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Il film “Estranei” si aggiunge al programma di Alice nella Città

Il film “Estranei” si aggiunge al programma di Alice nella CittàRoma, 11 ott. (askanews) – Tre nuovi titoli si aggiungono al programma della XXI edizione di Alice nella Città, la sezione autonoma e parallela del Festival del Cinema di Roma, in programma a Roma dal 18 al 29 ottobre.

Il lungometraggio del regista britannico Andrew Haigh, “All of Us Strangers” (titolo italiano “Estranei”), è il primo film annunciato a sorpresa che sarà presentato ad Alice nella Città. Il film, scritto e diretto da Andrew Haigh (“Weekend” e “Charley Thompson”) – in anteprima italiana – è un viaggio personale e doloroso nel tempo con protagonisti due degli attori irlandesi più amati della nostra epoca: Andrew Scott e Paul Mescal, recentemente nominato all’Oscar per l’interpretazione in “Aftersun”. Arricchiscono il cast Claire Foy e Jamie Bell. Il film, ispirato al romanzo “Estranei” (“Strangers”) di Taichi Yamada (1987), è una storia d’amore universale. Una notte, nel suo condominio quasi vuoto nella Londra contemporanea, Adam (Andrew Scott) ha un incontro casuale con un misterioso vicino di casa, Harry (Paul Mescal), che spezza il ritmo della sua vita quotidiana. Mentre si sviluppa una relazione tra i due, Adam è ossessionato dai ricordi del passato e si ritrova attratto nella città di periferia in cui è cresciuto e nella casa d’infanzia in cui i suoi genitori (Claire Foy e Jamie Bell) sembrano vivere, proprio come il giorno della loro morte, 30 anni prima. Secondo titolo in arrivo ad Alice nella Città è “Shukran”, opera prima diretta da Pietro Malagori, e tratto dall’omonimo romanzo di Giovanni Terzi. Ambientato nella Siria dilaniata dalla guerra civile, “Shukran” racconta l’insurrezione del popolo siriano contro il regime di Assad e la difficile decisione di un uomo: il dottor Taher Haider, interpretato dall’attore iraniano Shahab Hosseini, già premiato come miglior attore a Berlino per “Una Separazione” e al Festival di Cannes per “Il Cliente”, entrambi vincitori dell’Oscar per miglior film internazionale. Il dottor Haider è un cardiochirurgo infantile totalmente dedito al suo lavoro. Quando suo fratello Ali muore in un attentato terroristico, mentre presta soccorso alle vittime di guerra, Taher si troverà costretto a compiere la scelta più difficile della sua vita, rischiando di mettere in discussione tutto ciò in cui ha sempre creduto.

Coproduzione internazionale tra Italia, Francia e Egitto, “The Goat” di Ilaria Borrelli è il film che completa il programma di Alice nella Città. Un dramma al femminile interpretato dall’attrice premio Oscar Mira Sorvino e da John Savage, che saranno entrambi a Roma per presentare il film. “The Goat” mostra come nella guerra e nella povertà le prime a essere sacrificate siano le giovani donne, vendute come mogli o come prostitute, allontanate dalle scuole e private delle cure ospedaliere. Tra poesia e verità, il film racconta la storia di Hadyia, una ragazza orfana costretta a un matrimonio precoce e violento. Incinta a soli undici anni, la giovane è costretta a fuggire e a viaggiare attraverso il deserto per salvare la sorgente d’acqua del suo villaggio da un’avida corporazione occidentale. Durante il suo viaggio, porta con sé solo la sua capra, per potersi sostenere con il suo latte. Ma quando lo beve le sembra a volte di sentir parlare sua madre. Nella cornice di Alice sarà inoltre presentato in collaborazione con Rai Cinema l’evento speciale la “Seconda chance” di Umberto Carteni, mentre a Casa Alice verranno ospitati una serie di eventi legati alla formazione come le masterclass per gli artisti in collaborazione con Nuovo Imaie.

Musica, Levante aggiunge nuove date all’Opera Futura Live nei Teatri

Musica, Levante aggiunge nuove date all’Opera Futura Live nei TeatriRoma, 11 ott. (askanews) – Si aggiungono due nuove date all’”Opera Futura Live nei Teatri”, il tour che dalla primavera del prossimo anno porterà Levante in giro per i maggiori teatri italiani (tour prodotto e distribuito da Vivo Concerti).

