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Esce “Tell It Like a Woman”, sul coraggio e la forza delle donne

Esce “Tell It Like a Woman”, sul coraggio e la forza delle donneRoma, 7 set. (askanews) – Antologia tutta al femminile che racconta il coraggio e la forza delle donne in tutto il mondo, il film nominato agli Oscar “Tell It Like a Woman” arriva oggi in 100 sale italiane.

Prodotta da Iervolino & Lady Bacardi Entertainment in collaborazione con We Do It Together, la pellicola è composta da sette corti, e racconta episodi tratti da storie vere. Si propone di rivolgersi a tutte le donne del mondo, coinvolgendo registe e attrici dai cinque continenti: Eva Longoria, Margherita Buy, Cara Delevingne, Maria Sole Tognazzi, Catherine Hardwicke, Mipo O, Taraji P. Henson, Jacqueline Fernandez. Tutte impegnate in un unico racconto corale che porta sul grande schermo i temi più diversi, dalla violenza di genere alla salute mentale, affrontando anche problematiche legate all’emarginazione, alla tossicodipendenza e alla maternità. Dopo il successo al Festival del Cinema di Taormina 2022, occasione in cui è stato presentato in anteprima internazionale, il film è stato scelto per inaugurare l’apertura dei lavori di UN Woman nel mese di marzo dedicato alle donne, ed è stato candidato agli Oscar nella categoria “Miglior Canzone Originale” con la canzone “Applause”, scritta da Diane Warren e interpretata da Sofia Carson.

“Dopo tanti riconoscimenti internazionali siamo orgogliosi che Tell It Like a Woman, una pellicola dal valore sociale così significativo, raggiunga il grande pubblico italiano” – ha dichiarato Andrea Iervolino, ceo di Ilbe e amministratore delegato di TaTaTu. “Purtroppo, in Italia, una donna viene uccisa ogni 3 giorni, e il fenomeno dello stupro di gruppo tra i giovani sta diventando sempre più comune. Le Nazioni Unite hanno appena dichiarato che, seguendo questo ritmo, ci vorranno 300 anni, circa 13 generazioni, per raggiungere la parità di genere a livello globale. È quindi essenziale intervenire immediatamente per cambiare la cultura e mettere la donna al centro della narrazione dei media e dei film, trattandola come soggetto e non oggetto. Il film si pone l’obiettivo di contribuire a questo cruciale cambiamento culturale” ha detto Chiara Tilesi produttrice e fondatrice della casa di produzione senza scopo di lucro We Do It Together. Dall’Italia all’Argentina, dall’India agli Stati Uniti passando per il Giappone, le registe di “Tell it like a woman” Maria Sole Tognazzi, Lucía Puenzo, Catherine Hardwicke, Leena Yadav, Mipo O, Taraji P. Henson, Lucia Bulgheroni e Silvia Carobbio hanno portato sul grande schermo dei racconti tratte da storie vere – come nel caso di Pepcy and Kim, corto incentrato sulla vita di Kim Carter, tossicodipendente con un passato criminale che lotta per liberarsi dai propri demoni, e Elbows Deep, il corto di Catherine Hardwicke incentrato sulla storia del direttore medico di un Centro di Los Angeles che presta assistenza sanitaria ai senzatetto. Alcuni corti sono invece frutto della fantasia delle sceneggiatrici, come nel caso di Sharing a Ride, drama firmato da Leena Yadav che racconta l’incontro di una sedicente progressista con una transessuale, incontro che la obbligherà a rivedere i propri pregiudizi inconsci.

”Souvenir” il nuovo viaggio musicale di Emma

”Souvenir” il nuovo viaggio musicale di EmmaMilano, 7 set. (askanews) – Il 13 ottobre fuori ovunque “Souvenir”, il nuovo viaggio musicale di Emma, anticipato dai brani “Iniziamo dalla fine”, attualmente in radio, e Mezzo mondo. L’album, in uscita per Capitol/Universal Music, è disponibile da oggi in pre-order.

