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Alla Prima della Scala presidente del Senato, vicepremier e 3 ministri

Alla Prima della Scala presidente del Senato, vicepremier e 3 ministriMilano, 6 dic. (askanews) – E’ tutto pronto per l’inaugurazione, il 7 dicembre, della Stagione 2023/2024 del Teatro alla Scala di Milano. Per il Don Carlo di Giuseppe Verdi le porte si apriranno alle 17 e alle 18 il direttore musicale del Piermarini, Riccardo Chailly darà il via alla serata con l’esecuzione dell’Inno nazionale. Nel frattempo è iniziata la coda per i 144 posti del loggione: il primo appello ufficiale è previsto per le 18 di oggi, 6 dicembre, mentre la vendita sarà giovedì 7 dicembre alle 13.

La versione in quattro atti in italiano, che ebbe la sua prima rappresentazione proprio alla Scala nel 1884, dura tre ore, a cui si aggiungono i due intervalli di 30 minuti ciascuno dopo il il primo e dopo il secondo atto. Se Riccardo Chailly festeggia la sua decima inaugurazione di stagione, le voci Anna Netrebko (Elisabetta di Valois) e Francesco Meli (Don Carlo) raggiungono le sei, mentre Luca Salsi (Rodrigo, Marchese di Posa) è alla sua quarta. Primo 7 dicembre invece per Michele Pertusi (Filippo II) e Elina Garanca (Principessa d’Eboli). Assenti Presidente della Repubblica e presidente del Consiglio, in sala ci saranno il presidente del Senato, Ignazio La Russa, il vicepresidente del Consiglio e ministro a Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, la ministra per le Riforme Istituzionali, Maria Elisabetta Alberti Casellati, i sottosegretari alla Cultura, Gianmarco Mazzi e Vittorio Sgarbi. La decorazione floreale del palco centrale sarà ispirata alle nature morte dell’arte fiamminga con una palette di colori caldi composta da dalie, ranuncoli, anemoni giapponesi.

Presenti anche il neo prefetto di Milano, Claudio Sgaraglia, il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, il sindaco di Milano Giuseppe Sala, i senatori a vita Liliana Segre e Mario Monti, il Capo di Stato Maggiore Giuseppe Cavo Dragone. Presente anche l’Ad della Rai, Roberto Sergio. Dalle 17.45 del 7 dicembre l’azienda di Stato seguirà lo spettacolo con una diretta su Rai1, ripreso, per la priva volta in 4K da Rai Cultura. Numerose le personalità del mondo dell’arte, dello spettacolo e della cultura che hanno annunciato la loro presenza alla Prima del Teatro alla Scala del 7 dicembre: il soprano Raina Kabaivanska (che è stata Elisabetta nel 1964 con Gabriele Santini e nel 1969 con Claudio Abbado), le cantanti Ornella Vanoni e Patti Smith, l’artista Francesco Vezzoli che ha partecipato alla mostra “Fantasmagoria Callas” presso il Museo Teatrale curata dal Direttore Artistico del Maxxi di Roma Francesco Stocchi, anch’egli presente. Sono attesi inoltre il Presidente della Triennale Stefano Boeri, l’architetto Mario Botta che ha completato con la nuova torre di via Verdi il progetto di ampliamento dell’edificio storico del Piermarini, e l’editore Luca Formenton. Tra i numerosi volti del giornalismo spiccano Natalia Aspesi e Corrado Augias.

Il mondo del Teatro è rappresentato dall’attrice Andrea Jonasson, il direttore del Piccolo Teatro Claudio Longhi, la direttrice del Teatro Franco Parenti Andrée Ruth Shammah e la scenografa Margherita Palli. Particolarmente nutrita la pattuglia dei Teatri d’Opera con il direttore generale dell’Opèra di Parigi, Alexandre Neef, il direttore generale e artistico della Monnaie di Bruxelles, Peter de Caluwe, il direttore artistico del Real di Madrid Joan Matabosch e i Sovrintendenti dell’Accademia di Santa Cecilia Michele dall’Ongaro, dell’Opera di Roma, Francesco Giambrone, del Carlo Felice di Genova, Claudio Orazi, del Regio di Torino, Mathieu Jouvain, del Comunale di Bologna, Fulvio Macciardi. Con loro gli ex sovrintendenti del Teatro alla Scala Carlo Fontana e Alexander Pereira. Anche quest’anno il Sovrintendente ha voluto dare evidenza anche il 7 dicembre al balletto scaligero: seduti al suo fianco ci saranno le étoile Nicoletta Manni e Roberto Bolle, e in sala troveranno posto i primi ballerini Antonella Albano, Martina Arduino, Alice Mariani, Virna Toppi, Marco Agostino, Timofej Andrijashenko, Claudio Coviello, Nicola Del Freo e Antonino Sutera.

