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Fiorella Mannoia: la Taranta è donna e celebra l’identità come valore

Fiorella Mannoia: la Taranta è donna e celebra l’identità come valoreMilano, 25 ago. (askanews) – Dopo l’edizione dei record nel 2022, torna il Concertone della Notte della Taranta a Melpignano; a raccogliere l’eredità di Dardust è Fiorella Mannoia, grande artista della musica italiana, che dopo già essere stata ospite del concertone a Melpignano dedicato alla musica tradizionale salentina, sale sul palco come Maestra Concertatrice. Il Concertone si aprirà con l’omaggio di Fiorella Mannoia al direttore artistico del festival Gigi Chiriatti scomparso di recente. La maestra Concertatrice interpreterà “Un giorno di venerdì” che anticipa la partenza esplosiva del lungo viaggio sonoro curato da Carlo Di Francesco e dal direttore d’orchestra Clemente Ferrari con l’Orchestra Popolare Notte della Taranta. Con lei sul palco del più grande rito danzante d’Europa, anche Arisa, Tananai e Brunori Sas. “Li ho scelti perchè li stimo e credo che possano dare un contributo importante alla musica” ha detto la Mannoia in conferenza stampa presentando l’evento di Sabato 26 agosto. Sono attese oltre 150 mila persone, da tutta la Puglia e oltre perchè la Notte della Taranta in questi oltre 25 anni ha coinvolto un pubblico sempre più vasto.

La Notte della Taranta torna per restituire contemporaneità ai classici della musica popolare salentina e sceglie l’innovazione dallo sguardo lungo in cui la partecipazione diffusa si declina in espressioni artistiche. “La ritengo una delle manifestazioni di cultura popolare più importanti d’Europa e della nostra nazione. E’ una manifestazione comunitaria e identitaria che fa stare insieme e stare insieme è qualcosa di necessario.” Ha detto in un videomessaggio il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.

La scelta dei brani è ancora una volta il frutto di una ricerca approfondita sulla bellezza del dialetto e delle lingue minoritarie. Non a caso Brunori Sas interpreterà Lule Lule in arbereshe e Aremu in grico, “é un regalo che mi ha fatto Fiorella. E’ importante portare avanti l’identità, ma anche l’ibridazione, perché solo così si può ottenere qualcosa di più bello. Se riusciamo a mescolarci, a capire le ragioni dell’altro è meglio per tutti. L’identità è un arricchimento se è vista come la somma di tante identità” ha spiegato il cantautore calabrese. Tananai canterà Ri lo la la in grico e Pizzica di Aradeo in dialetto salentino, mentre ad Arisa è affidata Ferma Zitella e Lu Ruciu de lu mare, due brani simbolo del repertorio dell’Orchestra Popolare. “Io sono orgogliosamente del Sud, di un piccolo paesino della provincia di Potenza, è stato facile entrare in questo mondo. Ballerò e canterò, mi sono preparata tanto, certo il dialetto non è semplice ma sono stata aiutata anche dalla gente che mi sentiva nelle prove e veniva a correggermi la pronuncia, è un’esperienza incredibile e coinvolgente” ha detto Arisa. Cuore pulsante della serata il tema delle donne con la canzone manifesto Fimmene Fimmene, il brano della tradizione che nel 2023 viene riscritto per evidenziare le emergenze attuali “per chi non ha la libertà di parola e speranze più non ha, e per ogni donna rispetto e libertà ovunque. Donne siamo e come alberi cantiamo, rami e radici forti noi abbiamo”. “Ascoltare queste canzoni è trascinante, sono ritmi che ti fanno ballare, se entri nelle pieghe come Ferma zitella, tutte nelle pieghe come Ferma zitella, tutte hanno l’interno tema lavoro, sfruttamento lavoro, matrimoni obbligati, donne abusate. All’interno c’è sempre una sorta di malinconia e questo accade un po’ in tutta la musica popolare. C’è questa disperata allegria, bisogna avere l’opportunità di entrarci dentro” ha spiegato Fiorella Mannoia aggungendo che l’unica canzone non della tradizione salentina è Bocca di Rosa di Fabrizio De Andrè perchè è l’inno di una donna libera.

