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Cinema, dal 17 al 24 agosto il XXIII Concorto Film Festival

Cinema, dal 17 al 24 agosto il XXIII Concorto Film FestivalRoma, 2 ago. (askanews) – Dal 17 al 24 agosto, la XXIII edizione di Concorto Film Festival, il festival internazionale del cortometraggio, riconosciuto come uno tra i più importanti e storici appuntamenti del settore a livello continentale. Saranno 45 i film nella selezione ufficiale, di cui 22 diretti da registe donne, che competeranno per l’Asino d’Oro, a fronte di 2412 candidature pervenute. Sono 28 i paesi rappresentati e 25 le anteprime nazionali, 92 i film fuori concorso, 3 concerti e 1 sonorizzazione dal vivo.


Otto giornate nel cuore della Via Emilia, nello scenario naturale del Parco Raggio di Pontenure (PC), da sempre casa della manifestazione. Concorto Film Festival vuole rappresentare uno degli scenari più ambiti di quello che è “il cinema che verrà”, un casa che ospita ogni anno produzioni e giovani film-maker provenienti da tutto il mondo, con una lunga lista di lavori legati al mondo della contemporaneità e della ricerca visiva. “Un viaggio nel mondo contemporaneo, che incrocia il passato e l’incertezza del presente, l’inquietudine dei conflitti, nello spaesamento dei rapporti umani e delle incongruenze sociali. È questo quello che Concorto cerca di intraprendere in ogni edizione: parlare di un mondo frammentato, dove l’essere umano è al centro di storie che sono vettori per affrontare diverse tematiche” ha dichiarato Simone Bardoni, co-direttore artistico del Festival: “L’obiettivo che ci poniamo è quello di essere un prisma che vuole rappresentare tutte le facce di un mondo che muta. Un tentativo che facciamo con i 45 titoli che presentiamo nella selezione di quest’anno, passando dai più svariati generi, attraverso la creatività che un oggetto come il cortometraggio può portare nel cinema, con la sua freschezza e la sua libertà d’espressione”. I film in concorso si contenderanno l’Asino d’Oro, il premio per il miglior film, che verrà assegnato da una giuria internazionale composta da personalità del mondo dell’audiovisivo e delle arti contemporanee.


Tra i film in concorso saranno presentati in anteprima italiana ben sette film provenienti dalla selezione ufficiale del Festival di Cannes: “Montsouris Park”, di Guil Sela, vincitore della Semaine de la Critique, un documentario su un’esperienza inaspettata nel Montsouris Park a Parigi; “Nuestra Sombra”, diretto da Augustina Sánchez Gavier, che racconta di quello che accade ad alcune donne e un bambino lasciati a loro stessi durante un’eclissi solare in una foresta devastata dal disboscamento; “Radikals”, del regista Arvin Belarmino, nel quale si vede cosa accade all’anello debole di uno strano gruppo di ballerini; “Ella Se Queda”, in cui la regista Marinthia Gutiérrez Velazco presenta il personaggio di Laura, che in una notte nel centro di Tijuana aspetta di incontrare il suo destino; “Bad For A Moment”, di Daniel Soares, in cui il proprietario di uno studio di architettura si trova faccia a faccia con il quartiere popolare che la sua azienda sta certificando; “Across The Waters”, diretto da Viv Li, che ci porta nella storia di una ragazza che, in una remota città mineraria in cui l’acqua scarseggia e manca il segnale radio, viene incuriosita da un camionista di passaggio; “Dancing in the corner”, di Jan Bujnowski, che parla della realtà polacca dopo la caduta del comunismo nel 1989, interrogandosi, attraverso la diffusione della televisione a colori, se il mondo sia davvero colorato. In anteprima italiana, anche quattro film provenienti dal Locarno Film Festival: “Soleil Gris”, di Camille Monnier, corto d’animazione nel quale i protagonisti si ritrovano costretti a gestire l’annuncio di un’apocalisse ecologica; “Hymn of the Plague”, del regista Ataka51, storia di una band che si ritrova inghiottita in uno studio di registrazione; “On the impossibility of a homage”, diretto da Xandra Popescu, che racconta della storia di Ion, una rockstar del balletto nella Romania comunista; “400 cassettes”, della regista Thelyia Petraki, che mostra il rapporto tra due ragazzine che si scambiano doni pensando che tutto duri per sempre, scoprendo però che alla fine non è così. Tra i film in concorso si segnala anche “La Voix Des Sirènes”, diretto da Gianluigi Toccafondo, animatore italiano di fama internazionale.


