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I Subsonica escono con Adagio, colonna sonora del film omonimo

I Subsonica escono con Adagio, colonna sonora del film omonimoMilano, 30 nov. (askanews) – I Subsonica, autori e compositori della colonna sonora originale del film di Stefano Sollima Adagio (prodotto da The Apartment del Gruppo Fremantle e AlterEgo, distribuito da Vision Distribution dal 14 dicembre), annunciano l’uscita speciale del brano omonimo che sarà disponibile da domani esclusivamente sulle piattaforme digitali. L’inedito farà parte del decimo album in uscita nel 2024.

“Abbiamo accolto l’invito a curare la colonna sonora di un film così importante sentendoci onorati, perché Stefano oltre che un regista dal respiro internazionale, è un vero appassionato di musica ed è solito collaborare, nei suoi film, con compositori e band di livello planetario.” Racconta la band “Abbiamo messo i nostri strumenti a sua completa disposizione, smaterializzandoli nella narrativa della pellicola. Abbiamo lavorato molto proponendo tante soluzioni diverse, anche improvvisando tutti insieme, per raggiungere man mano il più alto grado di sintonia con il passo e le atmosfere di “Adagio”. Il respiro armonico di un tema di Boosta potenziato con una vera orchestra di 50 elementi supervisionata dal maestro Fabio Gurian, le obliquità di chitarre che vibrano in modo diverso a seconda delle scene, l’utilizzo visionario di un basso senza tasti, la batteria trasformata in un malleabile set percussivo e la voce utilizzata come strumento ci hanno permesso di riprendere contatto con lo spirito da “musica d’insieme” prima ancora di rimetterci a scrivere le canzoni per l’ultimo album. Con grande giovamento per quest’ultimo. Alla fine abbiamo chiesto a Stefano di poter trasformare uno dei temi portanti della colonna sonora in canzone, per suggellare in modo più completo questa stimolante collaborazione, senza sapere come avrebbe reagito. Abbiamo scoperto che non aspettava altro e quindi, ispirati dalla trama di questo action movie crepuscolare, abbiamo scritto il testo e creato uno dei “crescendo” più intensi della nostra discografia, per la chiusura dei titoli di coda. Poi non abbiamo resistito alla tentazione di usarlo anche come finale del nuovo album.” Per la band – già insignita del Premio speciale Soundtrack Stars Awards per la musica del film Adagio, presentato all’80esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia – un ritorno al cinema nella colonna sonora perfettamente sintonizzata con il ritmo narrativo del film. “Un contributo – si legge nella motivazione del Premio – che fin dalla prima inquadratura segna il ritmo di un’invenzione musicale che definisce il mondo del giovane protagonista del film e, insieme, il declino di un mondo senza possibilità di riscatto come la decadenza di una città che brucia tra le fiamme anche la sua grande bellezza. Un tappeto sonoro che resta nella memoria”.

I Subsonica torneranno con il decimo attesissimo album nel 2024, anticipato dal primo singolo “Pugno di Sabbia” uscito ad ottobre. Un brano che gioca a confondere le idee tra pulsazione black, distorsioni rock, tra rullate di batteria e urla al microfono, tra melodia italiana e suggestioni meticce targate UK, in crescendo costante fino alla fine. Un “Pugno di sabbia” è quello che simbolicamente ci resta in mano quando, ancorati ad un passato che non passa, cerchiamo di combatterne ombre e fantasmi senza mai cambiare percezione e prospettive. Rimanendo intrappolati. Un riff di chitarra distorta, su un clap di Roland 808: (la drum machine più utilizzata dal mondo trap e hip hop) chiarisce già da subito, con accostamento apparentemente impossibile, che i confini sono fatti per essere demoliti. Cosa che i Subsonica amano fare dal 1996. Il prossimo aprile saranno live sui palchi dei principali palazzetti italiani con Subsonica 2024 Tour. La tournée, prodotta da Live Nation, partirà il 3 aprile da Mantova per proseguire il 4 aprile a Milano, il 6 aprile a Conegliano (TV), l’8 aprile a Roma, il 10 aprile a Bologna, l’11 aprile – a Firenze per chiudere il 13 aprile a Torino. Radio Capital è la radio ufficiale del tour .

Il Cinema Troisi vince ancora il Biglietto D’Oro del Cinema Italiano

Il Cinema Troisi vince ancora il Biglietto D’Oro del Cinema ItalianoRoma, 30 nov. (askanews) – Il Cinema Troisi ha vinto il Biglietto D’Oro del cinema italiano per il secondo anno consecutivo, avendo registrato il maggior numero di spettatori nella stagione cinematografica 2022-2023. Oltre 90.000 le presenze di pubblico rispetto alle 60.000 dello scorso anno, una crescita del +50% per la struttura, che si è classificata prima tra i 713 monosala italiani.

