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Fedez si scaglia contro un hater, ma mostra la foto sbagliata e rischia la querela

Fedez si scaglia contro un hater, ma mostra la foto sbagliata e rischia la querelaRoma, 15 gen. (askanews) – Un hater lo attacca, lui mostra la foto. Peccato che sbagli persona e che l’uomo nella foto sia ora pronto a sporgere querela. Brutta avventura per Fedez che scivola durante il suo podcast “Mucchio selvaggio” e rischia di ritrovarsi ora in tribunale per aver messo alla gogna la persona sbagliata. Tutto è avvenuto durante la puntata del suo podcast in cui sono stati ospiti David Parenzo e ‘il Gabbrone’. Dopo aver rivangato tutta la faccenda legata all’hater che aveva preso di mira le foto del figlio in campo tra i calciatori, allo stadio San Siro, Fedez è passato ad un altro hater, un certo “Davidone” che avrebbe già “goduto”, come spiega Fedez riferendosi ai post, per la morte del suo cane, e ironizzato sul suo problema di salute al pancreas. E “Davidone” esce allo scoperto: “Eccomi, ci metto la faccia così posso finalmente dire assumendomi tutta la responsabilità che godo per il problemino al pancreas di Fedez”, il rapper mostra la foto pubblicata, invitandolo a fornire nome e cognome. Il problema è che la foto mostrata non è quella di “Davidone” ma di un altro utente, un tifoso dell’Inter noto su “Twitter calcio” e identificato dal nickname Wazza. Dal quale arriva immediata la risposta a Fedez. “Mi sa che abbiamo un problema…”, dice Wazza, che avrebbe già provveduto a querelare “Davidone” per aver utilizzato la sua foto, ma che se la prende soprattutto con Fedez: “Ho già provveduto a querelare tal Davidone, ma mi sa che quella non è la sua faccia da c…o, ma la mia. Fedez è riuscito a farmi diventare simpatico a tutto il Twitter Calcio (…) Grazie, grazie a Fedez che non verifica le fonti e mi mette alla pubblica gogna…”. Poi in un video annuncia così la possibile querela: “Meme a parte, ragazzi, quello che ha fatto il signor Fedez e la trasmissione Muschio Selvaggio è di una gravità pazzesca. C’è chi non regge il peso della pubblica gogna… ci siamo capiti. Ovviamente mi muoverò nelle sedi opportune, ma sono molto turbato dalla cosa” e conclude: “Io adesso avrò paura a uscire di casa, perché chiunque mi incrocia potrebbe farmi del male. Come si risolve questa cosa qua?”.

 

Sanremo, Amadeus: Celentano superospite? Sarebbe un sogno

Sanremo, Amadeus: Celentano superospite? Sarebbe un sognoRoma, 15 gen. (askanews) – Il superospite al Festival di Sanremo, straniero, ci sarà e porta il nome di Russel Crowe. “Abbiamo scoperto avere origini italiane, mi ha scritto una lettera molto carina, di grande affetto verso Sanremo e mi ha detto che aveva piacere di venire al Festival a cantare il suo blues – ha annunciato Amadeus al termine degli ascolti riservati alla stampa dei 30 brani sanremesi -. Ho pensato di portarlo sul palco. Viene in Italia proprio due giorni prima, viene praticamente gratis, a sue spese, il 7 è a Sanremo, e l’8 sul palco. E’ un attore che amo, stimo tantissimo, e fa dell’ottimo blues”, ha aggiunto il quinte volte conduttore della kermesse.

Amadeus ha poi annunciato altri ospiti musicali. “C’è tanta musica quest’anno – ha detto – e abbiamo scelto tre canzoni che all’Ariston festeggeremo con gli interpreti rispettivamente per i 30, i 40 e i 60 anni di storia. Ho chiesto a Giorgia di interpretare, mercoledì, ‘E poi’ per i 30 anni, a Eros Ramazzotti, giovedì, ‘Terra promessa’ per i 40 anni, e a Gigliola Cinquetti, con ‘Non ho l’età’ per i 60 anni, venerdì o sabato. Tre canzoni simbolo della canzone italiana, sono felicissimo di festeggiare questi tre compleanni a Sanremo”. Ci sarà anche un omaggio a Toto Cutugno? “Sicuramente, anche se non escludo che qualche artista possa sceglierlo nella serata delle cover”. Era girata la voce di Adriano Celentano per interpretare “L’Italialo”. “No, in questo momento questa ipotesi non c’è. Magari, vorrei poter invitare ufficialmente Celentano, sarebbe un sogno per me, per per tutti”.

