Rai Com: Roberto Genovesi è il nuovo direttore di Rai LibriRoma, 25 lug. (askanews) – Roberto Genovesi è il nuovo direttore di Rai Libri. Succede a Marco Frittella, che passa a dirigere la Comunicazione e le Relazioni Istituzionali di Rai Com.
Giornalista professionista dal 1987, sceneggiatore, scrittore, docente universitario, Genovesi, in Rai dal 2005, ha alle spalle una lunga carriera giornalistica e editoriale, dall’Espresso a Panorama, dall’Osservatore Romano a il Giornale. Ha fatto parte per diversi anni del Comitato Media e Minori, insegna teoria e tecnica dei linguaggi multimediali interattivi in diverse università pubbliche e private. Contemporaneamente mantiene il ruolo di direttore artistico di Cartoons on the Bay, il festival internazionale dell’animazione e delle arti visive della Rai. Marco Frittella, giornalista di lungo corso del Servizio Pubblico, dove è entrato nel 1987, ha costruito la sua carriera nella redazione politica del tg1, dove ha ricoperto tutti gli incarichi fino a quello di conduttore e notista politico. E’ stato professore all’Università di Tor Vergata e ha insegnato alla Scuola di Giornalismo Radiotelevisivo di Perugia. Già Direttore di Rai Libri e autore di vari saggi sui beni culturali e il cambiamento climatico, è il nuovo Direttore della Comunicazione e delle Relazioni Istituzionali di Rai Com.
A Ferrara il Festival Internazionale del Videoclip, apre RepettoRoma, 25 lug. (askanews) – IMAGinACTION Festival Internazionale del Videoclip giunge al suo settimo anno e dopo le ultime edizioni all’aperto torna in teatro per offrire al pubblico una dimensione più intima. La rassegna dedicata al mondo del video musicale si terrà a Ferrara dal 19 al 21 settembre all’interno della cornice del Teatro Comunale, con un ricco calendario di appuntamenti dal vivo. Tre serate che avranno per protagonisti alcuni tra i più grandi artisti della scena musicale con eventi live, per raccontare al pubblico la storia delle loro carriere attraverso un mix di parole, musica e immagini, con i video che li hanno resi celebri (e anche quelli meno noti), alternandoli alle loro esibizioni dal vivo.
Ad inaugurare l’edizione 2023 sarà il ritorno sul palco di Mauro Repetto degli 883, che presenterà in anteprima nazionale il libro “Non ho ucciso l’uomo ragno”, scritto insieme al giornalista Massimo Cotto ed edito da Mondadori. Nel libro Repetto racconta per la prima volta la sua vita e l’avvincente storia degli 883. Martedì 19 settembre, nella serata d’apertura del festival, l’ideatore e fondatore degli 883 ripercorrerà insieme a Cotto per il pubblico in teatro, le tappe di un percorso straordinario, raccontando anche genesi e aneddoti dei suoi maggiori successi, trasportando i presenti in un viaggio a ritroso nel tempo attraverso i grandi videoclip degli 883, con tutte le hit che hanno fatto da colonna sonora a molte generazioni. E, per la prima volta, si esibirà in una performance dal vivo. Si aprono intanto oggi le iscrizioni per partecipare al YOUNG IMAGinACTION AWARD 2023, realizzato in collaborazione con Bper Banca. Il contest di questa edizione è incentrato su “Nord Sud Ovest Est” degli 883 di cui ricorrono i 30 anni, e su “The dark side of the moon” dei Pink Floyd, in occasione dei 50 anni dall’uscita. Il contest “filma e mandaci il tuo videoclip o il tuo videolive di uno dei brani dei due album” è rivolto alle cover band (non verranno accettati video realizzati su basi musicali originali). La giuria, presieduta dal regista e direttore artistico Stefano Salvati e dall’autore televisivo Domenico Liggeri, sceglierà i due vincitori, uno per ogni album. I due videoclip prescelti per la finale verranno proiettati durante una delle serate e i loro autori avranno l’opportunità di esibirsi sul palco del festival. Ai vincitori verrà inoltre consegnato l’ambito Award. (Le iscrizioni al concorso si chiudono il 15 settembre).
