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Oscar, Cortellesi:stesse chance di gatto in tangenziale con giubileo

Oscar, Cortellesi:stesse chance di gatto in tangenziale con giubileoRoma, 7 gen. (askanews) – “Sono grata a Greenwich Entertainment, distributore americano del film, per aver creduto in ‘C’è ancora domani’ e averlo presentato tra i film eleggibili agli Oscar”, ha dichiarato Paola Cortellesi, dopo la notizia dell’inserimento da parte dell’Academy del suo film nella lista di quelli eleggibili per i prossimi Oscar.


“Ora, chiariamoci – ha aggiunto l’attrice e regista – in questo campionato Usa, le probabilità che ‘C’è ancora domani’ entri nelle cinquine degli Academy Awards sono pari, direi, alla vita di un gatto in tangenziale, a Roma, nell’anno del giubileo ma è comunque una soddisfazione anche solo essere stati ammessi all’interno di questa selezione di film distribuiti nelle sale americane. Ora direi invece di concentrarci a fare tutti un gran tifo per il meritevole candidato del nostro Paese, lo splendido ‘Vermiglio’ di Maura Delpero”. “C’è ancora domani” è eleggibile agli Oscar 2025 nelle tre categorie miglior sceneggiatura, miglior regia e miglior attrice protagonista. Il film era stato proposto alla commissione italiana per concorrere nella categoria miglior film straniero nella selezione del settembre 2023, prima della sua uscita (il 26 ottobre). Non è stato possibile ripresentarlo nel 2024 perché non rientrava più nei parametri di selezione.


Nel frattempo, il film è uscito in 126 paesi, compresi gli Usa. Il distributore americano lo ha iscritto ed è stato ammesso dall’Academy a partecipare tra i 323 film usciti negli Stati Uniti, in una competizione che comprende i maggiori titoli di tutto il mondo.

Un Goldrake diverso e divino per oltre un milione di spettatori

Un Goldrake diverso e divino per oltre un milione di spettatoriMilano, 7 gen. (askanews) – Sono stati 1.087.000 gli spettatori (5,1% di share), ieri in prima serata su RaiDue, per il ritorno di Goldrake, il robot simbolo dei cartoni animati giapponesi degli anni Settanta, l’apripista di una serie di eroi meccanici che hanno fatto la storia della televisione e del costume nel nostro Paese. Il primo episodio della serie originale era andato in onda, sempre sul secondo canale Rai, nel 1978. Dopo 46 anni la storia del principe di Fleed e del suo potente automa combattente, che difende la terra dall’impero di Vega, è tornata sulle stesse frequenze, con un’operazione che è sicuramente di nostalgia – “retromania” alla Simon Reynolds, possiamo dirlo serenamente -, ma che è anche qualcosa di diverso, probabilmente un tentativo della tv generalista di parlare linguaggi più vicini a un pubblico più giovane dei boomer che son cresciuti con il il mito (e la conseguente educazione sentimentale) di Goldrake e delle sue lame rotanti.


