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Venezia80, presentata docuserie “Italian Japanese. Food and Culture”

Venezia80, presentata docuserie “Italian Japanese. Food and Culture”Roma, 3 set. (askanews) – In occasione della 80esima Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia oggi all’Hotel Excelsior del Lido di Venezia, nello spazio dedicato alla Regione del Veneto, si è tenuto il lancio ufficiale della docuserie “Italian Japanese. Food and Culture” – prodotta da Emy Productionsdi Giovanni e Emilio Franchini in collaborazione con Tatatu – che esplora la connessione culturale sorprendentemente profonda tra due paesi apparentemente lontani: Italia e Giappone.

Nel corso dell’incontro – che ha visto gli interventi di Daniele Gramiccia (Produttore Delegato Emy Productions), Francesco Maria Dominedò (Creative Producer e Regista), Marco Fabbro (Autore e Regista) e della giornalista e scrittrice Silvia Gorgi in veste di moderatrice – è stata presentata la docuserie composta da 36 episodi che esplora l’incontro tra le culture italiana e giapponese, mettendo in luce affinità culturali, influenze reciproche e la passione condivisa per il cibo. Dagli anni ’80 in poi, l’Italia ha accolto con entusiasmo l’influenza giapponese, da anime e manga a prelibatezze culinarie come sushi, sashimi e ramen. La serie non solo esplora l’impatto di questa mutua influenza, ma anche come i due paesi abbiano coltivato un interesse profondo e duraturo l’uno per l’altro. La riapertura dell’Istituto Italiano di Cultura a Tokyo nel 1959 e dell’Istituto di Cultura Giapponese a Roma nel 1962 ha gettato le basi per uno scambio culturale sempre più intenso tra le due nazioni.

Attraverso episodi coinvolgenti, gli spettatori saranno trasportati in un viaggio ricco di scoperte. Dalle arti marziali come l’Aikido, che incarna una filosofia di equilibrio e perseveranza, alla ricerca dell’armonia tra la bellezza naturale e l’imperfezione umana (Wabi- sabi), la serie esplorerà profondamente concetti come Danshari (ordine e spazio), Omotenashi (ospitalità e rispetto) e molti altri. “Italian Japanese. Food and Culture” culmina in momenti di condivisione culinaria, poiché gli episodi raccontano storie di personaggi che, attraverso la passione, la vocazione e l’appartenenza, si incontrano intorno a tavole imbandite, condividendo piatti tipici che rappresentano non solo cibo, ma anche connessione e incontro.

“Il nostro obiettivo con ‘Italian Japanese Food and Culture’ è quello di sfidare le aspettative comuni e di svelare i legami sorprendenti che uniscono Italia e Giappone”, ha dichiarato Daniele Gramiccia, Produttore Delegato Emy Productions, aggiungendo: “Siamo entusiasti di portare il pubblico in un viaggio di scoperta e comprensione, evidenziando quanto possiamo imparare e condividere attraverso il cibo e la cultura.” “Nonostante le differenze apparenti le connessioni tra culture possono essere sorprendentemente profonde e significative. Questo viaggio attraverso arte, storia, filosofia e cucina sarà un’esperienza affascinante per gli spettatori, e speriamo che possa ispirare un maggior apprezzamento delle connessioni che ci legano” gli ha fatto eco il regista e creative producer Francesco Maria Dominedò.

Tanta curiosità intorno a questo importante progetto della Emy Productions di Giovanni e Emilio Franchini, quest’ultimo giovane attore in forte ascesa che fa parte del cast di “Adagio”, film di Stefano Sollima in concorso a Venezia 80, e presto nelle sale con i film “Runner” di Nicola Barnaba e “Una preghiera per Giuda” di Massimo Paolucci. “Italian Japanese. Food and Culture” – che è sostenuto finanziariamente dalla società Fidoimpresa Spa rappresentata dal Direttore generale Giampaolo Ambrosi e dal Direttore credito Valentina Lazzarini – sarà presto disponibile sul grande schermo e prossimamente in streaming su Tatatu, offrendo a tutti la possibilità di scoprire un mondo di connessioni culturali sorprendenti tra due nazioni iconiche.

