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Cinema, al Matera Film Festival si festeggiano i 40 anni di Tetris

Cinema, al Matera Film Festival si festeggiano i 40 anni di TetrisRoma, 28 set. (askanews) – Per la quinta edizione del Matera Film Festival, che si terrà nella Città dei Sassi dal 3 al 10 novembre, un importante spazio sarà dedicato alla sezione “Eroi per Casa”. A partire da quest’anno, tale sezione sarà arricchita dalla partnership con Lucca Comics and Games.


Il primo tassello di questa collaborazione è il festeggiamento dei 40 anni di Tetris, gioco divenuto celebre negli anni Ottanta ed entrato nell’immaginario collettivo come il videogioco per eccellenza. Ci sarà Henk Rogers, co-founder con Aleksej Pazitnov, di Tetris Company, ospite prima a Lucca e poi nella Città dei Sassi, dove dialogherà con il pubblico presente in sala durante la sua masterclass presso il CineTeatro Comunale G. Guerrieri. Per l’occasione sarà anche proiettato il film Tetris di Jon S. Baird (2023). Sin dalla prima edizione il Matera Film Festival ha sviluppato il focus sul Comics and Games: l’attenzione dedicata a La nuova carne, omaggio del fumetto italiano al regista David Cronenberg (ospite del Matera Film Festival nel 2021); l’esposizione delle tavole originali del Graphic Novel tratto da Diabolik, trasposizione cinematografica di uno tra i fumetti italiani di maggior successo; il focus su Wonder Woman, con la regista Patty Jenkins e l’attrice Robin Wright (entrambe ospiti al Festival nel 2022), film girato in parte a Matera che ha come protagonista l’iconica supereroina.


Sono solo alcune delle attività che rendono il Matera Film Festival un evento transmediale, che si estende oltre l’arte cinematografica e che guarda con attenzione a tutte le diverse espressioni artistiche, incluso il mondo dei fumetti e dei videogame. La partnership con Lucca Comincs and Games rappresenta non solo un punto di arrivo, ma un importante punto di partenza per lo sviluppo di attività congiunte tra Lucca e Matera.

Tv, tornano Le Iene: tra ospiti Achille Lauro e Katherine Kelly Lang

Tv, tornano Le Iene: tra ospiti Achille Lauro e Katherine Kelly LangRoma, 28 set. (askanews) – Da domani in prima serata su Italia1, al via la nuova stagione de “Le Iene”, conduce Veronica Gentili con Max Angioni.


Tra gli ospiti in studio: Achille Lauro, che presenta il suo ultimo singolo “Amore disperato”, Katherine Kelly Lang, la Brooke Logan di Beautiful e Luigi Celeste, l’uomo che nel 2008 sparò e uccise il padre dopo l’ennesimo maltrattamento in famiglia e che oggi, dopo aver scontato la sua condanna, presenta il suo film “Familia”. Tra i servizi in onda, Filippo Roma che è riuscito a far annullare la multa di 1.032 euro a Saverio Amato, il bagnino che di recente è stato al centro dell’attenzione mediatica per la sua vicenda paradossale. Il quarantaquattrenne che lavorava sulla spiaggia veneta di Ca’ Savio, nel Comune di Cavallino-Treporti, ha tratto in salvo una donna che rischiava di affogare in mare. Subito dopo però si è visto recapitare la sanzione in cui gli veniva contestata la mancata comunicazione dell’accaduto alla Guardia Costiera.