Tra sala e foyer saranno oltre un centinaio i giornalisti accreditati, provenienti oltre che dall’Italia, anche da Austria, Canada, Francia, Germania, Israele, Lettonia, Regno Unito, Spagna, Stati Uniti e Svizzera. Imponente il dispositivo tecnico messo in campo dalla Rai: dieci telecamere in alta definizione, 45 microfoni nella buca d’orchestra e in palcoscenico, 15 radiomicrofoni dedicati ai solisti. Un gruppo di lavoro di 50 persone tra cameraman, microfonisti, tecnici audio e video. Lo spettacolo, con la regia televisiva di Arnalda Canali, sarà trasmesso in diretta oltre che su Rai1, anche su Radio3, su Rai1 HD canale 501 e su RaiPlay: oltre tre ore di trasmissione, completa di sottotitoli. Tanti i broadcaster che trasmetteranno l’evento in diretta da Milano grazie agli accordi sottoscritti con Rai Com: da Arte per Austria, Belgio, Francia, Germania, Liechtenstein e Lussemburgo, alla Svizzera RSI, dalla portoghese RTP alla ceca Ceskß Televize. Dall’Europa al Giappone, dove la NHK manderà in onda Don Carlo (in differita) in formato 4K HDR. La Prima della Scala sarà fruibile in tutto il mondo sulla piattaforma Medici Tv e sarà proiettata in diretta anche nelle sale cinematografiche di Spagna, Svizzera, America Latina, Australia e Nuova Zelanda e in un network di quindici sale italiane.

”Storia di un impiegato”, disco di Faber riletto da De Andrè

”Storia di un impiegato”, disco di Faber riletto da De AndrèRoma, 5 dic. (askanews) – Dopo un tour di successo in tutta Italia e un film documentario presentato alla 78. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, il progetto di Cristiano De Andrè dedicato al concept album di Faber “Storia di un impiegato”, si arricchisce di un nuovo tassello: il 15 dicembre esce in cd e in digitale l’album live “DEANDRÉ#DEANDRÉ Storia di un impiegato” (prodotto da Cristiano De André, Intersuoni e Nexo Digital, distribuzione Warner Music Italy).

Questa nuova uscita discografica arriva a coronamento di un lungo percorso di rilettura dello storico album, che torna così a smuovere le coscienze in occasione del 50° anniversario dalla sua pubblicazione nel 1973. Le nove tracce dell’album sono estratte dall’omonimo film documentario “DEANDRÉ#DEANDRÉ Storia di un impiegato”, diretto da Roberta Lena (distribuito nelle sale da Nexo Digital e attualmente disponibile sulla piattaforma in streaming nexoplus.it e sui canali di Nexo TV “House of Docs” e “Le Vite degli altri”), che a sua volta raccontava il celebre tour di Cristiano De André iniziato nel 2018, una vera e propria opera rock che ha fatto rivivere a migliaia di persone il concept album sugli anni di piombo e sulla speranza di costruire un mondo migliore.

Questo omaggio unico a Fabrizio De André è più di una semplice riproposizione di brani senza tempo. È il tributo profondo e personale dell’unico vero erede del patrimonio musicale deandreiano. Arrangiare “Storia di un impiegato” ha significato per Cristiano De André riportare in auge i figli della rivoluzione pacifista: l’utopia, l’anarchia, il Sogno, da una parte, il Potere, la paura, l’inabissamento delle qualità individuali a discapito delle esigenze globali, dall’altra. La produzione e gli arrangiamenti delle sezioni musicali introduttive di ogni traccia sono di Cristiano De André e Stefano Melone. Chi ha avuto la fortuna di assistere al tour di Cristiano De André, può ora rivivere quell’emozione grazie a questo album live, che porta avanti in modo eccellente la fiamma della poesia e della musica italiana.