Durante la rassegna verrà inoltre assegnato dall’Academy del Festival il Premio Miglior Videoclip Italiano 2022-2023. Il premio è istituito in collaborazione con FIMI, AFI e PMI. Partecipano al concorso gli oltre 800 videoclip italiani pubblicati tra gennaio 2022 e giugno 2023. “Superata la legge 220 del 2016 sulla disciplina del cinema e dell’audiovisivo – che relegava i videoclip a elemento promozionale dell’artista – oggi a livello ministeriale ne viene riconosciuto il valore artistico e l’importanza culturale. Nella collaborazione con IMAGinACTION, intendiamo, come Comune, fare la nostra parte per affermare tutto questo e per fare di Ferrara una delle capitali e delle città più attente a questo mondo” ha dichiarato l’assessore alla Cultura del Comune di Ferrara, Marco Gulinelli.
IMAGinACTION ha voluto dedicare questa nuova edizione al popolo emiliano-romagnolo, decidendo di devolvere il ricavato delle tre serate alla Protezione Civile per sostenere e aiutare le vittime della recente alluvione che ha colpito la regione. I biglietti saranno presto in vendita presso la biglietteria del Teatro Comunale di Ferrara. IMAGinACTION è il festival di punta nel panorama del videoclip musicale; negli anni ha accolto tantissimi artisti, tra i più grandi della scena italiana e internazionale: Sting, Mark Knopfler, Trevor Horn, Luis Fonsi, Mahmood, Diodato, Pinguini Tattici Nucleari, Elisa, Antonello Venditti, Edoardo Bennato, Riccardo Cocciante, Ron, Luca Carboni, Samuele Bersani, Gino Paoli, Francesco Guccini, Roby Facchinetti, J-Ax, Fabio Rovazzi, Nek, Gigi D’Alessio, Fabrizio Moro, Irene Grandi, Tiromancino, Ermal Meta, Noemi, Francesco Gabbani, Francesca Michielin, Giusy Ferreri, Carmen Consoli, Shade solo per citarne alcuni.
Lo sciopero di Hollywood non spegne Venezia: da Allen a PolanskiRoma, 25 lug. (askanews) – Lo sciopero degli attori e degli sceneggiatori di Hollywood non ferma la Mostra del Cinema di Venezia, che quest’anno compie 80 anni. Tutti i film americani che avevamo scelto saranno presenti, ha assicurato il direttore artistico Alberto Barbera, presentando il programma di questa edizione (30 agosto-9 settembre). “L’unico film che abbiamo perso è quello d’apertura di Luca Guadagnino – ha detto – la cui uscita è stata spostata ad aprile 2024, i produttori e i distributori hanno deciso di ritirarlo e lo abbiamo sostituito con “Comandante” di Edoardo De Angelis.
“Alcune star mancheranno – ha aggiunto Barbera – ma gli attori di produzioni indipendenti ci saranno, ci auguriamo un red carpet non sguarnito. Sarà una mostra rappresentativa del cinema contemporaneo”. Sono 23 i titoli in Concorso, sei italiani: oltre a De Angelis, “Enea”, seconda opera di Pietro Castellitto, “Finalmente l’alba” di Saverio Costanzo, “Lubo” di Giorgio Diritti, “Io capitano” di Matteo Garrone, e “Adagio” di Stefano Sollima. Dovranno vedersela con grandi nomi: da Luc Besson con “Dogman” a Stéphane Brisé con “Hors-Saison”, con Guillaume Canet e Alba Rohrwacher; da Bradley Cooper alla seconda regia con “Maestro”, con lui stesso e Carey Mulligan (biografia di Leonard Bernstein), al ritorno di Sofia Coppola con “Priscilla”; e ancora “The Killer” di David Fincher, un thriller con Michael Fassbender e Tilda Swinton tratto da una graphic novel francese. “Poor Things” di Yorgos Lanthimos con Emma Stone e Mark Ruffalo, la storia di una donna riportata in vita da uno scienziato pazzo (Willem Dafoe); Pablo Larrain e Michael Mann. A Venezia saranno presentati 82 lungometraggi e 14 corti; 29 sono di donne (oltre il 30%), percentuale un po’ più alta degli anni passati. Tra i vari titoli Fuori Concorso, molto attesi “Coup De Chance”, nuovo film di Woody Allen girato in Francia in francese, una riflessione semiseria sul peso del caso nella vita. Wes Anderson che porta “The Wonderful Story of Henry Sugar”, con Ralph Fiennes e Benedict Cumberbatch, un concentrato del suo universo magico in 40 minuti. “The Penitent” di Luca Barbareschi che dopo i teatri ha tradotto Mamet e lo ha portato al cinema; “L’ordine del tempo” di Liliana Cavani che ha compiuto 90 anni e a cui sarà attribuito il Leone alla carriera: un film con Alessandro Gassman, Claudia Gerini, Edoardo Leo; “Aggro Dr1ft” di Harmony Korine, definito da Barbera un’opera d’arte contemporanea, “Hit Man” di Richard Linklater e il nuovo film di Roman Polanski, “The Palace”, con Fanny Ardant e Oliver Masucci: la ricostruzione della preparazione di un veglione di Capodanno nelle Alpi svizzere con personaggi grotteschi e surreali.
