Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

”I Tre Moschettieri – Opera Pop” arriva nei principali teatri

”I Tre Moschettieri – Opera Pop” arriva nei principali teatriMilano, 22 giu. (askanews) – “Tutti per uno, uno per tutti!”. Il motto più famoso del romanzo di Dumas, simbolo di un’amicizia incorruttibile, prende nuova vita in questa nuova versione musicale italiana de “I Tre Moschettieri – Opera Pop” prodotta da Stefano Francioni e dal Teatro Stabile d’ Abruzzo (di cui è Direttore Artistico Giorgio Pasotti) che arriverà nei più importanti teatri italiani. I biglietti per le date di anteprima del tour al Teatro Nazionale di Milano (dal 16 febbraio 2025) e al Teatro Brancaccio di Roma (dal 5 marzo 2025) sono disponibili in prevendita da oggi su TicketOne


https://www.ticketone.it/artist/tre-moschettieri-musical/ Uno spettacolo dove musica, prosa e danza si intrecciano in un racconto coinvolgente ed emozionante con Giò Di Tonno, Vittorio Matteucci, Graziano Galatone nei panni di Athos, Porthos e Aramis e il tocco innovativo di Giuliano Peparini a cui è affidata la direzione artistica e la regia. Le coreografie sono firmate da Veronica Peparini e Andreas Muller, musiche di Giò Di Tonno e testi di Alessandro Di Zio.


Il trionfo dell’amicizia dunque, ma anche il trionfo del potere e dell’ambizione in questa storia senza tempo dove “buoni” e “cattivi” combattono una lotta quasi archetipica mettendo al centro valori quali onore, fedeltà, onestà troppo spesso messi in crisi dal mito dell’uomo contemporaneo e che i tre moschettieri portano fieri sulla punta delle loro spade. Spade che naturalmente non disdegnano di usare: perchè per l’onestà e per l’amicizia si può e si deve combattere. E per l’amore, motore di ogni azione che qui si sublima nell’incontro tra D’Artagnan e Costanza: Un amore che verrà spezzato dalla sete di vendetta dell’altra protagonista femminile: la perfida Milady. Il finale, come tutti i finali, riporterà l’equilibrio e Milady sarà giustiziata. Ma lo spettatore andrà via con l’amaro in bocca. Chissà, forse perchè i “buoni” sono a un tratto diventati “cattivi”? Oppure perchè è proprio la morte l’unico mistero che neanche l’uomo contemporaneo è riuscito a svelare. L’unico mistero che ci rende microscopici e vulnerabili. RDS 100% Grandi Successi è la radio partner del Tour.

”Se avessi” è il nuovo brano di Cristina Scuccia

”Se avessi” è il nuovo brano di Cristina ScucciaMilano, 21 giu. (askanews) – Da oggi, venerdì 21 giugno, è in radio e disponibile in digitale “Se avessi” (AAR Music & Mu’s Anatomy – Distribuzione Universal Music Italia), il nuovo brano di Cristina Scuccia (https://aar.lnk.to/seavessi).


Prodotto da Elvezio Fortunato e False, “Se avessi” è un brano autobiografico scritto da Duffy (Alessio Marullo), False (Iacopo Falsetti) e, per la prima volta, Cristina Scuccia. Cristina Scuccia ha deciso di affidarsi ai versi di una canzone per condividere tutte le emozioni provate, le domande poste e gli sfoghi personali scritti nel diario in un periodo molto delicato della sua vita, ovvero prima di decidere di lasciare la vita religiosa. Un viaggio interiore che porta alla luce aspetti di se stessa che non aveva mai esplorato, attraverso l’abbandono delle proprie certezze e la scoperta di nuove realtà e paure.

