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In tv “1985. Allarme nel Mediterraneo”, su Achille Lauro e Sigonella

In tv “1985. Allarme nel Mediterraneo”, su Achille Lauro e SigonellaRoma, 12 set. (askanews) – A distanza di quasi quarant’anni, quelli del sequestro della nave Achille Lauro e della notte di Sigonella, sono accadimenti che ancora oggi rimangono impressi nella storia del Paese. Rai Documentari li ripercorre ne “1985. Allarme nel Mediterraneo”, in onda il 15 settembre, in prima serata su Rai3.

Tutto accade tra il 7 e il 12 ottobre del 1985. Prima il sequestro della nave da crociera Achille Lauro da parte di un gruppo di terroristi palestinesi, poi la scoperta dell’omicidio del passeggero americano di origini israeliane Leon Klinghoffer, infine la notte di Sigonella, la base Nato in Sicilia dove si attua il braccio di ferro tra il governo italiano e la Delta Force statunitense relativo alla consegna dei terroristi agli americani. La tensione cresce enormemente e si corre il rischio di una crisi internazionale che potrebbe mettere in difficoltà l’equilibrio tra Est e Ovest. Alla fine, l’Italia fa valere la sua giurisdizione, sul suo suolo. Ma non è finita. Perché se i sequestratori vengono arrestati, l’aereo dell’Egypt Air con i mediatori a bordo parte e atterra all’aeroporto di Ciampino a Roma. Uno dei mediatori è Abu Abbas, un alto esponente del Fronte Nazionale della Palestina, organizzazione che fa parte dell’ala estremista dell’Olp. E i caccia americani lo seguono fino sulla pista romana. Vogliono catturarlo. Il governo italiano, non avendo in quel momento le prove del coinvolgimento di Abu Abbas nel sequestro della nave, lo lascia partire per Belgrado. Nella storia dei rapporti fra l’Italia e gli Stati Uniti è il più grave incidente diplomatico che sia capitato. L’operazione politica e militare viene condotta in prima persona da Bettino Craxi e da Giulio Andreotti, in quel momento rispettivamente Primo Ministro e Ministro degli Esteri. In questa occasione l’Italia risponde con fermezza all’ingerenza degli alleati, ribadendo la ragione di poter decidere in piena autonomia sul proprio territorio e rifiutando le intromissioni di ogni tipo da qualsiasi Stato straniero. Un gesto di indipendenza e autonomia, una pagina importante e appassionante nella sua dinamica, della Storia del nostro paese. Nel docufilm, scritto e diretto da Giovanni Filippetto, intervengono Gennaro Acquaviva, Ercolano Annichiarico, Antonio Badini, Maurizio Caprara, Giuseppe Cucchi, Pasquale Di Vanna, Lorenzo Fioto, Roberto Jucci, Paolo Mattera, Rosaria Nuzzo, Roberto Pennisi, Ciro Scala, Marcello Sorgi, Leonardo Visconti di Modrone. “Sono i protagonisti della vicenda che hanno vissuto in prima persona quella settimana così drammatica a raccontare oggi ciò che è accaduto. È loro il punto di vista di questo documentario – spiega il regista – il diplomatico che deve mediare con i terroristi, i componenti dell’equipaggio che hanno vissuto il dramma del sequestro e dell’uccisione di Klinghoffer, i militari che hanno prima messo in piedi l’operazione militare, poi dall’Egitto coordinato le operazioni di rientro, i membri del governo che hanno affrontato la crisi politica internazionale, i giornalisti che hanno affollato Palazzo Chigi in attesa di notizie cercando di cogliere retroscena importanti e infine il comandante dell’aeroporto di Sigonella che si è visto la Delta Force americana pronta ad attaccare i militari italiani che difendevano l’aereo egiziano sulla pista. Sono persone che hanno vissuto una vicenda che ha la potenza narrativa di un intrigo internazionale dove ogni giorno c’è un colpo di scena che cambia il percorso della storia”.

Esce in Italia il libro “Jim Morrison, ultimi giorni a Parigi”

Esce in Italia il libro “Jim Morrison, ultimi giorni a Parigi”Roma, 12 set. (askanews) – “Jim Morrison, ultimi giorni a Parigi” di Hervé Muller è il titolo del libro dedicato agli ultimi giorni del frontman dei Doors, in uscita per la prima volta in Italia mercoledì 13 settembre per Il Castello marchio Chinaski Edizioni.

Secondo la ricostruzione ufficiale Jim Morrison morì il 3 luglio 1971 per arresto cardiaco, ma secondo l’autore critico rock parigino e amico del protagonista le cose non andarono così. Questa indagine realizzata poche settimane dopo la sua morte, partendo dai testimoni che con lui condivisero gli ultimi giorni di vita nella capitale francese, vuole fare luce su questa misteriosa e ambigua vicenda. La ricerca passa al setaccio i verbali della polizia, i referti e le testimonianze della fidanzata Pamela. Le dichiarazioni degli amici Agnès Varda e Alain Ronay, del conduttore radio Jean-Bernard Hebey e del DJ Cameron Watson. Finanche le confidenze della cantante Marianne Faithfull, che in quel periodo si trovava a Parigi. Scavando nell’underground con le informazioni date per certe dagli spacciatori dei club che frequentavano proprio in quei giorni, Muller ne conclude che Morrison sia morto per overdose nei bagni della discoteca Rock’n’Roll Circus. Successivamente trasportato a casa e posizionato nella celebre vasca da bagno. Non un giallo, non un rapporto di cronaca nera, ma un sentito racconto di “quei giorni a Parigi” che diventano quasi uno “state of mind” per una figura del calibro di Morrison.

