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Cinema, serate evento a Roma per uscita di Leggere Lolita a Teheran

Cinema, serate evento a Roma per uscita di Leggere Lolita a TeheranRoma, 18 nov. (askanews) – Sarà accompagnato da un serie di speciali serate evento, “Leggere Lolita a Teheran”, in sala dal 21 novembre distribuito da Filmclub Distribuzione, il film di Eran Riklis tratto dall’omonimo bestseller di Azar Nafisi (Adelphi) con Golshifteh Farahani che guida un formidabile cast femminile di cui fanno parte Zar Amir, Mina Kavani, Bahar Beihaghi, Isabella Nefar, Raha Rahbari, Lara Wolf, Catayoune Ahmadi.


Si comincia domani, 19 novembre, alla Casa delle Donne di Roma, con la serata “Aspettando Leggere Lolita a Teheran”, reading di brani del romanzo di Azar Nafisi delle attrici Barbara Chirchiarelli, Francesca Valtorta, Maria Pia Calzone, Lidia Vitale, Marilina Succo, Arianna Pozzoli, Noemi Brando, Gioia Salvatori, Valeria Bono. Il reading sarà seguito dall’anteprima del film a cui seguirà un dibattito con Zahra Tofigh dell’Associazione “Donne Libere Iraniane”, moderato da Andrea Morandi, direttore di Hot Corn. Si prosegue giovedì 21 novembre al Cinema Farnese (Roma) dove, dopo la proiezione delle 19.30 ci sarà un incontro con Parisa Nazari di Women Life Freedom for Peace and Justice con la giornalista, scrittrice e cineasta Nadia Pizzuti. Sempre giovedì 21 novembre, ma al Cinema Barberini (Roma), serata organizzata in collaborazione con l’Urban Book Club, dove la visione del film sarà seguita da un incontro di commento del libro da cui è tratto.


Al Cinema Farnese, venerdì 22, Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International, introdurrà la proiezione delle 19.30 e, dopo il film, ci sarà un intervento della giurista e attivista Zahra Toufigh dell’Associazione Donne Libere Iraniane. Sabato 22, sempre al Farnese, la proiezione serale del film sarà seguita da un intervento in collegamento video con il regista del film Eran Riklis. Lunedì 25, in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, ci saranno vari eventi e presenze in sala; tra cui, alla Casa delle Donne di Milano, saranno proiettati il trailer delle clip del film e seguirà un dibattito con delle attiviste iraniane.


Il film ha conquistato il Premio del Pubblico e il Premio Speciale della Giuria al Cast Femminile all’ultima Festa del Cinema di Roma. Girato in Italia, è una produzione Minerva Pictures e Rosamont con Rai Cinema, in coproduzione con United King Films, Topia Communication Production e Eran Riklis Production, prodotto da Marica Stocchi, Gianluca Curti, Moshe Edery, Santo Versace, Michael Sharfshtein, Eran Riklis. Nei due decenni successivi alla rivoluzione di Khomeini, mentre le strade e i campus di Teheran erano teatro di violenze, Azar Nafisi ha dovuto cimentarsi in un’impresa fra le più ardue: spiegare la letteratura dell’Occidente a ragazzi e ragazze esposti in maniera sempre crescente all’indottrinamento islamico. Quando le condizioni politiche e sociali non glielo consentono più, la professoressa Nafisi lascia l’insegnamento all’Università di Teheran e riunisce segretamente a casa sua sette delle sue studentesse più impegnate per leggere dei classici occidentali. Mentre i fondamentalisti prendono il controllo, queste giovani donne tolgono il velo, parlano delle loro speranze più intime, dei loro amori e delle loro delusioni, della loro femminilità e della loro ricerca di un posto in una società sempre più oppressiva. Leggendo Lolita a Teheran, celebrano il potere liberatorio della letteratura nell’Iran rivoluzionario e formano il loro futuro.


“Leggere Lolita a Teheran di Azar Nafisi – ha detto il regista Eran Riklis – con la sua rappresentazione delle relazioni umane e delle questioni politiche e globali, mi ha colpito profondamente. Ero assolutamente consapevole della complessità di raccontare una storia così intima di donne in Iran, eppure sapevo che si trattava di una sfida meravigliosa ed emozionante”.

Danza, torna nella Capitale “Tango to Rome”: dal 20 al 24 novembre

Danza, torna nella Capitale “Tango to Rome”: dal 20 al 24 novembreRoma, 18 nov. (askanews) – Dal 20 al 24 novembre torna a Roma “Tango to Rome”, manifestazione giunta alla sua quinta edizione che porta nella Capitale alcune stelle del tango internazionale. Per quattro giorni, lezioni, show, miloghe aperte a tutti, dai ballerini di tango esperti e professionisti, ai principianti.