Sempre Fuori Concorso, come proiezione speciale, in programma “La parte del Leone”, la storia della Mostra tra materiali di repertorio e interviste, con protagonisti di ieri e di oggi: il film che celebra l’80esima edizione, di Baptiste Etchegaray e Giuseppe Bucchi. “Felicità” di Micaela Ramazzotti, opera prima dell’attrice, la storia di una giovane che aspira a far carriera come truccatrice nel mondo del cinema, sarà presentato in Orizzonti Extra. Roberto Cicutto, presidente della Biennale, in apertura dopo aver ricordato la scomparsa di Andrea Purgatori e il suo lavoro anche nel cinema, ha detto. “Sarà una Mostra proiettatissima nel futuro, non spaventata dai cambiamenti tecnologici e di linguaggio ma una Mostra del cinema che li attraversa, che sa sempre vivere all’interno degli eventi storici che la contraddistinguono”.
Venezia, da De Angelis a Castellitto: sei italiani in ConcorsoRoma, 25 lug. (askanews) – Sei film italiani in Concorso all’80esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. I titoli sono stati annunciati dal direttore artistico Alberto Barbera durante la presentazione del programma di quest’anno (30 agosto – 9 settembre 2023).
Sono “Enea”, seconda opera di Pietro Castellitto, in cui il regista recita anche, un’incursione in una Roma popolata di famiglie problematiche, trafficanti di droga, cinismo e ipocrisie; “Finalmente l’alba” di Saverio Costanzo, con Lily James e tra gli altri Alba Rohrwacher: il racconto della perdita d’innocenza di una giovane che si ritrova catapultata nel mondo dorato di Cinecittà dell’epoca; “Comandante” di Edoardo De Angelis, film d’apertura dopo il ritiro dell’ultima opera di Luca Guadagnino (a causa dello sciopero di attori e sceneggiatori a Hollywood) con Pierfrancesco Favino; “Lubo” di Giorgio Diritti, che racconta la storia di un Amish in Svizzera; “Io capitano” di Matteo Garrone, l’odissea di due ragazzi africani che partono spinti dal sogno di arrivare in Europa e devono attraversare il Mediterraneo, e “Adagio” di Stefano Sollima sempre con Favino, Toni Servillo, Valerio Mastandrea. In Concorso per il Leone d’oro tra i 23 titoli ci sono registi come Luc Besson, Bradley Cooper, Sofia Coppola, David Fincher, Yorgos Lanthimos, Pablo Larrain, Michael Mann.
“I film sono 23 come lo scorso anno – ha detto Barbera – non sono stato capace di rinunciare a nessuno dei titoli che mi hanno più convinto; 15 sono realizzati da registi che per la prima volta sono in competizione a Venezia”.
A Trapani al via le riprese di “Afrodite” con Ambra Angiolini
Roma, 24 lug. (askanews) – Sono iniziate a Trapani le riprese del film “Afrodite”, del regista Stefano Lorenzi, scritto insieme allo sceneggiatore Alessandro Nicolò.