Alle date già annunciate si aggiungono ora la data zero di Isernia il 10 marzo e l’appuntamento del 2 maggio ad Assisi. Biglietti disponibili online e dalle ore 11:00 di domenica 15 ottobre nei punti vendita autorizzati. Questo il calendario aggiornato:

Domenica 10 marzo 2024 ISERNIA Mercoledì 13 marzo 2024 LIVORNO Lunedì 18 marzo 2024 FIRENZE Mercoledì 20 marzo 2024 TORINO Lunedì 25 marzo 2024 MILANO Giovedì 04 aprile 2024 RENDE (CS) Sabato 06 aprile 2024 PALERMO Martedì 09 aprile 2024 CATANIA Venerdì 12 aprile 2024 BARI Domenica 14 aprile 2024 PESCARA Martedì 16 aprile 2024 ROMA Lunedì 22 aprile 2024 ANCONA Domenica 28 aprile 2024 BOLOGNA Giovedì 2 maggio 2024 ASSISI Sabato 04 maggio 2024 PISA Martedì 07 maggio 2024 NAPOLI Venerdì 10 maggio 2024 PADOVA Sabato 11 maggio 2024 BRESCIA Lunedì 13 maggio 2024 GENOVA Giovedì 16 maggio 2024 TRENTO Domenica 19 maggio 2024 UDINE

”L’Arte si prende Cura”: in mostra gli scatti del Maestro Listri

”L’Arte si prende Cura”: in mostra gli scatti del Maestro ListriRoma, 10 ott. (askanews) – Riportare negli Ospedali e negli Ambulatori dell’Ordine di Malta il segno forte e percepibile di quell’attenzione alla bellezza e dell’arte che, per secoli, ha caratterizzato le attività terapeutiche e sanitarie dell’Ordine di San Giovanni di Gerusalemme. Questo il principale obiettivo del progetto “L’Arte si prende Cura”, promosso dall’Ambasciata del Sovrano Ordine di Malta presso la Santa Sede e presentato oggi, lunedì 9 ottobre, a Roma, presso Casa Litta-Palazzo Orsini, alla presenza di autorevoli ospiti fra cui Vittorio Sgarbi, Sottosegretario di Stato alla Cultura e Don Fabrizio Colonna di Paliano, Ricevitore del Comun Tesoro del SMOM.

Il progetto è volto a dotare l’Ospedale di San Giovanni Battista della Magliana a Roma, tutti gli Ambulatori dell’Ordine in Italia ed alcuni all’estero delle opere di Massimo Listri, maestro della fotografia di architettura e di ambienti, sguardo acuto e raffinatissimo, con l’intento di contribuire a migliorare il benessere degli assistiti attraverso la bellezza dell’arte, quale terapia per l’anima. Una missione significativa che ben si esplicita nell’omonima pubblicazione che accompagna il progetto, “L’Arte si prende Cura. Architetture e prospettive di Massimo Listri nei luoghi di cura del S.M. Ordine di Malta”, edita da Allemandi, che raccoglie i suggestivi scatti di interni del Maestro Listri. L’iniziativa – sostenuta dalla Fondazione Angelini e resa possibile grazie alla donazione dei diritti d’autore delle immagini da parte del Maestro Listri – nasce su iniziativa dell’Ambasciatore del S.M. Ordine di Malta presso la Santa Sede, Zanardi Landi, e rappresenta una significativa testimonianza di vicinanza ed accoglienza, valori propri dell’Ordine, espressa tramite l’arte e la bellezza come conforto e sostegno al processo di guarigione e rinascita.

“Il progetto ‘L’Arte si prende cura’ rappresenta per noi motivo di orgoglio. Si tratta di un ritorno all’antico e alle nostre origini, di cui vogliamo conservare memoria forte e intatta. Anche nel Regolamento della Sacra Infermeria di Malta, risalente al 1725, ritroviamo il valore attribuito al decorare con opere d’arte le camerate dell’Ospedale dell’Ordine, riconoscendo così un diretto legame tra stato d’animo e salute dei pazienti. Grazie alla generosità di Massimo Listri è stato possibile rinnovare questo impegno attraverso un progetto concreto che fa dell’accoglienza e della cura i propri punti cardine e che trova nel Maestro un referente naturale data l’armonia, la grazia, l’eleganza e l’equilibrio proprie delle sue magnifiche fotografie”, afferma Antonio Zanardi Landi, Ambasciatore del S.M. Ordine di Malta presso la Santa Sede. Un impegno, dunque, di alto valore sociale che rientra a pieno titolo nella vocazione dell’Ordine di Malta a considerare la bellezza come parte integrante di quella medicina dello spirito e dell’anima che può portare conforto anche in situazioni di malattia e difficoltà.