Musica, esce l’album di Bosso e Mazzariello omaggio a Pino Daniele

Musica, esce l’album di Bosso e Mazzariello omaggio a Pino DanieleRoma, 21 giu. (askanews) – “Il Cielo è Pieno di Stelle” è l’omaggio di Fabrizio Bosso e Julian Oliver Mazzariello alla musica di Pino Daniele, esce oggi il nuovo album su cd e digitale per la Warner Music, con un nuovo tour in tutta Italia a partire dal 29 giugno.


Una delle più grandi coppie del jazz italiano, quella formata da Fabrizio Bosso alla tromba e Julian Oliver Mazzariello al pianoforte, con le interpretazioni originali di brani del grande repertorio del cantautore napoletano. Il “tandem” dei due musicisti ripercorre le diverse traiettorie musicali di Daniele, cercando di restituire un ritratto inedito del cantautore napoletano, puntato soprattutto sulla musica. L’intenzione non è una semplice rilettura, bensì (ri)vestire una musica già grande ma con colori nuovi e autentici, facendo risuonare melodie straordinarie con la timbrica e la poesia di due eccezionali protagonisti del jazz contemporaneo. Il tour di questo nuovo progetto vedrà impegnati Bosso e Mazzariello in tutta Italia, a partire dal 29 giugno alla Baita Motti di Domodossola (VB), per il Domobianca in Jazz. A seguire, il 30 giugno al Caltagirone Jazz Festival (CT), il 1 Luglio al Catania Summer Fest, il 3 luglio al Moro Summer Tour di Cava de’ Tirreni (SA), il 18 luglio al Naturalmente Pianoforte di Poppi (AR), 26 luglio alla Rassegna Green Note di Foresta Umbra (FG), l’alba del 28 luglio al Riccione Jazz Festival (RN), 2 agosto al Muntagninjazz di Pescocostanzo (AQ), il 3 agosto al FestivAlContrario di Castelvecchio Rocca Barbena (SV), il 29 agosto all’Ischia Piano e Jazz Festival di Lacco Ameno (NA) e l’8 settembre al Festival I Concerti Nel Chiostro di Soleto (LE).


La musica e la poetica di Pino Daniele – afferma Fabrizio Bosso – hanno influenzato generazioni di musicisti, me compreso. Nelle sue melodie non c’è mai una nota fuori posto e non c’è solo il blues, il rock o il funky ma anche tantissimo jazz. Tutti abbiamo cantato Pino Daniele nella nostra vita. Anche nella vita di Julian, che condivide con Fabrizio un’amicizia e un sodalizio artistico ventennale, la musica di Pino Daniele ha segnato un momento importante: Ero appena arrivato in Italia dall’Inghilterra, con la mia famiglia, a Cava de’ Tirreni, e ho sentito da casa mia la città che cantava. Era il concerto di Pino Daniele allo stadio, quello del ’95 con Pat Metheny.


Il repertorio di “Il Cielo è Pieno di Stelle” abbraccia un’ampia rosa di brani, dall’immancabile Napule è (1977) alla trascinante Je so’ pazzo (1979), la magia di Quanno chiove (1980); ma anche le più recenti Quando (1992) e le due perle del 1993 Allora sì e Sicily, quest’ultima registrata all’epoca con il jazzista americano Chick Corea, autore della musica alla quale Pino Daniele aggiunse le parole. L’album, il cui titolo prende spunto da Mal di te, contiene una dedica a Ernesto Assante, che nel luglio del 2022 invitò Fabrizio e Julian a suonare, per la prima volta dal vivo, questo tributo a Pino Daniele in una rassegna musicale da lui curata al Museo MAXXI di Roma.


“Dedichiamo questo album a Ernesto Assante, grande giornalista ma soprattutto uomo gentile e appassionato, che considerava la musica una condizione indispensabile per vivere. Abbiamo condiviso con Ernesto la prima esecuzione di questo tributo in una serata magica e sentiamo che questo album in qualche modo gli appartiene. Avremmo tanto voluto darglielo di persona, dicendogli ancora una volta grazie”. È proprio da quella serata, dalla quale è tratta l’ultima traccia “Se mi vuoi”, che ha preso poi il via il live “Il Cielo è pieno di Stelle”, che i due musicisti hanno poi proposto in numerosi concerti in Italia e all’estero, fino alla registrazione dell’album, avvenuta allo storico Splash Recording Studio di Napoli, lo scorso aprile.

