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Il quinto film dei Me Contro Te conquista il box office

Il quinto film dei Me Contro Te conquista il box officeRoma, 24 ott. (askanews) – “Me Contro Te Il Film – Vacanze in Transilvania” è il miglior incasso al box office nel suo primo weekend in sala con un risultato di 2.078.000 euro in cinque giorni di programmazione (escluse le anteprime) e più di 300.000 presenze in sala. Il quinto film dei “Me Contro Te”, i personaggi più amati dai bambini, è uscito nelle sale giovedì 19 ottobre distribuito da Warner Bros. Pictures e ha registrato il secondo miglior incasso nel weekend d’apertura (nei convenzionali 4 giorni) per un film italiano da marzo 2020, secondo solo al precedente episodio della franchise, “Me Contro Te Il Film – Missione Giungla”.

Nel nuovo film, sempre per la regia di Gianluca Leuzzi, Luì e Sofì sono protagonisti di un’avventura da brividi che li condurrà nel luogo più spaventoso del pianeta: il Castello del Conte Dracula in Transilvania.

Immagini e parole, Claudio Baglioni si racconta in un libro

Immagini e parole, Claudio Baglioni si racconta in un libroMilano, 24 ott. (askanews) – Claudio Baglioni racconta la propria avventura personale e artistica, intrecciando immagini e parole con estrema cura, e ci restituisce il ritratto e il cammino di un uomo che ha fatto della musica e dell’espressione la propria vita.

Un racconto inedito, originale, esclusivo, narrato, per la prima volta e in prima persona, con il controcanto delle immagini – silenziose ma non per questo meno eloquenti – di Alessandro Dobici. Un percorso che, attraverso venticinque anni di fotografie, rappresenta e sancisce la lunga e importante collaborazione tra il cantautore e il ritrattista. Un libro che è un dialogo, a fil di voce con i lettori, nel quale uno degli artisti più amati della storia della musica popolare riflette sulla strada che l’uomo, il musicista e il loro tempo hanno fatto, fanno e faranno insieme.

Un dialogo che vive di una forma narrativa letteraria, descrittiva e poetica, con cui Baglioni cerca di indagare la trama e l’ordito che danno vita al disegno misterioso, talora incomprensibile, ma sempre sorprendente e affascinante del viaggio più incredibile: l’esistenza. Claudio Baglioni è una tra le voci più ispirate, originali e intense della storia della musica italiana.

Un compositore ed esecutore versatile e raffinato, in continua e costante ricerca emozionale e tematica. Uno scrittore di note e parole, acclamato da fan, critica e addetti ai lavori. Cinquantacinque anni di grandi progetti discografici, concerti sensazionali, eventi da record.

Più di sessanta milioni di copie vendute; sua la “canzone del secolo”, Questo piccolo grande amore; suo l’album più venduto di sempre in Italia, La vita è adesso. Un autore e interprete dal repertorio letteralmente unico costellato da un’interminabile serie di successi senza tempo, con melodie e testi che sono entrati nell’immaginario e nel linguaggio di tre generazioni, dalla fine degli anni Sessanta a oggi.

Festa cinema Roma, Sting e la moglie Styler tra i fan sul red carpet

Festa cinema Roma, Sting e la moglie Styler tra i fan sul red carpetRoma, 23 ott. (askanews) – Red carpet alla Festa del Cinema di Roma per il cantante Sting e la moglie Trudie Styler, attrice, produttrice e regista britannica. La coppia si è intrattenuta con i fan tra autografi e selfie prima di scambiare qualche battuta con giornalisti e fotografi.

Trudie Styler, in un elegante abito lungo azzurro elettrico, è arrivata alla kermesse romana per presentare “Posso Entrare – An Ode To Naples”, un documentario che racconta una Napoli. Alla domanda se gli sia piaciuta la città partenopea, l’ex membro dei Police ha riposto: “Certo, amo tutta l’Italia”.

I Negramaro live a Napoli a giugno: “Un sogno che si avvera”

I Negramaro live a Napoli a giugno: “Un sogno che si avvera”Roma, 23 ott. (askanews) – “Cantare allo Stadio Maradona, anzi San Diego Maradona (ride, ndr), è un sogno che si avvera. Ringrazio Napoli e tutti i napoletani, a partire da Pino Daniele, per me fonte di ispirazione”. Inizia così Giuliano Sangiorgi, leader dei Negramaro, presentando in conferenza stampa a Napoli i due eventi live di giugno 2024 negli stadi di Napoli e Milano.

