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Zucchero: “Nel docufilm racconto chi è Adelmo e le sue fragilità”

Zucchero: “Nel docufilm racconto chi è Adelmo e le sue fragilità”Roma, 21 ott. (askanews) – Un docufilm che racconta la vita professionale, ma anche la parte intima di Zucchero, con le fragilità e le debolezze di ogni uomo. “Era quello che volevo, quello che avevo chiesto ai produttori e registi fin dall’inizio: che non fosse un docufilm celebrativo e basta, ma che ci fosse una buona parte anche di Adelmo rispetto a Zucchero”. A raccontarlo in questa intervista ad askanews è Zucchero, per presentare – alla Festa del Cinema di Roma – il film documentario “Zucchero – Sugar Fornaciari” nelle sale cinematografiche il 23-24-25 ottobre.

“Devo dire che l’hanno fatto nel modo giusto, nel modo equilibrato, per cui non è soltanto la mia storia musicale, ma anche la mia parte privata – dice Zucchero – la mia storia personale trattata in modo delicato perché non è stato tutto rosa e fiori. Quello che mi ha fatto soffrire di più è stato lo sradicamento dall’Emilia alla Versilia, da mia nonna Diamante con cui avevo un rapporto straordinario, dagli amici”. “Per chi è abituato a vedere un artista sul palco o in televisione – prosegue l’artista – non pensa che anche lui possa aver avuto delle tribolazioni comuni o delle fragilità comuni a tante persone. Spero che chi andrà a vedere questo docufilm mi conosca un po’ di più”.

“Rivedermi sul grande schermo? Mi ha emozionato”, prosegue. “Ho detto delle cose anche molto intime, a un certo punto mi sono emozionato anche io, perché ricordo esattamente quei momenti. Mi sono emozionato e mi sono detto: ‘Tutto sommato sono rimasto ancora genuino’”. Nel docu-film si ripercorrono anche momenti più bui della vita di Zucchero, tra cui la depressione. Che messaggio può lasciare a chi vive questo problema? “Viviamo in un mondo dove, soprattutto per i giovani, è difficile trovare una propria strada – ammette l’artista emiliano – fanno difficoltà, si sentono un po’ persi, senza grandi stimoli. Spero che chi veda questo docu-film veda che se vuoi ottenere qualcosa devi credere in qualcosa, devi avere una grande costanza, una grande determinazione, dovuta anche dalle esigenze, però non puoi mollare o ritirarti e stare li a soffrire e a star male. Muoviti, move on”, è l’invito.

Dopo aver incantato oltre 1 milione di spettatori con il suo ultimo tour in Italia e in tutto il mondo e con i due straordinari concerti alla RCF Arena (Campovolo) di Reggio Emilia di fronte a 60 mila spettatori, Zucchero si prepara a tornare nel 2024 con tutta la sua energia e la sua straordinaria band negli stadi italiani con “Overdose D’Amore World Tour”. “Partiremo fine marzo con tre concerti alla Royal Albert Hall, poi tutta la Scandinavia, i Festival europei, e poi torniamo negli stadi italiani: San Siro, Bologna e Messina, e ricontinuiamo la tournée, con dei break sotto Natale, fino a fine luglio del 2025, rifacendo il giro un’altra volta Europa Nord America e Sud America”, annuncia.

E a proposito della guerra in Medio Oriente, commenta: “Bisogna volerla la pace. Radere al suolo o cancellare Gaza dal mondo rischia di innescare, anzi innescherà, un casino di proporzioni giganti. Vedendo i fatti di oggi – conclude Zucchero – è una pentola a pressione, ma questo me lo avevano già detto quando ero stato in Israele, sotto Natale, i miei amici, che era una pentola a pressione che sarebbe esplosa prima o poi, perché forse non c’è la volontà ma per interessi che tutti si immaginano, non sono io a dirlo”. Di Serena Sartini