Una produzione Dakota Film Lab con Rai Cinema prodotta da Enrico Venti, sei le settimane di riprese che si svolgeranno in Sicilia, fra Trapani e alcuni tratti di mare in prossimità delle Isole Egadi. Realizzato in parte con una troupe subacquea, il film rappresenta una sfida artistica e produttiva. Il regista e le attrici si sono preparati per mesi per affrontare al meglio questo speciale tipo di riprese.
“Afrodite” racconta la storia di Ludovica, un’istruttrice di diving interpretata da Ambra Angiolini, minacciata dalla mafia e costretta a collaborare con l’inesperta sommozzatrice Sabrina, Giulia Michelini, per ripescare un misterioso carico da un relitto affondato nelle acque al largo della Sicilia. Inizialmente troppo diverse, le due donne imparano presto a riconoscersi entrambe come vittime di un sistema violento da cui vogliono riscattarsi.
Tra thriller, action e romance, “Afrodite” è un inno al coraggio di affrontare le nostre paure più profonde, di esplorare gli abissi che ci portiamo dentro per poi riemergere, e rinascere attraverso l’amore.
Ludovica è una subacquea che insieme all’ex compagno ha visto andare in bancarotta la propria scuola di scuba diving. Rimasta sola e con troppi debiti da ripagare alla mafia, è obbligata a prelevare un misterioso carico da una nave sommersa che porta proprio il nome dell’antica dea greca. Trasferita a forza in un rifugio isolato a ridosso del mare, la donna dovrà convivere con Sabrina, la sommozzatrice che l’aiuterà sott’acqua, e con il suo futuro marito Rocco, un soldato della malavita che fin da subito si dimostra uno spietato carceriere. Ludovica è diffidente, cinica; Sabrina apparentemente infantile ed empatica. Eppure, nel tempo trascorso nelle profondità marine e sulla terraferma, le due donne capiscono di essere una risorsa l’una per l’altra. Per motivi diversi entrambe si trovano calate in un abisso di violenza e sfruttamento, e sentono crescere tra loro qualcosa di nuovo e sconosciuto: un amore che per proteggersi dal mondo è disposto a tutto, anche alla cieca vendetta. “Afrodite” è un inno al coraggio di riemergere.
Venezia, “About Last Year” unico film italiano in Concorso alla SicRoma, 24 lug. (askanews) – “About Last Year”, opera prima delle tre giovani registe Dunja Lavecchia, Beatrice Surano e Morena Terranova è l’unico film italiano in Concorso alla Settimana Internazionale della Critica. Il film racconta di tre giovani donne unite dalla passione per il mondo del ballroom e dalla consapevolezza di essere – in quanto donne cisgender, a proprio agio con la propria identità di genere – solo delle ospiti, in quel mondo.
Presentato il programma della Sic, sezione autonoma e parallela organizzata dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI) nell’ambito della 80esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia (30 agosto – 9 settembre 2023): sette le opere prime in concorso e tre gli eventi speciali, tutti in anteprima mondiale. Riportare lo sguardo al centro. Riappropriarsi del potere delle immagini e della responsabilità che deriva dall’atto di osservare attraverso un dispositivo di riproduzione, questo l’obiettivo della 38esima edizione della Settimana Internazionale della Critica. Oltre cinquecento i titoli arrivati da ogni angolo del mondo. Tra questi si è fatta imponente la presenza femminile, così come quella di forme diverse e “nuove” di narrazione non-fiction e tanto cinema di genere: noir, fantascienza, horror. Tutti, senza eccezione, accostabili tra loro per la voglia di osare sia nelle scelte visive/narrative che per una precisa, lucida e netta presa di posizione. Per la presenza di uno sguardo. I titoli in Concorso sono, oltre a “About Last Year”, “Hoard” di Luna Carmoon (Regno Unito), “Life is not a competition, but I’m winning” di Julia Fuhr Mann (Germania), “Love is a gun” di Lee Hong-Chi (Hong Kong, Taiwan), “Malqueridas” di Tana Gilbert (Cile, Germania), “Sky Peals” di Moin Hussain (Regno Unito) e “The Vourdalak” di Adrien Beau (Francia).
