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La chitarra di Ed Sheeran all’asta per l’ospedale di Massa Carrara

La chitarra di Ed Sheeran all’asta per l’ospedale di Massa CarraraRoma, 24 set. (askanews) – Un’asta che regalerà “note di solidarietà”. La chitarra di Ed Sheeran sarà venduta su Catawiki e il ricavato andrà in beneficenza all’Ospedale del Cuore “G. Pasquinucci” di Massa Carrara. E’ l’ultima impresa di Damiano Cavadi, content creator romano che riesce da anni ad avvicinare star mondiali per farsi autografare gli oggetti piu’ disparati. Lo abbiamo visto impugnare trionfante la racchetta di Sinner, far autografare a Shakira la portiera di un’automobile, a Dustin Hoffman l’iconico uncino dell’omonimo Capitano interpretato dall’attore e a Russel Crowe l’elmo de “Il gladiatore”. Il suo video di Messi che dal finestrino di un’auto gli firma una maglia (dopo 10 giorni di appostamento e inseguimenti) ha ottenuto 3 milioni di mezzo di visualizzazioni. Da Papa Francesco ricevette in dono la papalina tra la folla di Piazza San Pietro.


L’ultima avventura di Damiano si arricchisce però di un sapore speciale: partito alla volta di Lucca per assistere al concerto di Ed Sheeran si porta con sé una chitarra della sua collezione “Sheeran Guitars Mathematics Tour” e riesce ad infiltrarsi nel backstage. Anche questa volta la missione è compiuta: Ed Sheeran firma con dedica la chitarra e aderisce ufficialmente ad un’iniziativa proposta da Damiano. In accordo con l’artista inglese lo strumento autografato verrà messa all’asta sulla piattaforma Catawiki e l’intero guadagno (al netto delle spese vive documentate sostenute da Damiano) sarà devoluto all’Ospedale del Cuore “G. Pasquinucci” di Massa Carrara, un centro di alta specialità interamente orientato alla diagnosi, alla cura e al trattamento delle patologie cardiovascolari per pazienti neonatali, pediatrici e adulti. L’asta verrà aperta il 27 settembre ’24 e terminerà il 13 ottobre.

”Brotti!”, nuovo concept multimediale di Manuela Zero e Davide Santi

”Brotti!”, nuovo concept multimediale di Manuela Zero e Davide SantiRoma, 24 set. (askanews) – Si intitola Brotti! E non ridere che sei come loro il nuovo concept multimediale (disco, spettacolo teatrale e cortometraggio) ideato scritto e composto da Manuela Zero e Davide Santi, direttore artistico del progetto.


Brotti! e non ridere che sei come loro traduce in musica parole e immagini, con un linguaggio nuovo, “infantile” e cinematografico, le storie di otto esseri umani storti, buffi, brutti e rotti che raccontano, senza pregiudizi, diversi aspetti critici della società. Uno sguardo al dolore che a volte può trasformare la vita delle persone rivelandone però la straordinaria forza d’animo. Due anni fa, Manuela Zero e Davide Santi si incontrano ed insieme realizzano l’album Brotti! E non ridere che sei come loro!. Trasformano poi il disco in uno spettacolo teatrale e in un cortometraggio prodotto dal giovane Amerigo Biadaioli. Ogni elemento di questo concept, dalla scrittura alle musiche, dalla fotografia alla regia, dai costumi al trucco ed alla scenografia, è stato creato esclusivamente dai due artisti.


Brotti! (brutti e rotti): i Brotti, spezzati e isolati nel cerchio del loro dolore, si raccontano con gusto tragicomico affrontando temi radicati nella nostra società quali l’amore tossico, la solitudine, il pregiudizio e la violenza. Maschere grottesche e senza tempo che vivono intensamente la meraviglia dei sentimenti umani. “Durante gli ascolti al buio io e Davide ci siamo resi conto di quanto tutti, dai più grandi ai più piccoli, possono riconoscersi in questo lavoro: la solitudine di una vecchia, gli amori tossici, il disagio infantile di Camilla che non sa piangere o di Nina che vive in carcere con sua madre, la violenza di un padre sul figlio … Brotti! è un tuffo, un viaggio nell’abisso e ritorno, un’esperienza. E’ la prova che l’arte in ogni sua forma espressiva non può sottostare a regole ed etichette, che bisogna avere il coraggio di creare liberamente”, sottolinea Manuela Zero.