“Goldrake U”, questo il titolo della serie, è una nuova versione, un “reboot” della prima e mantiene i personaggi principali, lo schema di fondo della trama e le forme, seppur aggiornate, dei robot e dei mostri di Vega, questi sempre particolarmente affascinanti come morfologia meccanica. Ma le cose diverse sono molte di più rispetto ai punti in comune, a partire dal vero e proprio stile da manga che caratterizza la serie, benché poi la storia sia molto diversa anche da quella del manga originale di Go Nagai. I robot sono enormi e potentissimi, ma niente a che vedere con il modello “Pacific Rim”, il film di Guillermo Del Toro che aveva rilanciato nel 2013 il fascino dei “robottoni” in lotta contro i mostri alieni. In “Goldrake U” è come se, per citare le formule del critico René Girard, la “menzogna romantica” dei manga di oggi, ossia l’estetica e il sentimentalismo di molti fumetti, unita a una crudeltà a volte apocalittica, avesse preso il posto della “verità romanzesca” della serie originale che raccontava, in fondo, l’incubo della guerra fredda e del conflitto nucleare, partendo da una nazione, il Giappone, che le Bombe le aveva viste esplodere davvero, e nel 1975 (anno della trasmissione originale nipponica) la fine della seconda guerra mondiale era lontana solo trent’anni, gli stessi che oggi ci dividono, per dire, dalla morte di Kurt Cobain o dall’uscita di “Pulp Fiction”. L’incubo della serie di oggi, che evidentemente ha imparato da Star Wars e da Il Signore degli anelli, basti pensare al cannone vegano distruggi-mondi (la Morte Nera di Darth Fener) o alla natura immortale e fantasmatica di re Vega (l’occhio di Sauron), due delle saghe mainstream di maggiore successo, l’incubo di oggi, si diceva, è più sentimental-amoroso, ha a che fare con il tradimento e l’amore prima che con la guerra dei mondi. Con la conseguenza che le reazioni a questi sentimenti così viscerali sono imprevedibili a volte assolutamente devastanti, ma partendo dall’interno e non da una “minaccia esterna”. E poi c’è una diversa complessità dei personaggi: Goldrake, che viene definito “un’arma”, è un’entità potente, probabilmente divina, e come il vero divino non è in sé né buono né cattivo, è solo smisuratamente potente e vive, come un eroe omerico, di ire funeste e distruttive, che portano a catastrofi come quella di Fleed. La cui distruzione, parziale in questo caso, non è stata compiuta direttamente da Vega, come nella serie originale, ma proprio per mano di Goldrake, il potere supremo di cui il grande re conquistatore dello spazio si vuole impadronire. E Actarus – i nomi Italiani del 1978 sono stati mantenuti, ma pare di malavoglia e sembrano in effetti un po’ posticci – è tormentato da dubbi e rabbie che rendono il suo magnifico robot prima di tutto qualcosa di pericoloso. Nell’età moderna, ha scritto lo storico delle religioni e filologo Walter Otto in un saggio su Dioniso, non sappiamo più cosa significhi trovarsi “nelle vicinanze di un dio”. Ecco, fatte le debite proporzioni, “Goldrake U” in qualche modo ci parla anche di questo, dell’estasi terrificante di Actarus di fronte alla potenza assoluta e non refrenabile del suo dio meccanico, seppur in un universo visivo che potrebbe essere anche quello che fa da sfondo alle storie dei Pokémon.


Un’ultima notazione: il primo contatto con la terra di Goldrake avviene in Arabia Saudita: ed è una sorta di nuova geografia del potere culturale, se volete, tra i principali produttori della serie 2024 ci sono proprio i sauditi, che hanno voluto portare nel deserto di Riad l’inizio di tutto e i primi titanici combattimenti avvengono tra le folle saudite (e poi arriveranno anche a Parigi). Rispetto al 1978 anche il mondo dove si combatte la guerra con re Vega si è allargato e globalizzato, anche se resta, almeno nominalmente, in un contesto non occidentale, che già apparteneva alla serie originale. Il 6 gennaio sono andati in onda i primi quattro episodi, ma quando saranno trasmesse altre puntate di “Goldrake U” per ora non è stato ancora annunciato. (Leonardo Merlini)

Torna su Rai1 “Dalla Strada al Palco”, con Nek e Bianca Guaccero

Torna su Rai1 “Dalla Strada al Palco”, con Nek e Bianca GuacceroRoma, 7 gen. (askanews) – “Dalla Strada al Palco”, la più grande festa degli artisti di strada, arriva da venerdì 10 gennaio in prima serata su Rai1 per cinque puntate, con una nuova edizione ricca di novità e spettacolo, con la conduzione di Nek e Bianca Guaccero. Un viaggio emozionante nel mondo degli artisti di strada con le loro straordinarie storie, il loro talento, la passione e la creatività. Il format originale, nato da un’idea di Carlo Conti, è prodotto da Direzione Intrattenimento Prime Time in collaborazione con Stand by me.


“Il punto di forza di questo programma”, giunto alla quarta stagione e passato da Rai2 a Rai1, “sono innanzitutto gli artisti di strada”, ha detto Nek nella conferenza stampa di presentazione. Sono loro “che decidono di mettersi in gioco nella grande piazza di Rai1, e sono artisti ai quali la mia più profonda stima perché sono persone libere innanzitutto, libere nella scelte. Io vi devo dire con tutta onestà che non conoscevo il mondo degli artisti di strada fino a tre anni fa, perché pensavo che chi era in strada aveva l’ultima possibilità. Dunque la vita non gli aveva regalato tanto, era costretto a fare questo. E invece no. La maggior parte di queste persone sono persone che hanno fatto una scelta ben precisa e – tengono alcuni di loro a sottolineare – lontana dalle logiche dello show business. Quindi persone libere, che regaleranno al pubblico di Rai1 il loro talento”. Nek si è detto inoltre “molto felice” di avere al suo fianco l’attrice e conduttrice Bianca Guaccero, fresca vincitrice di “Ballando con le Stelle”. “Venerdì sera su Rai1 è molto complicato, avere qualcuno che mi sostiene, che mi aiuta a portare avanti questo programma a cui sono particolarmente legato è un valore aggiunto. Io e lei cercheremo di fare un varietà d’arte, sporcandolo anche un po’ nella sua liturgia, nel suo protocollo, perché noi desideriamo semplicemente arrivare alle persone e dare calore, regalare attraverso l’arte, che per molti di questi artisti è salvifica, un paio d’ore di leggerezza, perché secondo me – lo dico con grande libertà – ce n’è proprio bisogno oggi”.