Due le location, il The Living e l’Hotel Capannelle; si avrà l’opportunità di vedere dal vivo esibirsi e di iscriversi a una lezione con tre coppie di fama mondiale come Vanesa Villalba e Facundo Pinero, che hanno partecipato al Buenos Aires Tango Festival; i campioni mondiali Jonathan Saavedra e Clarisa Aragon e Sebastian Bolivar e Cynthia Palacios. Inoltre, tra i tanti a esibirsi, anche gli italiani Giulia Galante e Matteo Piscitelli, coppia di maestri di Roma, Pablo Garcia e Roberte Beccarini, Andrea Lomartire e Monica Di Pietro, Roberto Castrucci e Alessia Leoni, Denny Fernandez e Matilde Beccaria, Mariano Navone e Daniela Ayala, Andrea Angione e Claudia del Greco, Giampiero Cantone e Stefany Ortiz. Novità di questa edizione, la competione: dal 21 al 24 novembre si terrà la prima TangotoCup Rome in cui ballerini da tutto il mondo potranno competere in sette categorie: Tango Escenario, Tango Salon, Vals, Milonga, Tango Salon Senior, Musica di Juan D’Arienzo, Musica di Osvaldo Pugliese. Il “Tango To Rome” è una manifestazione gemellata con il “Tango To Istanbul” che si terrà dal 7 al 17 marzo 2025 e ha ormai raggiunto l’edizione numero 17.

”West Side Story”, musical-kolossal al Teatro Sistina dal 7 dicembre

”West Side Story”, musical-kolossal al Teatro Sistina dal 7 dicembreRoma, 18 nov. (askanews) – Acclamata dagli spettatori di tutto il mondo, la storia d’amore “per eccellenza” sta per infiammare il palco del Teatro Sistina: il Musical-Kolossal “West Side Story”, nella versione adattata per il pubblico italiano da Massimo Romeo Piparo che ne firma anche la regia, è pronto a debuttare sabato 7 dicembre a Roma, e si annuncia come una delle novità più attese dell’anno.


Con la colonna sonora composta da Bernstein, suonata dall’Orchestra dal vivo di 18 elementi diretta dal Maestro Emanuele Friello, ed oltre 30 artisti sul palco coreografati da Billy Mitchell, stella emergente del West End londinese, lo spettacolo vedrà protagonisti, nel ruolo di Tony, Luca Gaudiano (vincitore di Sanremo Giovani nel 2021 e della 13° edizione del varietà di Rai1 “Tale e Quale Show”) e in quello di Maria, Natalia Scarpolini, già nel cast di “Cats” di M.R. Piparo. Tratto dall’omonimo Musical che Arthur Laurents, Leonard Bernstein, Stephen Sondheim e Jerome Robbins crearono nel 1957 ispirandosi al “Romeo e Giulietta” di William Shakespeare, da cui poi nel 1961 venne realizzato anche il celebre film diretto dallo stesso Robbins con Robert Wise, questo autentico gioiello promette intense emozioni grazie anche ai suoi temi forti, come l’amore contrastato tra due giovani e la rivalità tra due gang contrapposte destinata a sfociare in tragedia.


In ormai quasi 70 anni di vita, “West Side Story” ha saputo parlare a ogni epoca e a tutte le età: una gloriosa carriera testimoniata da una lunga scia di successi di pubblico e critica, nonché dai tantissimi premi vinti. Se la commedia teatrale ottenne una strepitosa accoglienza a Broadway e a Londra, rimanendo sulle scene di fatto fino a oggi e continuando a essere rappresentato in numerosi revival, il film consacrò definitivamente il successo di questa storia appassionante, in cui l’amore e il coraggio si contrappongono alla violenza e all’intolleranza. La pellicola di Robbins e Wise infatti ottenne la candidatura a undici premi Oscar, vincendone dieci e diventando così il musical più premiato agli Academy Awards. “West Side Story” è stato anche il primo film a ottenere un doppio Oscar al miglior regista, per Wise e Robbins. Robbins fu inoltre insignito di un Oscar speciale per i suoi meriti in campo coreografico. Uno spettacolo dalla storia immortale che con il già annunciato “Tootsie” formerà quest’anno l’irresistibile “coppia” di nuovi titoli, adattati e diretti da Piparo e prodotti da PeepArrow Entertainment in collaborazione con Il Sistina, in scena nei teatri italiani.


Ambientato negli anni ’50, “West Side Story” racconta la contrastata storia d’amore tra Tony e Maria, due giovani appartenenti a mondi completamente diversi, e i dissidi tra due bande che si contendono il predominio sul quartiere dell’Upper West Side: i Jets, un gruppo di nativi bianchi guidato da Riff, e gli Sharks, immigrati portoricani capitanati da Bernardo.

Tv, Trincia: la docuserie su Rigopiano è storia di famiglie spezzate

Tv, Trincia: la docuserie su Rigopiano è storia di famiglie spezzateRoma, 18 nov. (askanews) – La storia di 40 famiglie “spezzate”, i video girati dagli ospiti prima della tragedia, l’angoscia, i soccorsi, il dolore di chi resta e i molti interrogativi che ancora restano aperti. Dopo il successo del podcast dal titolo omonimo, il 20, 21 e 22 novembre arriva la docuserie Sky Original “E poi il silenzio. Il disastro di Rigopiano – La serie”, in 5 episodi (i primi due il 20) in esclusiva su Sky TG24, Sky Documentaries e Sky Crime, in streaming su NOW.


