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Cinema, boom al botteghino per il 42esimo Torino Film Festival

Cinema, boom al botteghino per il 42esimo Torino Film FestivalRoma, 12 nov. (askanews) – Boom di biglietti acquistati per il 42esimo Torino Film Festival che prenderà il via il prossimo 22 novembre: +58,9% nel primo week-end in cui sono state aperte le prevendite, rispetto allo scorso anno.


Un dato significativo se si considera che i titoli in programma di questa edizione sono 120, numero ben inferiore ai 181 film presentati in Selezione Ufficiale del 2023 (senza considerare i fuori programma) e che testimonia l’attesa e l’interesse per i film scelti dal direttore Giulio Base e dal comitato di selezione del 42TFF. Il Torino Film Festival è realizzato dal Museo Nazionale del Cinema di Torino e si svolge con il contributo del Ministero della Cultura Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Regione Piemonte, Città di Torino, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT.

Libri, esce “Io sono Elettra” di Marco Panella

Libri, esce “Io sono Elettra” di Marco PanellaRoma, 11 nov. (askanews) – Rai Libri presenta “Io sono Elettra” di Marco Panella. La storia d’amore mai raccontata tra Guglielmo Marconi e la sua nave, il nuovo romanzo di Marco Panella, che accende una luce su una relazione inedita, intima e profonda tra l’inventore della radio e il panfilo Elettra, la sua amata compagna di viaggio e sperimentazione.


Dalla costa livornese fino alle traversate oceaniche, Panella racconta la passione di Marconi per il mare e il suo legame speciale con la nave Elettra, da lui rinominata e trasformata in uno strumento di ricerca e innovazione. “Io sono Elettra” è una storia di intuizioni pionieristiche, conquiste scientifiche e la ricerca di una compagna d’avventura, con l’Elettra che assume la veste di una presenza viva e vibrante, essenziale per le scoperte di Marconi e per i viaggi che hanno segnato il progresso delle telecomunicazioni mondiali. Nel 1919, quando Guglielmo Marconi – ormai figura di spicco della scienza e dell’imprenditoria internazionale – incrocia per la prima volta lo sguardo sul panfilo Rovenska, è un colpo di fulmine. La rinomina Elettra e da quel momento la sua vita sarà per sempre intrecciata alla nave, compagna di imprese storiche come la prima trasmissione radiofonica transoceanica. Attraverso uno stile coinvolgente e poetico, Marco Panella ci conduce in un viaggio emozionante nella vita del celebre inventore, esplorando le tappe della sua affermazione e i momenti di intimità e solitudine, con il mare come sfondo e l’Elettra come fedele alleata.


“Io sono Elettra” di Marco Panella, edito da Rai Libri, è in vendita nelle librerie e negli store digitali dal 13 novembre 2024. Marco Panella è un esperto di storia del costume italiano, curatore di mostre e festival culturali, e uno studioso della Space Age. Tra i suoi lavori precedenti, si ricordano Il cibo immaginario. Pubblicità e immagini dell’Italia a tavola, Pranzo di famiglia. Una storia italiana, e il thriller Tutto in una notte.


Questo romanzo si inserisce nella collana Cristalli Sognanti di Rai Libri, dedicata alle storie che aspirano a diventare visioni, con racconti pensati per il grande schermo o per le serie TV, firmati dai migliori autori italiani.

Cinema, dal 22 novembre il Liberati Film Festival a Carbognano(Vt)

Cinema, dal 22 novembre il Liberati Film Festival a Carbognano(Vt)Roma, 11 nov. (askanews) – Dal 22 al 24 novembre 2024, a Carbognano (Vt), tre giorni di proiezioni e incontri dedicati all’arte del casting cinematografico. La Rete di Giulia, in collaborazione con Tuscia Film Fest, Tuscia Terra di Cinema, l’U.I..C.D. (Unione Italiana Casting Director) e il Teatro Bianconi di Carbognano (Vt) celebra uno dei principali mestieri del cinema (il casting director) nell’ambito della prima edizione del Liberati Film Festival, dove prima delle proiezioni di film che hanno ottenuto successo di pubblico e di critica, si potrà dialogare con alcuni dei più affermati “casting director” del cinema italiano.


