Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Max Pezzali ci prende gusto e annuncia 3 nuove date a Milano

Max Pezzali ci prende gusto e annuncia 3 nuove date a MilanoMilano, 4 lug. (askanews) – Max Pezzali, la festa continua! Arriva Max Forever – Questo Forum non è un Albergo, tre date all’Unipol Forum di Milano che si terranno il 28, 29 e 30 dicembre 2024, prodotte e organizzate da Vivo Concerti.


Max Pezzali ci prende dunque gusto ed è inarrestabile. Dopo il primo primo tour negli stadi Max Forever, che ha registrato il tutto esaurito per la data di Trieste, oltre 38 mila persone allo Stadio Olimpico di Torino, oltre 63mila allo Stadio Olimpico di Roma e oltre 168 mila con la tripletta allo Stadio San Siro di Milano, Milano accoglierà nuovamente l’artista, diventando la casa dei suoi nuovi concerti. Da Sei Fantastica, ad Hanno Ucciso L’uomo Ragno fino ad arrivare a La dura legge del gol, Sei un mito e La regina delle celebrità, l’Unipol Forum si riempirà di quei colori, gioia e allegria che solo i concerti di Max Pezzali sono in grado di offrire, in uno nuovo show completamente rinnovato.


Fenomeno senza tempo della cultura pop italiana – i cui testi e parole sono diventati memoria collettiva e colonna sonora della vita di almeno tre generazioni – Max Pezzali è uno degli artisti di maggior successo per i concerti dal vivo. Dopo la stagione live 2022/2023 – un doppio appuntamento allo stadio San Siro, un tour invernale di oltre 30 date interamente sold out nei palazzetti e un travolgente Circo Massimo – che ha totalizzando in tutto oltre 520mila presenze – e il suo primo tour stadi tuttora in corso, Max Pezzali torna con tre date invernali pensate appositamente per entrare ancora di più nel cuore di pubblico e lasciare un’impronta indelebile in chiunque lo venga ad ascoltare.


Questo venerdì 5 luglio, inoltre, usciranno tre remix del singolo “Discoteche Abbandonate” (uscito il 15 aprile 2024), che vedranno la straordinaria collaborazione di Albertino e Mario Fargetta, Datura e Matteo Sala e Franco Moiraghi. I biglietti per Max Forever – Questo Forum non è un Albergo sono in vendita online su www.vivoconcerti.com da venerdì 05 luglio 2024 alle ore 14:00 e in tutti i punti vendita autorizzati da mercoledì 10 luglio 2024 alle ore 11:00.

Musica, a Livorno torna il Mascagni Festival

Musica, a Livorno torna il Mascagni FestivalMilano, 4 lug. (askanews) – Livorno ancora una volta diventa palcoscenico a cielo aperto per il Mascagni Festival, l’importante rassegna internazionale in programma dal 2 agosto al 29 settembre dedicata alle opere e alla vita del compositore Pietro Mascagni, dipartimento della Fondazione Teatro Goldoni con la direzione artistica di Marco Voleri. Un Festival cresciuto anno dopo anno, fino ad arrivare a questa quinta edizione. Si parte il 2 agosto, con una giornata molto speciale, che coinvolgerà tutta la città labronica, il “Mascagni day”, in omaggio al compositore livornese nell’anniversario della sua scomparsa che avvenne a Roma, 2 agosto 1945: dalle 9 del mattino fino alla sera alle 19 in diversi luoghi iconici della città, come il Cimitero della Misericordia, il Mercato delle Vettovaglie, Villa Mimbelli, l’Acquario cittadino, e naturalmente Terrazza Mascagni, si alterneranno diverse esibizioni musicali che ripercorreranno le più celebri arie delle opere mascagnane, e che andranno a coinvolgere anche gli studenti delle scuole di Livorno.