Esce In quella casa in fiamme ci sono dei bambini di Rokas

Esce In quella casa in fiamme ci sono dei bambini di RokasMilano, 20 giu. (askanews) – Dopo il duplice assaggio con l’EP di tre tracce “Ci sono dei bambini” e il singolo Cattiva, per Rokas l’attesa è terminata: fuori stanotte (21 giugno) il nuovo album In quella casa in fiamme ci sono dei bambini, il terzo progetto discografico del cantautore cross-genere disponibile su tutte le piattaforme digitali per Digitale 2000.


Prodotto dal duo Granato e con la direzione creativa di Rokas, In quella casa in fiamme ci sono dei bambini è un album dal titolo audace ed evocativo, che Rokas ha cominciato ad immaginare partendo da alcune reference cinematografiche -su tutte Profondo Rosso. Il risultato: un racconto in 13 tracce pop che con schiettezza esplora l’indifferenza, la paura, gli affetti e i difetti di ognuno di noi davanti al pericolo. Ruotando attorno all’immagine di una casa in fiamme -simbolo di emergenze e decisioni critiche che la vita mette davanti- Rokas racconta, tra sonorità e tocchi synth in stile anni ’80, quei momenti in cui il desiderio di agire si scontra con l’inerzia emotiva, a ricordare che non basta guardare da un’altra parte / per non pensarci più. Diviso in due metà distinte, ma interconnesse, In quella casa in fiamme ci sono dei bambini si sviluppa come un ciclo narrativo di pericolo e soccorso che si eleva a potente metafora dell’esperienza umana, dipingendo un quadro vivido delle complessità e contraddizioni che spesso ci si trova a vivere.


Una casa sta bruciando, un passante chiama i soccorsi, una centralinista cerca di tenere la situazione sotto controllo: è con questa scena che “Gioia Violenta” apre l’album, seguita da 6 tracce dal ritmo sostenuto e bpm incalzanti che riflettono situazioni di tensione e pericolo. Dall’energia adrenalitica della prima metà del disco, che pulsa al ritmo di “Se Cado giù” e della catchy “Che voglia”, “Fine Violenta” fa da apripista a tracce dal tono più cupo e introspettivo, segnando un cambio di passo verso la riflessione e la disillusione: un bad trip raccontato in “Non so”, un amore unilaterale in “Scemo” e l’ansia e il senso di smarrimento affrontati in “Paura di non farcela”. Ad impreziosire l’album due collaborazioni nate da un’affinità umana oltre che artistica. È in “Compromessi” che l’universo di Rokas si fonde con la musica di Ghemon dando vita a un brano delicatissimo che testimonia la lotta universale tra idealismo e realtà: “Compromessi” è quello che succede quando, nonostante le buone intenzioni, ci si ritrova a piegarsi a una realtà che non ci corrisponde, anche a costo di mettere da parte noi stessi pur di assecondare gli altri. Il secondo feat dell’album è affidato alla giovane cantautrice Matilde in “Facile”, un duetto tra due innamorati che esplora l’intensità emotiva di un amore complicato: mi batte il cuore / di nuovo tu / ti sento forte / mi porti ad un tocco da quello che non avevo più. A chiudere l’album “Brutto sogno”, che esplora la natura premonitrice dei sogni, spesso presagio di brutti segni e capaci di rivelare le paure più nascoste (Odio se dici che succede innamorarsi di qualcun altro).


