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Su Rai Movie le “Lezioni di Cinema” di Paolo Mereghetti

Su Rai Movie le “Lezioni di Cinema” di Paolo MereghettiRoma, 8 set. (askanews) – Il meglio della storia del grande schermo raccontata in 24 puntate dal giornalista e critico cinematografico Paolo Mereghetti: si chiama “Lezioni di Cinema” il nuovo programma di Rai Cultura in onda ogni domenica alle 12.00 su Rai Movie dal 10 settembre e disponibile sempre dal 10 settembre, su RaiPlay in due Box Set da 12 “piccole” puntate. Un’occasione per “rileggere” – con la guida di Mereghetti – la grammatica del cinema, i temi, le tecniche, le storie e l’impatto sociale di alcuni film e dei più popolari e significativi generi cinematografici.

Il programma – firmato da Gianluca Russo con la regia di Giuseppe Bucchi – propone un punto di vista nuovo: dai grandi quesiti filosofici sulla funzione stessa del cinema, alle numerose storie che hanno accompagnato la nascita e lo sviluppo dell’industria cinematografica. Le singole puntate sono dedicate ai generi del grande schermo, ai suoi autori, ad approfondimenti sul tema del Bianco e Nero e del Colore, ai grandi Festival. E persino ai Cinepanettoni. Il tutto spiegato dall’autore del più celebre dizionario dei film e arricchito dalle illustrazioni animate di Marco Raparelli. Il programma è stato realizzato presso il Mic, Museo Interattivo del Cinema di Milano. Produttore Esecutivo Alessandra Sergola. “Con queste lezioni di cinema vorrei aiutare chi ama i film a scoprire le tante ricchezze del cinema, i suoi protagonisti, la sua storia, le sue curiosità, le svolte che hanno segnato la sua evoluzione fino alle riflessioni che possono aiutare a capirne meglio la portata” – dice Paolo Mereghetti. “Le mie non solo lezioni accademiche, durano non più di otto o dieci minuti, e soprattutto sono raccontate con il linguaggio piano e semplice, ma non superficiale, di una chiacchierata con gli amici. Il loro scopo è solo quello di offrire qualche strumento in più, qualche conoscenza in più per riuscire ad apprezzare meglio il mondo del cinema, che si tratti dell’importanza degli studios hollywoodiani o dei cinepanettoni, del rapporto tra il colore e il bianco e nero o della storia del western, di Fellini o di Godard, del ruolo del regista o di quello degli sceneggiatori, della storia del western o del noir o del cinema italiano. Ventiquattro lezioni che sono altrettanti possibili percorsi per amare ancora di più la bellezza del cinema”.

Aggiunge Marco Raparelli: “Sono un artista che utilizza il disegno come suo linguaggio principale e l’intervento che mi è stato richiesto per “Lezioni di Cinema” è stato proprio di interpretare per immagini la narrazione dell’ideatore e presentatore. i miei disegni hanno quindi accompagnato ogni lezione affiancando alle parole un racconto per immagini. Ho fatto molta ricerca per poi lavorare in modo libero ed estemporaneo, con le modalità che contraddistinguono il mio lavoro, pertanto è stata un esperienza molto stimolante e piacevole, spero che questo possa arrivare allo spettatore. Conclude Cecilia Valmarana, Vicedirettrice di Rai Cultura: “Lezioni di Cinema è un programma che non poteva che essere presentato qui al Lido, visto il rapporto stretto e importante tra Rai e Biennale. Rai Cultura è fiera di “Lezioni di Cinema”, un prodotto che può supportare e arricchire la visione dei film e che grazie a Paolo Mereghetti, autore del più celebre dizionario dei film, e al lavoro di Marco Raparelli sulle illustrazioni animate, consente a Rai di svolgere il suo ruolo di servizio pubblico, fornendo spunti, informando ed educando. E non solo gli amati del cinema”.

