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Daniele Cobianchi dalla pubblicità alla musica con “Oceano Mare”

Daniele Cobianchi dalla pubblicità alla musica con “Oceano Mare”Milano, 20 mar. (askanews) – Venerdì 31 marzo sarà in radio e disponibile in digitale “Oceano Mare”, già disponibile in pre-save, il nuovo brano che segna il ritorno sulla scena musicale del manager molto noto nell’ambito pubblicitario Daniele Cobianchi e che anticipa il suo progetto discografico “Ciclista amatoriale”, in uscita il 5 maggio (distribuzione Artist First).
Scritto dallo stesso Cobianchi e prodotto da Alberto Bianco (artista che tra le varie collaborazioni creative ha partecipato alla produzione dell’album di Niccolò Fabi acclamato da pubblico e critica “Una somma di piccole cose”), l’inedito è una ballad emozionante e intima dal sound pop che racconta in maniera autobiografica un uomo che specchiandosi col sé stesso del passato vuole celebrare il valore della profondità e dell’immaginazione, armi segrete per non perdersi nelle superficialità della società contemporanea. La canzone omaggia col suo titolo il capolavoro di Alessandro Baricco (uscito 30 anni fa, nel 1993) il cui protagonista è il mare, inteso metaforicamente come il richiamo originario a vivere in modo autentico e a immergersi senza timore nell’oceano mare che è la vita.
«Dimentichiamo spesso che siamo solo orme che la marea nasconde – afferma il noto manager pubblicitario Daniele Cobianchi – Dovremmo non dimenticare di respirare e spendere il nostro tempo a guardare le nuvole passare, a innamorarci di un verso, a contemplare un fiore che sboccia: e decollare con l’immaginazione fino a sconfiggere la gravità del vivere».
La cover di “Oceano Mare” è firmata dall’artista di fama internazionale Paolo Troilo.
La creatività da sempre accompagna il percorso professionale e personale di Cobianchi, declinandosi in diverse forme di espressione che l’hanno portato a raggiungere i vertici della sede italiana di una delle più note Advertising Agency del mondo senza mai abbandonare la sua passione per il suo primo amore, la musica. Poco più che ventenne, nel bel mezzo del fermento artistico-musicale della Bologna anni ’90, mentre studia all’Università inizia un percorso nel mondo della musica ma la strada principale che decide di percorrere è quella della pubblicità.
Oggi, a 52 anni, Cobianchi fa confluire la sua urgenza artistica in un album in cui racconta attraverso un cantautorato pop la sua vita, la sua maturità e la sua storia, una storia in cui tutti possiamo rispecchiarci fatta di sliding doors, scelte, bivi e sogni mai abbandonati.

Tommaso Paradiso torna dal vivo nei più importanti palazzetti

Tommaso Paradiso torna dal vivo nei più importanti palazzettiMilano, 20 mar. (askanews) – Tommaso Paradiso è stato tra i primi artisti a riprendere a suonare dal vivo lo scorso anno. Durante la primavera del 2022 il suo Space Cowboy Tour ha portato l’omonimo disco nei teatri di tutta Italia. In estate è arrivato il travolgente Tommy Summer Tour, una festa che ha collezionato numerosi sold out al suono delle grandi hit di uno dei cantautori più amati della scena contemporanea italiana. In autunno tornerà a esibirsi nei palazzetti. Tommy 2023 partirà proprio dalla città di Tommaso, Roma (giovedì 16 novembre, Palazzo dello Sport), e proseguirà a Napoli (domenica 19 novembre, PalaPartenope), Bari (martedì 21 novembre 2023, PalaFlorio), Padova (sabato 25 novembre 2023, Kioene Arena), Milano (martedì 28 novembre 2023, Mediolanum Forum di Assago) e Catania (sabato 2 dicembre 2023, PalaCatania) per poi concludersi a Torino (mercoledì 6 dicembre 2023, Pala Alpitour).
Tommy 2023 sarà l’occasione per ascoltare live tutti i più grandi successi che hanno reso Tommaso Paradiso uno dei più popolari cantautori italiani contemporanei: da Completamente (triplo platino) a Riccione (quadruplo platino), fino a Ricordami (disco di platino) e Non avere Paura, entrato nella Top Ten di tutte le classifiche (FIMI/Gfk, Spotify, Airplay EarOne, iTunes e Apple Music) e certificato triplo disco di platino; e ancora fra gli altri Felicità Puttana (quadruplo platino), Da Sola In The Night (disco di platino), Promiscuità, Fine Dell’Estate (disco d’oro), Zero Stare Sereno (disco di platino), Tutte Le Notti (disco d’oro) e Magari No (disco d’oro), dall’album Space Cowboy (disco d’oro).
Non mancherà il prossimo singolo, Viaggio intorno al Sole, in uscita venerdì 24 marzo in radio e su tutte le piattaforme digitali. Scritto da Tommaso Paradiso e Matteo Cantaluppi e prodotto dallo stesso Matteo Cantaluppi, Viaggio Intorno al Sole è un brano electro-pop dalle inconfondibili sonorità nostalgiche del cantautore: una dichiarazione d’amore totalizzante e inebriante, il racconto di una felicità incontenibile, che disorienta e fa svanire i pensieri.

