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La Thatcher assolta dalla giuria popolare della Storia a Processo

La Thatcher assolta dalla giuria popolare della Storia a ProcessoMilano, 16 feb. (askanews) – Margaret Thatcher è innocente. Questo è il verdetto finale espresso a larga maggioranza dalla giuria popolare ieri sera, al Teatro Filodrammatici a Milano, al termine del processo alla Lady di Ferro, a dieci anni dalla sua scomparsa, imputata del format “La Storia a Processo!”, ideato e curato da Elisa Greco.
I capi di imputazione a carico di Margaret Hilda Roberts in Thatcher, Baronessa di Kesteven, nata a Grantham, il 13 ottobre 1925, conosciuta anche come Iron Lady:
“Perché – in qualità di primo ministro del Regno Unito dal 1979 al 1990 – svolgendo il mandato in modo imperialista e “machista” – le donne, che certamente avrebbero fornito un contributo di ragionevolezza, sono state sempre escluse dal Consiglio dei Ministri – respingendo le ripetute proposte di mediazione dell’allora presidente degli Stati Uniti, Ronald Reagan, e dei governi di Brasile e Messico nonché di altri paesi dell’America Latina, ma potendo fare affidamento sull’appoggio politico, oltre che logistico, del Cile di Pinochet, mobilitò la flotta britannica nel Sud dell’Atlantico (inviandola a oltre 13 mila chilometri di distanza), per difendere la sovranità della Corona sulle isole Malvinas, situate sulla piattaforma continentale sudamericana, a 500 chilometri dalla costa orientale dell’Argentina, così scatenando, senza dichiararla, una guerra sanguinosa, che provocò la morte di 649 argentini, 255 inglesi e tre abitanti delle isole: una guerra tipicamente coloniale alla fine del XX secolo”.
“Nel dibattimento processuale – spiega la curatrice Elisa Greco – si è partiti dall’operazione militare condotta nelle isole Malvinas per poi ripercorrere la sua carriera e rileggere la sua politica economica. Un’analisi tra luci e ombre del suo lungo mandato governativo, in quanto è stata la prima donna Primo Ministro del Regno Unito, per ben tre mandati, la cui azione, cosi come la sua figura cosi controversa, ritornano ad essere di grande attualità. Alla fine il pubblico ha scelto di assolverla”.
Sul palcoscenico del teatro si sono confrontate con passione le tesi contrapposte dell’accusa e della difesa, moderate dal magistrato Claudio Galoppi, Consigliere Corte di Appello Milano, nel ruolo del Presidente della Corte. Il magistrato Eugenio Fusco, Procuratore Aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Milano, nel ruolo del Pubblico Ministero, con piglio determinato ha cercato di dimostrare la colpevolezza dell’imputata anche grazie alla testimonianza dello scrittore argentino Adrian Bravi, che nel suo libro “Sud 1982” racconta l’assurdità dell’operazione militare condotta nelle isole Malvinas con gli occhi delle giovani reclute, carne da macello, per combattere una guerra folle, voluta dalla dittatura in cerca di consenso popolare. L’avvocato matrimonialista Laura Cossar ha brillantemente difeso la Thatcher grazie ai numerosi documenti storici mostrati alla corte, come la corrispondenza tra il primo ministro inglese e il presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan, e grazie alla testimonianza di Michela Cella, professoressa di politica economica Università di Milano Bicocca, che ha dimostrato, numeri alla mano, l’importanza della figura politica dell’imputata, prima donna a guidare un governo in Occidente, che, con il suo esempio, ha contribuito a incrementare la partecipazione delle donne alla vita politica e nei ruoli apicali.
Inoltre, come consulente della Corte, è intervenuta Elisabetta Rosaspina, in collegamento da Parigi, giornalista del Corriere della Sera, autrice del libro “Margaret Thatcher, biografia della donna e della politica”, per illustrare il ruolo politico dell’imputata nella scena internazionale e le conseguenze delle sue scelte sull’opinione pubblica inglese.
Al centro della scena l’imputata Margaret Thatcher, interpretata da Silvia Sciorilli Borrelli, giornalista corrispondente dall’Italia per il Financial Times, ha rivendicato con orgoglio il suo operato, sia sul fronte politico internazionale, sia dal punto di vista personale, in quanto donna.
Al termine del dibattimento il pubblico in sala ha votato esprimendo una netta maggioranza a favore dell’imputata, che è stata, quindi, assolta da ogni capo d’imputazione.