Un risultato ottenuto dalla Fondazione Piccolo America, che riceve il premio a Sorrento nell’ambito della 46esima edizione de Le Giornate professionali di cinema promosse da ANEC e ANICA, a due anni dalla riapertura della storica sala di Trastevere, dopo oltre dieci anni di abbandono. “Vincere per il secondo anno Il Biglietto D’Oro per la stagione corrente è per noi una grande soddisfazione, perché ci conferma che la formula del Troisi funziona: da una parte cercare sempre strade innovative nella programmazione, dall’altra puntare a creare un nuovo ruolo per la sala cinematografica nel tessuto urbano. Quest’ultima infatti è vissuta come luogo d’incontro sempre più inclusivo, con la sua aula studio aperta h24 365 giorni l’anno, che garantisce per chiunque un accesso libero e gratuito in uno spazio nel centro storico, contribuendo così anche alla riduzione delle disuguaglianze sociali. Un risultato che per noi rappresenta l’ulteriore conferma di un’altra possibilità anche per le sale abbandonate, che possono ambire a futuri migliori rispetto a cambi di destinazione d’uso diversi da quelli sociali e culturali. Un lavoro, sostenuto dal dialogo quotidiano con i distributori e con tutta l’industria cinematografica che ringraziamo per la collaborazione” ha dichiarato Valerio Carocci, presidente del Piccolo America.

Al via il tour negli Usa di Zucchero con Bocelli, fino al 17 dicembre

Al via il tour negli Usa di Zucchero con Bocelli, fino al 17 dicembreRoma, 29 nov. (askanews) – Da stasera, mercoledì 29 novembre, fino al 17 dicembre, Zucchero “Sugar” Fornaciari sarà in concerto negli Stati Uniti insieme ad Andrea Bocelli.

Uno show emozionante in cui i due artisti attraverseranno le città di San Antonio, Dallas, Louisville, Boston, Philadelphia, Hartford, Baltimore, New York e Hollywood, regalando al pubblico d’oltreoceano grande musica e forti emozioni. Intanto, Zucchero si prepara a tornare nel 2024 con tutta la sua energia e la sua straordinaria band con “Overdose D’Amore World Wild Tour”.

Il tour internazionale “Overdose D’Amore World Wild Tour” si apre con 3 date alla Royal Albert Hall di Londra il 30 marzo, il 31 marzo e l’1 aprile 2024 per poi proseguire in Danimarca, Svezia, Norvegia, Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania, Islanda, Bulgaria e altri paesi in via di definizione… fino a toccare l’Italia per quattro imperdibili eventi negli stadi italiani (prodotti da Friends & Partners): 23 giugno al Bluenergy Stadium – Stadio Friuli di Udine; 27 giugno allo Stadio Dall’Ara di Bologna; 30 giugno allo Stadio Franco Scoglio di Messina; 4 luglio allo Stadio San Siro di Milano.

I biglietti per le date di Udine, Bologna e Milano sono disponibili su Ticketone.it e nei punti di vendita abituali, mentre quelli per la data di Messina su Ticketone.it, Ciaotickets e Box Office Sicilia e nei punti di vendita abituali.

A Christmas Carol Musical in scena all’Auditorium Conciliazione

A Christmas Carol Musical in scena all’Auditorium ConciliazioneRoma, 29 nov. (askanews) – La Compagnia Bit ritorna in scena con A Christmas Carol Musical opera originale, definito dal pubblico “lo spettacolo di Natale italiano da non perdere”. Dopo gli straordinari numeri raggiunti nelle scorse stagioni (100.000 spettatori superati, 85 repliche – di cui 70 Sold out, 3 standing ovation) ritorna per il sesto tour a grande richiesta in tutta Italia.