Sullo schermo si rivive la tragedia della valanga che il 18 gennaio 2017 travolse l’Hotel Rigopiano, in Abruzzo, provocando 29 morti; il prima, con l’atmosfera di festa, il racconto degli ospiti che avevano scelto di concedersi una vacanza, nonostante le difficoltà meteo per raggiungere la struttura, poi gli attimi della valanga e il dopo, le disperate ricerche di aiuto, i soccorsi, il dolore di parenti e sopravvissuti e soprattutto il ricordo. La serie, ideata da Paolo Negro, che ne cura anche la regia, Pablo Trincia e Debora Campanella, è stata presentata a Pescara davanti a diversi familiari delle vittime e sopravvissuti, a pochi giorni dall’udienza, fissata per il 27 novembre, davanti ai giudici della Corte Suprema di Roma, per discutere del ricorso sulla sentenza di secondo grado che ha portato a 22 assoluzioni e 8 condanne. “Puntavamo molto sul fatto di raccontare questa storia dal punto di vista umano, è una storia di famiglie e di legami spezzati, abbiamo pensato che in quell’hotel ci potesse essere chiunque di noi – ha spiegato Pablo Trincia – è una storia di esseri umani, di tante famiglie che erano andate lì per svagarsi e rilassarsi, il loro dramma doveva arrivare a tutti”.


“La richiesta di realizzarla ci è arrivata dal pubblico – ha detto ancora – molte persone mi hanno scritto, anche non abruzzesi, volevano sapere di più di Rigopiano e di questa storia, volevano il racconto, c’era questa esigenza, e allora ho pensato di andare a capire perché questa storia era così richiesta”. La cosa più difficile, ha raccontato Trincia, è stata “affrontare così tante storie, tanti dolori, ognuna era diversa, ogni volta entrare in una famiglia e farsi raccontare il loro dramma e la loro perdita è stato emotivamente difficile”. Tra materiale d’archivio dei soccorsi, interviste ai familiari e ai sopravvissuti, immagini dell’albergo devastato, oggi, ci sono molti video girati dagli ospiti, che sono stati riproiettati sulle pareti di quel che resta dell’Hotel Rigopiano.


Il regista Paolo Negro ha spiegato: “Guardando i video mi sono accorto che chi fa i selfie guarda e parla in macchina allo spettatore, è una cosa banale ma se sono di persone che non ci sono più, è una cosa che turba profondamente; ho pensato che quelle immagini sono come fantasmi, persone che tornano nei luoghi a ripetere le stesse cose, come a chiedere giustizia, mi è sembrato utile e necessario proiettarli lì, nell’ultimo luogo che hanno abitato, anche per il loro bisogno di giustizia”. A quasi otto anni dalla valanga, la serie fa interrogare sulle eventuali responsabilità non ancora chiarite, ponendo l’accento su una Regione paralizzata dalla neve, isolata, e sulle richieste d’aiuto inascoltate. “A Rigopiano c’era stato un precedente importante un anno e mezzo prima – ha detto ancora Trincia – ma nulla è stato fatto”.

Claudio Baglioni costretto a rinviare il tour per l’epicondilite

Claudio Baglioni costretto a rinviare il tour per l’epicondiliteMilano, 18 nov. (askanews) – Appuntamento riviato al 2025. La partenza del tour nei grandi teatri lirici italiani di Claudio Baglioni – Piano di volo Solotris – che avrebbe dovuto debuttare giovedì 21 novembre al Teatro Lyrick di Assisi, è posticipata al 15 gennaio 2025 a causa di una epicondilite al gomito destro e di una artralgia da tendinopatia carpo-metacarpale bilaterale che hanno colpito Baglioni.


Questo tipo di patologia non permette lo svolgimento di un concerto one man show voce e altri strumenti e la prognosi prescritta è di 60 giorni di riposo assoluto. Piano di volo Solotris partirà il 15 gennaio 2025 da Roma, prima di tre nuove date previste al Teatro dell’Opera. Gli altri due appuntamenti a Roma saranno il 12 maggio e il 27 ottobre 2025.


I biglietti per le tre nuove date al Teatro dell’Opera saranno disponibili da domani, martedì 19 novembre, alle ore 16.00 su TicketOne.it e nei punti vendita e nelle prevendite abituali (per info www.friendsandpartners.it). A breve saranno comunicate le informazioni per i concerti inizialmente programmati fino al’11 gennaio 2025 e le date di recupero, per le quali rimarranno validi i biglietti acquistati. Queste le parole che il popolare cantautore ha condiviso via social con i fan per raccontare quanto accaduto.