Bianca Guaccero si è detta a sua volta “molto felice per tutto quello che sta accadendo nella mia vita, e in questo momento per me la vittoria di ‘Ballando’ è stata una grandissima soddisfazione, perché è stato un percorso importante. Adesso arriva una nuova avventura. Devo dire che non potevo essere più felice di affiancare Nek, perché Filippo è una persona che ti mette subito a tuo agio, è una persona generosa, che mi ha subito coinvolta in questa avventura, a 360 gradi. Si fida, e soprattutto, secondo me, la cosa più bella di questo spettacolo è quello di mettere al servizio del palcoscenico tutte le nostre passioni, liberamente, senza neanche la paura del giudizio: semplicemente abbiamo unito i nostri entusiasmi, quello che ci piace fare”. “La parola d’ordine di questo programma”, ha precisato infine il direttore dell’Intrattenimento Prime Time, Marcello Ciannamea, “è festa. Ma non solo: è bellezza, è arte, è creatività. E questo lo si deve assolutamente alla presenza in questo programma di tanti artisti. Non solo gli artisti di strada sono i protagonisti principali, ma insieme e accanto agli artisti di strada ci sono due artisti nel vero senso della parola. E’ un programma quindi fatto da artisti, nel significato più largo e ampio del termine. La promozione da Rai2 a Rai1 è logica: un programma che è andato molto bene negli anni precedenti su Rai2, è cresciuto molto, e quindi viene trasferito sulla rete ammiraglia per far godere il pubblico di Rai1, il più largo pubblico possibile, di uno show che avrà tantissime sorprese, sarà arricchito da elementi narrativi nuovi. Sarà veramente un concentrato di bellezza”.

Pino Daniele – Nero a metà, oltre mezzo milione di incassi

Pino Daniele – Nero a metà, oltre mezzo milione di incassiRoma, 7 gen. (askanews) – Grande successo per il documentario “Pino Daniele – Nero a metà”, scritto da Marco Spagnoli e Stefano Senardi, che in soli 3 giorni di programmazione al cinema (4-5-6 gennaio) ha ottenuto oltre mezzo milione di incassi e quasi 60.000 spettatori.


E, grazie all’incredibile risultato e al grande riscontro da parte del pubblico, il documentario rimarrà al cinema anche nei prossimi giorni! “Anche questa mattina, sono qua a leggere la corrispondenza straordinaria, decine e decine di messaggi che sto ricevendo attraverso i social da gente molto conosciuta ma anche e soprattutto da parte di persone che non ho mai incontrato in vita mia. Sono commosso di quanto il valore profondo, direi sentimentale, e la nostra partecipazione affettuosa e competente sia stata percepita e apprezzata da un numero così grande di persone che come noi hanno amato e amano Pino Daniele la sua grande storia umane musicale. In poco più di un’ora e mezza, siamo riusciti a trasmettere la bellezza e l’intensità umana e artistica di uno dei più grandi artisti del nostro tempo” – spiega Stefano Senardi, autore del documentario e protagonista del racconto di Pino Daniele – Nero a Metà – “Sono felice di aver potuto dare spazio a così tante persone e artisti che sono stati vicini a Pino Daniele e che si sono espressi con grande sincerità regalandoci un contributo unico e originale sulle origini di questo grande artista, cosa che mi pare non era mai stata fatta in precedenza. Sono anche contento di aver dato spazio anche a qualche giovane artista e alla città di Napoli, particolarmente bella illuminata dalla musica di Pino Daniele. Mai come in questo momento sono consapevole della fortuna di aver incontrato artisti come lui e aver potuto comunicare la gioia e la mia passione per la musica a così tante persone”.