Giulio Golia è a Bari per approfondire quanto accaduto sabato notte durante la sparatoria nella discoteca Bahia di Molfetta in cui è morta la diciannovenne Antonella Lopez. Nel servizio l’inviato intervista Davide Rana, uno dei feriti del conflitto a fuoco e cerca un contatto con le famiglie dei superstiti, a partire da Eugenio Palermiti, il ventenne a cui sembra fosse destinato il colpo esploso dall’arma. In video anche le dichiarazioni del comandante provinciale di Bari e la ricostruzione del proprietario del bar dove è accaduto il fatto. È notizia di oggi la richiesta da parte della Wada di due anni di squalifica per Jannik Sinner investito dal caso di doping. Il numero uno al mondo nel tennis è risultato infatti positivo al Clostebol, una sostanza proibita rilevata nei suoi test antidoping dopo un torneo. Sinner è però riuscito a dimostrare che si trattava di una contaminazione accidentale dovuta a un massaggio, motivo per cui le autorità sportive hanno deciso di non procedere con una squalifica. L’assoluzione del campione aveva scatenato tantissime polemiche. Alessandro De Giuseppe ha così deciso di effettuare un esperimento: sottoporsi a una serie di massaggi eseguiti con la stessa procedura e con lo stesso farmaco utilizzato per il tennista, e controllarne la possibile contaminazione. Quale sarà stato il risultato? Nel servizio, Pascal Kintz, tossicologo dell’Istituto di medicina legale di Strasburgo, ha espresso il suo pensiero sul caso: “A Sinner hanno dato una mini-sospensione in termini di giorni e il tutto non è stato reso pubblico fino a quando non è stato risolto. Ci sono state differenze di trattamento tra gli atleti, è questo il problema del caso Sinner: due pesi e due misure”.

”Almost Blue”, esce nuovo album (e secondo singolo) di Rossana Casale

”Almost Blue”, esce nuovo album (e secondo singolo) di Rossana CasaleRoma, 27 set. (askanews) – Nel linguaggio comune, il blu è il colore della malinconia e della speranza. Dal sentimento blu nasce il blues, quello che ha le sue radici nei canti degli schiavi dei campi di cotone, nella speranza di libertà e di rivalsa. Miles Davis lo chiamava il colore dei colori perché in sé raccoglie tutte le sfumature del pensiero creativo e tutti i sentimenti più profondi dell’uomo. Ed è il colore blu, metafora di spiritualità e trascendenza, di tranquillità e del silenzio, della contemplazione, il concept del nuovo progetto di Rossana Casale in uscita il 27 ottobre 2024 per l’etichetta Giotto Music/ Egea. Un album che raccoglie alcuni brani tratti dal repertorio storico del jazz e un inedito scritto a quattro mani con il pianista Luigi Bonafede, Shades of Blue.


Sono 11 brani che nel loro titolo hanno la parola blu, che viene sviscerata nei diversi testi in tutte le sue declinazioni. Rossana Casale decide di dedicare a questo colore il suo nuovo album perché come dice lei stessa “In questo momento sento l’esigenza di guardare più in la di quello che vivo ogni giorno, di perdermi in pensieri più profondi da ciò che la vita mi offre e mi chiede. Non mi sento parte del presente ma senza volerlo, lo sono, lo siamo. Così, come mi è già successo in passato, la salvezza la trovo nella creatività del Jazz, che sia triste o allegro, slow o up-tempo”. Il titolo dell’album è dedicato al brano composto da Elvis Costello del 1982 per Imperial Bedroom e poi reinterpretato dal grande trombettista Chet Baker. “Almost Blue, quasi blu perché non si è mai certi di quello che si è veramente. Quasi integri, quasi sinceri, quasi seri, quasi generosi, quasi innamorati, quasi impegnati, quasi centrati, quasi uguali a ieri…, spiega Rossana.


Dopo l’inedito Shades of Blue, uscito a giugno, Casale sceglie come secondo singolo per promuovere il suo nuovo lavoro discografico, il brano del 1946 di Mel Tormé intitolato “Born to be Blue”. Dice Rossana: “Questo testo ironico mi racconta bene. Nata per essere blu, mi sono sempre sentita così. Blu è stata la mia personalità fin da bambina, sempre introspettiva e un po’ malinconica così come la musica che ho cantato e composto finora. Per fortuna ho anche molto del senso dell’ironia che mi permette di prendermi e farmi prendere in giro dagli amici. Così è questa canzone, anche grazie all’arrangiamento che abbiamo creato con i musicisti, ironica e vera”. Nell’album “Almost Blue” i musicisti Carlo Atti (sax tenore), Luigi Bonafede (pianoforte), Alessandro Maiorino (contrabbasso) ed Enzo Zirilli (batteria).