“È andata così. Subito dopo aver terminato gli eventi di aTUTTOCUORE all’Arena di Verona, mi sono messo all’opera per prepararmi ai concerti solistici di Piano di volo. Questo è il nome del progetto scelto per la parte conclusiva – la terza, sottotitolata SoloTris – delle mie rappresentazioni a solo. E, come ogni volta, con la speranza e l’ambizione di fare meglio e di più delle volte precedenti. Questa, poi, essendo l’ultima tournée nei grandi teatri lirici, l’avrei voluta e dovuta far diventare la più importante e perfezionata delle esecuzioni e interpretazioni, impiegando tutte le capacità in mio possesso. Per raggiungere il risultato auspicato, mi sono così esercitato, suonando e cantando, per molte ore al giorno, cercando soluzioni nuove e ottimali d’arrangiamento e prospettive di giusta realizzazione per ogni strumento. Qui qualcosa non è andato come doveva e dai e dai, ho caricato eccessivamente braccia e mani, sforzando troppo tendini, legamenti e articolazioni. Perciò mi sono procurato dolori e infiammazioni che ho curato con procedure fisioterapiche mentre, però, nell’imminenza del debutto del tour, continuavo a provare i brani (50 tra i titoli decisi e quelli di riserva) del repertorio che avrei presentato sul palco. La condizione di polso, avambraccio, braccio destro è, in questo modo, peggiorata fino a interessare anche la spalla e pure il povero morale. Una performance a solo, la più impegnativa e difficile tra tutti i tipi di esibizione, chiede al protagonista di arrivarci nella forma più buona, anche perché è unico artista in scena e non può appoggiarsi ad altri comprimari e farsi aiutare laddove sia in difficoltà. Oltre a questo presupposto, tentare, comunque, di superare precauzioni e fastidi può portare a danni più gravi e, potenzialmente, cronici, finendo con il pregiudicare l’intera vicenda artistica. Di conseguenza, per sanare completamente questo malanno funzionale, sono costretto (con rammarico, dispiacere, rincrescimento, amarezza e tutte le scuse per il disagio che causerà questo tempo di ritardo) a posticipare, con la più corretta cautela, l’inizio del giro. Solo le prime date del calendario saranno spostate. Il resto rimarrà inalterato e il mio Piano di volo inaugurerà la partenza il 15 gennaio 2025, dal Teatro dell’Opera di Roma, sul cui scenario cominciò quest’avventura musicale che compirà tre anni in quei giorni. Un’altra trasvolata per un viaggio che va avanti e noi insieme a lui”.

Danza, è mistero sulla morte del “bellissimo” Vladimir Shklyarov

Danza, è mistero sulla morte del “bellissimo” Vladimir ShklyarovMilano, 18 nov. (askanews) – Troppo bravo e bello per essere vero, Vladimir Shklyarov, premier dancer del Teatro Mariinsky di San Pietroburgo è morto all’età di 39 anni lasciando due figli meravigliosi che ogni tanto apparivano sui suoi profili social insieme con i suoi virtuosismi. Nel 2020 era diventato Artista meritevole di Russia, titolo dal retaggio sovietico e imperiale ma comunque indicante risultati eccezionali nelle arti e nel suo caso nella danza. “Il mio bellissimo Romeo e coraggioso principe di Cenerentola”, ha scritto la superstar internazionale del balletto Diana Vishneva sui social, definendo la scomparsa “una terribile tragedia”.


Il servizio stampa del teatro pietroburghese ha confermato la notizia del decesso, senza entrare nei particolari di esso, ma definendo Shklyarov “un attore espressivo, assolutamente inimitabile e un ballerino virtuoso, accademicamente impeccabile, in grado di padroneggiare tutti gli stili: è così che sarà ricordato dal pubblico”, si legge. “Questa è una perdita enorme per l’intero staff del Teatro Mariinsky”, continua il messaggio. Secondo i dati delle indagini preliminari, la causa della morte è stato un incidente. Ovvero la caduta da una finestra del quinto piano (di un condominio di lusso), ha detto l’ex ballerina Irina Bartnovskaya. Gli investigatori hanno avviato un’indagine. “Volodya era a casa, sotto terapia antidolore e in preparazione per l’intervento chirurgico al piede. È uscito sul balcone per prendere aria e fumare, ha perso l’equilibrio (su balcone molto stretto) ed è caduto (dal quinto piano). Un incidente stupido e insopportabile. Amava la vita, la famiglia, adorava i figli e il suo pubblico”, ha scritto Bartnovskaya sui social.


Come riportato dal media pietroburghese Fontanka, il corpo di Shklyarov è stato trovato all’una e mezza della notte tra venerd’ e sabato vicino all’argine sull’isola Vasilyevskij. Numerose le illazioni emerse sulla carta stampata russa sulla morte del bellissimo ballerino, compreso il suicidio. Difficile sicuramente ricostruire gli ultimi attimi di vita. In suo ricordo in molti hanno iniziato a portare fiori presso l’edificio del Teatro Mariinsky: Shklyarov non era un’icona ma godeva di grande popolarità. In particolare gli scatti di una spettacolare danza sui tetti di San Pietroburgo lo ha reso celebre tra i più giovani. Il suo repertorio comprendeva le più famose produzioni di balletto del Mariinsky, come La Sylphide, Giselle, Corsair, La Bayadère, La Bella Addormentata, Il Lago dei Cigni, Raymonda, Don Chisciotte, Lo Schiaccianoci, “Romeo e Giulietta” e decine di altri, dove ha spesso interpretato nel ruolo principale. Era stato inoltre tra le stelle del balletto “Don Chisciotte” del Teatro Mariinsky rappresentato per la prima volta in un quarto di secolo sullo storico palcoscenico del Teatro accademico statale Bolshoi di Mosca.


Anche la società calcistica Zenit ha espresso il suo cordoglio. Il servizio stampa dell’FC ha osservato che Shklyarov “era un ospite frequente della Gazprom Arena, ha sempre sostenuto sinceramente il popolo di San Pietroburgo ed era amico dei giocatori e degli allenatori dello Zenit”. (Di Cristina Giuliano)

Ascolti TV, Ciao Maschio chiude con il botto, De Girolamo al 22,7%

Ascolti TV, Ciao Maschio chiude con il botto, De Girolamo al 22,7%Roma, 17 nov. (askanews) – L’ultima puntata stagionale di Ciao Maschio chiude con un record di ascolti. Quella andata in onda ieri sera ha registrato il 22,7% di share con punte del 24% e 848.000 telespettatori medi. È, considerando l’intero palinsesto televisivo di seconda serata del sabato sera, il programma con lo share più alto di tutto il panorama.