Il regista e coautore del documentario, Marco Spagnoli, osserva “Non solo le persone sono andate a vedere il film, ma ci hanno anche voluto raggiungere sui Social. Abbiamo ricevuto decine di messaggi da parte del pubblico che ci ringraziava per averlo emozionato e commosso raccontando Pino Daniele e Napoli attraverso un punto di vista originale e inedito. Un onore e una grande occasione di commozione per tutti noi nel condividere questo immenso senso di affetto per Pino Daniele e il suo lavoro” – Marco Spagnoli conclude “Tra i tanti messaggi che mi hanno più colpito e preso anche un po’ alla sprovvista c’è quello di una signora napoletana che abita nel Nord Est che, pur soffrendo di claustrofobia e non andando, in genere, con piacere al cinema, non solo è andata a vederlo, ma ha affrontato un viaggio di sessanta chilometri ad andare e sessanta a tornare pur di ‘incontrare’ cinematograficamente il suo idolo Pino Daniele. Non abbiamo, quindi, parole sufficienti per ringraziare lei e tutte le persone che hanno scelto di trascorrere questi giorni di festa andando a vedere Pino Daniele – Nero a Metà”. Questo il commento di Fidelio, produttori del docufilm: “Il desiderio più grande di chi produce audiovisivi è di raggiungere un pubblico per condividere l’emozione del racconto che i produttori immaginano solo su carta e trasformano poi in immagini e suoni. Oggi che il nostro film ha conosciuto il suo pubblico, sentiamo di ringraziare gli autori Spagnoli e Senardi, i partner di Eagle Pictures e tutti gli spettatori che sono usciti e usciranno dalla sala cinematografica commossi dopo aver ritrovato uno dei più grandi musicisti italiani”.

Ultimo registra il tutto esaurito per le 9 date del Tour

Ultimo registra il tutto esaurito per le 9 date del TourRoma, 7 gen. (askanews) – A sette mesi di distanza dalla partenza del suo quarto tour negli stadi, Ultimo registra il tutto esaurito per le 9 date di “Ultimo Stadi 2025 – La favola continua”.


Con gli ultimi sold out arrivati oggi per le tappe di Ancona, Messina e Bari, la nuova avventura live del cantautore romano festeggia l’en plein nelle 9 date che dal 29 giugno 2025 animeranno i principali stadi italiani, con un anticipo che è un record per la sua carriera. Raggiunto negli Stati Uniti dalla notizia del tour tutto esaurito, con un post su Instagram in cui saluta i fan dando loro appuntamento a Roma per il suo imminente ritorno, annuncia anche l’uscita del suo primo disco live, che uscirà entro l’estate e conterrà tutta la setlist del tour 2024.


Un artista dai numeri straordinari: ULTIMO, classe 1996, a soli 28 anni vanta 42 stadi incisi a fuoco nel suo palmarès, di cui 9 annunciati per il prossimo anno già sold out e un totale di biglietti venduti in carriera di oltre 1.750.000, senza contare i 6 album inediti che dal 2017 ad oggi gli sono valsi 83 dischi di platino, 17 dischi d’oro, un totale di oltre 7 milioni di copie vendute, con oltre 2 miliardi di streaming su Spotify e una permanenza dell’intera discografia di ben 16 settimane nella classifica dei 100 album più venduti in Italia nel 2024, e con ben 5 album è l’artista più presente nella Top of the Music by FIMI/GfK dell’intero anno. A fine 2024 riceve il premio come Miglior Autore Under 35 ai SIAE MUSIC AWARDS 2024, un riconoscimento che celebra il valore di un repertorio musicale che sta di fatto cambiando il panorama musicale italiano. Dopo poche settimane dalla pubblicazione del brano LA PARTE MIGLIORE DI ME, una dedica a cuore aperto, intima, profonda e più che mai sentita al figlio appena nato, Enea, ULTIMO chiudeva uno splendido 2024 festeggiando il sold out della data romana del 13 luglio 2025, che gli è valso un record, vero e proprio traguardo di carriera: 10 live nel tempio della musica romana, il più giovane artista ad aver mai raggiunto un risultato analogo.


