Mario Orfeo confermato alla direzione del Tg3Roma, 25 mag. (askanews) – Mario Orfeo resta alla direzione Tg3. La conferma è stata deliberata stamattina dal Cda Rai. Orfeo, 58 anni, napoletano, è direttore del Tg3 dal 2021, ma già in precedenza aveva diretto il telegiornale del terzo canale. Entrato in Rai nel 2009 come direttore del Tg2, nella emittente di Stato ha ricoperto molteplici ruoli apicali: è stato infatti anche direttore del Tg1, direttore generale, e direttore del genere Approfondimenti. Nel corso della sua carriera, inoltre, ha diretto anche Il Mattino di Napoli e il Messaggero di Roma.
Gian Marco Chiocci, un “inchiestista” di lungo corso al Tg1Roma, 25 mag. (askanews) – Gian Marco Chiocci, 59 anni, romano, è il nuovo direttore del Tg1. La sua nomina è stata approvata stamattina dal Cda della Rai, su proposta dell’Ad Roberto Sergio. Prende il posto di Monica Maggioni, la quale è stata a sua volta trasferita alla Direzione editoriale per l’offerta informativa. Cronista e inchiestista di lungo corso, dal 2018 Chiocci era direttore dell’agenzia AdnKronos. In precedenza aveva diretto Il Tempo, quotidiano romano su cui si era formato sul finire degli anni Ottanta, e per molti anni è stato firma di punta del Giornale, quotidiano milanese fondato da Indro Montanelli.
”Coco Chanel” è il nuovo singolo di Boro Boro feat OrianaMilano, 25 mag. (askanews) – “Coco Chanel” è il nuovo singolo di Boro Boro in collaborazione con la star argentina della musica latin Oriana, disponibile da venerdì su tutte le piattaforme digitali per Virgin Records/Universal Music Italia.
Dopo aver collezionato 7 dischi di platino, 1 disco d’oro, oltre 240 milioni di stream e 122 milioni di views su YouTube grazie a hit inarrestabili come i singoli Lento e Nena che hanno dominato le classifiche per settimane, reduce dal successo di Suavemente (la riedizione italiana del brano dell’artista algerino Soolking) – brano che ha consacrato Boro Boro a livello internazionale con oltre 152 milioni di stream sulle piattaforme – e dal suo ultimo singolo “Delincuente” in collaborazione con Elettra Lamborghini, l’artista multiplatino ritorna con “Coco Chanel”. Nel brano la partecipazione di Oriana, star internazionale argentina nota anche per essere legata sentimentalmente al calciatore Paulo Dybala ed essere la nipote della campionessa di tennis mondiale Gabriela Sabatini, che conferma la connessione sempre più solida di Boro Boro con la scena latin d’oltreoceano. L’artista dimostra ancora una volta la capacità di saper declinare i canoni della musica latina all’interno dell’universo musicale italiano. “Coco Chanel” è la massima attestazione di come Boro Boro riesca ad approcciarsi a un genere con degli stilemi saldi in maniera originale e assolutamente credibile offrendo costantemente al pubblico singoli iconici e immancabili per i club di tutta la nazione.
Prodotto da ITACA, il singolo si preannuncia un tormentone dell’estate italiana e internazionale.
Marateale 2023, a Francesca Fagnani premio “Giornalista tv dell’anno”Roma, 25 mag. (askanews) – Cominciano a scaldarsi i motori della XV edizione di “Marateale – Premio internazionale Basilicata” che si terrà dal 25 al 29 luglio a Maratea, nella “perla del Tirreno”, presso l’Hotel Santavenere.
Grande attesa per le novità di questa nuova edizione della kermesse “di cinema per il cinema” che vede in prima linea gli organizzatori Antonella Caramia (Associazione Cinema Mediterraneo) e Nicola Timpone (Direttore artistico della manifestazione), che stanno lavorando ad un programma come ogni anno ricco di contenuti, ospiti e sorprese. Tra i primi ospiti attesi, Francesca Fagnani, giornalista e conduttrice del programma tv “Belve” – andato in onda per la prima volta in prima serata quest’anno su Rai2 – e co-conduttrice della seconda serata del Festival di Sanremo 2023, a cui sarà consegnato il “Premio giornalista televisiva dell’anno”.