Il più famoso romanzo di Natale di Charles Dickens, adattato per il teatro musicale da Melina Pellicano (autrice e regista) con le musiche di Stefano Lori e Marco Caselle, è pronto a far sognare adulti e bambini. Sul palco nel ruolo di Ebenezer Scrooge, Fabrizio Rizzolo e un cast artistico di oltre 20 elementi, effetti speciali curati da Alessandro Marrazzo, musiche originali, 150 costumi ed imponenti scenografie. Melina Pellicano, regista e autrice del libretto nell’adattamento al musical ha voluto essere il più fedele possibile al romanzo perché la scrittura di Dickens si mostra già di per sé molto teatrale. Il vecchio Ebenezer Scrooge, dopo la morte del suo socio d’affari Jacob Marley, continua a condurre il suo banco d’affari con cinica avarizia rifuggendo da ogni rapporto umano e affamando il suo sfortunato impiegato Bob Cratchit. Scrooge odia il Natale e nemmeno l’invito a cena di suo nipote riesce a fargli cambiare idea. La notte della vigilia riceve la visita del fantasma del suo defunto socio Jacob Marley che gli annuncia la visita di tre spiriti. Lo spirito dei Natali passati gli mostra gli errori della sua vita passata, lo spirito del Natale presente gli fa vedere la felicità che il Natale genera, mentre lo spirito dei Natali futuri gli mostra il suo orrendo destino qualora non modificasse la vita che ora conduce. Dopo la visita degli spiriti Scrooge si risveglia la mattina di Natale profondamente cambiato nell’anima, aprirà finalmente i suoi occhi a sentimenti di generosità e amore. D’ora in poi non mancherà mai di festeggiare il Natale e non perderà nessuna occasione per fare del bene.

Scrooge compie una trasformazione, un cambiamento importante la notte della vigilia di Natale. Il Natale può essere un’occasione in cui potersi fermare a riflettere, un momento per porsi in maniera propositiva verso il cambiamento. Diventa un’occasione per un coraggioso atto di trasformazione, che ognuno di noi vorrebbe fare, ma che spesso dimentica.

”Chicago Il Musical” al Teatro Brancaccio fino al 10 dicembre

”Chicago Il Musical” al Teatro Brancaccio fino al 10 dicembreRoma, 29 nov. (askanews) – Dopo il grande successo ottenuto negli ultimi due anni con Pretty Woman e Sister Act il Musical, Stage Entertainment e Matteo Forte annunciano la nuova produzione per il 2023, Chicago Il Musical che arriva a Roma al Teatro Brancaccio dal 29 novembre al 10 dicembre.

“Si tratta – spiega Matteo Forte – di uno degli spettacoli più espressivi, di sostanza e noti di Broadway da cui è stato anche tratto il film da Oscar con l’eccezionale interpretazione di Catherine Zeta-Jones. Anche con Chicago ci auguriamo di aver azzeccato il titolo, proponendo al grande pubblico e agli appassionati di musical uno spettacolo caratterizzato da musiche e canzoni indimenticabili che, ne siamo certi, faranno vivere allo spettatore una serata di intrattenimento davvero unica”. Scritto da tre autori d’eccellenza John Kander (musica), Fred Ebb (testi e libretto) e Bob Fosse (libretto, regia e coreografia), Chicago è uno dei grandi classici del musical. E’ uno spettacolo la cui fama internazionale è aumentata notevolmente in tutto il mondo dopo l’uscita del film nel 2002 (vincitore di 6 premi Oscar), diretto da Rob Marshall, scritto da Bill Condon e basato e interpretato da Renée Zellweger, Catherine Zeta-Jones, Richard Gere e John C. Reil.

Grazie ad un mix unico fatto anche di tanto jazz, canzoni spettacolari e coreografie sorprendenti, Chicago è considerato non solo uno dei musical più noti di Broadway, ma anche uno dei più celebri e longevi. Dopo il debutto a Broadway nel 1996, in oltre 25 anni è stato rappresentato in 36 paesi e premiato con 6 Tony Awards per ‘Miglior Regia’, ‘Miglior Coreografia’ e ‘Miglior Revival di un Musical), 2 Olivier Awards, un Grammy e migliaia di standing ovation.

Lo sfondo è la ruggente metropoli dell’Illinois, un universo brulicante di storie, intrighi, sete di successo e manipolazione dell’opinione pubblica da parte dei media. 

Fabrizio Venturi: Festival cristiano trampolino per la Christian Music

Fabrizio Venturi: Festival cristiano trampolino per la Christian MusicRoma, 28 nov. (askanews) – Preparativi in corso per la terza Edizione del Sanremo Cristian Music Festival 2024. Un Festival che ha, nel corso delle due precedenti edizioni, reso celebri diversi concorrenti: il vincitore della prima edizione Frà Vinicius, il terzo classificato, il rapper Shoek, la vincitrice del premio della critica della seconda edizione Federica Paradiso, la quale con la sua canzone è stata ospite di diverse trasmissioni televisive e radiofoniche e Padre Luca Arzenton che ha sottoscritto un contratto discografico con una prestigiosa etichetta discografica della Christian Music.