Concorto presenta anche diversi lavori fuori concorso divisi in sezioni tematiche e con numerosi focus geografici, tematici e di genere. Un focus speciale è quello riservato alla Palestina, con la presentazione di cinque produzioni realizzate da giovani cineasti palestinesi. Obiettivo del focus è quello di scorgere piccole fessure su vite quotidiane, con uno sguardo che non schiacci le singolarità a un’esperienza univocamente percepita, e che allo stesso tempo non si riduca alla narrazione binaria e svilente di vittima-carnefice. Oltre a dare voce ad esistenze vessate da decenni di guerra, apartheid e pulizia etnica, ci sembra dunque doveroso restituire anche quei momenti personali e intimi di sfaccettate esperienza umane. I corti selezionati si muovono quindi su più piani, attraversando linguaggi multiformi e fornendo ritratti di una realtà dalla complessità così inafferrabile quanto tangibile. Il focus è stato realizzato in collaborazione con Donne in Nero, una rete internazionale di donne nata in Israele nel 1988 per protestare contro l’occupazione dei territori palestinesi. In visione i film: “A’lam” di Saadi Saleh, “Bethlehem 2001” di Handal Ibrahim, “In the Waiting Room” di Taha Moatasem, “Lovesick in the West Bank” di Zagha Said, “Palestine 87” di Alkhatib Bilal. L’edizione 2024 segna il proseguimento della collaborazione tra Concorto Film Festival e Soundtracks – Musica da Film, progetto del Centro Musica del Comune di Modena che ogni anno seleziona 5 musicisti e li coinvolge nella sonorizzazione di pellicole cinematografiche. Dopo il successo dell’esibizione del 2023, con ospite Karim Qqru (The Zen Circus), sul palco principale del festival, l’ensemble guidato da Roberta Sammarelli, co-fondatrice della storica band alternative-rock dei Verdena, insieme ad altri musicisti, presenta la sonorizzazione di “The Mystic”, film statunitense del 1925 che vede la regia di Tod Browning, un’opera muta drammatica, incentrata su astuti raggiri finanziari che prevedono anche lo svolgimento di una falsa seduta spiritica.


Ad arricchire la programmazione musicale del festival anche i live di: Angelica, che presenterà il suo nuovo disco “Sconosciuti Superstar”, scritto con la partecipazione di Calcutta e Domenico Finizio (Tropea); Ibisco, autore darkwave, postpunk ed elettronico, ed Eugenio Sournia, ex voce della band new wave/indie-rock Siberia. La locandina 2024 è stata realizzata dall’illustratrice torinese Elisa Seitzinger (RAI, BBC, National Geographic, Warner Music Group, Adobe, Spotify, Apple Music, Taschen, Salone Internazionale del Libro, Premio Strega, etc.), che ha reinterpretato secondo il suo stile e la sua sensibilità l’animale simbolo del festival, l’asino che vola. Dalla visione dell’artista ne emerge un asino ieratico, con una codina che ricorda il tira-tende delle nonne, circondato da stelle pirotecniche e da una luna complice silenziosa della sua ascesa. Questo asino alato si libra in una notte d’agosto, rischiarata da Luna e stelle cadenti per esaudire i desideri di chi sogna ad occhi aperti sotto il cielo del Concorto Film festiva.

Su Sky Cinema e NOW “The Nun II”, in prima tv il 7 agosto

Su Sky Cinema e NOW “The Nun II”, in prima tv il 7 agostoRoma, 2 ago. (askanews) – Arriva su Sky Cinema in prima tv “The Nun II”, l’horror diretto da Michael Chaves in onda mercoledì 7 agosto alle 21 su Sky Cinema Suspense, in streaming su NOW e disponibile on demand. Su Sky il film sarà disponibile on demand anche in 4K.


“The Nun II”, sequel del film campione d’incassi The Nun, è l’opera di maggior successo dell’universo The Conjuring e promette di portare il terrore a nuovi livelli. Nel cuore della tranquilla campagna francese, un prete viene brutalmente assassinato, segnando l’inizio di una nuova ondata di terrore. Un male antico e insidioso sta diffondendo la sua ombra oscura, mettendo a rischio la vita e l’anima di chiunque entri in contatto con esso. Al centro della storia Suor Irene (Taissa Farmiga), che torna a combattere il male. Dopo essere sopravvissuta a un precedente incontro con Valak (Bonnie Aarons), la suora demoniaca, Irene si trova nuovamente faccia a faccia con questo essere malvagio. La sua fede e il suo coraggio saranno messi a dura prova mentre si addentra in un incubo fatto di paura, sacrilegio e orrore puro.

”L’età fragile”, libro vincitore Premio Strega 2024 diventerà un film

”L’età fragile”, libro vincitore Premio Strega 2024 diventerà un filmRoma, 1 ago. (askanews) – Indigo Film e HT Film hanno annunciato di aver acquisito i diritti del libro vincitore del Premio Strega 2024 e del Premio Strega Giovani 2024 “L’età fragile” di Donatella Di Pietrantonio, attualmente primo in classifica nelle vendite.