“Autentica, acuta e tagliente, senza mai apparire offensiva, le interviste di Francesca Fagnani spiccano per un’identità riconoscibile che indiscutibilmente fanno di lei la giornalista televisiva dell’anno” commentano Antonella Caramia e Nicola Timpone.
E’ morta Tina Turner, la regina del RockRoma, 24 mag. (askanews) – E’ morta, all’età di 83 anni, Tina Turner. A darne notizia il suo portavoce: “Tina Turner, la regina del Rock’n Roll’ è morta serenamente oggi all’età di 83 anni dopo una lunga malattia nella sua casa di Kusnacht vicino a Zurigo, in Svizzera. Con lei, il mondo perde una leggenda della musica e un modello”. Con una carriera lunga più di mezzo secolo, che va dagli anni sessanta agli anni duemila, è stata definita “La regina del rock and roll”. Nel 1991 è stata inserita assieme all’ex marito Ike Turner nella Rock and Roll Hall of Fame, e nel 1967 è diventata la prima artista afrostatunitense e la prima donna ad apparire sulla copertina della rivista Rolling Stone. Nel 1986 ha ricevuto una stella sulla Hollywood Walk of Fame.
Cantante, ballerina e attrice statunitense era nata il 26 novembre 1939 a Nutbush, nel Tennessee. All’anagrafe Anna Mae Bullock, ha iniziato la sua carriera musicale negli anni ’50 come membro del duo Ike & Tina Turner. Il gruppo ha ottenuto successo con canzoni come “A Fool in Love” e “River Deep – Mountain High”. Tuttavia, la relazione tumultuosa con Ike Turner ha portato alla fine della loro collaborazione nel 1976. Dopo il divorzio, Tina ha intrapreso una carriera solista e si è rivelata un’incredibile artista indipendente. Il suo album del 1984, “Private Dancer”, è stato un enorme successo e ha prodotto hit come “What’s Love Got to Do with It” e “Let’s Stay Together”. Ha vinto numerosi premi, tra cui 12 Grammy Awards, e ha consolidato il suo status di icona della musica. La sua energia sul palco e la sua potente voce l’hanno resa famosa in tutto il mondo. Conosciuta per le sue performance energetiche e coinvolgenti, spesso accompagnate da spettacolari coreografie. Ha continuato a registrare album di successo negli anni ’80 e ’90, dimostrando la sua versatilità artistica.
Nel corso degli anni, ha affrontato sfide personali e ha superato difficoltà emotive. Nel 2022 il figlio Ronnie fu trovato morto nella sua casa di Los Angeles. L’uomo aveva 62 anni e aveva avuto un cancro. La morte di Ronnie è arrivata 4 anni dopo che il figlio maggiore della nota cantante statunitense, Craig, si suicidò sparandosi nel luglio 2018. Ha scritto due autobiografie, “I, Tina” e “My Love Story”, che hanno offerto uno sguardo intimo sulla sua vita e sulle sue lotte. È diventata un simbolo di forza e resilienza per molte persone in tutto il mondo. Nel 2008, Tina ha annunciato il suo ritiro ufficiale dalle tournée, ma ha continuato a lavorare su progetti musicali e cinematografici. Nel 2021, è stata pubblicata una docuserie sulla sua vita chiamata “Tina”, che ha ricevuto ampi consensi da critica e pubblico. Tina Turner è un’icona della musica, una voce potente e una presenza scenica straordinaria. La sua influenza e il suo impatto sulla cultura pop sono indiscutibili, e il suo percorso artistico ha ispirato molti artisti successivi. È una leggenda vivente, amata e rispettata in tutto il mondo per il suo talento e la sua autenticità.
Torna Cantiere d’Arte di Montepulciano, alla sua 48ma edizioneRoma, 24 mag. (askanews) – Torna anche quest’anno il Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano, giunto ormai alla sua 48ma edizione, con una proposta sempre più varia e attenta alle tendenze contemporanee: a cominciare da James MacMillan, compositore dell’inno al corteo funebre della Regina Elisabetta che sarà presente in loco insieme ad un cenacolo tra giovani musicisti e grandi artisti di fama in continuità con l’eredità di Hans Werner Henze, fondatore, ormai mezzo secolo fa, di questo storico happening.