MArteLive – Lo spettacolo totale al Qube di Roma

MArteLive – Lo spettacolo totale al Qube di RomaRoma, 5 dic. (askanews) – Il 12 e 13 dicembre torna a Roma MArteLive – lo spettacolo totale: nelle sale del Qube (via di Portonaccio 212) la grande kermesse con una line up in costante aggiornamento con più di 30 ospiti nazionali e internazionali, oltre 300 artisti emergenti (selezionati nelle 5 regioni del centro Italia) che si sfideranno nelle 16 sezioni artistiche simultaneamente attive tra musica, teatro, danza, circo contemporaneo, pittura, fotografia, artigianato artistico, graficart, live painting e street-art, proiezioni, installazioni, reading e video-arte.

Il Qube di Roma si trasformerà nelle due serate in un viaggio esperenziale nel mondo dell’arte a 360 gradi con oltre 100 spettacoli di performing art distribuiti nei suoi tre piani, oltre 50 proiezioni fra video arte, cortometraggi, videoclip, più di 100 esposizioni di arte, reading estemporanei il tutto rigorosamente live per un’esperienza unica e veramente irripetibile. Tra gli ospiti confermati, il 12 dicembre sul main stage del Qube Daniela Pes musicista e cantautrice sarda vincitrice nel 2023 della Targa Tenco come Miglior Opera prima dopo aver già ricevuto il premio Andrea Parodi nel 2017 (premio della critica, giuria internazionale, miglior musica e miglior arrangiamento) e il premio miglior musica e il premio Nuovoimaie a Musicultura nel 2018.

A seguire sul palco arriverà Meg autrice, cantante e produttrice che negli anni è diventata il simbolo del cantautorato alternativo e sperimentale e vanta una carriera eclettica ricca di contaminazioni tra diversi stili e mondi, uniti sempre tra di loro dalla musica elettronica. Dopo il suo live, sarà la volta del produttore e performer di fama internazionale Clap! Clap! e infine Hugo Sanchez dj romano fra i nomi più importanti della scena alternativa. Nel corso della sua carriera Sanchez ha ottenuto residenze come DJ nei più importanti club italiani ed europei ed è uno dei massimi esponenti del Tropicantesimo, uno dei rituali più affascinanti del clubbing italiano. Sul palco B si alterneranno Andrea Poggio con il suo progetto solista dopo essere stato la voce dei Green Like July,Ceneri cantautrice friulana classe 2000, Montoya nato in Colombia, ma dal 2001 stabile in Italia, un musicista di formazione classica, produttore, compositore, ricercatore e creativo, per 5 anni nel dipartimento musicale di Fabrica/gruppo Benetton e Rares che, dopo aver studiato Musica Elettronica al Conservatorio di Bologna, ha dimostrato di saper volgere e rivolgere la forma canzone a modo suo, uscendo sempre vincente dal confronto tra il passato e il presente. In tutti i suoi lavori l’eco della tradizione melodica anni ’60 è sempre bilanciato e in perfetto equilibrio con le sonorità elettroniche, con i synth più sintetici e i beat elettronici.

Sarà presente poi Altea, cantante e autrice della provincia di Lecce. Si affaccia al mercato discografico nel 2021 nell’album di esordio del collettivo Thru Collected. Vanta già collaborazioni con Meg, Giuse TheLizia e Giovanni Truppi, oltre a partecipazioni in importanti festival. Seguirà Fluente, nome d’arte di Sofia Briscese, 22enne che, con Luca Jacoboni, avvia un percorso di ricerca lirica, sonora e interiore. La sua musica e’ fluida, liquida, penetrante e libera, la sua voce ricca e le sue parole nascondono con profondità la sua età che riemerge nelle sue melodie colorate di presente. Il 13 dicembre attesi ospiti saranno i Casino Royale feat Marta del Grande, una delle formazioni più longeve ancora in attività in Italia con al loro attivo una quindicina di lavori tra album in studio e dal vivo e attualmente in forza con il nuovo ‘EP “Polaris”. Il dj set sarà nelle mani di Godblesscomputers (alias Lorenzo Nada). Nel 2011 prende vita Godblesscomputers, moniker di un progetto musicale che, ispirato da ritmiche e stilemi della musica black, avanza in territori elettronici, mantenendo però fedele il groove e il calore originario del suo suono. A seguire DJ Gruff, noto anche come Gruffetti o Lowdy N.C.N.è un rapper, disc jockey, beatmaker e turntablist italiano conosciuto per la sua originalità nell’interpretare le tecniche dello scratch e del rap. Ha fatto parte di diversi gruppi come i The place to be, i Casino Royale, i Radical Stuff e gli Isola Posse All Stars. È tra i fondatori dei Sangue Misto con cui ha realizzato l’album SxM nel 1994, considerato una pietra miliare dell’Hip hop italiano. Nel 2014, l’incontro con il trombonista Gianluca Petrella dà origine ad una collaborazione sperimentale dove rap, scratch e jazz si incontrano in un sodalizio artistico che sfocia poi nel 2019 nell’album August11th di DJ Gruff & RayZa prodotto con Gianluca Petrella e con vari featuring.