Nell’attesa di ascoltare il nuovo album, la sua “Giorni Stupidi” con EDONiCO (feat. Granato & Baci Ovunque), brano campionato da Marracash nell’album “NOI, LORO, GLI ALTRI”, continua a viaggiare velocissima, con oltre 2.5 MLN di stream su Spotify, trend di Tik Tok, e recentemente rientrato a 4 anni dalla pubblicazione ai vertici della classifica “Viral 50” su Spotify. Il 28 giugno Rokas porterà la sua nuova musica e tutto il suo mondo sul palco del Valley Festival, tra le colline marchigiane a Tolentino, arricchendo la line-up del day one.

Accademia Bizantina festeggia i suoi 40 anni e si proietta verso l’800

Accademia Bizantina festeggia i suoi 40 anni e si proietta verso l’800Roma, 20 giu. (askanews) – Sabato 22 giugno nella loro storica casa nel borgo romagnolo di Bagnacavallo, Accademia Bizantina ed Ottavio Dantone festeggeranno in concerto i loro primi quarant’anni di matrimonio musicale che li ha portati ad essere riconosciute eccellenze internazionali del repertorio antico e Barocco. Per la Festa Europea della Musica 2024 dunque un momento live incastonato nella registrazione del nuovo album, in attesa della nuova residenza quinquennale ad Innsbruck con la direzione musicale di Dantone, ma soprattutto un’occasione per raccontare la loro nuova, inattesa avventura nel grande Ottocento con l’uscita dell’album dedicato alla Sinfonia Italiana di Mendelssohn e alla Renana di Schumann.


Nell’antico Castrum bizantino di Bagnacavallo, le cui bellezze ancora poco frequentate spaziano dall’anno Mille fino al Settecento, si svolgerà la grande festa per i primi quarant’anni dell’ensemble che, con il suo direttore musicale Ottavio Dantone, ha segnato la rinascita internazionale del repertorio antico e barocco. Il concerto serale per il quale è previsto l’arrivo di media da tutt’Europa, si terrà sabato 22 giugno e comprenderà il Concerto grosso Op. 6 n. 4 di Corelli, il Concerto grosso Op. 3 n. 6 di Geminiani e poi il Larghetto cantabile per Cembalo, Viola e Archi di Johann Christoph Friedrich Bach, mentre del padre Johann Sebastian Bach sarà eseguito il Concerto triplo per Flauto, Violino, Cembalo e archi in la minore BWV 1044. Un appuntamento che cade proprio nei giorni di intenso lavoro per la registrazione del progetto discografico previsto per il ’25 nell’ottocentesco Teatro Goldoni. E proprio al grande Ottocento è dedicato l’album in uscita il 7/6 per celebrare l’evoluzione artistica di Accademia Bizantina, frutto di una inesausta ricerca di nuovi repertori nei quali il lungo lavoro svolto in ambito Barocco possa portare la novità e freschezza di un approccio diverso rispetto a quello degli esecutori tradizionalmente concentrati in questo specifico ambito; una nuova visione per offrire al mondo musicale ed al pubblico un percorso dialettico di conoscenza rigorosamente incentrato su opere di transizione tra i gusti, le idee e lo stile dei due secoli chiave della modernità, il Settecento e l’Ottocento, colti in quell’area in cui l’uno sfuma nell’altro, velandosi.


