolo dell’instancabile M. “Skyfall” segna anche il ritorno di due personaggi familiari e amatissimi dai fan della serie: l’ingegnoso responsabile delle forniture Q (Ben Whishaw) e l’affascinante e intraprendente Eve Moneypenny (Naomie Harris).

Torna a teatro lo spettacolo dei record, “Il piccolo principe”

Torna a teatro lo spettacolo dei record, “Il piccolo principe”Milano, 28 gen. (askanews) – Torna a teatro lo spettacolo dei record! “Il piccolo principe”, la storia più letta e amata di tutti i tempi, sarà nuovamente in scena a partire da mercoledì 1° febbraio 2024 al Teatro Sistina di Roma.

Dopo lo straordinario successo riscosso dalla tournée 2023, che ha venduto 60.000 biglietti, lo spettacolo prodotto da Razmataz Live e diretto da Stefano Genovese, rimarrà a Roma fino a domenica 11 febbraio, per poi spostarsi al Teatro Alighieri di Ravenna, da giovedì 15 a domenica 18 febbraio, al Teatro Colosseo di Torino, da venerdì 23 a domenica 25 febbraio, al Palapartenope di Napoli, da venerdì 1° a domenica 3 marzo, al Teatro Repower di Milano, da giovedì 7 a domenica 24 marzo, al Teatro Vittorio Emanuele di Messina, da venerdì 5 a domenica 7 aprile, allo Stadium di Genova, sabato 13 e domenica 14 aprile, e al Teatro Cilea di Reggio Calabria, da venerdì 19 a domenica 21 aprile. Lo show firmato Razmataz Live è una rappresentazione unica nel suo genere, che si snoda attraverso gli innumerevoli linguaggi che la narrazione, la musica, il canto, la scenografia e, più in generale, la performance offrono. In equilibrio tra prosa, musical, nouveau cirque e installazione, ogni significato, ogni personaggio, ogni snodo della vicenda attinge al codice più adatto ad arrivare allo spettatore.

Ancora una volta lo spettacolo regalerà al pubblico emozioni forti e autentiche, aiutando grandi e piccini a capire quali sono le cose veramente importanti, quelle che vengono insegnate da bambini ma che si dimenticano una volta diventati adulti. Spetta proprio al Piccolo Principe, eterno bambino, rinfrescare la memoria. “Tutti gli adulti sono stati bambini una volta. Ma pochi di essi se ne ricordano”

Fedele allo stile dell’opera originale, nel mettere in scena “Il piccolo principe” Stefano Genovese ha deciso di non lasciare alle parole il ruolo centrale, ma di affidare il racconto all’immaginazione, traducendolo in un’esperienza spettacolistica evocativa che solo il teatro, per sua stessa natura, è in grado di restituire. Il pubblico potrà ritrovare le atmosfere, le musiche e le suggestioni che hanno stupito e divertito già lo scorso anno. Con un cast attoriale in parte rinnovato, lo spettacolo rimarrà fedele a se stesso ma mai identico o scontato. La magia del teatro, infatti, consiste proprio nel dare una chiave nuova rappresentazione dopo rappresentazione, consentendo di attribuire a ogni scena una lettura diversa ogni volta.

“Il Piccolo Principe ha la capacità di raggiungere più livelli di lettura – racconta il regista Stefano Genovese – Piace ai bambini, che ritrovano qui un eroe loro coetaneo, e piace anche agli adulti, ai sognatori, ai filosofi. Il pubblico potrà rivivere il viaggio del piccolo protagonista, che in realtà è più saggio e consapevole di tutti gli adulti che incontra”. Le verità sono semplici e diventano assolute proprio in virtù della loro essenzialità. Le immagini – come sosteneva lo stesso Antoine de Saint-Exupéry – aiutano a non dimenticare, a rendere reale ciò che, se fosse solo raccontato, non sarebbe creduto. Un pensiero molto attuale, estremamente all’avanguardia in un’epoca in cui ancora la fotografia era agli albori, quasi a predire l’importanza che essa, un secolo dopo, avrebbe iniziato ad avere nelle vite di ciascuno di noi.