La canzone cristiana si sta affermando nel mercato discografico italiano grazie al contributo del Festival della Canzone Cristiana ideato e diretto dal cantautore e Direttore artistico Fabrizio Venturi. “Il Festival della Canzone Cristiana è un trampolino di lancio per chi canta canzoni di ispirazione cristiana, un genere che, pian piano, si sta affermando e riscuotendo successo tra i giovani. La terza edizione vedrà la partecipazione di nuove promesse della musica e della canzone cristiana che avranno la possibilità di farsi conoscere dal grande pubblico. “Daremo molta visibilità ai partecipanti e creeremo un canale televisivo tematico per consentire una maggiore presenza della musica cristiana sui media, nonché delle star della canzone cristiana italiana ed internazionale” ha dichiarato Fabrizio Venturi, il quale ha aggiunto: “Sarà il 2024 un anno che consacrerà la Canzone Cristiana nel mondo musicale italiano. Noi abbiamo abbattuto quello che poteva essere un pregiudizio sulla Christian Music, fondato sul fatto che esistessero differenze rispetto ad altri generi, ma così non è proprio in quanto la Christian Music è uguale e paragonabile alla musica che si ascolta quotidianamente in radio, con la sola differenza che, nei suoi testi, invece di parlare di una donna, di un calciatore, di un ciclista o di altri temi, si parla di Dio. Anche Renato Zero, dopo la prima edizione del Festival della Canzone Cristiana Sanremo 2022, ad aprile, esordisce, per la prima volta nella sua carriera, con un album che racchiude 19 brani di musica cristiana, intitolato “Atto di fede”.

Il grande successo raggiunto dal Festival della Canzone Cristiana ha spalancato le porte a molti artisti della Christian music italiana, dando voce, per la prima volta, a questo genere musicale anche in Italia, che è diventata la prima vetrina della musica cristiana, un vero e proprio Festival Cristian Music non inquinato dalla partecipazione di artisti appartenenti ad altri generi, come avviene, invece, in altri eventi similari. Il Festival ha avuto un’evoluzione positiva sia per la qualità delle canzoni, sia per la bravura degli interpreti. Anche per questa edizione avremo voci di rilievo e canzoni di prestigio”. Le iscrizioni, come per le passate edizioni, dovranno pervenire, entro il 15 dicembre 2023, alla Segreteria del Festival info@sanremofestivaldellacanzonecristiana.it, attenendosi scrupolosamente al regolamento, che i candidati trovano già online sul sito del Festival. www.sanremofestivaldellacanzonecristiana.it

Il Festival della Canzone Cristiana si svolgerà dal 7 al 9 febbraio 2024, come nelle due passate edizioni, negli stessi giorni in cui si svolge il Festival della Canzone Italiana. Il Teatro del Festival della Canzone Cristiana, sito in Via Corradi, a Sanremo, sarà allestito per ospitare i 24 cantanti in gara. Le finali saranno trasmesse in diretta da una famosa emittente televisiva nazionale. Radio Mater sarà la radio ufficiale del Festival. Si tratta di un Festival nel Festival, di una staffetta musicale. L’intento e lo spirito sono gli stessi delle precedenti edizioni, ossia realizzare un connubio creativo tra la canzone e la fede e tra la canzone e la lode a Dio. È stato concluso anche un accordo con un network radiofonico italiano. Per certo sappiamo che Fabrizio Venturi ha scelto di essere affiancato ancora una volta da Daniela Fazzolari, brava e bella attrice di Centovetrine e Don Matteo. Ad affiancare Venturi ci saranno anche altri due grandi nomi della TV nazionale, dei quali, allo stato attuale, gli organizzatori non svelano i nomi. “Tra gli ospiti d’onore della kermesse musicale cristiana vi saranno grandi star della Cristian Music internazionale e della TV nazionale. Si riconferma la presenza del super ospite londinese Noel Robinson, un artista famoso a livello internazionale, icona della Musica Cristiana, che riempie gli stadi di tutto il mondo. Per quanto riguarda gli altri ospiti ci riserviamo di rendere noti i nomi nei successivi comunicati” ha aggiunto Venturi, il quale ha sottolineato: “Tutto ciò che il Festival della Canzone Cristiana ha annunciato di fare lo ha sempre fatto: l’Euro Cristian Music Festival a Torino, la Nazionale Italiana Cantanti Cristian Music, la creazione della sua emittente televisiva, la missione di pace a Kiev in Ucraina e altre rilevanti iniziative inerenti il suo messaggio di pace e la sua missione evangelizzatrice”.