Spiega Ottavio Dantone: “Questo progetto nasce dall’idea di esplorare il linguaggio del periodo romantico considerando da un lato i cambiamenti estetici e filosofici in atto nella prima metà dell’Ottocento e dall’altro quella tradizione di gesti e atteggiamenti espressivi del secolo passato che facevano ancora parte della nuova sensibilità artistica. In questo senso è plausibile affermare che le nozioni filologiche e la pratica della musica antica possono agevolare, nell’ambito di repertori più moderni, l’identificazione e la comprensione di intenzioni e stilemi figli della cultura e del pensiero del passato”. La riflessione alle spalle di questo passaggio fondamentale ad un repertorio già praticato da Dantone in veste di direttore con alcune delle migliori orchestre europee, ma mai su strumenti antichi e con il suo ensemble, è stata ovviamente lunga e profonda, e così racconta: “La scelta di queste due Sinfonie e dei rispettivi autori riflette una personale affinità, dovuta anche al fatto che sia Mendelssohn che Schumann erano fortemente attratti e influenzati dalla musica di Bach, cosa che si riflette in maniera evidente nei due lavori presenti in questa registrazione. Vediamo così coesistere nella Renana e nell’Italiana le espressioni più pure dello spirito romantico insieme a richiami, stili e temi di chiara ispirazione bachiana, oltre a un uso frequente e raffinato del contrappunto. Non sappiamo se per una magica e inconscia coincidenza o per una precisa volontà di omaggiare in maniera occulta e simbolica il grande maestro di Eisenach, nel secondo movimento della Sinfonia di Mendelssohn, in un passaggio melodico dei violini si succedono consecutivamente le note Sib-La-Do-Si, nell’alfabeto musicale tedesco B-A-C-H.”


Ottavio Dantone ed Accademia Bizantina sono da sempre alla ricerca di nuove sfide intellettuali da tradurre in musica con passione. E con una nuova idea sonora del più conosciuto ed ascoltato Ottocento, nell’ambito di un progetto di lungo respiro che Accademia Bizantina chiama “imprinting”, si apre il nuovo quarantennio dell’ensemble. “Imprinting – spiega ancora Dantone – è il nome del nostro nuovo progetto musicale che interroga i grandi capolavori di fine 700 e del primo 800. Un nuovo cammino per noi, finora noti soprattutto come interpreti di musica barocca. Un viaggio inedito nell’universo di Mendelssohn, Schumann, Beethoven e Schubert ma anche di Mozart e Haydn, per restituire alcune tra le loro opere più celebri a un orecchio rinnovato, liberato dalle stratificazioni delle interpretazioni che si sono succedute nel tempo.


“La partitura è l’impronta che i compositori hanno lasciato alla storia e che noi interpreti siamo chiamati a interrogare a ogni esecuzione. La nostra lettura, su strumenti originali, tiene conto sia dei cambiamenti estetici e filosofici che appartengono all’epoca di composizione di questi capolavori, sia della “tradizione di gesti e atteggiamenti espressivi” del periodo appena precedente, facenti quindi ancora parte della nuova sensibilità artistica. Questo gesto interpretativo è il nostro imprinting, un preciso approccio alla partitura e al fare musica che ci viene naturalmente dalla nostra esperienza sul repertorio barocco”. Durante l’estate Accademia Bizantina sarà impegnata anche con il Tamerlano di Vivaldi, il 13 luglio alla maestosa Cour des Hospices di Beaune, in Francia, per poi iniziare la sua nuova residenza quinquennale a Innsbruck, in Austria, con due date presso la Haus der Musik e il Tiroler Landestheater: il 6 agosto Il Trionfo della Fama di Conti e l’11 agosto il Cesare in Egitto di Giacomelli.

MezzoSangue annuncia la pubblicazione di “Capitan Presente”

MezzoSangue annuncia la pubblicazione di “Capitan Presente”Milano, 20 giu. (askanews) – MezzoSangue annuncia la pubblicazione di “Capitan Presente”, il brano culto che sarà disponibile su tutte le piattaforme digitali per Columbia Records / Sony Music Italy a partire da venerdì 21 giugno.


Dopo la pubblicazione del suo ultimo album in studio Sete e la collaborazione – l’unica presente – nell’album di Ultimo “Altrove” sul brano “Diluvio Universale”, l’artista torna con l’annuncio della riedizione di uno tra i brani che lo hanno consacrato nella scena hip hop nazionale. Nel 2012 un giovanissimo MezzoSangue prendeva parte al contest YouTube “Capitan Futuro”, fondato dallo storico rapper Esa, con la traccia “Capitan presente”, che pur non accaparrandosi la vittoria inizia a circolare in tutta Italia e ad accendere una luce sull’artista mascherato, diventando un piccolo-grande culto nella scena underground. Il brano diventa il primo seme di un mixtape, “Musica cicatrene” -uscito in free download lo stesso anno- destinato a diventare una pietra miliare del genere.