Il viaggio a Parigi doveva essere un nuovo capitolo della sua vita, un momento per dedicarsi alla scrittura e limitare gli eccessi. Un passo verso l’agognato anonimato prendendo le distanze dai Doors e più in generale dallo showbiz. Muller fa un passo indietro e ripercorre la sua vita grazie ai racconti di chi, Morrison, l’ha conosciuto veramente al di là dell’idolo internazionale che era diventato, suo malgrado. Le indiscrezioni dei compagni dei Doors Manzarek, Densmore e Krieger, si incrociano con le affermazioni del suo amico Frank Lisciandro e del manager Bill Siddons. Sono i rumors sulla controversa figura della “compagna cosmica” Pamela Courson, però, a chiudere il cerchio. Gli abusi di alcool e droghe, la provocazione, l’anarchismo incontrollato stridono con la figura di un ragazzo di 27 anni che soffrì molto per non essere veramente riconosciuto come un poeta. Questi giorni a Parigi sono proprio l’apice di un percorso emotivo. Morrison confessa all’autore di voler sfuggire a quei demoni che lui stesso aveva creato, e dei quali aveva perso il controllo. La quotidianità è scandita da continue bevute, jam session occasionali e accese discussioni su cinema e letteratura. Un equilibrio instabile tra mito e realtà. Nella Francia dove cercava se stesso, patria dei suoi amati poeti Baudelaire e Rimbaud, i suoi ultimi giorni sono sospesi tra sognanti progetti per il futuro e un impeto di autodistruzione nichilista. In questo scenario l’epilogo della storia è stato forse inevitabile. Come, dove e quando sia morto realmente il “Re Lucertola” è solo un dettaglio.

A Roma la nona edizione del Mercato Internazionale Audiovisivo

A Roma la nona edizione del Mercato Internazionale AudiovisivoRoma, 11 set. (askanews) – Torna il MIA – Mercato Internazionale Audiovisivo- con la sua 9a edizione che si svolgerà a Roma dal 9 al 13 Ottobre 2023 nelle sue storiche sedi di Palazzo Barberini e del Cinema Barberini. Anche per questa edizione sarà attiva la piattaforma MIA Digital che consentirà agli accreditati di accedere anche da remoto a tutte le sessioni (in diretta e on demand).

Il MIA | Mercato Internazionale Audiovisivo, diretto da Gaia Tridente, è il più importante evento di settore in Italia ed è uno dei mercati internazionali irrinunciabili, incentrato su coproduzione, strategie e modelli di finanziamento, vendita e distribuzione, work in progress, valorizzazione dei talenti e circolazione dei progetti. Nato nel 2015 e cresciuto grazie alla consolidata joint venture tra ANICA (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Digitali), presieduta da Francesco Rutelli e APA (Associazione Produttori Audiovisivi) presieduta da Chiara Sbarigia, gode del supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale-ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, e del contributo di Creative Europe MEDIA. Il MIA riceve inoltre il sostegno del Ministero della Cultura, del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e della Regione Lazio. Sponsor ufficiale della manifestazione è Unicredit. Anche per questa edizione, il MIA ha ricevuto il patrocinio di Eurimages, il fondo del Consiglio d’Europa per la co-produzione, la distribuzione, esposizione e la digitalizzazione delle opere cinematografiche europee.

Alcuni dei più acclamati e visionari produttori, commissioner, buyer, distributori, executive, partner finanziari e talenti di tutto il mondo discuteranno le opportunità e le sfide della produzione e distribuzione audiovisiva nell’attuale paradigma internazionale dei contenuti. Tre donne le prime ospiti annunciate, che saranno protagoniste di 3 appuntamenti chiave della prossima edizione del MIA: Nicole Clemens, Sara Bernstein e Marge Dean. Nicole Clemens, President di Paramount Television Studios (PTVS) e di Paramount+ Original Scripted Series. In qualità di presidente di PTVS, Clemens supervisiona un’ampia serie di show destinati al pubblico di diverse piattaforme. Le prossime produzioni di PTVS includono Time Bandits di Taika Waititi e Before di Billy Crystal – entrambe in streaming su Apple TV+ – e Cross, con Aldis Hodge, per Prime Video. Per la piattaforma Paramount+ Clemens ha gestito le serie originali scripted, curando serie di successo internazionale come Halo, The Offer e il franchise di Star Trek. Inoltre, ha recentemente prodotto il drama britannico Sexy Beast con Paramount Television International Studios per Paramount+, e ha supervisionato la realizzazione di un altro drama britannico, The Gold, per Paramount+. Clemens illustrerà la sua carriera e la produzione strategica di Paramount in tutto il mondo.