Giovanni Allevi: la cultura? E’ la solitudine che cerca un abbraccio

Giovanni Allevi: la cultura? E’ la solitudine che cerca un abbraccioCagliari, 27 set. (askanews) – “La cultura è la solitudine che cerca un abbraccio universale. Anzi mi spingo un po’ oltre, è la solitudine che trova un abbraccio. Non ne posso più delle logiche di sopraffazione, delle divisioni, la cultura è sempre un ponte, una tensione verso l’altro, magari partiamo da qui per creare un mondo più bello”. E’ questo il messaggio che lancia Giovanni Allevi, arrivato a Cagliari per aprire il Med Fest, il festival sull’unicità dei Paesi affacciati sul Mar Mediterraneo. Si racconta, Allevi, davanti al pubblico, rispondendo alle domande della giornalista-conduttrice Barbara Politi.


Emoziona, condivide momenti di intimità, momenti di sofferenza, ma anche la forza e la speranza che trova dentro di sé e nei suoi affetti per diffondere un messaggio chiave: l’incontro con l’altro, l’empatia. “La divisione nei confronti dell’altro nasce sempre dalla paura – dice poi incontrando i giornalisti – quando abbiamo paura ci chiudiamo a riccio ed ecco nascere la visione. Poi a un certo punto quando arriva una esperienza come quella della malattia vieni catapultato in una dimensione ancora più profonda dove non c’è più la divisione ma c’è proprio la solidarietà verso l’altro, il massimo rispetto della differenza, la scoperta della dignità dell’altro. Bisogna passare attraverso la malattia per acquisire questa nuova consapevolezza”.


Allevi torna su un palco dopo Sanremo e dopo il tour, ma mai come al Med Fest si era aperto così tanto, ‘abbracciando’ il pubblico. “L’emozione è sconvolgente; entrare di nuovo in contatto con l’umanità, con questo affetto incredibile che la gente continua a darmi, anche qui in Sardegna è bellissimo – dice con un pizzico di commozione -. E’ come se questa malattia non avesse mai interrotto il filo che mi lega al cuore della gente e adesso voglio viverlo tutto, voglio viverlo con il cuore”. La risposta al dolore, per il pianista, che ha eseguito alcuni dei suoi brani – tra i quali Tomorrow scritto in ospedale – è una sola. “Quando fai esperienza concreta della possibilità della tua fine, le cose sono due: o ti fai prendere della disperazione, oppure decidi di farti attraversare dalla vita come se non ci fosse un domani. Ed è una condizione bella, drammaticamente bella, che però adesso sento proprio nel cuore”.


Allevi ha deciso di partecipare al Med Fest perché ha creduto fortemente nel progetto, fin dall’inizio. “Noi tutti siamo abituati a pensare che le cose importanti avvengono nel nord dell’Europa, in questi paesi freddi dove vengono prese le decisioni – risponde – e invece il cuore della nostra tradizione, il cuore della nostra cultura è proprio attorno al Mediterraneo. E’ qui che l’uomo già nel VII-VI secolo a.C. ha fatto un balzo in avanti nella consapevolezza di quello che è l’essere, di quello che è il logos che tutti quanti ci abbraccia, di quella che è la filosofia. Esistevano delle idee meravigliose nel Pantheon delle divinità che custodivano e che abbracciavano con tenerezza i popoli che si affacciavano sul Mediterraneo. Mi piacerebbe – magari è un sogno – mi piacerebbe tanto che tornasse il Mediterraneo ad essere veramente il centro delle decisioni, il centro della bellezza, il centro del vivere, del futuro”. Adriatico (Allevi viene da Ascoli, ndr) o Mediterraneo è di uguale importanza. “Sono Adriatico, però effettivamente i popoli che si affacciano sul mare si riconoscono perché comunque hanno un’attitudine a guardare lontano”. Cos’è la cultura mediterranea per noi oggi? “Credo che sia uno dei doni che la sofferenza e che la fragilità mi hanno fatto. E mi piacerebbe che ci fosse un’inversione di tendenza, perché se davvero vogliamo costruire un mondo più bello, dobbiamo prima di tutto riconoscere la dignità dell’altro, indipendentemente dalle differenze, indipendentemente dal suo stato sociale, indipendentemente da dove viene e dalla geografia, che l’umanità è una”, conclude, prima di salutare la ‘sua’ gente che ha condiviso con lui le emozioni. Non si risparmia, Allevi, dando una parola a ciascuno, incoraggiando e – come dice lui – “attraversando l’oggi come se non ci fosse un domani”.