L’inizio ufficiale del Festival invece la sera alle 20:30 nella storica Fortezza Vecchia, dove andrà in scena il dramma di Cavalleria rusticanavisto attraverso gli occhi di Santuzza, che vive l’orgoglio di un amore ferito e tradito, la disperazione di una donna che ha perso il proprio uomo, la cupezza di un giorno senza sole, il timore di non riuscire più ad essere felice. È il reading teatrale “Relazioni Pericolose”, interpretato dalla grande attrice Stefania Sandrelli. Questo spettacolo, in prima assoluta,sarà parte integrante della manifestazione “Effetto Venezia”, l’originale ed importante manifestazione estiva labronica che quest’anno sarà dedicata al tema del cinema, organizzata da Fondazione LEM. E anche quest’anno l’incantevole cornice della Terrazza Mascagni ospiterà alcuni degli eventi principali del Festival: il primo è per il 23 agosto con Amici di Bohème. Nel cuore della fervente Italia musicale del XIX secolo, due giovani talenti, Pietro Mascagni e Giacomo Puccini, si incontrarono al conservatorio di Milano, dando vita a un’amicizia che avrebbe segnato la storia della musica italiana. In scena Pietro Mascagni sarà interpretato dall’attore Alessio Boni, mentre Marcello Prayervestirà i panni di Giacomo Puccini. Spazio alla contaminazione pop nella serata del 24 agosto, con l’atteso concerto della cantante romana Noemi. Altro appuntamento da segnalare quello del 25 agosto con la Banda dell’Esercito Militare Italiano diretta dal M° Magg. Filippo Cangiamila, che renderà omaggio al genio di Pietro Mascagni e alla città con ardenti arrangiamenti veristi. Quest’evento segna un’eccezionale occasione per celebrare il 60esimo anniversario della fondazione della Banda, nata nel 1964, complesso musicale istituzionale rappresentativo della Forza Armata.


“L’edizione 2024 del Mascagni Festival celebra un significativo traguardo: cinque anni di attività. – spiega il direttore artistico Marco Voleri – Durante questo periodo, il Festival è cresciuto, si è evoluto e ha rafforzato il suo legame con il territorio livornese, affermandosi come un’importante realtà culturale a livello nazionale e internazionale dedicata al compositore labronico. In questi cinque anni abbiamo lavorato incessantemente per costruire ponti tra passato, presente e futuro, tra la musica di Mascagni e le nuove generazioni: la Mascagni Academy, giunta alla sua quarta edizione, è l’esempio di come giovani artisti provenienti dal tutto il mondo per perfezionarsi nel repertorio della giovane scuola italiana debutteranno nel festival dopo il percorso formativo svolto al Teatro Goldoni. Il Mascagni Festival è la prova che la cultura può essere motore di sviluppo, coesione sociale e dialogo internazionale”.

Cinema, 18 attrici italiane nel nuovo film di Ozpetek “Diamanti”

Cinema, 18 attrici italiane nel nuovo film di Ozpetek “Diamanti”Roma, 4 lug. (askanews) – Sono iniziate lo scorso primo luglio le riprese del nuovo film di Ferzan Ozpetek dal titolo “Diamanti”, il quindicesimo del regista, con un cast che ha tra le protagoniste 18 attrici italiane.


Prodotto da Greenboo Production di Marco Belardi, in collaborazione con Vision Distribution e in co-produzione con Faros Film, sarà girato interamente a Roma e le riprese si protrarranno fino alla fine di agosto. Ambientato nel presente e negli anni ’70, sceneggiato da Carlotta Corradi, Elisa Casseri e dallo stesso Ferzan Ozpetek, il film racconta fatti di vita e vicende amorose di un gruppo di donne che ruota attorno a una grande sartoria di cinema diretta da due sorelle tanto diverse quanto legate.


Nel cast Luisa Ranieri e Jasmine Trinca, Sara Bosi, Loredana Cannata, Geppi Cucciari, Anna Ferzetti, Aurora Giovinazzo, Nicole Grimaudo, Milena Mancini, Paola Minaccioni, Elena Sofia Ricci, Lunetta Savino, Vanessa Scalera, Carla Signoris, Kasia Smutniak, Mara Venier, Giselda Volodi, Milena Vukotic, Stefano Accorsi, Luca Barbarossa, Vinicio Marchioni, Valerio Morigi, Edoardo Purgatori, Carmine Recano. Un regista convoca le sue attrici preferite, quelle con cui ha lavorato e quelle che ha amato. Vuole fare un film sulle donne ma non svela molto: le osserva, prende spunto, si fa ispirare, finché il suo immaginario non le catapulta in un’altra epoca, in un passato dove il rumore delle macchine da cucire riempie un luogo di lavoro gestito e popolato da donne, dove gli uomini hanno piccoli ruoli marginali e il cinema può essere raccontato da un altro punto di vista: quello del costume. Tra solitudini, passioni, ansie, mancanze strazianti e legami indissolubili, realtà e finzione si compenetrano, così come la vita delle attrici con quella dei personaggi, la competizione con la sorellanza, il visibile con l’invisibile.