Sul Palco B si esibiranno invece Mòn, band romana dal sound tipicamente internazionale, frutto di una caleidoscopica ricerca, Alice Robber, Rip, Svegliaginevra e Cmqmartina che, dopo il successo del lungo COOL TOUR estivo, prosegue il tour nei club presentando il terzo disco “Vergogna”. Sveglia Ginevra ha scelto lo Spettacolo Totale di MArteLive a Roma per presentare in anteprima il nuovo album “Nessun Dramma live” in uscita per Columbia Records/Sony Music Italy. Non solo musica al MArteLive anche street art con alcuni tra i migliori artisti della scena contemporanea nazionale: Alice Pasquini, street artist, pittrice, illustratrice e scenografa, ha sviluppato nel tempo diversi filoni di ricerca, dalla narrazione della vitalità femminile alle installazioni con l’uso di materiali inconsueti. Considerata una figura femminile di spicco nel panorama della street art, attiva e operativa in ambito internazionale, nel corso della sua carriera ha realizzato opere murarie per le strade di diverse città italiane e straniere. Solo, Diamond e Moby Dick invece si esibiranno live insieme agli artisti emergenti selezionati tramite il contest. Nato nel 2001 da un’idea del direttore artistico Peppe Casa, MArteLive è realizzato con il contributo del Ministero della Cultura, Regione Lazio e Città Metropolitana di Roma nell’ambito del progetto Insieme Siamo Arte realizzato da Città metropolitana di Roma Capitale e ATCL. Sin dalla prima edizione, è concepito e pensato comeuno spettacolo totale in cui tutte le arti e gli artisti che le rappresentano entrano in una sinergia empatica: MArteLive è il girotondo delle muse, lo scambio tra un linguaggio estetico e l’altro. Tutte le sezioni artistiche sono sapientemente amalgamate tra di loro in un gioco di forze artistiche ed equilibri sinestetici che, serata dopo serata, sala dopo sala, creano emozioni irripetibili nella loro essenza. Nell’idea originaria di Peppe Casa, l’intento era quello di tessere un filo immaginario per unire armonicamente le singole performance: “A distanza di 23 anni il filo continua a rimanere teso. La differenza di questo format, che è anche la sua forza, è la capacità ad ogni evento di riproporre qualcosa di diverso che incuriosisca il pubblico, offrendo un’esperienza sensoriale unica. La multidisciplinarietà dello spettacolo che presentiamo è estremamente difficile da mettere in pratica, forse il vero successo sta nell’equilibrio tra le arti che si viene a creare; e l’esclusività è riuscire a farlo ogni volta in modo nuovo e sorprendente grazie ai talenti artistici che di volta in volta vengono coinvolti”.

”Katabasis”, ultimate le riprese del nuovo film di Samantha Casella

”Katabasis”, ultimate le riprese del nuovo film di Samantha CasellaRoma, 5 dic. (askanews) – Ultimo ciak per “Katabasis”, il nuovo film di Samantha Casella. La regista e attrice di origini romagnole, reduce dal successo della pellicola “Santa Guerra” che ha collezionato circa seicentoi premi nell’ambito di prestigiosi festival italiani e internazionali, ha ultimato a Faenza il suo nuovo lungometraggio che vede nel cast, oltre alla stessa Casella, attori del calibro di Francesco Leone, Bruno Bilotta, Marina Rocco, Vanessa Marini, Jacopo Olmo Antinori, Reyson Grumelli, Roberto Rizzoni, Marco Iannitello, Giuditta Corsi e Matteo Fiori. Un peso notevole, all’interno del film, è quello dalla location: Villa Laderchi, conosciuta anche come Villa Rotonda, i cui motivi architettonici e le forme geometriche circolari e ottagonali celano riferimenti esoterici e di chiara derivazione massonica. Di importanza simbolica anche le sculture di Mario Zanoni e un dipinto ricorrente di Piergiovanni Bubani. Le riprese di “Katabasis” sono iniziate l’11 agosto e sono terminate il 30 novembre.