“La produzione musicale di Brotti! è interamente orientata a esaltare le parole e dare spazio alla recitazione, utilizzando pochi elementi ricorrenti e costanti. Con sonorità retrò, la loro musica diventa un inno al periodo d’oro del cantautorato d’autore”, conclude Davide Santi.

Cinema, Delpero: gli Oscar? Guardo avanti, un passo alla volta

Cinema, Delpero: gli Oscar? Guardo avanti, un passo alla voltaRoma, 24 set. (askanews) – “Negli ultimi giorni si dava un po’ per favorito, ma non me lo aspettavo, anche perché sono fatalista”. ” Così Maura Delpero, regista di “Vermiglio”, ha commentato la candidatura dell’Italia per la corsa agli Oscar. Il film, già vincitore del Leone d’Argento alla Mostra del Cinema di Venezia, uscito nelle sale dal 19 settembre, concorre per entrare nella shortlist che includerà i 15 migliori titoli internazionali selezionati dall’Academy, che sarà resa nota il 17 dicembre.


“Spero e credo che il film sia apprezzato, perché ha una sua precisa identità e una grande integrità a livello di linguaggio cinematografico” ha spiegato la regista, che ha anche scritto la sceneggiatura. Inoltre, ha aggiunto, “credo che possa dare una prospettiva di sguardo su passato e presente, è un lontano-vicino, qualcosa che può continuare a suggerirci cose all’orecchio, dare uno sguardo sulla contemporaneità e far ragionare su come siamo e come viviamo. Ma non c’è un giudizio né una volontà nostalgica, è stato fatto con il desiderio di far riflettere, oltre a parlare di un Italia ricostruita che abbiamo ereditato”. Ambientato alla fine della Seconda guerra mondiale, “Vermiglio” racconta una vicenda familiare in una piccola frazione del Trentino, in un tempo che sembra sospeso. “Per la sua capacità di raccontare l’Italia rurale del passato, i cui sentimenti e temi vengono resi universali e attuali”, si legge nella motivazione con cui è stato scelto dal Comitato di Selezione per il film italiano da designare agli Oscars, istituito dall’Anica su incarico dell’Academy. In lizza c’erano 19 film tra cui “Parthenope” di Paolo Sorrentino, che ha fatto gli auguri a “Vermiglio” per il suo percorso internazionale.


“L’endorsement di Sorrentino? Mi ha fatto molto piacere – ha detto Delpero – ma è una competizione gigantesca, io spero che il mio film vada all’Oscar ma sono già contenta che stia arrivando al pubblico per come volevo che arrivasse. Ho sentito un gran calore nelle sale in questi giorni, il calore che speravo potesse generare, un calore discreto; spesso mi dicono che è un film che arriva il giorno dopo… ed è così forse. Ho sentito un bel silenzio in sala, c’è stato anche un po’ un senso di sorpresa che ha generato, forse era un linguaggio nuovo, con una sensibilità nuova”. La regista si prepara ad affrontare la lunga campagna promozionale: “Io seguo la regola degli scalatori – ha spiegato – si guarda avanti e basta quando si fa una scalata. Quindi batto il chiodo della shortlist dei 15, poi vediamo cosa succede, e così via”. Ma ha assicurato: “Per me è la prima volta, non conosco il sistema, però sono consapevole di avere un ruolo pubblico, sarò attenta e vigile ad aiutare il film ad avere sostenitori”.


“Vermiglio”, produzione Cinedora con Rai Cinema in coproduzione con Charades Productions e Versus Production, aumenterà intanto il numero di copie e sarà in oltre 100 schermi dal prossimo weekend. L’ad di Rai Cinema, Paolo Del Brocco ha dichiarato: “C’è un vantaggio stavolta – riferendosi al percorso fatto con il film di Matteo Garrone lo scorso anno – c’è un distributore Usa e dipenderà anche molto da loro, dalla strategia che vorranno adottare. L’Oscar è complicato, ci vogliono tanti soldi, pazienza e serenità. Io credo che questo film sia un po’ una favola, una cosa forse non voluta ma allo stesso tempo attesa, penso si potrà fare una bella campagna, senza avere troppe aspettative. Bisognerà battere molto in Europa dove ci sono tanti votanti per gli Oscar, e penso sia un film che in Europa possa molto piacere. Inoltre – ha concluso Del Brocco – mostra come questo tipo di cinema si può fare: abbiamo attraversato un’esigenza di ridimensionamento del numero di film da fare, che trovo anche giusto, ma dire che questo tipo di film non si devono fare è sbagliato, e questo ne è la dimostrazione”.