“In merito all’Ordine di Malta, i seicenteschi regolamenti della Sacra Infermeria, sistematizzati e pubblicati nel 1725, stabilivano la rotazione di quadri, nell’estate, e di arazzi di lana nei mesi invernali, nelle grandi e belle camerate dove erano alloggiati i pazienti. Per una pronta guarigione, sono senz’altro fondamentali il buon nutrimento e le arti mediche ma anche la bellezza può aiutare il paziente a ritrovare l’impulso di rimettersi dalle ferite e di superare la malattia” dichiara Fra’ John Timothy Dunlap, Principe e Gran Maestro del S.M. Ordine di Malta. Dall’Ambasciata del Brasile a Roma al Palazzo Ducale di Venezia, dalla Reggia di Caserta a Palazzo Vecchio a Firenze fino al Castello di Champ de Bataille in Normandia, all’Alcázar di Siviglia e all’Opera Reale di Versailles: luoghi di grande fascino al centro delle opere di Massimo Listri che, lo stesso Vittorio Sgarbi, definisce “fotografo che inventa la bellezza”, sottolineando come lo sguardo del Maestro educhi l’occhio dell’osservatore a captare tutto quello che rischierebbe di non vedere dietro l’immagine del reale, come gli armoniosi volumi degli ambienti che ritrae.

“La collaborazione con l’Ambasciata dell’Ordine di Malta presso la Santa Sede è stata un’opportunità oltremodo felice. Sono lieto che le mie immagini possano rivestire un ruolo terapeutico per l’anima, portando conforto nei luoghi di cura dell’Ordine a chi si trova in situazioni di degenza o difficoltà. I grandi interni e le raffigurazioni architettoniche al centro dei miei scatti ben si sposano con gli ambienti degli ambulatori e degli ospedali dell’Ordine, coinvolgendo lo spettatore in una visone di bellezza ed armonia” afferma il fotografo Massimo Listri. Alla presentazione del progetto “L’Arte si prende Cura”, oltre all’Ambasciatore Antonio Zanardi Landi e al Sottosegretario di Stato alla Cultura Vittorio Sgarbi sono intervenuti il Maestro Massimo Listri, Don Fabrizio Colonna di Paliano, Ricevitore del Comun Tesoro dell’Ordine di Malta e Don Alessio Geretti, Responsabile degli Eventi d’Arte per il Giubileo 2025.

Film italiani all’estero: sempre di più ma sbloccare i fondi pubblici

Film italiani all’estero: sempre di più ma sbloccare i fondi pubbliciRoma, 10 ott. (askanews) – Si riapre entro fine anno il tavolo per rivedere il decreto ministeriale e sbloccare il reinvestimento dei contributi automatici che i distributori italiani che vendono film all’estero hanno cumulato negli anni scorsi dal ministero dei Beni culturali. Si tratta di circa otto milioni e mezzo di euro di stanziamento complessivo e datano a partire dall’anno 2017. E’ questo il risultato principale dell’incontro, al cinema Barberini di Roma, all’interno del Mercato internazionale audiovisivo.

Il panel, promosso da Anica, era convocato per presentare la ricerca su “La distribuzione dei film italiani sui mercati”, curata da Emilio Pucci direttore eMedia. I dati sono positivi: fra il 2017 e il 2021 c’è stata una crescita dei titoli italiani venduti all’estero del 123 per cento. Fenomeno motivato dall’aumento di coproduzioni internazionali, dall’arrivo di capitali internazionali, dal sostegno del tax credit, dall’arrivo degli Svod (abbonamenti a piattaforme come Netflix, Amazon, Disney), dallo sviluppo della distribuzione internazionale (con la nascita di alcune nuove imprese). Nella competizione internazionale siamo però penalizzati dalla poca capacità di investire, al contrario di altri paesi che hanno più fondi pubblici a disposizione. In Germania, ad esempio, la spesa pubblica per l’audiovisivo (incluse le emittenti pubbliche) è di nove miliardi l’anno, in Francia di 5 miliardi, in Italia meno di tre. L’Italia è penalizzata dalla produzione di poche opere di autori riconosciuti all’estero, molte opere a basso budget, una commedia poco esportabile, poche opere di genere, con pubblico in tutto il mondo. In Francia il budget per la produzione di film per la sala è stato nel 2022 di 1182 milioni, in Italia di 580 milioni. In Francia le produzioni sopra i due milioni e mezzo di euro sono il 52 per cento, in Italia solo il 25 per cento. Gli obiettivi indicati nella ricerca realizzata per Anica sono di moltiplicare le opportunità per le coproduzioni internazionali, creare le condizioni affinché gli operatori della distribuzione possano investire nelle produzioni e ritrovare il loro ruolo naturale nella catena del valore, promuovere film a budget elevato con vocazione alla circolazione internazionale. E naturalmente arrivare al più presto allo sblocco dei “contributi automatici”, in particolar modo per i “minimi garantiti” versati dai distributori sin dalle fasi iniziali dei progetti produttivi destinati all’estero. Nel suo messaggio, portato in apertura dell’incontro dal Presidente Anica Francesco Rutelli, il ministro dei Beni culturali Gennaro Sangiuliano ha dichiarato che “veicolare le nostre opere all’estero potrebbe restituire al comparto oltre il 100 per cento degli investimenti”.