Finite le riprese di “Another end”, il nuovo film di Piero Messina

Finite le riprese di “Another end”, il nuovo film di Piero MessinaRoma, 16 feb. (askanews) – Sono terminate le riprese di “Another end”, il nuovo film di Piero Messina con protagonisti Gael García Bernal, Renate Reinsve e Bérénice Bejo. Le riprese si sono svolte a Roma e a Parigi.
In un futuro prossimo esiste la possibilità di salutare le persone che non ci sono più, cercando un modo per alleviare il dolore del distacco, un tempo in più per imparare a dirsi addio. Cosa resta di tutto l’amore che i corpi si promettono quando il loro tempo finisce? “Per me prima che un film di fantascienza Another End è un storia d’amore. Sull’amore che vive nelle parole, tra i pensieri, nei ricordi, ma che soprattutto vive e cresce in silenzio nei corpi. Di nascosto. Come un segreto del corpo” ha spiegato il regista.
Il film è una produzione Indigo Film con Rai Cinema. Le vendite internazionali saranno a cura di Newen Connect, società del gruppo TF1.

I Savana Funk in tour con 5 nuove date feat. Willie Peyote

I Savana Funk in tour con 5 nuove date feat. Willie PeyoteMilano, 15 feb. (askanews) – Dopo il lungo tour estivo durante il quale hanno calcato i palchi più famosi, dall’apertura ai Red Hot Chili Peppers e Kokoroko al Jova Beach Party e, dopo l’uscita del disco “Ghibli” (GoGo, sussidiaria di Garrincha Dischi dedicata alla world music), tornano i Savana Funk con 5 nuove date esclusive feat. Willie Peyote, in un tour che si preannuncia esplosivo.
Per la prima volta in tour insieme, in una fusione di due mondi apparentemente lontani, Savana Funk e Willie Peyote (il rapper e cantautore torinese che negli ultimi anni è riuscito a convincere pubblico e critica arrivando ad ottenere dischi di platino e il Premio della Critica a Sanremo) condividono l’amore per il groove e l’attenzione ai temi sociali. Il meglio di entrambi i repertori si fonderà in un live sorprendente: afrobeat e barre sabaude, groove compatti e melodie arabeggianti. Ma anche citazioni, mash up e pezzi inediti scritti per l’occasione, che si potranno ascoltare solo ed esclusivamente in questi 5 concerti. I biglietti sono già disponibili in prevendita e acquistabili.
Commenta la band: «Willie Peyote è un artista che ascoltiamo e stimiamo da anni. Qualche mese fa ci siamo incontrati sul palco di un evento benefico a Torino e quello che ne è uscito ci ha fatto venire voglia di non lasciare isolata l’esperienza. Condividiamo una sensibilità comune su certi temi sociali, ma anche la propensione al groove. Stiamo lavorando affinché questi cinque concerti siano speciali».
Un’esperienza straordinaria, un viaggio attraverso il groove tribale che fa da collante a canzoni e riff senza nazionalità. Willie Peyote appare per gentile concessione di Magellano Concerti.
Il tour è organizzato da Antenna Music Factory, queste le date:
23.03 TRENTO – Sanbapolis
26.03 MILANO – Santeria
30.03 ROMA – Monk
31.03 RONCADE – Tv New Age
01.04 BOLOGNA – Tpo
Dopo queste date, i Savana Funk saranno ospiti il 15 luglio 2023 dello Sherwood Festival insieme a SEUN KUTI & EGYPT 80 (+ aftershow di Sibode Dj).

Musica, Bologna Musica d’Autore: entro 10 marzo le candidature

Musica, Bologna Musica d’Autore: entro 10 marzo le candidatureRoma, 15 feb. (askanews) – Manca meno di un mese alla chiusura delle iscrizioni per il BMA (Bologna Musica d’Autore), lo showcase festival organizzato da Fonoprint, per la ricerca e valorizzazione dei nuovi talenti della canzone d’autore italiana, arrivato alla settima edizione.
Sarà possibile candidare la propria musica, rigorosamente originale, inviando entro il 10 marzo la richiesta su www.bolognamusicadautore.it, dove sono disponibili tutte le informazioni.
Il miglior artista in assoluto verrà premiato con dieci giorni di registrazione negli studi Fonoprint, che hanno fatto la storia della canzone d’autore italiana. Il miglior artista live realizzerà invece, sempre in studio, una Fonoprint Live Session, anche in video, aggiungendo la propria musica a un ‘format’ che ha già visto come protagonisti progetti come Lo Stato Sociale, La Rappresentante di Lista, Ex-Otago, Extraliscio e Godblesscomputers.