Non ci sarà come in anni passati un ospite internazionale, “A un certo punto ci siamo resi conto che il gruppo andava bene così” ha spiegato la Mannoia anche se poi ha detto che le sarebbe piaciuto avere Sting sul palco. Un elemento di novità sul palco del Concertone, con la scenografia di Massimo Calzavara, è l’imponente video narrazione. Calzavara, è l’imponente video narrazione affidata a Carolina Stamerra Grassi che partendo dal significato del testo ha ideato il percorso visivo che unisce passato e futuro attraversando le bellezze di Puglia. L’atmosfera magica alla riscoperta di rituali e simbolismi originariamente legati al rito del tarantismo accoglierà il pubblico della Taranta nella piazza di Melpignano. L’autostrada liquida che attraversa la Puglia, l’acqua, sarà scenario di immersione collettiva. Un progetto in collaborazione con l’Acquedotto Pugliese per sottolineare la preziosità della risorsa idrica pubblica. Il Concertone della Taranta sarà trasmesso il 2 settembre su RAI 1, in seconda serata.

Power hit estate di Rtl 102.5, il 29 agosto show all’Arena Verona

Power hit estate di Rtl 102.5, il 29 agosto show all’Arena VeronaMilano, 24 ago. (askanews) – E’ tutto pronto per il Power Hits Estate di RTL 102.5, l’evento musicale sold out che si terrà il 29 agosto all’Arena di Verona. Il grande show della prima radiovisione d’Italia porterà sul palco tutte le canzoni che hanno dominato l’airplay radiofonico per decretare il Power Hit dell’estate del 2023.

Ecco il cast completo degli artisti (in ordine alfabetico): Achille Lauro e Rose Villain: Alfa; Angelina Mango; Blanco; Boomdabash ft Paola & Chiara Ciccio Merolla; Coez e Frah Quintale; Colapesce Dimartino; Cristiano Malgioglio Ft. Bungaro Emma; Ernia con Bresh e Fabri Fibra; Fabio Rovazzi e Orietta Berti; Fedez, Annalisa, Articolo 31, Irama e Rkomi; Jain; Lazza; Levante; Marco Mengoni e Elodie; Merk & Kremont; mr. Rain e Sangiovanni; Pinguini tattici nucleari; Purple disco machine e Kungs; Rhove; Rocco Hunt Sophie and the Giants; Tananai; The Kolors; Tommaso Paradiso & Baustelle; Yungblud. La settima edizione del Power Hits Estate all’Arena di Verona ha registrato il tutto esaurito già pochi giorni dopo l’apertura delle vendite. Un successo che conferma il richiamo dell’evento e il suo status come uno dei principali appuntamenti musicali d’Italia.

Il 29 agosto 2023 verrà proclamato il Power Hit dell’estate 2023, ovvero la canzone vincitrice del premio RTL 102.5 Power Hits Estate 2023, durante il grande show live della prima radiovisione d’Italia, in diretta dall’Arena di Verona. Oltre al premio RTL 102.5 Power Hits Estate 2023, durante la serata saranno assegnati anche i seguenti riconoscimenti, direttamente dalle associazioni FIMI, PMI E SIAE: il premio RTL 102.5 Power Hits Estate 2023 – FIMI, al singolo italiano più venduto nel periodo dal 16 giugno al 24 agosto 2023 (dati Gfk); il premio RTL 102.5 Power Hits Estate 2023 – PMI, al singolo indipendente più trasmesso dalle radio nel periodo dal 19 giugno al 25 agosto 2023; il premio RTL 102.5 Power Hits Estate 2023 – SIAE, al brano più eseguito in tutti gli eventi musicali in Italia, dal 19 giugno al 25 agosto 2023; il premio RTL 102.5 Power Hits Top Album 2023, all’album più venduto nel periodo 26 agosto 2022 al 24 agosto 2023 (dati Gfk).

Per il settimo anno consecutivo, anche quest’anno sarà l’Arena di Verona ad accogliere la 7ª edizione del Power Hits Estate. Il Power Hits Estate di RTL 102.5 riunisce le hit più popolari dell’estate e gli artisti di maggior successo. Sarà possibile seguire il Power Hits Estate 2023 a partire dalle 20:45, in diretta in radiovisione su RTL 102.5 (canale 36 del digitale terrestre, 736 di Sky), su Radio Zeta (canale 266 del digitale terrestre, 735 di Sky), sulla piattaforma RTL 102.5 Play, su Sky Uno, NOW e in chiaro su TV8.

L’hashtag ufficiale del Power Hits Estate 2023 è #RTL1025phe23.

Ravello Festival, sul Belvedere tocca al parigino Alain Altinoglu

Ravello Festival, sul Belvedere tocca al parigino Alain AltinogluRavello (Salerno), 24 ago. (askanews) – Il gran finale è già sold out di questa settantunesima edizione del Ravello Festival diretta da Alessio Vlad: il 30 agosto l’atteso omaggio a Frank Sinatra dell’affasciante tenore Vittorio Grigolo. Ma intanto aspetta il pubblico un ultimo appuntamento sinfonico (e penultimo appuntamento in cartellone), dopo lo straordinario successo del Das Rheingold di Wagner diretto da Kent Nagano: domani, venerdì 25 agosto, ore 20, sullo scenografico palco del Belvedere di Villa Rufolo si esibirà la Frankfurt Radio Symphony Orchestra sotto la guida del suo direttore musicale Alain Altinoglu.