“Da Sud a Nord” è il titolo del doppio evento, presentato in Comune a Napoli, con il sindaco Gaetano Manfredi. Sul palco dello stadio, prima del concerto della band leccese, si esibirà un gruppo di giovani ragazzi napoletani selezionati dalla Fondazione Pino Daniele, presieduta dal figlio Alex, che eseguiranno canzoni del cantautore napoletano scomparso nel 2015. “L’omaggio più grande che possiamo fare a Pino Daniele – ha aggiunto Sangiorgi – è fare quello che avrebbe fatto lui: dare occasione ai giovani del Sud, un’occasione gigantesca. Porteremo questi ragazzi anche a San Siro, e anche a Milano ascolteranno Pino Daniele”. Dopo esser stata la prima band italiana ad aver varcato la soglia della Scala del calcio, con il concerto-evento realizzato a San Siro nel 2008, e a distanza di 6 anni dal precedente tour negli stadi italiani, la prossima estate i Negramaro torneranno a San Siro e per la prima volta calcheranno il palco dello stadio napoletano.

I due appuntamenti segnano un nuovo inizio della band, dopo il trionfo del lungo tour estivo N20 – che ha registrato un sold out dopo l’altro in tutte le date – con cui Giuliano, Andro, Lele, Danilo, Ermanno e Pupillo hanno celebrato il ventennale di una storia unica, piena di vita e successi. Una storia che i Negramaro hanno immortalato nel docufilm evento, presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma, “Negramaro back home – Ora so restare”, realizzato in occasione del N20 Back Home, la grande festa in musica sold out che si è tenuta lo scorso 12 agosto all’Aeroporto Fortunato Cesari di Galatina (Lecce) con sul palco, al fianco della band, gli amici che hanno accompagnato il loro viaggio artistico: Elisa, Fiorella Mannoia, Samuele Bersani, Niccolò Fabi, Diodato, Sangiovanni, Malika Ayane, Ermal Meta, Rosa Chemical, Ariete e Aiello che con performance inedite e spettacolari hanno ripercorso la storia del gruppo realizzando un’esperienza che ha valicato i confini del concerto.

”Picasso. Un ribelle a Parigi” al cinema dal 27 al 29 novembre

”Picasso. Un ribelle a Parigi” al cinema dal 27 al 29 novembreRoma, 23 ott. (askanews) – All’alba di una mattina del 1901 Picasso arriva a Parigi. Il suo futuro inizia proprio quel giorno, in quella città. Nato in Spagna il 25 ottobre del 1881, Picasso trascorrerà quasi tutta la sua vita a Parigi eppure, nella capitale francese, si sentirà spesso uno straniero, un esule, un ‘vigilato speciale’ della polizia. È questo il punto di partenza di PICASSO. UN RIBELLE A PARIGI. Storia di una vita e di un museo, prodotto da 3D Produzioni e da Nexo Digital col sostegno del Musée National Picasso di Parigi e in arrivo al cinema solo il 27, 28 e 29 novembre per raccontare Pablo Picasso attraverso uno sguardo inedito e del tutto diverso da quello cui siamo abituati.

Realizzato in occasione dei 50 anni dalla morte di Picasso (Malaga, 25 ottobre 1881 – Mougins, 8 aprile 1973), il docufilm – diretto da Simona Risi su soggetto di Didi Gnocchi e Sabina Fedeli che firmano anche la sceneggiatura con Arianna Marelli – mette al centro del suo racconto il percorso di un giovane emigrato, povero ma destinato a diventare una delle più importanti icone del 900. In un continuo movimento di entrata e uscita dal Museo Picasso di Parigi, la più grande collezione esistente dedicata al pittore con 6000 capolavori e 200.000 pezzi di materiali d’archivio, il film segue Picasso nei quartieri parigini in cui ha abitato, dagli atelier senza riscaldamento degli esordi ai grandi appartamenti borghesi, quelli in cui inizia il successo: un viaggio materiale e intellettuale per comprenderne in maniera più approfondita l’opera e lo spirito. A guidarci in questo percorso è Mina Kavani, attrice iraniana protagonista di No Bears di Jafar Panahi, regista dissidente vincitore del Premio Speciale della Giuria alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2022. A Parigi Kavani è approdata qualche anno fa, spinta dal bisogno di recitare senza le censure imposte dal regime degli ayatollah. Una scelta difficile nel segno della libertà, che oggi le impedisce di tornare nel suo paese. Come Picasso, che durante il franchismo non ha potuto né voluto rientrare in Spagna, anche lei oggi vive la dolorosa condizione dell’espatriata.