Sono oltre 650mila i biglietti venduti nella Capitale ad oggi, solo sommando le 10 date all’Olimpico e la magica notte al Circo Massimo: la prima data storica allo stadio è quella del 4 luglio 2019, LA FAVOLA, davanti a un pubblico di 64mila persone. E dopo lo stop della pandemia seguono il tutto esaurito del Circo Massimo del 2022, la tripletta sold out dell’Olimpico 2023, la tripletta bissata negli stadi del 2024 e l’ennesima tripletta già polverizzata anche per il 2025, sempre nel tempio della musica live romana. Il sold out di tutte le date del prossimo tour apre un anno carico di aspettative: il 2025 sarà per lui la quarta estate di seguito da protagonista del live italiano. ULTIMO STADI 2025 – LA FAVOLA CONTINUA… partirà il prossimo 29 giugno da Lignano Sabbiadoro, passando da Ancona, Milano, Roma, Messina e Bari, dove calerà il sipario il 23 luglio 2025.


“Non smettete mai di credere nelle favole”, è la frase che chiude i concerti del cantautore, un mantra per il suo pubblico, che anno dopo anno si dimostra composto molto più che da semplici spettatori: è l’incontro di centinaia di migliaia di persone di ogni età che danno vita a una vera e propria generazione. La Generazione ULTIMO, che oggi più che mai saluta e festeggia l’arrivo del più bel capitolo che questa favola potesse raccontare. ULTIMO STADI 2025 – LA FAVOLA CONTINUA…, è prodotto e organizzato da Vivo Concerti.

”Cucina Social” con Gloria Procopio, tra ricette e ospiti

”Cucina Social” con Gloria Procopio, tra ricette e ospitiRoma, 7 gen. (askanews) – Cusano Media Play inaugura il 2025 con quattro nuove e imperdibili puntate di Cucina Social, il programma che unisce cucina, divertimento e storie uniche. La conduttrice Gloria Procopio, con il suo stile inconfondibile, accoglie ospiti speciali pronti a mettersi alla prova ai fornelli, tra risate, confidenze e colpi di scena.


Le puntate, disponibili dal 7 al 10 gennaio, promettono momenti di gusto e intrattenimento con un pizzico di ironia: 7 gennaio: Fuxtherapy – Paccheri, amatriciana e… nessun controllo! Gloria Procopio accoglie per la seconda volta Fuxtherapy, pronto a cimentarsi nella preparazione di paccheri ripieni di amatriciana su crema di pecorino. Tra manie di controllo e disordine creativo, scopriamo se Fux riuscirà a lasciarsi andare o se avrà l’ultima parola… in cucina!


8 gennaio: Noemi Silipo – Mattonella di verdure e racconti di vita. La influencer Noemi Silipo porta la sua passione per la cucina vegetariana preparando una coloratissima mattonella di verdure. Tra aneddoti personali, confessioni e battute, vedremo se Gloria riuscirà a conquistare il palato esigente di Noemi con la sua ricetta. 9 gennaio: Sebastiano Nicolì – Cappellacci al cioccolato e romanticismo ai fornelli. L’affascinante influencer romano Sebastiano Nicolì si lancia nella preparazione di cappellacci al cioccolato con ragù di salsiccia. Riuscirà Gloria a trasformare l’inesperienza culinaria di Sebastiano in una dichiarazione d’amore… per la cucina?


10 gennaio: Mister Mario – Tagliatelle ripiene e sorprese dalla Campania. Mister Mario torna per realizzare tagliatelle ripiene con funghi su crema di zucca e sorprendere Gloria con un regalo molto atteso: mozzarelle casertane! Tra battibecchi fraterni e momenti di complicità, il risultato sarà tutto da gustare.

Al via il Locura Tour 2025 di Lazza, le 11 date tutte esaurite

Al via il Locura Tour 2025 di Lazza, le 11 date tutte esauriteMilano, 7 gen. (askanews) – Per Lazza non poteva esserci modo migliore per iniziare il nuovo anno: sul palco, con la sua musica, scatenando tutta la sua energia live. È partito ieri sera dal PalaUnical di Mantova il Locura Tour 2025, la nuova avventura live prodotta da Vivo Concerti che animerà per tutto gennaio i principali palazzetti italiani, e che da mesi ha registrato l’en plein di tutto esaurito nelle sue 11 date.