Nel salotto della De Girolamo sedevano Pupi Avati, Giovanni Terzi e il prof. Antonino Tamburello che hanno approfondito il tema dell’amore e delle sue illusioni. Incursione speciale, per l’ultima puntata, dell’attore Francesco Procopio. Anche sui social la puntata ha riscosso molto successo, facendo risultare l’hastag #CiaoMaschio tra i più discussi della specifica fascia oraria.

Trailers FilmFest, dal 19 a Roma la 22esima edizione

Trailers FilmFest, dal 19 a Roma la 22esima edizioneRoma, 17 nov. (askanews) – La XXII edizione del Trailers FilmFest, l’unico festival in Italia e in Europa dedicato ai trailer e alla promozione cinematografica, compie un passo ambizioso e si trasferisce nella capitale del cinema, Roma, dove si svolgerà – a ingresso libero fino a esaurimento posti – dal 19 al 21 novembre 2024 presso il cinema Savoy. Diretto da Stefania Bianchi, con la consulenza artistica di Filippo Soldi, il festival rende protagonisti i migliori trailer cinematografici della stagione, le locandine dei film, i pitch trailer e i booktrailer.


Grande evento, il 19 novembre alle ore 20:30, la proiezione di Modì – tre giorni sulle ali della follia, il film diretto da Johnny Depp e interpretato da Riccardo Scamarcio nei panni del pittore e scultore Amedeo Modigliani e con un super-cast che comprende Al Pacino, Pierre Niney, Stephen Graham, Eva-Jane Willis e Luisa Ranieri. La proiezione del film, distribuito in Italia da Be Water e Medusa Film avrà – unico evento di tutto il festival altrimenti gratuito – un biglietto di ingresso con costo promozionale di 5 euro. Da segnalare anche, il 20 novembre alle ore 19:00, la Tavola rotonda AI e promozione cinematografica: un’opportunità o una sfida?, organizzata in collaborazione con ANICA, che esplorerà l’impatto dell’intelligenza artificiale (AI) sul marketing cinematografico. Dalla personalizzazione delle campagne alla creazione di contenuti innovativi, per un confronto tra esperti del settore con l’intento di discutere se l’AI rappresenti un alleato strategico o una sfida per i professionisti della promozione cinematografica. All’incontro, moderato da Paolo Penza, CEO di Torpedo Film, intervengono: Carlo Rodomonti, Head of Strategic and Digital Marketing di Rai Cinema e Presidente Editori e Creators Digitali ANICA; Davide Dellacasa, Co-founder e CEO di Brad&k Productions; Emanuele Gregori, Talent Manager e Broadcast Director eVox, fondatore di Breakdown Production e Alex Loprieno, CEO WeShort. A seguire, la consegna del Premio al Miglior Content Creator Cinema 2024, powered by Syncronia: Il vincitore verrà scelto dal pubblico tramite votazione al link: www.trailersfilmfest.com/concorso-contenuto-creator-cinema-dellanno-2024/ Fitto ed eterogeneo il programma della tre-giorni del Trailers FilmFest.


Si comincia martedì 19 novembre alle ore 9:00 al Liceo Artistico Paritario Ugo Foscolo con il workshop su come Realizzare un poster cinematografico, a cura di Marco Innocenti di Brivido & Sganascia. Alle ore 12.00 la rassegna di trailer dedicata al Cinema di Pier Paolo Pasolini. Il TFF si sposta quindi al Cinema Savoy, dove, alle ore 20.30 si tiene la proiezione dei booktrailer in concorso e a seguire la premiazione del Miglior Booktrailer 2024. Quindi – in collaborazione con Be Water Film e Medusa Film – la proiezione del film Modì – tre giorni sulle ali della follia, diretto da Johnny Depp e con Riccardo Scamarcio e Luisa Ranieri. Mercoledì 20 novembre alle ore 9:00 continua al Liceo Artistico Paritario Ugo Foscolo il workshop su come Realizzare un poster cinematografico, a cura di Marco Innocenti di Brivido & Sganascia. Alle ore 12.00 la masterclass Professione Trailermaker, con Daniele Cametti Aspri di Visioni Condivise. Al Cinema Savoy alle ore 19.00 la tavola rotonda AI e promozione cinematografica: un’opportunità o una sfida?, organizzata in collaborazione con ANICA e, a seguire, la consegna del Premio al Miglior Content Creator Cinema 2024, powered by Syncronia. Alle ore 20.00 l’incontro Raccontare l’idea di un film con pitch trailer, a cui interviene la giuria del Concorso Pitch Trailer, formata da Pier Francesco Aiello, CEO di PFA Films; Angelo Bassi, CEO di Mediterranea Productions; Jacopo Capanna, CEO di Artisti Associati spa e Moonligh; Paolo Orlando, direttore della distribuzione di Medusa Film; Gianluca Pignataro, direttore marketing di Fandango e Rino Sciarretta, CEO di Zivago Film. Alle ore 20.30 la proiezione dei pitch trailer in concorso e l’incontro con i rispettivi autori e a seguire la consegna del Premio della Giuria al Miglior Pitch Trailer. Quindi, la consegna del Premio al Film Rivelazione dell’anno a I bambini di Gaza – Sulle onde della Libertà di Loris Lai con Marwan Hamdan, Mikhael Fridel, Tom Rhys Harries e Lyna Khoudri, distribuito da Eagle Pictures, che sarà proiettato a fine serata. Giovedì 21 novembre alle ore 9:00 si conclude al Liceo Artistico Paritario Ugo Foscolo il workshop su come Realizzare un poster cinematografico, a cura di Marco Innocenti di Brivido & Sganascia. Al Cinema Savoy alle ore 20:30 la serata di premiazioni del TFF ha inizio alla presenza della giuria del concorso dei Trailer, composta dai giornalisti Giulia Bianconi, Claudia Catalli, Carlo Cerofolini, Pino Gagliardi e Chiara Nicoletti. Durante la serata, la consegna del Premio al Miglior Poster, quindi la proiezione dei 30 trailer in concorso e a seguire la consegna del Premio della Giuria al Miglior Trailer Italiano, il Premio della Giuria al Miglior Trailer Europa, il Premio della Giuria al Miglior Trailer World e il Premio ‘Miro Grisanti’ al Miglior Trailer votato dal pubblico. A seguire la proiezione del docufilm Pier Paolo Pasolini – Una visione nuova diretto da Giancarlo Scarchilli e distribuito da Medusa Film. Al film segue la proiezione della rassegna di trailer dedicati al cinema di Pier Paolo Pasolini.