Sara Bernstein, pluripremiata produttrice e presidente di Imagine Documentaries – la società di produzione fondata da Ron Howard e Brian Grazer – che guida lo sviluppo e la produzione di lungometraggi e serie di documentari premium sarà protagonista di un keynote sulla sua carriera con particolare riferimento a produzioni recenti come Judy Blume Forever (Amazon Studios), Bono & The Edge: A Sort of Homecoming with Dave Letterman (Disney+), The Volcano: Rescue from Whakaari (Netflix). Nel corso della sua carriera, Bernstein ha ottenuto 11 vittorie agli Emmy, 33 nomination agli Emmy e 11 Peabody Awards, mentre i documentari da lei prodotti hanno ottenuto due Oscar e 13 nomination agli Oscar. Marge Dean, Head of Skybound Entertainment’s Animation Studio, vincitrice di un Emmy e Presidente di Women In Animation, sarà protagonista di un keynote sullo sviluppo e la produzione di contenuti animati per adulti e teen, tra i quali Invincible per Amazon Prime. Conosciuta per una serie di successi nel campo dell’animazione, Dean ha svolto un ruolo importante nel plasmare o rimodellare entità come Columbia-TriStar TV, Warner Bros. Animation, Mattel’s Playground Production, Omation di Steve Oedekerk, Technicolor Animation e Wildbrain Entertainment. Prima di entrare in Skybound, ha ricoperto il ruolo di Head of Studio presso il più importante distributore di anime, Crunchyroll. Tra i protagonisti delle conferenze del MIA 2023 anche Ari Folman, autore, regista, produttore e animatore pluripremiato noto per opere animate come Valzer con Bashir (vincitore del Golden Globe nel 2009).

Il congresso e Anna Frank e il diario segreto. Nicholas Weinstock, fondatore e presidente di Invention Studios, che ha sviluppato e prodotto Escape at Dannemora – la serie di Showtime candidata a 12 Emmy -, In the Dark – andata in onda per 4 stagioni su Netflix – e, più recentemente, la serie premio Emmy Severance di Apple+. E ancora, James Townley, Chief Content Officer Development di Banijay, che terrà un keynote sullo sviluppo e la creazione di IP unscripted e sull’acquisizione di formati e documentari nei 21 paesi del mondo dove il gruppo è presente. Altri importanti nomi saranno annunciati nelle prossime settimane insieme al programma completo della manifestazione.

Bruno Vespa torna su Rai1 con “Cinque minuti” e “Porta a Porta”

Bruno Vespa torna su Rai1 con “Cinque minuti” e “Porta a Porta”Roma, 11 set. (askanews) – Ripartono questa settimana i due programmi di approfondimento giornalistico condotti da Bruno Vespa su Rai1: “Cinque minuti”, alla sua seconda stagione (in onda dal lunedì al venerdì alle 20.30), e “Porta a Porta”, alla sua 29esima stagione (in onda il martedì, mercoledì e giovedì in seconda serata). In conferenza stampa, Vespa ha annunciato oggi che mercoledì 13 settembre a “Cinque minuti” e a “Porta a Porta” sarà ospite la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. La settimana successiva sarà il turno del leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, quella ancora dopo della segretaria del Pd Elly Schlein, e “via via i vari leader”.

“Stasera – ha ricordato Vespa – andranno in onda solo i ‘Cinque minuti’ e parlerà per la prima volta la madre della maggiore delle due cuginette di Caivano. E io spero che noi riusciremo, in un breve tempo, a dimostrare di quanto sia incredibilmente disperata la situazione da quelle parti. Bonificare Caivano, da un punto di vista morale, varebbe una legislatura perché è una situazione veramente incredibile”. Nella scorsa stagione, ha proseguito Vespa, “Cinque minuti” hanno avuto un risultato oggettivamente superiore alle aspettative, anche degli schemi che erano stati fatti, molto molto al buio perché le esperienze precedenti erano di vent’anni prima, quindi un altro mondo: 21,6% di media, quasi 4 milioni e 200 mila spettatori, e la cosa che ci ha più sorpreso è che, nonostante veniamo dal telegiornale principe – il Tg1 delle 20 – la gente ha ancora voglia di informazione e di approfondimento. Quando siamo stati sulla politica ‘forte’ o sulla cronaca ‘forte’, abbiamo fatto più ascolti di molti famosissimi personaggi dello spettacolo, cosa che non ci saremmo mai aspettati”.

Quanto a “Porta a Porta”, ha detto ancora Vespa, “l’anno scorso ha fatto lo stesso risultato – 10,20% – dell’anno precedente, in una fascia massacrata, perché la sola rete che ci ha superato è Canale 5 che ha il ‘Grande Fratello’ e ‘L’Isola dei famosi’. Aggiungiamo, cosa di cui sono molto orgoglioso, che io sono sempre stato molto favorevole alla pubblicità nella Rai perché si portano soldi a casa. Per questo sono orgoglioso di avere due interruzioni pubblicitarie a ‘Porta a Porta’, che ci massacrano letteralmente, perché è chiaro che un conto è una interruzione pubblicitaria in prime time, dentro la fiction, un altro conto a mezzanotte e tre quarti, quando la gente oggettivamente è stanca, ma nonostante questo, come ci dimostrò a suo tempo un rapporto dell’Unione pubblicitari, ‘Porta a Porta’ è molto molto appetibile. Per cui facciamo otto spot pubblicitari a sera, che significa che portano alle casse di questa azienda molto più del doppio del costo di ‘Porta a Porta’, e lo dico invitandovi a verificare quanto costano e quanto rendono – o hanno reso – trasmissioni di grande blasone, che sembrano aver arricchito la Rai, e in realtà sono costate parecchi soldi alla Rai”.