Venezia80, a Matteo Garrone per “Io Capitano” il Premio Civitas 2023

Venezia80, a Matteo Garrone per “Io Capitano” il Premio Civitas 2023Roma, 8 set. (askanews) – Va a Matteo Garrone per “Io Capitano” il Premio Civitas 2023. Il riconoscimento, annoverato da La Biennale tra i premi collaterali di Venezia 80, privilegia un’opera cinematografica che presenti storie ed esempi di coesione sociale tra generazioni e valorizzazione della persona anziana e/o disabile. La cerimonia di consegna si terrà domani alle ore 11.30 presso lo Spazio Cinematografo di Ente dello Spettacolo (Sala Tropicana 1) all’Hotel Excelsior.

Ad attribuirlo, la giuria composta da Fabio Miraglia, professore di Economia Sanitaria, presidente Giomi Next; Francesco De Blasi, produttore, CEO Alexandra Cinematografica; Alessandra De Luca, giornalista di Avvenire; Gian Luca Pisacane, giornalista di Famiglia Cristiana; Federico Pontiggia, giornalista, coordinatore del Premio. In Concorso a Venezia 80, prodotto da Archimede con Rai Cinema e Tarantula, distribuito da 01 Distribution,” Io Capitano” viene insignito del Premio Civitas 2023 con la seguente motivazione: “Per la capacità di accompagnare l’odissea dal Senegal all’Italia di Seydou e Moussa (Seydou Sarr e Moustapha Fall) senza abdicare alla speranza, esaltando il valore della solidarietà intergenerazionale e della coesione sociale. Matteo Garrone ritrova Pinocchio e ammonisce il pubblico sulla necessità di fratellanza universale: l’umanesimo come cifra poetica, indirizzo stilistico, imperativo morale”.

Il Premio Civitas è promosso da Civitas Foundation ETS, soggetto no profit presieduto da William Guerra. Il premio è stato realizzato da DMM Spa. Situata nella provincia di Pesaro, a Montecalvo in Foglia, l’azienda è specializzata nella creazione di opere in metallo integrate con altri materiali, unendo capacità artistica e competenza industriale. A Matteo Garrone verrà consegnata una esclusiva riproduzione in metallo della cittadella/civitas che San Terenzio, patrono del territorio in cui sorge la Civitas nelle Marche, tiene in mano nel dipinto custodito nel Duomo di Pesaro. La scelta di una cittadella, nucleo fondante di una comunità, richiama proprio i valori di socialità e coesione sociale intergenerazionale che ispirano i promotori di questa iniziativa anche nel loro quotidiano operare al servizio dei più fragili.

Non solo tormentoni estivi, nuovo singolo per Alvaro Soler

Non solo tormentoni estivi, nuovo singolo per Alvaro SolerMilano, 8 set. (askanews) – Da oggi, venerdì 8 settembre, l’eccezionale artista di Barcellona Alvaro Soler mostra un inedito lato musicale con il suo nuovo singolo “Oxígeno”, composto da un mix di elementi reggaeton e dance che si fondono con melodie e ritmi accattivanti in maniera totalmente inedita.

Il brano è il riflesso della curiosità musicale dell’artista, re dei tormentoni estivi, e della sua volontà di sperimentare ed esplorare nuove direzioni con ritmi di ispirazione fortemente latina ed elementi reggaeton, e influenze della musica dance elettronica, che conferiscono al brano una forte impronta urban e moderna che saprà sorprendere anche i suoi fan. «Con “Oxígeno” ho provato qualcosa di nuovo. La canzone ha suoni ed elementi pazzeschi

”Outside” nuovo singolo di Dardust, unisce classica ed elettronica

”Outside” nuovo singolo di Dardust, unisce classica ed elettronicaMilano, 8 set. (askanews) – È trascorso un anno dalla pubblicazione del doppio album Duality di Dardust, concept con cui il pianista, compositore e produttore marchigiano ha definito i suoi due emisferi sonori: uno più riflessivo, meditativo, vicino alla musica strumentale da camera (la prima parte del disco è un delicato set in piano solo); l’altro incentrato sui beat e sull’elettronica da club.

L’8 settembre Dardust pubblica, per Sony Music Masterworks e Artist First, un nuovo singolo inedito dal titolo “Outside” preannunciando un nuovo capitolo artistico in arrivo. In concomitanza con l’uscita del nuovo brano, Dardust annuncia anche le date di Duality + guests un nuovo tour teatrale nei principali teatri italiani. Se con Duality l’artista ha squarciato il velo che separava la musica classica contemporanea dall’elettronica, con “Outside” Dardust ritrova il pianoforte e riconcilia le sue due anime in un singolo che, come mostra la copertina, rappresenta un passaggio.