“A Stasi Comedy” è il Miglior film al Festival del cinema tedesco

“A Stasi Comedy” è il Miglior film al Festival del cinema tedescoRoma, 20 mar. (askanews) – “A Stasi Comedy” (“Leander Haußmanns Stasikomödie) di Leander Haussmann vince il Premio del Pubblico alla terza edizione del Festival del Cinema Tedesco che si è tenuta dal 16 al 19 marzo 2023 a Roma al Cinema Quattro Fontane.
Il film, presentato in anteprima, ha chiuso il festival alla presenza del regista che al termine della proiezione ha tenuto un Q&A con il pubblico in sala.
“A Stasi Comedy” è una divertente commedia che rievoca gli anni della DDR. Il film, ambientato a Berlino ai giorni nostri, ha per protagonista Ludger Fuchs un famoso scrittore che, spinto dagli amici, dalla moglie e dall’intera famiglia chiede l’accesso al suo fascicolo della Stasi. All’epoca era un eroe della resistenza della DDR e per questo era tenuto d’occhio dalla Sicurezza di Stato. Quasi con orgoglio Ludger presenta alla famiglia riunita il suo faldone dal quale però tornano alla memoria ricordi ormai lontani che sembravano dimenticati per sempre e che fanno affiorare verità private e mai svelate.
Quattro i giorni di programmazione del festival sostenuto e voluto da German Films che, da oltre 25 anni, promuove il cinema tedesco nel mondo, in collaborazione con l’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania e il Goethe-Institut.
Bilancio positivo per questa terza edizione del festival in cui sono stati presentati film e cortometraggi della recente produzione cinematografica tedesca, alcuni tra i titoli in anteprima italiana e che hanno riscontrato interesse e gradimento da parte del pubblico. A selezionare i film la giuria composta da Cristiana Paterno’, Mauro Donzelli e Miriam Mauti.
Il Festival del Cinema Tedesco è promosso da German Films Service + Marketing GmbH, in collaborazione con l’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania a Roma e il Goethe-Institut con il supporto del Cinema Quattro Fontane.
Tutti i film sono stati presentati in lingua originale con sottotitoli in italiano.