“Souvenir” raccoglie le immagini, i colori e le emozioni sentite e vissute da Emma in più di due anni. È l’istantanea, ferma nello spazio e nel tempo, di un nuovo capitolo della sua vita. Scritto nei luoghi più disparati, “Souvenir” è un disco ricco di produzioni diverse in cui emergono tutte le sfumature della voce di Emma, che ancora una volta non si mette in gioco solo come interprete, ma anche come autrice.

Il souvenir è ciò che resta di questo incredibile viaggio che attraversa la vita reale. La realtà e le cose concrete sono, infatti, il centro di tutto il progetto. E non si ritrovano solo nelle canzoni ma anche in tutto il mondo estetico del disco, in quei paesaggi autentici in cui si respira verità e si alimenta il rapporto con la terra.

È proprio per questa voglia di riportare al centro l’autenticità delle emozioni e dei legami che Emma ha deciso di presentare al suo pubblico il nuovo disco con alcuni speciali appuntamenti nei club d’Italia: un incontro a tu per tu, in un luogo intimo e rock and roll, un ritorno alle origini in cui poter vivere e condividere in modo intenso tutti i colori e le emozioni di SOUVENIR. Così nasce Souvenir in da club, una vera e propria esperienza per ascoltare dal vivo il nuovo album e ritornare a casa con un ricordo unico. 18 appuntamenti in 8 città d’Italia, a partire dal 10 novembre. I biglietti sono disponibili in prevendita su TicketOne e Clappit.

Queste le tappe di “Souvenir in da club” (Friends&Partners e Magellano Concerti): 10 novembre – Vox club – Nonantola (Modena) 12, 13 e 15 novembre – Largo venue – Roma 22 e 23 novembre – Hall – Padova 26, 27 e29 novembre – Magazzini Generali – Milano 2, 3 e 5 dicembre – Cap10100 – Torino 11 e 13 dicembre – Duel club – Pozzuoli (Napoli) 17 e 18 dicembre – Demodè – Modugno (Bari) 21 e 22 dicembre – Viper – Firenze Intanto è in radio il nuovo singolo Iniziamo dalla fine, scritto dalla stessa EMMA insieme alla coppia di autori Davide Simonetta e Paolo Antonacci, è stato l’ultimo brano del disco ad essere chiuso e anche per questo, simbolicamente, si è deciso di ripartire proprio da qui, dal finale, per provare a scrivere una nuova storia ripercorrendo al contrario questo meraviglioso viaggio che ha dato vita all’album. Emma, artista versatile ed eclettica, è stata consacrata come una delle voci più amate in Italia. Ad aprile 2023 ha pubblicato “Mezzo Mondo”, brano che ha segnato la strada del suo nuovo ritorno musicale e che è già stato certificato oro. Quest’estate è stata protagonista insieme a Tony Effe con il brano “Taxi sulla Luna” (certificato platino), che ha raggiunto oltre 45 Milioni di stream totali.

Cast stellare di oltre 40 artisti per “Arena Suzuki dai 60 ai 2000″

Cast stellare di oltre 40 artisti per “Arena Suzuki dai 60 ai 2000″Milano, 7 set. (askanews) – Amadeus riporta per il terzo anno consecutivo all’Arena di Verona, il 18, 19 e 20 settembre, artisti leggendari e canzoni iconiche che hanno segnato la nostra storia. Dopo i grandi successi del 2021 e del 2022, quest’anno, per la prima volta, si aggiungono all’evento gli anni 2000, per far così rivivere 50 anni di grandi hit della musica italiana e internazionale. Le tre serate di “Arena Suzuki dai 60 ai 2000”, nate da un’idea di Amadeus, sono state annunciate durante il Festival di Sanremo e hanno registrato il sold out in pochissimo tempo! Andranno in onda su Rai 1 in prima serata sabato 23 settembre, mercoledì 27 settembre e mercoledì 4 ottobre.