Un passaggio verso l’esterno per mettere a nudo le proprie emozioni più profonde, il tutto semplificando, sfoltendo, lasciando solo lo stretto necessario. In tal senso “Outside” è minimalismo e intimismo; è un brano ipnotico, malinconico, ma anche uplifting, non privo della capacità di risollevare lo spirito di chi lo ascolta e di spingere a guardare al futuro con speranza. Come Siddharta che lascia il palazzo dorato per andare incontro all’imprevedibile, con “Outside” Dardust si trasforma in un funambolo che attraversa il baratro, riuscendo a raggiungere un nuovo traguardo: lasciandosi guidare dalle sue innumerevoli influenze musicali, il pianista e compositore italiano sta in equilibrio come fece Philippe Petitquando, camminando su un cavo d’acciaio a 417,5 metri dal suolo, attraversò lo spazio di cielo tra le Torri Gemelle, senza averne il permesso. Ogni artista corre dei rischi e da questo punto di vista Dardust non si tira indietro: è un musicista che ama rimettersi in gioco e con questo singolo lo vediamo procedere con passo sicuro verso le affascinanti sperimentazioni e gli inediti paesaggi sonori che daranno forma al suo prossimo album, atteso per la seconda parte del 2024.

“Outside” è presente nei titoli di coda di SAD The Movie, il cortometraggio animato diretto dal regista animatore brasiliano Guilherme Gehr e ispirato alla musica di Dardust. Il corto è stato presentato all’interno di prestigiosi festival internazionali in tutto il globo aggiundicandosi premi sia in Europa sia negli USA. A fine dicembre Dardust partirà con un nuovo tour dal titolo Duality + guests con coicontinuerà il suo viaggio tra emozione e ragione, portando la sua dualità sui palchi dei principali teatri italiani insieme ad amici e ospiti. I biglietti saranno disponibili in prevendita a partire dalle ore 14.00 di martedì 12 settembre. Il calendario è in aggiornamento, di seguito le prime date annunciate:

12 dicembre 2023 – Tam Teatro Arcimboldi Milano 24 gennaio 2024 – Teatro Brancaccio – Roma 29 gennaio 2024 – Teatro Europauditorium – Bologna 03 febbraio 2024 – Teatro verdi – Firenze

Dopo i travolgenti successi nel 2024 Max Pezzali torna negli stadi

Dopo i travolgenti successi nel 2024 Max Pezzali torna negli stadiMilano, 8 set. (askanews) – Dopo il travolgente ed epocale finale dell’estate lo scorso 2 settembre con IL CIRCO MAX – che ha coinvolto oltre 56mila persone – Max Pezzali tornerà a far ballare e cantare a squarciagola il suo pubblico anche nell’estate 2024 con Max Forever (Hits Only), il tour negli stadi prodotto da Vivo Concerti.

I biglietti saranno in vendita online su www.vivoconcerti.com da lunedì 11 settembre 2023 alle ore 12:00 e in tutti i punti vendita autorizzati da sabato 16 settembre 2023 alle ore 12:00. Max Pezzali – indiscusso protagonista della stagione live italiana 2022/2023 con un doppio appuntamento allo stadio San Siro, un tour invernale di oltre 30 date interamente sold out nei palazzetti e uno strabiliante Circo Massimo, totalizzando oltre 520mila presenze – torna ad esibirsi negli stadi italiani. Con uno show completamente rinnovato, con palco e scenografie inedite pensate appositamente per questo nuovo tour, Max è pronto a far scatenare i fan sulle canzoni che sono diventate la colonna sonora della vita di almeno tre generazioni.

