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Il nuovo album di inediti di Enrico Ruggeri è “La caverna di Platone”

Il nuovo album di inediti di Enrico Ruggeri è “La caverna di Platone”Milano, 14 dic. (askanews) – Il 17 gennaio 2025 uscirà “La caverna di Platone” (Sony Music) il nuovo album di inediti di Enrico Ruggeri.


Questo nuovo progetto rappresenta un altro capitolo significativo nella straordinaria carriera del cantautore, noto per la sua capacità di unire testi profondi e sonorità ricercate. “La caverna di Platone”, il cui titolo è ispirato al celebre mito filosofico, è un’opera densa di riflessioni culturali e sociali, che affronta temi attuali con la consueta intensità poetica e uno stile che continua a mutare, pur rimanendo fedele alla sua identità artistica.


Un nuovo album, a distanza di tre anni dal precedente “La rivoluzione”, che rappresenta un ulteriore passo nel percorso di una delle voci più autorevoli del panorama musicale italiano con una visione musicale in costante evoluzione. La particolare copertina è dell’artista Mauro Balletti con Giuseppe Spada.


Il disco sarà disponibile in digitale, CD e doppio vinile 180 gr. la quale versione autografata sarà disponibile in esclusiva sul Sony Music Store. In oltre 50 anni di carriera Enrico Ruggeri ha scritto pezzi di storia della musica italiana, per se stesso, per i Decibel e per altri grandi artisti. Al cantautorato affianca l’attività di scrittore (il suo ultimo libro è l’autobiografia “40 vite (senza fermarmi mai)” per La Nave di Teseo), conduttore televisivo e radiofonico.


Dopo il successo della prima edizione, dal 17 dicembre torna su Rai 2, in seconda serata, “Gli Occhi del Musicista”, il programma scritto e presentato da Enrico Ruggeri con una vera e propria band in studio composta da Francesco Luppi (tastiere e pianoforte), Davide Brambilla (tromba, flicorno, fisarmonica, tastiere), Sergio Aschieris (chitarre), Johnny Gimpel (chitarre), Phil Mer (batteria) e Lorenzo Poli (basso). La prima puntata sarà dedicata al Natale con ospiti Red Canzian e Davide Van De Sfroos.

Marracash è tornato. È Finita La Pace è il suo nuovo album

Marracash è tornato. È Finita La Pace è il suo nuovo albumMilano, 13 dic. (askanews) – Marracash pubblica a sorpresa il nuovo attesissimo album “È Finita La Pace”. Il disco, il settimo in studio, arriva a tre anni dall’ultimo progetto ed è da ora disponibile su tutte le piattaforme digitali e in preorder in versione fisica (a questo link) nei formati CD standard e vinile standard, in uscita il 24 gennaio 2025. In esclusiva, sullo shop Universal Music Italia anche CD autografato, CD Deluxe, vinile autografato e Picture Disc.


Oggi si annuncia anche una seconda data allo Stadio San Siro di Milano, il 26 giugno 2025, che va ad aggiungersi a MARRA STADI25 (prodotto da Friends & Partners), il primo tour negli stadi per un rapper italiano. “È Finita La Pace” è l’ultimo capitolo di un percorso in tre atti iniziato nei due dischi precedenti. In “Persona” (otto dischi di platino, 2019) Marracash racconta la ‘crisi’ e riflette sulla propria carriera, vita e identità, in “Noi, Loro, Gli Altri” (sei dischi di platino, 2021), che ne rappresenta la naturale evoluzione, affronta lo ‘scontro’ e mette i propri dubbi e interrogativi in una prospettiva anche sociale. Con ” È Finita La Pace” arriva l’accettazione e rivendicazione dell’essere unico. L’artista esce dalle incertezze e dal caos esterno, dalla superficialità che abbiamo intorno per immergersi in una “bolla” di tutt’altro genere, con una consapevolezza nuova. Pur riconoscendo che il concetto di bolla – protagonista dell’artwork della copertina, affidato a Corrado Grilli (in arte Mecna) per Contesto Studio – non abbia una connotazione positiva perché evoca l’isolamento, l’album ne esplora i diversi significati e simboli.