La Grande Arte al Cinema è un progetto originale ed esclusivo di Nexo Digital. Per il 2023 la Grande Arte al Cinema è distribuita in esclusiva per l’Italia da Nexo Digital con i media partner Radio Capital, Sky Arte, MYmovies.it e in collaborazione con Abbonamento Musei.

Musicultura 2024, in giuria anche Dardust, Ermal Meta, Piero Pelù

Musicultura 2024, in giuria anche Dardust, Ermal Meta, Piero PelùRoma, 22 ott. (askanews) – Dardust, Ermal Meta, Piero Pelù, il regista Francesco Amato e la poetessa Mariangela Gualtieri entrano a far parte del Comitato Artistico di Garanzia di Musicultura. Si affiancano agli altri illustri membri del Comitato, i cui primi firmatari furono nel 1990 Fabrizio De André e Giorgio Caproni, e che in questa XXXV edizione del concorso sono: Francesca Archibugi, Enzo Avitabile, Claudio Baglioni, Diego Bianchi, Francesco Bianconi, Maria Grazia Calandrone, Luca Carboni, Guido Catalano, Ennio Cavalli, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Gaetano Curreri, Teresa De Sio, Giorgia, La Rappresentante di Lista, Dacia Maraini, Mariella Nava, Vasco Rossi, Ron, Enrico Ruggeri, Tosca, Paola Turci, Roberto Vecchioni, Sandro Veronesi. Spetterà a loro il delicato compito di designare, tra i sedici finalisti, gli otto vincitori del Festival.

Intanto si sono aperte le iscrizioni all’edizione 2024 del concorso con il quale Musicultura annualmente ricerca e premia potenziali nuovi, meritevoli protagonisti dell’arte popolare della canzone. “Di canzoni stereotipate in giro ce ne sono già tante, un concorso in più servirebbe a poco se non andasse in cerca della fantasia, della meravigliosa singolarità di certi temperamenti artistici ed espressivi, dell’autenticità di chi scrive e canta perché ha storie e sogni da condividere. – Ha commentato il. direttore artistico di Musicultura Ezio Nannipieri – Ora per noi è il momento di invocare i numi della Canzone affinché ci assistano nel tre mesi di ascolto e selezione che ci aspettano, siamo consapevoli della delicatezza del compito, ci apprestiamo a svolgerlo con la curiosità e la passione di sempre”.

Gianmaria Testa, Patrizia Laquidara, Pacifico, Simone Cristicchi, Pilar, Giuseppe Anastasi, Fabio Ilacqua, Mannarino, Renzo Rubino, Margherita Vicario, Lucio Corsi, La Rappresentante di Lista, Mille, i Santi Francesi, per arrivare ai Santamarea, la band siciliana vincitrice dell’edizione 2023, sono solo alcuni degli artisti che nel corso degli anni si sono segnalati all’attenzione nazionale grazie alla vetrina di Musicultura. Al vincitore assoluto andranno i 20.000 euro del Premio Banca Macerata, un aiuto concreto a tutela dell’indipendenza artistica di chi affronta le difficoltà degli inizi di carriera. Ma è il concorso nel suo insieme a configurarsi come un’occasione di arricchimento professionale e artistico. L’esperienza si snoda lungo un arco di più mesi, stimola il confronto tra artisti diversi, li lascia contrattualmente liberi, non li incasella nelle necessità narrative e produttive dei format, dà loro modo di esibirsi dal vivo davanti a platee via via più consistenti, fino ai 2.500 spettatori presenti nel mese di giugno alle serate conclusive del Festival allo Sferisterio di Macerata, offre una vetrina mediatica di alto profilo che include un ampio spettro di iniziative web e social e la partnership con la Rai. Il bando di concorso scade il prossimo 8 novembre, per partecipare occorre la maggiore età ed essere autori o coautori delle canzoni che si interpretano, non esistono sbarramenti rispetto alle “categorie musicali”.