Al suo secondo tour nei palazzetti, per stupire una volta in più il suo pubblico e accompagnarlo nel suo nuovo viaggio, Lazza ha ideato uno show fuori dagli schemi, curato nei minimi dettagli: oltre due ore di musica e una setlist di 37 brani per vivere una serata di pura “locura” sulle note dell’ultimo album doppio disco di platino lOCURA (Island Records), per la prima volta live, e il meglio del suo repertorio. Dietro il Locura Tour 2025 si cela un lavoro creativo e tecnico di altissimo livello, frutto della collaborazione tra lo Studio Blearred ed Eleonora Peronetti. Insieme hanno dato forma a una visione innovativa e immersiva che porta nei palazzetti italiani un’esperienza visiva senza precedenti. Il tema centrale del nuovo album di Lazza -il complesso rapporto tra l’artista, la follia e il successo- si riflette nella scenografia potente e simbolica: monoliti conficcati nel palco, lastre di cemento spaccate da cui emergono fasci di luce pulsante, metafore visive delle crisi creative che rigenerano l’arte. A dare movimento a quest’universo complesso e stratificato, l’utilizzo di soluzioni custom all’avanguardia come botole, lift e magic stairs.


Progettato da Davide Pedrotti, head creative, ed Eleonora Peronetti, scenografa, il palco -dalla forma di diamante, studiato per offrire una visuale perfetta da ogni angolazione- rappresenta la zona di conforto dell’artista, invasa e frammentata dai disturbi della vita esterna, e dove Lazza si muove tra mondi eterei e sognanti rappresentati nei display LED, sfidando la fisicità della scena. Se la progettazione del lighting design unisce matericità e leggerezza, enfatizzando sia la solidità della scenografia che atmosfere oniriche, i contenuti video -curati dal collettivo Highfiles Visuals- amplificano il messaggio artistico trasformando ogni brano in un viaggio nella locura di Lazza. In linea con l’immaginario post apocalittico richiamato dall’allestimento è anche la visione moda dello show, dove tutti i capi custom (nei colori del bianco e nero) sono firmati da Domenico Orefice. Dopo Mantova, la progressiva catena di sold out dell’artista del roster Me Next toccherà le città di Padova, Eboli, Torino, Bologna, Milano (poker di date all’Unipol Forum), Firenze e Roma, traghettandolo sempre più verso i suoi primi due stadi in carriera: il 5 luglio a Lignano Sabbiadoro (UD) @ Stadio Teghil (data zero) e il 9 luglio 2025 a Milano @ Stadio San Siro. Lazza si prenderà la Scala del calcio realizzando un traguardo che non è solo personale, ma un momento di consacrazione, simbolo di un legame indissolubile tra le sue passioni e la sua città.


E di superarsi, Lazza -l’artista italiano con più certificazioni del 2024 secondo dati FIMI- non ha intenzione di smettere: lo ha fatto anche nelle ultime settimane conquistando il Disco di Diamante con Sirio. Un risultato unico nel suo genere, considerando che nessun rapper solista in Italia è mai arrivato a fare Disco di Diamante per un album, confermando una volta in più SIRIO come album culto del genere in Italia, per oltre due anni sempre saldamente ai vertici delle classifiche di vendita, con il primato assoluto di permanenza al n°1 FIMI (21 settimane) e il traguardo di 1 miliardo di stream su Spotify recentemente raggiunto e superato.

E’ Anna l’artista femminile con più copie vendute dell’anno

E’ Anna l’artista femminile con più copie vendute dell’annoMilano, 7 gen. (askanews) – Con l’arrivo della classifica FIMI/GFK, Anna si conferma l’artista femminile con più copie vendute dell’anno: il suo album “Vera baddie”, infatti, ha stazionato per 9 settimane alla #1 della classifica degli album più venduti, risultando il disco rimasto più a lungo alla prima posizione dell’anno, il terzo più venduto in generale e il primo di un’artista donna.


Anna, inoltre, è risultata essere l’artista femminile con più certificazioni FIMI del 2024: oltre 2 milioni e 500 mila copie certificate. L’album “Vera baddie”, scritto interamente da Anna, è stato un terremoto nella scena musicale italiana, diventando un fenomeno culturale e social attraverso la figura della “baddie”, ovvero il ritratto di una ragazza di oggi indipendente, promotrice del “self-empowerment”, dolce, conscia delle proprie fragilità e difetti che sa tramutare in punti di forza, impenitente, libera e senza censure.