Max Pezzali accende Roma. Il Circo Max è una festa: amici e hit cult

Max Pezzali accende Roma. Il Circo Max è una festa: amici e hit cultRoma, 3 set. (askanews) – Una grandissima festa con i fan che sono cresciuti con le sue canzoni e le nuove generazioni. Max Pezzali ha fatto cantare e ballare per più di due ore le oltre 56.000 persone che ieri sera al Circo Massimo di Roma hanno celebrato con lui i suoi 30 anni di carriera ne “Il Circo Max”, lo speciale appuntamento dopo una stagione live di successi – due date a San Siro e oltre 30 sold out nei Palazzetti – con la promessa che non finisce qui.

Prima del concerto un’ora di musica anni ’90 con il set Deejay Time degli amici Albertino, Fargetta, Molella e Prezioso. Poi è arrivato Pezzali che ha aperto con “Hanno Ucciso L’Uomo Ragno” entrando da un vintage van sul palco trasformato in tendone da circo con riferimenti agli anni ’90 e all’universo raccontato nei suo brani, tra videogame, una sala giochi arcade, televisori a tubo catodico a fare da maxi-shermi, una pompa di benzina con una Gran Torino e una Harley-Davidson. Nella scaletta brani storici per almeno tre generazioni come “Una canzone d’amore”, “Come mai”, “Sei un mito” e duetti con amici che poi Max ha accompagnato nei loro successi. Con Riccardo Zanotti (Pinguini tattici nucleari) ha intonato “Rotta per casa di Dio” e la sua “Giovani Wannabe”; con Colapesce Dimartino “Bella vera”, la loro “Musica leggerissima” e “Nella notte”; con Lazza “Gli anni” e il suo successo “Cenere”. E ancora sul palco con lui gli Articolo 31, Dargen D’amico, Gazzelle e a chiudere Paola e Chiara per “Nord Sud Ovest Est” e “Tieni il tempo”, prima dell’ultimo brano, “Con un deca”.

Un emozionato Max Pezzali si è rivolto al pubblico di Roma: “Ringrazio il cielo di aver avuto un pubblico come voi. È stato un regalo straordinario”. E dopo gli oltre 520mila biglietti venduti nel tour di quest’anno, finita la musica appare la scritta: “Continua? Continua”.

Oltre 56mila per il “Circo Max”. Pezzali: emozione, e si continua

Oltre 56mila per il “Circo Max”. Pezzali: emozione, e si continuaRoma, 2 set. (askanews) – “È un momento incredibile, sono due notti che non dormo, da quando ho visto il palco per la prima volta, pensando a cosa succederà, ma le emozioni non saranno mai quelle che ho immaginato, per me è straordinario essere qui non solo per la cornice ma perché alla mia età e per chi fa questo lavoro da 30 anni, essere qui con tutta questa gente con questo entusiasmo è incredibile”.

Così Max Pezzali poco prima di esibirsi sul palco del Circo Massimo a Roma per “Il Circo Max”, la grande festa-evento per concludere le celebrazioni dei suoi 30 anni di carriera dopo un anno fortunato di concerti sold out con oltre 520mila biglietti venduti. Questa sera oltre 56mila persone al Circo Massimo. “Il palco è incredibile – ha detto Max Pezzali – è una rappresentazione tridimensionale dell’universo pop raccontato nelle mie canzoni”.

Per uno degli artisti più amati da intere generazioni è la prima volta nella spettacolare location romana e a festeggiare con lui ci sono tanti ospiti amici, dal set di Deejay Time con Albertino, Fargetta, Molella e Prezioso, agli Articolo 31, da Colapesce Dimartino a Dargen D’Amico, Gazzelle, Lazza, Paola & Chiara e Riccardo Zanotti (dei Pinguini Tattici Nucleari). “È una selezione di amici che ringrazio di essere qui, è bello condividere un momento del genere con chi stimi, con alcuni abbiamo fatto un pezzo di percorso insieme, Lazza lo conosco da quando era bambino e averlo qui è come chiudere il cerchio, era sotto il palco e ora è con me sul palco” ha spiegato.

Una festa con i successi cult, dai più vecchi come “Non me la menare” ai più recenti come “L’universo tranne noi”. Ma non finisce qui. “Si continua – ha svelato Pezzali – io superata una certa età vivo alla giornata ma tutto questo successo vivendo alla giornata è arrivato per la follia creativa di Clemente Zard (Vivo Concerti) che ha creduto in me e da qui in poi può succedere di tutto”.