Il progetto di questa edizione, che ha ottenuto il patrocinio di ANICA, vede nel rinnovamento il suo elemento cardine, a partire dalla partnership tra l’Associazione Seven, ideatore e produttore di tutte le passate edizioni e Ottoemezzo, leader nel settore della realizzazione di campagne di comunicazione per il mercato dell’entertainment che, con il suo ingresso, consentirà di consolidare e amplificare l’evento insieme all’agenzia per l’intrattenimento Syncronia. Grazie alla collaborazione con l’Unione Editori e Creators Digitali ANICA, durante il festival sarà organizzato un tavolo di discussione sul ruolo dell’intelligenza artificiale nei materiali di comunicazione delle campagne di lancio cinematografiche, un tema centrale e di grande rilevanza per tutti gli operatori del settore. Anche quest’anno i concorsi del TRAILERS FILMFEST si divideranno in varie sezioni competitive. Il fulcro del festival, il Concorso dei Trailer Cinematografici premia i migliori trailer della stagione cinematografica che ogni anno vede in gara i 30 migliori trailer per le 3 selezioni, votati da una giuria di qualità che sceglierà il Miglior Trailer Italiano, il Miglior Trailer Europeo e il Miglior Trailer World. Con il voto online, l’assegnazione del premio del Premio Miro Grisanti al miglior trailer scelto dal pubblico della stagione cinematografica, dedicato a Miro Grisanti, un grande trailer maker che ha raccontato la Storia del Cinema con i suoi meravigliosi trailer.


Sempre votati online dal pubblico, il Miglior Booktrailer dell’anno, cui partecipano autori, scrittori e case editrici con booktrailer di libri usciti dal 1 settembre 2023 al 31 luglio 2024 e il Miglior Poster dell’anno, che premierà l’Art Director e l’agenzia creativa che ha realizzato la locandina. Altro fiore all’occhiello del festival, il Concorso per il Miglior Pitch Trailer dell’anno. Novità assoluta in Italia, Pitch Trailer, ideato da Trailers FilmFest, è un nuovo modo di proporre l’idea di un film e rappresenta un’opportunità unica per i giovani che vogliono promuovere, attraverso un trailer, l’idea di un film da realizzare e che sono alla ricerca di produttori e distributori che sostengano il loro progetto. A determinare il vincitore, tra i 10 Pitch Trailer in gara – visibili sul canale Youtube IlTrailersFilmFest al link https://www.youtube.com/@IlTrailersFilmFest – selezionati fra tutti i trailer pervenuti, è una giuria composta da esperti del settore. La giuria sarà protagonista con i finalisti del Premio di un incontro con il pubblico. I pitch verranno quindi proiettati nell’ambito della sezione TrailersProfessional del festival e sarà decretato un vincitore, dopo uno speech con gli autori finalisti. Il Trailers FilmFest pone la formazione al centro delle sue molteplici attività, offrendo un ampio ventaglio di iniziative volte a supportare la crescita professionale e creativa dei partecipanti. Attraverso workshop, masterclass e incontri con esperti del settore, il festival si impegna a fornire strumenti concreti per approfondire le tecniche di promozione cinematografica e sviluppare competenze nel campo della comunicazione audiovisiva. Importante è il coinvolgimento delle Scuole di Cinema e di Pubblicità che ospitano workshop e incontri specificamente dedicati ai giovani per permettere loro di mettersi in luce e interagire con i professionisti del settore. “La ventiduesima edizione di Trailers FilmFest, per la prima volta a Roma – sottolinea la direttrice artistica Stefania Bianchi – rappresenta un’occasione davvero speciale. Il nostro obiettivo è consolidare il festival come punto di riferimento per i professionisti del mondo della promozione cinematografica e per gli appassionati di cinema e comunicazione. Con un programma innovativo e sempre attento alle tendenze del settore, Trailers FilmFest vuole accendere i riflettori sul talento dei professionisti che si occupano di promozione e comunicazione audiovisiva e offrire al pubblico una prospettiva unica su questo affascinante mondo “.