“Vera baddie” è certificato 3 volte disco di Platino e tutti i suoi brani si sono rivelati delle vere e proprie hit, virali sulle piattaforme digitali e sui social: il lead single “30°C” (3xPlatino), per due settimane al n.1 della classifica radio quest’estate nonché il brano rimasto più a lungo alla prima posizione quest’anno su Spotify, la hit “TT LE GIRLZ” con Niky Savage (2xPlatino), “BBE” con Lazza (2xPlatino), “I Love It” con Artie5ive (Platino), “Una tipa come me” (Oro), “Tonight” (Oro), che ha raggiunto la n.2 nella classifica EarOne delle canzoni più trasmesse dalle radio, “Hello Kitty” con Silly Elly (Platino), “ABC” (Oro) con Tony Boy & ThaSup, “BIKINI” con Guè (Oro), “Vieni dalla Baddie (Interlude)” (Oro) e “Chica Italia” con Sfera Ebbasta (Oro). Nel week-end di pubblicazione, il disco ha debuttato alla #3 nella classifica mondiale degli album su Spotify (risultando anche il disco più ascoltato di una rapper in tutto il globo). Inoltre, Anna grazie all’album ha battuto due record importanti: quello delle 9 settimane consecutive alla #1 della classifica album (FIMI/GFK) che non succedeva dal 2008 ad un’artista femminile e quello di avere contemporaneamente l’album e il singolo alla prima posizione delle rispettive due classifiche (non succedeva dal 2015 con Adele, che regnava nel


nostro Paese con l’album “25” e la hit “Hello” entrambi al primo posto). È, infine, l’artista donna con più brani andati alla #1 della classifica singoli (FIMI/GFK) in questo decennio (“Bando”, “Cookies N’ Cream” con Guè & Sfera Ebbasta, “EVERYDAY” con Takagi & Ketra, Shiva e Geolier e “30°C”). Anna è l’artista femminile più ascoltata del 2024: con la sua musica ha totalizzato oltre 7 miliardi e mezzo di stream, oltre 4 milioni di copie certificate in Italia, 41 dischi di Platino e 9 dischi d’Oro. Un fenomeno senza precedenti che ha conquistato un’intera generazione, a colpi di hit e date sold out.


In autunno inizierà il suo primo tour nei Palasport che partirà il 16 novembre da Mantova (PalaUnical), farà tappa all’Unipol Forum di Milano con tre concerti il 22-23 novembre (già sold-out) e il 24, all’Unipol Arena a Bologna il 26, al Mandela Forum a Firenze il 28, il 30 a Napoli al Palapartenope, il 2 dicembre al Palazzo dello Sport di Roma, il 4 dicembre a Padova alla Kioene Arena per poi concludersi il 6 dicembre a Torino alla Inalpi Arena. Anna è stata premiata dalla testata Billboard Italia come “Donna dell’Anno” e il prossimo anno sarà ai “Billboard Women In Music Awards” a Los Angeles accanto alle più grandi star internazionali per ricevere il premio “Global Force”.

”Una cosetta così” è il nuovo album di Ghemon

”Una cosetta così” è il nuovo album di Ghemon

Roma, 7 gen. (askanews) – Musica e stand-up comedy: “Una Cosetta Così” (OTR Live / ADA Music) è il nuovo album di Ghemon, disponibile da venerdì 10 gennaio su tutte le piattaforme digitali e in vinile, in una speciale edizione numerata e autografata.

Dopo oltre 70 repliche dello spettacolo scritto dallo stesso Ghemon insieme a Carmine Del Grosso dal quale prende il titolo, e a distanza di quattro anni dal suo ultimo lavoro discografico, Ghemon torna con un album unico in Italia nel suo genere, un disco che mescola stand-up comedy e musica inedita, unendo la tradizione dei comedy album americani alla forza del nostro teatro canzone, richiamando l’eredità di artisti come Gaber e Jannacci. Ghemon, però, porta in scena una versione tutta sua, in cui esilaranti performance comiche live si intrecciano a racconti profondi e a canzoni che spaziano tra hip hop, neo-soul e jazz contemporaneo, confermando l’impronta unica dell’artista.

La tracklist è un viaggio attraverso le storie e le riflessioni portate in scena da Ghemon durante il lungo tour di “Una cosetta così”, conclusosi con il gran finale dello scorso 8 novembre al Teatro Arcimboldi di Milano: dalle follie del lavoro alle piccole grandi disavventure della vita, dalle gioie alle sfide di tutti i giorni, e poi le passioni, come quella per lo sport, e le relazioni, sia d’amore che familiari. Tra i brani inediti, scritti da Ghemon, e composti insieme a un team creativo composto da Macro Marco, gheesa, Fabio De Angelis, Claudio La Rocca, Filippo Cattaneo Ponzoni, Giuseppe Seccia, Fabio Brignone e Andrea Moro, troviamo i singoli che hanno anticipato l’album, “Pov” e “Sindrome di Stoccolma”, oltre a “Patto col Diavolo”, “Lungo il tunnel” e “La fine”.