Sarà un viaggio nel tempo attraverso ricordi indelebili e canzoni simbolo di più generazioni, con gli artisti originali e i loro successi immortali che hanno fatto la storia degli anni ’60 ’70 ’80 ’90 e 2000 e che torneranno a riecheggiare in un’atmosfera di festa nel vero Tempio della Musica: l’Arena di Verona. Ecco la line-up completa delle tre sere e alcuni dei tanti successi che ascolteremo. 18 Settembre: Simple Minds “Don’t You (Forget About Me)”, Trevor Horn (The Buggles) “Video Killed The Radio Star”, Paola & Chiara “Vamos A Bailar”, Haddaway “What Is Love”, Alan Sorrenti “Figli delle stelle”, Captain Sensible “Wot”, Las Ketchup “Aserejé”, Irene Grandi “Bruci la città”, Tavares “More Than A Woman”, Doctor & The Medics “Spirit In The Sky”, Iva Zanicchi “Zingara”, Rednex “Cotton Eye Joe”, Adriano Pappalardo “Ricominciamo”, The Sugarhill Gang “Rapper’s Delight” e Renga Nek “Angelo” e “Laura non c’è”.

19 Settembre: Kool & The Gang “Celebration”, Gala “Freed From Desire”, Lorella Cuccarini “La notte vola”, Jimmy “Bo” Horne “Gimme Some”, Blue “One Love”, Le Vibrazioni “Dedicato a te”, Plastic Bertrand “Ça Plane Pour Moi”, Amedeo Minghi “1950”, Mietta “Angeli noi”, Haiducii “Dragostea Din Tei”, Orietta Berti “Fin che la barca va”, Ice Mc “Think About The Way”, The Rubettes “Sugar Baby Love”, Jalisse “Fiumi di parole” e Laid Back “Sunshine Reggae”. 20 Settembre: Natalie Imbruglia “Torn”, Madcon “Beggin’”, George McCrae “Rock Your Baby”, Stadio “Grande figlio di puttana”, Alexia “Hu La La La”, Howard Jones “What Is Love”, Valeria Rossi “Tre parole”, Whigfield “Saturday Night”, Michele Zarrillo “Una rosa blu”, Cecilia Gayle “El Pam Pam”, Mal “Furia”, The Show “Mamma Mia”, Pino D’Angiò “Ma quale idea” e Eiffel 65 “Blue (Da Ba Dee)”.

Anche quest’anno, un cast stellare di oltre 40 artisti che alternerà le proprie hit ai brani lanciati direttamente dal padrone di casa Amadeus, nel ruolo che ben conosce, quello di dj. Da dietro una consolle, che sarà anche quest’anno uno dei nuclei fondamentali della scena, con Dj Massimo Alberti, Amadeus farà ascoltare il suo repertorio da dj-vocalist e le sue playlist dai 60 ai 2000! Radio 2 è la radio ufficiale. “Arena Suzuki dai 60 ai 2000” è prodotto da Arcobaleno Tre. La prima edizione di Arena Suzuki ’60 ’70 ’80 si è svolta nel 2021 e ha segnato la prima volta di Amadeus alla conduzione sul palco dell’Arena nella “sua” Verona e il suo ritorno dietro la consolle. Molte canzoni, infatti, sono le stesse che proponeva nelle serate in discoteca all’inizio della sua carriera e poi quando si è fatto strada nel mondo della radio. Dal 2021, ogni edizione è stata un successo di pubblico, sia in presenza che televisivo, registrando grandi ascolti ad ogni puntata.

Eredi di Lucio Battisti vincono causa in appello contro la Sony

Eredi di Lucio Battisti vincono causa in appello contro la SonyMilano, 6 set. (askanews) – Gli eredi di Lucio Battisti hanno vinto la causa in appello contro la Sony Music.