Fuori Concorso, invece, il film di apertura “God Is A Woman” di Andrés Peyrot (Francia, Svizzera, Panama) e il film di chiusura “Vermin” di Sébastien Vanicek (Francia, Marocco). Proiezione speciale, in collaborazione con la Mostra di Venezia e le Giornate degli Autori “Passione critica” di Simone Isola, Franco Montini, Patrizia Pistagnesi: un docufilm che studia il rapporto tra critica e autori nella storia del cinema italiano in relazione con la storia del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani, sin dal suo atto di fondazione nel 1971.
Le parole del presidente Usa Biden in ricordo di Tony BennettRoma, 22 lug. (askanews) – “Per oltre 70 anni Tony Bennett non ha soltanto cantato i classici, lui stesso è stato un classico americano. Non c’è dubbio, la sua vita è stata leggendaria. E i suoi contributi alle arti in America resisteranno. Jill ed io siamo stati fan della musica di Tony per un lungo tempo, non solo per la sua bellissima voce ma anche per la gioia che ha portato in ogni cosa che ha fatto. Mandiamo le nostre più sentite condoglianze alla sua famiglia e ai fan in tutto il mondo”. E’ quanto si legge sull’account Twitter del presidente Usa Joe Biden.
Premio Loano 2023, 3 giorni di musica tradizionale italianaRoma, 22 lug. (askanews) – Un viaggio musicale di tre giorni che attraversa il meglio della musica tradizionale italiana: dal Molise alla Puglia, passando per la Campania e la Calabria, attraverso l’Appennino bolognese fino alle montagne del Piemonte. Dal 26 al 28 luglio a Loano (SV), affacciato lì su quel Mar Ligure, crocevia di incontri, influenze e scoperte, si rinnova l’appuntamento con il Premio Loano. Ospiti dell’edizione 2023 sono: Rachele Andrioli (Premio Miglior Album e Premio Giovani 2022), Peppe Barra, Giuseppe “Spedino” Moffa, Ettore Castagna, Placida Staro (Premio Loano – Fondazione A. De Mari 2023) e Teres Aoutes String Band. Tre giorni di concerti e incontri con il pubblico celebrano gli artisti che meglio raccontano – con originalità e freschezza – un’idea di musica di tradizione nel 2023. L’anno scorso celebravamo l’edizione della maggiore età del Premio Loano nel segno del ‘ritorno al futuro’, con l’auspicio di trovare – nell’epoca del culto del passato – una musica che fosse ‘tradizionale’ e ‘nuova’ insieme, in grado di immaginare vie di fuga lontane dalla nostalgia e dalla retromania. È questa, e lo è da sempre, la scommessa del Premio Loano. Una scommessa – spiega il direttore artistico Jacopo Tomatis – che ci pare vinta anche per questo 2023: basta dire che la vincitrice del Premio Giovani, Rachele Andrioli, si è aggiudicata anche quello per il Miglior album in assoluto”. Per la sua diciannovesima edizione il Premio celebra l’arte del raccontare, quell’ “istinto di narrare” che accompagna gli esseri umani fin dalla notte dei tempi. Lo fa presentando alcuni dei migliori progetti musicali pubblicati nel 2022, tutti accomunati dalla volontà e dall’urgenza di raccontare storie: quelle della propria terra, della propria lingua, delle proprie radici. Storie di Storia di tradizione, che attraverso il passato finiscono per dire qualcosa anche sul presente, come dev’essere, e rivolgono le orecchie verso il futuro. Ad aprire la nuova edizione del Premio – mercoledì 26 luglio in Piazza Italia, ore 21,30 – sarà Giuseppe “Spedino” Moffa. Fra blues e dialetto molisano, fra chitarra e zampogna, Moffa è uno dei più interessanti autori di canzoni della nuova musica italiana «di tradizione». A Loano, con Lorenzo Mastrogiuseppe al basso, presenta il suo nuovo disco Uauà (Squilibri 2022) che omaggia una figura fondamentale del suo Molise: il folklorista e poeta Eugenio Cirese. Nel pomeriggio, alle 18, in un incontro con il pubblico, il musicista molisano racconta il progetto insieme ai giornalisti musicali Enrico de Angelis e Ciro De Rosa. La serata prosegue con il Maestro riconosciuto della scena napoletana Peppe Barra – già Premio Loano alla carriera nel 2014 – che tornerà sul palco, alla soglia degli ottant’anni, per presentare il suo nuovo album doppio Cipria e caffè (Enjoy All Music/Soundfly/Self). Un album che mancava, nella sua pur ricchissima produzione, per come riesce a far dialogare passato e presente, tradizione e innovazione. Giovedì 27 luglio gli appuntamenti con i concerti continuano, sempre in Piazza Italia, con Ettore Castagna (ore 21,30) e Rachele Andrioli (ore 22,30), vincitrice del Premio Miglior Album e Premio Giovani del 2022. Ettore Castagna ha attraversato gli ultimi quarant’anni di folk in Italia da protagonista, prima con Re Niliu e Nistanimèra e poi, tra gli altri, con il progetto Antiche Ferrovie Calabro-Lucane. Al Premio Loano presenta il suo nuovo album ???