Altinoglu, 47 anni, francese con origini armene, repertorio classico ma anche contemporaneo, è il direttore musicale della Frankfurt Radio Symphony dal 2021. Curriculum internazionale di straordinario prestigio, è, tra le altre cose, anche il direttore artistico del festival di Colmar, il paese fiabesco dell’Alsazia noto per il suo magico Natale. Del resto “La musica – dice il maestro parigino – è la più forte forma di magia. La cosa più potente che il mondo ha da offrire”.

L’orchestra, fondata nel 1929, è una delle prime compagini radiofoniche tedesche, interprete di riferimento di Bruckner e Mahler (delle cui sinfonie ha eseguito la registrazione digitale integrale). A Ravello propone un concerto che riserva ancora un omaggio a Wagner (Die Mastersinger, Preludio) insieme a una più composita proposta musicale che mette in programma l’Ouverture del The Sea Hawk di Erich Wolfgang Korngold, Till Eulenspiegels lustige Streiche (I tiri burloni di Till Eulenspiegel), op.28 di Richard Strauss, e Sheherazade, suite sinfonica, op.35 da le “Mille e una notte” di Nikolay Rimsky-Korsakov. Il Ravello Festival è sostenuto dalla Regione Campania e dal MiC.

I Måneskin si esibiranno sul palco dei MTV VMAS 2023

I Måneskin si esibiranno sul palco dei MTV VMAS 2023Milano, 23 ago. (askanews) – Måneskin, Demi Lovato, Karol G e Stray Kids: questi i primi artisti di fama internazionale che si esibiranno ai VMAs 2023 in diretta dal Prudential Center nel New Jersey nella serata di martedì 12 settembre.

Dopo l’elettrico doppio debutto dei Måneskin ai VMAs e ad altri award statunitensi lo scorso anno – e la storica vittoria per il “Best Alternative” – i rocker che stanno scalando le classifiche mondiali hanno fissato il loro attesissimo ritorno sullo storico palco di MTV con l’esibizione in anteprima mondiale del loro nuovo singolo “Honey (are you coming?)”, in uscita il 1° settembre. Mentre il loro ultimo album RUSH! sta per superare il traguardo di 1 miliardo di streaming, il gruppo, che ha ricevuto 4 nomination, è in lizza anche per il “Best Rock”, stabilendo ancora una volta un record: è il primo gruppo italiano a essere nominato per due anni consecutivi in una categoria principale dello show. Demi Lovato, che in tutta la sua carriera ha ricevuto ben 14 nomination ai VMAs, torna per la sua prima esibizione durante lo show dopo 6 anni, pochi giorni prima dell’uscita del suo attesissimo nuovo album REVAMPED che contiene le versioni rock dei suoi singoli di successo. Tra i tanti momenti indimenticabili di Demi ai VMAs ci sono il suo debutto sul palco nel 2015 con “Cool for the Summer” e la performance del 2017 con “Sorry Not Sorry”. La pluripremiata musicista, che nel 2012 si è aggiudicata il titolo di “Best Video with a Message”, è in lizza nell’edizione 2023 per due categorie: “Best Pop” e “Video for Good”.

Karol G, artista colombiana di fama mondiale, darà vita a “Bichota Season” sul palco dei VMAs per la sua prima apparizione in assoluto sull’iconico palco dello show targato MTV. La storica cantautrice, che detiene il titolo di prima donna ad aver debuttato al primo posto della classifica Billboard 200 con un album in lingua spagnola, interromperà il suo primo tour negli stadi per competere per la sua prima vittoria ai VMAs dopo aver ottenuto tre nomination quest’anno, tra cui quella di “Artist of the Year”. Gli Stray Kids, tra i gruppi più influenti del K-Pop mondiale, si esibiranno per la prima volta in assoluto ai VMAs con il brano “S-CLASS”, tratto dal loro ultimo album da record e numero #1, 5-STAR. Il gruppo concorre anche per portare a casa il suo primo award per “Best K-Pop”, la stessa categoria che gli è valsa la prima nomination ai VMAs nel 2022.

In Italia lo show sarà trasmesso in diretta in lingua originale nella notte tra il 12 e il 13 settembre a partire dalle ore 02:00 su MTV (canale Sky 131 e in streaming su NOW) e su MTV Music (canale Sky 132 e 704) e sarà anticipato dal pre-show a partire dalle 00.30.