“Siamo onorati di poter lavorare sull’età fragile, una storia sulla sopravvivenza alla vita e sulla fragilità come componente stessa dell’essere umano: la vulnerabilità è protagonista e compagna di tutti i personaggi, negli episodi del passato e in quelli del presente, riuscendo a raccontare la complessità dei legami umani in un’ambientazione suggestiva e dall’alto valore cinematografico”, hanno dichiarato i produttori di Indigo Film e HT Film. Non esiste un’età senza paura. Siamo fragili sempre, da genitori e da figli, quando bisogna ricostruire e quando non si sa nemmeno dove gettare le fondamenta. Ma c’è un momento preciso, quando ci buttiamo nel mondo, in cui siamo esposti e nudi, e il mondo non ci deve ferire. Per questo Lucia, che una notte di trent’anni fa si è salvata per un caso, adesso scruta con spavento il silenzio di sua figlia. Quella notte al Dente del Lupo c’erano tutti. I pastori dell’Appennino, i proprietari del campeggio, i cacciatori, i carabinieri. Tutti, tranne tre ragazze che non c’erano piú.


Edito da Einaudi, “L’età fragile” è attualmente il libro più venduto in Italia.

Al via la X edizione di Castelbuono Classica nel cuore delle Madonie

Al via la X edizione di Castelbuono Classica nel cuore delle MadonieRoma, 1 ago. (askanews) – Ha aperto i battenti Castelbuono Classica con la decima edizione della rassegna, rivolta ad appassionati di musica d’arte che si svolge nel centro delle Madonie in Sicilia. Un cartellone ricco e variegato, tra note immortali e suggestioni contemporanee che ha preso l’avvio ieri sera dal quartetto di sassofoni della Magna Grecia. Stasera suggestiva cornice del Chiostro di San Francesco si esibirà Emanuel Abbühl noto solista internazionale, in passato primo oboista della London Symphony Orchestra e della Rotterdam Philharmonic Orchestra, che, insieme a Kazakov al Piano, omaggerà con un recital il centenario della morte del prestigioso oboista e compositore palermitano Antonio Pasculli (“il Paganini dell’oboe”).


Altro grande omaggio – in questo caso ad Ennio Morricone – è previsto per la sera del 2 agosto, con Luca Pincini e Gilda Buttà – che furono del grande maestro violoncello e pianoforte solista. A chiudere la rassegna, il 3 agosto, l’Officina Barocca Siciliana con Vortice Barocco. Solisti, coro ed orchestra, sotto la direzione di Roberta Faja.


I tre concerti diurni (ingresso libero) dell’1, 2 e 3 agosto, saranno affidati ai virtuosismi sperimentali del quintetto di ottoni Akrabrass; al Guzheng, voce e ninnoli elettroacustici di Pakkyone, “opera storta” di Valerio Mirone, ed a Eloisa Manera, eclettica violinista che presenta al Castello Comunale il nuovo progetto discografico “Duende”, registrato in una sessione immersiva di tre giorni negli studi Almendra a Palermo. In occasione di Castelbuono Classica sia il Museo Civico che il Museo Naturalistico Minà Palumbo, offrono ai possessori di biglietto o abbonamento la possibilità di visitare le sedi museali pagando la tariffa ridotta.

Addio all’attore Roberto Herlitzka: intrepretò Aldo Moro

Addio all’attore Roberto Herlitzka: intrepretò Aldo MoroMilano, 31 lug. (askanews) – E’ morto a Roma l’attore di cinema e teatro Roberto Herlitzka. Nato a Torino nell’ottobre 1937, aveva 86 anni. Nel 2004 si è aggiudicato un Nastro d’argento come migliore attore e un David di Donatello come miglior attore non protagonista per la sua interpretazione di Aldo Moro nel film di Marco Bellocchio “Buongiorno, notte”. Ha inoltre ricevuto un Premio Gassman come miglior attore per gli spettacoli teatrali “Lasciami andare madre” e “Lighea”. Nel 2013 al Bari International Film Festival ha ottenuto il Premio Vittorio Gassman come miglior attore protagonista per il film Il rosso e il blu.


E’ Nce, Italiana Agenzia Artisti ad annunciare sui social la sua scomparsa. “Ciao Roberto! Stai raggiungendo la tua amata Chiara e noi non ti dimenticheremo mai, abbiamo avuto l’onore ed il piacere di rappresentare un gigante dello spettacolo ed una persona unica, gentile, e immensa e non avremmo mai voluto dare questa notizia, è un dolore troppo grande. Fai buon viaggio”.