E ospiti sportivi? “Calciatori li abbiamo avuti ma poi se non segnano la partita successiva è colpa del festival e quindi è difficile averli. Non escludo però qualche sorpresa da altri sportivi”, ha concluso Amadeus. E chissà che Jannik Sinner, se libero da impegni tennistici, possa salire sul palco dell’Ariston. Lui, lo ha già detto, l’invito lo accetterebbe.

Sanremo, ecco i 30 brani in gara. Sarà l’anno di una donna? Decisivi saranno i voti delle radio

Sanremo, ecco i 30 brani in gara. Sarà l’anno di una donna? Decisivi saranno i voti delle radioRoma, 15 gen. (askanews) – E’ un Festival molto radiofonico quello in programma dal 6 al 10 febbraio, il quinto targato Amadeus. Trenta i brani in gara, che askanews ha potuto ascoltare in anteprima nella giornata dedicata ai giornalisti. Brani molto orecchiabili, molta discoteca, tanto rap e urban, zero rock (ad esclusione della Bertè). Brani che diventeranno molto probabilmente tormentoni e che sicuramente funzionano in radio. Difficile dire chi salirà sul gradino più alto della 74esima edizione della kermesse più discussa e dibattuta dell’anno. Diversi i brani candidati a vincere il Festival. E potrebbero esserci anche tante sorprese. Di sicuro dipenderà anche dal voto del pubblico e dal voto delle radio; quest’anno, infatti, per la prima volta al posto della giuria demoscopica saranno le radio a ricoprire la terza parte dei voti (insieme al pubblico e alla sala stampa).

Se dunque c’è chi scommette che a vincere sarà un “tradizionale pezzo sanremese”, una ballad melodica, e c’è chi invece è pronto a dire che potrebbe essere l’anno di un pezzo elettronico-rap. E chi punta su un Sanremo donna. Quest’anno infatti potrebbe essere una cantante a conquistare il gradino più alto. L’ultima fu Arisa nel 2014. Ma anche qui se ne vedranno delle belle. “Le radio per me sono molto importanti – ha sottolineato Amadeus – perché come ho detto spesso, il successo di un brano è il fatto di sentirlo in radio anche dopo tanto tempo. Le radio sono il polso della discografia italiana. Ho ricevuto oltre 400 brani – ha aggiunto il conduttore – non si sono presentati brani di band rock, dopo i Maneskin non ho ricevuto proposte interessanti. Potrei dire che il pezzo della Bertè è rock. Quanti sono stati gli artisti a cui ho chiesto direttamente io? Una decina, tra loro Amoroso e Mahmood – confessa Ama – e un paio me li sono conservati dallo scorso anno, tra questi Maninni”.

Il fil rouge dei 30 brani è l’amore; amore perso, amore autobiografico, amore finito, amore trovato. Solamente due cantanti in gara affrontano temi più attuali, quello dei migranti e della guerra, come Dargen D’Amico e Ghali; due con temi a impatto sociale e femminile, come quella di Big Mama, una delle poche rapper donna italiana, e Fiorella Mannoia. Una in napoletano, quella di Geolier, dal titolo “I p’me, tu p’te”. “Oggi tutti i ragazzi, da nord a sud, sono di livello nazionale – commenta Amadeus – sono ascoltati da qualsiasi parte d’Italia. Ecco perché ho aperto le porte alla canzone napoletana senza il minimo dubbio”. “A me non interessa il tema sociale di per sé – ha spiegato il conduttore e direttore artistico – a me interessa che il tema sia abbinato a un brano forte, che funziona. Se è un tema sociale importante ma poi ti accorgi che il brano ti stanca, non lo scelgo, farei un danno al tema sociale e a Sanremo stesso”.

Amadeus, dunque, guarda al testo, al ritmo, a quanto “funziona” il pezzo in radio, a quanto può prendere un pubblico il più trasversale possibile: dai più giovani (negli ultimi anni siamo passati dal 30% di interesse dei giovani a Sanremo al 90%), ai più anziani. “La famosa canzone sanremese, a volte studiata persino a tavolino, non c’è più. Adesso non si scrive più la canzone per Sanremo – sottolinea Amadeus – adesso presenti un brano che può andar bene per qualsiasi periodo dell’anno. E questo è vincente”. E’ forse anche per questo che si sono quasi capovolte le tradizioni, così da trovare una Emma coraggiosa con un ritmo tecno-anni Novanta e dei Ricchi e Poveri uptempo in versione elettropop.