In Francia e in Russia ma anche in Ucraina, media piangono Cutugno

In Francia e in Russia ma anche in Ucraina, media piangono CutugnoMilano, 22 ago. (askanews) – Una commozione diffusa si legge su numerose testate internazionali, in particolare europee, per la morte di Toto Cutugno, “il cantante della hit ‘L’italiano’”, come titola Le Monde in home page, sul suo sito. La pubblicazione francese lo definisce “famoso in Italia e all’estero” anche per la vittoria all’Eurovision del 1990. Ma è “‘L’italiano’ il suo più grande successo, pubblicato nel 1983, è stato il numero uno delle classifiche in Italia e Svizzera, e il numero due in Francia”, specifica Le Monde nel testo. Titoli e articoli simili svettano su “Le Parisien”, “Le Figaro”, “La Provence” e “France Bleu” che ricorda anche l’ampia – ma meno nota in Italia come sua – produzione di cantautore. “Ha composto per numerosi cantanti francesi, soprattutto negli anni ’70: da Michel Sardou (“En chantant”) a Mireille Mathieu passando per Gérard Lenorman, Joe Dassin, Johnny Hallyday” scrive la pubblicazione. “Toto Cutugno ha composto alcuni dei più grandi successi della canzone francese”, aggiunge dal Belgio “La Libre”.

Oltre a “L’Été indien”, con e per Dassin, Cutugno scrisse le musiche di “Et si tu n’existais pas”, che fece il giro del mondo arrivando a un tale popolarità da diventare persino la melodia delle campanelle nelle scuole russe. E in Russia la Tv di stato definisce “leggendario” Cutugno come cantante ma anche come compositore, noto “già dei tempi dell’Urss”. Per Vesti, il notiziario russo, è morto “un italiano vero”. E sono molti anche i giornali di Mosca che dedicano le proprie pagine web alla scomparsa del cantante. In primis Kommersant, testata vicina al Cremlino che sottolinea come “nel corso della sua carriera, Toto Cutugno ha lavorato con Joe Dassin, Dalida, Ricchi e Poveri, e ha anche scritto composizioni per l’album del 2016 di Adriano Celentano”, altro nome nell’olimpo del pop italiano per i russi dall’arrivo di Sanremo sugli schermi tv oltrecortina negli anni Ottanta. Ma anche Nexta, media dell’Europa orientale sempre molto critico con la Russia, ha twittato la scomparsa di Cutugno. “Leggendario” viene definito anche dall’agenzia Rbk Ukraina, che batte come urgente la notizia della scomparsa del cantante italiano, mentre la guerra di invasione russa continua a devastare il Paese e nonostante alcune traversie legate alle posizioni considerate di Cutugno, in passato. Posizioni che Cutugno aveva sempre negato, dicendosi apolitico, e tornato a negare nel 2019 quando un gruppo di deputati della Rada, il Parlamento ucraino, ha chiesto con una lettera al capo dei servizi di sicurezza del Paese, di vietare l’ingresso del cantante. “Nel 2006, il presidente ucraino Viktor Yushchenko ha assistito al suo concerto a Kiev” annota Bbc in ucraino. “Nel 2013, a Kiev, ha ricevuto il premio ‘Persona dell’anno’ ‘Per la rinascita dei contatti culturali e il riavvicinamento spirituale dei popoli’. In generale, è stato ospite frequente a Kiev e ha tenuto concerti in Ucraina quasi dieci volte. L’ultima volta si è esibito nella capitale dell’Ucraina nel 2017. Nel 2015 si è congratulato con Vladimir Putin per il suo compleanno, motivo per cui non è stato accolto così volentieri a Kiev”, aggiunge Bbc in ucraino.

Cutugno sosteneva che qualcuno a Kiev non gli avesse perdonato di aver portato il Coro dell’Armata rossa a Sanremo nel 2013. Eppure il cantante godeva di grande popolarità in Ucraina, come in molti altri Paesi dell’Est. “Leggendario” è oggi la definizione che usa per Toto Cutugno anche un noto canale Telegram ucraino, Insider Ua, a riprova di un affetto che continua. Anche i quotidiani spagnoli riportano con enfasi la notizia: El Mundo lo indica come “autore dell’inno ‘L’italiano’”. Mentre El Periodico lo definisce “vincitore dell’Eurovision 1990” e aggiunge: “il mondo dell’Eurovision Song Contest piange la perdita di uno dei suoi vincitori italiani”. La morte è la notizia più letta sulla albanese A2, canale di notizie in partnership esclusiva con la CNN ed è in grande evidenza nella sezione cultura sul canale tv ceco iPrima e su Cnn Portugal. “È morto Totò Cutugno, il ‘vero italiano’” scrive la polacca Gazeta Wyborcza. Sempre da Varsavia titolo quasi uguale sull’influente Rzeczpospolita. La tedesca Bild lo ricorda come “siciliano dai fluenti capelli neri”, e chiosa dicendo che anche i suoi colleghi sentiranno la mancanza di questa “star mondiale”.