Venezia80, Women in Cinema Award dedicato al talento delle donne

Venezia80, Women in Cinema Award dedicato al talento delle donneRoma, 2 set. (askanews) – Si svolgerà il prossimo 5 settembre alle 17.30 all’Italian Pavilion dell’Hotel Excelsior la settima edizione del premio Women in Cinema Award, riconoscimento curato e prodotto da Claudia Conte, conduttrice, opinionista e attivista per i diritti umani, che è allo stesso tempo anche testimonial del premio.

Il Women in Cinema Award, che si svolgerà nell’ambito della 80esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia alla presenza del Direttore Alberto Barbera con il patrocinio del Ministero della Cultura, intende da sempre valorizzare il talento delle donne nell’arte e nel cinema in particolare. Questa settima edizione è dedicata al tema della violenza sulle donne, dopo aver lo scorso anno dato voce alle donne turche e iraniane. A ricevere i premi Wica, conferiti da un’Academy tutta al femminile, quest’anno saranno: il premio Oscar Jane Campion, la ricercatrice di fama mondiale Ilaria Capua, la regista e sceneggiatrice Kaouther Ben Hania che racconta la difficile condizione della donna in Tunisia, l’iconica attrice e regista Monica Guerritore, l’energetica e talentuosa cantante Noemi, Chiara Sbarigia prima donna a presiedere istituzioni centrali per l’industria dell’audiovisivo come Cinecittà e APA. “Si tratta di sei figure femminili straordinarie: registe, produttrici, attrici, cantanti, ricercatrici scientifiche, professioniste di grande prestigio, ognuna delle quali ha dimostrato un impegno senza pari nella propria area all’interno del panorama cinematografico globale con uno sguardo attento al mondo delle donne e alla parità di genere”, si legge nelle motivazioni.

“Quest’anno abbiamo scelto di dedicare Wica al tema della violenza sulle donne – spiega Claudia Conte – perché siamo davanti ad una vera e propria emergenza ed è importante mantenere i riflettori accesi. Secondo l’Istat il 31,5% delle donne ha subito una qualche forma di violenza. Noi vogliamo non solo esprimere la nostra solidarietà e la nostra vicinanza, ma anche incoraggiarle a denunciare”. Claudia Conte non nasconde l’importanza che ha il premio per lei: “È un progetto a cui tengo tantissimo. L’ho ideato insieme ad Angela Prudenzi e Cristina Scognamillo supportate da un’Academy di penne eccellenti. Averlo visto nascere e crescere in questo modo così straordinario mi riempie di gioia. È un progetto che nasce dalle donne per le donne, esempio di leadership femminile, di virtuosa collaborazione, solidarietà e sostegno reciproco”. Anche il presidente della regione Veneto Luca Zaia ha espresso il suo apprezzamento per il premio: “Si tratta di un’iniziativa importante, su una tematica della quale non si discute mai abbastanza voglio complimentarmi con coloro che hanno realizzato l’iniziativa, certo che potrà essere d’esempio”.

Accanto ai Women in Cinema Award quest’anno anche il Premio KPMG|WiCA che sarà consegnato alla produttrice Verdiana Bixio. Partner culturali di WiCA sono ICFF – Italian Contemporary Film Festival, Women Of Change, l’Age d’Or.

Venezia80, “Segni molto particolari”: corto su inclusività e diversità

Venezia80, “Segni molto particolari”: corto su inclusività e diversitàRoma, 2 set. (askanews) – Il cortometraggio “Segni molto particolari” sbarca il 7 settembre all’Italian Pavillon, nell’ambito degli eventi legati all’80esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

Il progetto è un inno all’inclusività e al valore della diversità. La protagonista Laura, agente tecnico della Polizia di Stato, è una campionessa di nuoto, cieca dalla nascita, che al termine della sua brillante carriera sportiva nel Gruppo delle Fiamme Oro, sarà impiegata in un Commissariato dove – tra fantasia e realtà – riuscirà, con l’aiuto dei suoi colleghi, e grazie al suo intuito e alla sua empatia, a risolvere un caso misterioso. Scritto e diretto da Alessandro Parrello, che è anche produttore con la West 46TH Films, insieme a Maddalena Mayneri e Roberto Ciufoli, che ne è co-autore, il film è patrocinato dal Comitato Italiano Paralimpico. Protagonisti di questo divertente poliziesco, che racconta la disabilità in chiave ironica e profonda, sono Federica De Benedittis, Massimo Wertmüller, Roberto Ciufoli, Simone Colombari, Niccolò Gentili, Daniela Morozzi, Lidia Vitale e lo stesso Parrello.