Si comincerà con la data zero a Trieste, domenica 9 giugno 2024 allo Stadio Nereo Rocco, per poi proseguire a Torino, mercoledì 19 giugno 2024 allo Stadio Olimpico, passando per Roma, giovedì 27 giugno 2024 allo Stadio Olimpico, e concludere con un doppio appuntamento a Milano, lunedì 1º e martedì 2 luglio 2024 allo Stadio San Siro Max Forever (Hits Only) sarà una nuova imperdibile opportunità per partecipare a un ciclo di serate epocali tra sorrisi, gioia e ricordi che coinvolgono tutti, dai fedelissimi fan della prima ora fino ai più giovani, grazie a hit dai testi entrati ormai a far parte della cultura pop di tutta Italia.

Francesca Michielin cancella il tour per problemi di salute

Francesca Michielin cancella il tour per problemi di saluteMilano, 8 set. (askanews) – Francesca Michielin suo malgrado è stata costretta a cancellare il suo tour, a causa dei problemi di salute che l’hanno colpita qualche settimana fa. E’ la stessa cantante con un lungo post sui social a dare la notizia e a spiegare quanto questa cosa la addolori.

Nell’ultimo anno ho capito che non sempre possiamo avere il controllo su tutto, anzi: ho capito, o meglio, ho accettato che spesso la vita ci chiede di lasciare andare, anche quando le domande sono più delle risposte, ma ancora di più, ho compreso che dobbiamo dare dignità e abbracciare i nostri corpi anche e soprattutto nei momenti di “imperfezione”, di profonda insicurezza e vulnerabilità, anche e soprattutto quando non ci possono sostenere come vorremmo. Vi scrivo questo perché proprio un anno fa ho scoperto di avere un problema fisico. Ho cercato di conviverci, continuando a fare la mia vita, nonostante la presenza costante del dolore, ma l’ho fatto perché amo il mio lavoro e amo condividerlo con voi, e mi sono così scoperta molto più forte di quanto pensassi, proprio nel coabitare con la mia fragilità. Sia chiaro: ci sono problemi ben più gravi del mio, ero e sono una persona molto fortunata e ho affrontato questo disagio con lo spirito più propositivo possibile, e il tour, in modo particolare, con la vostra presenza, mi ha dato un’energia incredibile”. La cantautrice a cuore aperto si rivolge ai suoi fan e racconta un vissuto doloroso. “Purtroppo in questi dodici mesi, nonostante diversi tentativi, il problema non è rientrato, anzi: ho dovuto fare un intervento abbastanza invasivo – un mese fa – perché non avevo alternative. Ma, anche se a malincuore, l’ho accettato, proprio perché a quanto pare era questo l’unico percorso percorribile per tornare a stare meglio. Come vi avevo scritto ho dovuto interrompere il tour per un mese in modo da tornare in forma. L’intervento è fortunatamente riuscito benissimo grazie a un personale medico eccellente a cui non smetterò mai di essere grata e, anche se diverso dal solito, è stato un agosto ricco di affetto, creatività, lentezza, natura, e le vostre good vibes che sono arrivate tutte con la vostra costante premura e attenzione. Negli ultimi dieci giorni, come da “protocollo”, sono tornata, lentamente, a fare musica. Provando a fare il consueto training vocale, ho avvertito dei dolori addominali sempre più importanti, che si sono intensificati e sono diventati insostenibili. Pensavo sarebbero rientrati, che era tutto normale, ma ogni giorno stavo sempre peggio. Veniamo a oggi, venerdì: i medici, dopo diverse visite, mi hanno detto che mi devo fermare più del tempo inizialmente suggerito. E non immaginate la tristezza e la frustrazione che mi ha provocato questa notizia. Non è secondo loro il momento opportuno di tornare sul palco e ho bisogno di prendermi ancora qualche settimana per tornare a fare il mio lavoro, che mi permette di connettermi con voi e di stare (davvero) bene. Quindi sono qui per scusarmi con voi, con tutta me stessa, perché mi trovo costretta ad annullare anche le ultime date del tour estivo e i prossimi impegni. Volevo raccontarvi con grande trasparenza quello che mi è successo, e spero possiate comprendere quanto sia affranta nel non poter tornare sul palco. E spero, soprattutto, che rimarrete al mio fianco, perché forse, oggi, ne ho bisogno più che mai. Vi prometto che presto torneremo a cantare e a vivere “senza gradi di separazione.” Come sempre, negli ultimi dieci anni. Vi voglio bene”. Per informazioni e rimborsi dei biglietti già acquistati bisogna rivolgersi a Vivo Concerti.