(di Cristina Giuliano)

Chi è stato Toto Cutugno, “italiano vero” morto a 80 anni

Chi è stato Toto Cutugno, “italiano vero” morto a 80 anniRoma, 22 ago. (askanews) – E’ morto all’età di 80 anni Toto Cutugno. Il cantante si è spento all’ospedale San Raffaele di Milano dove era ricoverato. Il suo manager Danilo Mancuso ha dato la notizia che si era aggravato negli ultimi mesi dopo una lunga malattia. Nato il 7 luglio 1943 a Fosdinovo, in provincia di Massa-Carrara, ma cresciuto in Liguria, sarà per sempre ricordato per “L’italiano”, canzone diventata un simbolo del Belpaese anche all’estero. Quindici partecipazioni al Festival di Sanremo all’attivo (con una storica performance nel 1990 in coppia con Ray Charles), autore di hit amatissime anche a livello internazionale, da “L’Italiano” a “Il tempo se ne va”, “La mia musica”, “Solo noi”, per citarne solo alcune. La sua carriera artistica comincia a metà dagli anni 70 con il gruppo Toto e i Tati. Nel 1975 il debutto al Festival di Sanremo con il suo gruppo, gli Albatros, con ‘Volo AZ 504’. Arriva terzo. Con “Nel cuore nei sensi” ottiene un grandissimo successo al Festivalbar. Nella versione francese è incisa da Gerard Lenorman. Cutugno, scrive anche la prima canzone per il grande Adriano Celentano, “Soli”. Nel 1979 “Voglio l’anima”, l’album di debutto. “Solo noi” viene lanciato a Sanremo nel 1980, anno in cui Cutugno firma tutte le canzoni del disco ‘Il tempo se ne va’ per Adriano Celentano. Nel 1983 vince a Sanremo con il suo brano-simbolo, L’Italiano. La canzone vende milioni di dischi e lo rende famoso nel mondo. Nel 2012 invitato da Fabio Fazio, esegue L’Italiano con il coro dell’Armata rossa. Nel 2019 scoppia un caso Ucraina: un gruppo di deputati ucraini con una lettera chiese di precludere per presunte posizioni filorusse l’ingresso a Toto Cutugno che aveva un concerto a Kiev sold out da tempo. Lui replicà di essere “sorpreso e preoccupato”, dichiarandosi sempre distante dalla politica: “Io sono apolitico”. Nel 2021 è stato felice di passare il testimone ai Maneskin a Eurovision: fu lui infatti il vincitore del concorso europeo nel 1990.

Addio all’”Italiano vero” Toto Cutugno

Addio all’”Italiano vero” Toto Cutugno

Milano, 22 ago. (askanews) – “A poco più di un mese dal suo ottantesimo compleanno ci lascia Toto Cutugno uno degli artisti italiani più famosi di sempre. Cantautore da oltre 100 milioni di copie, esponente della musica italiana più noto in tutto il mondo, cantautore che ha saputo portare la semplicità e la tradizione della canzone italiana anche all’estero, un artista dalla straordinaria carriera che continuerà a ispirarci e unirci”. E’ questo l’annuncio ufficiale delle casa discografica Carosello Records ed Edizioni Curci. La scomparsa a Milano dopo una lunga malattia.

Toto Cutugno è morto a 80 anni a Milano

Toto Cutugno è morto a 80 anni a MilanoMilano, 22 ago. (askanews) – “A poco più di un mese dal suo ottantesimo compleanno ci lascia Toto Cutugno uno degli artisti italiani più famosi di sempre. Cantautore da oltre 100 milioni di copie, esponente della musica italiana più noto in tutto il mondo, cantautore che ha saputo portare la semplicità e la tradizione della canzone italiana anche all’estero, un artista dalla straordinaria carriera che continuerà a ispirarci e unirci”. E’ questo l’annuncio ufficiale delle casa discografica Carosello Records ed Edizioni Curci. La scomparsa a Milano dopo una lunga malattia.