“Provo un grande senso di gratitudine per essere stata messa nelle condizioni di girare un film così personale a un anno dal mio esordio. Mi sono state aperte le porte della sola location che avrebbe potuto ospitare un film di questo tipo e ho trovato anche negli attori persone complici, attente, disposte a seguirmi” dichiara la regista e attrice Samantha Casella, aggiungendo: “In un film emotivamente tanto complesso avere accanto le persone giuste è stato essenziale”. “Katabasis”, come “Santa Guerra”, è prodotto da The Shadows Factory. Direttamente dal set di “Santa Guerra” anche il compositore delle musiche Enrico Maria Paolillo, la scenografa Claudia Drei e il trucco e parrucco di Claudio Graziani, qui affiancato da Zouhair Fnighri. Numerose le competenze di fama internazionale all’interno del cast tecnico: dall’ucraina Alena Chap per i costumi al turco Berat Artan che ha creato le maschere fino all’austriaca Caroline Hufnagel, creatrice di alcuni oggetti di scena. Il film si avvale anche di illustrazioni realizzate da Roberto Pavoni.

Amadeus: “Sarà il mio ultimo Sanremo, ascoltato 400 brani

Amadeus: “Sarà il mio ultimo Sanremo, ascoltato 400 braniRoma, 5 dic. (askanews) – Amadeus è stato ospite di Rai Radio2 nel corso del programma “Non è un Paese per Giovani”, condotto da Massimo Cervelli e Tommaso Labate, in diretta su Rai Radio2 dal lunedì al venerdì dalle 12 alle 13.30.

Amadeus ha commentato i dati di ascolto del Tg 1 nel momento dei suoi annunci: “Sono alti? Non lo sapevo, wow, sono molto contento, mi fa piacere. Trovo bellissimo che ognuno faccia la propria lista, mi fa piacere che qualcuno azzecchi i nomi, quando si parla di Sanremo è sempre bello”. Il direttore artistico e conduttore del Festival ha raccontato: “I brani cominciano ad arrivare dall’estate, però in realtà il settanta percento arriva tra ottobre e novembre. E quindi poi lì di corsa ascolti tante cose, di giorno, di notte, per me la macchina è un luogo ideale per ascoltare. I cantanti che poi fanno parte della lista definitiva non lo sanno, l’ok definitivo alla lista è arrivato alle due di notte del giorno prima dell’annuncio. La sera prima sorgono i dubbi: ma non i dubbi di chi c’è, i dubbi di chi non c’è. Sono arrivati più di quattrocento brani, una cinquantina sono quelli che reputi forti, ti piacciono. Di questi cinquanta trentacinque sono quelli che vuoi portare, ne puoi scegliere ventisette, e già sono tanti, quindi otto sono fuori. Quelli ti tengono sveglio fino alle due o alle tre di notte. E’ un dispiacere legato a brani che ascolto da mesi. Devi valutare tante cose che ho nella mia testa a livello di sensazioni personali”. Ancora Amadeus: “Il primo anno per strada mi dicevano ‘ah complimenti, fai Sanremo, chi sono i super ospiti?” Nessuno mi chiedeva quali fossero i cantanti in gara. Questa cosa non la trovavo giusta, la canzone in gara deve essere protagonista. E quindi tranne il primo anno, in cui mi sono assestato, il Sanremo del Covid ha fatto da spartiacque. Da lì in poi, i cantanti devono essere in gara. Sono onorato dalla presenza di questa cantante, sono loro i miei super ospiti”.

In chiusura Amadeus ha dichiarato: “Sarà il mio ultimo Sanremo. Mi porta via Fiorello. E’ giusto che sia così. Mai avrei immaginato di fare cinque Festival consecutivi, non vorrei mai superare il record di Baudo e Mike. E’ giusto fermarsi adesso, poi nella vita chi lo sa, siamo ancora giovani, chissà un giorno… . Cosa mangio durante la settimana di Sanremo? Pollo, riso, pasta. Prima della serata non ce la faccio a mangiare. Dopo, quando finisco, si va in albergo e si fa un riso in bianco con pollo e verdure, oppure anche una pasta in bianco. Riesco a prendere sonno subito, crollo perché neanche il tempo di addormentarmi e suona la sveglia”.