Zucchero: nel mio docu-film racconto Adelmo e il suo sradicamento

Zucchero: nel mio docu-film racconto Adelmo e il suo sradicamentoRoma, 21 ott. (askanews) – “E’ la prima volta che mi confronto con questo tipo di esperienze. Avevo però chiara un’idea: non fare un docufilm celebrativo, ma volevo che ci fosse una buona parte di Adelmo anche rispetto a Zucchero, che parte dal paesino di provincia e poi viene sradicato a 11 anni e portato in Versilia, dove – a dire il vero – non mi sono mai trovato bene, ma li ho conosciuto mia moglie e sono nate le mie figlie. Questo sradicamento, soprattutto da mia nonna Diamante, mi ha fatto soffrire e ancora adesso ho la sensazione di non sentirmi mai a casa, da nessuna parte”. Lo ha raccontato Zucchero, alla Festa del Cinema di Roma, presentando il suo film “Zucchero – Sugar Fornaciari”, nelle sale il 23-24-25 ottobre.

“Ogni tanto ci sono questi pensieri un po’ malinconici, sperando che non sfocino in depressione – prosegue Zucchero – una cosa che non auguro a nessuno, perché è tosta superare certi momenti”.

Romaeuropa Festival al Mattatoio a Roma, gli spettacoli di oggi e domani

Romaeuropa Festival al Mattatoio a Roma, gli spettacoli di oggi e domaniRoma, 21 ott. (askanews) – Tornano al Romaeuropa Festival il 21 ottobre in veste di coreografi gli italiani Panzetti/Ticconi per presentare Insel, una pièce per quattro performer incentrata sul concetto di isola, da Robinson Crusoe a Shakespeare passando per le ricerche del geografo e storico Jared Diamond, il duo indaga geografia emotiva, spirituale e fisica del naufrago o dell’esiliato e il legame simbolico tra l’isolamento imposto o interiore e un volontario distacco dal mondo. A seguire, 71BODIES 1DANCE del coreografo spagnolo Daniel Mariblanca, un progetto in bilico tra scrittura coreografica e arti visive che comprende 71 corpi, 71 storie e altrettanti minuti di danza, sviluppato a partire da storie reali raccolte tra la Scandinavia e il continente europeo in un percorso che si sofferma sulle esperienze personali della comunità transgender. Nelle giornate del 20 e 21 ottobre il Mattatoio accoglie anche una mostra video-fotografica sul lavoro di Mariblanca.

Già vincitore di DNAppunti coreografici 2022, IRENE di Alessandro Marzotto Levy è in scena il 22 ottobre, un lavoro che affronta la perdita e attraversa lo spazio creato dalla mancanza. A seguire, per la nuova edizione 2023 del progetto DNAppunti coreografici dedicato alle coreografe e ai coreografi italiani emergenti, sono in scena i 4 progetti finalisti: Passing through di Lucrezia G. Gabrieli, Eat me di Giorgia Lolli, In perpetual blooming, despite the gods di Maya Oliva, Le Baccanti – fare schifo con gloria di Giulio Santolini. Dal 19 al 22 ottobre Romaeuropa Festival presenta al Mattatoio Dancing Days, la rassegna a cura di Francesca Manica che seleziona, ogni anno, alcune delle più interessanti proposte della scena coreografica italiana ed europea sondandone i linguaggi e le estetiche. Un programma costruito in network grazie alla collaborazione con Aerowaves e con DNAppunti Coreografici, il progetto a sostegno delle coreografe e dei coreografi under35 promosso e sostenuto dall’omonima rete e di cui Romaeuropa presenta i quattro lavori finalisti. Un’edizione della sezione dedicata alla studiosa e scrittrice Ada d’Adamo collaboratrice di lungo corso di Romaeuropa Festival, per cui ha curato numerose edizioni, e vincitrice di diversi premi letterari tra cui il Premio Strega 2023 col suo romanzo Come d’Aria (Elliot, 2023). Romaeuropa dedica il 20 ottobre un appuntamento (coordinato da Francesca Manica, a cura di Gaia Clotilde Chernetich) che intende dare centralità al suo sguardo e ai suoi studi sulla danza attraverso le voci di coloro che le sono stati vicini, aprendo così nuovi punti di incontro e inedite prospettive dentro il suo pensiero coreografico. Intervengono Emio Greco, Silvia Rampelli, Chiara Ossicini, Francesca Pennini, Alessandra Sini, Luc Bouy e con il contributo di Chiara Bersani e Marta Ciappina.