Babelnova Orchestra il 9 febbraio al Festival di Sanremo

Babelnova Orchestra il 9 febbraio al Festival di SanremoRoma, 28 gen. (askanews) – La BabelNova Orchestra salirà sul palco del Festival di Sanremo con Dargen D’Amico venerdì 9 febbraio, in occasione della serata dei duetti, con un omaggio alla musica del grande Ennio Morricone. BabelNova Orchestra è un progetto nuovo, nella forma e nello spirito, che segue la strada di una delle più affascinanti e pionieristiche storie della musica world (e non solo) in Italia degli ultimi 20 anni, in grado di attraversare l’opera come il cinema, il teatro musicale e la musica classica: l’Orchestra di Piazza Vittorio, ideata e creata nel 2002 da Mario Tronco e Agostino Ferrente in seno all’Associazione Apollo 11. Guidata dal contrabbassista Pino Pecorelli, BabelNova Orchestra è una formazione di 12 musicisti provenienti da tutto il mondo che ha scelto di dedicarsi a un distintivo percorso di ricerca di nuovi linguaggi musicali. Un gruppo che si evolve verso la forma più collettivistica dell’ensemble a discapito della dimensione gerarchica dell’orchestra. Con l’inserimento in organico di alcuni musicisti più giovani, di seconda generazione, anche l’espressione musicale si apre con assoluta libertà verso nuove direzioni, includendo sonorità più funk e urban ma mantenendo solida l’ispirazione world: pop mediterraneo, reminiscenze sufi, fiati jazz, chitarre rockeggianti, accenni di cumbia, esplosioni mariachi, ritmi dub costituiscono un esaltante vortice generato dall’incontro fra lo scirocco e il meltemi, l’hurricane e lo zephiros.

Dargen D’Amico: “Ho scoperto artisticamente i musicisti della BabelNova Orchestra una decina di anni fa, quando suonavano nell’ Orchestra di Piazza Vittorio. Mi piaceva molto questo suono che nasce dal dialogo tra culture e ho continuato a seguire con curiosità l’evoluzione delle loro storie. Provo una forte passione per le fotografie e loro sono una fotografia del mondo e di come la musica sia un continuo viaggio di ritorno alla tradizione di ogni cultura”.

Usa, X blocca ricerche “Taylor Swift” dopo diffusione immagini nudo

Usa, X blocca ricerche “Taylor Swift” dopo diffusione immagini nudoMilano, 28 gen. (askanews) – “Qualcosa è andato storto. Prova ad aggiornare”: questo il messaggio che appare quando si prova a inserire il nome della superstar Taylor Swift nella barra di ricerca di X.

La piattaforma di social media X (ex Twitter) ha bloccato le ricerche di Taylor Swift pochi giorni dopo che false foto di nudo della cantante, generate dall’intelligenza artificiale, hanno iniziato a circolare online. Le immagini fake di Taylor Swift hanno inondato Internet, suscitando preoccupazioni negli Stati Uniti sull’utilizzo di tali immagini e video in un anno particolarmente importante: quello delle elezioni presidenziali Usa di quest’anno.

Note come “deepfakes”, le immagini, i video e le registrazioni audio manipolate sembrano stranamente legittime e – fa notare Cbs News – “rappresentano l’ultimo esempio di come l’intelligenza artificiale si stia sviluppando molto più velocemente delle leggi e dei regolamenti statunitensi”. Colpisce inoltre la natura sessista dell’attacco alla superstar del pop che ha regnato sovrana nel 2023, non solo come artista musicale, ma anche come uomo d’affari: il suo tour “Eras” ha fatto il tutto esaurito negli stadi di tutto il mondo. I fan hanno fatto pazzie in merchandise mentre assistevano ai suoi concerti; il film del suo tour ha avuto successo record al botteghino nel fine settimana di apertura; e la stessa Swift nel frattempo è diventata miliardaria, grazie a una base solida e fedele di fan.