Il direttore generale cinema e audiovisivo del ministero Nicola Borrelli ha invitato a esaminare assieme il problema dei contributi per trovare soluzioni condivise e ha rimarcato come oggi i film più importanti italiani abbiano venditori all’estero non italiani. Problema evidenziato anche da Micaela Fusco, Presidente dell’Unione esportatori dell’Anica e da Benedetto Habib, Presidente dell’Unione produttori Anica. All’incontro, moderato dalla Segretaria generale Anica Francesca Medolago Albani, hanno preso parte Stefano Massenzi (Lucky Red) e Alice Lesort (Les Films du Losange), copresidente dell’Associazione europea degli esportatori di audiovisivi.

Vasco annuncia tre nuove date a Milano e due a Bari

Vasco annuncia tre nuove date a Milano e due a BariRoma, 10 ott. (askanews) – Vasco Rossi annuncia tre nuove date a Milano del suo tour: il 15, 19 e 20 giugno 2024. Salgono così a sette gli show nel capoluogo lombardo, mentre Bari raddoppia, con 2 concerti consecutivi il 25 e 26 giugno per un totale di 9 date per Vasco Live 2024.

Un nuovo record per Vasco: 36 concerti a Milano dal 1990 ad oggi, allo Stadio San Siro, un connubio indissolubile… senza contare l’evento all’Ippodromo La Maura nel 2022. Nuove date, è la notizia che tutto il popolo di Vasco stava aspettando, dopo che le prime 5 annunciate la scorsa settimana si sono polverizzate in meno di un’ora di vendita, in una corsa al biglietto che non ha precedenti.

E intanto la canzone “Gli sbagli che fai” – sigla della più vista docuserie “Il Supervissuto”, su Netflix, entra nelle classifiche radiofoniche ed è gettonatissima tra i fan già pronti a cantarla in concerto l’estate prossima. A Giugno, tra la residency a Milano, e le due date consecutive a Bari, l’appuntamento è con Vasco Live e il suo rock’ n’ roll show, lo spettacolo più potente e emozionante al mondo.

Ecco le date di Vasco Live 2024: 07 Giugno Milano Stadio San Siro 08 Giugno Milano Stadio San Siro 11 Giugno Milano Stadio San Siro 12 Giugno Milano Stadio San Siro 15 Giugno Milano Stadio San Siro 19 Giugno Milano Stadio San Siro 20 Giugno Milano Stadio San Siro 25 Giugno Bari Stadio San Nicola 26 Giugno Bari Stadio San Nicola

I nuovi biglietti per il Vasco Live 2024 saranno disponibili dall’11 Ottobre dalle ore 12:00 per il Blasco Fan Club 12 Ottobre dalle ore 12:00 apertura vendite su Vivaticket, Ticketmaster, Ticketone. Radio partner ufficiali del Vasco Live 2024 saranno Radio Italia e Radio 2.

La generazione dei Millennials nella serie “YOLO-You Only Love Once”

La generazione dei Millennials nella serie “YOLO-You Only Love Once”Roma, 10 ott. (askanews) – La generazione dei Millennials, nelle sue gioie e difficoltà lavorative, sentimentali ed esistenziali, è protagonista della branded series “YOLO – You Only Love Once”, disponibile su RaiPlay da domani. Presentata in anteprima alla 80esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nel nuovo spazio “Brand come Autori”, nato dalla collaborazione delle Giornate degli Autori con QMI, la serie originale in sei episodi da 10 minuti circa ciascuno è diretta da Michele Bertini Malgarini e prodotta da Giovanni Cova con QMI per Philadelphia e vede nel cast Ludovica Martino, Lorenzo Adorni, Mikaela Neaze Silva, Alberto Paradossi, Ugo Piva ed Eugenia Costantini.