(Di Serena Sartini)

Tv, a Milano festa anni ’90 per la serie sugli 883, con Max Pezzali

Tv, a Milano festa anni ’90 per la serie sugli 883, con Max PezzaliRoma, 27 set. (askanews) – Weekend dedicato ai nostalgici degli anni ’90, ai fan degli 883 e a quanti aspettano il debutto di “Hanno Ucciso l’Uomo Ragno – La leggendaria storia degli 883”, prima serie diretta da Sydney Sibilia.


In occasione del debutto tv, il 4 e il 5 ottobre in centro a Milano dalle 10 in via Celestino 9, Sky e NOW invitano tutti a una esclusiva experience anni ’90: una due giorni di evento per rivivere gli esordi della mitica band al centro della serie Sky Original in partenza l’11 ottobre. Special guest Max Pezzali, che chiuderà sabato sera la grande festa di lancio della serie. Quanti parteciperanno saranno accolti nella “Casa dei Fiori Pezzali”, la fioreria dove un giovanissimo Max aiutava i suoi genitori, a Pavia, prima di raggiungere il successo. Varcare le porte del negozio di fiori sarà per i partecipanti come ritornare ai primi anni ’90: una volta dentro si ritroveranno direttamente al centro del dancefloor del Celebrità, la discoteca resa immortale dalla celebre canzone degli 883, dove potranno scatenarsi in sfide di karaoke sulle note dei successi della band, oppure spostarsi al Jolly Blue, l’iconica sala giochi ricreata per l’occasione con molti degli arcade e dei flipper dell’epoca, o ancora divertirsi con i gadget e le installazioni legate a quegli anni così importanti per la carriera dei Max Pezzali e Mauro Repetto.


In più, la sera del 5 ottobre dalle 21 il Celebrità ospiterà sul suo dancefloor il party più esclusivo degli anni ’90, facendo ballare tutti con i dischi di Alex Farolfi di Radio Deejay. Non mancherà Max Pezzali, che insieme a Federico Russo intratterrà i partecipanti.

Musica, dal 18 ottobre la Biennale MArteLive tra Roma e il Lazio

Musica, dal 18 ottobre la Biennale MArteLive tra Roma e il LazioRoma, 27 set. (askanews) – Dal 18 ottobre al 3 novembre torna la Biennale MArteLive, il più grande festival multidisciplinare diffuso d’Europa con oltre 1200 artisti provenienti da tutto il mondo. Si svolgerà per diciassette giorni e in oltre 60 location (liveclub, teatri, gallerie, piazze, muri, parchi archeologici, ville, fattorie, e luoghi suggestivi) tra Roma e il Lazio, con molteplici espressioni artistiche, che vanno dalla musica al teatro, dalla danza contemporanea alla street art, dall’illustrazione digitale alla scultura, dalla moda ai videoclip.