Tour nei palazzetti nel 2024 per i Pinguini Tattici Nucleari

Tour nei palazzetti nel 2024 per i Pinguini Tattici NucleariMilano, 11 set. (askanews) – Finita la prima parte del tour estivo, che si è conclusa sabato scorso, 9 settembre, alla RCF Arena di Reggio Emilia (Campovolo) in una grande festa con 80.000 persone, i Pinguini Tattici Nucleari annunciano le nuove date che porteranno nei palazzetti Fake News, disco uscito lo scorso dicembre e già certificato Triplo Platino. Il “Non perdiamoci mica di vista Fake News Indoor Tour – Palasport 2024”, organizzato e prodotto da Magellano Concerti, vedrà la band sui palchi dei più importanti palasport italiani nella primavera del 2024.

Continua così, in una versione più intima e confidenziale, il tour che quest’estate ha portato i Pinguini Tattici Nucleari a incontrare fan di ogni età, da Nord a Sud fino alle isole. Dopo la calorosa accoglienza che il pubblico ha riservato alla band, Riccardo, Elio, Nicola, Simone, Matteo e Lorenzo decidono di tornare ad abbracciare il proprio pubblico nei palasport per continuare a raccontare la storia di una giovane band che negli anni ha saputo alternare grandi hit a brani cantautorali, capaci di far sorridere e di far pensare. Le date del “Non perdiamoci mica di vista Fake News Indoor Tour – Palasport 2024”: 03 e 04 aprile 2024 – Jesolo (VE) – Palazzo del Turismo 08 e 09 aprile 2024 – Milano – Mediolanum Forum 16 e 17 aprile 2024 – Torino – PalaOlimpico di Torino 23 e 24 aprile 2024 – Pesaro – Vitrifrigo Arena 26 e 27 aprile 2024 – Bologna – Unipol Arena 29 e 30 aprile 2024 – Livorno – Modigliani Forum 02 e 03 maggio 2024 – Firenze – Mandela Forum 07 e 08 maggio 2024 – Roma – Palazzo dello Sport 20 e 21 maggio 2024 – Napoli – PalaPartenope 24 e 25 maggio 2024 – Bari – PalaFlorio 28 e 29 maggio 2024 – Messina – PalaRescifina Oltre un miliardo di stream, due anni in cima alle classifiche airplay e FIMI/Gfk Italia, il successo dell’album Fake News (tre volte Disco di Platino) e di Rubami la notte, nuovo singolo uscito a maggio, ai vertici di tutte le classifiche e già certificato doppio Disco di Platino, e un coinvolgente show che ha riscosso un grande successo di pubblico e critica: quello dei Pinguini Tattici Nucleari si è rivelato essere un gioco di squadra più che convincente, che ha portato la band, che da più di due anni colleziona numeri da record, ai vertici di tutte classifiche, regalandole un posto di assoluto rilievo nel panorama musicale nazionale e che ha mosso i primi passi in quello internazionale.

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Leone d’oro a “Povere creature!” di Yorgos Lanthimos. A Garrone il Leone d’argento

Leone d’oro a “Povere creature!” di Yorgos Lanthimos. A Garrone il Leone d’argentoRoma, 9 set. (askanews) – ‘Povere creature!’ del regista cult greco Yorgos Lanthimos è il Leone d’oro della ottantesima edizione della Mostra del cinema di Venezia. Gloria anche per Matteo Garrone per ‘Io Capitano’ che ha vinto il Leone d’Argento per la miglior regia con una dedica: ‘Ai migranti che non ce l’hanno fatta’. Peter Sarsgaard vince la Coppa Volpi per la Miglior interpretazione maschile in ‘Memory’ di Michel Franco Cailee Spaeny vince la Coppa Volpi per la Miglior interpretazione femminile in ‘Priscilla’ di Sofia Coppola.

Una serata introdotta da Caterina Murino, bellissima in elegante abito lungo di seta bluette che lascia le spalle completamente nude e una parure di brillanti apre la cerimonia finale. ‘Abbiamo vissuto storie bellissime che ci hanno commosso e divertito, c’è stato pubblico in tutte le sale dalla mattina alla notte – ha detto Caterina Murino nel suo discorso introduttivo -. Sotto le ali del Leone di Venezia è arrivata la conferma che tutti i sogni hanno senso se continuiamo a sognarli insieme, fianco a fianco’.

Film in bianco e nero, romanzo di formazione sui generis dove il film di mostri si mescola al percorso di emancipazione di una giovane donna in un Ottocento fantastico, ‘Poor Things’ di Yorgos Lanthimos vede protagonista Bella Baxter, la magnifica Emma Stone che Lanthimos aveva già diretto ne ‘La favorita’, una ragazza riportata in vita dal brillante e non ortodosso scienziato interpretato da Willem Dafoe. Un Frankenstein gentile con corpo di giovane donna e mentalità di bambina che nel suo viaggio intorno al mondo scoprirà la libertà di scegliere chi diventare. Il film si proietta nella corsa agli Oscar, dove la protagonista ha già trionfato nel 2017 con ‘La La Land’ un film che ugualmente aveva iniziato la sua corsa proprio qui a Venezia dove l’attrice aveva vinto la Coppa Volpi. Matteo Garrone vince il Leone d’Argento per la Miglior regia per il film ‘Io Capitano’. Il film è la commovente, drammatica e poetica, Odissea contemporanea di due giovani che da Dakar in Senegal decidono di affrontare i pericoli del deserto subsahariano, le torture in Libia, il viaggio pericoloso in un barcone pieno di migranti, per arrivare nella terra promessa: l’Italia. Seydou e Moussa sono i due protagonisti, attori esordienti. ‘Questo premio aiuterà il film. Per fare il film insieme a persone africane, ho cercato di dare voce a chi di solito non ce l’ha. Ringrazio i miei attori per la loro straordinaria interpretazione: sono riusciti a dare tridimensionalità a quello che avevamo scritto, una grande umanità e una spiritualità’. ‘Noi abbiamo girato Io Capitano in Senegal ma anche in Marocco, quindi in questo momento il nostro pensiero va alla tragedia che ha colpito quella nazione’ ha detto il regista. A Seydou Sarr, ventunenne senegalese, il Premio Marcello Mastroianni come giovane attore emergente grazie all’interpretazione nella pellicola ‘Io Capitano’.