I Concerti nel Parco, al Teatro de’ Servi Roma al via con “Red Tango”

I Concerti nel Parco, al Teatro de’ Servi Roma al via con “Red Tango”Roma, 21 ott. (askanews) – Riparte la breve parentesi autunnale del festival, I Concerti nel Parco, Autunno 2022, che si svolgerà a Roma, da oggi al 3 dicembre, al Teatro de’ Servi di Roma; e dal 27 ottobre al 16 dicembre in altre Dimore Storiche della Provincia di Roma e del Lazio.

I Concerti nel Parco, Autunno 2023 è sostenuto dal MiC Ministero per la Cultura Direzione generale dello Spettacolo dal Vivo, dalla Regione Lazio con il Fondo Unico 2022 sullo Spettacolo dal Vivo ed è realizzata in collaborazione La Bilancia Produzioni – Teatro de’ Servi e Ass. Cult. Karl Jenkins – Monte Compatri Teresa Azzaro, direttore artistico della manifestazione, introduce così quest’edizione autunno 2032: “Come di consueto, la programmazione si declina su piani musicali differenziati, passando dalla musica classica alla word, alla contemporanea d’autore al pop, volendo proporre al pubblico un variegato menù musicale, pensato per palati diversi, una programmazione che spazia liberamente in territori eterogenei, indirizzata a pubblici diversi per età, gusti, provenienza sociale nell’idea di creare vasi comunicanti permanenti tra il pubblico del teatro e quello della musica, spesso stranamente lontani fra loro…”.

Si inaugura al Teatro de’ Servi sabato 21 ottobre con replica domenica 22 ottobre ore 17.30 con “Red Tango”. Ritorna a grande richiesta l’ormai noto duo pianistico romano, Barbara & Claudia, ovvero Barbara Cattabiani e Claudia Agostini, e la partecipazione straordinaria di Salvatore Zambataro, alla fisarmonica, che aprirà la rassegna ’23 de I Concerti nel Parco con un nuovo programma tutto dedicato alla sensualità del tango L’originalità, la capacità di spaziare allegramente tra generi diversi e reinventare nuove modalità di approccio con la musica colta è sempre stata la loro principale caratteristica, così in ” Rosso Tango” non solo proporrannoi temi più noti del repertorio argentino di Gardel, Rodriguez, Villoldo e Piazzolla, in un turbine di virtuosismi tecnici ed appassionati dialoghi per quattro mani e venti dita ma proporranno anche arditi arrangiamenti di temi del repertorio classico, colonne sonore e due prime assolute di compositori romani Cesare Marinacci e Lucio Ivaldi, dedicate al duo pianistico.

”Zucchero – Sugar Fornaciari”, il docu-film nelle sale il 23-24-25

”Zucchero – Sugar Fornaciari”, il docu-film nelle sale il 23-24-25Roma, 21 ott. (askanews) – Il 23-24-25 ottobre Zucchero arriva per la prima volta al cinema con il film documentario “Zucchero – Sugar Fornaciari”, presentato oggi in anteprima alla Festa del Cinema di Roma.