”Altrove”, il libro di Simona Rubeis il 13 settembre in Campidoglio

”Altrove”, il libro di Simona Rubeis il 13 settembre in CampidoglioRoma, 8 set. (askanews) – Sarà presentato mercoledì 13 settembre alle 17:30 presso la Sala del Carroccio in Campidoglio il libro di Simona Rubeis “Altrove” (Editore Albatros).

La vita di Margherita sembra procedere lungo binari sicuri e ben delineati: ha un marito, una figlia e un lavoro che la gratifica impegnandola in trasferte interessanti. Durante uno dei suoi spostamenti, dopo lungo tempo e in modo del tutto causale, ritrova Antonio, un amico di vecchia data con il quale ha condiviso esperienze importanti. L’incontro fa riaffiorare in lei un passato che aveva deciso di archiviare. Da quel momento, la donna si rende conto di non poter più rimandare, deve mettere mano alla memoria per riesumare tutto il vissuto. Ma il crollo emotivo è proprio dietro l’angolo: man mano che procede lungo il percorso a ritroso seguendo il filo dei ricordi, le certezze cedono il passo al dubbio e all’insicurezza. Margherita rivive così l’incontro con Roberto, il ragazzino del nord che l’ha accompagnata fino all’età adulta, la passione per la musica, l’interesse per il giornalismo, l’incidente, la frattura scomposta della storia con il giovane torinese, il dramma. Il tutto agganciato a quegli eventi della cronaca italiana che lei considera degli snodi cruciali per l’acquisizione della propria consapevolezza: il Maxiprocesso, Tangentopoli, la trasformazione del Pci, la contestazione ai politici. Le riflessioni, però, ruotano sempre attorno a una vicenda significativa di tipo personale. Margherita prova a farla tornare a galla, ma senza esito: la sofferenza è una fiamma troppo accesa, non si placa. La donna non sa dove condurrà questo viaggio, ma non può fare a meno di proseguire: è l’unica via che conosce per ritrovare l’equilibrio smarrito.

Nata a Roma, dove vive, Simona Rubeis è laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali, giornalista pubblicista dal 1999 e professionista dal 2005. Ha lavorato per varie testate giornalistiche occupandosi di diverse tematiche: medicina sociale, musica, religione, cronaca e, soprattutto, critica teatrale. Oggi la sua principale occupazione non ha più a che vedere con il giornalismo, ma la scrittura continua a essere un irrinunciabile punto di riferimento. Altrove è il suo primo romanzo, il romanzo del cuore, dove ci sono elementi della sua personalità, della sua storia, dei valori in cui crede, benché non si tratti di un libro autobiografico. Il 1° ottobre 2022, Altrove ha ottenuto la Menzione d’onore nell’ambito del Concorso Nazionale Letterario “Artisti” per Peppino Impastato.

L’Orchestraccia al “con-vivere Carrara Festival” il 9 settembre

L’Orchestraccia al “con-vivere Carrara Festival” il 9 settembreRoma, 8 set. (askanews) – Al con-vivere Carrara Festival, sabato 9 settembre, alle 22.00 sul Sagrato Chiesa del Suffragio, l’Orchestraccia, un gruppo di musica folk-rock ispirato alla tradizione e cultura romana. Fondata nel 2011 da attori e musicisti con la comune idea di unire le proprie esperienze reciproche alla ricerca di una forma innovativa di spettacolo, una forma che comprendesse musica e teatro ispirato alla grande eredità del folklore romanesco ma con uno sguardo attuale e contemporaneo. Lo spunto di partenza di questo progetto è stato quello di riproporre il repertorio degli autori romani tra Ottocento e Novecento e tutte quelle canzoni e poesie che sono patrimonio della cultura italiana. A questa idea si è aggiunta una produzione di canzoni e testi originali che, affiancati ai primi, ne testimoniano l’attualità e freschezza.