Musica, arriva il nuovo singolo di Zucchero “Amor che muovi il sole”

Musica, arriva il nuovo singolo di Zucchero “Amor che muovi il sole”Roma, 24 set. (askanews) – Zucchero “Sugar” Fornaciari festeggia il suo compleanno domani, 25 settembre, aspettando l’uscita del nuovo singolo “Amor che muovi il sole” (che esce in digitale dal 27 settembre), cover del brano “My Own Soul’s Warning” dei The Killers impreziosita con un adattamento del testo in italiano a firma di Zucchero.


Presentato in anteprima live la scorsa estate peri fan che hanno preso parte al suo tour italiano negli stadi “Overdose D’Amore”, parla dell’amore in una forma universale, descrivendolo come una forza cosmica capace di muovere il sole, le stelle e il mare. L’amore in questa nuova versione viene inteso da Zucchero come energia vitale, che dà significato e ordine al mondo. “Non posso più sopportare un mondo senza l’amore che tutto muove – afferma Zucchero – questo è il senso di ‘Amor che muovi il sole’ che non è una traduzione letterale del brano dei Killers (“My Own Soul Warning”) ma è un adattamento fatto da me per far suonare la canzone in italiano alla Zucchero. In-gioia (enjoy)”.


Il brano anticipa il nuovo album “Discover II” (Emi/Universal Music Italia), in uscita l’8 novembre in fisico e in digitale. Per questo nuovo progetto, il secondo di cover, Zucchero reinterpreta, facendole sue, alcune delle canzoni che ha amato di più nella sua vita. L’album uscirà in formato Cd e Doppio Lp. In esclusiva sullo store di Universal Music Italia, saranno disponibili anche le edizioni autografate, i vinili colorati e un esclusivo box deluxe numerato con 5 bonus track. Inoltre, da domani il film documentario “Zucchero – Sugar Fornaciari”, con la regia di Valentina Zanella e Giangiacomo De Stefano, sarà disponibile sulle piattaforme Amazon, Apple TV e Google Play solo nel Nord America e nei Paesi di madrelingua inglese e prossimamente in America Latina e Italia. Il film documentario è un racconto, attraverso le parole dell’artista e quelle dei suoi colleghi e amici, un viaggio dell’anima che, grazie a immagini provenienti dagli archivi privati di Zucchero e dal suo tour mondiale “World Wild Tour”, va oltre il ritratto di un musicista di successo arrivando fin dentro i dubbi e le fragilità dell’uomo. Inoltre, dal 26 settembre il film documentario è nelle sale cinematografiche tedesche.

Cinema, arriva in sala “La Bocca dell’Anima” di Giuseppe Carleo

Cinema, arriva in sala “La Bocca dell’Anima” di Giuseppe CarleoRoma, 24 set. (askanews) – Esce in sala il 26 settembre, “La Bocca dell’Anima”, esordio al lungometraggio di finzione del regista palermitano Giuseppe Carleo, prodotto da Favorita Film in associazione con El Deseo, con il contributo del MiC – DG Cinema e Audiovisivo e della Regione Siciliana – Sicilia Film Commission, presentato in anteprima mondiale al 70esimo Taormina Film Festival. Il film, distribuito in Italia da Artex Film, con tour del cast in diverse città italiane, verrà distribuito negli Stati Uniti, in Canada e negli UK dalla nordamericana Capital Motion Pictures, con il titolo internazionale The Healer.


Ispirato a una storia vera e ambientato nella Sicilia rurale del Secondo Dopoguerra, “La Bocca dell’Anima” racconta l’oscuro trauma che cova nell’anima di Giovanni Velasques. Tornato nel suo paese natale, un piccolo villaggio arroccato fra le aspre montagne di una inusuale Sicilia innevata, Giovanni incontra una vecchia maara che, per liberarlo da quel dolore, lo inizia all’arte della magia. Il film, dal piglio antropologico, scava nella memoria siciliana, esaltando il linguaggio della magia popolare e raccontando per la prima volta il percorso attraverso cui un uomo diventa mago in questa cultura rurale, fino a quando la sua autorevolezza lo porterà a scontrarsi con le altre due facce del potere: la Chiesa e la mafia. I testi dell’antropologa Elsa Guggino, La magia in Sicilia e Il corpo è fatto di sillabe, fanno da spunto alle indagini del regista e sceneggiatore Giuseppe Carleo e del co-sceneggiatore Carlo Cannella che con l’antropologa hanno dialogato nel percorso di costruzione del film.