“Cold Moon in deep water”, il primo videoclip realizzato con AI

“Cold Moon in deep water”, il primo videoclip realizzato con AIRoma, 20 mar. (askanews) – Nasce il primo videoclip musicale realizzato interamente con l’intelligenza artificiale (AI) dalla collaborazione tra il gruppo Underdog e l’Accademia delle Arti e Nuove Tecnologie. A oltre 10 anni di distanza dalla pubblicazione del disco “Keep Calm” (Altipiani/MArteLabel, 2012) gli Underdog tornano sulla scena musicale con il nuovo singolo “Cold Moon In Deep Water”, preludio al terzo album “Underdog vs Underdog” in uscita il prossimo 21 aprile per Phonosphera Records. E per la prima volta in Italia, un video viene realizzato sfruttando le potenzialità dell’AI, grazie alla collaborazione con la farm CONTAMINAZIONI dell’Accademia delle Arti e delle Nuove Tecnologie di Roma, ideata da Davide Cardea: un laboratorio sperimentale di comunicazione che, con un gruppo selezionato di giovanissimi studenti dei dipartimenti di Graphic Design, Design e Videomaking, esplora innovativi percorsi di comunicazione.
“Il videoclip di Cold Moon In Deep Water nasce come un soggetto scritto, ispirato al testo della canzone, che è stato tradotto prima in sceneggiatura e poi in uno storyboard. Questa è stata la nostra griglia di partenza, la nostra comfort zone per iniziare a sperimentare con l’AI, in questo caso Stable Diffusion, che abbiamo utilizzato per disegnare le scene – spiega Davide Cardea, docente di AANT che ha seguito la realizzazione del video – per rimanere aderenti a come avevamo immaginato il video, abbiamo dovuto operare profonde personalizzazioni del software e delle sue librerie, passando per script a riga di comando e interfacce ai limiti dell’usabilità”.
L’Accademia delle Arti e delle Nuove Tecnologie come ente di formazione, ricerca e sperimentazione non può non interrogarsi sulle implicazioni e sulle potenzialità di uno strumento che si muove in assenza di regolamentazione e sul quale sono molte le riflessioni in atto.
“Il nostro approccio è stato, fin dall’inizio del percorso progettuale, quello di collocare l’AI nella sfera dei tool, degli strumenti disponibili, cercando di farne un uso più professionale possibile, andando aldilà dei risultati facilmente ottenibili e comprendendone, proprio usandola, quali fossero le potenzialità e i limiti” riflette la Direttrice di AANT, Rossana Quarta che aggiunge “consapevoli del fatto che siamo all’inizio di una nuova epoca e che certamente molte regole in quest’ambito devono ancora essere scritte, il contributo di AANT vuole consistere proprio nella presa di coscienza della potenza del mezzo e delle implicazioni che l’utilizzo dell’AI comporta, anche in senso etico e morale. Ma, soprattutto, è stata la natura pionieristica dell’Accademia a guidare l’indagine, l’occhio orientato al piacere della scoperta a dettare il tipo di approccio, ponendo delle domande nate in itinere alla base di un percorso che prima di tutto è culturale e orientato a definire in che direzione si evolveranno le figure creative del futuro. Un futuro in cui essere creativi consisterà sempre di più nella capacità di adattare le proprie competenze tecniche ad un immaginario visivo e culturale da studiare, affinare e sviluppare, in cui la cultura del progetto e la curiosità del creativo permetteranno di definire la valorizzazione dei prodotti di comunicazione e design. Non possiamo sapere oggi quale sarà il futuro dell’AI, ma come tutte le cose nuove è stata accolta in AANT e messa sotto la lente dell’osservazione, per capirla prima di giudicarla, per restarne affascinati ma anche esplorarne i limiti. E farci domande”.
“Cold Moon In Deep Water è per me l’occasione di affermare questa posizione: avremmo potuto scrivere due cose a caso e lasciar fare l’AI, o utilizzare alcune piattaforme che oggi con un click ti permettono di creare qualcosa senza grande impegno: questo lo possono fare tutti o quasi ma credo che questo tipo di proposte avranno vita breve, un fuoco di paglia che si spegnerà finito l’entusiasmo per il nuovo gioco” conclude Cardea.
Proprio in virtù della sua natura di ente di ricerca e luogo di sperimentazione, l’Accademia delle Arti e Nuove Tecnologie organizzerà sul tema dell’intelligenza artificiale e delle sue implicazioni una serie di tavole rotonde aperte a studenti, insegnanti e a quanti volessero approfondire la materia nell’Aula Magna della sua sede in Via Monza a Roma.

Ciak per “The Penitent”, il nuovo film di Luca Barbareschi

Ciak per “The Penitent”, il nuovo film di Luca BarbareschiRoma, 17 mar. (askanews) – Al via le riprese di “The Penitent”, il nuovo film di Luca Barbareschi. Dureranno sei settimane, tra Roma e New York, per raccontare una storia potente, moderna, incandescente, grazie alla drammaturgia di David Mamet – Premio Pulitzer per Glengarry Glen Ross.
Prodotto da Eliseo entertainment con Rai Cinema, il film propone un cast internazionale: Catherine McCormack, Luca Barbareschi, Adam James, Adrian Lester.
Ispirato a un caso di cronaca, “The Penitent” è il primo film di identità americana di Barbareschi. Uno psichiatra vede deragliare la sua carriera e la sua vita privata dopo essersi rifiutato di testimoniare a favore di un ex paziente violento ed instabile che ha causato la morte di diverse persone. L’appartenenza alla comunità LGBT del giovane paziente, il credo ebreo del dottore, la fame di notizie della stampa e il giudizio severo della legge, aggravati da un errore di stampa dell’editor di un giornale, sembrano essere gli elementi che fanno scatenare una reazione a catena esplosiva.
Le location di grande effetto e i dialoghi serrati accolgono la trama che svela, scena dopo scena, le verità più intime dei personaggi.