Torna a Palermo il Festival multidisciplinare Prima Onda dal 25

Torna a Palermo il Festival multidisciplinare Prima Onda dal 25Roma, 22 ott. (askanews) – Ritorna dal 25 ottobre al 6 novembre a Palermo, tra l’Ecomuseo Mare Memoria Viva, la Casa della Cooperazione, l’ex Lavatoio comunale, la Casa Lavoro e Preghiera “Padre Messina”, il Piccolo Teatro Patafisico, Noz (Nuove officine Zisa), la Sala Perriera dei Cantieri Culturali della Zisa, Prima Onda, il festival multidisciplinare che anima la periferia sud di Palermo con il teatro, la musica e la danza.

Anticipato da un’anteprima con Ugo Giacomazzi e Serena Ganci il 20 ottobre a I Candelai, il festival ideato dal collettivo artistico Genìa, firma quest’anno la sua quarta edizione, continuando a “inondare” il territorio extraurbano della costa sud e dei quartieri limitrofi con le arti performative e portando lo spettacolo dal vivo in nuovi palcoscenici. Per riconnettere la periferia al tessuto urbano e sperimentare nuove interazioni con il pubblico e con gli artisti. Non è un semplice festival Prima Onda, ma un organismo pulsante che vive con progetti che nascono e si sviluppano durante tutto il corso dell’anno e sono prodotti specificamente per entrare in connessione con questi luoghi, beneficiando inoltre di una pratica curatoriale condivisa e partecipata tra più direzioni artistiche: quella della sezione danza, affidata a Giovanna Velardi, coreografa siciliana tra le più note anche a livello internazionale, fondatrice della Compagnia Giovanna Velardi e già direttrice artistica dell’associazione PinDoc (sostenuta dal MIC); quella del teatro, curato da Manuela Lo Sicco, regista, coreografa e attrice, Premio Ubu 2021; e Valeria Cuffaro della storica associazione musicale Curva Minore, per la sezione musica.

Alla direzione artistica del festival si affianca da quest’edizione un nuovo ruolo curatoriale, affidato a Cristina Alga, presidente e co-fondatrice dell’Ecomuseo Mare Memoria Viva, con l’idea di espandere la progettualità di Genìa in risonanza con le associazioni e i presidi culturali del territorio delle periferie della Città Metropolitana di Palermo. Il tema scelto per Prima Onda 2023 è la diversità: artistica, umana, culturale, territoriale e linguistica. Con un focus sul concetto di prossimità artistica e territoriale. Un concetto che apre la strada a quello di accoglienza e all’accessibilità, intesa come possibilità di fruire della cultura ma anche degli spazi fisici, grazie anche a un progetto di ripensamento della “casa” del festival che l’Ecomuseo sta compiendo e che sarà completato per la prossima stagione.

La diversità sarà declinata in una miscela originale di generi e linguaggi, in uno scambio tra le diverse generazioni di artisti e artiste siciliane e del panorama nazionale e internazionale che da sempre caratterizza Prima Onda, con un’attenzione particolare agli artisti impegnati in sodalizi tra pratica e teoria. In cartellone compagnie e autori che hanno segnato, ognuna in modo diverso e peculiare, la scena degli ultimi quarant’anni, come la Compagnia della Fortezza, fondata con i detenuti del carcere di Volterra da Armando Punzo, Leone d’Oro alla Carriera, Biennale di Venezia 2023, Emma Dante, pluripremiata regista, attrice teatrale e drammaturga; Antonio Viganò, tra i padri del teatro della diversità, fondatore nell’83 della Compagnia La Ribalta, il coreografo francese Olivier Dubois considerato tra gli undici migliori danzatori del mondo; Paola Bianchi, tra le stelle più luminose della danza contemporanea nazionale e internazionale insieme alla danzatrice e attrice Valentina Bravetti; la performer e coreografa, attiva tra Italia e Francia, Ambra Senatore. E ancora la compagnia premio Ubu Teatro Akropolis, fondata nel 2001 e diretta da Clemente Tafuri e David Beronio; Teatro dei Venti – Premio Ubu 2019 – che ritorna per la seconda volta al festival in continuità con il lavoro del 2022; il duo Panzetti e Ticconi, in collaborazione con il festival Teatro Bastardo, che si muove tra danza, performance e arti visive.