µ?a / Eremìa (Alfa Music 2022), al secondo posto tra gli album più votati dalla giuria del Premio: un viaggio che parte dalla Calabria alla scoperta del Mediterraneo, fra Grecia e mondo arabo, lire calabresi e chitarre battenti, fra suoni della tradizione e innovazioni. Con lui sul palco Peppe Costa Yosonu alle percussioni e Carmine Torchia al basso. Nel pomeriggio (ore 17,30) dialogherà con il giornalista musicale Guido Festinese. Fra le migliori voci del nuovo Salento, Rachele Andrioli presenta in un set solista il suo nuovo disco Leuca pubblicato da Finisterre, il più votato dalla giuria del Premio Loano (Premio Miglior Album e Premio Giovani 2022). In Leuca l’artista salentina volge il suo sguardo musicale sul mondo come un faro, partendo dalla fine della terra, suo luogo di nascita e appartenenza: il Capo di Leuca. Il lavoro è il frutto degli ultimi anni di ricerca sulle tradizioni musicali che legano il Salento a ogni Sud del Mondo; la musica e i testi inediti raccontano storie mediterranee sospese tra verità e leggenda. Nel pomeriggio (ore 18,30) l’artista dialogherà con il giornalista Sergio Albertoni per raccontare il suo debutto da solista. Apre l’ultima giornata della rassegna venerdì 28 luglio (ore 18) l’appuntamento con il Premio Loano – Fondazione A. De Mari 2023 (nato dalla fusione del Premio alla Realtà culturale e Premio alla Carriera) assegnato a musicisti o realtà che si sono distinte nella promozione e nella diffusione dei suoni della tradizione. Vincitrice di questa edizione è Placida Staro. Ricercatrice ed etnomusicologa, esperta di danza e musicista con i Suonatori della Valle del Savena, Placida “Dina” Staro ha attraversato da protagonista gli ultimi decenni della musica e della ricerca sulle tradizioni popolari in Italia. In occasione della consegna del Premio si racconterà al pubblico con Jacopo Tomatis e Ciro De Rosa. Il premio le verrà consegnato la sera (ore 21,30) sul palco dove, insieme alle percussioni di Riccardo Tomba, condurrà il pubblico nel repertorio da ballo dell’Appennino Bolognese. Infine chiude l’edizione 2023 del Premio, il folk rock acustico e gli eroi popolari delle montagne del Piemonte, narrati attraverso le corde di una string band un po’ anomala, ovvero Teres Aoutes String Band (ore 22,30). Il progetto di Mario Poletti (mandolino e mandola, anche membro fisso di Lou Dalfin) e Fabrizio Carletto (basso e contrabbasso) con Diana Imbrea (violino e voce) e Oreste Garello (chitarre e voce) mette insieme musica occitana e piemontese con suoni della musica americana, Bob Dylan con il bal folk, la canzone d’autore con la courenta. Cantano in franco-provenzale, in occitano, in piemontese e (occasionalmente) in italiano. “Musica selvaggia”, dunque, che rivendica con orgoglio le proprie radici “grezze” e selvatiche, come le montagne da cui proviene. Il Premio Città di Loano per la Musica Tradizionale Italiana è nato diciannove anni fa come laboratorio permanente sulla musica folk, e promuove e valorizza la produzione contemporanea di musica tradizionale di radice italiana attraverso il coinvolgimento di artisti, etichette discografiche, giornalisti e operatori culturali. È organizzato dall’Associazione Compagnia dei Curiosi in collaborazione con l’Assessorato al Turismo e alla Cultura del Comune di Loano, e con il contributo della Fondazione A. De Mari. La direzione artistica è a cura di Jacopo Tomatis, con la collaborazione di Ciro De Rosa, Enrico de Angelis, Lucia Campana, Annalisa Scarsellini e Davide Valfrè.