“Uno di questi è la bolla di ciascuno, la bolla in cui ognuno di noi si può rinchiudere, ma poi esistono molte bolle che rappresentano universi differenti: la bolla immobiliare o delle cripto, la bolla ansiogena dei social in cui ci ritroviamo spesso soli.” L’album stesso è una bolla in cui ci si può immergere e sentirsi in uno spazio condiviso. Ed è una bolla senza intromissioni esterne perché è un disco senza featuring, dove i testi sono curati unicamente da Marracash, il suono dai due produttori Marz e Zef e le melodie dai tre insieme, con i sample di Ivan Graziani (Firenze, Canzone Triste), dei Pooh (Uomini Soli), di Giacomo Puccini (Madama Butterfly) e di BLUEM (Lunedì) .


Con una penna visionaria e feroce Marracash scandaglia vuoti e ipocrisie, superficialità, social, società, omologazione, il sistema musicale, i cambiamenti tecnologici epocali, le relazioni e reazioni di una società (dello spettacolo) dove la folla anestetizzata assiste agli eventi in background. Il titolo evoca molteplici significati personali e universali, raccontati attraverso una scrittura densa di messaggi in contrasto con l’appiattimento dilagante. Le 13 tracce sono un luogo dove l’autenticità prevale. Un viaggio di 50 minuti sia nell’introspezione dell’artista che nell’invito rivolto a chi ascolta a essere se stessi.


Il 2025 infine incoronerà Marracash come il primo rapper in Italia a esibirsi in un tour negli stadi (prodotto da Friends & Partners). A giugno, attraversando tutto lo Stivale da Milano a Messina – conquistando i palchi più prestigiosi della musica live -, l’artista inaugurerà MARRA STADI25, una tournée che segna un nuovo traguardo per la storia del rap italiano. Si parte venerdì 6 giugno 2025 allo Stadio Comunale di Bibione (VE), proseguirà poi martedì 10 giugno 2025 allo Stadio Diego Armando Maradona di Napoli, sabato 14 giugno 2025 allo Stadio Olimpico Grande di Torino, mercoledì 25 giugno e giovedì 26 giugno 2025 (nuova data) allo Stadio San Siro di Milano, lunedì 30 giugno 2025 allo Stadio Olimpico di Roma e sabato 5 luglio 2025 allo Stadio San Filippo di Messina. Info e biglietti: www.ticketone.it e www.friendsandpartners.it.

Sanremo, Conti: Grazie al prezioso lavoro dei giornalisti

Sanremo, Conti: Grazie al prezioso lavoro dei giornalistiRoma, 13 dic. (askanews) – “Grazie del prezioso lavoro e della preziosa collaborazione dei giornalisti in tutte le cose che facciamo. Nell’ambito del Festival di Sanremo, il lavoro del giornalista viene amplificato”. Lo dichiara Carlo Conti.


“Negli anni ’80 sono andato a Sanremo con il mio 127 arancione, partendo da Firenze come inviato di una delle radio private per le quali lavoravo in quel periodo. Ero alla ricerca di qualche battuta, di un saluto, di una piccola intervista che potevo rubare letteralmente a qualche cantante che stava entrando all’Ariston o che usciva dall’albergo. Non avrei mai immaginato veramente in quegli anni lì di ritrovarmi un giorno sul palco di Sanremo e addirittura diventarne il conduttore e il direttore artistico. Sanremo – dice Conti – per me è casa. Ogni volta che ci vado, ci andrò mercoledì per fare questa nostra diretta su Rai 1 che abbiamo intitolato Sarà Sanremo: presenterò i 30 Big in gara e Cattelan farà la finalissima per scoprire le quattro Nuove Proposte che arriveranno all’Ariston poi a febbraio. È familiare l’Ariston, Sanremo. Non sento più quell’emozione che invece magari negli anni ’80 sentivo soltanto per andare a fare interviste. È buffo, no? Questo nella vita: adesso che ho un ruolo di responsabilità, mi sento a casa e non ho nessun tipo di pressione, perché è una grande festa della musica, una grande kermesse”. “Come direbbe Bennato – prosegue Conti – sono solo canzonette, ma è un argomento che interessa tutta Italia, che catalizza l’attenzione degli italiani. Se prima, fino a qualche anno fa, il commento su Sanremo avveniva il giorno dopo al bar o in ufficio, adesso il commento è in tempo reale, in questa grande piazza virtuale che sono i social. Viene tutto amplificato, nel bene e nel male: un’affermazione, un gesto che accade sul palco, delle volte amplificato, strumentalizzato, travisato. Bisogna stare attenti noi stessi, quando facciamo interviste, a non essere fraintesi. Oggi si tende un po’, in molti siti più piccoli soprattutto, in molte realtà più piccole, a cercare il click in più travisando, facendo titoli a effetto. Perché ovviamente, quando si legge Sanremo, subito si catalizza l’attenzione”.