La Corte d’appello di Milano ha confermato infatti la sentenza di primo grado, che aveva già respinto la richiesta di risarcimento di Sony Music per 8,5 milioni di euro, condannandola al pagamento delle spese processuali. “L’accusa mossa dalla Sony Music contro gli eredi di Lucio Battisti (Grazia Letizia Veronese e Luca Battisti) è la stessa che Mogol aveva mosso contro di loro anni prima: aver opposto un diritto di veto a qualsiasi forma di sfruttamento economico delle opere musicali di Lucio Battisti”, si legge in una nota degli eredi del cantautore. “In particolare sono stati accusati dalla Sony Music di aver revocato il mandato alla SIAE per l’utilizzazione on line delle opere musicali di Lucio Battisti (in tal modo impedendo alla Sony Music di commercializzare le registrazioni fonografiche delle canzoni interpretate da Lucio Battisti sulle principali piattaforme digitali, Spotify su tutte) e di aver ostacolato l’utilizzazione delle opere musicali di Lucio Battisti per sincronizzazioni (in tal modo, impedendo alla Sony Music di utilizzare le registrazioni fonografiche delle canzoni interpretate da Lucio Battisti in spot commerciali di noti marchi, Fiat e Barilla su tutti)”.

Secondo l’avvocato Simone Veneziano, legale degli eredi di Lucio Battisti “in caso di accoglimento della tesi di Sony Music, avremmo assistito all’affermazione del principio eversivo secondo il quale l’utilizzazione economica di un’opera musicale, anziché dall’autore (o dall’editore musicale), sarebbe governata dal produttore fonografico”, “insomma, a ‘comandare’ sulle opere musicali non sarebbero più gli autori (o gli editori musicali), ma le case discografiche. Chiunque invece sa perfettamente che chi voglia utilizzare, ad esempio in uno spot pubblicitario, una qualsiasi canzone deve farne richiesta, separatamente, sia al titolare della registrazione fonografica, sia all’autore (o all’editore musicale); e sa, ancor meglio, che ciascuno di tali soggetti è assolutamente libero di decidere se, a chi e per quale corrispettivo concedere la licenza”. “La Sony Music ha preannunciato che proporrà ricorso in Cassazione. Gli eredi di Lucio Battisti fanno sapere che attenderanno con serenità anche questa decisione”, si conclude nella la nota.

”I giorni dell’abbandono” di Ferrante sarà un film con Penelope Cruz

”I giorni dell’abbandono” di Ferrante sarà un film con Penelope CruzRoma, 6 set. (askanews) – Raffaella e Andrea Leone, insieme al premio Oscar Penélope Cruz, stanno sviluppando l’adattamento cinematografico in lingua inglese del romanzo best-seller di Elena Ferrante “I giorni dell’abbandono”.

Il film sarà prodotto dalla Lotus Production, una società Leone Film Group, da Penélope Cruz con la sua casa di produzione Moonlyon, e da Edu Cruz e Marco Perego con la Nimoa Entertainment. Penélope Cruz sarà la protagonista e il film sarà diretto da Isabel Coixet, una delle più acclamate registe spagnole (The Bookshop, Elegy, My Life Without Me). È stata premiata con dieci Goya, più di qualsiasi altra regista donna nella storia della Spagna. La sceneggiatura è affidata a Laurence Coriat, sceneggiatrice francese, nota soprattutto per il suo lavoro con Michael Winterbottom.

L’accordo per la realizzazione del film, che è ora in fase di sviluppo, è stato firmato prima dello sciopero della Sag-Aftra.

Il 20 ottobre il nuovo album dei Rolling Stones “Hackney Diamonds”

Il 20 ottobre il nuovo album dei Rolling Stones “Hackney Diamonds”Roma, 6 set. (askanews) – Arriva oggi il nuovo singolo dei Rolling Stones “Angry”, insieme all’annuncio del loro attesissimo nuovo album, intitolato “Hackney Diamonds” in uscita il 20 ottobre in tutto il mondo.