Quest’anno per la prima volta Cantiere d’Arte sarà anche a Pienza e al Museo Etrusco di Chiusi a sostegno del progetto di candidatura della Valdichiana Senese a Capitale Italiana della Cultura 2026. La banda del borgo di Montepulciano diventa portatrice di musica contemporanea su commissione per la tradizionale apertura venerdì 14 luglio; il seguente concerto sinfonico con l’Orchestra della Toscana diretta da Roland Böer con gli eccellenti solisti Gabriel Schwabe al violoncello e Hellen Weiss al violino per un impaginato tra grande Ottocento tedesco; e James MacMillan, assurto alle cronache mondiali per il suo inno al corteo funebre della Regina Elisabetta e che sarà presente a Montepulciano: sin dal primo giorno dunque il Cantiere mostra la sua continuità etica, estetica ed artistica col dettato di Henze mescolando tradizione popolare e cultura alta, affermati professionisti e giovani talenti, ma anche dilettanti, repertorio di tradizione e novità assolute e progetti impegnativi come il Light Percussion del Lugano Percussion Ensemble, tutto dedicato a sfatare il cliché sulle capacità espressive delle percussioni.
Una rassegna senza routine, sempre giocata sul rischio culturale, sulla sfida alle convenzioni, ancora più d’impatto considerata la sua collocazione in borghi sempre sotto i 15.000 abitanti, un festival che da quasi 50 anni capovolge le aspettative del pubblico, come nel nuovo allestimento dell’opera giovanile e primo Singspiel di Mozart “Bastien und Bastienne k 50”, che verrà diretto da Tito Ceccherini, stimato interprete con solide collaborazioni con orchestre importanti come BBC Symphony, qui sul podio della Wunderkammer Youth Ensemble. Un Cantiere che offre al suo interno infiniti percorsi diversi in base anche al genius loci degli spazi di spettacolo, a partire dal Bagno Grande di San Casciano dei Bagni, luogo della recente e sensazionale scoperta dei bronzi di epoca etrusca, che ospita sabato 29 luglio Substrata, performance elettroacustica dove la stratificazione della materia porta alla luce i misteri delle culture antiche con il lirismo del flauto di Roberto Pasquini e la manipolazione elettronica di Davide Vannuccini; la duecentesca chiesa di San Leonardo a Montefollonico presenta invece sabato 15 un programma di rare composizioni barocche in trio d’archi e clavicembalo; e ancora, la splendida Riserva Naturale di Pietraporciana sul crinale tra Val d’Orcia e Val di Chiana per le cui grotte, sentieri e faggete l’occhio può spaziare dal Trasimeno all’Amiata, dove si terrà il progetto Peripatetiche all’ascolto, workshop di esplorazione sonora pensato per il dialogo tra suono naturale e suono riprodotto, ma soprattutto incentrato sull’arte sempre più rara dell’ascolto come gesto consapevole di civiltà.
O anche il rinascimentale Tempio di San Biagio a Montepulciano, che ospiterà fra gli altri il concerto dell’affermato basso Riccardo Zanellato in un percorso dedicato all’arte della trascrizione musicale; Santa Maria delle Grazie, il cui prezioso organo secentesco a canne di cipresso accoglierà il virtuoso Adriano Falcioni, Palazzo Ricci tra musica da camera ed elettronic; l’austero Cortile delle Carceri la cui splendida acustica a cielo aperto sarà cornice perfetta di molte nuove commissioni di musica da camera senza dimenticare l’omaggio a Berio e al suo milieu o il virtuoso della chitarra Giulio Tampalini; e poi il primo violoncello della Scala Sandro Laffranchini nel Chiostro della Fortezza di Montepulciano, oppure l’imponente Castello di Sarteano, le cui scabre mura medievali ospiteranno un progetto tra teatro, installazione o tableau vivant contemporaneo dedicato a Shakespeare a cura della Nuova Compagnia degli Arrischianti. Ma come sempre il cuore pulsante rimarrà la Piazza Grande, dove – oltre agli eventi dell’apertura ed al concerto di chiusura con Daniele Giorgi sul podio di fronte ad un organico di ampie proporzioni con l’Orchestra Poliziana, due pianoforti e due cori su musiche di Elgar e Bizet – si avrà anche il debutto della Compagnia Cantiere Danza, guidata da Silvia Azzoni e Oleksandr Ryabko con i Solisti dell’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento e la coreografia di Kristina Paulin dedicata alla vita di Mozart, come pure lo spettacolo di danza jazz Agata con Sosta Palmizi.