“Dopo l’annuncio che ho fatto dei Big – aggiunge Conti – la cosa più curiosa era il fatto del “dissing” tra Fedez e Tony Effe. Magari senza minimamente preoccuparsi di che canzone avranno presentato. Io prendo tutto con molta leggerezza, e anche tutto quello che si crea intorno a Sanremo lo ritengo estremamente positivo, perché aiuta a creare interesse, a tenere alta l’attenzione. Quindi mi piace che ci sia il toto-cantanti che vengono a Sanremo, il toto co-conduttori, il “che cosa dirà, che cosa non dirà”. Mi piace meno quando vengono travisate, trasformate, strumentalizzate certe affermazioni”. “Tempo fa, per esempio, in un podcast mi hanno chiesto: che tipo di canzoni stanno presentando i cantautori? La mia risposta è stata: Beh, principalmente ho notato che nella maggioranza dei casi i cantautori stanno tornando a parlare di cose più dirette, più piccole, di quelle che ci circondano: può essere la famiglia, un rapporto d’amore, un rapporto con i figli. Ho detto questo. Automaticamente poi si è letto che io non voglio canzoni che trattino temi di guerra o di immigrazione a Sanremo. Si è trasformata un’affermazione data a una domanda precisa cercando lo scoop, travisando, raccontando il falso. Da qui poi – conclude – nascono le fake news: quell’affermazione viene ripresa da un sito, che passa per un altro sito, incominciano a scrivere sui social, e così, a macchia d’olio, si trasforma una cosa in un’altra”.

Nasce collana “Dirty Tapes Sounds”, musicassette e album anni ’60-’80

Nasce collana “Dirty Tapes Sounds”, musicassette e album anni ’60-’80Roma, 12 dic. (askanews) – Dirt Tapes annuncia la nascita della nuova collana Dirt Tapes Sounds, in collaborazione con Four Flies Records, che da dicembre 2024 pubblicherà in musicassetta una serie di colonne sonore italiane e album strumentali, in alcuni casi inediti, del periodo ’60, ’70 e ’80, composti da Maestri come Sorgini, Alessandroni, Reverberi, Rustichelli e molti altri.


Ogni uscita avrà un remaster apposito per nastro da 18, a partire dai riversamenti dei master originali e prodotto con una linea completa di duplicazione revisionata “Tapematic” del 1991, e un packaging arricchito da poster, scatole e gadget che cambierà di volta in volta. La prima pubblicazione della collana, disponibile dal 9 dicembre, è “Mistero”, album inedito di Giuliano Sorgini: 16 tracce registrate con l’ausilio dei sintetizzatori Moog tra il 1973 e il 1979. Un immaginario oscuro che galleggia tra l’esoterico e l’horror, sublimato da un packaging creato ad hoc durante l’ascolto dei brani, per far immergere l’ascoltatore a pieno nelle atmosfere dell’album. Ad accompagnare la musicassetta di “Mistero”, 16 tarocchi (una carta per ciascun brano), un poster, una cassetta con stampa UV full body e una box che, insieme alle carte e alla grafica della MC, rappresenta il mondo parallelo creato dalle atmosfere di questo inedito del maestro Sorgini. Disponibile da oggi anche l’ascolto su tutte le piattaforme streaming. L’edizione fisica è esclusivamente in musicassetta. La distribuzione digitale è curata da Four Flies.