Si chiude la 39esima ed. del Romaeuropa Festival con Alva Noto

Si chiude la 39esima ed. del Romaeuropa Festival con Alva NotoRoma, 17 nov. (askanews) – Con il concerto di Alva Noto e Fennesz Continuum – In the spirit of Ryuichi Sakamoto e lo spettacolo …How in salts desert is it possible to blossom…. della coreografa sudafricana Robyn Orlin con il Garage Dance Ensemble e le musiche del duo uKhoiKhoi, si conclude il 17 novembre all’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone”, la trentanovesima edizione del Romaeuropa Festival.


Inaugurato il 4 settembre, il festival presieduto da Guido Fabiani con la Direzione Generale e Artistica di Fabrizio Grifasi, ha proposto 120 appuntamenti tra spettacoli ed eventi gratuiti per oltre 300 repliche. Oltre 700 artisti da tutto il mondo hanno attraversato uno “spazio aperto” ai linguaggi della creazione contemporanea. Nei suoi circa tre mesi di programmazione il festival ha registrato oltre 60.000 presenze complessive tra spettacoli e attività di dialogo e incontro con il pubblico. “Siamo molto felici di questo risultato straordinario che afferma sempre più Romaeuropa quale centro nevralgico per lo sviluppo della creatività contemporanea nazionale in dialogo con il mondo» afferma Guido Fabiani «Il percorso che Fabrizio Grifasi ha costruito nel segno del dialogo, del confronto e dell’incontro e che sta per concludersi, è stato possibile grazie al supporto del Ministero della Cultura, della Regione Lazio, di Roma Capitale e della Camera di Commercio di Roma e si è articolato in altrettanti percorsi costruiti in rete con le più prestigiose realtà nazionali e internazionali tra cui la Maison Van Cleef & Arpels con il suo programma Dance Reflections e Flanders State of the Art nell’ambito del dialogo triennale avviato lo scorso anno fino alle collaborazioni con tutti i teatri e le istituzioni culturali nazionali e internazionali operanti sul territorio che partecipano e accolgono il festival”.


Prosegue il Direttore Generale e Artistico Fabrizio Grifasi: “Il programma di questa trentanovesima edizione ha affiancato generazioni, estetiche e discipline, rappresentando ancora una volta il presente, accogliendo le giovani forze della creatività nazionale e i grandi punti di riferimento della scena internazionale, nel segno della ricerca, della scoperta, ma anche dell’intrattenimento, per una festa che abbiamo condiviso con il numeroso pubblico che ha partecipato a questa edizione. Ritroveremo questa idea di condivisione anche nel progetto di chiusura, con cui torniamo a omaggiare Ryuichi Sakamoto”. Dopo aver presentato a settembre uno speciale concerto della Brussels Philharmonic dedicato alle composizioni musicali per il cinema del Maestro Giapponese e il film Opus del regista e figlio Neo Sora, il 17 novembre, infatti, saranno Alva Noto e Fennesz a mettere in luce l’anima più attuale e contemporanea del grande compositore e pianista, rievocando la sua instancabile ricerca nell’ambito dell’elettronica e delle nuove tecnologie.


Con lo sguardo sempre rivolto al futuro, sempre pronto ad attraversare generi musicali e discipline, Ryuichi Sakamoto ha segnato in maniera indelebile una parte della storia di Romaeuropa: dal 2004 fino al 2019 la sua presenza al Festival ha assunto le più disparate forme, dal dialogo con Fennesz nel 2004 a quello con l’artista visivo Shiro Takatani per la mostra Digitalife, fino all’ultimo indimenticabile concerto con Alva Noto che ha chiuso l’edizione del 2019. Le due icone della musica elettronica internazionale hanno stretto un’inedita collaborazione in onore del grande musicista dando vita a “Continuum”: uno speciale live per rendere omaggio all’eredità del Maestro, spingendo al contempo i confini dell’innovazione musicale. Il progetto nasce dalla comune ammirazione per il lavoro di Sakamoto e dal desiderio di portare avanti il suo spirito di cooperazione. Traendo ispirazione dal passato, i due artisti hanno unito le forze per creare un “continuum” musicale che attraverso nuove musiche colma il divario tra le generazioni. Dai direttori tecnici ai responsabili del suono, dai progettisti del palcoscenico e delle luci agli specialisti del video, ogni membro del team si è riunito per garantire al pubblico un’esperienza memorabile e coinvolgente. “Siamo molto contenti che la squadra sia di nuovo al completo”, afferma Fennesz. “Manca Ryuchi, naturalmente, ma cercheremo di colmare questa lacuna per tenere viva la sua eredità e creare nuova musica”.