Sono soltanto alcuni dei grandi nomi che compongono il variegato programma di teatro e danza di Prima Onda 2023 che si completa con cinque concerti che spaziano dalla leggenda dell’improvvisazione jazz, il chitarrista, compositore e produttore musicale inglese Michael “Mike” Cooper, alla violinista e compositrice tedesca Gunda Gottschalk; da Yousif Latif Jaralla, cantastorie e narratore iracheno, al Naäm Quintet, formazione artistica che unisce musica prettamente etnica e i ritmi tipici della funky music anni ’70, fino alla bossa nova di Alessandro Panicola. Parte integrante del programma sono i momenti di incontro e di scambio tra il pubblico e i protagonisti di questa edizione del festival, gli esperti del settore, i giornalisti e i critici che formano la comunità di Prima Onda, a partire dal primo appuntamento di venerdì 27 ottobre presso Noz (Nuove officine Zisa) dal titolo “Discorso sulla prossimità” tra tradizione e innovazione, a cura di Giovanna Velardi moderato da Roberto Giambrone con gli interventi di David Baronio, Paola Bianchi, Danila Blasi, Daniela Cecchini, Olivier Dubois, Angela Fumarola, Benedict Raffin, Émilie Renouvin, Ambra Senatore, Clemente Tafuri, Salvatore Tedesco e Giovanna Velardi. E la presentazione del libro Il cuore articolare. Un dispositivo coretico di Vincenza Di Vita (sabato 28 ottobre, ore 19:30, Ecomuseo MMV) presentato dal prof. Salvatore Tedesco con l’autrice e Giovanna Velardi. E infine le attività dedicate alla formazione, da sempre centrale nel progetto Prima Onda, che prevede le masterclass con Olivier Dubois, Ambra Senatore (28 e 29 ottobre, Piccolo Teatro Patafisico) e con la regista marsigliese Marie Lelardoux, fondatrice della Compagnie émile saar (dall’1 al 5 novembre, Sala Perriera). E il workshop di musica con il pianista e compositore Thollem McDonas (30 e 31 ottobre e 01 novembre, Sala Perriera). Un’occasione unica che fa di Prima Onda un polo di eccellenza per la formazione artistica in tutto il Sud Italia.

Laura Formenti in tour dal 26 da Bologna con “Drama Queen”

Laura Formenti in tour dal 26 da Bologna con “Drama Queen”Roma, 22 ott. (askanews) – Dissacrante, ironica e sfacciatamente onesta, Laura Formenti è una delle più conosciute stand up comedian italiane. Dal 19 ottobre è in giro per l’Italia e oltre, con il nuovo spettacolo Drama Queen, uno spaccato della vita al tempo dei social tra drammi, nuovi trend e vittimismo prêt-à-porter.

Comica, attrice e performer, volto di Comedy Central arrivata al grande pubblico con il monologo “Io se fossi un uomo” a Italia’s Got Talent 2021 (20 milioni di visualizzazioni totali e oltre 1 milione su YouTube), Laura è stata definita la comica che piace alle donne e non solo. Seguitissima sui social e con milioni di clic collezionati, nei suoi spettacoli attraverso l’ironia sfata miti sulle donne, ne racconta ossessioni e patemi con un piglio irriverente, scardina tabù e luoghi comuni con un umorismo intelligente e provocatorio. Femminista convinta, attraverso la stand up comedy offre punti di vista inusuali su varie tematiche facendo satira sociale. Dai monologhi sull’interruzione di gravidanza a quelli sulla pillola del giorno dopo, dal tema delle molestie a quello della disabilità, sul palco il suo sarcasmo non ha paura di affrontare alcun tema. Intraprendente quando serve, arguta quanto basta, come una Mrs Maisel moderna racconta le differenze di genere e di sessualità, l’essere single (e cose da non dire), s’immagina uomo e si immagina se Dio fosse donna. Episodi autobiografici e situazioni paradossali diventano il contesto per raccontare donne e uomini, e prendersi gioco attraverso la comicità della società di oggi con tutte le sue contraddizioni, tra politically correct e un sessismo generalizzato.