Dirt Tapes nasce nel 2021 dall’unione di un gruppo di musicisti, produttori e collezionisti amanti dell’analogico che hanno scoperto la musica durante gli anni ’80 e ’90 proprio grazie alle musicassette e che non hanno mai smesso di ascoltarle, tra cui Karim Qqru, musicista, produttore e membro di The Zen Circus. I primi album pubblicati, in edizione speciale su audiocassetta, “La seconda rivoluzione sessuale” dei Tre Allegri Ragazzi Morti, “Vita e opinioni di Nello Scarpellini Gentiluomo” di The Zen Circus e “Auff!” del Management. Da allora, in appena tre anni, sono seguite altre 22 uscite, accompagnate da due musicassette speciali: “Turismo Sentimentale” di Il solito Dandy e “Mondo Naïf” di Tre Allegri Ragazzi Morti, in occasione del trentennale della band.


Partita inizialmente come etichetta dedicata esclusivamente alle uscite in MC, negli anni Dirt Tapes si è allargata a 360 gradi a tutto il mondo delle musicassette, iniziando a produrre una linea propria di walkman, The Tape-roller, ad oggi uno dei più venduti in Europa e arrivato alla versione 3.0. Plus, il primo con wheel-mechanism in metallo, inaugurando Blank tapes, una sezione dedicata alla vendita di cassette vergini prodotte da Dirt Tapes con una grande varietà di lunghezze (C-30, C-46, C-60, C,90), colori e tipologie di nastro, ma anche copie sigillate di cassette con nastro al Cromo degli anni ’90 (il nastro al cromo non è più in produzione da 24 anni), e aprendo il Cassette Bazar, un negozio online dedicato a stampe originali degli anni ’70, ’80 e ’90 (testate al 100% con deck TEAC e Nakamichi) e ristampe odierne (import UK e USA), aggiornato settimanalmente. “L’idea dietro la nascita di Dirt Tapes è semplice – raccontano i fondatori – Far uscire in cassetta album di ieri, oggi (e domani) senza barriere di genere e di nazionalità, l’unica regola è il rispecchiare i gusti singoli e comuni delle persone coinvolte in questa avventura”.


I prodotti di Dirt Tapes, acquistabili online al sito su www.dirttapes.com e in una selezione di piccoli negozi di dischi della penisola, sono pensati per appassionati, collezionisti e per chiunque desideri vivere l’esperienza dell’ascolto analogico e del contatto diretto con il supporto fisico.

Cinema, “GEN_”_di Gianluca Matarrese è in Concorso al Sundance

Cinema, “GEN_”_di Gianluca Matarrese è in Concorso al SundanceRoma, 12 dic. (askanews) – “GEN_” di Gianluca Matarrese sarà l’unico italiano in Concorso al Sundance Film Festival (23 gennaio/2 febbraio).


All’ospedale pubblico Niguarda di Milano, il Dr. Maurizio Bini ogni giorno accompagna coppie infertili nel loro desiderio di diventare genitori e sostiene il percorso di chi intraprende terapie di affermazione di genere. In un contesto che solleva dilemmi etici il Dr. Bini naviga tra i confini del possibile e le pressioni di un mercato sempre più orientato alla mercificazione dei corpi, con una missione coraggiosa: accompagnare le persone nella realizzazione più profonda dei loro sogni. “Il film affronta dilemmi etici, sociali e legali presenti non solo in Europa e nelle democrazie occidentali, ma anche a livello globale. Desideri umani, come quello di avere un figlio o di affermare profondamente la propria identità di genere cambiando aspetto e nome legale, sono universali. Il film si addentra in questi desideri e nelle difficoltà che le persone affrontano per realizzare i propri sogni” ha detto Gianluca Matarrese.


Il film è una coproduzione Italia, Francia, Svizzera Bellota Films, Stemal Entertainment, Elefant Films, ed è prodotto da Donatella Palermo, Dominique Barneaud, Alexandre Iordachescu. Gianluca Matarrese è un regista italiano con base a Parigi che, negli ultimi cinque anni, ha diretto nove film presentati in festival internazionali tra cui Mostra di Venezia, IDFA, CPH:DOX, Torino Film Festival, Visions du Réel, Biografilm e molti altri.


Esplora una varietà di temi, come la manipolazione del corpo, l’affermazione di genere, il declino economico, tracce di traumi irrisolti, il teatro, i confini tra realtà e finzione. Ha ricevuto premi come Miglior Documentario Italiano al Torino Film Festival e il Queer Lion a Venezia. Tra i suoi titoli principali figurano “Fuori Tutto”, “La Dernière Séance”, “Fashion Babylon”, “Il Posto”, “Les Beaux Parleurs”, “Pinned into a Dress” e “L’Expérience Zola”.