”Io ti conosco”, il video del nuovo brano di gIANMARIA feat. Madame

”Io ti conosco”, il video del nuovo brano di gIANMARIA feat. MadameRoma, 5 dic. (askanews) – É uscito oggi alle 14 su YouTube il videoclip del nuovo brano “Io ti conosco feat. Madame” di Gianmaria Volpato, in arte “gIANMARIA”, ideato insieme a fratelli D’Innocenzo, che per la prima volta collaborano ad un video musicale.

“Per il video di ‘Io ti conosco’ avevo tante idee e confuse. – Racconta l’artista veneto, 21 anni – Sicuramente la principale era quella di creare qualcosa che avesse una vita propria, qualcosa di non convenzionale e che non seguisse la canzone. Ho chiamato i fratelli D’Innocenzo, con cui da tempo ci lega un’amicizia bellissima, e mi hanno aiutato a sviluppare una delle idee che avevo in testa: quella di trovare un ragazzo con un lavoro manuale che si filmasse durante la sua giornata lavorativa. Dopo aver selezionato Carlo, il ragazzo protagonista del videoclip, ci siamo trovati per montare le riprese a Roma. Carlo Patron non è un regista, un attore o uno sceneggiatore, ma è tutte e tre le cose in questo video”. “Io ti conosco” vede insieme l’inedita coppia gIANMARIA e Madame. La canzone, prodotta da Antonio Filippelli e Bias, esalta le personalità dei due artisti, in uno scambio fra due anime che si incontrano e si comprendono, e in cui una è il rifugio dell’altra: “Il brano è un dialogo tra noi due, molto intimo, in cui ci diciamo cose che non ci saremmo mai detti se non in una canzone”, ha spiegato gIANMARIA.

“Io ti conosco” arriva dopo un anno importante per gIANMARIA, tra i protagonisti del Festival di Sanremo 2023, dove ha presentato il suo primo album “Mostro”, e reduce da un lungo tour nei principali club e festival italiani.

Dal 21 dicembre su Rakuten Tv il docufilm ‘Rumeysa: A Testa Alta’

Dal 21 dicembre su Rakuten Tv il docufilm ‘Rumeysa: A Testa Alta’Roma, 5 dic. (askanews) – Rakuten tv, una delle principali piattaforme di streaming europee, sta per lanciare “Rumeysa: A Testa Alta”, un documentario che segue il viaggio ispiratore della donna più alta del mondo. Sarà disponibile nella sezione Free di Rakuten Tv dal 21 dicembre in tutta Europa e sarà un’esclusiva della piattaforma. “Rumeysa: A Testa Alta” fa parte della collezione Rakuten Originals e celebra la diversità sensibilizzando sulla normalizzazione delle differenze visibili.

La notevole altezza di 215,16 cm di Rumeysa Gelgi riflette la sua straordinaria forza interiore. Nata con la rara mutazione genetica della sindrome di Weaver, la vita non è stata facile per lei. Il documentario racconta come un intervento chirurgico che le ha cambiato la vita le abbia permesso di viaggiare per la prima volta in America, consentendole di incontrare alcune delle donne più straordinarie del mondo. In questo viaggio unico, Rumeysa condivide la sua storia e impara da altre incredibili detentrici del titolo Guinness world records. Diretto da Matthew Musson, pluripremiato documentarista con una vasta esperienza nel Guinness World Records, “Rumeysa: A Testa Alta” permette ai detentori del record mondiale di raccontare le loro storie con la loro voce. Il film è allo stesso tempo una rfilessione sul trattamento delle persone con differenze visibili e una celebrazione della loro unicità nel quadro di una società inclusiva di cui c’è grande bisogno.

Rumeysa Gelgi, attivista e ricercatrice turca, riconosciuta come la donna vivente più alta del mondo con più titoli Guinness world records, conduce il documentario. A lei si affiancano Samantha Ramsdell, che detiene il record della bocca più larga, Wildine Aumoithe, la donna vivente più bassa, e Savvi Trapp, membro della famiglia più alta del mondo. Nel racconto non mancano momenti notevoli, come la rimozione di sei posti in economy sulla Turkish Airlines per ospitare Rumeysa sul suo primo volo, l’epico incontro tra la donna più alta e quella più bassa del mondo e la relazione tra la famiglia, la modella e l’attrice più alte del mondo durante una seduta di manicure. Girato in luoghi iconici della Turchia e degli Stati Uniti, il documentario culmina con un commovente discorso di Rumeysa a un gruppo di persone con capacità diverse, che trovano ispirazione nei suoi successi e nella celebrazione della diversità.