Nucleo centrale del festival è MArteLive Lo Spettacolo Totale, il 22 e 23 ottobre. Questo format storico, che contraddistingue il festival sin dal 2001, rappresenta l’evento multi-disciplinare e multi-artistico che connota a pieno l’universo MArteLive: la simultaneità delle arti e il loro ibridarsi, sovrapponendosi, crea infatti un unico evento sinergico, composto da più spettacoli in spazi diversi all’interno della stessa location. Anche quest’anno, palcoscenico de Lo Spettacolo Totale sarà il Qube di Roma. Per l’occasione, sono stati coinvolti ospiti speciali – come Fulu Miziki, Dutch Nazari North of Loreto, Sibode Dj, Lamante, James Holden, Tropea, Bebo de Lo stato Sociale, Nobraino, Colombre, Free Love, Lowtopic e oltre 300 altri artisti in concorso selezionati su più di 1500 proposte ricevute che si esibiranno in contemporanea, distribuiti nelle 16 sezioni che compongono l’evento: musica, dj/producer, teatro, danza, circo contemporaneo, letteratura, pittura, fotografia, illustrazione digitale, street art, scultura, artigianato, moda, video arte, cortometraggi, videoclip. Anche questa edizione avrà delle anteprime della Biennale, come il concerto di The Heliocentrics, Wow e Muito Kaballa il 27 settembre, lo spettacolo “Lourdes” della compagnia Bluemotion l’8 e 9 ottobre entrambe all’Angelo Mai; quindi il poeta anglo-nigeriano Joshua Idehen il 9 ottobre al Monk.


A partire dal 18 ottobre al 3 novembre e con Lo Spettacolo Totale del 22 e 23 ottobre come main event, la Biennale MArteLive si propagherà in modo esponenziale in tutta la Capitale, incluse le periferie, con una serie di 12 progetti speciali. Questi format diffusi, ma integrati nel ricco programma dell’evento, creeranno una galassia multiforme di appuntamenti off, ciascuno dedicato a differenti generi e discipline artistiche. Realizzati in collaborazione con un’ampia rete di enti e organizzazioni di Roma e del Lazio, questi eventi trovano spazio in oltre 60 location diverse, tra teatri, locali, stazioni delle metropolitane e parchi archeologici, trasformando l’intera città in un palcoscenico culturale diffuso di creatività e bellezza. Una delle novità di questa edizione è il progetto Lullaby, Ninne nanne per animali, un evento innovativo che porta la musica oltre i confini umani per raggiungere il mondo animale con concerti speciali pensati per far diventare gli animali spettatori e protagonisti delle performance. Grazie alla recente collaborazione con il Pigneto Film Festival, manifestazione cinematografica organizzata e prodotta da Preneste Pop e Waldo Event Network, per la prima volta, all’interno del cartellone della Biennale MArteLive 2024, ci sarà la proiezione dell’anteprima romana di “7 minuti” di Alessia Bottone e dei cortometraggi protagonisti dell’edizione 2024 del Festival, con il vincitore “Cinque giorni” di Juan Diego Puerta Lopez, e i finalisti “Watermeloni” di Alan Marzo, “It’s all about jazz” di Margarita Bareikyte e “Maledetta primavera” di Heloise Wilson. Il tutto, al Casale dei Cedrati, nel cuore di Villa Pamphili.

Musica, Damiano David in versione solista: esce “Silverlines”

Musica, Damiano David in versione solista: esce “Silverlines”Milano, 27 set. (askanews) – È uscito oggi “Silverlines” (Sony Music Italy / Arista Records), il primo brano solista di Damiano David, cantante dei Maneskin, frutto della collaborazione con il cantautore e produttore inglese Labrinth, che ne ha curato anche la produzione. Un progetto solista, “nato dalla necessità di esprimere una parte più personale e intima di sé”.


“Silverlines è una canzone molto speciale per me – ha commentato il cantante – È stata una delle prime che ho registrato quando ho iniziato a lavorare a questo nuovo progetto. È una lettera di speranza verso il futuro, e ora, riguardando indietro, mi ritrovo esattamente nello stesso stato d’animo che la canzone descrive. Mi è venuto naturale sceglierla come inizio di questo nuovo capitolo, e spero veramente che le persone abbiano voglia di intraprendere questo viaggio con me”. “Silverlines” è un brano con un’anima cinematografica che si ritrova anche nel video ufficiale, diretto dal duo Nono + Rodrigo, con lo spettatore che segue l’artista muoversi attraverso immagini oniriche, primi piani ravvicinati e paesaggi pittoreschi.