La notizia è stata condivisa da Mick, Keith e Ronnie in occasione di uno speciale evento mediatico presso lo storico Hackney Empire, epicentro dell’arte pionieristica nell’East London da quasi 125 anni. Il lancio è stato presentato dalla star televisiva americana Jimmy Fallon e trasmesso in streaming in tutto il mondo su YouTube. L’album, composto da 12 tracce, e la cui track list completa sarà rivelata a tempo debito, è stato registrato in varie località del mondo, tra cui gli Henson Recording Studios di Los Angeles, i Metropolis Studios di Londra, i Sanctuary Studios di Nassau, Bahamas, gli Electric Lady Studios di New York e gli Hit Factory/Germano Studios, sempre a New York.

È la loro prima pubblicazione in studio di nuovo materiale da “A Bigger Bang” del 2005, pubblicato per coincidenza il 6 settembre di 18 anni fa. Da allora, gli Stones hanno continuato a battere i record di incassi con una serie di tour globali da tutto esaurito e hanno pubblicato nel 2016 “Blue and Lonesome”, album vincitore del Grammy Award, che comprendeva le loro brillanti versioni di molti dei brani blues che hanno contribuito a plasmare il loro sound e che ha raggiunto la vetta delle classifiche degli album in tutto il mondo. L’anno scorso hanno entusiasmato il pubblico europeo per un totale di quasi un quarto di milione di persone durante il tour d’anniversario “Sixty”. “Hackney Diamonds” segna la prima collaborazione degli Stones (Mick Jagger, Keith Richards, Ronnie Wood) con il produttore e musicista newyorkese Andrew Watt, nominato produttore dell’anno ai Grammy Awards del 2021 e che ha lavorato con Post Malone, Iggy Pop ed Elton John.

“Angry” è accompagnata da un video musicale diretto da Francois Rousselet, il cui curriculum include lavori con Nike, Diesel, Pharrell Williams e su “Ride ‘Em On Down” degli Stones, da “Blue and Lonesome”. Il nuovo clip promozionale ha come protagonista l’attrice nominata agli Emmy, Sydney Sweeney (The White Lotus, Euphoria, The Handmaid’s Tale).

Venezia80, Garrone: racconto il viaggio dei migranti visto da loro

Venezia80, Garrone: racconto il viaggio dei migranti visto da loroRoma, 6 set. (askanews) – Applausi in conferenza stampa, alla Mostra del cinema di Venezia, per Matteo Garrone che con “Io Capitano”, quinto film italiano presentato in Concorso, racconta l’Odissea contemporanea di due ragazzi senegalesi che partono con il sogno dell’Europa e una vita migliore, affrontando un lungo viaggio dall’Africa attraverso il deserto, i centri di detenzione in Libia e i pericoli del mare.

“L’idea di partenza era raccontare una sorta di controcampo rispetto a quello che vediamo da decenni: barconi che arrivano nel Mediterraneo, a volte li salvano, altre no, c’è la conta dei morti, si parla di queste persone come numeri e si perde di vista quello che c’è dietro, le persone con i loro sogni e desideri – ha spiegato Matteo Garrone – volevo mettere la telecamera dall’altra parte, dall’Africa verso l’Europa e raccontare il loro punto di vista, cercare di dare forma visiva a quella parte di viaggio che spesso non si conosce o non si racconta. Il loro è un viaggio epico e un racconto di formazione allo stesso tempo, ho cercato di raccontare anche i loro stati d’animo, dall’euforia quando credono di essere a un passo dalla meta, ai momenti di disperazione”. Garrone affronta una delle tante forme di migrazione di oggi: “Quella legata ai giovani, di cui si parla poco; il 70% degli africani sono giovani e tra loro c’è chi è disposto a rischiare la vita per cercare un mondo migliore, scappando spesso da una povertà anche dignitosa ma per coronare un sogno, come una professione. Questo per me è un tema che mette in luce una profonda ingiustizia: molti ragazzi africani si chiedono perché dei loro coetanei possono andare nei loro paesi liberamente, spesso parlando la loro lingua, e loro non possono fare ugualmente in Europa”.