Con un cast siciliano d’eccellenza, il film vede come protagonista accanto all’attore italo-iraniano Maziar Firouzi (Giovanni Velasques), Marilù Pipitone nel ruolo della moglie, Serena Barone (Le Sorelle Macaluso, Baarìa) che interpreta la maga, Maurizio Bologna (Boris Giuliano, Màkari, La mafia uccide solo d’estate, Il commissario Montalbano) nel ruolo del prete antagonista del mago, e altri volti noti al teatro siciliano e volti nuovi al grande schermo, abilmente esaltati dal regista. Il film ha visto inoltre coinvolte maestranze locali ed ex allievi del Centro Sperimentale di Cinematografia dove Giuseppe Carleo ha studiato recitazione prima e regia del documentario dopo, tra cui il direttore della fotografia Leone Orfeo, la scenografa Laura Inglese, il montatore Riccardo Cannella, il fonico di presa diretta Andrea Sileo, la sound designer Silvia Orengo, il fonico di mix Carlo Purpura e il produttore delegato Elio Cecchin.


Il film è stato prodotto da Tancredi Vinci, Rita Vinci e Giuseppe Carleo per Favorita Film in associazione con El Deseo, con il contributo del Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo e della Regione Siciliana – Sicilia Film Commission, realizzato nell’ambito del Patto per lo Sviluppo della Regione Siciliana (Patto per il Sud) FSC 2014-2020.

Cinema, l’Italia candida “Vermiglio” per la corsa agli Oscar

Cinema, l’Italia candida “Vermiglio” per la corsa agli OscarRoma, 24 set. (askanews) – È “Vermiglio” il film che l’Italia candida per la corsa ai prossimi premi Oscar. Concorrerà per la shortlist che includerà i quindici migliori film internazionali selezionati dall’Academy e che sarà resa nota 17 dicembre.


Il film di Maura Delpero, già vincitore del Leone d’Argento a Venezia, rappresenterà l’Italia alla 97esima edizione degli Academy Awards, nella selezione per la categoria International Feature Film Award, con la seguente motivazione: “per la sua capacità di raccontare l’Italia rurale del passato, i cui sentimenti e temi vengono resi universali e attuali”. “Vermiglio”, è stato votato dal Comitato di Selezione per il film italiano da designare agli Oscars, istituito dall’Anica su incarico dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, riunito davanti a un notaio e composto da Pedro Armocida, Maria Rita Barbera, Cristina Battocletti, Giorgia Farina, Francesca Manieri, Guglielmo Marchetti, Paola Mencuccini, Giacomo Scarpelli, Giulia Louise Steigerwalt, Alessandro Usai, Cecilia Zanuso. L’annuncio delle nomination (la cinquina dei film nominati per concorrere al premio) è previsto per il 17 gennaio 2025, mentre la cerimonia di consegna degli Oscars si terrà a Los Angeles il 2 marzo 2025.

Il cantautore Santoianni vince il Premio Fabrizio De André

Il cantautore Santoianni vince il Premio Fabrizio De AndréRoma, 23 set. (askanews) – A pochi mesi dall’uscita del nuovo disco “La soglia dei trenta”, il cantautore Santoianni continua a collezionare importanti riconoscimenti. Dopo la vittoria del Premio Bindi, ora si aggiunge anche il prestigioso “Premio Fabrizio De André – Parlare Musica”, vinto nella ventitreesima edizione del concorso, svoltasi il 20 e 21 settembre a Roma.