Si parte venerdì 22 (ore 21) con Maurilio Mangano e Stefania Rodà, direttori casting del film che incontreranno il pubblico e presenteranno “Vermiglio” di Maura Del Pero, film rivelazione dell’ultima Mostra di Venezia, che si è aggiudicato il Leone d’argento Gran premio della giuria, e candidato dall’Italia all’Oscar per il migliore film straniero. Sabato 23 (ore 21) in programma “La chimera” di Alice Rohrwacher, in concorso al Festival di Cannes 2024 e girato quasi totalmente nella Tuscia. Ospite della serata la casting director Chiara Polizzi e parte degli interpreti del film da lei reclutati sul territorio della provincia di Viterbo. Domenica 24 novembre (ore 17) saranno Laura Muccino e Sara Casani a chiudere la tre giorni; incontreranno il pubblico e presenteranno la proiezione de “Il tempo che ci vuole” di Francesca Comencini, presentato fuori concorso a Venezia e che ha avuto grande successo di critica e pubblico. Moderano gli incontri Giacomo Lencioni ed Enrico Magrelli.


La Rete di Giulia è la rete di imprese tra le attività economiche presenti sul territorio del Comune di Carbognano, la cui costituzione è avvenuta a fine ottobre. Tale network, oltre ad affiancare le imprese consentendo alle aziende del territorio di coniugare indipendenza e autonomia imprenditoriale con la capacità di acquisire risorse finanziarie, tecniche, umane e di know-how, pone in campo diverse iniziative che hanno l’obiettivo di affascinare e attrarre un turismo culturale, eco-sostenibile, eno-gastronomico che intreccia storia, passeggiate e racconti tra i sentieri del territorio – tra cui questa I edizione del Liberati Film Festival; fiere e artigianato, mostre d’arte contemporanea e esposizioni fotografiche, architetture d’epoca, convegni e il Premio “Giulia Farnese”.

Cinema, dal 21 novembre settima edizione TFI Torino Film Industry

Cinema, dal 21 novembre settima edizione TFI Torino Film IndustryRoma, 11 nov. (askanews) – Market, meeting e officina per la coproduzione internazionale che mette al centro nuovi talenti e nuove tendenze del cinema e dell’audiovisivo: presentato il TFI Torino Film Industry, che si svolgerà nuovamente in contemporanea con il Torino Film Festival del Museo Nazionale del Cinema, dal 21 al 27 novembre, presso il Circolo dei lettori – riconfermandosi come anima work and business dello storico appuntamento cinematografico cittadino.


Creato nel 2018 con l’obiettivo di valorizzare le potenzialità del sistema cinema torinese, TFI Torino Film Industry giunge alla sua settima edizione con una solida struttura capace di fornire ai professionisti nazionali e internazionali un programma di appuntamenti sempre più trasversale e integrato capace di coinvolgere l’intera filiera dell’audiovisivo. Un’edizione che, giocando volutamente con la dimensione simbolica del numero 7, toccherà quest’anno 7 location cittadine, con varie novità rispetto al passato: oltre a il Circolo dei lettori di Torino, a Le Roi Dancing Hall e alla sede di Film Commission Torino Piemonte, TFI coinvolgerà infatti anche il Museo di Scienze Naturali e il Museo Nazionale del Risorgimento – sede della “Immersive Room” allestita nei giorni del 26 e 27 novembre, oltre al Cinema Greenwich Village che ospiterà le 7 proiezioni-evento serali e ad un locale per incontrarsi nel post-attività a fine giornata. La coproduzione internazionale, lo sviluppo progetti, il mercato del cortometraggio, le professioni del set, la cultura e la sostenibilità ambientale, il cinema a tematica LGBTQIA+, la relazione tra spettacolo dal vivo e nuove tecnologie, training e formazione di giovani autori sono solo alcuni dei temi e degli approfondimenti che i 7 partner di TFI portano al centro della scena di questa edizione.