E nello spirito della contaminazione, della scoperta e del dialogo tra discipline, si svolge l’ultimo capitolo del percorso dedicato alla scena internazionale della trentanovesima edizione del REF. Il 16 e il 17 novembre Robyn Orlin presenta, in prima nazionale sempre all’Auditorium Parco della Musica, …How in salts desert is it possible to blossom… pièce nata dalla collaborazione tra la coreografa, il duo di musicisti uKhoiKhoi e il Garage Dance Ensemble, compagnia basata a O’kiep, nella provincia del Capo Settentrionale Per lo più sconosciuta, tale regione custodisce la ricchezza della cultura, dell’umorismo e dell’umanità del Sudafrica, ma porta anche i segni della sua storia di colonizzazione. “A nord di Città del Capo, ultimo bastione coloniale dell’Africa, poco prima del confine con la Namibia, si trova la città di O’kiep e la sua township, dove l’estrema povertà si inserisce in un superbo e ammaliante paesaggio semidesertico” racconta Robyn Orlin che proprio qui ha avviato la collaborazione con la compagnia diretta da Alfred Hinkl e Jon Linden, due nativi che a O’kiep hanno scelto di tornare, di vivere e lavorare. “Dopo le piogge invernali, che in questa regione del Namaqualand cadono da maggio a luglio, i terreni semidesertici sono completamente ricoperti, da agosto a settembre, da un magnifico tappeto di oltre 3.500 specie di margherite selvatiche, un fiore che simboleggia pace e prosperità” racconta ancora la coreografa. Fioriture personali e umane prendono forma sulla scena, in uno spettacolo-concerto gioioso e malinconico, capace di descrivere il presente attraverso lo sguardo delle giovani generazioni del territorio? Come è possibile ri-fiorire in un deserto di sale? Si ringrazia Rai main media partener della 39esima edizione del Festival. Appuntamento nel 2025 per la QUARANTESIMA EDIZIONE del Romaeuropa Festival.

Biennale MarteLive, martedì 19 Teho Teardo e Blixa Bargeld a Roma

Biennale MarteLive, martedì 19 Teho Teardo e Blixa Bargeld a RomaRoma, 17 nov. (askanews) – Si avvicina alla conclusione il viaggio all’insegna della scoperta e della contaminazione artistica di #ALTRNTV, la rassegna musicale nell’ambito della nuova edizione di Biennale MArteLive che unisce la tradizione e il folclore alle sperimentazioni più d’avanguardia.


Il prossimo appuntamento è martedì 19 novembre alle ore 21 all’Hacienda con Teho Teardo e Blixa Bargeld, in concerto per presentare il nuovo album Christian & Mauro, pubblicato lo scorso 25 ottobre su cd, vinile e digitale. Si prosegue poi l’8 dicembre all’Angelo Mai con il concerto degli I Hate My Village; gran finale il 14 dicembre, sempre all’Angelo Mai, con il live di Orion e del duo Desire dal Canada. Teho Teardo e Blixa Bargeld ritornano con il loro terzo album, quasi otto anni dopo Nerissimo, ma il tempo si dilata e si espande come una fisarmonica. Nel conto ci sono anche i due anni di pandemia che sono stati sottratti alle nostre esistenze. Questa musica ricongiunge nuovamente il cielo tra Roma e Berlino e il tour che segue l’uscita di questa nuova raccolta di canzoni inizia proprio da Roma per proseguire in tutta Europa.


Sul palco, accanto a Teardo e Bargeld ci saranno anche Gabriele Coen al clarinetto Basso, da Laura Bisceglia al violoncello, e un quartetto d’archi composto da Elena De Stabile ed Erica Scherl ai violini, Ambra Chiara Michelangeli alla viola e Flavia Massimo al violoncello. Il nuovo disco si intitola Christian & Mauro e nonostante l’utilizzo dei loro nomi di battesimo suggerisca uno sguardo più intimo e personale, l’album contiene riflessioni che dall’universo ritornano alle vicissitudini umane: dal viaggio nel passato con la secentesca passacaglia “Bisogna Morire”, una danza della morte che ha attraversato i secoli, risalendo il tempo per esser reinventata in una prospettiva contemporanea in cui elenchi di nuove professioni digitali trovano la rima con parole di secoli fa. In questo tragitto emerge dalla passacaglia anche un frammento di un’altra canzone che, come una cellula, ha attraversato la membrana per arrivare fino a noi.


Le radici musicali del duo appartengono anche al futuro e le riflessioni di un libro del fisico Carlo Rovelli entrano nel disco finendo per suggerire nuovi modi di guardare all’universo. Non è sempre possibile scoprire nuovi territori senza perdere di vista la costa ed è così che in queste dieci nuove canzoni Teho e Blixa si concedono diverse varianti al percorso suonando una larga selezione di strumenti, utilizzando una tastiera mitologica i cui tasti possono digitare cifre, lettere, suoni e rumori. L’utilizzo trasversale dei suoni consente ulteriori possibilità di scandagliare la musica nel futuro dove, nonostante tutto, è pericoloso sporgersi.


Dopo Roma, il tour prosegue il 20 novembre a Perugia, il 21 novembre a Livorno (dove Teardo e Bargeld suoneranno alcuni brani e ritireranno il Premio speciale al Premio Ciampi), il 22 novembre a Rimini, il 23 novembre a Treviso e il 24 novembre a Ranica (BG). Il tour cotinua poi in Romania, Germania, Austria, Repubblica Ceca, Belgio e Danimarca.