”Generazione Poker”, esce il film ‘chiacchierato’ sui digital store

”Generazione Poker”, esce il film ‘chiacchierato’ sui digital storeRoma, 12 dic. (askanews) – Sembra un regalo di Natale per il cinema indipendente: il tanto chiacchierato film “Generazione Poker” sarà disponibile da oggi, giovedì 12 dicembre, su Prime Video, Google Play, YouTube e tutti i principali digital store. Prodotto da Fabrizio Crimi e Tiziano Cavaliere con Bros Group Italia, con la co-produzione di Auru Movie di Alessandra Scardellato e 11:11 Films International di Ronn Moss e Devin Devasquez, il film è distribuito da Eagle Pictures.


Il lungometraggio, ispirato a una storia vera, è stato girato tra Sicilia, Malta e Milano. Racconta la vita di Tony e Filo, due fratelli cresciuti giocando a carte nei bar di un paesino siciliano, che si ritrovano a competere in tornei milionari di poker sportivo. Tra scontri, confronti e rivalità, emergono le grandi differenze tra i due fratelli, complicate ulteriormente dall’amore per una bellissima ragazza, interpretata da Francesca Fioretti (al suo debutto cinematografico). Nonostante le divergenze, scopriremo che il loro viaggio è animato da una causa comune e nobile. Il film è stato oggetto di controversie: alcune associazioni di consumatori e persino un’interrogazione parlamentare avevano sollevato dubbi sul rischio che potesse promuovere il gioco d’azzardo. Tuttavia, tali preoccupazioni sono state archiviate, poiché il poker sportivo (Texas Hold’em) è stato riconosciuto come una vera disciplina sportiva. In Italia si contano circa 12 milioni di conti online dedicati a questa pratica, un fenomeno culturale e sociale nascosto.


Nel cast oltre ad Andrea Montovoli, Piero Cardano e Francesca Fioretti, spiccano i nomi di Francesco Pannofino, Claudio Castrogiovanni, Lina Sastri, Manuela Postacchini ed Eros Galbiati. Il film è stato diretto da Gianluca Mingotto e oggi esce con la Editor’s Cut di Roberto Baeli, che firma insieme a Pino Di Pietro anche le musiche. La colonna sonora originale è impreziosita dalla voce dell’amatissima Giordana Angi, che regala al film un’intensità emotiva indimenticabile.

Cinema, gli abiti di “Parthenope” di Sorrentino a Cinecittà si Mostra

Cinema, gli abiti di “Parthenope” di Sorrentino a Cinecittà si MostraRoma, 12 dic. (askanews) – L’alta moda trova casa a Cinecittà si Mostra: dal 14 dicembre sarà possibile respirare le atmosfere di grandi set e sfilate grazie agli abiti confezionati da Anthony Vaccarello per Saint Laurent per “Parthenope”, il film di Paolo Sorrentino che ha appena festeggiato un milione di biglietti al botteghino.


L’esposizione permanente degli studi romani permetterà ad appassionati di cinema, amanti dei film e curiosi di ammirare da vicino i capi di scena originali disegnati dal costumista Carlo Poggioli e confezionati dalla maison francese sotto la direzione creativa di Anthony Vaccarello. A rimarcare il legame tra il brand e il cinema solo lo scorso anno Vaccarello ha creato Saint Laurent Production, sussidiaria registrata del gruppo che per la prima volta nella storia di un brand di lusso viene creata con il compito di produrre film. I pezzi arrivati appositamente da Parigi a Cinecittà si Mostra sono infatti tra i primi realizzati per una pellicola coprodotta dalla Saint Laurent Productions. Ad essere esposti saranno l’abito argento in georgette di seta ricamata indossato da Celeste Dalla Porta, il vestito da sera in satin nero dalla profonda scollatura a V con spacco laterale che sempre la protagonista indossa, abbinato a un capospalla in ecopelliccia di visone a costine marrone, e l’indimenticabile mise ispirata alle dive del passato indossata da Luisa Ranieri nei panni di Greta Cool, composta da un mantello in jersey laminato oro e un abito dello stesso tessuto con scollo a cuore.