Il film documentario, con la regia di Valentina Zanella e Giangiacomo De Stefano, racconta lo straordinario artista attraverso le sue parole e quelle di colleghi e amici come Bono, Sting, Brian May, Paul Young, Andrea Bocelli, Salmo, Francesco Guccini, Francesco De Gregori, Roberto Baggio, Jack Savoretti, Don Was, Randy Jackson e Corrado Rustici. Un viaggio dell’anima che, grazie a immagini provenienti dagli archivi privati di Zucchero e dal “World Wild Tour”, il suo ultimo e trionfale tour mondiale, va oltre il ritratto di un musicista di successo arrivando fin dentro i dubbi e le fragilità dell’uomo. “Zucchero – Sugar Fornaciari” è una produzione K+, in collaborazione con Adler Entertainment e Ela Film, ed è distribuito da Adler Entertainment. In collaborazione con Zucchero & Fornaciari Music S.r.l. e Regione Emilia-Romagna attraverso Emilia-Romagna Film Commission. RTL 102.5 è la radio ufficiale del film documentario.

Dopo aver incantato oltre 1 milione di spettatori con il suo ultimo tour in Italia e in tutto il mondo e con i due straordinari concerti alla RCF Arena (Campovolo) di Reggio Emilia di fronte a 60 mila spettatori, Zucchero si prepara a tornare nel 2024 con tutta la sua energia e la sua straordinaria band negli stadi italiani con “Overdose D’Amore World Tour”: 27 giugno allo Stadio Dall’Ara di Bologna; 30 giugno allo Stadio Franco Scoglio di Messina; 4 luglio allo Stadio San Siro di Milano.

Ad Alice nella città è il giorno di “Invelle” di Simone Massi

Ad Alice nella città è il giorno di “Invelle” di Simone MassiRoma, 20 ott. (askanews) – Illustratore e regista, vincitore di oltre 300 premi, fra cui un David di Donatello, tre Nastri d’Argento e un Premio Flaiano per l’animazione, Simone Massi ha realizzato e diretto animazioni selezionate nei festival di 75 paesi. Dopo la partecipazione alla 80esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia in concorso in Orizzonti, per cui ha vinto il Premio Carlo Lizzani, il suo primo lungometraggio animato, “Invelle” viene presentato ad Alice nella città, sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma, che propone un omaggio all’autore con le proiezioni diffuse della sua opera completa, composta da 24 cortometraggi, vincitori di numerosissimi premi e riconoscimenti in tutto il mondo.

Nel 1918 Zelinda è una bambina contadina con la madre in cielo e il padre in guerra. Le tocca smettere l’infanzia e indossare la casa, i fratelli, la stalla e le bestie. Un giorno Zelinda torna ad avere una madre e un padre. Alla fiera del paese la bambina si stringe al babbo e spalanca gli occhi per far posto a tutte le cose che le si parano davanti. Vere o immaginate che fossero, Zelinda quelle cose ormai le ha viste e si è fatta una sua idea di come gira il mondo. Gira così velocemente che di colpo la sua storia diventa quella di un’altra. Nel 1943 Assunta è una bambina contadina che sta in equilibrio su una gamba, con la testa guarda il cielo e tiene il piede in guerra (un’altra!). Ma appena ha modo Assunta si cuce un vestito colorato, fa un saltello e hop! la guerra era tutto uno scherzo, o comunque adesso non c’è più. La guerra (forse!) non c’è più e con essa scompare un mondo intero: un salto più grande di quel che sembrava. Nel 1978 Icaro è un bambino contadino che gira in tondo attorno al niente. È stato sognato tanti anni prima e deve fare e farà quello che non è stato possibile per sua madre e sua nonna. E per chi è venuto prima di loro. E prima ancora. E prima ancora. “Invelle” prende vita attraverso i circa 40.000 fotogrammi disegnati a mano uno per uno e grazie alle voci dei personaggi prestate da Marco Baliani, Ascanio Celestini, Mimmo Cuticchio, Luigi Lo Cascio, Neri Marcorè, Giovanna Marini, Achille Massi, Gemma Massi, Toni Servillo e Filippo Timi.