Il Direttore artistico ha poi concluso: “A partire dalla prossima estate il Festival della Canzone Cristiana farà un tour di 23 tappe nelle città più belle d’Italia. I contratti sono già stati firmati dal suo Direttore artistico con tre tra le più importanti agenzie di booking. A calcare il prestigioso palco saranno gli artisti ospiti e gli artisti in gara, i quali sono stati presenti nelle tre edizioni del Festival. In sostanza, si è instaurato un processo in crescendo, come speravamo, sin dalla prima edizione del nostro amato Festival, che sarà un grande Festival, all’insegna della nuova evangelizzazione, condotta attraverso la forma espressiva più potente che Dio ci ha donato, ossia la musica, che non conosce né barriere, né limiti. È proprio questo che desideriamo far sapere alla stampa, sottolineando che il nostro sarà un autentico messaggio cristiano, una lode a Dio, una preghiera profondamente vissuta. Il nostro unico intento è diffondere messaggi di pace, di amore e di condivisione, non di chiusura e di scontro. Il messaggio che vogliamo diffondere è quello di Papa Francesco, che esorta ad essere fautori della fratellanza umana, che, come fa la musica, ‘abbraccia tutti gli uomini, li unisce e li rende uguali’. Tale messaggio sorregge il nostro impegno proprio in quanto esso è finalizzato alla realizzazione della pace e della convivenza comune, pilastri ineludibili per la missione civilizzatrice, che la religione cattolica e tutte le religioni, il cui Dio è unico, devono prefiggersi mediante progetti concreti e mediante un dialogo fervente con tutte le realtà presenti nel contesto umano. Alla luce del progetto umanitario della realizzazione della fratellanza umana, che la Chiesa Cattolica si prefigge, richiamando non solo tutte le religioni, ma anche tutti coloro che operano in ogni ambito della vita umana a farsi artefici e promotori della cultura della fratellanza umana, abbiamo voluto anche noi, in veste di fautori di una cultura musicale improntata ai valori della fede cristiana, contribuire a diffondere il messaggio della fratellanza umana. Sant’Agostino affermava che chi canta prega due volte, rimarcando la forza spirituale della canzone. Siamo convinti anche noi che cantare, elevando una lode a Dio, possa essere il modo più rassicurante per affrontare il disagio e lo smarrimento scaturito sia dal deterioramento dell’ecosistema, sia dalla crisi del sistema economico mondiale, che ha provocato nuove forme di povertà, alle quali si aggiunge la povertà morale, di cui sono espressione le guerre in corso. La musica non vi è dubbio che possa rivestire un ruolo educativo e trasformativo in una società, come quella attuale, che sta smarrendo i suoi ineludibili valori umani. Di tale ruolo sono fermamente convinto e, per tale motivazione, ho deciso di realizzare il Festival della Canzone Cristiana”.

Vasco Live 2024, nuova data a Bari il 29 giugno

Vasco Live 2024, nuova data a Bari il 29 giugnoRoma, 28 nov. (askanews) – È sempre corsa al biglietto quando si parla di Vasco Rossi. A grandissima richiesta si aggiunge il 29 giugno, per un totale di 4 concerti a Bari, stadio San Nicola, per l’ambasciatore della “Puglia creativa”.

Un imperdibile show a chiusura del l tour che conta già 7 appuntamenti allo Stadio San Siro di Milano e porta a 4 quelli nel capoluogo pugliese, per un totale di 11 show annunciati. Ecco il calendario aggiornato del più grande rock’n’roll show dell’estate2024! 07 Giugno Milano Stadio San Siro 08 Giugno Milano Stadio San Siro 11 Giugno Milano Stadio San Siro 12 Giugno Milano Stadio San Siro 15 Giugno Milano Stadio San Siro 19 Giugno Milano Stadio San Siro 20 Giugno Milano Stadio San Siro 25 Giugno Bari Stadio San Nicola 26 Giugno Bari Stadio San Nicola 29 Giugno Bari Stadio San Nicola (Nuova Data) 30 Giugno Bari Stadio San Nicola

Al Museo del Saxofono di Fiumicino il “Brag Quartet”

Al Museo del Saxofono di Fiumicino il “Brag Quartet”Roma, 28 nov. (askanews) – Grande festa dedicata al “Brazilian jazz” in programma sabato 2 dicembre alle ore 21:00 al Museo di Saxofono di Fiumicino. Attilio Berni, direttore del Museo, ha infatti invitato a partecipare con un nuovo significativo progetto, il Brag Quartet, formato dal compositore Alberto Giraldi al pianoforte, Stefano Rossini a batteria e percussioni, Alberto D’Alfonso a flauto e sax alto e Gabriel Caporali al basso elettrico.