Accanto a questi modelli che ricordano volutamente quelli storici di YSL, il sensazionale abito gioiello indossato da Celeste Dalla Porta nella scena con il Vescovo interpretato da Peppe Lanzetta: una mitria, una collana e una cintura gioiello tempestati di pietre, nati dalla matita di Poggioli su ispirazione del Tesoro di San Gennaro e lavorati a mano con perizia da Pikkio, realtà leader nella realizzazione di gioielli per il cinema e il teatro. Non manca un tocco maschile rappresentato dal completo di lino bianco senza tempo di Gary Oldman, nel film lo scrittore John Cheever, confezionato da Cesare Attolini realtà di primissimo piano della grande tradizione sartoriale napoletana, celebre dagli anni Trenta che aveva come clienti Totò, Marcello Mastroianni, Vittorio De Sica, Clarke Gable. Ancora oggi quella maestria artigianale è sinonimo di tessuti di rara qualità e rifiniture rigorosamente a mano, per questo da anni Paolo Sorrentino, insieme al suo sodale Carlo Poggioli, sceglie il brand per vestire i suoi protagonisti maschili: da Michael Caine in Youth, a Toni Servillo in Loro, passando per Jude Law e John Malkovich nelle serie The Young Pope e The New Pope. Legati a storie provenienti da altri mondi ed epoche lontane gli altri nuovi costumi in arrivo a Cinecittà si Mostra: un vero e proprio focus sul mito e la fiaba con le mise indossate da interpreti celeberrimi.


C’è l’abito corazza (Sartoria Tirelli) realizzato da Gabriella Pescucci e Carlo Poggioli per il premio Oscar Heath Ledger nei panni di Jacob Grimm ne I fratelli Grimm e l’incantevole strega (2005) diretto da Terry Gilliam. E alla matita del premio Oscar Pescucci si devono anche tre eteree creazioni (Tirelli) realizzate per Titania, interpretata da Michelle Pfeiffer e le sue fate, nell’adattamento di Sogno di una notte di mezza estate (1999) girato a Cinecittà da Michael Hoffmann che nello storico Teatro 5 ricostruì il magnifico bosco dove umani e spiriti fatati si incontrano, intenti in giochi e scherzi amorosi. È una fata televisiva invece quella interpretata da Monica Bellucci ne Le meraviglie di Alice Rohrwacher (2014) dove presta il volto alla star del piccolo schermo Milly Catena. L’abito (Sartoria Farani) con vistoso copricapo realizzato da Loredana Buscemi ricorda i look sfavillanti della mitica Raffaella Carrà, con un’aggiunta di suggestioni etrusche. Non manca un omaggio ai 90 anni della diva italiana per antonomasia, Sophia Loren di cui la nuova selezione propone il costume di Isabella Candeloro (Collezione Costumi d’Arte Peruzzi) in C’era una volta (1967) di Francesco Rosi. Ad accompagnarlo la mise di Omar Shariff nel ruolo di Rodrigo Fernandez (Sartoria Tirelli), partner della Loren nella pellicola. Entrambi gli abiti sono disegnati da Giulio Coltellacci e testimoniano non solo il carattere favolistico del soggetto ma anche la formazione teatrale del costumista che ha passato molta della sua carriera nel retropalco dei teatri di mezzo mondo.


Hanno molto a che fare con il teatro anche i due costumi indossati da Maria Callas (Sartoria Tirelli), realizzati da uno dei maestri dei costumisti italiani, il premio Oscar alla carriera Piero Tosi che nel 1969 vestì la divina per la Medea di Pier Paolo Pasolini. Abiti quasi sacrali ispirati ai costumi popolari di etnie lontane, lavorati in garza di cotone e plissettati a mano seguendo antichissime tecniche, quindi tinti e lasciati essiccare al sole “alla maniera degli egizi”, come amava raccontare lo stesso Tosi. Questa selezione a cura di Barbara Goretti, responsabile di Cinecittà si Mostra omaggia come da lei spiegato “l’immaginario fiabesco, favolistico e mitologico di abiti storici e contemporanei, con grandi costumisti premi Oscar come Piero Tosi e Gabriella Pescucci. Abiti, ma anche gioielli, che restituiscono quell’insieme di simboli di cui sono cariche le storie fantastiche o i loro riferimenti ambientati nella realtà. Il focus sul film Parthenope, storia immersa nella realtà vitale e propulsiva della protagonista, che nasce nel mare come la sirena del mito, valorizza il lavoro del costumista Carlo Poggioli, grazie alla collaborazione con Saint Laurent che ha concesso questo prestito così importante, insieme a quello di Cesare Attolini. Un rapporto tra moda e cinema che Cinecittà si Mostra è orgogliosa di raccontare”.