Nel nuovo spettacolo Drama Queen – scritto insieme a Giuseppe Della Misericordia e Gianluca Ettori, con la collaborazione di Marzio Rossi – Laura sfida il politicamente corretto e affronta i drammi al tempo dei social: dalle persone che fanno morire la nonna (più e più volte) per poter scrivere post accorati, ai tik toker che realizzano video dagli ospedali; dagli influencer che cambiano patologie con la velocità con cui gli stilisti cambiano collezione, al dramma degli alloggi a Milano visto da un letto a soppalco (guarda il video qui). Racconta Laura: Sul web e nella vita il disagio vende. Ognuno ha una lacrimosa storia di vita da raccontare. I drammi del primo mondo tengono banco e l’unica via di scampo sembra essere l’ironia e l’autoironia. Una domanda continua infatti a girare nella mia testa: se quelli che consideriamo drammi quotidiani fossero semplicemente vita? Drama Queen è lo spettacolo di e con Laura Formenti in tour a partire dal 19 ottobre. Tutte le date: 19/10 Montebelluna (Treviso) – Mattorosso, 26/10 Bologna – Teatro Dehon, 2/11 Pordenone – Capitol, 4/11 Genova – Teatro Strada Nuova, 23/11 Tolentino (Macerata) – Magma, 24/11 Reggio Calabria – Spazio Allegra Tribù, 27/11 Treviglio (Bergamo) – Revel, 1/12 Mantova – Corte Mantovanella, 15/12 Montefano (Macerata) – Teatro Rondinella, 18/1 Altamura – Villa Belvedere, 20/1 Barcellona – Teatro Metamorfosis, 23/1 Breganze – Pomopero, 24/1 Padova – Fishmarket, 25/1 Cremona – Spoon, 17/2 Civitavecchia – Granari Spazio Off, 24/2 Bruxelles – Piola Libri, 25/2 Utrecht – Comedy Cafe Utrecht, 29/2 Tolentino – Magma, 8/3 Lodi – Salento Fun Park, 22/3 Bari – Anchecinema, 23/3 Comacchio – Sala Polivalente, 27/3 Como – Spazio Gloria, 4/4 Mestre – Teatro del Parco, 13/4 Narni – Teatro Manini, 19/4 Foggia – Piccolo Teatro Impertinente, 14/5 Milano – Martinitt, 15/5 Roma – Teatro dei Servi, e altre ancora da annunciare.

Nell’ultimo anno Laura si è dedicata soprattutto al tema dei tabù cercando di comicizzare alcune delle tematiche che normalmente vengono raccontate in tono drammatico. A giugno è uscita la prima puntata del podcast Humor Nero, classificatosi al suo esordio nella decima posizione dei podcast più ascoltati su Spotify. Ogni mese attraverso un’intervista a un ospite sfida i tabù provando ad abbatterne le barriere morali. Scherzando prova a fare chiarezza con ironia su temi attuali e difficili da raccontare, perché “Ridere di ciò che ci fa male… ci fa bene” afferma Laura. Dall’ aborto con le sue insidie e stigmi affrontato nel primo episodio con Francesca Di Martino, psicologa e curatrice della pagina IVG e sto benissimo; al fenomeno dell’immigrazione visto dal punto di vista del comico Nathan Kiboba che quel viaggio l’ha dovuto affrontare dal Congo. Dal baratro del gioco d’azzardo vissuto attraverso l’esperienza del comico Daniele Raco, al tema della disoccupazione raccontato insieme all’ex speaker Salvo Aiello che dopo essere stato la voce del ciclismo italiano è diventato spazzino, fino all’ultimo episodio con Irene Nonnis su tanatoestetica e morte. Storie e argomenti difficili, trattati con leggerezza e ironia che offrono un nuovo punto di vista nella percezione di certi temi e nuovi spunti su come trattarli. Bio Laura Formenti è una stand up comedian, autrice e attrice. Style del Corriere ha definito la sua comicità “un mix di battute intelligenti e allo stesso tempo divertenti”. Nata a San Martino Siccomario, un piccolo paese in provincia di Pavia, scopre la passione per la recitazione fin da piccola e a 27 anni la sua vocazione per la comicità. L’esordio come attrice, poi la collaborazione con una compagnia di performer come trampoliera. In seguito, trasferitasi a Milano sbarca come presenza fissa su Comedy Central-Sky (“Natural Born Comedian”, “Stand up comedy”, “Fish and chips”, “Comedy Central News”) e lavora in programmi come Colorado e Domenica 5. Nel 2021 esplode sul web e in tv con la performance di Italia’s got Talent “Io se fossi un uomo” che le vale la finale. Nel 2022 diventa virale un suo monologo per Le Iene su Italia 1, e gira tutta Italia con il nuovo spettacolo di stand up comedy “Tranquilli, poi vi spiego”. Nel 2022 è nel cast di comiche nello spettacolo di successo di Serena Dandini “Vieni Avanti Cretina”.