Al via la 18esima edizione di Cortinametraggio: dal 21 al 26 marzo

Al via la 18esima edizione di Cortinametraggio: dal 21 al 26 marzoRoma, 16 mar. (askanews) – È stata presentata oggi la 18esima edizione di Cortinametraggio, il primo e più importante festival di corti in Italia, punto di riferimento nel settore e da sempre fucina di talenti e rampa di lancio per registi, attori e artisti, che si terrà a Cortina d’Ampezzo dal 21 al 26 marzo. Un’edizione destinata a segnare la storia della manifestazione: oltre 30 tra talent ospiti e giurati, volti del cinema, dello spettacolo e della tv; 26 cortometraggi in concorso, selezionati tra 421 opere pervenute, un record per la manifestazione; ben 12 premi, tra cui quello del pubblico, quest’anno assegnato da The Film Club, nuovissima piattaforma streaming di Minerva Pictures; due presentatori d’eccezione come Elettra Mallaby e Roberto Ciufoli – nella triplice veste anche di giurato per la sezione commedia insieme a Massimo Cappelli e Simone Colombari e di interprete del recital TIPI, in scena martedì 21 durante la serata inaugurale, e una madrina, Chiara Vinci.
Per la prima volta, inoltre, Rai Cinema con il canale Rai Cinema Channel, partner ufficiale di Cortinametraggio, assegnerà un premio del valore di tremila euro per l’acquisizione dei diritti del corto che sarà premiato come Miglior Corto Assoluto, oltre alla visibilità di molti cortometraggi che saranno disponibili, durante il festival, sulla piattaforma di Rai Cinema Channel: una collaborazione nata per sostenere il progetto Cortinametraggio e tutti i talenti, soprattutto esordienti, del cinema italiano.
A questo si aggiungono anche cinque eventi speciali: dalle opere fuori concorso dedicate all’Afghanistan selezionate da Sohila Akbari alla presentazione dell’ultimo libro di Duilio Giammaria, la proiezione di tre spot realizzati dall’Aeronautica Militare in occasione dei suoi primi 100 anni, l’anteprima assoluta di Segni molto particolari, corto realizzato in collaborazione con la Polizia di Stato e diretto da Alessandro Parrello, oltre alla presentazione del volume Altri Attimi – Finché avrò forza per ricordare, a cura del giornalista e scrittore Giovanni Bogani. “Siamo emozionati e carichi per quello che ci aspetta nei prossimi giorni – ha dichiarato la fondatrice e presidente della kermesse Maddalena Mayneri – e non vediamo l’ora di vivere a pieno tutte le emozioni e le sfide che comporta realizzare da 18 anni un festival che è punto di riferimento nel settore. Siamo orgogliosi del lavoro fatto e desidero ringraziare di cuore le realtà che hanno scelto di investire nella nostra manifestazione, non solo sotto il profilo pratico ma soprattutto credendo nell’idea che ogni anno ci guida e ci sprona a fare sempre di più. Sono certa che gli incontri con gli ospiti, i talent e i registi delle opere in gara saranno stimolanti e arricchenti per il pubblico e anche per chi ci seguirà da casa”.
Tanti i nomi importanti del cinema e dello spettacolo che animeranno la settimana festivaliera di Cortina, come Laura Morante, Francesco Pannofino, Paolo Genovese, Antonia Truppo, Pier Giorgio Bellocchio, Roberto De Paolis, Morena Gentile, Giulia Andò, Teresa Razzauti, Cinzia TH Torrini, Ralph Palka.
Da sempre attentissima alle nuove generazioni Cortinametraggio ospiterà anche volti nuovi e interpreti promettenti, come quelli della giuria young coordinata da Marcello Foti: Selene Caramazza, Francesco Centorame e Rocco Fasano. Tra gli ospiti di quest’anno anche Alessandro Egger, celebre modello e attore italo-serbo, e Walter di Francesco, il più famoso mentalista italiano. Altra importante novità di quest’anno la giuria stampa, composta da professionisti del settore come Giovanni Bogani, Enrica Brocardo, Alessandra De Tommasi, Titta Fiore, Alvaro Moretti, Raffaele Panizza e Michela Tamburrino. La miglior colonna sonora, invece, sarà premiata da Paolo Buonvino, Omar Pedrini e Moses Concas.
Saranno attribuiti nel corso della manifestazione anche degli importanti riconoscimenti speciali: il Premio Cotril, il Premio speciale Visottica, il Premio speciale Soriano Motori, il Premio ANEC (Associazione Nazionale Esercenti Cinema) e FICE (Federazione Italiana Cinema d’Essai), il premio speciale Old Wild West, oltre al riconoscimento per la Miglior Regista Donna assegnato da Rete Doc, il più grande network italiano di professionisti della cultura e della creatività.