I Coma_Cose annunciano due concerti nei palazzetti a Milano e Roma

I Coma_Cose annunciano due concerti nei palazzetti a Milano e RomaMilano, 12 dic. (askanews) – I Coma_Cose, duo che ha segnato in modo indelebile la scena musicale italiana negli ultimi otto anni, annunciano due concerti imperdibili nei palasport di Milano e Roma: 27 ottobre 2025 all’Unipol Forum di Assago, Milano e il 30 ottobre 2025 al Palazzo dello sport di Roma. I due concerti danno il via alla nuova collaborazione dei Coma_Cose e Palace Agenzia insieme a Magellano Concerti.


Dal loro esordio, la storia di Coma_Cose è stata una continua evoluzione, una fusione di emozioni, suoni e parole che ha conquistato il pubblico, grazie all’unione del loro gusto sonoro urbano con una poetica cantautorale. Questi due concerti segneranno un nuovo passo importante nel loro percorso artistico: la prima volta nei palasport italiani. La celebrazione di un percorso musicale che ha coinvolto, anno dopo anno, sempre più persone, dando voce a una generazione che ha trovato nelle loro canzoni una narrazione autentica del proprio vissuto. I biglietti per i live, organizzati e prodotti da Magellano Concerti e Palace Agenzia, sono già disponibili nei circuiti di vendita e prevendita abituali. Biglietti qui.


I Coma_Cose a febbraio torneranno in gara alla 75esima edizione del Festival di Sanremo (11-15 febbraio 2024). California e Fausto Lama saliranno sul palco dell’Ariston per la terza volta, dopo l’esordio nel 2021 che li ha visti conquistare il pubblico con il brano “Fiamme negli occhi” (doppio disco di platino) e il ritorno nel 2023 con “L’Addio” (doppio disco di platino). Intimi, delicati e allo stesso tempo dirompenti, California e Fausto Lama hanno recentemente pubblicato il singolo “Posti vuoti”, un brano che unisce un groove energico a un racconto malinconico, che arriva dopo il successo della coinvolgente e ipnotica “Malavita” (disco di platino), giunta alla prima posizione delle classifiche radiofoniche a metà agosto e che li ha visti protagonisti durante l’estate 2024.


I Coma_Cose sono California e Fausto Lama, un duo nato nel 2016, coppia nella vita e nella musica, che unisce vissuto e gusto sonoro urbano a una poetica cantautorale.

Cinema, L’Abbaglio di Andò in sala dal 16 gennaio, diffuso il poster

Cinema, L’Abbaglio di Andò in sala dal 16 gennaio, diffuso il posterRoma, 12 dic. (askanews) – Arriverà il 16 gennaio al cinema (con 01 Distribution), “L’Abbaglio” di Roberto Andò, film con Toni Servillo, Salvo Ficarra e Valentino Picone, di cui è stato diffuso il poster ufficiale.


“L’Abbaglio” è ambientato nel 1860. Giuseppe Garibaldi inizia da Quarto l’avventura dei Mille circondato dall’entusiasmo dei giovani idealisti giunti da tutte le regioni d’Italia, e con il suo fedele gruppo di ufficiali, tra i quali si nota un profilo nuovo, quello del colonnello palermitano Vincenzo Giordano Orsini. Tra i tanti militi reclutati ci sono due siciliani, Domenico Tricò, un contadino emigrato al Nord, e Rosario Spitale, un illusionista. Sbarcati in Sicilia, a Marsala, i Mille iniziano a battersi con l’esercito borbonico, di cui è subito evidente la preponderanza numerica. In queste condizioni, per il generale appare pressoché impossibile far breccia nella difesa nemica e penetrare a Palermo. Ma quando è quasi costretto ad arretrare, Garibaldi escogita un piano ingegnoso. Affida una manovra diversiva al colonnello Orsini, che mette in piedi una colonna di feriti con uno sparuto gruppetto di militi, cui viene affidato il delicatissimo compito di far credere a Jean-Luc Von Mechel, comandante svizzero dell’esercito regio, che il generale stia battendo in ritirata all’interno dell’isola. Inizia così una partita a scacchi giocata sul filo dell’imponderabile, il cui esito finale sarà paradossale e sorprendente.