Claudio Baglioni… torna aTUTTOCUORE con 9 maxieventi

Claudio Baglioni… torna aTUTTOCUORE con 9 maxieventiMilano, 15 feb. (askanews) – Dopo l’enorme successo del tour solistico di 156 concerti nei teatri lirici di Dodici Note Solo Bis, Claudio Baglioni ritorna ai live spettacolari con “aTUTTOCUORE”: 9 maxieventi dal vivo che si annunciano rivoluzionari, grazie a una nuova rappresentazione totale, a tre gigantesche dimensioni spaziali – orizzontalità, verticalità, profondità – nella quale si fondono musica, luce, figura, gesto, azione e le molteplici arti e modalità dello stupefacente mondo dello spettacolo.
Saranno 3 gli appuntamenti allo Stadio centrale del Foro Italico a Roma (21-22-23 settembre 2023), 3 i concerti all’Arena di Verona (5-6-7 ottobre 2023) e 3 quelli al Velodromo Paolo Borsellino di Palermo (12-13-14 ottobre 2023): spazi idonei e ideali per uno show fortemente innovativo, affascinante, travolgente, che sorprenderà il pubblico.
La storia di Baglioni, del resto, è quella di uno straordinario, instancabile pioniere, sia nelle produzioni discografiche, che nelle esibizioni dal vivo. In più di cinquant’anni di carriera, infatti, è impossibile trovare due suoi album o due concerti simili o ripetitivi: ogni volta, è una “prima”.
Baglioni, infatti, è stato il primo a inaugurare la stagione dei grandi raduni pop-rock (1982: “Alé-oó”); il primo a suonare da solo tutti gli strumenti e tutte le parti, da one man band (1986: “Assolo”); il primo a posizionare il palco al centro della scena (1991: “Oltre una bellissima notte”); il primo a eliminare completamente il palco dallo spazio d’esibizione (1996: “Tour Rosso”); il primo in tour con la propria band a bordo di un camion (1996: “Tour Elettrico”); il primo a performare al centro dei più grandi stadi italiani, con il pubblico a gremire tribune e curve come negli eventi sportivi (1998: “Da me a te”; 2003: “Tutto in un abbraccio”); il primo a utilizzare tecnologie virtuali, laser sagomati e oggetti interattivi (2000: “Tour Blu – Il Viaggio”); il primo a esibirsi, con pubblico, nell’anfiteatro di Pompei (2000: “Sogno di una notte di note”); il primo a intraprendere un giro di recital nei teatri all’italiana (2001: “InCanto”); il primo a progettare i palchi delle proprie esibizioni live (2003-2004: “Crescendo”, con il palco, su quattro livelli sovrapponibili, e 2006-2007: “Tutti Qui” con un magazzino centrale, suddiviso in quattro aree contenutistiche); il primo a riportare, in epoca moderna, il palcoscenico al centro dell’Arena di Verona (2018: “Al centro”); il primo ad aprire la stagione estiva dell’Opera di Roma, alle Terme di Caracalla e il solo a rappresentarsi per dodici serate consecutive (2022: “Dodici Note – Tutti Su!”).
Il tema centrale del progetto “aTUTTOCUORE” ruoterà attorno al cuore, suono e strumento primordiale dell’esistenza. La percussione ritmica che è musica di vita e della vita. La danza che ci muove dentro e fuori. Il ballo universale che tra coraggio e accoramento, ci mette d’accordo. «Da sempre – ha spiegato Baglioni – il cuore è considerato il centro, il nucleo, il cuore di tutto. Della vita stessa, ovviamente. Ma anche di passioni, sentimenti, emozioni, imprese, avventure. E, naturalmente, dell’amore: l’energia più grande che esista in natura. Nasce da queste riflessioni e suggestioni l’idea di chiamare il mio nuovo giro di rappresentazioni “aTUTTOCUORE”, dove, ancora una volta, la musica sarà il cuore pulsante di un progetto di concerto totale, integrale, reso ancora più prezioso e strabiliante dall’impiego e l’ausilio di illuminotecniche, proiezioni, performance da forme e discipline artistiche, per creare suggestioni particolari e mai viste prima».
«Il nostro cuore – ha aggiunto Baglioni – batterà a tempo di musica, perché questi concerti sono ideati e saranno vissuti da tutti noi a tutta forza, a tutta gioia, a tutta energia! Ma anche a tutto campo e a tutto tondo, sia strutturalmente – narrazione, illustrazione e movimentazione si svilupperanno sulle direttrici di piani orizzontali e verticali, con profondità considerevoli e altezze imponenti – sia simbolicamente, in un ideale abbraccio tra artisti, musicisti, performer e spettatori, per scambiarci, da cuore a cuore, un’esperienza unica da spartire insieme aTUTTOCUORE».