Vinicio Capossela, fuori il video de “La cattiva educazione”

Vinicio Capossela, fuori il video de “La cattiva educazione”Roma, 19 ott. (askanews) – È uscito oggi, giovedì 19 ottobre il video de “La cattiva educazione”, la canzone con cui Vinicio Capossela affronta una dei temi più attuali di questo momento storico: la violenza di genere. Il brano, cantato insieme a Margherita Vicario, è contenuto in Tredici canzoni urgenti, il nuovo album del cantautore, vincitore della Targa Tenco come Miglior Album in Assoluto.

Nel video, diretto da Francesco Coppola (regista e videomaker per Calcutta, Liberato, Franco126, Margerita Vicario e tanti altri) le immagini si muovono in netto contrasto con le parole della canzone, che denuncia l’orrore del femminicidio e la piaga della cultura patriarcale e sessista nella nostra società. “Parlare d’amore era l’unico modo, per me, per accompagnare questa bellissima canzone”, scrive nelle sue note di presentazione al video il regista Francesco Coppola. “Avere gli occhi fissi sulla dolcezza, sul rispetto, su quello per cui dovremmo combattere quotidianamente. Ho scelto di partire da storie di persone vere che si sono scelte e che ogni giorno si svegliano insieme o comunque decidono di camminare insieme. L’unico modo per contrastare la cattiva educazione sono loro e le storie come le loro, che forse devono trovare un po’ più di spazio nelle narrazioni quotidiane. Forse dovremmo capire come sostituire la pornografia del dolore – alla quale siamo sempre più assuefatti – con l’amore e la bellezza. Ma chissà se ne saremo capaci. O se siamo pronti”.

“L’urgenza di questa canzone ce la dicono i fatti: in media ogni tre giorni una donna perde la vita, spesso a opera di chi ha più vicino”, afferma Vinicio Capossela. Ci conosciamo troppo poco, conosciamo troppo poco anche le nostre emozioni, spesso non siamo provvisti di un’educazione che ci consenta di vigilare su noi stessi. Credo sia necessario indagare la cultura in cui nasce la violenza, che ha radici molto antiche. C’è un problema millenario che va dalla mancanza di educazione all’incapacità di gestire le emozioni, il rifiuto e la separazione, all’esercizio del possesso, alla violenza domestica, al silenzio che l’accompagna, all’incapacità di dare un nome a una condizione e a un malessere. La morbosità che accompagna la cronaca dei femminicidi spesso distoglie dalla questione della violenza di genere finendo quasi per assolvere chi esercita il ruolo di spettatore dalle proprie responsabilità. Quasi che il mostro sia sempre “fuori” e questa cosa ci legittimi a non guardarci dentro e a vigilare sui nostri più profondi luoghi di intossicazione e di “cattiva educazione””. “Non avevo mai sentito una canzone così ben scritta sul tema, ne condivido ogni verso”, aggiunge Margherita Vicario. “È una canzone che non ha paura di essere molto esplicita, perché questo tema è talmente urgente che ha bisogno di quei verbi, di quegli aggettivi, di quelle parole. Nel testo si mette molto a fuoco uno dei modi in cui affrontare il tema: bisogna partire dall’educazione nelle scuole, l’educazione alla prevenzione, l’educazione al consenso”.

Sabato 21 ottobre, alla 46esima edizione della Rassegna della canzone d’autore – Premio Tenco, dove il disco Tredici canzoni urgenti riceverà la Targa Tenco come Miglior Album in Assoluto, Vinicio Capossela e Margherita Vicario canteranno insieme il brano, classificatosi al secondo posto nella categoria Miglior Canzone. Vinicio Capossela è attualmente in tour con “Con i tasti che ci abbiamo – Tredici canzoni urgenti in teatro”, i concerti con cui l’artista presenta l’ultimo lavoro discografico Tredici Canzoni Urgenti, una produzione La Cùpa su etichetta Parlophone per Warner Music Italy.