Esce “Musicante 40th anniversary album” di Pino Daniele

Esce “Musicante 40th anniversary album” di Pino DanieleMilano, 12 dic. (askanews) – In occasione del 40° anniversario della pubblicazione di “Musicante” di Pino Daniele, domani, venerdì 13 dicembre, esce “Musicante 40th anniversary album”, una ristampa speciale che celebra non solo la straordinaria portata artistica di un album che ha segnato la musica italiana, ma anche l’accurato processo creativo che si cela dietro a ogni canzone. A cura della Fondazione Pino Daniele e prodotto da Warner Music Italy e già disponibile in presave, “Musicante 40th anniversary album” comprende l’album del 1984 rimasterizzato da Pino “Pinaxa” Pischetola e “Studio Session”, ovvero le recording session inedite di ogni brano registrate in presa diretta tra gennaio e settembre del 1984 presso Bagaria Studios di Formia (Latina).


“Musicante” ha segnato un punto di svolta nella carriera di Pino Daniele: questo album del 1984, infatti, rappresenta l’opera che ha reso Pino Daniele uno dei più grandi innovatori della musica italiana. La sua capacità di fondere mondi diversi e di comunicare sentimenti attraverso un linguaggio musicale universale che unisce perfettamente italiano, napoletano e inglese, lo consacra come un “musicante” libero che sa sempre dove dirigere la propria musica, con una profondità e una consapevolezza che lo hanno reso unico nella storia della musica. Il lavoro di masterizzazione ha permesso di donare nuova vita sonora a brani incisi più 40 anni fa e di migliorarne il suono, senza stravolgerne l’essenza.


“Studio Session” rappresenta un prezioso documento, che offre uno sguardo approfondito sul metodo di lavoro di Pino Daniele e sulla ricerca musicale, permettendo a chi lo ascolta di fare un viaggio nel cuore del processo creativo e di apprendere la cura e la precisione che l’artista aveva nella costruzione e nella scelta degli arrangiamenti della base ritmica, su cui poi venivano aggiunte le voci, gli assoli di chitarra e gli altri strumenti, apprezzando così il lavoro di ricerca dell’equilibrio perfetto tra basso, batteria, pianoforte e chitarra, gli elementi alla base del suo “sound mediterraneo”. “Musicante 40th anniversary album” sarà disponibile in digitale, in doppio cd e in doppio vinile limited edition.


La versione CD comprende le tracce contenute “Musicante 40th anniversary album” (disco 1), “Studio session” (disco 2) e un booklet impreziosito da foto inedite. Il box limited edition, oltre al vinile dell’album originale e al vinile di “Studio Session” (entrambi picture disc), contiene anche un booklet di 24 pagine con foto inedite, testi e guida all’ascolto e 4 inserti con le trascrizioni per chitarra, basso, batteria e pianoforte di 3 brani, che consentono a musicisti di ogni livello di approfondire e studiare le parti originali. Questi volumi sono parte di un ampio progetto della Fondazione Pino Daniele volto a catalogare e preservare l’intera opera dell’artista, con un focus particolare sull’aspetto didattico e formativo.


La produzione artistica di “Musicante 40th anniversary album” è stata curata da Fabrizio Bianco per la Fondazione Pino Daniele Ets, presieduta da Alessandro Daniele. Attualmente è in radio e in digitale “Again” (Warner Music Italy), brano uscito lo scorso 29 novembre che intreccia il calore della indimenticabile voce di Pino Daniele con il suono unico della sua chitarra (https://wmi.lnk.to/again). È online il lyric video con delle immagini che ritraggono Pino Daniele in studio di registrazione.