Musica, “M’Innamoro al buio”: esce quarto singolo di Stefano Colli

Musica, “M’Innamoro al buio”: esce quarto singolo di Stefano ColliRoma, 15 feb. (askanews) – Quarto singolo estratto da “Aquiloni”, album di esordio di Stefano Colli, dopo l’omonimo singolo di lancio e ancora “Mozambico” (feat. Iskra) e “Indispensabile” (feat. Giò Di Tonno) arriva in radio il 15 febbraio 2022 “M’Innamoro al buio”, accompagnato da un video di forte impatto emotivo, per la regia di Miriam Previati, con la partecipazione dell’attrice Elisa Billi.
“M’innamoro al buio” è la ballata di chi non si arrende davanti alle ombre del cuore ma, al contrario, trova proprio lì il senso del proprio cammino. È il racconto di quanto sia sottile, in amore, quel filo che divide luce e buio e di come noi esseri umani siamo portati ad oltrepassarlo per poi comprendere che, quando si ama davvero, vale sempre e comunque la pena mettere in gioco fino in fondo i propri sentimenti ed accogliere la propria vulnerabilità.
Da questo concept, nasce l’idea di un videoclip davvero particolare, che tocca le corde intime dell’ascoltatore e dello spettatore, idea che si concretizza grazie alla preziosa collaborazione con l’ASSOCIAZIONE AIDUS, (Associazione per l’Inclusione di Udenti e Sordi) nata a Ferrara nel 2017 con l’obiettivo di abbattere le barriere che limitano l’interazione tra la cultura sorda e quella udente. Si è voluto far sì che il messaggio del testo raggiungesse quante più persone possibili: la carica espressiva della LIS (Lingua dei Segni Italiana) rende infatti fruibile il testo attraverso il canale visivo, mostrando come la potenza delle parole passi attraverso il il viso, il corpo e le mani, grazie all’esibizione di un gruppo misto di sordi madrelingua, bilingue, oralisti e udenti segnanti e non. Al contempo, obiettivo di questo lavoro e della collaborazione con AIDUS è anche quello di apportare un contributo sincero alla diffusione della LIS, lingua veicolare per AIDUS, la cui diffusione avviene anche grazie a questo genere di iniziative, secondo l’ideale associativo che vede l’inclusione possibile solo attraverso la conoscenza reciproca in ogni sfaccettatura, senza alcuna esclusione.
La produzione di “Mi innamoro al buio” è caratterizzata da una miscela elegante di sonorità acustiche ed elettroniche. L’arrangiamento richiama il British pop ed è una culla per la melodia e la voce. Anche questo singolo è stato prodotto e arrangiato da Giancarlo Di Maria, come tutto l’album “Aquiloni” di cui fa parte, un lavoro di ampia portata che arriva dopo l’uscita dei singoli “Crudele” e “Guarda la notte” e dopo le esperienze televisive del Festival di Castrocaro (RAI 1) e di The Voice of Italy (RAI 2 nel Team di Gigi D’Alessio); si compone di nove tracce che includono sette pezzi inediti, una cover del brano “La lettera che non scriverò mai”, portato al successo da Fiorella Mannoia, e un prologo introduttivo, recitato dal noto attore italiano Ivano Marescotti. Il sincretismo artistico di tutta l’opera rispecchia proprio la poliedricità di Stefano, una ricerca che si concretizza in un lavoro pluriartistico, che unisce letteratura, musica, teatro, arti visive.
Un progetto impreziosito ulteriormente dalla collaborazione con Giò Di Tonno, Iskra Menarini (storica vocalist di Lucio Dalla) e della cantautrice pescarese Rebecca Pecoriello, in arte Marsali.