Il cortometraggio si inserisce in un percorso voluto dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza volto all’utilizzo dei più moderni strumenti audiovisivi per raccontare i valori di solidarietà, legalità, inclusione ed amicizia che accompagnano il lavoro quotidiano degli uomini e delle donne della Polizia di Stato che si è dimostrata al passo con i tempi arruolando 13 atleti paralimpici che l’11 luglio scorso hanno prestato giuramento solenne di fedeltà alla Repubblica entrando a far parte a tempo indeterminato del ruolo tecnico-scientifico della Polizia di Stato. Sempre nella stessa kermesse sarà presentato il cortometraggio “A voce nuda” che tratta il dilagante fenomeno del sextortion ideato dalla produttrice Manuela Cacciamani, e realizzato con Rai Cinema. Il corto racconta la storia di Camilla una giovane influencer che intraprende una relazione online con un suo follower e diviene vittima di sextortion. Le sue foto private divulgate sui social, la fanno cadere in un vortice di profonda vergogna e sfiducia verso il mondo esterno, portandola a chiudersi ed abbandonare la sua passione per la musica. Camilla sarà aiutata dalla sua insegnante di canto, l’attrice Andrea Delogu e da un amico pianista a riprendere in mano la sua vita. La ragazza sul finale troverà il coraggio di denunciare l’accaduto al suo pubblico online, riprendendo a condividere la sua musica sui social. La progettualità è stata realizzata d’intesa con la Polizia Postale e delle Comunicazioni attraverso l’attività di consulenza degli specialisti.

Pinguini Tattici Nucleari, il 9 settembre a Campovolo in 80mila

Pinguini Tattici Nucleari, il 9 settembre a Campovolo in 80milaRoma, 1 set. (askanews) – Dopo un incredibile en plein di sold out, con oltre 550.000 biglietti venduti, si conclude il 9 settembre alla RCF Arena di Reggio Emilia (Campovolo) con 80.000 spettatori, il tour negli stadi 2023 dei Pinguini Tattici Nucleari, organizzato e prodotto da Magellano Concerti.

Sabato 9 settembre l’inizio dello show è previsto alle ore 21:00 con aperture porte al pubblico alle ore 14:00. Al fine di agevolare la viabilità e le procedure di ingresso si consiglia di arrivare alla RCF ARENA (Campovolo) entro le ore 18:00. Un tour incredibile, 11 stadi che hanno coinvolto oltre 550.000 persone, che ha attraversato il Paese in un susseguirsi di colpi di scena, spettacoli pirotecnici, luci stroboscopiche, proiezioni, citazioni, momenti in cui si balla e momenti in cui ci si commuove: in oltre due ore di spettacolo è racchiusa la storia di una giovane band che negli anni ha saputo alternare grandi hit a brani cantautorali, capaci di far sorridere e di far pensare. La storia di una gavetta che parte dai piccoli club per riempire gli stadi e che, in dieci anni di concerti, ha conquistato un pubblico sempre più ampio e affezionato. Ed è il racconto di questa storia, sentito e vissuto, quello che i ragazzi portano negli stadi: tra visual, fuochi d’artificio, laser, tatuaggi in diretta, racconti del passato e speranze per il futuro, aneddoti e confronti con i propri fan, i sei ragazzi di Bergamo regalano uno show indimenticabile, in pieno stile Pinguini Tattici Nucleari. A completare lo spettacolo, il pubblico, attore fondamentale e indispensabile di questo show ma anche di una comunità e di un pensiero di cui sempre più persone sentono di fare parte. Il tour si concluderà il 9 settembre alla RCF Arena di Reggio Emilia (Campovolo), in una grande festa che coinvolgerà 80.000 spettatori pronti a cantare e a emozionarsi insieme a Riccardo, Elio, Nicola, Simone, Matteo e Lorenzo.

Venezia80, entusiasma “Poor Things” di Lanthimos con Emma Stone

Venezia80, entusiasma “Poor Things” di Lanthimos con Emma StoneRoma, 1 set. (askanews) – Ha entusiasmato Venezia “Poor Things”, (“Povere Creature!”) film diretto da Yorgos Lanthimos, presentato in anteprima mondiale in concorso all’80esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica e dal 25 gennaio nelle sale italiane. Diversi critici già parlano di uno dei film migliori visti finora in quest’edizione e di performance incredibile della protagonista Emma Stone, che figura anche tra i produttori, con un’interpretazione che potrebbe regalarle un altro Oscar.