Il settecentesco Teatro Poliziano, vera anima del Cantiere e dell’attività musicale, didattica e culturale della cittadina per tutto l’anno, ospiterà non solo l’opera giovanile di Mozart ma anche la prima assoluta di Cronache del bambino anatra, drammaturgia di Sonia Antinori traslata in teatro musicale, con la partitura commissionata all’autorevole Antonio Giacometti e la regia affidata all’esperienza di Luca Valentino. Insieme al soprano in carriera Tiziana Tramonti, sono in scena il Coro di voci bianche e i piccoli protagonisti selezionati nel locale Istituto di Musica: una conferma di come la vera sperimentazione passi non solo dalla scelta dei repertori, ma anche dalla coraggiosa intuizione di Henze di far lavorare con stimati professionisti giovani ragazzi. Anche se un giorno forse faranno altre carriere, rimarranno sicuramente per tutta la vita un pubblico attento, consapevole, educato e ricettivo: proprio ciò che oggi manca alla cultura musicale europea e che Montepulciano coltiva invece ogni anno con meticolosa dedizione, creando così l’orizzonte d’attesa più preparato ad accogliere con favore e curiosità i suoni dell’oggi. Importante anche quest’anno lo spazio dedicato alla musica folklorica in dialogo con la scrittura accademica, dal progetto East Side Story che esplora l’Oriente attraverso lo sguardo di compositori classici e contemporanei con Paolo Marzocchi al pianoforte e I Canti dal Mondo nel rinascimentale Chiostro di Sant’Agnese, che spazia dai Folk Songs di Berio ai canti contemporanei dell’iraniano Reza Vali, tra i compositori più stimati nel panorama anglosassone, fino alla prima assoluta di Vincenzo Parisi, Canti di Filatrici.
Riassume così il suo Cantiere 2023 il Direttore Artistico Mauro Montalbetti: “Ogni anno la sfida di ricreare a Montepulciano il sogno di Henze, cioè un vero cenacolo d’arte trasversale non solo alle discipline artistiche ma anche alle competenze dei protagonisti, facendo vivere e lavorare insieme grandi artisti di fama internazionale con studenti e bravi dilettanti, pare sempre più grande di noi: ma alla fine tutto magicamente va al suo posto ed i grandi artisti sono sempre più felici di prendere parte a questa utopia terrena che è prima di tutto un’esperienza umana ed artistica imperdibile e poi, molto ma molto dopo, un’occasione professionale. Ringrazio la generosità ed il coraggio di tutti i protagonisti e soprattutto ringrazio la storia di educazione e crescita collettiva che ho ereditato e che voglio fortissimamente traghettare col mio lavoro verso un futuro sempre più solido, perché credo che mai come oggi le utopie siano l’ossigeno di cui la nostra società ha bisogno per continuare a vivere civilmente. E ringrazio anche tutta la comunità che vive tutto l’anno attorno al Cantiere e che con la sua fedeltà e passione lo protegge, in primis le istituzioni cittadine e regionali, che condividono con noi intenti e ideali”.
Helen Mirren apre “Ora! Fest”, festival di cinema per l’ambienteRoma, 24 mag. (askanews) – Al via Ora! Fest, festival internazionale del cinema dedicato ad ambiente, sostenibilità e giustizia sociale, in programma a Monopoli, in Puglia dal 3 al 7 giugno, presieduto da Giovanni De Blasio con la direzione artistica di Silvia Bizio e la direzione generale di ArtsFor_.
Ad aprire l’edizione 2023 ci sarà l’attrice premio Oscar Helen Mirren, protagonista della prima giornata del Festival, che si unisce alle numerose star nazionali e internazionali che sfileranno sul tappeto rosso della kermesse, come Marisa Tomei, membro del comitato onorario, presieduto da John Turturro. Tra le altre star attese Terry Gilliam, Matt Dillon, André Aciman, Maria Sole Tognazzi, Sabina Guzzanti. Al Festival anche Matthew Modine con il quale Ora! Fest ha stretto un accordo con la sua casa di produzione la Cinco Dedos Production per realizzare un video di 50 secondi, “Heaven on Earth”, narrato dallo stesso Modine, che sarà anche la sigla della manifestazione. Inoltre, l’attore mostrerà anche il suo impegno per l’ambiente con “Ripple Effect”, la sua nuova serie in 5 episodi incentrata sulla sostenibilità ambientale, di cui verrà mostrata un’anteprima di 8 minuti.