Venezia, alla 81esima Mostra ‘Horizon: An American Saga-Capitolo 2’

Venezia, alla 81esima Mostra ‘Horizon: An American Saga-Capitolo 2’Roma, 31 lug. (askanews) – “Horizon: An American Saga – Capitolo 2” di e con Kevin Costner, e con Sienna Miller, Sam Worthington, Jena Malone e Danny Huston, sarà presentato in prima mondiale fuori concorso sabato 7 settembre 2024, completando il programma dell’81esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, diretta da Alberto Barbera (28 agosto – 7 settembre 2024). Anche “Horizon: An American Saga – Capitolo 1” sarà presentato nella stessa giornata di sabato 7, prima del Capitolo 2.


“Horizon: An American Saga, Capitoli 1 e 2 “(New Line Cinema), è una cronaca articolata della Guerra civile e della colonizzazione dell’Ovest americano. È una storia dell’America troppo vasta per un solo film, che Kevin Costner ha anche scritto insieme a Jon Baird (The Explorers Guild) e prodotto con la sua Territory Pictures. Kevin Costner ha dichiarato: “Il mio sogno era quello di presentare Horizon: An American Saga – Capitolo 2 alla Mostra del Cinema di Venezia. Il fatto che ora al Lido saranno proiettati prima il Capitolo 1 e poi la prima mondiale del Capitolo 2, dimostra non solo il modo in cui i due film si legano, ma anche il sostegno alla visione di un regista. Sono in debito con Alberto Barbera per il coraggio che ha dimostrato nell’impegnarsi in questo viaggio cinematografico. È con gratitudine ed emozione che torno alla Mostra. Lunga vita ai film e a chi li vuole sostenere”.


Alberto Barbera ha dichiarato: “È un grande piacere e un onore ospitare la prima mondiale del Capitolo 2 di ‘Horizon: An American Saga’, insieme al suo Capitolo 1. Questa new entry nel programma della Mostra di Venezia rende un sentito e rispettoso omaggio al progetto visionario di un grande attore e regista, che si è impegnato nella ricostruzione epica degli anni cruciali della fondazione del suo Paese, scavando oltre il mito in cerca di quell’autenticità capace di restituire un pezzo di storia nella sua realtà complessa e contraddittoria”. Nella grande tradizione degli iconici western della Warner Bros. Pictures, “Horizon: An American Saga” esplora il fascino del vecchio West, e come è stato conquistato – e perso – attraverso il sangue, il sudore e le lacrime di molti. Nei quattro anni della Guerra civile, dal 1861 al 1865, l’avventura cinematografica di Kevin Costner porta il pubblico in un viaggio emozionante attraverso un Paese in guerra con se stesso, attraverso la lente di famiglie, amici e nemici che cercano di scoprire cosa significa veramente essere gli Stati Uniti d’America.


Kevin Costner torna a dirigere per la prima volta da “Open Range” del 2003 e rivisita l’epoca della Guerra civile in America, cornice del suo debutto da regista nel 1990 col blockbuster “Balla coi lupi”, vincitore di sette Oscar, tra cui miglior film e miglior regista. Produce a fianco di Howard Kaplan e Mark Gillard, con Danny Peykoff, Robert Scannell, Armyan Bernstein, Charlie Lyons, Barry Berg e Rod Lake come produttore esecutivo. Dietro la macchina da presa Kevin Costner è affiancato dal direttore della fotografia J. Michael Muro (Billionaire Boys Club, Parker), dallo scenografo Derek R. Hill (Jack Ryan, I magnifici sette), dal montatore Miklos Wright (For All Mankind, Open Range) e dalla costumista Lisa Lovaas (Ambulance, Transformers-L’ultimo cavaliere). La musica è composta del candidato all’Oscar John Debney (La Passione di Cristo, The Greatest Showman).