Il Repertorio prescelto, composto da brani originali di Alberto Giraldi, si ispira ai ritmi ed alle armonie della musica brasiliana delineandosi attraverso l’uso di Samba, Bossa Nova, Baiao, Frevo, Partido Alto: stili che, facenti principalmente capo a pattern ritmici tipici, possono essere ricondotti al complesso della cultura musicale brasiliana. L’incontro tra Stefano Rossini, profondo conoscitore della tradizione brasiliana ed Alberto Giraldi, jazzista con una solida preparazione accademica “tradizionale” di stampo tipicamente europeo, ha consentito di produrre una musica che fotografa il mondo brasiliano, seppur visto con l’occhio europeo, ma senza mai tradirne gli elementi peculiari ed anzi esaltandoli. La presenza nel Quartetto di Gabriel Caporali, bassista di Belo Horizonte, ha consentito di utilizzare nei brani gli accompagnamenti più fedeli alla tradizione tipica del Brasile, permettendo di realizzare le musiche di Giraldi in un modo quasi filologico rispetto alla produzione contemporanea del variopinto paese sudamericano. Il Quartetto si avvalora inoltre della presenza di Alberto D’Alfonso, flautista e saxofonista. In particolare, con il primo dei suoi strumenti – il Flauto – D’Alfonso offre un importante riferimento alla musica brasiliana che ne fa uso costante, soprattutto nella Bossa Nova, laddove l’incedere ritmico fluido e spesso quasi cullante, si giova di timbriche morbide e vellutate come – appunto – quelle del Flauto.

Afferma Giraldi: “Un mio viaggio in Brasile fatto nel 2018, per tenere una masterclass ed un concerto presso il Centro Universitario di Rio Grande do Norte, in Natal, ha coinciso col rivedere, dopo tantissimi anni, l’amico batterista e percussionista Stefano Rossini. Con una certa discrezione – tipica del suo gentile modo di essere e di fare – Stefano mi propone di formare un Ensemble di musica brasiliana. Caso o foriera coincidenza: ed io cosa faccio? Rispondo subito di sì, e con entusiasmo! Abbiamo scelto un certo numero di brani famosi, ma la mia penna non ha retto all’impulso che da sempre mi anima – quello di scrivere – ed ho portato in prova i primi due brani originali. Stefano ne è rimasto colpito. Così io, memore della famosa frase di Alberto Sordi: ‘M’hai provocato e io me te magno!’, non ho impiegato tempo a cedere alle lusinghe ed ho rapidamente completato un intero repertorio di brani originali, in stile brazilian jazz. Sperimentando il Samba, il Bajao, lo Choro, la Bossa Nova, il Frevo, trovando spunti ed idee che hanno acceso in me nuove prospettive, nella pratica – quella di scrivere “à la manière de” – che sin dall’Ottocento ha stimolato diversi blasonati compositori miei predecessori. La musica brasiliana è festa di impulsi, con le sue sincopi a sospendere il tempo, artifici ritmici che rinviano un battere più volte promesso e raggiunto solo qui e là; è festa di sensualità, con le sue appoggiature, i suoi cromatismi, le sue armonie che, sposate al tessuto jazzistico, aprono strade inusitate, eppure così famigliari e comunicative. Quando anche Alberto D’Alfonso e Gabriel Caporali – quest’ultimo brasiliano doc di Belo Horizonte – hanno pronunciato il fatidico “sì” è nato BRAG Quartet, acronimo che mescola il Brasile con le mie iniziali, da un’idea di Stefano Rossini. Stefano ha dato e continua a dare entusiasmo a questo progetto ed io raccolgo con altrettanto entusiasmo, ed ho la sensazione che BRAG Quartet sia una promessa soltanto all’inizio, che nasconda chissà quali altri risultati, perseguiti con amore per le sfide e per la ricerca. Insomma, il nostro BRAG Quartet è tutto questo: espressione di vitalità e della gioia di fare Musica, onorando lo spirito di un popolo – quello brasiliano – che tanto ha dato e dà all’arte musicale, e continuando lo spirito del nostro popolo – quello italiano – che da sempre eccelle nella ricerca di connessioni, di intrecci geografici, culturali ed artistici.” Il concerto verrà preceduto, come da consuetudine del Museo, da un’apericena opzionale al costo di € 15,00. I biglietti per la performance costano invece € 17.00 e sono in vendita sia in loco (suggerita la prenotazione ai numeri del Museo) sia sul sito di Liveticket.it