“Non faccio distinzioni tra generi musicali, il mio obiettivo era quello di portare l’attualità discografica a Sanremo, cioè fare in modo che le canzoni di Sanremo rispettassero i gusti del pubblico – ha spiegato Amadeus -. Non ho mai cambiato il testo di nessuna canzone in 5 anni, per me la canzone è un’opera d’arte e cambiarla sarebbe un sacrilegio”. Colpiscono i brani di Alessandra Amoroso, Emma, Negramaro, Il Volo, Loredana Bertè. Attenzione a The Kolors, Angelina Mango e Annalisa che potrebbero scalare la classifica e agli outsider Rose Villain e Maninni. Ma ogni brano ha un motivo più che valido per essere stato scelto dal direttore artistico. Gli esordienti come Il Tre, I Santi Francesi, Alfa, La Sad portano una ventata di freschezza e di novità, anche se non tutti saranno dei successi. La rivoluzione di Amadeus è proprio questa, dare spazio a chi non lo avrebbe in un contesto tradizionale ma che si afferma attraverso le piattaforme digitali e i social. Ci sono poi i grandi veterani come Renga e Nek che forti della loro storia portano avanti un progetto comune, o i trionfatori degli anni scorsi come Diodato e Mahmood che si mettono di nuovo in gioco. Insomma un festival tutto da seguire e da ascoltare e riascoltare. (di Serena Sartini)

Sanremo, ecco i 30 brani in gara – gli ascolti

Sanremo, ecco i 30 brani in gara – gli ascoltiRoma, 15 gen. (askanews) – Trenta i brani in gara al Festival di Sanremo, in programma dal 6 al 10 febbraio. Eccoli, con una personale impressione dopo il primo ascolto.

Fiorella Mannoia – Mariposa Dal ritmo gipsy, il brano è un manifesto di donne. Le donne sottomesse e le donne protagoniste del tempo si uniscono tra i versi di Mariposa e gridano insieme l’identità eterna e inviolabile di ognuna di loro. Emma – Apnea Brano tecno anni ’90, l’artista si presenta in una veste inedita. L’Apnea è l’apice di un’emozione.

Irama – Tu no Pezzo emotivo e dal testo profondo, molto intimo e in continuità con l’ultima partecipazione a Sanremo. Parla di una mancanza. Negramaro – Ricominciamo tutto Una super ballad alla Coldplay. Un climax che vede il sound della band espandersi in un crescendo di esplosioni sonore.

Big Mama – La rabbia non ti basta Una dedica alla Marianna piccola e un messaggio universal. Bullismo, violenza, buio interiore, ma anche forza e riscatto: un invito a cercare coraggio e forza nella proiezione e nell’idea che si ha di se stessi, non nelle parole degli altri. Maninni – Spettacolare Eclettico songwriter pronto a fare suo esordio a Sanremo. Il brano racchiude i momenti fragili e gli ostacoli che la vita ti mette davanti.

Mr. Rain – Due altalene Il brano racconta la storia, tragicamente vera, di una perdita, una delle più forti ed emotivamente difficili da vivere e superare, un genitore che perde i propri figli, ma racchiude in sé anche molte altre storie, di speranza, di dolore e e volte di perdita. Il Volo – Capolavoro Il Volo che non ti aspetti, profondi e maturi, ma allo stesso tempo con una freschezza che nelle cover dei grandi capolavori che hanno interpretato non emergeva. Da podio Alessandra Amoroso – Fino a qui Il brano parla delle ‘cadute’ che nella vita ci si trova a dover affrontare e di come si decida di rialzarsi, e di come inevitabilmente ci si rialzi vedendo tutto con una prospettiva nuova. Fino a qui è un abito che l’artista si è cucita addosso per raccontare un percorso preciso e il suo riavvicinamento con la musica, ma che in realtà può essere indossato da chiunque. Da podio. Angelina Mango – La noia L’impronta di Madame è chiara. Dallo stile “cumbia”, variante della musica folk colombiana. Molto ritmata. Da podio. Alfa – Vai! Un brano orecchiabile e vitale, con sonorità folk ma senza dimenticare le origini del giovane cantautore genovese. Un ritornello tutto da cantare. The Kolors – Un ragazzo una ragazza La hit che farà ballare tutti per l’intero 2024. Un tormentone che segue la scia di Italodisco. Potrebbe riservare sorprese sul podio. I Ricchi e Poveri – Ma non tutta la vita I Ricchi e Poveri davvero originali. Elettro-pop del momento, farà breccia tra i giovani e i meno giovani. Da ballare. Loredana Bertè – Pazza Titolo che ben la rappresenta. Autobiografica, dal sound rock, funziona in radio e ha presa tra i giornalisti. Applaudita in studio tra la stampa. Gazzelle – Tutto qui Il brano parla di di amore principalmente, però anche di persone che non ci sono più e di nostalgia per certe cose che nelle vita non abbiamo vissuto. (Segue)