Esce il 7 aprile il nuovo disco di Dente, “Hotel Souvenir”

Esce il 7 aprile il nuovo disco di Dente, “Hotel Souvenir”Roma, 16 mar. (askanews) – Anticipato dai singoli Cambiare idea e La vita fino a qui, arriva il nuovo disco di Dente, “Hotel Souvenir”, tre anni dopo l’omonimo “Dente” ed è prodotto da Federico Nardelli. Sarà presentato sul palco a partire da maggio. Cinque le prime date del tour primaverile: il 4 maggio al Locomotiv di Bologna, l’11 maggio al Monk di Roma, il 12 maggio al Viper di Firenze, il 27 maggio a Milano per il Mi Ami e il 9 giugno all’Hiroshima Mon Amour di Torino.
Il nuovo progetto discografico conferma l’intensità poetica del suo autore e introduce temi e sonorità inedite, rendendo il suo stile immediatamente riconoscibile e allo stesso tempo inaspettatamente sorprendente. Ospiti dell’album: i Post Nebbia, i Selton, e in un’unica traccia – Il mondo con gli occhi – le voci di Fulminacci, Giorgio Poi, Colapesce, VV (all’anagrafe Viviana Colombo), Ditonellapiaga e Dimartino, in una sarcastica risposta all’orgia di featuring del mondo trap.
“Hotel Souvenir” è un luogo immaginario, una malinconica stanza dei ricordi in cui Dente fotografa il passato e immagina il futuro. Evoca un presente fortemente autobiografico, capace di diventare storia di tutti grazie alla sua profonda sensibilità e quella capacità di trasformare sentimenti personali in uno specchio universale.
Chi è Dente Dente, al secolo Giuseppe Peveri, è un cantautore italiano, originario di Fidenza e residente a Milano. Dopo la militanza come chitarrista in formazioni rock/new wave, nel 2006 inizia la sua esperienza solista con “Anice in bocca” (Jestrai), un disco che contribuisce a definire la via italiana al pop lo-fi, la cui poetica viene portata a compimento nei dischi successivi, riconosciuti cult della nuova canzone italiana anni 2000: “Non c’è due senza te” (2007 Jestrai), “L’amore non è bello” (2009 Ghost/Venus) e “Io tra di noi” (2011 Ghost/Venus), che comincia l’esplorazione di Dente verso dimensioni sonore sempre meno connotate dall’estetica lo-fi e sempre più improntate a un cantautorato classico e consapevole. Anche la scrittura, inizialmente destrutturata, evolve progressivamente verso ricercatezza ed essenzialità, senza mai perdere la riconoscibile giocosità del linguaggio che ha consacrato lo stile di Dente. È il percorso dei dischi “Almanacco del giorno prima” (2014 RCA/Sony), “Canzoni per metà” (2016 Pastiglie/Sony) e “Dente” (2020 INRI/Artist First). Del 2015, invece, è l’esordio letterario di Dente: “Favole per bambini molto stanchi”, edito da Bompiani. Nel 2023, torna sulle scene con un disco prodotto da Federico Nardelli: il 27 gennaio esce il primo singolo estratto, “La vita fino qui” feat Post Nebbia. Il 24 febbraio arriva “Cambiare idea”.