L’Orchestraccia rivisitando gli arrangiamenti e lo stile ha dato nuova luce a canzoni come “Alla renella”, “Te possino da’ tante coltellate”, “Ritornelli antichi” che sembrano scritte oggi; così come le poesie di Trilussa (“L’elezzione del Presidente” o “Le cose come stanno”) musicate in chiave rock-folk delineano ancora oggi il ritratto di un paese che nei confronti degli oppressi e delle fasce più deboli si è sempre comportato in maniera prevaricatrice ed arrogante. Partendo da Roma, l’Orchestraccia abbraccia l’Italia intera e tutte le sue tradizioni stabilendo legami tra Belli e Sciascia, tra Dario Fo e Petrolini, tra la Pizzica salentina e lo stornello da osteria, tra i drammi delle società patriarcali del sud e i medesimi esempi nelle canzoni romane e così via percorrendo in lungo e in largo tutto lo stivale. A tutto questo si aggiungono i brani inediti della banda che s’ispirano all’attualità, alle storie dei giovani che oggi come allora hanno difficoltà a integrarsi nella società contemporanea, nella famiglia e nel mondo del lavoro, oppure dolci ballate d’amore dell’Ottocento, quando gli amori dei poveri erano amori proibiti. Nel suono della banda coesistono vari elementi musicali e sonori: dal Rock ai ritmi latini, dallo Ska al Punk-rock e alla Patchanka, dal folk rock americano a delicati momenti classici e pop. L’Orchestraccia fa cantare, ballare, ridere, riflettere e comusica mmuovere. L’Orchestraccia è composta da: Marco Conidi (cantautore/attore), Giorgio Caputo (attore), Luca Angeletti (attore), Guglielmo Poggi (attore), Salvatore Romano (chitarra), Angelo Capozzi (chitarra/ukulele), Gianfranco Mauto (pianoforte/fisarmonica), Alessandro Vece (violino), Mario Caporilli (tromba), Claudio Mosconi (basso) e Fabrizio Fratepietro (batteria).

Dall’11 settembre torna “Il Paradiso delle Signore”, sesta stagione

Dall’11 settembre torna “Il Paradiso delle Signore”, sesta stagioneRoma, 7 set. (askanews) – Da lunedì 11 settembre torna su Rai1 (alle 16.05) “Il Paradiso delle Signore”, la serie daily che con la quinta stagione ha conquistato una media di 1,8 milioni di telespettatori e il 20,5% di share (periodo: settembre 2022 – giugno 2023). “Il Paradiso delle Signore” è stato venduto in 70 paesi tra cui Siria, Iraq, America Latina, Giappone e Filippine. Ottimi, in particolare, gli ascolti ottenuti in Finlandia e Spagna, dove la serie – che ha debuttato sulle tv regionali spagnole – è andata in onda su La1 RTVE. E adesso “Il Paradiso delle Signore” parla anche greco: il remake della prima stagione daily è stato recentemente trasmesso in Grecia, realizzando ascolti superiori a quelli ottenuti dalle serie autoctone

“Le nuove puntate della serie daily confermano la solidità di un mondo narrativo e di personaggi che non cessano di sorprendere”, ha dichiarato Maria Pia Ammirati, direttrice di Rai Fiction. Giannandrea Pecorelli, ceo Aurora tv Banijay e produttore della serie: “Siamo particolarmente orgogliosi del successo che la serie sta suscitando in quasi 70 nazioni non di lingua italiana, un segnale di come il Made in Italy abbia un valore universale”. Le vicende della sesta stagione ripartono dal settembre del 1964 con Vittorio Conti (Alessandro Tersigni) che sta vivendo un momento difficile a causa della concorrenza del Gmm, grande magazzino di lusso aperto a pochi metri Il nuovo negozio, creatura di Umberto Guarnieri (Roberto Farnesi) e Tancredi di Sant’Erasmo (Flavio Parenti) sta dimostrando di saper attrarre la clientela grazie alla bravura della stilista Flora Gentile (Lucrezia Massari) e di Matilde Frigerio di Sant’Erasmo (Chiara Baschetti), già stretta collaboratrice di Conti a cui lo lega ancora un sentimento mai sopito. Nonostante il momento difficile, Vittorio Conti non si perde d’animo e con la collaborazione del proprio staff si adopera per promuovere nuove iniziative che riconfermino il primato del Paradiso.