Il film è tratto dal romanzo omonimo di Alasdair Gray e racconta la storia di Bella Baxter (Emma Stone), una sorta di Frankenstein al femminile riportata in vita da uno scienziato (Willem Dafoe). Desiderosa di imparare tutto, libera dai pregiudizi, aperta a nuove esperienze e scoperte, anche della sessualità. Una sorta di romanzo di formazione di un’eroina moderna, tra fantascienza, atmosfere gotiche e umorismo. “Un peccato non ci sia qui Emma ha parlare del film – ha detto il regista Yorgos Lanthimos in conferenza stampa – è stata coinvolta fin dall’inizio; ho letto il romanzo nel ’97 e ho pensato subito di adattarlo ma ci sono voluti diversi anni per farlo; già quando giravamo ‘La favorita’ abbiamo iniziato a parlarne e l’ho tenuta sempre informata sulle varie stesure della sceneggiatura e sulla creazione della storia e del personaggio; questo l’ha aiutata, ha tenuto l’idea in mente per tanto tempo e quando è arrivato il momento di recitare era come se avesse già vissuto con il personaggio, era già con lei”.

Il regista greco ha raccontato di aver “cambiato un po’ la struttura del romanzo” e di aver deciso di centrare la storia sul punto di vista di Bella; “è il personaggio che mi è piaciuto di più in assoluto – ha spiegato – una mente libera, lei sperimenta il mondo nei suoi termini, nel suo modo e abbiamo scelto di seguire questa linea per il film”. Il film ha un’estetica unica. “É stata anche un’eplorazione personale – ha aggiunto Lanthimos – riguardava anche la creazione di un mondo, dovevo costruire un mondo che lei potesse abitare, adattato al suo punto di vista e ai suoi occhi, costruito in studio con elementi non realistici e questo già si prestava a girare in un modo particolare”. E sulle scene di sesso il regista ha detto che non c’era imbarazzo sul set, anche grazie all’aiuto di un “coordinatore dell’intimità”: “Non volevo fare un film esageratamente forte, comunque con Emma dopo quattro film insieme ci capiamo al volo senza dover parlare, non si è vergognata nelle scene di nudo, si è creato un ambiente confortevole per tutti e con lei abbiamo deciso alcune scene di sesso a tavolino per rendere tutto più naturale, per avere una presentazione del desiderio umano; per noi era importante far parte del film e non vergognarci o tirarci indietro e a volte è stato estremamente divertente”.

Kylie Minogue ha pubblicato il nuovo singolo “Tension”

Kylie Minogue ha pubblicato il nuovo singolo “Tension”Roma, 1 set. (askanews) – Kylie Minogue ha pubblicato “Tension”, nuovo singolo estratto e title-track del suo attesissimo album, disponibile su tutte le piattaforme digitali, e presto in programmazione in tutte le radio, accompagnato dal videoclip su YouTube.

“Tension” fa seguito alla sensazione virale globale di “Padam Padam”. La parola “Pa-dam” è entrata rapidamente nello slang di tutto il mondo come saluto, esclamazione, verbo, sostantivo e aggettivo ed è stato persino chiesto di aggiungerla al dizionario. Il nuovo singolo è destinato a diventare un altro successo da pista da ballo: scritto da Kylie con i collaboratori di lunga data Biff Stannard e Duck Blackwell e con Kamille, Anya Jones e Jon Green, il brano è pieno di euforico abbandono ed è il naturale erede al trono della hit “Padam Padam”. Il videoclip, diretto dalla collaboratrice di lunga data Sophie Muller, vede Kylie assumere diverse sembianze in una realtà alternativa “retro-futura”. “Tension” è anche il titolo del nuovo album, composto di brani pop gioiosi alla ricerca del piacere, in uscita il 22 settembre per BMG, già disponibile in pre-save.

Venezia80, Michael Mann racconta l’uomo “Ferrari” dietro al mito

Venezia80, Michael Mann racconta l’uomo “Ferrari” dietro al mitoRoma, 31 ago. (askanews) – Michael Mann ha presentato in concorso alla Mostra di Venezia “Ferrari”, che racconta le fragilità di un uomo dietro al mito, circondato da figure femminili molto forti: la moglie, la madre, l’amante. Era uno dei film più attesi del festival, e l’interprete di Enzo, Adam Driver, ha accompagnato a Venezia il regista americano. Assente invece Penelope Cruz, che interpreta sua moglie.