La sceneggiatura è partita da un grande lavoro di documentazione. “Abbiamo potuto lavorare con dei ragazzi che hanno vissuto realmente quell’esperienza di viaggio – ha spiegato il regista – siamo rimasti fedeli il più possibile ai loro racconti”. E a Venezia, oltre agli interpreti Seydou Sarr, e Moustapha Fall, c’era anche Mamadou Kouassi che ha collaborato alla scrittura, avendo vissuto vent’anni fa personalmente con suo cugino quel viaggio, i pericoli e la detenzione. Garrone ha anche detto che la storia di questi due ragazzi che partono per inseguire un sogno con ingenuità e purezza, pur sapendo dei pericoli che li aspettano, gli ha ricordato un po’ il candore di “Pinocchio”, suo ultimo film. “Io capitano” esce domani in 200 sale e l’ad di Rai Cinema, Paolo Del Brocco ha commentato: “Per la prima volta abbiamo deciso di farlo uscire in lingua originale, a tutto c’è una prima volta e abbiamo pensato fosse l’occasione giusta per apprezzare ancora meglio un film straordinario”.

Chi è stato il regista Giuliano Montaldo

Chi è stato il regista Giuliano MontaldoRoma, 6 set. (askanews) – Novantatré anni, Giuliano Montaldo, genovese, era considerato il decano dei registi italiani. Nato a Genova nel 1930, a soli 14 anni era stato rastrellato dai nazifascisti e deportato sul fronte al sud. Fuggito si era unito alla Resistenza nel Gruppo di Azione Patriottica (Gap) della sua città.

Aveva esordito come attore in Achtung! Banditi! nel 1952, recitando accanto a Gina Lollobrigida, poi era stato collega di set di Marcello Mastroianni in Cronache di poveri amanti. Nel 1961 il passaggio dietro la macchina da presa con Tiro al piccione, seguito da Una bella grinta nel 1965. Nel 1969 aveva diretto Gli Intoccabili con John Cassavetes e Peter Falk.La sua trilogia del potere composta da Dio è con noi (1970), Sacco e Vanzetti (1971) e Giordano Bruno (1973), rispettivamente sul potere militare, giudiziario e religioso. Tra gli altri film diretti per il cinema si ricordano L’Agnese va a morire (1976) e Gli Occhiali d’Oro (1987). Le ultime fatiche da regista erano state invece I demoni di San Pietroburgo (2008) e L’industriale (2011). Per la tv aveva realizzato Marco Polo (1982), kolossal in otto puntate. Nel 2007, Montaldo era stato premiato con il David di Donatello alla carriera. Nel 2017 aveva ottenuto il David come migliore attore non protagonista per la sua interpretazione in Tutto quello che vuoi di Francesco Bruni, nel 2012 un Nastro d’Argento speciale per il ruolo nel documentario Quattro volte vent’anni, diretto da Marco Spagnoli e incentrato sulla sua carriera e la sua vita, fortemente segnata dalla militanza antifascista. In totale sono 20 i film diretti da lui per il cinema, 16 dei quali musicati da Ennio Morricone, che lo rendono il regista con cui il Maestro ha collaborato maggiormente nel corso della sua carriera.

Nel 2021, nel suo libro autobiografico Un Grande Amore pubblicato da La nave di Teseo, Montaldo ha raccontato per la prima volta in prima persona il film della sua vita, ricostruendo in modo molto avvincente oltre settant’anni di carriera davanti e dietro la macchina da presa, e insieme il profondo legame d’amore e di lavoro in comune con sua moglie, da lui definita “il mio migliore collaboratore”.

E’ morto il regista Giuliano Montaldo, il ricordo della Mostra di Venezia

E’ morto il regista Giuliano Montaldo, il ricordo della Mostra di VeneziaRoma, 6 set. (askanews) – E’ morto a Roma a 93 anni il regista Giuliano Montaldo. Ha diretto oltre 20 film, molti dei quali di impegno sociale. Si ricorda, tra i titoli, “Sacco e Vanzetti” con Gian Maria Volontè.