Come sempre accade con Ghemon, ogni sua creazione è un racconto fresco e innovativo che va oltre le definizioni. Una Cosetta Così è, quindi, più di un semplice album o spettacolo dal vivo: è un format che apre nuove strade per la scena musicale e comica italiana.

Cinema, per “Diamanti” di Ozpetek oltre 10 milioni di euro d’incasso

Cinema, per “Diamanti” di Ozpetek oltre 10 milioni di euro d’incassoRoma, 7 gen. (askanews) – Con un box office di 10.461.837 euro e un totale di 1.427.225 presenze, “Diamanti” è il film con il più alto incasso tra i titoli italiani usciti nel 2024, e si appresta a diventare anche il più grande successo di Ozpetek al botteghino (a oggi era “La finestra di fronte” che nel 2003 realizzò 10.800.000 euro).


Solo nella giornata di ieri, 6 gennaio, alla sua terza settimana di programmazione, “Diamanti” è arrivato in vetta alla classifica con un incasso di oltre 750mila euro, con il pubblico che continua ad applaudirlo nei cinema di tutta Italia. “Diamanti” è anche il secondo maggiore incasso per un film italiano nel periodo post-pandemia, dietro solamente a “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi (37 milioni di euro distribuito sempre da Vision Distribution). Massimo Proietti ceo di Vision Distribution ha dichiarato: “È stato un viaggio fantastico che non finisce chiaramente oggi. Il film ha ancora un lungo percorso da fare nei cinema italiani. Voglio ringraziare innanzitutto Ferzan Ozpetek che ci ha coinvolto in una storia ambiziosa, ma piena di sentimento e grande umanità. Ringrazio Marco Belardi che ha prodotto il film con Greenboo Production e che non ha mai smesso di crederci. Ringrazio Antonella D’Errico, presidente di Vision e tutta Sky Italia per averci sostenuto fin dal primo momento su questo ambizioso progetto. E ringrazio, soprattutto, il team di Vision che ha reso possibile l’impossibile confermandosi con questo risultato, dopo ‘C’è ancora domani’, un punto di riferimento per la distribuzione cinematografica di film italiani”.


Marco Belardi produttore per Greenboo Production ha aggiunta: “Questo successo è una grande soddisfazione per questo film e per tutto il cinema italiano. Il risultato di Diamanti dimostra, ancora una volta, che il pubblico vuole tornare in sala ad emozionarsi con film di qualità. Il grande calore che gli spettatori ci hanno dimostrato ci dà la carica per fare sempre bene e di più, scovando storie e autori che riescano a coniugare la qualità all’intrattenimento. Un doveroso grazie al talento di Ferzan e alla sua grande sensibilità, a tutta Vision che ci ha seguito e sostenuto in questo meraviglioso viaggio e in particolar modo a Massimo Proietti e Antonella D’Errico per aver creduto in questo film fin dall’inizio”. Ambientato nel presente e negli anni ’70, il film racconta fatti di vita e vicende amorose di un gruppo di donne che ruota attorno a una grande sartoria di cinema diretta da due sorelle tanto diverse quanto legate. Girato interamente a Roma e ha una sceneggiatura firmata da Carlotta Corradi, Elisa Casseri e dallo stesso Ferzan Ozpetek. Nel cast Luisa Ranieri e Jasmine Trinca, e in ordine alfabetico Stefano Accorsi, Luca Barbarossa, Sara Bosi, Loredana Cannata, Geppi Cucciari, Anna Ferzetti, Aurora Giovinazzo, Nicole Grimaudo, Milena Mancini, Vinicio Marchioni, Paola Minaccioni, Edoardo Purgatori, Carmine Recano, Elena Sofia Ricci, Lunetta Savino, Vanessa Scalera, Carla Signoris, Kasia Smutniak, Mara Venier, Giselda Volodi, Milena Vukotic. E con Lorenzo Franzin, Antonio Iorio, Antonio Adil Morelli, Valerio Morigi, Dario Samac, Edoardo Stefanelli, Erik Tonelli.