“Capolavori Nascosti”, esce l’album raccolta di Mogol-Lavezzi

“Capolavori Nascosti”, esce l’album raccolta di Mogol-LavezziRoma, 16 mar. (askanews) – Mogol-Lavezzi, binomio della musica italiana d’autore con numerosi successi entrati nell’immaginario collettivo e nell’airplay di sempre con “evergreen” come “Vita” (per il progetto DallaMorandi), “Stella nascente” (per la Vanoni) o “Varietà” (per Morandi), tra gli altri. Senza ombra di dubbio tra i più importanti e rappresentativi nomi del panorama musicale italiano, legati da una profonda amicizia e da una grande sintonia artistica, Mogol e Mario Lavezzi continuano a scrivere capolavori, a volte “nascosti”, tanto da dare il titolo alla raccolta in uscita il 17 marzo per Nar International/Artist First, “Capolavori Nascosti”, appunto.
Un album che ha il pregio di presentare agli ascoltatori delle vere perle, tra le più belle canzoni firmate dai due artisti nel corso del loro lungo sodalizio (iniziato nel 1968 quando composero “Il primo giorno di Primavera”, grande successo dei Dik Dik), e qui eseguite con molti dei più grandi artisti della nostra musica (Riccardo Cocciante, Raf, Lucio Dalla, Fiorella Mannoia, Mango, Luca Carboni, Gianni Morandi, Biagio Antonacci, Ornella Vanoni, tra i tanti). Tredici brani (la maggior parte dei quali incisi per gli album di Lavezzi) e l’inedito “Una storia infinita”, disponibili su CD. Il nuovo brano sarà accompagnato da un videoclip e sarà disponibile anche sulle principali piattaforme per l’ascolto in streaming.
Questa la tracklist, con la serie di collaborazioni, canzone per canzone: Bianche raffiche di vita (Mario Lavezzi, Mango, Laura Valente, Luca Carboni); Per fortuna che ci sei (Mario Lavezzi, Dave Pearlman); Giorni leggeri (Mario Lavezzi, Riccardo Cocciante, Lucio Dalla); L’amico latino (Mario Lavezzi); Non è una bella idea (Mario Lavezzi); Per la gloria (Mario Lavezzi, Gianni Bella, Riccardo Cocciante, Mango, Raf); Zitta (Mario Lavezzi, Ramòn Stagnaro); Una vita normale (Mario Lavezzi, Giulia Fasolino); Anche settembre (Mario Lavezzi, Elena Roggero); Ci vorresti tu (Ornella Vanoni, Mario Lavezzi); La bandiera (Mario Lavezzi, Biagio Antonacci); Avanti così (Mario Lavezzi); Momento delicato (Mario Lavezzi, Fiorella Mannoia); Una storia infinita (Mario Lavezzi, Cristina di Pietro).
Mogol e Mario Lavezzi presenteranno “Capolavori Nascosti” a Roma venerdì 17 marzo alle 18 presso “La Feltrinelli” di Via Appia Nuova 427.