Food and love ai tempi dei social: attraverso la relazione “tira e molla” tra Laura (Ludovica Martino) ed Edoardo (Lorenzo Adorni), ambientata nel quartiere Pigneto a Roma, la branded series affronta con ironia e leggerezza temi come amore, amicizia, convivialità ma anche l’instabilità economica, i dubbi esistenziali e le difficoltà sentimentali dei trentenni di oggi. I due protagonisti hanno caratteri opposti ma complementari: Laura è una chef ambiziosa e determinata che è stata licenziata e che fatica a emergere in un mondo prevalentemente maschile; Edoardo invece è un food blogger disoccupato che recensisce i piatti che vede dalle vetrine, ironico e positivo ma anche pigro e imbranato, in cerca di un proprio posto nel mondo. I due si incontrano, si conoscono, entrambi hanno il dubbio che starebbero bene insieme, ma il destino si diverte ad allontanarli e ad avvicinarli ciclicamente. Tutto nasce da un appuntamento al buio fra Giulio (Alberto Paradossi) e Milena (Mikaela Neaze Silva), una ragazza conosciuta su un’app di appuntamenti. Per evitare un primo incontro troppo impegnativo, lei propone un’uscita a quattro, in cui entrambi possono portare un amico. Giulio sceglie il suo migliore amico Edoardo, mentre Milena si fa accompagnare da Laura. Tutto sembra filare liscio, finché un acceso alterco fra Giulio e Milena interrompe la serata e la promettente amicizia (e simpatia) fra Laura ed Edoardo, prima ancora che si possano scambiare i rispettivi numeri. Dopo diverso tempo, Edoardo riuscirà a trovare faticosamente il contatto social di Laura e fissare con lei un appuntamento, durante il quale una rivelazione del loro passato porterà la ragazza ad allontanarsi, furiosa con il giovane. Nel frattempo, per uno scherzo del destino, a una festa sul terrazzo condominiale Laura si presenta col suo nuovo fidanzato Roberto (Ugo Piva), Edoardo in compagnia di Federica (Eugenia Costantini). Nonostante la freddezza iniziale, complice un gioco di società, fra i due c’è un riavvicinamento che porterà a sviluppi inattesi.

“La nostra miniserie ‘YOLO’ vuole dare uno spaccato reale della vita dei Millennials, una generazione di transizione poco raccontata finora, fatta di ragazzi talvolta confusi e in crisi, precari economicamente e sentimentalmente, ma anche geniali e con una forte resilienza di fronte alle difficoltà, una generazione appunto che è stata costretta a diventare pratica – commenta Michele Bertini Malgarini regista e co-autore con Giulio Carrieri. – ‘YOLO’ è una commedia brillante ma anche una riflessione generazionale. È stata una sfida stimolante per me e rappresenta un modello innovativo, grazie anche alla sensibilità di Philadelphia – brand autore del progetto – che ha optato per un inserimento intelligente e non invasivo del prodotto”.

Ligabue ferma la musica all’Arena: minuto di silenzio per il Vajont

Ligabue ferma la musica all’Arena: minuto di silenzio per il VajontMilano, 10 ott. (askanews) – “Sono felice di essere qui, sono vicino alle 40 volte in questo posto magico ma non mi abituo mai. Ho una brandina dietro al palco ci dormo tutto l’anno e ogni tanto mi dicono, vieni adesso tocca a te!”, esordisce così Luciano Ligabue davanti al pubblico dell’Arena di Verona. Dopo aver fatto “urlare contro il cielo” di Milano e Roma 100.000 persone che a luglio hanno assistito ai due eventi allo Stadio San Siro e allo Stadio Olimpico, il Liga è tornato a cavalcare il palco più amato con due date completamente sold out all’Arena di Verona (lunedì 9 e martedì 10 ottobre) e poi, fino a dicembre, sarà nei palasport delle principali città italiane.

“Ho scelto di fare una scaletta diversa ogni sera, e quindi sono andato a pescare tra brani che era un po’ che non facevo, ogni sera ci sarà qualcosa di diverso, fosse per me ne suonerei molte” ma ha anche voluto dare tanto spazio al nuovo album “Dedicato a noi” con ben sei canzoni in scaletta, tra cui quelle che ha definito una delle sue canzoni più belle di sempre: “La Metà della mela”. “Ho inserito i testi dei nuovi brani sui visual per supportare le nuove canzoni, una volta quando usciva un album dopo una settimana i fan sapevano tutte le canzoni a memoria, ma ora è tutto troppo veloce e ho voluto sostenere questi brani che spero abbiano una vita lunga, ora li porterò in tour e poi vedremo”. Poi il momento più emozionante, il rocker ha voluto sottolineare l’importanza della memoria. Luciano Ligabue ha fermato la musica all’Arena di Verona chiedendo un minuto di silenzio all’ora in cui, sessant’anni fa, il 9 ottobre 1963, ci fu la disastrosa inondazione del Vajont, rendendo omaggio alle 1.910 vittime. “Chiedere il silenzio è stato un po’ uno shock perché un mio concerto predispone alla festa, ma ho sentito che dovevo farlo, tutti dobbiamo fare la nostra parte” ha spiegato ai giornalisti al termine del concerto. Durante l’esibizione si è rivolto direttamente ai fan: “Una delle cose peggiori dei tempi che stiamo vivendo è che la velocità ci porta ad avere continuamente bisogno di impulsi forti, e questo sta accorciando la nostra memoria. Esattamente sessant’anni fa, in questo momento, un monte è franato all’interno di un bacino e 270 milioni di metri cubi di roccia sono finiti in quel bacino creando un’onda alta si dice 250 metri, dieci volte l’altezza che c’è da qui al tetto. Non ci possiamo permettere di dimenticare. Quindi vi chiedo una cosa che non si fa mai ai concerti, un minuto di silenzio, dedicato non solo a loro ma anche alla nostra memoria nel momento in cui lo facciamo”.