Primo capitolo del suo percorso, “Capitan presente” è un brano che nasce con l’urgenza di un freestyle che (quasi) inconsapevolmente racchiudeva tra le sue barre già molti dei punti cardine di un manifesto artistico e valoriale che sopravvive a distanza di dodici anni. La traccia porta MezzoSangue a farsi conoscere e apprezzare per la sua espressività e un flow ruvido ed esplosivo, tratti identitari dell’artista, che esordisce con un brano che muove una diretta e feroce critica sociale, investendo tantissimi aspetti dell’era contemporanea: dalla brutalità del capitalismo ai tecnici di governo che in quegli anni erano preposti alla guida dell’Italia, in generale un j’accuse a una società in cui l’”arte si fa moda, l’informazione guerra”.


La traccia approda in una veste completamente inedita -dopo dodici anni- sulle piattaforme digitali, interamente ri-registrata nella voce e rivisitata nella sua produzione, curata da G-laspada e anticipa la pubblicazione di “Musica cicatrene – the album”, in uscita venerdì 19 aprile. “Riprendere in mano questo brano è stato’ un po’ come ricominciare il viaggio. Mi sono chiesto come mi sia venuta l’idea di prendere la maschera e registrarmi così, senza pensarci due volte. C’era solo anima in quelle parole, un po’ come in tutto il disco, per questo sono partito da quello, senza pensarci due volte.

Vasco Live 2025 a Torino, Firenze, Bologna, Napoli, Messina e Roma

Vasco Live 2025 a Torino, Firenze, Bologna, Napoli, Messina e RomaMilano, 20 giu. (askanews) – Bibione, Milano e Bari sono le città che si sono aggiudicate quest’anno “lo spettacolo rock più potente e emozionante dell’universo” … che non avrà mai fine!


Chi non ce l’ha fatta ad accaparrarsi un posto al sole quest’anno, da oggi può stare tranquillo, “verremo a casa vostra”, nel 2025, a Torino, Firenze, Bologna, Napoli, Messina e Roma. Hasta siempre KOMandante Qui di seguito le – già attese – date Vasco Live 2025 che Live Nation annuncia oggi.


12 appuntamenti, tra nord e sud… “ci troveremo come le star” a giugno dell’anno prossimo: 31 Maggio e 01 Giugno – Torino – Stadio Olimpico 05 e 06 Giugno – Firenze -Visarno Arena 11 e 12 Giugno – Bologna – Stadio Dall’Ara 16 e 17 Giugno – Napoli – Stadio Diego Armando Maradona 21 e 22 Giugno – Messina – Stadio San Filippo 27 e 28 Giugno – Roma – Stadio Olimpico


I biglietti per Vasco Live 2025 saranno disponibili in anteprima per il Blasco Fan Club dalle ore 12:00 di lunedì 8 luglio fino alle ore 11:00 di venerdì 12 luglio su vascolive.vivaticket.it/ I titolari di carta Mastercard avranno accesso prioritario ai biglietti a partire dalle ore 12:00 di


mercoledì 10 luglio fino alle ore 12:00 di venerdì 12 luglio. Scopri di più su www.priceless.com/music Vendita generale dalle ore 12:00 di venerdì 12 luglio su www.vivaticket.com – www.ticketone.it – www.ticketmaster.it Si chiude la “Vasco RockMusic week”, 7 Magnifici concerti a San Siro per oltre 400.000 fan che sera dopo sera… hanno incendiato lo stadio e… Milano! Emozionante, presente, mai ripetitivo… quasi necessario. 7 volte tutto esaurito (come la prima volta nel ’90, anche il terzo anello), stasera si festeggia alla grande l’ultimo dei Magnifici 7 nonché la 36esima volta a San Siro (dal 1990 a oggi). Nessuno prima di lui. Mentre sta per andare “in onda” il Settimo dei Magnifici 7 e altri 60.000 si preparano per andare a vedere “il più bel concerto della mia vita”, l’onda travolgente di Vasco e della sua band, un’orgia di emozioni, sold out sotto il sole come sotto il diluvio del’11 giugno. Da domani Bari arriviamo! Ci si vede tutti allo stadio San Nicola per 4 “Super E20” il 25, 26, 29 e 30 giugno, circa 200.000 fan che si aggiungeranno a quelli di Milano. Per un totale di 600.000… che potranno dire: “io c’ero”.