Cinema, “Ozi” prodotto da DiCaprio a Giffoni e in sala a settembre

Cinema, “Ozi” prodotto da DiCaprio a Giffoni e in sala a settembreRoma, 4 lug. (askanews) – Verrà presentato in anteprima il 22 luglio al Giffoni Film Festival nella sezione Premiere fuori concorso il film d’animazione “Ozi – La voce della foresta” di Tim Harper, distribuito al cinema da Notorious Pictures dal 19 settembre.


Il film, prodotto dalla star hollywoodiana Leonardo DiCaprio, noto per il suo impegno ecologista, è ambientato nella foresta pluviale e racconta la storia di Ozi, una giovane orangotango il cui habitat viene distrutto dall’uomo. Salvata da un gruppo di volontari, impara a comunicare con la lingua dei segni e diventa un’influencer. Un giorno per caso, scopre che i genitori potrebbero essere ancora vivi e parte alla loro ricerca, ma il paesaggio attorno a lei è cambiato: la deforestazione ha distrutto l’ambiente che lei conosceva. Ozi decide così che la sua nuova missione, oltre a quella di trovare i suoi genitori, è far sapere al mondo cosa sta succedendo nella foresta pluviale. “Ozi – La Voce della Foresta” è un film che attraverso un racconto avvincente e un linguaggio capace di parlare ad un pubblico più giovane, ma non solo, affronta tematiche dall’enorme rilevanza sociale e di estrema attualità, come quella ambientalista. Il film è un vero e proprio invito a lottare per un mondo e un futuro più sostenibile, impegnandosi ogni giorno per fare la differenza.


Utilizzando acuti espedienti narrativi, infatti, la storia mette in luce le sfide affrontate dagli animali quando il loro habitat viene distrutto, offrendo una prospettiva diversa sulla difficile situazione ambientale e riflettendo sulla relazione con la natura e sull’importanza di preservarla.

In libreria “Musicarelli-L’Italia degli anni ’60 nei film musicali”

In libreria “Musicarelli-L’Italia degli anni ’60 nei film musicali”Milano, 4 lug. (askanews) – I musicarelli sono stati un genere cinematografico specifico degli anni Sessanta italiani. Pur nella loro ingenuità e semplicità di scrittura e realizzazione, questi film, girati tra il 1959 e il 1970, rappresentano con precisione quel decennio: quello del boom economico e della rivoluzione nei costumi.


Girati in poco tempo, con trame spesso ripetitive, erano l’occasione perfetta per amplificare il successo di un cantante, di una canzone, di un genere musicale. Antesignani dei videoclip, le loro radici affondavano nella tradizione del melodramma italiano, ma la costruzione delle storie e la popolarità dei protagonisti, ne hanno fatto un autentico fenomeno di costume. Il libro di Marta Cagnola e Simone Fattori “Musicarelli-L’Italia degli anni ’60 nei film musicali” Vololibero Edizioni, fa luce su questo fenomeno. Attraverso l’analisi di oltre 70 pellicole, estrapolandone i temi ricorrenti, il volume racconta l’anima più popolare dei celebrati anni Sessanta. Dalla politica alla televisione, dalla discografia al Festival di Sanremo, fino allo scontro generazionale e all’immagine della donna, per concludere con la discografia, la pubblicità e… il servizio militare; tutto è affrontato con competenza ma anche con un tocco di leggerezza. Con interviste esclusive alle star indiscusse di quell’epopea: Rita Pavone, Laura Efrikian, Al Bano, Bobby Solo, Mal, Shel Shapiro, Giacomo Agostini, Mario Tessuto, Orietta Berti e Iva Zanicchi. Contiene le schede di tutti i film trattati e una playlist con 60 brani tra i più significativi, con relativo QR-CODE che rimanda al loro ascolto.