Il regista dà poi la parola a Kouassi Pli Adama Mamadou, attivista del Centro sociale ex Canapificio e del Movimento migranti e rifugiati di Caserta, alla cui storia si è ispirato. ‘Il film racconta una realtà vera’, sottolinea Mamadou. ‘Io sono riuscito ad arrivare in Italia, ma vorrei che dedicassimo questo premio a tutte le persone che non sono potute arrivare a Lampedusa. E vorrei ricordare che quando c’è la voglia e la necessita di partire, nessuno ti può fermare. Occorre dare il diritto di accesso a noi giovani, il visto per viaggiare, e credo che sarebbe lo strumento per sbloccare il traffico di esseri umani’. Per Mamadou, ‘un canale di ingresso regolare, come ha detto anche il presidente Mattarella, aiuterebbe ad affrontare l problema. Ringrazio il festival e tutta la comunità di Caserta che aiuta gli immigrati nell’inserimento’. Peter Sarsgaard vince la Coppa Volpi per la Miglior interpretazione maschile in ‘Memory’ di Michel Franco. L’attore americano interpreta con Jessica Chastain il film incentrato sull’amore tra due persone profondamente ferite dalla vita che si ritrovano ad affrontare insieme traumi e demenza. Il protagonista di Memory ha parlato dello sciopero degli attori contro l’IntelligenzaAartificiale che mette a repentaglio il loro lavoro. ‘Se perdiamo questa battaglia, questa disconnessione prepareràsemplicemente la strada dell’atrocità, quindi davvero faccio appello all’umanità per creare un futuro ai nostri stessi bambini’. Cailee Spaeny vince la Coppa Volpi per la Miglior interpretazione femminile in ‘Priscilla’ di Sofia Coppola. L’attrice, 25 anni, nata nel Missouri, porta sullo schermo la storia di Priscilla Beaulieu dal fidanzamento da adolescente con Elvis Presley (Jacob Elordi) alla separazione. Il film è l’adattamento cinematografico delle memorie Elvis and Me scritte dalla vedova Presley. Sono stata sopraffatta dalla responsabilità di rappresentare un periodo particolare della vita di Priscilla (Presley) a cui dedico il premio’, ha detto.

‘Aku Wa Sonzai Shinai’ (Il male non esiste) di Ryusuke Hamaguchi vince il Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria. Il film del regista giapponese premio Oscar per Drive My Car è un dramma che, attraverso la storia piccola di Takumi e sua figlia Hana che vivono nel villaggio di Mizubiki, vicino a Tokyo, dove un gruppo di investitori vorrebbe costruire un glamping di lusso, mette al centro la necessità di rispettare la Natura e di trovare un equilibro con essa. ‘Zielona Granica’ (Il confine verde) di Agnieszka Holland vince il Premio Speciale della Giuria. Il film racconta in bianco e nero e come fosse un documentario cosa accade al confine tra Polonia e Bielorussia dove i migranti siriani e africani vengono letteralmente rimpallati alle frontiere, con i diritti umani calpestati. ‘Ci sono persone che stanno aiutando e credono nell’umanità: dedichiamo questo premio a tutti gli attivisti e coloro che li stanno aiutando’. Guillermo Calderón e Pablo Larraín per il film ‘El Conde’ sono i vincitori del premio per la migliore sceneggiatura. I due autori cileni, Larrain anche regista, hanno ritratto il dittatore Pinochet come un vampiro, in un film in bianco e nero, che mescola horror e commedia ed è una allegoria sui mali del generale, la sua ansia di potere e di arricchimento. Il film, che si vedrà su Netflix, arriva a 50 anni dal colpe di Stato che in Cile rovesciò il governo democratico di Allende. ‘Magyarßzat mindenre’ (Una spiegazione per tutto) di Gßbor Reisz vince il premio Orizzonti per il Miglior film. La pellicola del regista ungherese Gabor Reisz è il miglior film nel concorso di Orizzonti alla Mostra del Cinema di Venezia 2023. Mika Gustafson vince il premio Orizzonti per la Miglior regia per ‘Paradiset Brinner’ (Il paradiso brucia). ‘Una sterminata domenica’ di Alain Parroni vince in Orizzonti il Premio Speciale della Giuria. Il film è una storia di giovani, un anticonvenzionale romanzo di formazione, ambientato tra Roma e il litorale e sarà in sala Una sterminata domenica è in sala dal 14 settembre. L’attore mongolo Tergel Bold-Erdene è il vincitore del premio Orizzonti per la Migliore interpretazione maschile. All’attrice colombiana Margherita Rosa De Francisco per El Paraiso il premio per la migliore interpretazione femminile. Enrico Maria Artale è il vincitore del Premio Orizzonti per la migliore sceneggiatura del film ‘El Paraiso’ da lui stesso diretto. ‘A Short Trip’ di Erenik Begiri vince a Orizzonti il Premio per il Miglior cortometraggio. Il mini film, una produzione francese, è firmato dal giovane albanese Erenik Beqiri. Lo stesso film guadagna anche la nomination per la categoria corti agli Efa, gli European Film Awards 2023. ‘Ai Shi Yi Ba Qiang’ (Love is a Gun) di Lee Hong-Chi vince il Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima ‘Luigi De Laurentiis’. Ha assegnato il riconocimento la giuria presieduta da Alice Diop. Il film, diretto dal 33enne regista e attore taiwanese Lee Hong-Chi, è stato presentato alla Settimana della Critica. ‘Felicità’, esordio alla regia dell’attrice Micaela Ramazzotti, presentato a Orizzonti Extra, è il vincitore del Premio degli spettatori – Armani Beauty. Il film, una produzione Lotus con Rai Cinema, in sala da giovedì 21 settembre, vede Ramazzotti protagonista di un dramma familiare con Max Tortora, Anna Galiena, Sergio Rubini e Matteo Olivetti. ‘Ci ho messo l’anima per fare questo film. Lo dedico a chi sta vivendo nell’infelicità della propria vita. L’infelicità può durare a lungo ma bisogna lottare tanto, lottare sempre per la felicità’, ha detto la regista. Per la sezione Venice Immersive, premio per la Realizzazione a ‘Empereur’ di Marion Burger e Ilan Cohen; ‘A Flow’ di Adriaan Lokman il Premio Speciale della Giuria; ‘A Songs for a Passerby’ di Celine Daemen vince il Gran Premio. La giuria presieduta da Andrea Pallaoro e composta da 24 studenti dei corsi di cinema delle università italiane, ha assegnato il premio Venezia Classici per il miglior documentario sul cinema a ‘Thank You Very Much’ di Alex Braverman e il premio Venezia Classici per il miglior film restaurato a ‘Ohikkoshi’ (In Movimento) di Shinji Smai.