Cinema, al MaTiFF “Mediterraneo” di Alessandro Rak dedicato a Mango

Cinema, al MaTiFF “Mediterraneo” di Alessandro Rak dedicato a MangoRoma, 27 set. (askanews) – Presentato in anteprima al MaTiFF – Matera International Film Festival “Mediterraneo” il videoclip diretto e animato da Alessandro Rak prodotto da Mad Entertainment e Riva Dei Ginepri Production sul brano Mediterrano del grande cantautore lucano Mango, a dieci anni dalla sua prematura scomparsa. Un omaggio a un indimenticato protagonista della musica italiana e a uno dei suoi brani più noti. Ma anche una celebrazione della bellezza dei paesaggi mediterranei a cui il brano di ispira.


“L’idea di questo video musicale in animazione – racconta Alessandro Rak – è di rendere omaggio a un grande cantautore, Pino Mango, a uno dei suoi pezzi più noti (Mediterrano) e alla straordinarietà paesaggistica del Mediterraneo. Più che inseguire una trama, ho deciso di centrare il corto su un singolo personaggio e sul suo rapporto con i luoghi. Un’anima naufraga che si muove tra passato, presente e sogno. Un’anima libera, poetica. Un uomo vestito di bianco alla deriva nel mare. La sua mente ripercorre le memorie dei viaggi passati: visioni e incanti mediterranei. Un’anima persa che pare volersi abbandonare alle onde e comincia ad affondare. Questa profonda immersione apre all’incontro con una mastodontica e prosperosa dività femminile, l’anima stessa del Mediterraneo”. “È questa divinità a salvarlo dalle onde e a rilanciare il suo viaggio verso l’onirico e il volo spirituale – spiega ancora – questo incontro con la dea madre è alternato nel montaggio con una diversa versione della sorte del protagonista, che viene trovato e salvato da una barca di migranti. Una trama semplice, se non ‘inesistente’, che apre alla possibilità di Immaginare, eplorare, perdersi”.


Il MaTiFF Matera International Film Festival (21-28 settembre) ha visto come ospite d’onore l’attrice e produttrice Trudie Styler a cui è stato attribuito il Premio “Pasolini Matera” nel 60esimo Anniversario del Vangelo secondo Matteo girato a Matera nel 1964 e presentato alla 21esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia.

”Tra sogni e desideri”, lo show musicale di Diana Del Bufalo

”Tra sogni e desideri”, lo show musicale di Diana Del BufaloRoma, 26 set. (askanews) – Dopo la première presso il Teatro Romano di Benevento, arriva in sei date evento, Tra sogni e desideri, uno show che porta in scena la magia del musical con quella della musica dal vivo.


Le più belle colonne sonore della Disney interpretate da Diana Del Bufalo, la voce narrante di Francesco Pannofino, una orchestra composta da oltre trenta musicisti, vocal ensemble di quattordici elementi e la partecipazione di performer, animeranno e comporranno il palco dello show de Tra sogni e desideri. Un viaggio lungo oltre cento anni, adatto a tutta la famiglia per ripercorrere le fiabe che hanno segnato la nostra vita; due ore in cui si attraverseranno le più belle melodie di sempre, quelle che hanno fatto sognare intere generazioni. Una trasposizione cinematografica in chiave musicale in un percorso di fiabe e leggende per rivivere quelle storie che hanno popolato e animato da sempre il nostro immaginario.


Le date evento si terranno a Napoli (7 e 8 dicembre 2024 al Teatro Palapartenope), Milano (18 dicembre 2024 al Teatro Arcimboldi), Bari (27 dicembre 2024 al Teatro Team), Roma (29 dicembre 2024 all’Auditorium Conciliazione) e Padova (6 gennaio 2024 al Gran Teatro Geox). I biglietti sono disponibili online su Ticketone e in tutti i punti vendita autorizzati. Tra sogni e desideri è prodotto da A1 Pictures in collaborazione con BCT Produzione. Direttore Artistico e Regia, Antonio Frascadore. Direttore d’Orchestra, Marco Attura. Musiche, Orchestra Filarmonica di Benevento. Vocal ensemble, ANIMEniacs Corp. Performer, Club Ginnastico Benevento.