Il film è ambientato nel 1957, anno in cui l’ex pilota e costruttore di auto vive una grossa crisi personale, visto che è morto suo figlio Dino e sua moglie scopre l’esistenza di Piero, il figlio avuto dall’amante. Ma anche la sua azienda, creata dieci anni prima, è in grave difficoltà. Ed è per questo che decide di puntare tutto su una gara di velocità che si disputava in Italia: la leggendaria Mille Miglia. “Era cruciale per me mostrare le sue fragilità. – ha detto Mann ad askanews – Enzo non le voleva mostrare ma Adam le ha sentite e tu capisci i suoi sentimenti. Era cruciale anche mostrare il suo rapporto con la moglie Laura, fatto di attrazione, di un forte legame e di scontri. Un rapporto che è rimasto così per tutta la vita. Ma ogni relazione che Enzo aveva era unica, anche quella con l’amante. Erano entrambe donne molto forti”.

Venezia80, Luc Besson presenta Dogman: solo l’amore e l’arte salvano

Venezia80, Luc Besson presenta Dogman: solo l’amore e l’arte salvanoRoma, 31 ago. (askanews) – Un grande applauso ha accolto Luc Besson in conferenza stampa a Venezia. Il regista e sceneggiatore francese ha presentato in anteprima mondiale “Dogman” (nelle sale italiane dal 28 settembre), in Concorso alla Mostra. Un grande ritorno il suo, dopo le accuse di stupro da parte di un’attrice nel 2018, da cui è stato scagionato lo scorso giugno.

Il film parla di un bambino ferito dalla vita, che una volta cresciuto trova la salvezza grazie all’amore dei suoi cani. A interpretarlo, l’attore statunitense Caleb Landry Jones, presente al Lido. Besson ha spiegato che l’ispirazione per questo film gli è venuta, in parte, leggendo un articolo su una famiglia francese che aveva rinchiuso il proprio figlio in una gabbia quando aveva cinque anni. “Quando l’ho letto mi sono chiesto: che vita può avere questo ragazzo dopo quello che ha subìto? Chi può diventare? Quindi ho solo provato a immaginare la sua vita dopo”. Un film che vuole indagare come si faccia a sopravvivere dopo una così grande sofferenza. “C’è una battuta che dice: le nostre radici sono le basi dell’essere umano ma sono invisibili. Ecco, noi vediamo un essere umano ma non le sue radici – ha dichiarato Besson – ma cosa succede se tagliamo le radici? Tutte le religioni parlano di fede, ma come la manteniamo la fede se ci troviamo in una situazione del genere? Il mio non è un giudizio ma mi chiedo: se ci fosse un Dio cosa farebbe con questo bambino? L’unica risposta la trova alla fine, è l’unica ragione, l’essenza quasi religiosa; in realtà la risposta non c’è, va trovata dentro di noi. Io credo che solo due cose ci possano salvare: l’amore e l’arte, di sicuro non i soldi. Se hai entrambe, allora sei molto fortunato”.

Il regista ha anche parlato del suo processo creativo dietro a un film: “Se c’è una cosa di cui sono molto orgoglioso è la mia libertà. Mi sveglio la mattina e comincio a scrivere…, scrivo quello che voglio e quando finisco la sceneggiatura la metto da parte; poi la riprendo dopo qualche settimana e mi dico che non è male. Ma il mio timore maggiore è chi sarà l’attore: stavolta temevo di non trovarne uno così folle per questa parte. Poi ho visto Caleb, pensavo fosse un po’ camaleontico ma quando l’ho incontrato mi è piaciuto subito, abbiamo preso un tè e gli ho chiesto se gli piacevano gli animali; poi abbiamo iniziato a costruire un po’ alla volta il personaggio, prendendoci il nostro tempo e quando eravamo pronti siamo partiti”. Tra gli aneddoti raccontati, Besson ha ricordato di essere andati insieme in una spa. “Ho voluto che perdesse 20 kg per il ruolo – ha detto – io ho cercato di perderne almeno 10”. E sul girare con tanti cani ha aggiunto: “Ci abbiamo messo quasi due mesi per sceglierne un bel gruppo, dovevano conoscerci; alcune cose gliele puoi insegnare ma poi eravamo noi a dover seguire loro, alcuni sembravano delle vere star. Non mi aspettavo che ci fossero 25 addestratori, ognuno aveva due cani che rispondevano solo a loro: immaginate cosa succedeva al ciak, 25 voci che istruiscono i cani, una cosa assurda”!.