La giuria dei lungometraggi presieduta da Alfre Woodard (“12 anni Schiavo”, “Crooklyn” “Desperate Housewives”, vincitrice di un Emmy Award per “The Practice”) sarà affiancata dallo sceneggiatore e produttore candidato all’Oscar Alessandro Camon (“Oltre le regole: the Messenger”, “Wall Street”), l’ex direttore del Centro sperimentale di Cinematografia Marcello Foti, l’ex modella e attrice Antonia Dell’Atte e Lawrence Bender produttore dei film piùacclamati di Quentin Tarantino, da “Pulp Fiction” a “Kill Bill”, e dei due documentari emblematici sull’ambiente “Una scomoda verità” (1 e 2). La giuria dei cortometraggi è invece presieduta dallo scrittore André Aciman, autore del bestseller “Chiamami col tuo nome”, insieme alla produttrice e direttrice di Cortinametraggio Maddalena Mayneri, e l’attore Richard Flood (Grey’s Anatomy). Un premio speciale, Premio Sguardi Giovani al miglior cortometraggio, verrà inoltre conferito da una giuria di 60 giovani studenti delle scuole superiori di Monopoli, coinvolti da Sudestival nel progetto della manifestazione. Ora! Fest vuole essere un nuovo evento culturale che mira a valorizzare il cinema come strumento di espressione artistica e di riflessione sui temi più urgenti del nostro tempo come la sostenibilità sociale e la cultura ambientale.
All’interno del fitto cartellone di appuntamenti, le giornate del Festival saranno arricchite da un programma di approfondimento e intrattenimento culturale realizzato in collaborazione con Lucy. Sulla cultura, rivista multimediale che si occupa di cultura, arti e attualità, diretta da Nicola Lagioia. Lo stesso Lagioia, sarà protagonista durante la manifestazione, insieme a Paolo Giordano, di una lettura di “Tasmania” nel panel “Raccontare il cambiamento: l’importanza della letteratura e del cinema nella crisi climatica” e del podcast live “Fare un Fuoco”, eventi realizzati in collaborazione con Lucy. Sulla Cultura. Il Festival è promosso e sostenuto dalla Regione Puglia e dal Comune di Monopoli, che conferiscono il patrocinio alla manifestazione e, soprattutto, ne condividono progettualità e obiettivi.
Tra gli ospiti di Max Pezzali a “Il Circo Max” Lazza e Articolo 31Roma, 24 mag. (askanews) – Max Pezzali, indiscusso protagonista della stagione live italiana 2022/2023 con oltre 30 date interamente sold out nei Palazzetti, che hanno seguito il doppio appuntamento – sempre tutto esaurito – allo stadio San Siro nel luglio scorso, torna sul palco per quella che si preannuncia una festa straordinaria, che concluderà in grande le celebrazioni dei 30 anni di carriera di uno degli artisti italiani più amati di sempre, capace di coinvolgere in maniera trasversale intere generazioni. Per la prima volta al Circo Massimo di Roma, Pezzali presenta “Il Circo Max” sabato 2 settembre 2023.
È la prima volta che Max Pezzali si esibisce nel luogo più maestoso ed emblematico per un musicista, in una giornata memorabile che consacra il sodalizio dell’artista con la città eterna. Tutta Italia, commossa e felice, ha cantato allo stadio Meazza e durante il tour nei Palasport – proseguito da fine novembre a metà maggio – canzoni che sono diventate la colonna sonora della vita di almeno tre generazioni. “Il Circo Max” sarà l’occasione di riascoltarle, alternate ad altri successi firmati da grandi artisti del panorama musicale italiano e amici di Max, che parteciperanno all’evento. Tra gli attesi ospiti, anche lo special set Deejay time: Albertino, Fargetta, Molella e Prezioso porteranno in consolle dal vivo l’incredibile, poderoso e indelebile show che ha fatto la storia della musica dance. Ecco i primi ospiti annunciati: Articolo 31, Colapesce Dimartino Dargen D’amico, Lazza, PAola & Chiara, Sangiovanni. L’art direction dell’evento, dai visual onstage al concept della locandina e delle altre grafiche, è firmata da Sergio Pappalettera, storica collaborazione di Max Pezzali dall’inizio della sua carriera: sue sono le copertine di album iconici della storia della musica italiana, tra cui anche proprio i due album di debutto Hanno Ucciso L’Uomo Ragno e Nord Sud Ovest Est (che a giugno celebra 30 anni dalla pubblicazione) diventati nel tempo veri e propri album-manifesto degli Anni Novanta.