“Mélusine”, Cécile McLorin Salvant presenta nuovo album in Italia

“Mélusine”, Cécile McLorin Salvant presenta nuovo album in ItaliaRoma, 15 feb. (askanews) – Partirà il prossimo 21 marzo dal Parco della Musica di Roma il breve tour italiano della cantante statunitense Cécile McLorin Salvant, che farà poi tappa al Teatro San Giorgio di Udine (23 marzo) e al Bergamo Jazz Festival (Teatro Doninzetti il 24 marzo).
Vincitrice di tre Grammy Award come Best Jazz Vocal Album nel 2016, 2018, 2019, di un MacArthur Fellow nel 2020 e di numerosi altri premi tra cui quello dalla storica rivista Downbeat (Jazz Album of the Year, 2014 e 2018) – e il premio NPR – National Public Radio Jazz Critics Poll (Top Vocal Album 2014 e 2015), Cécile McLorin Salvant sarà nel nostro paese per presentare in concerto sia il suo repertorio, frutto di sei dischi pubblicati tra il 2010 e il 2022, che i brani in anteprima del suo nuovo album “Mélusine”, in uscita il 24 marzo per la Nonesuch Records.
Con lei sul palco Glenn Zaleski (Piano), Marvin Sewell -(chitarra), Yasushi Nakamura (basso), Keita Ogawa (batteria e percussioni).
Cécile McLorin Salvant è una cantante e compositrice di grande originalità e talento. Ha iniziato con studi di musica classica ma ben presto è stata immersa nel jazz, blues e folk e, ispirandosi al teatro musicale e al vaudeville, Salvant è arrivata ad abbracciare un ampio repertorio che estende le possibilità della sua performance live andando da essenziali duetti piano e voce a trio strumentali, fino a ensemble orchestrali come nella sua opera Ogresse, un’ambiziosa favola musicale basata su fiabe trasmesse oralmente dal diciannovesimo secolo, per esplorare la natura della libertà e il desiderio.
Salvant ha studiato alla Université Pierre Mendès-France. Si è esibita in venue nazionali e internazionali come il Newport Jazz Festival, il Monterey Jazz Festival, il Village Vanguard di New York e il Kennedy Center di Washington.

Tomaso Montanari al Teatro di Tor Bella Monaca con “Eretici”

Tomaso Montanari al Teatro di Tor Bella Monaca con “Eretici”Roma, 15 feb. (askanews) – “Eretici” è il titolo del nuovo spettacolo di e con Tomaso Montanari che andrà in scena venerdì 24 e sabato 25 febbraio alle 21 al Teatro Tor Bella Monaca di Roma.
“Eretici” è un libro scritto dallo storico dell’arte, accademico, saggista e firma de Il Fatto Quotidiano Tomaso Montanari, dove l’autore racconta alcuni degli “eretici” che hanno attraversato la Storia in una lettura molto particolare, per costruire anticorpi contro il più pericoloso virus in circolazione: il pensiero unico. Eretici ora, è anche uno spettacolo teatrale, prodotto da Lo Stanzone delle Apparizioni e Loft Produzioni Srl. Sul palco Daniela Morozzi, attrice di teatro, cinema e televisione e Stefano ‘Cocco’ Cantini, sassofonista noto a livello internazionale.
La ricerca di questo storico duo artistico con la regia di Matteo Marsan permette di realizzare un “reading” fuori dai canoni tradizionali, dove non si canta, ma si legge. I ritratti dei nostri eretici sono raccontati contemporaneamente, da entrambi i linguaggi in continuo dialogo tra loro, in una versione di forte intensità. Ed ecco la storia di Tina Anselmi, Caravaggio, Rosa Luxemburg, Don Lorenzo Milani, Lev Tolstoj, Virginia Woolf. Donne e uomini che hanno dimostrato per tutta la vita che costruire un mondo diverso è possibile. Difficile, ma sempre più necessario, come ci ricorda, nella scelta dei suoi Eretici, lo stesso Tomaso Montanari.