Awake, arriva il primo festival di Simone Cristicchi e AmaraRoma, 22 lug. (askanews) – Una giornata dedicata a teatro, musica dal vivo e yoga in totale immersione nella natura, a 1300 metri di altezza, circondati dalla magia dei monti della Val di Cembra e con una spettacolare vista sulla Valle dell’Adige. È AWAKE, Yoga, Musica e Spiritualità, il festival ideato da Simone Cristicchi e Amara in programma sabato 29 luglio al Rifugio Potzmauer, in Trentino, ai margini del Parco Naturale del Monte Corno. Reduci dal successo del tour “Torneremo ancora. Concerto mistico per Battiato”, i due artisti sono per la prima volta protagonisti e allo stesso tempo ideatori di un evento unico nel suo genere e aperto a tutti: un ideale ritrovo di anime in cammino che – attraverso varie forme d’arte – possa riconnettere l’umano alle sue emozioni, alla sua essenza irriducibile e sacra. Il festival risponde al bisogno di uno slancio, di scuoterci dal torpore e riconoscerci come comunità in un abbraccio collettivo, una nuova ripartenza. AWAKE, appunto. Un vero risveglio. La giornata inizia alle ore 14,:0: Simone Cristicchi accompagna il pubblico tra musica, canzoni e racconti nel suo personale viaggio “Alla ricerca della felicità”: un progetto che con sensibilità e fuori da ogni retorica prova a spiegare cosa si nasconde dietro questa parola tanto abusata, equivocata e distorta. Si prosegue alle ore 16 con la lezione di yoga “Be-Water home”, aperta a tutti e adatta ad ogni livello di preparazione. “Sun-Set – concerto per il tramonto” è la performance musicale e poetica che chiude la giornata alle ore 17: Amara trasporta i presenti in un’esperienza spirituale di connessione alla sacralità della Natura tra sonorità tribali-elettroniche, mantra e canzoni del suo repertorio (da Che sia benedetta a Il peso del coraggio, fino a Padroni di Niente). AWAKE intercetta il bisogno di riconnessione alla natura, favorendo la consapevolezza delle proprie potenzialità, la riflessione sull’interdipendenza e il rispetto per il pianeta e tutte le sue forme di vita. Il progetto ha il patrocinio del Comune di Altavalle, il sostegno di Fiemme Cembra Dolomiti e di Vivi Grumes Trentino. Ideato e prodotto da Simone Cristicchi e Amara, è realizzato con la collaborazione di Dueffelmusic e IMARTS.