Max Pezzali è partito da Pavia e ha raggiunto Roma a bordo della sua Harley-Davidson per la presentazione alla stampa che si è tenuta al Campidoglio il 24 maggio alla presenza del Sindaco Roberto Gualtieri e dell’Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda Alessandro Onorato.
Materia (Prisma) di Marco Mengoni tra Inclusione e soddisfazioneMilano, 24 mag. (askanews) – “Sono molto soddisfatto, non mi aspettavo di rivivere tante cose così importanti e nel modo giusto. La parola per descrivere questo album è soddisfatto, perchè sono riuscito a mettere tutto dentro nel prisma magico, è un oggetto che filtra e fa entrare una luce bianca e la scompone in tutti i colori che compongono le mie riflessioni di questi 34 anni di vita. L’uomo è un prisma: ha la capacità di assorbire esperienze, filtrarle e scomporle per analizzarne ogni possibilità e ogni significato… Esiste solo una differenza: l’uomo ha una coscienza, il prisma no” Marco Mengoni ha gli occhi che brillano presentando alla stampa il suo nuovo album Materia (Prisma), disponibile da venerdì 26 maggio per Epic Records Italy / Sony Music Italy e già in pre-order e pre-save. Si tratta del terzo progetto discografico che conclude la trilogia multiplatino Materia, un percorso in tre album che presenta tre anime differenti e complementari, inaugurato a dicembre 2021 con Materia (Terra) e proseguito ad ottobre 2022 con Materia (Pelle).
L’ultimo album di Marco Mengoni Materia (Prisma) arriva a pochi giorni dalla partecipazione del cantautore all’Eurovision Song Contest 2023, l’evento non sportivo più seguito al mondo, che lo ha visto classificarsi alla quarta posizione con Due Vite, aggiudicandosi inoltre il Marcel Bezençon Composer Award, il premio assegnato per la miglior composizione da tutti gli autori dei brani in gara. “Eurovision è un palco che mi ha permesso di arrivare a tante persone. La bandiera arcobaleno con cui ho sfilato nella flag parade è segno di inclusività, che comprende tutte le minoranze, anche se poi sono le cosiddette minoranze a comporre l’umanità. Io ero lì a rappresentare l’Italia e penso che l’Italia debba essere fiera di quello che è. Ultimamente però si stanno portando temi sul tavolo con cui io non sono d’accordo e volevo dire a una platea più vasta possibile che in Italia non la pensano tutti così, in tanti sono preoccupati per quello che sta accadendo nel nostro paese anche oltre oceano” ha raccontato Mengoni che poi ha precisato di non aver voluto cantare in inglese anche se questo magari lo avrebbe potuto aiutare: “L’Eurovision è nato per unire i popoli e far conoscere le culture, se avessi cantato in inglese non avrei rappresento l’Italia, ma penso che il mio messaggio di inclusività e per il rispetto dei diritti e della libertà sia comunque arrivato a tutti, anche se mi spaventa il retro pensiero che c’è dietro a certi messaggi che ci sono in Italia, mi fa paura il fatto che ci siano persone che hanno il potere di fare le leggi che possono andare contro la libertà e i diritti”.