Eurovision, Marco Mengoni canterà “Due vite” riarrangiata

Eurovision, Marco Mengoni canterà “Due vite” riarrangiataRoma, 16 mar. (askanews) – È “Due vite” la canzone scelta da Marco Mengoni per rappresentare l’Italia al prossimo Eurovision Song Contest 2023, in programma a maggio a Liverpool che vede coinvolti cantanti da 37 paesi diversi, con la finale il 13 maggio che sarà trasmessa in diretta su Rai1.
Dopo la vittoria alla 73esima edizione del Festival di Sanremo, Mengoni – attualmente impegnato in studio per la realizzazione del prossimo disco in uscita prima dell’estate – ha scelto di affrontare l’avventura dell’Eurovision con questo brano che continua ad essere tra i più amati del pubblico ad oltre un mese della fine del Festival della Canzone Italiana. DUE VITE ha, infatti, raggiunto in pochissimo tempo il disco di platino e, ad oggi, sono oltre 30 milioni le visualizzazioni del videoclip ufficiale. Dopo aver debuttato al primo posto di tutte le classifiche streaming e download italiane, al 49# nella classifica global di Spotify e aver totalizzato oltre 70 milioni di stream audio/video, rimane stabile anche ai vertici delle top chart dei singoli più scaricati in Italia. Nella settimana di lancio, il brano è anche entrato in 54 classifiche di iTunes: al primo posto in Italia, Svizzera, Slovenia e Lussemburgo e in top10 in Belgio, Francia, Germania, Romania, Spagna e Slovacchia. Due Vite è inoltre al vertice delle classifiche di Shazam e dei brani di Sanremo più popolari su TikTok, oltre ad essere stato decretato da EarOne come il brano più radiofonico tra le canzoni in gara al Festival di Sanremo.
“Sono orgoglioso di rappresentare nuovamente il mio paese e non vedo l’ora di essere a Liverpool. Intraprendo questa nuova avventura con lo stesso spirito con cui ho deciso di affrontare Sanremo: mi voglio divertire e godermi il momento, voglio portare su quel palco tutto me stesso e il mio mondo. Con il mio team siamo al lavoro per preparare la performance al meglio”.
A dieci anni dalla prima partecipazione all’Eurovision Song Contest a Malmö nel 2013 con “L’essenziale” – brano certificato quattro volte disco di platino – Marco Mengoni è pronto a tornare su quel palco e a condividere l’energia e la forza di Due vite (in una versione riarrangiata per questa occasione unica).
“Non vedo l’ora di rivivere l’atmosfera dell’Eurovision Song Contest, è il ricordo più forte che ho di quella esperienza: incontrare artisti di tutto il mondo, scoprire sonorità nuove e vivere questa esperienza di comunione e grande energia creativa, tutto facendo parlare la nostra musica, un mezzo di comunicazione potentissimo capace di esprimersi e farsi comprendere in tutte le lingue”.
Due Vite (Epic Records Italy / Sony Music Italy) parla di rapporti, mettendo al centro la relazione più intima, quella con se stessi. Un invito ad affrontare la vita con onestà, senza rimpianti e senza pensare a cosa dovremmo o vorremmo essere, ad accettare anche gli errori come momenti di crescita. Un racconto molto serrato con due livelli di lettura: un racconto onirico, ricco di immagini e figure legate all’inconscio, che si mischia a scene e dettagli molto realistici, autobiografici. Questo brano rappresenta una riflessione sulla necessità di affrontare la vita godendosi realmente ogni attimo, da quelli di noia anche solo apparente ai sentimenti più accesi, perché tutti sono parte della nostra esistenza.
“Ho scelto Due vite perché voglio portare me stesso su quel palco, e questo brano è una riflessione a cui tengo molto e mi piace l’idea che arrivi a così tante persone, anche con un background culturale e musicale così diverso dal mio, non vedo l’ora. E’ un viaggio intimo, un invito rivolto a tutti noi ad accettare quello che la vita ci offre perché tutto quello che viviamo ci serve per crescere e va accettato, senza ripensamenti, rimpianti, senza se e senza ma”, aggiunge Mengoni. I l brano è scritto dallo stesso Mengoni con Davide Petrella e Davide Simonetta; la produzione del brano è di E.D.D. e Simonetta. 13 anni di carriera, 7 album in studio, 69 dischi di platino, oltre 1.8 miliardi di stream audio/video e 9 tour live per Marco Mengoni alla vigilia di Eurovision 2023, un ulteriore momento di celebrazione di questi ultimi due anni di successi, iniziati con la pubblicazione di Materia (Terra) a dicembre 2021 – primo album del progetto discografico MATERIA – proseguiti con due imperdibili show negli stadi di Milano e Roma la scorsa estate e ad una serie di palazzetti sold out in autunno insieme all’uscita dell’album Materia (Pelle) e alla vittoria del 73° Festival di Sanremo con il brano “Due Vite”, il primo tassello dell’ultimo capitolo della trilogia discografica (già triplo platino), la cui uscita è prevista prima della partenza del live estivo. Infatti, Marco Mengoni ha dato appuntamento al suo pubblico nei principali stadi italiani, di cui sono già sold out le date di Salerno (24 giugno), Bari (28 giugno), Bologna (1 luglio) e Milano (8 luglio). Il tour inizierà con la data zero in programma a Bibione (17 giugno) e toccherà anche le città di Padova (20 giugno) e Torino (5 luglio) prima del gran finale live, di cui sono stati venduti oltre 25mila biglietti solo nelle prime 24 ore, il 15 luglio al Circo Massimo a Roma (15 luglio). Un evento unico ed eccezionale in una location deputata ai grandi happening che chiuderà la sua fortunatissima prossima stagione live estiva. Il tour è organizzato e prodotto da Live Nation. I biglietti per la data al Circo Massimo e per le date di Bibione, Padova e Torino sono disponibili su www.ticketone.it, www.ticketmaster.it, www.vivaticket.com. Radio Italia è la radio partner del tour.