La carriera cinematografica di Kevin Costner è iniziata ufficialmente quando ha ottenuto un ruolo nel film drammatico “Il grande freddo”. Negli anni ha spaziato molto, interpretando ruoli comici, drammatici e action. È apparso in celebri successi al botteghino come “Silverado”, “Senza via di scampo”, “Bull Durham – Un gioco a tre mani”, “L’uomo dei sogni”, “Guardia del corpo” e “Wyatt Earp”. Ha dimostrato le sue eccezionali capacità cinematografiche in “Balla coi lupi”, da lui prodotto, diretto e interpretato, che ha poi vinto sette Academy Awards tra cui miglior film e miglior regia. È apparso in ruoli memorabili in film come “JFK”, “Gli intoccabili” e “Robin Hood – Il principe dei ladri”. Ha poi diretto “Terra di confine – Open Range”, film campione d’incassi e acclamato dalla critica, in cui ha anche recitato accanto a Robert Duvall e Annette Bening. Costner ha anche recitato nella miniserie di History Channel “The Hatfields and McCoys”, di cui è stato anche produttore e che ha ricevuto 16 nomination agli Emmy Award, facendogli ottenere l’Emmy come miglior attore in una miniserie o film. Per questa interpretazione ha anche ricevuto il Golden Globe e lo Screen Actors Guild Awards. Più recentemente Costner è apparso nel film della Warner Bros. “Superman: L’uomo d’acciaio”; ha recitato insieme a Chris Pine in “Jack Ryan”, nel film drammatico per Netflix “Highwaymen – L’ultima imboscata” con Woody Harrelson e nel thriller “Uno di noi”, con Diane Lane. Inoltre, è stato protagonista e produttore esecutivo di “Yellowstone”, ruolo per il quale ha ricevuto un Golden Globe come miglior attore in una serie drammatica.

Spettacolo, si aggiungono date per “I Tre Moschettieri-Opera Pop”

Spettacolo, si aggiungono date per “I Tre Moschettieri-Opera Pop”Roma, 30 lug. (askanews) – Dopo l’annuncio delle anteprime a Milano e Roma, nuove date si aggiungono al calendario de “I Tre Moschettieri – Opera Pop” che debutterà il 2 novembre 2024 con la data zero a Isernia, per proseguire nei mesi successivi nei più importanti teatri italiani.


“Tutti per uno, uno per tutti!”. Il motto più famoso del romanzo di Dumas, simbolo di un’amicizia incorruttibile, prende vita in questa nuova versione musicale italiana de “I Tre Moschettieri – Opera Pop” prodotta da Stefano Francioni e dal Teatro Stabile d’Abruzzo, (di cui è direttore artistico Giorgio Pasotti). Uno spettacolo in cui musica, prosa e danza si intrecciano in un racconto coinvolgente ed emozionante con Giò Di Tonno, Vittorio Matteucci, Graziano Galatone nei ruoli di Athos, Porthos e Aramis e il tocco innovativo ed elegante di Giuliano Peparini al quale è affidata la direzione artistica e la regia; le coreografie sono curate da Veronica Peparini e Andreas Muller, i testi scritti da Alessandro Di Zio e lemusiche composte da Giò Di Tonno. Giuliano Peparini racconta il suo intento artistico: “Se devo affrontare un argomento storico o mettere in scena la vita di personaggi la cui azione si svolge in un’epoca passata, penso sempre a come farla risuonare nella nostra epoca e a come potrebbe raggiungere il pubblico di oggi. È il caso di Alexandre Dumas, autore e romanziere la cui forza supera il passare del tempo. L’amicizia, le differenze tra classi sociali, l’onore, la vendetta, i segreti e la seduzione sono al centro del romanzo “I Tre Moschettieri” e sono temi ancora attuali nel XXI secolo. Ciò che personalmente mi colpisce dei personaggi di Dumas è il loro modo di crescere ed evolvere continuamente di fronte agli eventi che affrontano. In particolare, un giovane come D’Artagnan che cerca di trovare la sua identità e un posto nel mondo, è di grande attualità per i nostri giovani, una generazione che mette fortemente in discussione i suoi riferimenti e modelli”.


Il tour parte da Isernia il 2 novembre 2024 (Auditorium Unità d’Italia) per proseguire il 6 e 7 dicembre al Teatro Team di Bari, il 20 dicembre al Palapartenope, Napoli; il 14 e 15 gennaio 2025 al Teatro Massimo, Pescara ; il 18 e 19 gennaio al PalaTerni, Terni; 30 e 31 gennaio al Teatro Golden di Palermo, 1 e 2 febbraio al Teatro Metropolitan, Catania; dal 15 al 23 febbraio (escluso il 17) al Teatro Nazionale di Milano; 28 febbraio, 1 e 2 marzo al Teatro Colosseo, Torino; dal 5 al 16 marzo (escluso il 10 marzo) al Teatro Brancaccio di Roma; 21 marzo al Teatro Verdi, Montecatini; 4 e 5 aprile al Teatro Europauditorium, Bologna.

Cinema, si gira Di niente e di nessuno: primo film di Cristina Ducci

Cinema, si gira Di niente e di nessuno: primo film di Cristina DucciRoma, 30 lug. (askanews) – Sono in corso a Torino e in Piemonte le riprese dell’opera prima di Cristina Ducci, “Di niente e di nessuno”, lungometraggio prodotto da Elodia Cinematografica, Kahuna Film e dalla società torinese Are Films di Fabrizio Cecioni, che cura anche la produzione esecutiva. Il progetto – le cui riprese tra Torino e Nichelino sono iniziate il 22 luglio e termineranno il prossimo 2 agosto – è realizzato con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte ed ha ricevuto il contributo del PR FESR Piemonte 2021 – 2027 – Bando “Piemonte Film TV Fund”.