In esclusiva su Raiplay “Il cielo brucia”, Orso d’argento a Berlinale

In esclusiva su Raiplay “Il cielo brucia”, Orso d’argento a BerlinaleRoma, 26 set. (askanews) – Sarà disponibile dal 5 ottobre in esclusiva su RaiPlay “Il cielo brucia”, diretto da Christian Petzold, vincitore dell’Orso d’argento alla 73esima Berlinale. Il film è il secondo capitolo di una trilogia ispirata agli elementi naturali, iniziata da Petzold nel 2020 con l’acqua e il film “Undine – Un amore per sempre”, dedicata alla solitudine e alla complessità dei rapporti interpersonali. In “Il cielo brucia” è il fuoco l’elemento chiave della storia. Paura e lussuria, risentimento e amore, desiderio e gelosia, molte sono le tensioni sotterranee che animano lo scenario emotivo del film, che parte come una commedia di educazione sentimentale per trasformarsi progressivamente in una lucida e drammatica riflessione sulla condizione giovanile nella società contemporanea.


Due giovani amici berlinesi si ritrovano a trascorrere una torrida estate in una casa di vacanza isolata in un bosco sulle coste del Mar Baltico. Leon (Thomas Schubert) è uno scrittore in crisi che sta faticosamente terminando il suo secondo romanzo in attesa dell’arrivo del suo editore, mentre Felix (Langston Uibel) deve preparare un portfolio per entrare in un’accademia di belle arti per una mostra dedicata all’acqua. Poco dopo il loro arrivo, i due ragazzi scoprono che la casa è già abitata da altri due ospiti inaspettati, Nadja (Paula Beer), una bella e disinibita ragazza che vende gelati e studia letteratura – che attira le attenzioni di Leo – e il suo ragazzo occasionale Devid (Enno Trebs), un atletico bagnino dal quale anche Felix si sente attratto.


Tra i quattro casuali abitanti della grande dimora si instaurano rapporti precari e mutevoli, che mettono a nudo le problematiche di ciascuno di loro. Quando sembra instaurarsi una certa armonia l’arrivo dell’editore (Matthias Brandt) scompagina le carte in tavola, ma l’atmosfera vacanziera viene minacciata soprattutto da un grande incendio boschivo, che lentamente sembra accerchiare la villa e rendere tutto ancora più precario. Mentre il cielo rosso diventa sempre più incombente e piove cenere sulla casa le cose sembrano precipitare verso un drammatico epilogo. Paula Beer torna per la terza volta a recitare in un film di Petzold dopo La donna dello scrittore del 2018 e dopo Undine – Un amore per sempre (che nel 2020 le aveva fruttato l’Orso d’argento a Berlino), mentre Leon è l’attore viennese Thomas Schubert, che nel 2014 aveva già recitato al suo fianco nel western Lo straniero della valle oscura – The Dark Valley.


Felix è interpretato da Langston Uibel, al primo ruolo importante dopo un percorso soprattutto televisivo (Un ciclone in convento, Dogs of Berlin, Unorthodox), così come Enno Trebs che recita nei panni di Devid, mentre l’editore Helmut ha il volto di Matthias Brandt, alla seconda collaborazione con Petzold dopo La donna dello scrittore. Nato a Hilden nel 1960, Christian Petzold è uno dei nuovi autori più apprezzati del cinema europeo contemporaneo. Dopo aver studiato letteratura e teatro alla Free University di Berlino, ha studiato cinema alla German Film and Television Academy (DFFB) sempre a Berlino dal 1988 al 1994 A partire dal 1995 Petzold ha diretto 17 film per cinema e televisione e vinto numerosi premi. Il film del 2008 Jerichow – storia di un soldato che, ritornato dall’Afghanistan, vive una relazione con una donna sposata – ha partecipato in concorso alla 65esima Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.