I prossimi appuntamenti sono il 19 ottobre al Teatro Colosseo a Torino, il 20 al Teatro di Varese, il 22 al Teatro Verdi a San Severo (FG), il 23 al Teatro Petruzzelli a Bari, il 24 al Teatro Comunale Fusco a Taranto, il 26 al Teatro Politeama a Catanzaro, il 28 al Teatro Duemila a Ragusa, il 29 al Teatro Massimo Bellini a Catania, il 30 al Teatro Golden a Palermo, il 2 novembre all’Auditorium a Isernia, il 3 al Teatro Comunale a Todi, il 4 al Teatro Massimo dai Pescara, il 6 e 7 al Teatro Duse a Bologna, l’8 al Teatro delle Muse ad Ancona per Spilla Festival, il 10 al Teatro Comunale a Lacedonia (AV), il 12 al Teatro Verdi a Firenze, il 13 a TAM Teatro Arcimboldi a Milano, il 15 al Teatro Regio a Parma, il 16 e 17 al Teatro Grande a Brescia, il 18 al Gran Teatro Geox a Padova, il 20 e 21 al Politeama Genovese a Genova, il 24 al Teatro Nuovo Giovanni da Udine a Udine, il 26 all’Auditorium Santa Chiara a Trento, il 28 dicembre al Teatro Comunale a Sassari, il 29 e il 30 al Teatro Massimo a Cagliari.

Esce il 20 ottobre il nuovo singolo di Ditonellapiaga

Esce il 20 ottobre il nuovo singolo di DitonellapiagaRoma, 19 ott. (askanews) – Dopo il coloratissimo e camaleontico affresco del primo album, la frenesia punk del suo brano di maggior successo e la disco funk al gusto di salsedine del suo singolo più recente, Margherita Carducci mostra adesso il suo volto più intimo e personale. Esce il 20 ottobre Fossi come te, il nuovo singolo di Ditonellapiaga per BMG Italy. Il brano è il primo estratto dal secondo album di prossima uscita, a cui l’artista romana si è dedicata negli ultimi mesi dopo un periodo di grande successo, costellato da una serie di riconoscimenti come la Targa Tenco 2022 come migliore opera prima per il suo debut album Camouflage; il disco prima d’oro e poi di platino per il singolo Chimica, che l’ha vista protagonista, insieme a Donatella Rettore, della 72° edizione del Festival di Sanremo; un lungo tour a più riprese, con tantissime date, molte delle quali sold out, e una fitta presenza nei maggiori festival musicali di tutta Italia.

Fossi come te è un brano pop tutto giocato nel dialogo tra chitarre acustiche e la voce inconfondibile di Ditonellapiaga, che inizia quasi sussurrando prima di volare fra le nuvole. Un pezzo delicato e trasognato in cui Margherita parla di se stessa – questa volta senza maschere – ed esprime il bisogno di condividere un’intimità, le proprie emozioni e le proprie insicurezze, quello stupore della giovinezza che implica il rimettersi continuamente in gioco per capirsi meglio. “È un brano che racconta la bellezza della fragilità e il coraggio di mostrarsi disarmati. Nell’essenzialità di una voce e una chitarra ho riscoperto la potenza della delicatezza e la capacità che hanno le canzoni di dipingere un ritratto perfetto dei cambiamenti, ancor prima di averne davvero preso coscienza. È difficile accettare di stare crescendo ma in fin dei conti è sorprendentemente bellissimo” afferma Ditonellapiaga che canta “Fossi come te ti direi che è bello / Togliere le reti prima di ogni salto / E smettere di credere / Che non esiste il lieto fine”. E chissà se questo lieto fine, in fondo, esiste davvero.