Opera prima dell’attrice Cristina Ducci, “Di niente e di nessuno” – scritto dalla stessa regista insieme a Marco Borromei, Dario Levantino – è un film drammatico che mette al centro della vicenda le vite del giovane Rosario – interpretato da Leon Muraca – e della madre Maria – che avrà il volto di Manuela Ventura – sconvolte dal trasferimento in una nuova città e dalla necessità di emanciparsi da un padre e un marito violento, provando a ricostruire la propria identità. Le location utilizzate per le riprese – il quartiere Barriera di Milano dove vivono i protagonisti, quello della Crocetta e il centro cittadino, così come il centro sportivo Hesperia situato nel Comune di Nichelino, coinvolto grazie alla Rete regionale della Fondazione – diventano nel film teatro di conflitto e di crescita, riflettendo le sfide che gli attori devono superare per raggiungere i propri obiettivi. Un’ambientazione, quella tra centro e periferia cittadino, che da sfondo scenico assume un ruolo attivo capace di plasmare le identità e le esperienze dei protagonisti.


Forte anche la componente di professionisti locali impiegati sul set, pari quasi al 100% della troupe, dall’Organizzatore generale Stefano Masera al Direttore della fotografia Emanuele Pasquet, passando per la costumista Francesca Cibischino e lo scenografo Mario Scarzella, fino al montaggio che sarà affidato a Stefano Cravero. Nel cast artistico, a fianco di Vincenzo Ferrera – volto della serie “Mare fuori” – che interpreta il ruolo del padre Roberto, ci sono gli attori piemontesi Ivan Alovisio, nel ruolo di Mister La Rosa, e Antonella Delli Gatti, nel ruolo della Prof.ssa Vallone. Nel film la vita di Rosario e di sua madre Maria vengono sconvolte dal trasferimento in una nuova città. Mentre complesse dinamiche familiari si intrecciano squarciando un equilibrio già precario, i due dovranno emanciparsi da un padre e marito oppressivo e trovare la forza di ricostruire la propria identità.

Musica, dal 7 al 14 agosto il Locus Festival torna a Locorotondo

Musica, dal 7 al 14 agosto il Locus Festival torna a LocorotondoRoma, 30 lug. (askanews) – Dopo un viaggio musicale in tutta la Puglia costellato di sold out e più di 45.000 biglietti venduti a oggi, che hanno già reso questa edizione la più partecipata di sempre, dal 7 al 14 agosto il Locus Festival torna a Locorotondo, nel cuore della Valle d’Itria con la 20esima edizione. Tanti i concerti in programma a Masseria Ferragnano, con artisti di alto profilo mondiale, i migliori nomi della scena italiana e le più brillanti novità in circolazione: Bassolino, Channel One, Coco Maria, Cosmo, Daniela Pes, Deena Abdelwahed, Fat Freddy’s Drop, Fulminacci, I Hate My Village, Marco Castello, Meute, Nas, Okgiorgio, Sama’ Abdulhadi, Subsonica, Ty1, Tuppi and Moddi Mc e Yussef Dayes.


A questi si affiancano poi incontri e film nel centro di Locorotondo e i live a ingresso libero di Piazza Aldo Moro di Galliano e Kassa Overall. Si comincia mercoledì 7 agosto a Masseria Ferragnano con i Fat Freddy’s Drop, amatissima band neozelandese artefice di un connubio di reggae, soul, funk ed elettronica. Una festa imperdibile, corredata in chiusura dal dj-set in levare di Channel One, storico sound system del Carnevale di Notting Hill dal 1983. Nei giorni successivi ci si sposta in paese a Piazza Aldo Moro, dove andranno invece in scena due proposte internazionali a cura di Musical Box: giovedì 8 agosto si esibisce Galliano, un’icona britannica della club culture e dell’acid jazz come con la sua band, che ritorna sulla scena dopo 25 anni con un nuovo album in arrivo. Venerdì 9 agosto invece è il turno di Kassa Overall, musicista jazz, MC, cantante, produttore e batterista newyorchese, che fonde la sperimentazione d’avanguardia con le tecniche di produzione hip-hop per declinare il nesso tra jazz e hip-hop in direzioni non ancora tracciate.