Sponz Fest 2023, il titolo: “Come li pacci”Roma, 21 lug. (askanews) – Come li pacci: è questo il titolo della nuova e speciale edizione dello Sponz Fest 2023, ideato e diretto da Vinicio Capossela, che quest’anno festeggia il decennale dalla sua creazione, e si svolgerà dal 20 al 27 agosto in Alta Irpinia. Programmato e finanziato dalla Regione Campania (fondi POC 2014-2020) attraverso la Scabec – Società Campana Beni Culturali, lo Sponz Fest è prodotto dall’Associazione Sponziamoci, La Cupa e International Music and Arts (IMARTS), in collaborazione con i comuni di Andretta, Aquilonia, Calitri e Sant’Andrea di Conza. Anche questa edizione vedrà il prezioso contributo, accanto ai lavoratori e alle maestranze, della comunità che da anni partecipa e sostiene la manifestazione. Numerosi gli artisti e gli intellettuali che attraverso i concerti, le performance, gli incontri della Libera Università per ripetenti, le danze, i laboratori e tanto altro animeranno e declineranno il tema di quest’anno. I primi ospiti confermati sono Nino Frassica & Los Plaggers Band, Skiantos, Nichi Vendola, Bobo Rondelli, Ermanno Cavazzoni, Daniela Pes, Marco Rovelli, Filo Q, Ray Gelato & The Giants, Banda della Posta, Medusa Cumbia, Fanfathal, l’Orchestrina di molto agevole, Paolo Speranza, Raffaele Tiseo, A Cun’vrsazion, Tonuccio Bi Folk e Cicc’ Bennett. Il tradizionale concerto di Vinicio Capossela e ospiti chiuderà il Fest nella serata di sabato 26 agosto a Calitri. Tra gli ospiti Margherita Vicario, Sir Oliver Skardy e Paolo Rossi, con la partecipazione di Samuele Bersani, oltre a tutto il gruppo di musicisti e amici di quella che si è andata nominando Rolling Sponz Review e al grande ritorno del mago punk burlesque losangelino Cristopher Wonder stretto nella sua “pazzo jacket”. Sponz Fest 2023 prenderà il via dall’episcopio di Sant’Andrea di Conza (20 agosto) con una ouverture sul tema della follia, ma anche del disagio psichico, e poi assieme alla ripristinata Golondrina, il bar con musica a ruote, per l’occasione riabbigliato a nave dei folli approderà il giorno seguente in Andretta (21 agosto) con un concerto di swing indiavolato del consumato sacerdote del culto di Louis Prima, Ray Gelato & The Giants, e poi ad Aquilonia (22 agosto) con un tributo al poeta e narratore Rocco Scotellaro nel centenario della nascita. Si arriverà poi a Calitri per una due giorni (23 e 24 agosto) nel centro storico per una celebrazione di dieci anni di comunità (pacci sì ma cionna no) e di follia in musica, e poi si ascenderà sul colle di Gagliano ribattezzato Montecanto (dal 25 agosto fino all’alba del 27 agosto) per una 48 ore di musica, cabaret e ballo fino a esaurimento riserve, in un’ area allestita come un grande ballodromo con tre palchi, per cadere a terra sponzati come baccalà, così come da programma del manifesto di dieci anni fa. “Come li pacci” è inteso nella duplice accezione di pazzia dissipatoria della Festa, ma anche di affaccio al disagio mentale, tema affrontato soprattutto dallo speciale “Padiglione Irpinia” curato da Mariangela Capossela. Questo luogo mentale più che fisico, così chiamato in omaggio allo psichiatra campano Sergio Piro che introdusse nello spazio ospedaliero un luogo di socializzazione e ricreazione, sarà abitato da incontri e azioni interattive sulla psichiatria e la cura in senso ampio. “Come li pacci, dieci anni di Sponz Fest” sarà anche un libro edito da Baldini e Castoldi che ripercorre attraverso numerose testimonianze questi dieci anni di un ritrovo che più che un evento ha voluto essere una esperienza aperta e collettiva. Il libro verrà presentato in anteprima esclusiva al Fest a Calitri per essere poi disponibile nelle librerie dalla fine di agosto. “Come li pacci: è l’espressione paesana per dire di chi non sta a senno, di chi non trova dimora, di chi esce fuori di sé, di chi si agita di qua e di là, “di chi le sbandate gli fanno la rotta” – racconta il direttore artistico Vinicio Capossela – espressione dell’eccesso, dell’abbondanza, del ricreo, del dionisiaco e dello strabordante, della dissipazione e della Festa”. “Come li pacci però è il mondo al contrario in cui viviamo, il mondo della non ragionevolezza in cui si impone la violenza, la guerra, lo sfruttamento e il saccheggio. Come li pacci è la condizione di subalternità, di internamento, di minorità in cui soggiaciamo al potere. Come li pacci è la pazzia salvifica che scardina il tempo dell’Utile. Come li pacci è la follia d’amore. È la Follia in musica. È il baccanale”. E conclude il direttore artistico: “Che trambusto variopinto di dissennati è l’umanità vista dall’alto”. Tutti gli eventi dello Sponz Fest 2023 sono gratuiti, ad eccezione delle serate di venerdì 25 e sabato 26 agosto.