Sanremo, Eros Ramazzotti ospite giovedì 8 febbraio

Sanremo, Eros Ramazzotti ospite giovedì 8 febbraioRoma, 15 gen. (askanews) – Eros Ramazzotti è l’atteso ospite della 74esima edizione del Festival di Sanremo nella serata di giovedì 8 febbraio.

Dopo aver macinato numeri da capogiro conquistando il mondo a colpi di sold out con la sua monumentale tournée, l’artista romano si prepara a tornare sul palco dove tutto ha avuto inizio, a quarant’anni dalla vittoria con “Terra Promessa” nella categoria Nuove Proposte. Il cantautore dei record, che ha all’attivo oltre 70 milioni di dischi venduti e quasi 3 miliardi di ascolti globali, fa ritorno sul palco di Sanremo dopo l’emozionante medley dei suoi grandi successi cantato insieme ad Ultimo lo scorso anno, per regalare un’esibizione ricca di sorprese e per celebrare insieme al pubblico dell’Ariston una carriera mondiale costellata di traguardi e soddisfazioni.

Sanremo, ci saranno Giorgia, Eros Ramazzotti e Gigliola Cinquetti

Sanremo, ci saranno Giorgia, Eros Ramazzotti e Gigliola CinquettiRoma, 15 gen. (askanews) – Giorgia, Eros Ramazzotti e Gigliola Cinquetti sul palco dell’Ariston. Lo ha annunciato Amadeus a Milano durante l’anteprima degli ascolti.

Quest’anno Sanremo celebrerà gli anniversari di tre canzoni che hanno fatto la storia della musica italiana, 30, 40 e 60 anni dopo. Mercoledì 7 febbraio Giorgia canterà “E poi”, presentata a Sanremo trenta anni fa, nel 1994; giovedì 8 febbraio sul palco dell’Ariston sarà la volta di Eros Ramazzotti con “Terra Promessa”, la canzone che quaranta anni fa lo ha visto vincitore nella categoria Nuove Proposte; nella serata finale di sabato 10 febbraio Gigliola Cinquetti salirà sul palco con “Non ho l’età”, con la quale ha vinto il Festival sessanta anni fa, nel 1964.

Festival Canzone Cristiana, conducono Brachino e Fabrizio Venturi

Festival Canzone Cristiana, conducono Brachino e Fabrizio VenturiRoma, 14 gen. (askanews) – Anche il giornalista Claudio Brachino sarà tra i conduttori della terza edizione del Festival della Canzone Cristiana www.sanremofestivaldellacanzonecristiana.it, che si terrà a Sanremo dal 7 al 9 febbraio 2024, nel Teatro F.O.S. Federazione Operaia Sanremese, in concomitanza del Festival della Canzone Italiana.

Ad annunciare la conduzione di Brachino è stato il Direttore artistico Fabrizio Venturi, il quale lo affiancherà nella tre giorni della manifestazione musicale cristiana, insieme al terzetto femminile composto da Susanna Messaggio, Daniela Fazzolari e Francesca Lovatelli Caetani. Fabrizio Venturi ha anche annunciato che sarà il Maestro Vince Tempera, più volte Direttore d’orchestra del Festival della Canzone Italiana, il Presidente della Giuria della terza edizione del Sanremo Cristian Music Festival 2024, che si terrà dal 7 al 9 febbraio 2024, dalle ore 15 alle ore 18.30, e sarà trasmesso in diretta televisiva nazionale su Bom Channel, canale 68 del digitale terrestre, canale 5058 di Sky, sull’App Bom Chanell e su LaC TV, canale 11 del digitale terrestre (Calabria e Sicilia orientale), canale 411 Tivùsat, canale 820 Sky e sull’App LaC Play, sul web sul sito del Festival della Canzone Cristiana www.sanremofestivaldellacanzonecristiana.it e in diretta radiofonica su Radio Mater.