Sabato 10 agosto alle ore 19:30, sempre in piazza Aldo Moro, verrà proiettato “Temporary Road – (Una) vita di Franco Battiato”, un ritratto confidenziale ed emozionante dedicato al grande Maestro, scomparso due anni fa e ospite di una delle prime edizioni del festival. La visione sarà introdotta da Carlo Massarini in un breve talk con la partecipazione dei Subsonica. A seguire ci si sposta in Masseria Ferragnano per una speciale Notte di San Lorenzo con una delle band italiane più amate: i Subsonica. Il gruppo torinese, fresco di pubblicazione del nuovo disco “Realtà aumentata”, ripercorre una carriera longeva attraverso le diverse tappe dell’incontro fra canzone ed elettronica nel nostro Paese che hanno saputo scrivere con originalità, da veri e propri precursori. In apertura, una fra le personalità più interessanti della scena musicale italiana: dalla Gallura, tutto il mondo sonoro esoterico fra elettronica e ambient di Daniela Pes, Targa Tenco 2023 come Miglior opera prima per “Spira”. Chiude la serata Deena Abdelwahed, produttrice e dj tunisina di stanza in Francia e rappresentante della musica araba più multiforme e contaminata con infinite sfumature di dance ed elettronica. Domenica 11 agosto ancora una proiezione cinematografica in Piazza Aldo Moro, sempre introdotta da Carlo Massarini e dal cantautore Renzo Rubino, con “DallAmeriCaruso. Il concerto perduto”, film documentario del 2023 diretto da Walter Veltroni e realizzato grazie a filmati integrali ritrovati del concerto dell’artista bolognese al Village Gate di New York del 1986. A Masseria Ferragnano, invece, si prosegue con il batterista londinese Yussef Dayes, da anni fra i protagonisti più brillanti della nuova scena jazz inglese e reduce dalla pubblicazione di un album manifesto nel 2023 come “Black Classical Music”. Nella stessa serata, fresche sonorità anche dall’Italia con il viaggio sonoro libero e imprevedibile, visionario e travolgente degli I Hate My Village, il supergruppo composto da Adriano Viterbini (Bud Spencer Blues Explosion), Fabio Rondanini (Calibro 35, Afterhours), Alberto Ferrari (Verdena) e Marco Fasolo (Jennifer Gentle) con il loro nuovo album ‘Nevermind The Tempo’, e il sound partenopeo fra Mediterraneo e malinconia di Bassolino. In chiusura, il dj-set a cavallo fra Caraibi, Centro e Sud America con Coco Maria, artista nativa del Messico cresciuta fra Londra e Berlino e punto di riferimento per la musica latina più effervescente.


Lunedì 12 agosto il Locus Festival scrive la storia con Nas, da decenni nel pantheon del rap mondiale e ispiratore del claim 2024 del festival, It Was Written. Sul palco di Masseria Ferragnano, il rapper di New York celebrerà il trentennale dall’uscita di “Illmatic”, ampiamente considerato uno dei più grandi e influenti album hip hop di tutti i tempi. Un appuntamento con un vero e proprio monumento della cultura urban, che sarà introdotto dai vinili del dj salernitano TY1 e dall’accoppiata tutta pugliese composta dal barese DJ Tuppi e dal tarantino Moddi MC, membri della seminale Pooglia Tribe. Si continua in Masseria anche martedì 13 agosto con uno dei nomi più amati della nuova canzone italiana: Fulminacci. Nonostante la giovane età, l’artista romano ha raggiunto rapidamente il successo grazie a canzoni sincere e a una scrittura divertente e coinvolgente, passando anche per il Festival di Sanremo nel 2021, palco su cui è tornato anche quest’anno come ospite di Gazzelle. Il suo ultimo disco “Infinito+1” è un ulteriore tassello del suo incredibile percorso cantautorale. Nella stessa sera, sul palco del Locus presenterà il suo nuovo disco “Pezzi della sera” l’artista siracusano Marco Castello, fra i più esuberanti artefici del cantautorato siciliano e membro de La Comitiva, la backing-band del norvegese Erlend Oye dei Kings of Convenience. Chiuderà la serata il producer bergamasco okgiorgio, già membro degli Iside e autore di un connubio di dance, post-dubstep e future garage, con un pizzico d’amore per la tradizione musicale italiana.