Con questo nuovo ed ultimo capitolo Materia (Prisma), il cantautore esplora nel profondo ogni singola sfaccettatura che caratterizza l’essere umano, traducendo in musica le esperienze e gli insegnamenti che ha fatto propri grazie al suo spirito d’osservazione che da sempre lo accompagna, come lui stesso racconta: “Ho pensato, vissuto e scritto questo album analizzando stati d’animo e comportamenti, da quelli più carnali o poco razionali, ma anche quelli abituali e conosciuti, cercando di mostrare una visione filtrata di quel che la natura umana mi ha mostrato”. Materia (Prisma) suggella un percorso unico di oltre due anni e uscirà questo venerdì insieme al nuovo singolo Pazza musica – e al videoclip ufficiale – che vede Marco Mengoni ed Elodie per la prima volta insieme in un progetto discografico. Il brano, scritto da Paolo Antonacci, Davide Petrella, Davide Simonetta e Stefano Tognini (Zef) e prodotto da E.D.D., Simonetta e Zef, è un inno alla libertà. “Con lei ho un rapporto di amicizia molto intenso, ci sentiamo e ci confrontiamo in continuazione, il brano è un invito e un augurio che faccio a entrambi e a tutti di poter assaporare il piacere di lasciarsi andare abbandonando le preoccupazioni quotidiane”.
Materia (Prisma) si sviluppa in 10 tracce e apre con il brano vincitore della 73esima edizione del Festival di Sanremo e quarto classificato all’Eurovision Song Contest, Due vite. Il brano è già certificato triplo disco di platino, ha totalizzato oltre 135 milioni di stream audio/video, è tornato, post finale all’ESC, nella top 200 della classifica global di Spotify. La tracklist prosegue con Fiori d’orgoglio (feat. Ernia): un ritmo travolgente racconta le difficoltà che si presentano quando si sente il bisogno di tornare sui propri passi dopo gli errori commessi in un rapporto. Si prosegue con Incenso: una ballad classica sporcata con elementi come synth, vocoder, per darle un carattere più spinto. Si passa poi a The damned of the Earth: una canzone con un testo profondo e intenso: il riferimento chiaro è alla piaga del caporalato, alla violenza e alla disumanità che si porta dietro. “Non è un pezzo politico ma un pezzo che riflette sulla storia. Sento di avere la paura per il futuro rispetto ad alcune libertà e diritti dell’uomo, sentivo l’esigenza di scrivere un pezzo su questo, sentivo il bisogno di urlarlo. Le cose non stanno cambiando nel verso giusto e per questo bisogna continuare a lottare per avere un mondo più libero e più inclusivo. So in che mondo voglio vivere e dove stiamo andando non mi piace”. Marco Mengoni quest’estate sarà live negli stadi a Bibione (17 giugno), Padova (20 giugno) Salerno (24 giugno), Bari (28 giugno – SOLD OUT), Bologna (1 luglio – SOLD OUT), Torino (5 luglio), Milano (8 luglio – SOLD OUT) e il 15 luglio al Circo Massimo per il gran finale. I live in Italia anticipano il primo tour di Marco Mengoni nei grandi spazi europei in programma il prossimo autunno a Barcellona (18 ottobre al Sant Jordi Club), Bruxelles (21 ottobre al Forest National), Amsterdam (23 ottobre all’AFAS Live), Parigi (25 ottobre allo Zénith Paris), Francoforte (27 ottobre presso Jahrhunderthalle), Vienna (29 ottobre al Gasometer), Zurigo (31 ottobre presso Hallenstadion) e Monaco (2 novembre all’Olympiahalle).
Torna Cinema in Festa, dall’11 al 15 giugno biglietti a 3,50 euroRoma, 23 mag. (askanews) – Al via a giugno la seconda edizione estiva di Cinema in Festa, l’occasione per vedere i film al cinema a un prezzo speciale. L’iniziativa è promossa da Anica e Anec con il supporto del MiC e la collaborazione del David di Donatello – Accademia del Cinema Italiano.
Cinema in Festa è il progetto lanciato nel 2022 e che andrà avanti fino al 2026: ogni anno, a giugno e a settembre, per 5 giorni dalla domenica al giovedì, il biglietto costerà soltanto 3,50 euro per tutti i film. La seconda edizione partirà domenica 11 giugno e si concluderà giovedì 15 giugno con le nuove uscite della settimana. Ispirato alla “Fête Du Cinéma” francese, il progetto è nato dalla collaborazione tra distributori e cinema per garantire agli spettatori italiani una stagione cinematografica lunga dodici mesi. La prima edizione di settembre 2022 ha totalizzato 1,15 milioni di spettatori e quest’anno l’iniziativa si inserisce nell’ambito di “Cinema Revolution – Che Spettacolo L’Estate”, la campagna sostenuta dal MiC che trasforma l’estate 2023 in una stagione straordinaria di film e promozioni.