Musica, Festival Popolare Italiano: a Roma dal 18 marzo al 27 maggio

Musica, Festival Popolare Italiano: a Roma dal 18 marzo al 27 maggioRoma, 16 mar. (askanews) – Il 18 marzo 2023 torna il Festival Popolare italiano, la rassegna che da nove edizioni porta a Roma la ricchezza della musica popolare, folk, etnica e world. Quest’anno il progetto è pensato in condivisione con il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali, museo facente parte della Direzione Musei Statali della città di Roma, a sottolinearne l’ampia visione che mira a una connessione culturale attiva con i cittadini e i turisti.
Come sempre, la direzione artistica è del compositore e musicista Stefano Saletti, che anche quest’anno ha scelto artisti della scena italiana – e non solo – espressione della forza di una tradizione musicale che si rinnova continuamente e mantiene intatto il suo fascino.
“Sono particolarmente soddisfatto di questa nona edizione del Festival – spiega Stefano Saletti – perché si svolge al Museo Nazionale degli Strumenti Musicali, luogo ideale per far incontrare i suoni e le voci della cultura popolare con la grande tradizione musicale italiana in un connubio che supera steccati di genere e di stili. Il pubblico, oltre ad assistere ai concerti, potrà infatti visitare una ricca e affascinante collezione di strumenti musicali che attraversa duemila anni di storia. Per questo voglio ringraziare la dirigente della Direzione Musei statali della città di Roma Maria Stella Margozzi e la direttrice del Museo, l’architetta Sonia Martone, per la sensibilità e l’attenzione mostrata per questa iniziativa”.
Il Programma. Si parte sabato 18 marzo 2023 alle 17.30 con il concerto della cantautrice salentina Alessia Tondo, vincitrice del “Premio Loano Giovani” riservato al miglior disco di musicisti under 35 con il suo album “Sita”. Il 29 aprile alle 17.30 di scena il gruppo dei Tenore San Gavino di Oniferi, ensemble impegnato da molti anni nella pratica e nella diffusione del canto a tenore per valorizzare il patrimonio musicale, letterario e linguistico della Sardegna. Il 13 maggio alle 20.30 il concerto di un’altra voce pugliese, Rachele Andrioli che con il suo album “Leuca” si sta affermando come una delle nuove realtà della scena popolare italiana; venerdì 26 maggio alle 17.30 il concerto del maestro dell’organetto, Claudio Prima, leader di Bandadriatica, il quale, insieme al quartetto d’archi Seme, presenta il suo progetto “Enjoy” che unisce tradizione e musica classica. Infine sabato 27 maggio alle 17.30 due grandi artisti siciliani, Enzo Rao e Mario Crispi, uniti nel progetto Shamal Re-Wind e Arenaria, attraversano con un grande ensemble culture e tradizioni millenarie che hanno visto la Sicilia terra di contaminazione e di intrecci affascinanti.
Organizzato da Associazione Ikona e Ikona Concerti, il festival, realizzato grazie alla vittoria del bando del Nuovo Imaie e con il sostegno di Puglia Sounds, fa parte della Rete italiana World Music. Il biglietto, al costo “popolare” di 5 euro, darà diritto ad assistere al concerto e alla visita al Museo.
Il Festival. Nato nel centro di accoglienza Baobab nel 2015, poi proseguito al Teatro Villa Pamphilj e al Teatro Verde, il festival da sempre testimonia la varietà di sonorità, di strumenti e di stili che caratterizzano la musica popolare, folk, etnica, world. E’ la musica dell’incontro, che fa dialogare tradizioni regionali differenti, ritmi e dialetti anche distanti, ma capaci di aprirsi al mondo e di contaminarsi creando nuovi linguaggi espressivi che arrivano a interessare e coinvolgere un pubblico variegato e di ogni fascia d’età. Un insieme di musiche e di storie che rappresentano un patrimonio da tramandare e riscoprire, per non perdere la memoria musicale – vero elemento identificativo di una comunità e di una nazione – ma pronto a reinventarsi, anche grazie alle musiche che arrivano dai tanti migranti e artisti che vivono ormai stabilmente in Italia, di dialogare con le altre sponde del Mediterraneo e oltre.
Un festival che si propone da sempre come “spazio-contenitore” e laboratorio di idee che nel nome dell’incontro e dello scambio si conferma come una vera e propria officina creativa. Nelle scorse edizioni il festival ha ospitato alcuni dei più importanti rappresentanti della scena popolare come: Lucilla Galeazzi, Riccardo Tesi, Banda Ikona, Luigi Cinque, Têtes de Bois, Canio Loguercio & Alessandro D’Alessandro, Agricantus, Fanfara Station, Lamorivostri, Cafè Loti, Rocco De Rosa, Novalia, Orchestra Bottoni, Enrico Fink & Arlo Bigazzi, TaMa Trio di Nando Citarella, Mauro Palmas e Pietro Cernuto, i Kabìla, Lavinia Mancusi & Semilla, Giuliana De Donno e Gabriella Aiello, Unavantaluna, Raffaella Misiti e le Romane, Elva Lutza, Radicanto, Eleonora Bordonaro, Luisa Cottifogli, Giuliano Gabriele, Giovanni Seneca & Anissa Gouizi, Bottega Folk: Vanessa Cremaschi, Susanna Buffa e Giovanna Famulari, Clara Graziano & Valentina Ferraiuolo, Ziad Trabelsi, Yasemin Sannino, Davide Ambrogio, Gabriele Coen, Giovanni Palombo, Mesudì.