Nel corso della sua carriera ha lavorato con produzioni italiane e internazionali, collaborato con diversi brand (MySecretCase, Crodino) e partecipato a campagne di sensibilizzazione (APE – Associazione Progetto Endometriosi, Fondazione Barilla). Sui social è seguita da centinaia di migliaia di follower. Nel 2023 ha realizzato il podcast “Humor Nero”, in cui una volta al mese insieme a un ospite sfida con ironia alcuni tabù di oggi. Nello stesso anno è testimonial di “The Impossible Pill”, la campagna di informazione e sensibilizzazione promossa da Medici del Mondo sull’aborto farmacologico. Da ottobre 2023 è in tour in giro per l’Italia, fino in Europa, con il suo quinto spettacolo di stand up comedy “Drama Queen”.

”Flautissimo 2023″, al via l’edizione “Sogno a occhi aperti”

”Flautissimo 2023″, al via l’edizione “Sogno a occhi aperti”Roma, 22 ott. (askanews) – Il 29 ottobre 2023 tornano a Roma gli appuntamenti di teatro e musica di Flautissimo, il festival diffuso a Roma, tra Teatro Palladium, Teatro India e Teatro del Lido, che quest’anno festeggia i 25 anni. Diretto da Stefano Cioffi, Flautissimo è una manifestazione che affonda le sue radici nella musica classica e che negli anni ha vissuto tante stagioni di aperture ai nuovi linguaggi dello spettacolo contemporaneo. E così oggi Flautissimo è anche teatro, altre musiche, performance cross-disciplinari.

Dopo il grande successo della scorsa edizione, anche quest’anno l’apertura è affidata alla straordinaria Maria Paiato che il 29 ottobre alle ore 18, al Palladium, inaugura la sezione “Parole, Teatro & Musica” portando in scena per la prima volta a Roma, Gentiluomo in mare di Herbert Clyde Lewis. Il 10 novembre il festival si sposta al Teatro del Lido (ore 19) con Canaglie, lo spettacolo di Giulia Bartolini, promettente talento della scena contemporanea, Vincitore Premio della Critica al Premio Giovani realtà del Teatro. Il 12 novembre si torna al Palladium (ore 18) con Dario Vergassola e la sua prima a Roma di Storie Sconcertanti. Il festival prosegue il 18 novembre alle ore 21 al Teatro India con Iaia Forte e Diana Tejera in Vita Meravigliosa, omaggio a Patrizia Cavalli e il 26 novembre al Palladium (ore 18) con i Radiodervish con il concerto in prima assoluta “Cuore Meridiano”. Sullo stesso palcoscenico il 1° dicembre alle 21 ritroveremo Fabrizio Bentivoglio che, accompagnato dal contrabbasso di Ferruccio Spinetti, dopo il grande successo dello scorso anno torna a Flautissimo con Lettura clandestina. La solitudine del satiro di Ennio Flaiano. E sempre al Palladium, il 9 e 10 dicembre tornano le due intense giornate, che ogni anno accolgono centinaia di fedelissimi spettatori provenienti da tutto il mondo, dedicate interamente alla “Musica da camera” con le masterclass e i concerti di alcuni dei migliori flautisti al mondo come Julien Beaudiment, Emily Beynon, Gareth McLearnon, Silvia Careddu, Mario Caroli, Riccardo Ghiani, Juliette Hurel, Sebastian Jacot, Bianca Fiorito, Andrea Oliva, Adriana Ferreira, Andrea Manco, Matvey Demin, accompagnati al pianoforte da Francesca Carta, Helène Couvert, Andrew West, Marco Grisanti e Sara Matteo, La venticinquesima stagione di Flautissimo si concluderà al Teatro India con un’altra prima assoluta, Il giorno in cui mio padre mi ha insegnato ad andare in bicicletta con Valerio Aprea, in scena il 15 (ore 21) e 16 dicembre alle ore 19.