Anche nella vita della Contessa Adelaide di Sant’Erasmo (Vanessa Gravina) c’è una novità: una figlia ritrovata che credeva essere nata morta e con cui ora vuole tentare di costruire il rapporto che le è stato precluso. In questa stagione “Il Paradiso delle signore” vede anche l’ingresso di un nuovo personaggio, Matteo (Danilo D’Agostino), un ragazzo misterioso che combatte contro i propri demoni e che ha un legame speciale con uno dei nostri protagonisti. Le pene d’amore affliggono anche Salvatore (Emanuel Caserio) che viene a sapere che Elvira Gallo (Clara Danese), la Venere per cui ha iniziato a nutrire una forte simpatia dopo la separazione, si è fidanzata durante l’estate con quello che sembra essere il “fidanzato modello”. A Milano, a sorpresa, arrivano Ciro Puglisi (Massimo Cagnina), padre di Maria, scappato dalla Sicilia perché caduto in disgrazia, con la moglie Concettina (Gioia Spaziani) e con Agata (Silvia Bruno) la figlia più piccola. Al Paradiso continuano a lavorare Alfredo Perico (Gabriele Anagni), alla ricerca di una veloce crescita sociale per accontentare Irene, di cui è sempre più innamorato; la Venere Clara Boscolo (Elvira Camarrone) con la sua passione per il ciclismo; Delia (Ilaria Maren), una nuova Venere esperta parrucchiera e appassionata di pettegolezzi e divi.

Premio “Sorriso diverso Venezia Award” a Green Border e The Penitent

Premio “Sorriso diverso Venezia Award” a Green Border e The PenitentRoma, 7 set. (askanews) – Sono state assegnati a Venezia i riconoscimenti “Sorriso Diverso Venezia Award”, Premio collaterale ufficiale della 80esima Mostra internazionale d’arte cinematografica per le opere di interesse sociale che valorizzano la diversità e tutelano le fragilità delle persone. Ad aggiudicarsi il titolo di Miglior Film Italiano “The Penitent- A rational man” di Luca Barbareschi, mentre il riconoscimento per il Miglior Film Straniero è andato a “Green Border” di Agnieszka Holland perchè accende potenti riflettori su un fenomeno poco trattato dai media internazionali: quello delle politiche del governo polacco che contrasta con pratiche inumane gli ingressi di migranti disperati dal confine bielorusso.

Presieduto da Diego Righini, con la direzione artistica di Paola Tassone, il Premio – giunto quest’anno alla sua 13esima edizione – ha visto 15 pellicole in nomination, scelte in accordo con la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia dalla giuria di esperti presieduta da Catello Masullo e composta da Paola Dei, Armando Lostaglio, Franco Mariotti, Massimo Nardin e Rossella Pozza. “Voglio essere portavoce di quelle storie ai margini, quelle che restano tante volte sotto i tappeti, quelle più piccole che poche volte vengono ascoltate” ha commentato la Madrina della cerimonia, la giovane attrice già protagonista di Mare fuori Giovanna Sannino auspicando ad “un cinema che dà spazio ai deboli, che raccoglie e rende forti le fragilità, non le schiaccia”.

In sala a ricevere il Premio Sorriso Diverso un commosso Luca Barbareschi regista ed interprete di The Penitent e per Green Border i produttori Marcin Wierzchoslawski, Fred Bernesteininsieme a Stefano Jacono distributore italiano per Movies Inspired. “Quest’anno il Premio collaterale giudica come meglio raccontati alla Mostra i temi sociali della discriminazione e della superficialità con la quale le persone e l’opinione pubblica prende posizione – ha detto Diego Righini, presidente del Premio – il sentirsi diverso non sia strumento per prevaricare gli altri come rappresenta The Penitent. Inoltre Green Border è una chiave di lettura che l’Unione Europea può utilizzare per costruire una coscienza comune sul tema dell’immigrazione tra solidarietà e la ricerca di una soluzione di stabilità dei popoli del mondo. Il vero obiettivo è rendere la vita di tutti possibile a casa propria e nella condivisione tra i popoli”.