Alla kermesse più importante della Christian music italiana parteciperanno 24 concorrenti, i quali canteranno canzoni il cui contenuto è di ispirazione cristiana. Ai vincitori saranno assegnati i pregiati trofei creati dal prestigioso Maestro Michele Affidato, lo stesso orafo che realizza i premi per i vincitori del Festival della Canzone italiana. Parteciperanno ospiti illustri del mondo musicale, dello spettacolo e della cultura italiana, tra cui la star internazionale Christian music Noel Robinson, Finaz di Bandabardò, Carlo Famularo interprete di “Un posto al sole”, i tre tenori “Il mito” e molti altri che verranno annunciati nei prossimi giorni.

Il Festival della Canzone Cristiana vuole essere fervida testimonianza musicale dei valori cristiani mediante un connubio creativo tra la canzone e la fede e tra la canzone e la lode a Dio, che fa proprio il linguaggio più potente che Dio ha donato all’uomo, che è la musica. Seguirà il Convegno dal titolo “Sanremo Cristian Music Festival – Musica e Spiritualità per il Dialogo e la Pace di tutto il genere umano”, organizzato da Fabrizio Venturi e Biagio Maimone del Festival della Canzone Cristiana in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Religiose dell’Università Cattolica di Milano.

Al Sistina Chapiteau Milano “Il Marchese del Grillo” con Max Giusti

Al Sistina Chapiteau Milano “Il Marchese del Grillo” con Max GiustiRoma, 14 gen. (askanews) – Dopo il grande successo di pubblico e critica “Il Marchese del Grillo”, per la regia di Massimo Romeo Piparo e con il travolgente talento di Max Giusti, arriva a Milano dove sarà in scena al Sistina Chapiteau dal prossimo venerdì 26 gennaio. La Commedia Musicale, tratta dalla sceneggiatura del film “cult” di Mario Monicelli con il nuovo adattamento scritto da Massimo Romeo Piparo e Gianni Clementi, è un mix vincente di ironia e sarcasmo, con le musiche originali composte da Emanuele Friello, le coreografie di Roberto Croce, le ricche scenografie di Teresa Caruso e con un grande cast di oltre 30 artisti.

“Sono orgoglioso di interpretare ‘Il Marchese del Grillo’ a Milano, perché Milano è stata per tanti anni la mia compagna di tantissime avventure”, afferma Max Giusti. “Negli anni ho visto anche un’enorme trasformazione: Milano in questo ci dà un grande insegnamento, le città migliorano e cambiano ed io qui mi sento sempre un po’ un passo avanti”. Tanti i personaggi indimenticabili che popolano la Commedia Musicale, tra gli altri il fedele servitore del Marchese, Ricciotto (Marco Valerio Montesano), lo zio prete (Giulio Farnese), Papa Pio VII (Edoardo Sala), la Marchesa madre (Monica Guazzini), Olimpià (Emanuela Puleo), il Capitano Blanchard (Francesco Miniaci). E ancora Genuflessa (Ilaria Fioravanti), Aronne Piperno (Gerry Gherardi), l’amministratore (Matteo Montalto), Camilla (Ambra Cianfoni), Rambaldo (Giacomo Genova). Un omaggio alla gloriosa tradizione della commedia all’italiana che riporta sulla scena e all’affetto del pubblico uno dei personaggi più amati e radicati nella storia della Città Eterna. Nobile carismatico, irrimediabilmente ozioso e dispettoso, impudico e sfrontato, il Marchese Onofrio del Grillo farà sorridere e riflettere con la sua maschera dolce amara. Lo spettacolo, tratto dal celebre film del 1981 con Alberto Sordi, narra la vicenda ispirata a una figura storica realmente esistita nella Roma degli inizi del XIX secolo.

Visioninmusica, la rassegna a Terni riparte il 19 gennaio

Visioninmusica, la rassegna a Terni riparte il 19 gennaioRoma, 14 gen. (askanews) – Visioninmusica si accinge a celebrare due anniversari di rilievo: il ventennale dell’omonima rassegna musicale organizzata a Terni con la direzione artistica di Silvia Alunni e il trentennale della carriera di Francesco Baccini che inaugurerà la stagione 2024 dei concerti all’Auditorium Gazzoli di Terni venerdì 19 gennaio, alle ore 21, con il progetto Archi e frecce.