Musica, il 27 agosto a Greccio il concerto gratuito di Nicola Piovani

Musica, il 27 agosto a Greccio il concerto gratuito di Nicola PiovaniRoma, 22 ago. (askanews) – La prossima settimana a Greccio, in provincia di Rieti, il maestro Nicola Piovani si esibirà sul Prato del Santuario con il concerto ‘La musica è pericolosa’. E’ questo uno degli eventi in programma per l’ottavo centenario della prima rappresentazione del Presepe. Dopo i gemellaggi, lo sport, la danza, il teatro, l’arte, stavolta è protagonista la musica.

Dopo Nicola Piovani, nella data di domenica 27 agosto, la iCompany – azienda specializzata nell’ideazione, gestione e realizzazione di eventi e produzioni musicali a trazione culturale – propone domenica 3 settembre (ore 21.00), a Poggio Bustone, il concerto di LDA, giovane promessa della musica italiana. Poi il 4 settembre – sempre a Greccio – arriverà Angelo Branduardi con “Confessioni di un malandrino”, riproponendo i suoi brani più celebri in duo col polistrumentista Fabio Valdemarin. “Altri tre eventi all’interno del programma del Comitato Nazionale Greccio 2023, di cui andiamo particolarmente fieri. Dopo i gemellaggi, lo sport, la danza, il teatro, l’arte, stavolta sarà la musica la protagonista: abbiamo fortemente voluto declinare il cartellone degli eventi verso tutte le arti e discipline, per abbracciare un pubblico il più possibile trasversale e variegato”, commenta il presidente del Comitato Nazionale Greccio 2023, Emiliano Fabi. “I concerti del premio Oscar Nicola Piovani, di LDA e di Angelo Branduardi, tutti rigorosamente gratuiti, segnano un altro momento di unione nel segno di un messaggio che interessa e coinvolge tutti”.

“I concerti al Santuario, in particolare, chiudono la brillante estate di Greccio 2023, iniziata a metà giugno con la danza internazionale e artiste dai quattro continenti. Ora – afferma Paolo Dalla Sega, il manager culturale del Comitato – nello stesso Prato sottostante il Santuario, due grandi maestri della musica italiana in due concerti straordinari, alla luce del tramonto sulla Valle Santa. Così, la musica batte il tempo di otto secoli di storia.” Nicola Piovani non ha certo bisogno di presentazioni. Pianista, direttore d’orchestra, compositore. Gran parte della sua attività è dedicata al cinema e al teatro, fra i quali si divide con passione. La sua prima colonna sonora risale al 1968, per i cinegiornali sul movimento studentesco della facoltà di Filosofia che frequentava. Poi la carriera nel cinema con i maggiori registi italiani: Marco Bellocchio, Mario Monicelli, i fratelli Taviani, Nanni Moretti, Nanni Loy, Giuseppe Tornatore, Roberto Benigni; e poi Federico Fellini, che si e? rivolto a lui per i suoi ultimi tre film. Con la colonna sonora de ‘La vita è bella’ di Roberto Benigni, Piovani vince il premio Oscar. Nel corso degli anni ha ricevuto anche tre David di Donatello, quattro premi Colonna Sonora, tre Nastri d’argento, due Ciak d’or, il Globo d’Oro della stampa estera e il Premio Elsa Morante. Attivo anche come autore di canzoni, negli anni Settanta compone con Fabrizio De Andrè gli album Non al denaro, non all’amore nè al cielo e Storia di un impiegato. È stato nominato Chevalier dans l’ordre des Arts et des Lettres dal ministro francese della Cultura, onorificenza conferita alle personalità che si sono distinte per le loro creazioni in campo artistico. Dal 2021 è artista residente della Fondazione Musica per Roma all’Auditorium Parco della Musica con l’incarico di proporre progetti originali di teatro musicale tra pop e classica.