”No talent”, Ezio Greggio conduce il podcast del “non talento”

”No talent”, Ezio Greggio conduce il podcast del “non talento”Roma, 28 nov. (askanews) – Forse sulla scia del celebre adagio di Andy Warhol, secondo cui, in futuro, tutti sarebbero stati famosi per 15 minuti, negli anni ’80 nasceva la Corrida. Un palcoscenico su cui, davanti a un pubblico attento e molto partecipe, pronto a lasciarsi andare ad applausi scroscianti e molto incline a fare sfoggio di fischietti, coperchi e campanacci, si esibivano coraggiosi dilettanti di tutte le età.

Così oggi, momento storico in cui l’approccio al web è sempre più comparabile a quello che si ha con la televisione, non c’è da stupirsi che questi 15 minuti di successo sia molto più semplice trovarli sui social, a colpi di like e commenti. Quindi Instagram, TikTok e – anche se in minor misura – Facebook sono i blocchi di partenza da cui sono arrivati i temerari concorrenti di NO TALENT, disponibile su tutte le principali piattaforme e realizzato da Dr Podcast, Audio Factory internazionale con sede a Londra e studi di registrazione nelle principali capitali europee. Il podcast è offerto dal Gruppo SELEX, il 2° player del retail italiano con una quota di mercato del 15,1% e un’offerta di 7.700 prodotti a marchio, alimentari e non.

Il podcast, condotto da Ezio Greggio con la partecipazione di Marco Salvati, ribalta i cliché dei tradizionali talent show, mettendo a disposizione uno spazio in cui l’unico requisito richiesto è NON avere talento. Le performance sono un compendio di imitazioni imprecise, qualità canore discutibili, barzellette imbarazzanti. Il talento è un essere mitologico, ed è bene trattarlo con l’ironia che merita, dimostrando che alla fine c’è spazio per tutti, soprattutto per il divertimento.

Ad aprire le danze ci pensano Franco Gioia e Duracell, protagonisti dell’episodio “Fischi e fiaschi”: tra i numerosi fischi e una serie di racconti di vita strampalata, Franco e Pietro, già noti per le loro esibizioni virali sui social media, si misurano con brani come “Asereje” e “Billie Jean”…per una performance che dimostra come, anche i meno talentuosi, possano brillare. Seguono Elisa Mazzuchelli e Ivanah Di Cosmo, volti e voci di “Donne, Astrologia a Motori”. La prima concorrente è Elisa Mazzucchelli, la celebre “Miss Motori” del programma televisivo “Avanti un altro”; dopo Elisa è il turno di Ivana Di Cosmo, meglio nota sui social come Ivanah (con la H), che dà prova delle sue conoscenze in ambito astrologico e racconta le particolarità di ogni segno zodiacale con un focus particolare sulle “corna”.