Cinema, nel listino 01 Ron Howard, Siani-Pieraccioni e Amelio

Cinema, nel listino 01 Ron Howard, Siani-Pieraccioni e AmelioRoma, 3 lug. (askanews) – Si è svolta questa mattina alle Ciné – Giornate di Cinema di Riccione la Convention di 01 Distribution per il lancio del nuovo Listino 2024/2025. Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema, ha illustrato i film della prossima stagione cinematografica tra cui ci sono tra gli altri “Napoli – New york” di Gabriele Salvatores con Pierfrancesco Favino, il nuovo film di Michele Placido, “Eterno Visionario” e quello di Marco Tullio Giordana “La vita accanto”. E ancora “Fuori” di Mario Martone, con Valeria Golino, Matilda De Angelis, Elodie; “Sugar Bandits” di Stefano Sollima con Will Smith, “Campo di battaglia” di Gianni Amelio, “Il tempo che ci vuole” di Francesca Comencini, “Fino alla fine” di Gabriele Muccino e “Eden” di Ron Howard.


“È stato un anno molto interessante, un anno che ha riportato al cinema il grande pubblico dei blockbuster, ma anche un anno estremamente positivo per i risultati rilevanti del cinema di qualità italiano ed internazionale – ha dichiarato Del Brocco – 01 ha chiuso il primo semestre 2024 con una quota di mercato del 10%, un dato importante che ci rende fiduciosi rispetto al futuro, anche grazie al listino che stiamo per presentare, composto da film solidi, con molte opere che vanno in profondità e caratterizzate da un’elevata qualità produttiva”. Un listino con un mix di titoli italiani e internazionali, ha spiegato l’ad di Rai Cinema: “Per quest’anno gli aggettivi che ho scelto sono due: un listino prezioso ed unico. Puntiamo, come sempre, ad aumentare il livello della qualità produttiva, obiettivo che Rai Cinema persegue grazie al pluralismo produttivo e alle virtuose collaborazioni che instaura, per offrire un cinema dalla narrazione coinvolgente, capace di raccontare il presente attraverso gli occhi di grandi autrici e autori o con quelli di registe e registi emergenti. Quest’anno c’è un elemento comune che lega i nostri film, seppur così diversi tra loro. Il racconto della realtà che ci circonda passa per la storia. La nostra Storia. Nel listino 24/25 è infatti possibile tracciare un’immaginaria linea del tempo che tocca ad una ad una le opere proposte, partendo dal Risorgimento fino ai giorni nostri”.


“Non è un caso che in questo momento storico, per certi aspetti così incerto, si avverta la necessità di ripartire dalla ricerca della propria identità. Forse anche per questo i diversi autori, inconsapevolmente coerenti fra loro, hanno rivolto lo sguardo al passato per sviluppare il racconto di tematiche più che mai contemporanee che, oltre a intrattenere, puntano a stimolare il motore culturale del Paese” ha detto Del Brocco. “Da sempre il cinema anticipa o raccoglie lo spirito del tempo, e ora osserviamo come lo sguardo di alcuni dei nostri autori avverta la necessità di posarsi sulla nostra Storia più o meno recente. In questo listino troviamo gli echi di questa riflessione, sarà interessante osservare come risponderà il pubblico. Dalla spedizione dei Mille arriviamo alla Grande Guerra, per poi giungere agli anni ’30 con un premio Nobel italiano, e poi all’immediato dopoguerra della Seconda Guerra Mondiale, attraverseremo una storia personale degli anni ’60 che riguarda da vicino il cinema italiano, percorreremo una parte della vita di una figura femminile iconica degli anni ’70-’80, fino a temi come l’emancipazione femminile e il diritto di essere diverso negli anni ’80 e ’90, per poi infine arrivare a temi vicini alla Mafia contemporanea”.


“Ma molti film parleranno anche d’amore, raccontati con linguaggi e generi diversi spaziando dalla commedia al dramma, dal crime fino ad arrivare addirittura alla narrazione più epica, con il ritorno di Ulisse ad Itaca dal suo amore. E infine non può mancare la grande commedia di Natale (“Io e te dobbiamo parlare) che vede per la prima volta insieme i due talenti comici di Alessandro Siani e Leonardo Pieraccioni”.