Cinema, Antonio Donato tra i premiati del Figari Short Film Fest_

Cinema, Antonio Donato tra i premiati del Figari Short Film Fest_Roma, 19 giu. (askanews) – Si è chiusa con successo la 14esima edizione del Figari International Short Film Fest a Golfo Aranci. Un’edizione caratterizzata da una ottima affluenza di pubblico alle proiezioni in spiaggia e sul Lungomare e dall’alta qualità dei cortometraggi in concorso.


A ricevere il premio Best Regional è stato il film Sparare alle angurie di Antonio Donato premiato dalla giuria di qualità composta da Kenan Music (regista e produttore bosniaco direttore del festival internazionale Omladinsky Film Festival Sarajevo e del mercato di cinema breve Hvar Film Festival) e dal giovanissimo regista iberico Christian Aviles (vincitore del premio Short of the Year 2023 consegnato dalla Short Film Conference per il cortometraggio “Daydreaming so vividly about our spanish holidays”). Music Kenan ha voluto anche selezionare per la partecipazione al suo Festival a Sarajevo il progetto presentato durante il Figari Film Market ossia il cortometraggio in sviluppo Catene di Lorenzo Gonnelli. La stessa giuria, ha consegnato anche il premio Best National a Agnus Day di Giuseppe Isoni dedicando anche una menzione speciale a Foto di gruppo di Tommaso Frangini, mentre la giuria composta dagli attori Michela De Rossi e Eduardo Scarpetta ha premiato come miglior cortometraggio di Animazione On the 8th day di Agathe Sénéchal, Alicia Massez, Elise Debruyne, Flavie Carin, Théo Duhautois (FRA) e ha assegnato il Best International Award al film iraniano There is no friend’s house di Abas Taheri. Una speciale giuria popolare ha invece assegnato l’Audience Award a Tilipirche di Francesco Piras e dedicato una menzione speciale al cortometraggio spagnolo Little di Meka Ribera, Álvaro G.


Tra gli altri riconoscimenti, il Premio Rai Cinema Channel che è stato consegnato da Manuela Rima a Sparare alle angurie di Antonio Donato e il premio come miglior produttore che è andato a la Rosso Film Ivan Casagrande Conti. I restanti premi speciali, France Tv e WeShort, verranno consegnati nei prossimi giorni. Protagonisti di questa edizione oltre ai cortometraggi come di consueto che gli ospiti che hanno ritirato i premi speciali: Matteo Paolillo che ha ricevuto il Premio Beatrice Bracco, quale migliore interprete dell’anno della nuova generazione e Pierpaolo Spollon al quale è stato consegnato il Premio Guglielmo Marconi.


La quattordicesima edizione del Festival si è svolta grazie al patrocinio del Comune di Golfo Aranci, al contributo del Ministero della Cultura, alla Regione Autonoma della Sardegna, alla Fondazione di Sardegna, e grazie al supporto della Fondazione Sardegna Film Commission e dei numerosi sponsor e partner privati.