Il silenzio, il buio, gli applausi e poi di nuovo la musica. Una raffica di successi ed energia che fanno cantare e ballare l’Arena. Le chitarre la fanno da padrone, vero elemento rock che trascina i cuori dei fan. “Ho da sempre il senso del dovere catto-comunista, sento di dover fare felice la gente – racconta Luciano -. Sono tossico da palco, io suonerei dal vivo tutte le sere e ho ancora bisogno della conferma del pubblico e di sentirmi parte di un noi, per questo Dedicato a noi per me è così importante”. “Dedicato a noi” è il quattordicesimo album di inediti e la venticinquesima uscita discografica della sua carriera ultra-trentennale.

Sempre tra palco e realtà, più sopravvivente che sopravvissuto, ha voluto chiudere il concerto con tre bis, partendo da “Dedicato a Noi” poi facendo impazzire l’Arena con “Certe Notti” e dando l’arrivederci ai prossimi live “Urlando contro il Cielo”. Di Alessandra Velluto

Ciak per “MalAmore”, primo lungometraggio di Francesca Schirru

Ciak per “MalAmore”, primo lungometraggio di Francesca SchirruRoma, 10 ott. (askanews) – Sono iniziate le riprese di “MalAmore”, primo lungometraggio diretto da Francesca Schirru, che ha scritto la sceneggiatura con Cesare Fragnelli. Si svolgeranno tra Roma, Brindisi e alcune località dell’Alto Salento: Francavilla, Torre Santa Sabina, Carovigno, Ostuni e termineranno il 18 novembre.

Dopo aver esordito con il film breve “Di Notte Sul Mare” (disponibile su RaiPlay), selezionato al Bif&st e apprezzato da critica e pubblico, Francesca Schirru torna dietro la macchina da presa per un viaggio in un mondo complesso in cui le emozioni più profonde e pure convivono con la violenza e le logiche di potere. Il film racconta una storia di oggi. Siamo nel cuore della Puglia. Mary, giovane amante pentita del pregiudicato Nunzio, vorrebbe troncare questa storia malata e asfissiante, ma ha paura delle conseguenze. Dall’incontro con Giulio, il nuovo insegnante di equitazione del maneggio che frequenta, nasce una relazione d’amore, che le dà la forza finale di iniziare un processo di distacco. Michele, amico d’infanzia di Mary, nonché sgherro di Nunzio, tenta di metterla in guardia e farle cambiare idea, ma Mary decide di vivere il suo amore con Giulio. Ferito nell’orgoglio, Nunzio, sposato con Carmela, che durante la reclusione ha gestito tutti suoi traffici, decide di vendicarsi… Una storia di amore e di sangue dove i veri elementi sovversivi e rinnovatori sembrano essere l’amore e l’amicizia.

Protagonisti principali del film sono Giulia Schiavo (Il patriarca, Skam Italia, Sotto il Sole di Riccione), Simone Susinna (365 giorni Adesso, Altri 365 giorni), Antonella Carone (Spaccapietre, il ruolo di Perfidia nei film dei Me contro te), Antonio Orlando (Il traditore, Il primo Re, Serie Esterno Notte), Simon Grechi (Scusate se esisto, Moana, Le Tre rose di Eva), Domenico Fortunato (Ferrari, Spectre, Gente di mare, Rex). Il film è una produzione Altre Storie con Rai Cinema, prodotto da Cesare Fragnelli con il supporto di Alessandro Contessa, con il sostegno del MiC e il supporto di Regione Puglia|Apulia Film Commission.