Entrambi i premi sono stati ottenuti grazie al brano “Questa canzone non vale niente”, estratto dal nuovo album, confermando la sua scrittura raffinata, radicata nella canzone d’autore, ma aperta a una poetica contemporanea, fresca e puntuale. Il cantautore, riguardo la vittoria del Premio Fabrizio De André, afferma: “Rientrando a casa dopo la vittoria del Premio De André, riflettevo su quanto sia imprevedibile il percorso di una canzone. Quando inizi a scriverla, chiuso nel tuo studio, non pensi né immagini quale strada potrà percorrere. È proprio questa incertezza che mi spinge a continuare: il poter essere smentito. “Questa canzone non vale niente”, che negli ultimi mesi mi ha aiutato a esorcizzare un momento di disillusione, mi ricorda invece che la musica ha ancora la capacità di smuovere tanto. Ricevere questo premio intitolato a Fabrizio De André è una piccola conferma che il messaggio nato nel mio home studio ha raggiunto i suoi giusti destinatari. Spero che possa continuare a viaggiare e andare oltre”.


Nel 2022 ha contribuito con il brano “Litorale” alla colonna sonora del film “Holiday” di Edoardo Gabbriellini, presentato al Toronto International Film Festival. Nel 2023 ha collaborato con Ron, firmando due brani per l’album “Sono un figlio” e aprendo alcune tappe del suo tour teatrale. Nel 2024 Santoianni ha pubblicato “La soglia dei trenta”, un concept album di 8 brani, anticipato dalla title track e dal singolo “Questa canzone non vale niente”, che gli è valso entrambi i prestigiosi riconoscimenti del Premio Bindi e del Premio Fabrizio De André.

Fiorella Mannoia, esce il nuovo singolo “Disobbedire”

Fiorella Mannoia, esce il nuovo singolo “Disobbedire”Roma, 23 set. (askanews) – “Disobbedire” (Oyà/Sony Music) è il nuovo singolo di Fiorella Mannoia, dal 27 settembre in radio e su tutte le piattaforme digitali, e già disponibile in presave.


Un inno alla libertà che spinge a riflettere sul valore dell’indipendenza e dell’autenticità in un mondo che spesso induce a conformarsi. Con il suo inconfondibile timbro e una melodia avvolgente, Fiorella ci trascina attraverso un testo potente che racconta l’importanza di rimanere fedeli a sé stessi e al proprio sentire anche quando la propria voce suona fuori dal coro: “Non ho mai seguito regole di viaggio diversi dal mio intimo sentire, piuttosto preferisco camminare sopra il ghiaccio anche quando diventa più sottile’, e ci invita ad ascoltare ‘la libertà che ancora grida dentro che all’ipocrisia continua a preferire il diritto di disobbedire”.


Un brano profondo e autobiografico – firmato dalla stessa Mannoia insieme a Cheope – che rispecchia dalla prima all’ultima nota la personalità e gli ideali di un’artista da sempre in prima linea nel dar voce a battaglie culturali e sociali. Le musiche sono di Marco Colavecchio, Virginio Simonelli e Carlo Di Francesco, un vestito sonoro fresco e contemporaneo. L’uscita del singolo è accompagnata dal videoclip ufficiale diretto da Gaetano Morbioli: immagini evocative che catturano lo spirito del brano, in un emozionante viaggio in direzione ostinata e contraria.


“Disobbedire” sarà contenuto nel prossimo album di inediti di Fiorella mentre l’artista, dopo un’estate di sold out, prosegue la sua avventura con “Fiorella Sinfonica-Live con orchestra”, che la porterà nell’atmosfera intima e suggestiva dei teatri a partire da ottobre e per tutto l’inverno. I biglietti del tour, prodotto e organizzato da Friends & Partners e Oyà, sono disponibili su www.ticketone.it e nei punti vendita abituali.

Da Capossela un inno alle feste con “Sciusten feste n.1965″

Da Capossela un inno alle feste con “Sciusten feste n.1965″Milano, 23 set. (askanews) – Vinicio Capossela torna con un nuovo album per celebrare la festa, le sue euforie e le sue malinconie. Si chiama “Sciusten feste n.1965” ed è in uscita venerdì 25 ottobre per Warner Music Italy.