Chiude il festival la serata di pre-Ferragosto di mercoledì 14 ancora una volta all’insegna dell’incontro tra suoni internazionali e protagonisti della scena musicale italiana. A Masseria Ferragnano arrivano in marcia i Meute, la “techno marching band” nata fra le strade del quartiere anticonformista di St. Pauli ad Amburgo e rapidamente diventata un vero e proprio fenomeno mondiale. Il collettivo di ottoni presenterà al Locus il quarto album “Empor”, pubblicato a febbraio. Un concerto a cui sarà impossibile resistere, così come non si potrà non farsi ammaliare dall’acclamatissimo live di Cosmo: dopo un tour sold-out primaverile, l’artista di Ivrea porta la sua festa di liberazione in Puglia con le tracce del suo nuovo disco “Sulle ali del cavallo bianco”. Chiuderà la serata e il festival l’incisiva dj e attivista palestinese Sama’ Abdulhadi, per una notte tutta da ballare con la sua techno minimale e musicale al contempo. Prosegue poi fino al 20 ottobre 2024 la mostra “Andy Warhol. Life, Pop & Rock” ad Alberobello, che suggella il matrimonio tra il festival e la città dei trulli. Organizzata da Bass Culture srl e Rjma Progetti culturali, con il patrocinio del Comune di Alberobello e in collaborazione con l’Associazione Locus Festival, la mostra ospita un’ampia selezione di circa 150 opere provenienti da collezioni private e ripercorre tutta l’evoluzione artistica e umana di uno dei più grandi protagonisti dell’arte del nostro tempo, uno dei più poliedrici e influenti, dei più amati e discussi. Il ventennale del Locus verrà poi sigillato da un ultimo grande evento l’8 ottobre allo storico Teatro Petruzzelli di Bari: dopo l’affetto dimostrato dalla città di Bari nella memorabile esibizione al Locus festival la scorsa estate, torna nel capoluogo pugliese per la prima data del nuovo tour italiano Robert Plant con il progetto Saving Grace, insieme a Suzi Dian (voce), Oli Jefferson (percussioni), Tony Kelsey (mandolino, baritono e chitarre acustiche), e Matt Worley (banjo, chitarre acustiche e baritono, cuatro). Un viaggio musicale tra folk, spiritual e blues, ispirato al paesaggio onirico delle marce gallesi, alla scoperta delle influenze musicali di uno dei frontman più iconici della storia della musica.

Clip Portofino, primo premio al controtenore svizzero Hauser

Clip Portofino, primo premio al controtenore svizzero HauserRoma, 29 lug. (askanews) – Con la vittoria del ventisettenne controtenore svizzero Elmar Hauser, già in brillante carriera nei migliori teatri tedeschi, si chiude la decima edizione di Clip Portofino, coronata dal grand gala di domenica 28 luglio nella bellissima Piazzetta di Portofino gremita di ospiti internazionali, donatori, partners e sponsor della manifestazione e alla presenza del Sindaco di Genova Marco Bucci. Con 10 finalisti da tutto il mondo sul palco in arie da Mozart a Strauss, l’Orchestra del Teatro del Carlo Felice di Genova diretta da Enrico Fagone e con il Premio Paganini ’23 Simon Zhu con un Capriccio di Paganini e il Rondò Capriccioso di Saint-Saëns, la grande festa delle voci di domani si è confermata un momento irrinunciabile dell’estate ligure e un appuntamento di livello mondiale per gli appassionati d’opera.


Interessante la presenza di ben cinque baritoni in finale, di cui quattro italiani tutti premiati, per una vocalità ultimamente rara e ora finalmente in evidente controtendenza. Inoltre con una netta prevalenza under 30 nella rosa dei finalisti e dei vincitori, Clip Portofino si conferma uno dei concorsi più giovani del settore, nonché uno dei migliori osservatorii del nuovo canto lirico dai paesi emergenti, quest’anno rappresentati dai vincitori Isabela Diaz, soprano dal Cile, il baritono ucraino Oleh Lebedyev e dal tenore croato Tomislav Jukic. I vincitori sono: primo premio Elmar Hauser, controtenore – Svizzera – 27 anni Secondo premio Matteo Mancini, baritono – Italia – 25 anni Terzo premio ex equo Matteo Torcaso, baritono – Italia – 30 anni Terzo premio ex aequo Davide Piva, baritono – Italia – 30 anni Under 25 Aitana Sanz Pérez, soprano – Spagna – 24 anni Premio voce feminile Isabela Diaz, soprano – Cile – 29 anni Premio cantante italiano Matteo Guerzè, baritono – Italia – 27 anni Premio tenore emergente Tomislav Jukic Semifinalista, tenore – Croazia – 24 anni


Premio Eva Kleinitz Kelsey Lauritano, mezzosoprano USA – 30 anni Isabela Diaz, soprano – Cile – 29 anni Oleh Lebedyev, baritono – Ucraina – 29 anni Marlen Bieber, mezzosoprano – Germania – 28 anni Francesco Daniel Donati, Direttore Artistico di Clip, ha dichiarato: “Arrivare alla decima edizione con una finale di questa qualità è per me un regalo e una grande emozione. All’inizio di questa avventura avevo il sogno di creare in Italia un concorso internazionale di alto livello, trasparente e immerso nella bellezza. Il risultato raggiunto oggi va oltre le mie aspettative e i nostri cantanti fanno grandi carriere, portando CLIP nei teatri di tutto il mondo.”