Il tema della terza puntata è la musica: Enrico Arlandini è il protagonista di “Stonando un invito”. Tra musica e poesia, Arlandini mette a nudo un lato inaspettato del suo talento. Ma il colpo di scena più emozionante è il suo appello per trovare l’anima gemella. Dalla musica si passa al doppiaggio e nella quarta puntata, dal titolo “Le luci rosse del doppiaggio”, a mettersi a nudo è Reytahn, al secolo Gabriele Reitano. Di professione aspirante doppiatore e imitatore, tra doppiaggi audaci, imitazioni sconcertanti e tentativi di creare il trailer “perfetto” per No Talent Show, Reytahn mette alla prova l’equilibrio tra genio e follia e la pazienza dei giudici. Ma Ray Sugar Sandro è “Un artista o un camaleonte?” È questa la domanda attorno a cui ruota il quinto episodio, con protagonista Sandro Micolucci, in arte Ray Sugar Sandro. Si definisce pittore, cantante, attore, showman, stilista fai-da-te, e molto molto altro; gareggia accompagnato da una ballerina con cui si diletta in performance stravaganti e un po’ autocelebrative, sicuramente memorabili! L’ospite della sesta puntata, dal titolo “Tutto quello che c’è dentro”, ha chiaramente “qualcosa dentro” che vuole comunicare al mondo e lo fa in modo sorprendente: si tratta di Marco Andrea Galasso, conosciuto sui social come Ruttarello. Si autoproclama una “Tartarutta Ninja” e il suo ambizioso obiettivo è battere il record di potenza del rutto, a cui si avvicina con un’esplosiva performance da 118 decibel. FEDERICO ANTOINE, noto sui social per le sue esibizioni ad alto spavento che fanno saltare sulla sedia i poveri passeggeri dei mezzi pubblici di Roma, e DIEGO PONESSA, cantante lirico che dopo l’esclusione da una serie di talent show qui trova finalmente un luogo dove liberare la sua voce “unica”, sono al centro dell’episodio dal titolo “LIRICA METROPOLITANA”. Il “FOLCORE INNATO” di DAMON PETROVA e GIGI PESCHERIA è protagonista dell’ottavo episodio: si inizia con Francesco Di Cecco, noto come Damon Petrova, che emoziona Ezio Greggio e Marco Salvati con le sue improbabili cover in dialetto abruzzese, lasciando anche percepire una certa intonazione. Ma a ristabilire l’equilibrio della puntata ci pensa Luigi Pisacane, famoso sui social con il nome di Gigi Pescheria e noto per le sue grida tra i palazzi. Ma perché Giggiolone è diventato famoso? Tra una filastrocca e l’altra ci pensa lui a raccontarlo. I “TRE PER UNA NOTTE” della nona puntata sono VALENTINA LA NOTTE, METROMAN e PEPERINO. Una puntata che è un trionfo dell’assurdo. Si esibisce Valentina La Notte, ma è una cantante di vero talento, come finirà? Tocca poi a Nicolò Modica, detto Metroman, l’eroe dei binari che fa rivivere hit vintage nelle stazioni metropolitane e Gianluca Brunno, sui social Peperino, la “pazza cavallina” che balla, canta e urla con una passione sorprendente. Chi vincerà la puntata? Protagonisti dell’episodio numero 10, dal titolo “BARZELLETTE DA PIANGERE”, sono GENNARO CURRARONE e il suo surreale mondo. Professione animatore napoletano con altissime ambizioni, con la sua esibizione dimostra di non avere alcun talento e lo rivendica con orgoglio. Chiudono la serie TONY REA e MATTIA CERRITO, volti molto noti di TikTok e protagonisti della puntata “CIAO IUSER E ALTRE IMPRECAZIONI”: la notorietà di Tony è dovuta ai suoi video in cui impreca (ogni video un’imprecazione differente) con uno stile inconfondibile, mentre Mattia è noto per le risposte sarcastiche alle domande assurde dei suoi fan.

I 20 anni de “La meglio gioventù”, festa al Cinema Troisi a Roma

I 20 anni de “La meglio gioventù”, festa al Cinema Troisi a RomaRoma, 28 nov. (askanews) – Ha compiuto venti anni “La meglio gioventù”, il film di Marco Tullio Giordana divenuto simbolo di una generazione, trampolino di lancio di una serie di attori italiani che rappresentano oggi il cinema italiano nel mondo. Della durata complessiva di sei ore, nato per la televisione e inizialmente destinato al cinema, dopo il successo mondiale seguito al trionfo a Cannes, dove vinse nella sezione Un Certain Regard con un tripudio di applausi e standing ovation, uscì nelle sale in due parti, diventando un caso cinematografico in Italia e all’estero, e andò in in tv il 7, 8, 14 e 15 dicembre 2003.

Per celebrare il ventennale, il Cinema Troisi riunirà il cast artistico e tecnico del film domenica 3 dicembre a partire dalle ore 17. Al regista Marco Tullio Giordana si uniranno le attrici Sonia Bergamasco, Valentina Carnelutti, Maya Sansa, Jasmine Trinca, Lidia Vitale, gli attori Alessio Boni, Fabrizio Gifuni, Luigi Lo Cascio, gli sceneggiatori Sandro Petraglia, Stefano Rulli, il produttore esecutivo Gianfranco Barbagallo, il direttore della fotografia Roberto Forza, il montatore Roberto Missiroli, il truccatore Enrico Jacoponi. Vincitore di sei David di Donatello, sette Nastri d’Argento, tre Globi d’Oro, candidato agli EFA e ai César, definito dalla rivista Time “cinema di vecchia scuola di grande potere seduttivo, epico” e dal New York Times come il Miglior Film del 2005, il film racconta quarant’anni della nostra storia attraverso le vicende di una famiglia che sembrano toccare tutti gli avvenimenti chiave accaduti in Italia tra il ’66 e il 2003: dall’alluvione di Firenze alla contestazione sessantottina, dalla Fiat alla legge Basaglia, dal terrorismo agli attentati mafiosi, dall’assassinio di Giovanni Falcone agli scandali di Tangentopoli.

Dopo la proiezione integrale del film, il regista e il cast incontreranno il pubblico per un dibattito finale.