Al via il tour di Capossela “Tredici canzoni urgenti in teatro”

Al via il tour di Capossela “Tredici canzoni urgenti in teatro”Roma, 9 ott. (askanews) – Dopo il tutto esaurito della data zero dell’8 ottobre al Teatro Comunale di Carpi con la partecipazione speciale di Mara Redeghieri, debutta martedì 10 ottobre a Ferrara “Con i tasti che ci abbiamo – Tredici canzoni urgenti in teatro”, il tour con cui Vinicio Capossela presenta nei principali teatri italiani l’ultimo lavoro discografico Tredici Canzoni Urgenti, uscito ad aprile e vincitore della prestigiosa Targa Tenco 2023 nella categoria Miglior Album in assoluto.

Le Prevendite sono attive sui principali circuiti (Ticketone, Ticketmaster, Vivaticket, Diyticket, bigliettoveloce.it). Un viaggio in musica che attraverserà fino al 30 dicembre tutta la Penisola, toccando ben 30 città, durante il quale l’artista prenderà per mano il suo pubblico guidandolo tra parole e musica attraverso le tracce del suo ultimo lavoro discografico. Un disco che sviscera tematiche sociali e legate all’attualità come forse mai prima nella carriera del cantautore, che si traduce in un tipo di esecuzione che esalta le parole, per ascoltare nella pulizia dell’espressione musicale la loro importanza. Oltre alle canzoni del nuovo disco, ci sarà anche spazio per alcuni dei più preziosi brani dell’ampio repertorio caposseliano.

Ad accompagnare Vinicio Capossela sul palco, Andrea Lamacchia al contrabbasso, Piero Perelli alla batteria, Alessandro “Asso” Stefana alla chitarra, Raffaele Tiseo al violino, Daniela Savoldi al violoncello, Michele Vignali al sassofono. Gli appuntamenti saranno impreziositi dalla presenza di ospiti speciali. A Napoli salirà infatti sul palco Andrea Tartaglia, mentre la prima data romana (13 ottobre) avrà come ospite Margherita Vicario, che nell’album ha prestato la sua voce nel brano La cattiva educazione, e la seconda data (14 ottobre) Raiz, che in Tredici canzoni urgenti è tra gli artisti coinvolti nella canzone Sul divano occidentale. “È un concerto che prende corpo dal disco ‘tredici canzoni urgenti’, canzoni di carattere civile che rispondono a un fenomeno – racconta Capossela. Come diceva Benjamin ‘Quando la politica diventa spettacolo – spesso incivile – allora lo spettacolo deve diventare politica civile’ Allo stesso tempo è un concerto che ha che fare con la sospensione dell’incredulità, quindi col mondo dell’immaginazione, perché l’immaginazione è la nostra grande opportunità di trasformare i limiti in possibilità. Abbiamo chiamato questa serie di concerti in teatro ‘con i tasti che ci abbiamo’. Quando mancano dei tasti dal pianoforte bisogna cercare melodie con quelli che sono rimasti. Il nostro concerto vorrebbe essere un invito a fare con quello che si ha, a fare dei limiti una possibilità e soprattutto a non avere paura di sbagliare”.

L’urgenza su cui è costruito l’impianto musicale e scenico di questo spettacolo è quella di provare a ritessere le fila di una socialità condivisa, risposta all’atomizzazione, all’individualizzazione del nostro vivere sociale. Rappresentare le canzoni urgenti in un concerto per il cantautore è il tentativo di arricchirle di un’esperienza “comunitaria”. “La musica si fa insieme, ogni canzone viene completata dall’ascolto, l’esecuzione dal vivo, il fatto di essere insieme è un fatto anche questo civile, corale, organico. Anche la scenografia che abbiamo pensato è una specie di anfiteatro quasi a completare l’abbraccio del pubblico. Lo spettacolo inizia da un divano. Un divano su cui ci siamo un po’ tutti seduti e che è una sorta di totem della nostra condizione. Da lì ci rialziamo e affrontiamo una lunga carrellata di canzoni che hanno a che fare con diverse urgenze a partire da quelle che abbiamo dentro, perché spesso il nemico lo si pensa sempre fuori, ma invece il nemico, le cose sbagliate, le conseguenze della nostra cattiva educazione sono dentro di noi”.