Venezia 80, Leone d’oro a Lanthimos. A Garrone Leone d’argento

Venezia 80, Leone d’oro a Lanthimos. A Garrone Leone d’argentoRoma, 9 set. (askanews) – “Povere creature!” del regista cult greco Yorgos Lanthimos è il Leone d’oro della ottantesima edizione della Mostra del cinema di Venezia. Gloria anche per Matteo Garrone per “Io Capitano” che ha vinto il Leone d’Argento per la miglior regia con una dedica: “Ai migranti che non ce l’hanno fatta”. Peter Sarsgaard vince la Coppa Volpi per la Miglior interpretazione maschile in “Memory” di Michel Franco Cailee Spaeny vince la Coppa Volpi per la Miglior interpretazione femminile in “Priscilla” di Sofia Coppola.

Una serata introdotta da Caterina Murino, bellissima in elegante abito lungo di seta bluette che lascia le spalle completamente nude e una parure di brillanti apre la cerimonia finale. “Abbiamo vissuto storie bellissime che ci hanno commosso e divertito, c’è stato pubblico in tutte le sale dalla mattina alla notte – ha detto Caterina Murino nel suo discorso introduttivo -. Sotto le ali del Leone di Venezia è arrivata la conferma che tutti i sogni hanno senso se continuiamo a sognarli insieme, fianco a fianco”.

Film in bianco e nero, romanzo di formazione sui generis dove il film di mostri si mescola al percorso di emancipazione di una giovane donna in un Ottocento fantastico, “Poor Things” di Yorgos Lanthimos vede protagonista Bella Baxter, la magnifica Emma Stone che Lanthimos aveva già diretto ne “La favorita”, una ragazza riportata in vita dal brillante e non ortodosso scienziato interpretato da Willem Dafoe. Un Frankenstein gentile con corpo di giovane donna e mentalità di bambina che nel suo viaggio intorno al mondo scoprirà la libertà di scegliere chi diventare. Il film si proietta nella corsa agli Oscar, dove la protagonista ha già trionfato nel 2017 con “La La Land” un film che ugualmente aveva iniziato la sua corsa proprio qui a Venezia dove l’attrice aveva vinto la Coppa Volpi. Matteo Garrone vince il Leone d’Argento per la Miglior regia per il film “Io Capitano”. Il film è la commovente, drammatica e poetica, Odissea contemporanea di due giovani che da Dakar in Senegal decidono di affrontare i pericoli del deserto subsahariano, le torture in Libia, il viaggio pericoloso in un barcone pieno di migranti, per arrivare nella terra promessa: l’Italia. Seydou e Moussa sono i due protagonisti, attori esordienti. “Questo premio aiuterà il film. Per fare il film insieme a persone africane, ho cercato di dare voce a chi di solito non ce l’ha. Ringrazio i miei attori per la loro straordinaria interpretazione: sono riusciti a dare tridimensionalità a quello che avevamo scritto, una grande umanità e una spiritualità”. “Noi abbiamo girato Io Capitano in Senegal ma anche in Marocco, quindi in questo momento il nostro pensiero va alla tragedia che ha colpito quella nazione” ha detto il regista. A Seydou Sarr, ventunenne senegalese, il Premio Marcello Mastroianni come giovane attore emergente grazie all’interpretazione nella pellicola “Io Capitano”.