La Mostra di Venezia ricorda con affetto Giuliano Montaldo. Il presidente, il direttore generale, il consiglio di amministrazione, il direttore della Mostra del Cinema e la Biennale di Venezia tutta “ricordano con particolare stima e affetto il regista, sceneggiatore e attore Giuliano Montaldo, maestro del cinema italiano e figura emblematica del cinema di impegno civile, autore di opere di notorietà internazionale quali Sacco e Vanzetti (1971), Giordano Bruno (1974), Marco Polo (1977)” si legge in una nota della Biennale Giuliano Montaldo ha intrecciato la sua carriera con la Mostra di Venezia fin dal sorprendente esordio con Tiro al piccione nel 1961, film riproposto restaurato nel 2019 in Venezia Classici, sezione della quale era stato presidente della giuria nel 2014. In seguito Giuliano Montaldo ha partecipato alla Mostra con altri titoli acclamati quali Gli occhiali d’oro (1987), premiato con l’Osella d’oro per la scenografia e i costumi, e Tempo di uccidere (1989), tratto dal libro premio Strega di Ennio Flaiano. Nel 2008 ha presentato il documentario L’oro di Cuba.

A Venezia presentate le Giornate Professionali di Cinema di Sorrento

A Venezia presentate le Giornate Professionali di Cinema di SorrentoRoma, 5 set. (askanews) – Presentate a Venezia le Giornate Professionali di Cinema di Sorrento promosse ed organizzate dall’Anec, Associazione nazionale esercenti cinema. All’interno dell’Italian Pavilion (di cui Anec è partner) dell’Hotel Excelsior del Lido i promotori hanno presentato la 46esima edizione della manifestazione, realizzata in collaborazione con l’Anica (Associazione nazionale industrie cinematografiche audiovisive e digitali) con il contributo della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo e del Comune di Sorrento e il sostegno di numerosi partner istituzionali. L’edizione 2023 avrà un focus sul tema di “Enforcement”, il rinforzo, sia in tema di supporto e consolidamento del mercato, sia abbracciando il nuovo corso legislativo di contrasto alla pirateria cinematografica.

Ad annunciare le date, dal 28 novembre al primo dicembre al Sorrento Hilton Palace, e i principali appuntamenti in programma, sono stati il sindaco di Sorrento, Massimo Coppola, il presidente dell’Anec Mario Lorini e il presidente dell’Unione Editori e Distributori Anica Luigi Lonigro, coadiuvati dal delegato Anec per le Giornate Giorgio Ferrero e dal direttore generale Anec Simone Gialdini. “La presentazione dell’edizione di fine novembre avviene in un momento in cui la filiera vive con entusiasmo i risultati di un’estate cinematografica che è stata la più forte di sempre. L’efficacia delle azioni intraprese negli ultimi due anni per riportare il mercato a livelli pre-pandemici si sta manifestando con tutta la sua forza, e Cinema Revolution nel suo insieme di azioni e iniziative rappresenta il passaggio di consolidamento del mercato”, ha detto Mario Lorini, presidente Anec. “A Sorrento celebreremo, accanto a seminari e aggiornamenti professionali, alle anteprime e al Trade Show, un’edizione dei Biglietti d’Oro all’insegna dell’ottimismo”.

“Il pubblico è tornato nei nostri cinema belli e accoglienti più che mai, dove ha trovato dei bellissimi film che hanno saputo accontentare tutti i target di spettatori. È un punto di partenza e non un punto di arrivo e le Giornate Professionali di Sorrento saranno il luogo dove poter pianificare un futuro sempre migliore partendo questa volta non da speranze, ma da certezze” ha aggiunto Luigi Lonigro. “Le Giornate Professionali del Cinema richiamano circa duemila accreditati, tra produttori, distributori, esercenti, ma anche attori, registi, giornalisti, istituzioni e professionisti del magico mondo del cinema – ha spiegato il sindaco Coppola – un momento di confronto per questa fondamentale industria culturale del nostro Paese, ma anche l’occasione per fare conoscere, una volta di più, il territorio della penisola sorrentina”.