Protagonista assoluta della scenografia che caratterizza lo spettacolo è un’enorme luna gonfiabile, che funge sia da mimesi della luna che da luna giocattolo. Una luna magnetica, che sprigiona la sua forza sui sogni, che attira a sé i fluidi e il senno. Una luna che rischia di cadere sulle nostre teste per quanto è appesantita dalla la discarica delle nostre vanità, ma che allo stesso tempo risuona da sempre di tutte le fantasticazioni umane. “Una grande luna, come quella che si era immaginato Ariosto, cui il poeta ha dedicato quella straordinaria metafora per cui il senno è andato sulla luna, ma sulla luna ci sono anche tutte le cose per cui gli uomini perdono il senno sulla terra: le vanità, il potere, la seduzione. Ecco li abbiamo tutti in una bella luna gonfiabile, alla fine la facciamo scoppiare e così torniamo a terra dove si sa che non è rimasto altro che follia”. Tredici canzoni urgenti è un disco che nasce dall’urgenza di interpretare e dare voce ai problemi più stringenti del momento storico che stiamo vivendo: la violenza di genere, la cattiva educazione alle emozioni, l’abbandono scolastico, la delega da parte degli adulti all’intrattenimento digitale in cui versa l’infanzia, la cultura usata come mezzo di separazione sociale, il carcere inteso come reclusione senza rieducazione, il parossismo consumistico generato dal capitalismo predatorio. Canzoni che nascono dalla necessità di affrontare e confrontarsi con le problematiche che affollano un mondo ormai supino, sprofondato sul divano di fronte alla continua spettacolarizzazione della realtà. Un mondo in cui ogni cosa, compresa l’emozione, è stata domiciliarizzata e disincarnata sotto un velo che ha nascosto alla coscienza la preparazione della peggiore delle catastrofi: la guerra, con tutto il corollario della violenza, dell’avvelenamento, della semplificazione e della vanificazione di ogni sforzo “culturale” volto a costruire una comunità di uomini liberi e uguali.

Angelina Mango, online il videoclip “Che t’o dico a fa”

Angelina Mango, online il videoclip “Che t’o dico a fa”Roma, 9 ott. (askanews) – È online il videoclip di “Che t’o dico a fa’” (LaTarma Records/BMG), il nuovo singolo di Angelina Mango, disponibile su tutte le piattaforme digitali e in radio. Il brano è il miglior debutto femminile solista del 2023 con quasi 200mila stream in 24 ore, in Top20 su tutte le piattaforme digitali e #1 in classifica iTunes. Al successo del nuovo singolo si aggiunge il sold out di tutte le date del “Voglia di vivere tour”, che porterà Angelina ad esibirsi per la prima volta nei club delle principali città d’Italia.

“Che t’o dico a fa’” arriva dopo i numerosi successi di quest’estate tra cui il doppio platino della hit da oltre 42 milioni di stream “Ci pensiamo domani”, da settimane in Top20 della classifica FIMI e in Top10 della classifica Airplay Radio Earone. Scritta da Angelina Mango con Alessandro La Cava e prodotto da Antonio Cirigliano, E.D.D. e Zef, “Che t’o dico a fa’” è il manifesto della cifra stilistica di Angelina. Con il racconto di una notte di fuga tra le vie di Spaccanapoli, il brano è una presa di coscienza su quanto a volte l’unica soluzione per vivere senza pensare ai rimpianti sia scappare dalla realtà.

Il sound del pezzo richiama la tradizione vestita di modernità e travolge chiunque l’ascolti, così come fa l’amore quando arriva all’improvviso senza chiedere il permesso. È una conferma di Angelina della “voglia di vivere” che la caratterizza e della necessità di godersi l’attimo. È sold out il “Voglia di vivere tour”: con otto appuntamenti live nelle principali città d’Italia, la cantautrice è pronta per il suo primo tour nei club, prodotto e organizzato da Live Nation. Sul palco porterà tutto il suo colore e la musica del suo album “Voglia di vivere”, oltre al nuovo singolo “Che t’o dico a fa’”. Il tour, che ha registrato il tutto esaurito, partirà da Napoli il 12 ottobre (Duel Club) e proseguirà il 14 ottobre a Bari (Demodè Club), il 16 ottobre a Roma (Largo Venue), il 18 ottobre a Firenze (Viper Theatre), il 19 ottobre a Torino (Hiroshima Mon Amour), il 21 ottobre a Bologna (Locomotiv Club), il 23 ottobre a Milano (Magazzini Generali) e si concluderà il 26 ottobre a Roncade, TV (New Age Club).

Tra le artiste più amate e seguite della GenZ, Angelina Mango ha conquistato oltre 42 milioni di stream con il brano “Ci pensiamo domani”, che ha raggiunto la Top 10 della classifica Airplay Radio Earone e ha totalizzato 13 milioni di views con il video ufficiale su YouTube. La cantautrice conta 6,7 milioni di like su TikTok e, dopo aver conquistato il giovane pubblico della piattaforma con l’audio della hit “Ci pensiamo domani”, il suono del nuovo singolo “Che t’o dico a fa’” è stato utilizzato già oltre 20mila volte, diventando virale sin da subito con dei risultati senza precedenti: anche l’anteprima del videoclip ufficiale ha conquistato in poche ore più di 1 milione di views.