Ludovico Einaudi torna all’Arena di Verona il 10 luglio 2024

Ludovico Einaudi torna all’Arena di Verona il 10 luglio 2024Milano, 27 gen. (askanews) – A dieci anni dal memorabile concerto dell’estate 2014 e a poco più di dieci dall’uscita di uno dei suoi album più significativi e amati, Ludovico Einaudi torna all’Arena di Verona sulle tracce di “In A Time Lapse” per immaginarle in una nuova maniera con un nuovo organico strumentale. Dice il compositore:

“Ho pensato a In A Time Lapse un po’ per il decennale appena festeggiato e un po’ perché credo sia un progetto ancora molto attuale, con diversi brani divenuti dei miei classici, come Experience, che suono spesso. A seconda dell’organico con cui scelgo di suonare, lo ricucio e lo reinvento ogni volta” Insieme ad Einaudi al pianoforte, suoneranno Federico Mecozzi, violino e viola, Redi Hasa, violoncello e violoncello elettrico, Rocco Nigro, fisarmonica, Alberto Fabris, basso elettrico e basso synth, Sebastiano De Gennaro, percussioni, Gianluca Mancini, live electronics e il polistrumentista Francesco Arcuri.

Il 2024 comincia bene per Ludovico Einaudi con tre concerti in gennaio all’Opera House di Dubai, a Hegra in Arabia Saudita e all’Esplanade di Singapore. Da qui poi si muoverà in Australia a febbraio con una residenza di cinque concerti esauriti alla Sydney Opera House, tre al Perth Festival e alla Myer Music Bowl di Melbourne. Nell’estate sta prendendo forma un tour nei grandi teatri antichi come quelli di Vienne e Carcassonne. L’anno appena concluso è stato ancora una volta degno di nota, con tour sold out nei grandi teatri del Sudamerica (Brasile, Argentina, Colombia, Costa Rica, Messico), e nelle grandi arene d’Europa (Ungheria, Austria, Slovenia, Repubblica Ceca, Francia, Belgio, Svizzera) e Regno Unito. Nel primo autunno ancora un tour in Asia Minore e in Asia Centrale, dalla Turchia al Kazakhstan all’Uzbekistan alla Georgia, culminato con lo straordinario concerto di piano solo in piazza Registan a Samarcanda.

Musica, Gianluca Grignani: il nuovo tour dal 29 marzo

Musica, Gianluca Grignani: il nuovo tour dal 29 marzoRoma, 26 gen. (askanews) – Gianluca Grignani torna dal vivo con Residui di rock’n’roll, il nuovo tour che a partire dal 29 marzo lo porterà live nei principali club italiani. Dieci speciali appuntamenti in location che accentuano il carisma di Grignani e che sono state scelte per permettere al pubblico di riunirsi, grazie alla musica, in un imperdibile incontro con il cantautore eclettico ed elettrico.

Un tour pensato per ripercorrere la sua trentennale carriera, con tutto il pubblico in piedi pronto a saltare sulle note rock di Grignani. Un rock che Gianluca ha plasmato a suo modo e lo accompagna sin dai suoi esordi. Ad unire chi è sul palco e gli spettatori sarà una scaletta ricca di hit da cantare tutti insieme a squarciagola e di grandi successi che hanno segnato la storia della musica italiana, da “Destinazione Paradiso” a “La mia storia tra le dita”, da “La fabbrica di plastica” a “Quando ti manca il fiato”, brano presentato a Sanremo 2023.

Ecco le date del tour, prodotto da Barley Arts: 29 marzo – TANETO (Reggio Emilia) – FUORI ORARIO 30 marzo – SENIGALLIA (Ancona) – MAMAMIA 3 aprile – MILANO – ALCATRAZ 4 aprile – TORINO – MILK 11 aprile – MODUGNO (Bari) – DEMODÈ CLUB 18 aprile – CIAMPINO (Roma) – ORION LIVE CLUB 20 aprile – PORDENONE – CAPITOL 23 aprile – POZZUOLI (Napoli) – DUEL LIVE 26 aprile – PADOVA – HALL 28 aprile – FIRENZE – VIPER