“SOGNO A OCCHI APERTI”. Siamo ancora capaci di sognare? Siamo ancora capaci di far decollare la nostra fantasia? Guerra, pandemia, recessione. Ci manca altro? Sono anni difficili, tinti di nero. Come si può volare col pensiero quando i nostri giorni sono ritmati da cronaca e lutti? Da 25 edizioni Flautissimo guarda in basso, a terra, fra le pieghe delle nostre città, ha scavato nel torbido e ci ha raccontato storie di straordinaria quotidianità, con tutte le contraddizioni dei nostri giorni. È arrivato il momento di cambiare, quest’anno giriamo la testa! Sguardo in alto, occhi al cielo! Per festeggiare 25 anni di spettacolo Flautissimo presenta un cartellone che guarda alle emozioni per riappropriarsi di tanti sentimenti sconvolti e snaturati dagli avvenimenti degli ultimi anni. In un turbinio di stupendi spettacoli e incontri partecipati della città, Flautissimo guarda all’amore, alla gioia, alla felicità e la distilla in Arte, accompagnando gli spettatori in una dimensione onirica, nuova e appassionante. Stefano Cioffi

“Flautissimo #25. Sogno a occhi aperti” è una produzione Accademia Italiana del Flauto sostenuta dalla Regione Lazio, realizzata in collaborazione con Fondazione Roma Tre Teatro Palladium, Teatro di Roma, Teatro del Lido.

Torna a Roma dal 7 al 12 novembre il “Balkan Film Festival”

Torna a Roma dal 7 al 12 novembre il “Balkan Film Festival”Roma, 22 ott. (askanews) – Torna, dal 7 al 12 novembre 2023, la sesta edizione del Balkan Film Festival. Il festival, su iniziativa dell’Associazione italo-balcanica Occhio Blu, ha l’obiettivo di promuovere la Via del Cinema: dialogo cinematografico tra Italia e Balcani mirato anche a favorire la collaborazione tra giovani generazioni di cineasti delle due aree e rinforzare i servizi per la realizzazione di progetti comuni, attraverso un processo d’integrazione europea che costituisca fattori propulsivi di sviluppo culturale, nel recupero e rafforzamento della pace tra i popoli. Grazie alla presenza a Roma di tutte le cinematografie balcaniche (provenienti da Slovenia, Croazia, Serbia, Bosnia, Romania, Bulgaria, Montenegro, Kosovo, Macedonia del Nord, Albania, Grecia, Turchia) il Festival si arricchisce come non mai di protagonisti, temi e dibattiti.

Numerosi gli eventi culturali in programma tra la Casa del Cinema e il Nuovo Cinema Aquila: dall’apertura con Milcho Manchevski e il suo Kaymak; un panel su contenuti e strategie del Cinema Balcanico con la presenza di Dina Jordanova ed Elma Tataragic; un focus sul cinema albanese; l’evento “Il cinema e la guerra” intorno alla proiezione del film premio Oscar di Danis Tanovic “No Man’s Land”; una incursione nella letteratura vicina ai Balcani, del grande poeta americano d’origine serba, recentemente scomparso, Charles Simic. Altre prestigiose presenze quelle del regista croato Juraj Lerotic, della greca Asimina Proedrou, della Bosniaca Aida Besic, del kosovaro Fisnik Maxville, degli albanesi Gentian Koci ed Edmond Budina, del montenegrino Aleksandar Vujovic. Tra gli eventi anche la Masterclass “Film Business School” a cura di Mimmo Calopresti. (segue)