Usa, Mariah Carey battuta da 78enne Brenda Lee in Hot 100 natalizia

Usa, Mariah Carey battuta da 78enne Brenda Lee in Hot 100 nataliziaMilano, 5 dic. (askanews) – Una vera rivoluzione. “Rockin’ around the Christmas tree” è arrivata in cima alle classifiche di Billboard negli Stati Uniti, nella Hot 100 natalizia. Un evento storico per la musica, in primo luogo perché 65 anni dopo la sua prima pubblicazione “Rockin’” è prima, ma anche perché di solito negli ultimi anni ad arrivare sul gradino più alto del podio era sempre la stessa musica: “All I wish for Christmas is you” di Mariah Carey.

Brenda Lee, 78 anni, voce della canzone, dice alla rivista di essere così felice che potrebbe “saltare fuori dai suoi vestiti”. “Ho dei fan meravigliosi, meravigliosi che sono stati con me dalla prima volta che ho aperto la bocca per cantare. Sono stati con me tutto il tempo e sono più felice per loro che per me stessa. Non puoi far star zitta una bella canzone”, dice. La canzone è nota a molti grazie al film natalizio “Mamma ho perso l’aereo” del 1990. “Lee, il cui spirito indomabile e la cui voce potente, fin da bambina, le hanno fatto guadagnare il soprannome di “Little Miss Dynamite”, ha registrato “Rockin’” quando aveva solo 13 anni” spiegano dalla rivista. Eppure, mai come in questo caso, meglio tardi che mai.

Franco Cuomo International Award, Premio alla carriera a Pupi Avati

Franco Cuomo International Award, Premio alla carriera a Pupi AvatiRoma, 4 dic. (askanews) – L’Europa al centro al Premio Franco Cuomo 2023. L’introduzione portata avanti dal professor Fabio Zucca aveva come titolo “Stati uniti d’Europa. Una risposta alla crisi globale?”. Ed è l’attualità ad avere la meglio in questa edizione anche attraverso le parole di un premiato Valerio Nicolosi, sezione Ecpd Università della Pace che ha voluto mettere in luce la tragedia che sta avvenendo a Gaza. Con lui è stata premiata sempre per la sezione Giornalismo Stefania Palma corrispondente da Washington del Financial Times, una dei tanti “cervelli in fuga “dal nostro Belpaese.

Non è mancato l’omaggio a Giulia Cecchettin, vittima del femminicidio che ha scosso l’Italia nell’ultimo periodo, raccontata dalla giurata, la giornalista Emilia Costantini. Quest’anno, nella sezione spettacolo il Premio alla Carriera è doppio per il Cinema e la Narrativa e è andato a Pupi Avati, non solo grande regista ma anche scrittore i cui romanzi spesso sono l’altra faccia della medaglia dei suoi film.  Pupi Avati ha raccontato con grande divertimento il suo passato di ragazzo di provincia “atterrato” nella Capitale dove la cultura del cinema era profonda e accurata: ha citato “8 e 1/2” di Fellini e il suo rapporto con il giornalista e scrittore Franco Cuomo che gli ha fatto capire il valore e l’importanza dell’approfondimento e della cultura. Ha raccontato poi con ironia del suo passato di musicista in competizione con il “piccolo grande Lucio Dalla”.