Taylor Swift esce a sorpresa “The Cruelest Summer”

Taylor Swift esce a sorpresa “The Cruelest Summer”Milano, 19 ott. (askanews) – Taylor Swift continua a regalare sorprese ai suoi fan. Questa notte, attraverso un post su Instagram, la popstar ha annunciato l’uscita a sorpresa di “The Cruelest Summer”, la nuova release dedicata al brano “Cruel Summer”, contenuto nell’album “Lover”, uscito nel 2019, entrambi certificati disco d’oro in Italia. “Cruel Summer” ha ottenuto uno straordinario successo internazionale durante l’estate appena trascorsa ed è in Top 10 nella Global Spotify Chart, attualmente #7 e in cima alle classifiche radio di molti paesi.

“The Cruelest Summer” contiene, oltre al brano originale, due versioni inedite: “Cruel Summer (Live from Taylor Swift | The Eras Tour)” e “Cruel Summer (LP Giobbi Remix)”. Taylor Swift ha annunciato così l’arrivo di “The Cruelest Summer”: “Avete trasformato il film del concerto dell’Eras Tour in una cosa davvero incredibile. Ho guardato i video di voi ragazzi nei cinema in cui avete ballato, saltato e ricreato coreografie, avete creato scherzi, lanciato incantesimi, vi siete fidanzati e, in generale, creavate l’esatto tipo di caos gioioso per cui siamo conosciuti. Una delle mie cose preferite che avete fatto è stata quando avete supportato Cruel Summer così tanto che ho finito per iniziare lo spettacolo dell’Eras Tour con questo brano. In memoria dei vecchi tempi, sto pubblicando l’audio live del tour in modo che tutti noi possiamo urlare nel comfort delle nostre case e delle nostre auto, oltre a un remix nuovo di zecca di LP Giobbi. Grazie, davvero tanto, per sempre, wow, grazie e basta!!!”

Questa nuova pubblicazione che la popstar multiplatino dona al suo pubblico arriva ad una settimana di distanza dall’uscita dell’attesissimo album “1989 (Taylor’s Version)”, fuori da venerdì 27 ottobre. L’album, pubblicato originariamente nel 2014, certificato disco di platino in Italia con all’interno singoli come “Shake it off”, “Blank Space”, entrambi dischi di platino, e “We Are Never Ever Getting Back Together”, disco d’oro, ha già visto estratti “This Love (Taylor’s Version)” nel maggio 2022 come colonna sonora di “The Summer I Turned Pretty” e “Wildest Dream (Taylors’ Version)”, dopo che il brano era diventato virale su TikTok.

Col suo “Eras Tour”, Taylor non smette di consolidarsi come una delle artiste più influenti della sua generazione, con un live della durata di 3 ore, una scaletta composta da 44 brani che comprende tutti i suoi album tra cui le registrazioni “Taylor’s Version”. Il tour sta generando sold out su sold out con il pubblico in delirio, tanto che durante gli show di Seattle il live ha registrato vibrazioni simili a quelle di un terremoto di magnitudo 2.3. Inoltre, Taylor ha deciso di regalare un bonus per tutto lo staff al lavoro sul tour, per un totale di 50 milioni di dollari. Il tour arriverà in Italia in 2 date previste il 13 e 14 luglio 2024 presso lo stadio di San Siro a Milano e divenute sold out lo stesso giorno di messa in vendita dei biglietti.

La pianista Giuseppina Torre il 28 ottobre in concerto a Bologna

La pianista Giuseppina Torre il 28 ottobre in concerto a BolognaRoma, 19 ott. (askanews) – La pianista e compositrice Giuseppina Torre si esibirà il 28 ottobre, con uno speciale concerto dal titolo “Viaggio nel labirinto del cuore”, presso il Teatro Mazzacorati 1763 di Bologna (Via Toscana 19 – inizio concerto ore 20.30).

L’evento, presente all’interno del programma di appuntamenti della stagione concertistica “Passione in Musica”, è realizzato grazie all’associazione culturale “Succede solo a Bologna” e la direttrice artistica del Teatro Mazzacorati 1763 Francesca Pedaci. Attraverso le note del pianoforte e delle sue composizioni, Giuseppina Torre esplorerà i meandri più nascosti del cuore che faranno riaffiorare i ricordi e le emozioni contrapposti alle omissioni della mente, offrendo al suo pubblico un concerto dedicato alla sensibilizzazione contro la violenza sulle donne, tematica che merita interesse costante e non soltanto in giorni specifici dell’anno.