Fiorello record, ottimi risultati per Marcuzzi e Cattelan su Rai 2

Fiorello record, ottimi risultati per Marcuzzi e Cattelan su Rai 2Roma, 15 feb. (askanews) – E’ un Fiorello record quello andato in onda il 14 febbraio – con “Viva Rai2!”: 876 mila telespettatori e il 18.1 per cento di share sono la conferma dell’apprezzamento del pubblico per la verve del personaggio che accompagna il risveglio degli italiani. E ottimi risultati, sempre su Rai 2, anche per “Boomerissima” di Alessia Marcuzzi (1 milione 119 mila e 7.3 di share) e – a seguire – per “Stasera c’è Cattelan” (390 mila e 6.8 di share).
“Con questi dati, il nostro impegno per il rilancio della seconda rete – dice l’Amministratore Delegato Rai, Carlo Fuortes – trova un primo, importante risultato. Proseguiremo su questa strada con un mix di nuovi linguaggi, di registri narrativi diversi e di grandi professionalità, a partire da quella di un “mattatore” come Fiorello, passando per la ‘freschezza’ di Marcuzzi e Cattelan. Un successo ‘giovane’ confermato anche dall’altissimo numero di interazioni social con i programmi”.

Nada, al via il tour teatrale 2023 “La paura va via da sé…”

Nada, al via il tour teatrale 2023 “La paura va via da sé…”Roma, 15 feb. (askanews) – Partirà da Pesaro il prossimo 3 marzo il tour teatrale 2023 di Nada, con nuove date in Italia e all’estero per presentare l’ultimo album “La paura va via da sé se i pensieri brillano” uscito lo scorso 7 ottobre per La Tempesta – Santeria/Audioglobe e pubblicato a tre anni dal precedente disco di inediti “È un momento difficile tesoro”.
Ad accompagnare sul palco la cantautrice, tra i classici del suo sterminato repertorio e i brani più recenti, ci saranno Andrea Mucciarelli alla chitarra, Francesco Chimenti al basso, Franco Pratesi alle tastiere e Luca Cherubini Celli alla batteria. Le altre date confermate sono: 4 marzo Teatro Comunale, Cesenatico (FC); 9 marzo Teatro degli illuminati a Città di Castello (PG); 10 marzo Teatro Miela a Trieste; 11 marzo – Auditorium Vivaldi per “Le Notti del Bandito” a Cassola, Bassano Del Grappa (VI) e 13 aprile Teatro Manini a Narni (TR). In occasione dei concerti ai Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo (24 marzo) e al Sodra Teatren di Stoccoloma (16 aprile) Nada si esibirà accompagnata soltanto dalla chitarra di Andrea Mucciarelli in un set acustico
Il nuovo album è composto da 10 brani, profondi ed essenziali, interamente scritti e composti da Nada e che descrivono la continua evoluzione stilistica di quest’artista senza compromessi e senza tempo.
Nada affronta i sentimenti che infuocano la sua anima, con un lavoro di introspezione continuo, ma è anche sferzante nella sua indignazione per un mondo sempre più indifferente e disumano. Gioia, inquietudine, amore, paura; lo Ying e Yang che alberga in tutti noi, messo a nudo e offerto in un rito laico di condivisione. È riconoscibile, autentica, con testi immediati e senza abbellimenti, che vanno al cuore, all’essenziale.
È rock nell’anima, nell’attitudine, nel suo essere controcorrente, da sempre e per sempre. E lo è nel suono, che anche in questo nuovo capitolo della sua discografia Nada ha affidato alle mani e ai cursori di John Parish, che nell’album non solo produce ma suona quasi tutti gli strumenti.
Il produttore inglese, già noto per le sue collaborazioni con PJ Harvey, Eels, Giant Sand, Tracy Chapman, è perfettamente in sintonia con l’artista e così come per i precedenti “È un momento difficile tesoro” (2019) e “Tutto l’amore che mi manca” (2004), riuscendo a trasporre le visioni musicali di Nada in arrangiamenti perfetti nel calzare i suoi testi ipnotici.
Dal disco sono stati estratti tre singoli e video: “In mezzo al Mare”, uscito a maggio 2022, “Chi non ha”, rilasciato il successivo 30 settembre e “L’oscurità” pubblicato il 25 gennaio 2023.