Il regista dà poi la parola a Kouassi Pli Adama Mamadou, attivista del Centro sociale ex Canapificio e del Movimento migranti e rifugiati di Caserta, alla cui storia si è ispirato. “Il film racconta una realtà vera”, sottolinea Mamadou. “Io sono riuscito ad arrivare in Italia, ma vorrei che dedicassimo questo premio a tutte le persone che non sono potute arrivare a Lampedusa. E vorrei ricordare che quando c’è la voglia e la necessita di partire, nessuno ti può fermare. Occorre dare il diritto di accesso a noi giovani, il visto per viaggiare, e credo che sarebbe lo strumento per sbloccare il traffico di esseri umani”. Per Mamadou, “un canale di ingresso regolare, come ha detto anche il presidente Mattarella, aiuterebbe ad affrontare l problema. Ringrazio il festival e tutta la comunità di Caserta che aiuta gli immigrati nell’inserimento”. Peter Sarsgaard vince la Coppa Volpi per la Miglior interpretazione maschile in “Memory” di Michel Franco. L’attore americano interpreta con Jessica Chastain il film incentrato sull’amore tra due persone profondamente ferite dalla vita che si ritrovano ad affrontare insieme traumi e demenza. Il protagonista di Memory ha parlato dello sciopero degli attori contro l’IntelligenzaAartificiale che mette a repentaglio il loro lavoro. “Se perdiamo questa battaglia, questa disconnessione prepareràsemplicemente la strada dell’atrocità, quindi davvero faccio appello all’umanità per creare un futuro ai nostri stessi bambini”. Cailee Spaeny vince la Coppa Volpi per la Miglior interpretazione femminile in “Priscilla” di Sofia Coppola. L’attrice, 25 anni, nata nel Missouri, porta sullo schermo la storia di Priscilla Beaulieu dal fidanzamento da adolescente con Elvis Presley (Jacob Elordi) alla separazione. Il film è l’adattamento cinematografico delle memorie Elvis and Me scritte dalla vedova Presley. Sono stata sopraffatta dalla responsabilità di rappresentare un periodo particolare della vita di Priscilla (Presley) a cui dedico il premio”, ha detto.

“Aku Wa Sonzai Shinai” (Il male non esiste) di Ryusuke Hamaguchi vince il Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria. Il film del regista giapponese premio Oscar per Drive My Car è un dramma che, attraverso la storia piccola di Takumi e sua figlia Hana che vivono nel villaggio di Mizubiki, vicino a Tokyo, dove un gruppo di investitori vorrebbe costruire un glamping di lusso, mette al centro la necessità di rispettare la Natura e di trovare un equilibro con essa. “Zielona Granica” (Il confine verde) di Agnieszka Holland vince il Premio Speciale della Giuria. Il film racconta in bianco e nero e come fosse un documentario cosa accade al confine tra Polonia e Bielorussia dove i migranti siriani e africani vengono letteralmente rimpallati alle frontiere, con i diritti umani calpestati. “Ci sono persone che stanno aiutando e credono nell’umanità: dedichiamo questo premio a tutti gli attivisti e coloro che li stanno aiutando”. Guillermo Calderón e Pablo Larraín per il film “El Conde” sono i vincitori del premio per la migliore sceneggiatura. I due autori cileni, Larrain anche regista, hanno ritratto il dittatore Pinochet come un vampiro, in un film in bianco e nero, che mescola horror e commedia ed è una allegoria sui mali del generale, la sua ansia di potere e di arricchimento. Il film, che si vedrà su Netflix, arriva a 50 anni dal colpe di Stato che in Cile rovesciò il governo democratico di Allende (segue)

Su Rai Movie le “Lezioni di Cinema” di Paolo Mereghetti

Su Rai Movie le “Lezioni di Cinema” di Paolo MereghettiRoma, 8 set. (askanews) – Il meglio della storia del grande schermo raccontata in 24 puntate dal giornalista e critico cinematografico Paolo Mereghetti: si chiama “Lezioni di Cinema” il nuovo programma di Rai Cultura in onda ogni domenica alle 12.00 su Rai Movie dal 10 settembre e disponibile sempre dal 10 settembre, su RaiPlay in due Box Set da 12 “piccole” puntate. Un’occasione per “rileggere” – con la guida di Mereghetti – la grammatica del cinema, i temi, le tecniche, le storie e l’impatto sociale di alcuni film e dei più popolari e significativi generi cinematografici.

Il programma – firmato da Gianluca Russo con la regia di Giuseppe Bucchi – propone un punto di vista nuovo: dai grandi quesiti filosofici sulla funzione stessa del cinema, alle numerose storie che hanno accompagnato la nascita e lo sviluppo dell’industria cinematografica. Le singole puntate sono dedicate ai generi del grande schermo, ai suoi autori, ad approfondimenti sul tema del Bianco e Nero e del Colore, ai grandi Festival. E persino ai Cinepanettoni. Il tutto spiegato dall’autore del più celebre dizionario dei film e arricchito dalle illustrazioni animate di Marco Raparelli. Il programma è stato realizzato presso il Mic, Museo Interattivo del Cinema di Milano. Produttore Esecutivo Alessandra Sergola. “Con queste lezioni di cinema vorrei aiutare chi ama i film a scoprire le tante ricchezze del cinema, i suoi protagonisti, la sua storia, le sue curiosità, le svolte che hanno segnato la sua evoluzione fino alle riflessioni che possono aiutare a capirne meglio la portata” – dice Paolo Mereghetti. “Le mie non solo lezioni accademiche, durano non più di otto o dieci minuti, e soprattutto sono raccontate con il linguaggio piano e semplice, ma non superficiale, di una chiacchierata con gli amici. Il loro scopo è solo quello di offrire qualche strumento in più, qualche conoscenza in più per riuscire ad apprezzare meglio il mondo del cinema, che si tratti dell’importanza degli studios hollywoodiani o dei cinepanettoni, del rapporto tra il colore e il bianco e nero o della storia del western, di Fellini o di Godard, del ruolo del regista o di quello degli sceneggiatori, della storia del western o del noir o del cinema italiano. Ventiquattro lezioni che sono altrettanti possibili percorsi per amare ancora di più la bellezza del cinema”.