“Suonerò per tutte le donne e le madri, per non dimenticare le tante, troppe donne e madri vittime di violenza – afferma Giuseppina Torre – Sul pianoforte poggerò un paio di scarpe rosse, un simbolo oramai internazionale, affinché ci si ricordi di loro non soltanto il 25 novembre”. Giuseppina Torre è da sempre impegnata attivamente nella lotta alla violenza sulle donne partecipando a varie iniziative di sensibilizzazione ed esponendosi in prima persona attraverso la sua musica. Per l’occasione la pianista e compositrice ripercorre il suo repertorio artistico eseguendo composizioni tratte dal suo ultimo album “Life Book”, pubblicato da Decca Records e distribuito da Universal Music Italia , e dal precedente disco “Il Silenzio Delle Stelle”.

Prodotto da Giuseppina Torre e Davide Ferrario, missato e masterizzato da Pino “Pinaxa” Pischetola e registrato presso Griffa & Figli e Frigo Studio, l’album “Life Book” racchiude 10 composizioni inedite, con musiche composte ed eseguite da Giuseppina Torre, che raccontano le suggestioni, i pensieri e il vissuto dell’artista negli ultimi anni, come un vero e proprio “racconto di vita” in musica: “Rosa tra le rose”, “La promessa”, “Gocce di veleno”, “Dove sei”, “The golden cage”, “Siempre y para siempre”, “Mentre tu dormi”, “My miracle of love”, “Un mare di mani”, “Never look back”. Di quest’ultimo brano il video, girato da Umberto Romagnoli con la direzione artistica di Stefano Salvati nella meravigliosa cornice delle valli di Comacchio (Ferrara), è visibile al seguente link: www.youtube.com/watch?v=0C7wa6XFSPU.

Giuseppina Torre si è contraddistinta negli anni con la sua musica conquistando anche il pubblico americano. Una carriera che ha le sue origini a Vittoria, provincia di Ragusa, dove Giuseppina Torre è nata, cresciuta e ha intrapreso gli studi musicali. Negli Stati Uniti si è aggiudicata numerosi premi: Los Angeles Music Awards (“International Artist of the Year” e “International Solo Performer of the Year”), Akademia Awards di Los Angeles (“Ambiental/Instrumental”) e 5th I.M.E.A. Awards 2018. Ha tenuto concerti in Italia e all’estero, suonando anche per Papa Francesco in occasione del Concerto dell’Epifania andato in onda su Rai 1 (2014) e in Vaticano presso la Casina di Pio IV – Pontificia Accademia delle Scienze alla presenza del Cardinale Lorenzo Baldisseri (2017). Opening act del concerto de Il Volo all’Arena di Verona (24 settembre 2019) e protagonista delle ultime edizioni di Piano City Napoli (2020), Piano City Milano (2021), Piano City Palermo (2022) e La Milanesiana di Elisabetta Sgarbi (2022). Ha all’attivo 2 album: “Il Silenzio Delle Stelle” (Sony Music Italia, 2015) e “Life Book” (Universal Music Italia, 2019). È autrice delle musiche del docu-film “Papa Francesco – La mia Idea di Arte” (Walkman Records, 2018), distribuito in tutto il mondo in versione cofanetto contenente il CD con la soundtrack e il DVD del documentario, un viaggio attraverso la galleria ideale del Pontefice tratto dall’omonimo libro scritto da Papa Francesco (a cura della giornalista e scrittrice Tiziana Lupi). Il 3 maggio 2021 a Giuseppina Torre è stata conferita dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, su segnalazione della Prefettura di Ragusa, l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine “Al Merito Della Repubblica Italiana”.