A Greccio il maestro Piovani porta il suo spettacolo “La musica è pericolosa”, un itinerario che comprende il lavoro svolto, tra gli altri, con artisti come Fabrizio De André, Federico Fellini, Nanni Moretti, di registi spagnoli, francesi, olandesi per teatro, cinema, televisione, alternando l’esecuzione di brani teatralmente inediti a nuove versioni di brani più noti, riarrangiati per l’occasione. il teatro, il cinema, la televisione, alternando l’esecuzione di brani teatralmente inediti a nuove versioni di brani più noti, riarrangiati per l’occasione. La formazione musicale: direttore e pianoforte Nicola Piovani; al sax e clarinetto Marina Cesari; al violoncello, chitarra e mandoloncello Pasquale Filastò; alla batteria e percussioni Pietro Pompei; al contrabbasso Marco Loddo; alle tastiere Sergio Colicchio. Lda – 3 settembre a Poggio Bustone (ore 21.00) Giovane cantante che, nonostante l’età – appena vent’anni – si è già fatto conoscere e apprezzare nel panorama musicale italiano. Già all’età di 13 anni, infatti, LDA ha iniziato proponendo su YouTube cover di brani di alcuni grandi artisti italiani e internazionali. Nel 2017 ha pubblicato il suo primo inedito, “Resta”, uscito in seguito alla collaborazione con Il Mago per il suo brano “Orizzonte”. Nel 2020 è stato uno dei protagonisti del singolo “Buongiorno” di Gigi D’Alessio, insieme a Clementino, CoCo, Enzo Dong, Franco Ricciardi, Geolier, Lele Blade, MV Killa, Samurai Jay e Vale Lambo. Dopo aver lanciato il singolo “Bandana”, certificato disco d’oro (dati Fimi/GfK Italia), LDA ha pubblicato a maggio di quest’anno il suo album d’esordio che porta lo stesso nome. “Granita” (Columbia Records/Sony Music Italy) è il suo nuovo singolo, un brano pieno di sorprese che si caratterizza per la grande freschezza.

Angelo Branduardi – 4 settembre nel Prato del Santuario di Greccio (ore 19.00). Il grande artista porterà “Confessioni di un malandrino”, uno spettacolo composto dalla versione rivisitata dei suoi brani più celebri, in duo con il polistrumentista Fabio Valdemarin. L’esibizione si basa sul violino e la chitarra di Angelo e sulla “piccola orchestra” di Fabio che, oltre al pianoforte a coda, suonerà chitarre e fisarmonica. Verranno eseguiti brani che si rifanno alla musica del periodo classico più arcaico e che fanno parte della raccolta “Futuro antico”. Non mancheranno i brani più celebri legati alla carriera di Branduardi, ma accanto a questi si potranno riascoltare alcune delle sue composizioni più rare, meno eseguite ma non per questo meno amate. Nato a Cuggiono, vicino a Milano, Branduardi ha frequentato il Conservatorio Niccolò Paganini di Genova, dove ha conseguito il diploma di violino, debuttando in seguito come solista con l’orchestra del Conservatorio. Nel 1974 il suo debutto discografico con l’album “Angelo Branduardi”, arrangiato da Paul Buckmaster. Nel 1975 esce “La luna”, in collaborazione con Maurizio Fabrizio e nel 1976 “Alla Fiera dell’Est”, che gli vale il Premio della Critica Discografica Italiana e lo consacra al grande pubblico. Il programma delle celebrazioni dell’ottavo centenario del presepe di Greccio proseguirà a ottobre con Ascanio Celestini, che porterà in scena il suo “L’asino e il bue”, dedicata al Presepe di Greccio. Un’opera nata nella primavera da un paziente lavoro di interviste e incontri con gli abitanti della Valle Santa. Si tratterà di un’anteprima assoluta, mentre il debutto è previsto a Roma a metà novembre e segnerà l’inizio di un tour che toccherà Milano, Torino, Genova, Bologna e Firenze.