I Ricchi e Poveri escono con “Pero no toda la vida”

I Ricchi e Poveri escono con “Pero no toda la vida”Milano, 3 lug. (askanews) – Amatissimi e seguiti in tutto il mondo, i Ricchi e Poveri celebrano il meraviglioso successo della hit “Ma non tutta la vita” (DM Produzioni su licenza Carosello Records) con una versione inedita in lingua spagnola del brano: “Pero no toda la vida”, in uscita venerdì 12 luglio, sarà presentata per la prima volta il 5 luglio a Madrid durante le celebrazioni del Pride di Madrid (MADO24 – Madrid Orgullo) e disponibile in anteprima su TikTok a partire da sabato 6 luglio, il giorno dopo la loro esibizione. Proprio su questa piattaforma i Ricchi e Poveri hanno conquistato un pubblico sempre più giovane e ampio, ottenendo risultati sorprendenti con oltre 360.000 creazioni e 670.000.000 di views con la sola canzone presentata all’ultimo Festival di Sanremo. Un vero e proprio fenomeno cult attestato dagli oltre 50 milioni di ascolti nel solo territorio italiano.


La loro musica dispensa brio, giocosità e messaggi d’amore universali, capaci di intercettare la contemporaneità, come nel singolo estivo “Aria”, fiaba moderna nella quale non solo “la regina batte il re” ma rivendica la sua libertà nella fluidità dell’aria e dei rapporti tanto da essere divenuta nel tempo la colonna sonora di una delle comunità più colorate di sempre. Dopo l’ovazione ricevuta al Milano Pride di sabato scorso e l’apertura del Padova Pride Village Virgo, Angelo e Angela parteciperanno con una loro perfomance a uno dei Pride più significativi e apprezzati di tutto il mondo, venerdì 5 luglio in Plaza de España a Madrid. Un invito che testimonia il grande amore del pubblico spagnolo e della comunità LGBTQ+ nei confronti dei Ricchi e Poveri che per l’occasione presentano in anteprima “Pero no toda la vida”, versione spagnola inedita della loro hit sanremese (scritta da Edwyn Clark Roberts, Cheope e Stefano Marletta), adattata da Mila Ortiz. Non hanno mai smesso di esibirsi in tutto il mondo: negli scorsi mesi hanno fatto tappa in Mongolia (Ulan Bator), Moldavia (Chisinau), Romania (Bucarest), Uzbekistan (Samarcanda), Germania (Norimberga), Kazakistan (Almaty), Estonia (Haapsalu), Australia (Melbourne e Sidney), Georgia (Tbilisi e Batumi), unendo popoli e generazioni con la loro musica. “Sarà perché ti amo” è infatti uno dei brani italiani più conosciuti nel mondo, che vanta oltre 250.000.000 di stream nella versione italiana e ben 80.000.000 nella versione spagnola (“Serà porque te amo”). Una canzone iconica che è stata adottata spesso dal mondo dello sport come colonna sonora di tante manifestazioni e società sportive nazionali e internazionali, impiegata per i festeggiamenti della vittoria di Jannik Sinner e Sofia Goggia. Di recente è stata anche cantata a sorpresa dall’attore americano Russell Crowe nei suoi concerti italiani. Dopo i sold out dell’anteprima teatrale, inizia oggi 3 luglio da Mirano (VE) il Ricchi e Poveri Summer tour, prodotto da DM Produzioni, una coinvolgente festa popolare che ripercorrerà oltre 50 anni di carriera sino ai singoli più recenti. Uno spettacolo travolgente e colorato in cui la storia si intreccia alla contemporaneità attraverso un repertorio di grandi successi, tra i quali: La prima cosa bella, Che sarà, Mamma Maria, Voulez vous danser, Se m’innamoro e Sarà perché ti amo. RTL 102.5 è la Radio Ufficiale del Tour.

Zucchero domani a San Siro, poi al via il tour mondiale

Zucchero domani a San Siro, poi al via il tour mondialeMilano, 3 lug. (askanews) – Domani, giovedì 4 luglio, alle ore 20.30 Zucchero “Sugar” Fornaciari infiammerà il palco dello Stadio San Siro di Milano per l’ultima data del tour italiano negli stadi “Overdose d’amore”.