Aggiunge Marco Raparelli: “Sono un artista che utilizza il disegno come suo linguaggio principale e l’intervento che mi è stato richiesto per “Lezioni di Cinema” è stato proprio di interpretare per immagini la narrazione dell’ideatore e presentatore. i miei disegni hanno quindi accompagnato ogni lezione affiancando alle parole un racconto per immagini. Ho fatto molta ricerca per poi lavorare in modo libero ed estemporaneo, con le modalità che contraddistinguono il mio lavoro, pertanto è stata un esperienza molto stimolante e piacevole, spero che questo possa arrivare allo spettatore. Conclude Cecilia Valmarana, Vicedirettrice di Rai Cultura: “Lezioni di Cinema è un programma che non poteva che essere presentato qui al Lido, visto il rapporto stretto e importante tra Rai e Biennale. Rai Cultura è fiera di “Lezioni di Cinema”, un prodotto che può supportare e arricchire la visione dei film e che grazie a Paolo Mereghetti, autore del più celebre dizionario dei film, e al lavoro di Marco Raparelli sulle illustrazioni animate, consente a Rai di svolgere il suo ruolo di servizio pubblico, fornendo spunti, informando ed educando. E non solo gli amati del cinema”.

Venezia80, a Matteo Garrone per “Io Capitano” il Premio Civitas 2023

Venezia80, a Matteo Garrone per “Io Capitano” il Premio Civitas 2023Roma, 8 set. (askanews) – Va a Matteo Garrone per “Io Capitano” il Premio Civitas 2023. Il riconoscimento, annoverato da La Biennale tra i premi collaterali di Venezia 80, privilegia un’opera cinematografica che presenti storie ed esempi di coesione sociale tra generazioni e valorizzazione della persona anziana e/o disabile. La cerimonia di consegna si terrà domani alle ore 11.30 presso lo Spazio Cinematografo di Ente dello Spettacolo (Sala Tropicana 1) all’Hotel Excelsior.

Ad attribuirlo, la giuria composta da Fabio Miraglia, professore di Economia Sanitaria, presidente Giomi Next; Francesco De Blasi, produttore, CEO Alexandra Cinematografica; Alessandra De Luca, giornalista di Avvenire; Gian Luca Pisacane, giornalista di Famiglia Cristiana; Federico Pontiggia, giornalista, coordinatore del Premio. In Concorso a Venezia 80, prodotto da Archimede con Rai Cinema e Tarantula, distribuito da 01 Distribution,” Io Capitano” viene insignito del Premio Civitas 2023 con la seguente motivazione: “Per la capacità di accompagnare l’odissea dal Senegal all’Italia di Seydou e Moussa (Seydou Sarr e Moustapha Fall) senza abdicare alla speranza, esaltando il valore della solidarietà intergenerazionale e della coesione sociale. Matteo Garrone ritrova Pinocchio e ammonisce il pubblico sulla necessità di fratellanza universale: l’umanesimo come cifra poetica, indirizzo stilistico, imperativo morale”.

Il Premio Civitas è promosso da Civitas Foundation ETS, soggetto no profit presieduto da William Guerra. Il premio è stato realizzato da DMM Spa. Situata nella provincia di Pesaro, a Montecalvo in Foglia, l’azienda è specializzata nella creazione di opere in metallo integrate con altri materiali, unendo capacità artistica e competenza industriale. A Matteo Garrone verrà consegnata una esclusiva riproduzione in metallo della cittadella/civitas che San Terenzio, patrono del territorio in cui sorge la Civitas nelle Marche, tiene in mano nel dipinto custodito nel Duomo di Pesaro. La scelta di una cittadella, nucleo fondante di una comunità, richiama proprio i valori di socialità e coesione sociale intergenerazionale che ispirano i promotori di questa iniziativa anche nel loro quotidiano operare al servizio dei più fragili.

Non solo tormentoni estivi, nuovo singolo per Alvaro Soler

Non solo tormentoni estivi, nuovo singolo per Alvaro SolerMilano, 8 set. (askanews) – Da oggi, venerdì 8 settembre, l’eccezionale artista di Barcellona Alvaro Soler mostra un inedito lato musicale con il suo nuovo singolo “Oxígeno”, composto da un mix di elementi reggaeton e dance che si fondono con melodie e ritmi accattivanti in maniera totalmente inedita.

Il brano è il riflesso della curiosità musicale dell’artista, re dei tormentoni estivi, e della sua volontà di sperimentare ed esplorare nuove direzioni con ritmi di ispirazione fortemente latina ed elementi reggaeton, e influenze della musica dance elettronica, che conferiscono al brano una forte impronta urban e moderna che saprà sorprendere anche i suoi fan. «Con “Oxígeno” ho provato qualcosa di nuovo. La canzone ha suoni ed elementi pazzeschi