Prodotto per La Cupa da Vinicio Capossela e Alessandro “Asso” Stefana, registrato tra il 2020 e il 2021 insieme alla storica band del cantautore, “Sciusten feste n.1965” racchiude quindici canzoni tra inediti, riscritture, rivisitazioni e reinterpretazioni di standard per le feste, con la partecipazione di alcuni ospiti speciali come Marc Ribot, Greg Cohen, Mikey Kenney e Vincenzo Vasi. “Sono canzoni che danno spazio all’anima della festa, ai trambusti, agli abbracci, alle lacrime, alle redenzioni, alle rivoluzioni, alle ribellioni, ai trabocchi e agli sgambetti della stagione in cui si sospende il tempo dell’utile. Il tempo del lutto, il tempo della morte e della rabbia, per recuperare sotto la tenda di Achille, mentre fuori infuria la battaglia, quel senso di comunità, di gioco e di festa, che è una delle più feconde espressioni dell’umano – racconta Capossela – ci sono riscritture, rivisitazioni e reinterpretazioni di standard natalizi, brani inediti, luna park, danze di ossa, raffiche di spumante e swing italo-americano, Tanzlieder da umanità pangermanica, inni, feste e guastafeste, senza trascurare Erode, perché non bisogna dimenticarsi del male nemmeno quando è occultato dai rassicuranti giorni del presepe. E tutto finisce in coriandoli, come quelli che compongono la scritta del titolo che sta al collo del cane da circo in copertina, che fatica a stare in equilibrio. Sciusten Feste eins neun sechs fünf, danke viele Spass!”.


Il disco ha una storia lunga che risale al 1999, anno in cui Capossela ha fatto il primo “concerto per le feste” al Fuori Orario, storico locale affacciato ai binari della ferrovia a Taneto di Gattatico (RE). Da allora, ha continuato ogni dicembre a dare vita a concerti, che hanno glorificato la festa e l’hanno realizzata e grazie ai quali si è creata una comunità e una tradizione. Una storia celebrata anche nel film documentario “Natale Fuori Orario”, costruito sulle riprese effettuate da Gianfranco Firriolo durante i concerti per le feste dal 2008 al 2023 e che sarà presentato alla Festa del Cinema di Roma giovedì 17 ottobre al Teatro Olimpico.


Il disco sarà presentato in Italia e in Europa in un tour dal titolo Conciati per le feste. Si comincia sabato 26 ottobre con l’anteprima al Teatro Splendor ad Aosta per poi proseguire sabato 2 novembre al Teatro Verdi a Cesena, venerdì 8 al Teatro Cartiere Carrara a Firenze, venerdì 15 all’Estragon a Bologna, domenica 17 all’Eremo a Molfetta, martedì 19 alla Casa della Musica Federico I a Napoli, mercoledì 4 dicembre al Gran Teatro Geox a Padova, venerdì 13 e sabato 14 al Carroponte a Sesto san Giovanni (Chapiteau delle Meraviglie), mercoledì 18 all’Atlantico a Roma, sabato 21 al Teatro Concordia a Venaria Reale (TO), domenica 22 al Teatro PalaUnical a Mantova e infine un doppio appuntamento, mercoledì 25 e giovedì 26, con il tradizionale concerto natalizio al Fuori Orario a Taneto di Gattatico (RE).

Cinema, “Shining” di Stanley Kubrick torna in sala in versione 4k

Cinema, “Shining” di Stanley Kubrick torna in sala in versione 4kRoma, 23 set. (askanews) – Il 22 dicembre 1980 “Shining” di Stanley Kubrick arrivava per la prima volta nelle sale italiane. A quasi quarantacinque anni di distanza, il capolavoro diretto, prodotto e co-sceneggiato dal maestro, torna sul grande schermo in versione restaurata in 4k per un evento speciale il 7, 8 e 9 ottobre.


Tre giorni per ritrovare i corridoi dell’Overlook Hotel in cui il piccolo Danny (Danny Lloyd) corre con il suo triciclo, l’istrionico Jack Nicholson nei panni del tormentato scrittore Jack Torrance e l’indimenticata Shelley Duvall in quelli della moglie Wendy, in uno dei film più inquietanti di sempre. Tratto dall’omonimo romanzo di Stephen King, “Shining” è universamente riconosciuto come un cult della settima arte, avendo lasciato impresse nell’immaginario collettivo alcune delle scene più iconiche dalla storia del cinema.


Lo scrittore Jack Torrance (Jack Nicholson) accetta di lavorare come custode, per il periodo invernale, nell’elegante e isolato Overlook Hotel, nelle Rocky Mountains, insieme alla moglie (Shelley Duvall) e al figlio (Danny Lloyd). Ma quando la prima bufera di neve si abbatta sull’hotel bloccando ogni via di fuga, spettri sembrano riemergere dal passato. Torrance non era mai stato in quel luogo, o forse si?