La contagiosa energia di Zucchero e le sue canzoni saranno le protagoniste di una serata indimenticabile. Sarà l’occasione per assistere a uno spettacolo mozzafiato ricco di sorprese e di musica dal vivo con la sua fedele super band internazionale composta da Polo Jones (Musical director, bass), Kat Dyson (guitars, bvs), Peter Vettese (hammond, piano and synth), Mario Schilirò (guitars), Adriano Molinari (drums), Nicola Peruch (keyboards), Monica Mz Carter (drums, percussions), James Thompson (horns, bvs), Lazaro Amauri Oviedo Dilout (horns), Carlos Minoso (horns) e Oma Jali (backing vocals). Il tour internazionale “Overdose D’Amore World Tour” ha debuttato lo scorso marzo alla Royal Albert Hall di Londra con 3 date di grande successo e, dopo le 5 date italiane di Udine, Bologna, Messina, Pescara e Milano, prosegue in Europa e in America del Sud. È in radio e in digitale “Overdose d’amore 2024” (EMI / Universal Music Italia – Columbia / Sony Music Italy), la versione di Salmo del celebre brano di Zucchero “Sugar” Fornaciari.

Cinema, a Locarno 77 da Cognetti alla proiezione speciale di E.T.

Cinema, a Locarno 77 da Cognetti alla proiezione speciale di E.T.Roma, 3 lug. (askanews) – Si terrà dal 7 al 17 agosto la 77esima edizione del Locarno Film Festival. “Fiore mio”, l’atteso documentario dell’acclamato scrittore italiano Paolo Cognetti, debutterà in prima mondiale martedì 6 agosto alle 21.15 in Piazza Grande, per l’appuntamento Prefestival a ingresso libero presentato da UBS. Riprendendo alcuni dei temi affrontati ne “Le otto montagne”, da cui Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeersch hanno tratto l’omonimo film di grande successo presentato a Cannes, il primo lungometraggio di Cognetti racconta del suo profondo amore per il Monte Rosa, intrecciando incontri, dialoghi e riflessioni personali con immagini spettacolari delle sue escursioni sul massiccio alpino. Il film sarà distribuito nei cinema di tutto il mondo e uscirà in Italia il 25, 26 e 27 novembre.


Il giorno successivo, il 7 agosto alle 15.30 al Palexpo (FEVI), l’Orchestra della Svizzera italiana (OSI) sarà protagonista di un altro dei concerti d’apertura del Festival: come negli anni precedenti, verrà proiettato un classico del cinema muto con musiche dal vivo eseguite dall’OSI. Il titolo di quest’anno – “The Crowd” (1928) di King Vidor – è stato a lungo considerato da molti cinefili come l’apice dell’era del muto, quasi un concentrato simbolico di tutti gli elementi che hanno reso quel periodo della storia del cinema così ricco. La colonna sonora che l’OSI eseguirà durante la proiezione è opera di Carl Davis, celebre compositore britannico scomparso l’anno scorso. Grazie a la Mobiliare, domenica 4 agosto alle 21.15 in Piazza Grande le famiglie e il pubblico più giovane del Locarno Film Festival avranno l’occasione di vedere sul grande schermo, sempre gratuitamente, la versione italiana di “E.T. l’extra-terrestre” di Steven Spielberg, che inaugurerà la selezione dei Locarno Kids Screenings. Durante il Festival, il Vision Award Ticinomoda verrà conferito a Ben Burtt, sound designer a cui è riconosciuto il merito di aver trovato l’indimenticabile voce originale di E.T.; durante la lavorazione del film, infatti, Burtt si era imbattuto in una fumatrice accanita e le aveva chiesto di pronunciare l’immortale frase “E.T. telefono casa!”. Il resto è storia.

Cinema, “Fiore mio” di Paolo Cognetti in anteprima a Locarno 77

Cinema, “Fiore mio” di Paolo Cognetti in anteprima a Locarno 77Roma, 3 lug. (askanews) – “Fiore mio”, il primo film scritto, diretto e interpretato da Paolo Cognetti, verrà presentato in anteprima mondiale alla 77esima edizione del Locarno Film Festival come evento di preapertura il 6 agosto in Piazza Grande.