Torna “Ferrara sotto le stelle” per la sua 27esima edizione

Torna “Ferrara sotto le stelle” per la sua 27esima edizioneRoma, 22 ago. (askanews) – Torna Ferrara Sotto le Stelle per la sua ventisettesima edizione, confermandosi una rassegna tra le più longeve in Italia ma sempre fresca e in continuo movimento, capace di rinnovarsi ed evolversi ogni anno offrendo una proposta musicale varia, polimorfa e mai banale. Una rassegna di qualità che intercetta la migliore musica in circolazione per portarla a un pubblico sempre più ampio e vario. Dopo le preziose anteprime di giugno con i live di Vasco Brondi, Kevin Morby, Giovanni Truppi, Anna Carol e Macie Stewart, dal 7 al 9 settembre il suggestivo Cortile del Castello Estense di Ferrara, nel cuore della città, ospiterà i concerti di Fatoumata Diawara (7 settembre), Trentemøller (8 settembre), e Arab Strap (9 settembre). Tre artisti che, incorniciati in una location prestigiosa ed esclusiva, evidenziano quella vocazione internazionale che da sempre caratterizza l’anima del festival e che quest’anno ritrova grande vigore, senza mai dimenticare di volgere lo sguardo a talenti e suoni nostrani: i live saranno infatti aperti rispettivamente da Emma Nolde, il duo Bono/Burattini e Daniela Pes. Il festival torna dunque ad abitare il luogo dove è nato e rinnova il suo impegno nel fondere sound, generi e generazioni diversi in una line up che raccoglie artiste e artisti tra i più interessanti del panorama internazionale e nazionale, mescolando varie sfumature sonore, dal cantautorato all’elettronica, dal rock alla world music. Un mix tra passato e presente capace di guardare al futuro in tutte le sue sfumature, incluse quelle green – grazie alla certificazione ISO20121 che da anni il Festival persegue. Ferrara Sotto le Stelle continua a perseguire il suo desiderio di essere sempre più diffuso nel tempo e nello spazio e stringere e rafforzare legami con il territorio che abita. Anche in quest’ottica si rinnova la collaborazione con Internazionale a Ferrara per il concerto di anteprima della nuova edizione del festival di giornalismo: il 28 settembre il Teatro Comunale della città ospiterà il live degli ultimi grandi eretici del rock britannico, i Kula Shaker. Programma Giovedì 7 settembre nel Cortile del Castello Estense il festival comincia con una tra le voci più intense del panorama internazionale della world music: Fatoumata Diawara. Cantautrice, chitarrista e attrice originaria del Mali, nominata ben due volte ai Grammy, porta a Ferrara London KO, il nuovo disco con il quale continua a reinventare la musica africana tradizionale nel suo stile personalissimo. Il disco è un’immersione nel suo universo eclettico e all’avanguardia, in cui unisce le forze con Damon Albarn (Gorillaz, Blur), che co-produce alcuni brani dell’album e si esibisce con lei nel singolo Nsera. Una musica che porta contemporaneamente colori diversi, dall’afrobeat al jazz, pop, electro e persino hip hop, e trova un equilibrio perfetto tra suoni sintetici e ritmi tradizionali maliani. Prima di lei, il talento puro e travolgente della cantautrice Emma Nolde, che presenta il suo ultimo album Dormi. Venerdì 8 settembre spazio invece all’energia di Trentemøller, protagonista di uno speciale show full band. Un live imperdibile, quello del musicista e produttore danese, che grazie ai suoi potenti ricami melodici e a un’attenzione al suono che combina sensibilità indie ed elettroniche in modo unico, personale e in costante evoluzione, è diventato uno dei personaggi chiave della musica elettronica del ventunesimo secolo. In apertura, Bono/Burattini, duo nato dall’incontro tra la cantante e musicista Francesca Bono (Ofeliadorme) e la batterista e percussionista Vittoria Burattini (Massimo Volume) e che ha da poco dato alle stampe il primo disco, profondo e sperimentale: Suono in un tempo trasfigurato. Sabato 9 settembre arriva a Ferrara una band di culto: gli Arab Strap. Il gruppo scozzese, tra i pionieri della fiorente scena musicale nata attorno a Glasgow negli anni ’90, arriva a Ferrara per un concerto speciale: Philophobia Undressed, un live in duo che ripercorre le tracce dell’omonimo disco in occasione dei 25 anni dalla sua pubblicazione. Un lavoro scarno e potente, dalle tinte cupe, emblema di una band che senza paura ha sempre rifiutato ogni conformismo. Una riuscita commistione di song writing e post-rock dagli accenni electro, new wave e folk, sul quale scorrono storie dirette e schiette, raccontate con l’incomparabile semi-parlato e semi-cantato di Aidan Moffat e incanalate tra loop elettronici, drum machine e melodie minimali alla chitarra. L’apertura è affidata al talento multiforme di Daniela Pes con il suo album d’esordio Spira, prodotto da Iosonouncane e vincitore della Targa Tenco come Miglior Opera Prima. Un disco di musica visionaria che interpreta la drammaturgia sonora come utopia. Immersa in un’elegante e oscura elettronica, Pes crea un ambiente sonoro esoterico, destruttura la forma canzone e utilizza una lingua inedita in cui le parole sono puro suono, facendo della sua voce uno strumento. Infine giovedì 28 settembre Ferrara Sotto Le Stelle, in occasione dell’anteprima di Internazionale a Ferrara (il prestigioso festival di giornalismo che si svolgerà poi 29 e 30 settembre e 1 ottobre), porta al Teatro Comunale i Kula Shaker. La band capitanata da Crispian Mills, uno dei gruppi più popolari della scena musicale britannica post Brit-pop grazie al suo vincente mix esoterico di riff psichedelici, mantra e misticismo rock and roll, presenta live l’ultimo potente lavoro in studio, 1st Congregational Church of Eternal Love & Free Hugs, e il nuovo singolo WAVES, un brano euforico ed esaltante che anticipa il nuovo album in uscita nel 2024. L’evento è realizzato in collaborazione con la rivista Internazionale, Associazione IF e Arci Ferrara.