Per il teatro i riconoscimenti sono andati a Paola Gassman, figlia d’arte, che ha iniziato la sua carriera con Luca Ronconi nell’Orlando furioso e ha creato sodalizio artistico e privato con un altro importante attore Ugo Pagliai e Massimo De Rossi attore e regista, formatosi alla Scuola del Piccolo di Milano, che ha lavorato con i grandi del teatro tra cui Luca Ronconi a Giorgio Strehler, e lo stesso Franco Cuomo in “Una notte di Casanova” e il “Nerone”. Il Premio speciale per lo spettacolo è stato assegnato a Gaia Riposati per la capacità di intrecciare diversi linguaggi dell’arte tra teatro, musica, arte e letteratura, nonché le nuove tecnologie. Per la sezione Arte i premi sono stati dati allo scultore Paolo Borghi e al pittore Marco Rossati.   Riconoscimenti sono stati anche attribuiti ad altri importanti intellettuali, che rappresentano l’eccellenza nei settori della Saggistica, del Giornalismo e della buona politica: Stefania Palma, Valerio Nicolosi giornalista premiato dall’ European Centre for Peace and Development – Università della Pace per il suo impegno nel narrare il dramma odierno delle migrazioni, Antonio Varsori tra i maggiori storici dell’Integrazione europea, il rettore dell’Università Roma tre Massimiliano Fiorucci per i suoi studi sulla sua pedagogia sociale e interculturale, il sindaco del comune Belgioioso Fabio Zucca, per la buona politica e la buona amministrazione.   I Premi speciali, selezionati insieme all’Associazione per il Meglio della Puglia, andranno a Giovanni Lo Storto, direttore generale della Luiss Guido Carli di Roma, per l’impegno nel “connettere” il capitale sociale del Sud, a Luigi Cantamessa, dal 2013 direttore generale Fondazione FS, per aver valorizzato l’enorme patrimonio delle Ferrovie dello Stato trasformandolo in una straordinaria opportunità, al  Comune  di Deliceto, provincia di Foggia, per la Sostenibilità, alla Consulta provinciale per la legalità di Foggia, per il sostegno alle iniziative di contrasto alla criminalità organizzata, a  Luciano Toriello produttore e regista per le tematiche umanitarie, legate ai cambiamenti sociali e culturali, che affronta nei suoi documentari. Infine il Premio alla Memoria quest’anno va a Padre Arcangelo Maira, per il suo impegno accanto ai rifugiati e ai più fragili del pianeta da Colonia, in Germania, passando per l’Africa fino alle campagne del foggiano.   Sono tutti questi i vincitori della IX Edizione del Franco Cuomo International Award, il premio intitolato allo scrittore, giornalista e drammaturgo scomparso nel 2007 e presieduto da Velia Iacovino e Alberto Cuomo. Un’iniziativa organizzata  collaborazione con l’Associazione Per il Meglio della Puglia, guidata da Piero Gambale, che si propone di valorizzare nuove forme di espressione culturale, sociale e umana nel segno dell’opera di Cuomo, intellettuale sensibile e raffinato che sapeva analizzare l’agire umano e il mondo da molteplici punti di vista e che ha raccontato il suo tempo, attraverso la cronaca, la storia, i suoi romanzi e le sue pièce teatrali.

Musica, Lda protagonista della colonna sonora “DI4RI” con Promesse

Musica, Lda protagonista della colonna sonora “DI4RI” con PromesseRoma, 4 dic. (askanews) – Ormai LDA è decisamente parte della famiglia di “DI4RI S2”, la serie Netflix le cui nuove puntate saranno disponibili a partire dal 6 dicembre, in Italia. L’artista napoletano non solo ha firmato la sigla della seconda stagione con il brano “Castello di sabbia”, ma ora aggiunge nuova musica alle avventure dei ragazzi della 3°D con “Promesse” (Columbia Records/Sony Music Italy), il nuovo singolo sulle piattaforme digitali da mercoledì 6 dicembre e in radio da venerdì.

Se “Castello di sabbia” è la canzone perfetta per raccontare la malinconia degli ultimi giorni d’estate, in attesa del ritorno alla vita di sempre, “Promesse” è invece uno sguardo al futuro. Ci sono l’amore, l’amicizia, le incertezze che caratterizzano i personaggi della serie, ma che erano e sono anche nostre. I legami forti sono il modo migliore per affrontare le difficoltà di tutti i giorni ed è proprio questo il messaggio che l’artista vuole trasmettere. “Promesse” è il secondo brano che ho scritto per la colonna sonora della serie televisiva “Di4ri” e sono molto soddisfatto di questa opportunità – racconta LDA – Nel brano ci sono storie di amicizie che rimangono tali nonostante le avversità della vita, con cui scambiarsi promesse da mantenere, scritte sulle mani che vanno a congiungersi in una stretta come a simboleggiare un’unione che possa durare per sempre”.

L’avventura di LDA su Netflix con “Castello di sabbia” e “Promesse” segue “Granita” (Columbia Records/Sony Music Italy), che ci ha accompagnato per tutta l’estate con la sua freschezza, le sonorità uptempo e il racconto della fine di una storia d’amore.