Tv, “Fermati. Pensaci un minuto”, campagna Rai sui rischi dipendenze

Tv, “Fermati. Pensaci un minuto”, campagna Rai sui rischi dipendenzeRoma, 19 giu. (askanews) – Nove “pillole” dedicate a nove sostanze: cocaina, eroina, cannabis, MDMA, allucinogeni, nuove sostanze psicoattive, tabacco, alcol e fentanyl. Parte da qui, e dal claim “Fermati. Pensaci un minuto”, la campagna di comunicazione sui rischi legati alle dipendenze realizzata da Rai, in collaborazione con il Dipartimento per le Politiche Antidroga della presidenza del Consiglio dei ministri.


In un minuto, quello della durata delle clip, si cerca di sensibilizzare la popolazione, soprattutto quella più giovane, a informarsi sulle conseguenze che derivano dall’uso di queste sostanze, perché a volte si pensa di conoscerle, o magari di poterle controllare, ma i rischi sono tanti e gli effetti sono spesso imprevedibili. Realizzate in animazione le clip saranno disponibili su RaiPlay anche per condividerle, perché, come dice la campagna, “Ci sono scelte che possono cambiarti la vita. Pensaci un minuto!”. La campagna è stata scritta, ideata e illustrata dalla direzione Comunicazione della Rai.

Dieci anni di Dardust, fuori l’inedito “Mon Coeur, Béton Brut”

Dieci anni di Dardust, fuori l’inedito “Mon Coeur, Béton Brut”Roma, 18 giu. (askanews) – Nel decennale della sua carriera, che vanta un palmarés di oltre 95 dischi di platino, Dardust annuncia oggi la release di “Mon coeur, Béton Brut”, brano al piano con rapide schegge di sonorità elettroniche, in uscita il 21 giugno, che anticipa Urban Impressionism, il prossimo progetto discografico e nuovo capitolo del suo percorso artistico fuori in autunno per Sony Masterworks e Artist First.


“Mon coeur, Béton Brut” è il primo “quadro” del nuovo percorso musicale di Dardust, una metafora delle barriere emotive, come palazzi di cemento, che ognuno costruisce per difendere il proprio cuore. Beat glitchati e minimali traducono perfettamente la durezza di questi elementi mentre il motivo del pianoforte, ispirato ad Asturia dalla Suite Española del compositore impressionista Albéniz, rappresenta la parte “impressionista”, quella emotiva e umana del funambolo che desidera trovare un equilibrio tra la protezione emotiva e il bisogno di connessione con gli altri. Ad accompagnare il singolo sarà il video girato in bianco e nero a Les Arènes de Picasso di Parigi, iconico monumento dell’architettura postmodernista che ben sintetizza la duplicità degli elementi architettonici e musicali presenti nel brano.


Intanto, il 27 giugno al Teatro dal Verme di Milano insieme all’Orchestra I Pomeriggi Musicali, Dardust celebra la sua brillante carriera con “10 years. 1 night”, un evento unico dedicato al suo repertorio portato in scena in una nuova e magica chiave, finalmente accompagnato dall’orchestra diretta in questa sede dal maestro Alberto Cipolla. Pianista, produttore e compositore tra i più influenti e premiati, artefice di uno stile personalissimo e innovativo, Dardust sta ridisegnando i confini di classico e contemporaneo gettando la sua musica ben oltre le definizioni e creando da sempre atmosfere non convenzionali in un equilibrio perfetto tra pianoforte ed elettronica.


A celebrare l’uscita dell’album in autunno e l’anniversario della prima decade di carriera, che vanta anche la recente apertura del live di Lana Del Rey agli I-Days di Milano e quella di Dua Lipa al Nos Alive Festival di Lisbona prevista a luglio, prenderà il via il 4 ottobre in Inghilterra la leg europea Urban Impressionism Tour: numerosi appuntamenti che vedranno Dardust calcare i palchi delle principali città, da Londra a Parigi, passando per Praga, Berlino, Amburgo, Copenhagen, Bruxelles, Barcellona, Madrid fino a Lisbona. Il tour europeo Urban Impressionism è prodotto da Metatron, A1 Concerti, BPM Concerti, ITB International Talent Booking.