Dopo il successo de “Le otto montagne”, tratto dal suo omonimo romanzo e diretto da Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch, vincitore del Premio della Giuria a Cannes 2022, Paolo Cognetti arriva al cinema il 25, 26 e 27 novembre con un nuovo titolo, prodotto da Samarcanda Film, Nexo Studios, Harald House e EDI Effetti Digitali Italiani, con il sostegno della Film Commission Vallée d’Aoste. “Fiore mio”, che dopo l’uscita italiana sarà distribuito in tutto il mondo da Nexo Studios, racconta il tema più viscerale della poetica di Cognetti: quella montagna che l’autore ha esplorato anche nel documentario “Sogni di Grande Nord” diretto da Dario Acocella, dove ha seguito le tracce del Christopher McCandless di “Into the Wild” negli incredibili e remoti scenari dell’Alaska. Questa volta il viaggio di Paolo Cognetti si fa più vicino allo spettatore e racconta, in modo intimo, introspettivo e mai scontato, la sua montagna: il Monte Rosa, un luogo geografico ma soprattutto un luogo del sentire e un luogo della comprensione di quanto abbiamo intorno.


Quando nell’estate del 2022 l’Italia viene prosciugata dalla siccità, Cognetti assiste per la prima volta all’esaurimento della sorgente della sua casa a Estoul, piccolo borgo posto a 1700 metri di quota che sovrasta la vallata di Brusson. Questo avvenimento lo sconvolge profondamente, tanto da far nascere in lui l’idea di voler raccontare la bellezza delle sue montagne, dei paesaggi e dei ghiacciai ormai destinati a sparire o cambiare per sempre a causa del cambiamento climatico. Cognetti racconta così la sua montagna sulla falsariga de “Le 36 vedute del monte Fuji” di Hokusai, un’opera in cui l’artista giapponese ritrasse il Fuji cambiando continuamente i punti di vista e raccontando la vita che scorre a vari livelli: sui suoi fianchi, nelle valli sottostanti, sulla vetta ma anche nelle città più vicine da dove ancora è visibile, lontano, oltre la nebbia dell’inquinamento, il profilo maestoso della montagna. Nel suo viaggio sul Monte Rosa Cognetti non è solo. Con lui ci sono il direttore della fotografia Ruben Impens, conosciuto sul set de “Le otto montagne” e che firma anche la fotografia di “Fiore Mio”, e le persone incontrate durante questo viaggio. Come l’amico di una vita Remigio, nato e cresciuto in val d’Ayas, di cui conosce ogni luogo e custodisce la memoria. Ci sono Arturo Squinobal, una vita dedicata alle montagne e un volto che ne ricorda le tracce, e sua figlia Marta, che Paolo conosce sin dall’infanzia e che ha trasformato l’Orestes Huette nel primo e unico rifugio vegano delle Alpi. E ancora ci sono Corinne e Mia, donne dei rifugi che accolgono i viandanti con il sorriso caloroso e rilassato di chi ama ciò che fa. C’è il silenzioso eppure tagliente Sete, sherpa d’alta quota che ha scalato tre Ottomila – Everest, Manaslu e Daulaghiri – e si divide tra Italia e Nepal: lavora qui d’estate e d’inverno, mentre in autunno e in primavera fa la guida per i trekking in Himalaya, dove ha moglie e figli. E poi c’è il cane Laki, inseparabile compagno di camminate.


A chiudere il viaggio la presenza preziosa del cantautore Vasco Brondi, amico fraterno di Cognetti e in questa occasione, per la prima volta, al lavoro su un’intera colonna sonora. Per il film, oltre alle musiche originali, Brondi ha scritto e interpretato una nuova canzone, “Ascoltare gli alberi”, che chiuderà il documentario. “Fiore mio”, la traccia presente nel finale del film e che ne ha ispirato il titolo, è invece da tempo una delle canzoni più popolari di Andrea Laszlo De Simone, cantautore e musicista torinese che ha vinto il Premio César 2024 per la Migliore Musica Originale di Animal Kingdom (Le Règne Animal), divenendo il primo italiano ad aggiudicarsi questo prestigioso premio.