In tale occasione, il celebre cantautore genovese rileggerà in chiave cameristica i suoi classici più famosi, accompagnato dagli archi delle Alter Echo String Quartet, formazione crossover femminile, e dal chitarrista e bassista Michele Cusato. “Nella mia carriera ho sempre avuto delle band rock. Per questo progetto dedicato ai trent’anni di musica mi sono regalato un quartetto d’archi” dichiara Francesco Baccini. Uno spettacolo unplugged ironico e al tempo stesso intimista che unisce due mondi musicali: la vena rock del Baccini che tutti conoscono e il lato classico della sua formazione musicale giovanile.

Il repertorio in programma conta numerosi brani, dagli immancabili Le Donne di Modena e Ho voglia di Innamorarmi alle composizioni meno conosciute e raramente eseguite dal vivo, oltre a due omaggi, per Fabrizio De André e Luigi Tenco, e a un brano inedito. Con Baccini sul palco saliranno Michele Cusato (chitarre, basso e arrangiamenti) e le affascinanti e talentuosissime componenti dell’Alter Echo String Quartet, formazione che nasce sui palchi prestigiosi della lunga tournée Opera Seconda dei Pooh e collabora con grandi artisti come Andrea Bocelli, Sting, Mario Biondi, Roby Fachinetti, Francesco De Gregori, Giovanni Allevi, Morgan, Francesco Renga, Raphael Gualazzi, Baustelle, PFM, Massimo Ranieri, Gianni Ciardo, Jerry Calà, Gigi Proietti, Andrea Griminelli. Il quartetto, che in passato è stato anche diretto da Andrea Morricone ed è stato ospite d’onore in prestigiosi eventi di moda (Dolce&Gabbana, Gucci Italia, Bulgari, Porsche, Mercedes) e spot (TIM 2017), è composto da Marta Taddei (primo violino), Neoemi Kamaras (secondo violino), Roberta Ardito (viola) e Rachele Rebaudengo (violoncello).

In sala “Upon Entry”, l’arrivo choc di venezuelani emigrati negli Usa

In sala “Upon Entry”, l’arrivo choc di venezuelani emigrati negli UsaRoma, 14 gen. (askanews) – Dopo essere stato presentato in anteprima alla 16esima edizione del Festival del cinema spagnolo e latinoamericano, uscirà al cinema il primo febbraio distribuito da EXIT Media, “Upon Entry – L’arrivo”, la pluripremiata opera prima della coppia hispano-venezuelana Alejandro Rojas e Juan Sebastián Vásquez.

Basato sulle esperienze biografiche dei registi come venezuelani emigrati, il film racconta la storia di una coppia composta da Elena (interpretata dall’attrice spagnola Bruna Cusí, vincitrice del Premio Goya 2018 come Miglior attrice rivelazione per Estate 1993 di Carla Simón) e Diego (interpretato dall’attore argentino Alberto Ammann, divenuto celebre per il film di culto Cella 211 di Daniel Monzón, con cui si è aggiudicato il premio come Miglior attore rivelazione ai Premi Goya 2010, e per aver interpretato Pacho Herrera nella serie Netflix Narcos). Lei è catalana, lui venezuelano. Dopo aver convissuto a Barcellona decidono di trasferirsi negli Stati Uniti con il sogno di una nuova vita. Ma già nell’area immigrazione dell’aeroporto di New York affiorano i primi problemi con le autorità.

La giovane coppia, infatti, viene sottoposta ad un estenuante interrogatorio da parte degli agenti di frontiera, interpretati da Ben Temple (Nessuno vuole la notte, Isabel Coixet, 2015; I Want To Be A Soldier, Christian Molina, 2010) e da Laura Gómez (Orange Is The New Black, Netflix), che cercano di scoprire se la coppia ha qualcosa da nascondere, mettendo così a repentaglio il loro sogno. “Upon Entry – L’arrivo” è un thriller psicologico avvincente e carico di suspence che denuncia l’abuso di potere e l’insensatezza di una certa burocrazia. Attraverso un incedere narrativo serrato dettato da un montaggio virtuoso, il film restituisce tutta la vulnerabilità e il senso di impotenza che si prova di fronte a certe situazioni.

Un esordio audace che diviene metafora sociale di un sistema ingiusto che si sta espandendo sempre di più in tutto il mondo.