Ad affiancare le attività dei fondatori dell’iniziativa – Film Commission Torino Piemonte, che coordina il market sin dalla nascita, TorinoFilmLab e Centro Nazionale del Cortometraggio che da quest’anno propone ShorTO Film Market – si consolida ulteriormente la collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema attraverso Lovers Film Festival e, a partire da quest’anno, con l’ulteriore prestigiosa presenza del Festival CinemAmbiente. Importante riconferma anche quella di Fondazione Piemonte dal Vivo con onLive Campus, partnership avviata con successo lo scorso anno. La varietà di proposte che il network di enti piemontesi programma è ancora una volta integrata e arricchita dalla presenza del “Partner Event” IDS Italian Doc Screenings, evento di punta di Doc/it – Associazione Documentaristi Italiani che per il quinto anno consecutivo ha scelto di svolgersi durante TFI Torino Film Industry. Promosso da Regione Piemonte e Città di Torino e realizzato con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo e Camera di Commercio di Torino, TFI Torino Film Industry proporrà un’intensa attività di pitching sessions, panel, workshop, one-to-one meetings e avrà nuovamente il proprio headquarter principale presso la storica sede de il Circolo dei lettori di Torino.


Film Commission Torino Piemonte – che coordina TFI fin dalla sua prima edizione – cura e propone anche per questa edizione i Production Days, coproduction meeting che accoglie decision makers e professionisti dell’audiovisivo internazionale con l’obiettivo di mettere al centro dell’ecosistema produttivo maestranze e società piemontesi e, contemporaneamente, coinvolgere – attraverso workshop mirati – beginners del settore appena approcciatisi al mondo del cinema e alla sua industria. Un programma di 7 panel, 3 pitch sessions, 7 workshop, oltre a 3 momenti strutturati di one-to-one meetings che mirano al rafforzamento di un riconosciuto ecosistema del cinema indipendente, capace di evidenziare la ricchezza e la vitalità del comparto locale, degli enti che lo compongono, dei professionisti che lo rappresentano. Il TorinoFilmLab,laboratorio internazionale per lo sviluppo e la formazione di professionisti dell’audiovisivo del Museo Nazionale del Cinema, è parte di Torino Film Industry dalla prima edizione e dal 2022 cura l’evento TFL Italia, nato per alimentare sinergie e connessioni tra l’industry nazionale e quella mondiale. Fulcro dell’attività è il workshop Boost IT Lab, che unisce 4 team di produttori e registi italiani emergenti che desiderano esplorare e potenziare l’impatto internazionale dei loro progetti di film e 4 team di professionisti internazionali con progetti di lungometraggio in cerca di partner produttivi italiani.


Inoltre, il TorinoFilmLab porta la propria expertise con il Workshop sullo Story editing, una sessione formativa incentrata su uno degli aspetti fondamentali della creazione di film e serie tv: martedì 26 novembre, la story editor e scrittrice Erica Barbiani porterà la sua esperienza e le sue intuizioni nel campo dello story editing, illustrando gli strumenti e le tecniche per supervisionare lo sviluppo narrativo, assicurandosi che le sceneggiature siano coese, coinvolgenti e allineate con la visione del progetto. ShorTO Film Market, noto in precedenza come TSFM Talents and Short Film Market, si svolgerà a Torino il 26 e 27 novembre. Nato nel 2016 su iniziativa del Centro Nazionale del Cortometraggio, è un mercato dedicato all’ecosistema del cortometraggio che mira a incentivare la crescita di questa industria in Europa e nel mondo, con particolare attenzione per il settore italiano, e a promuovere la crescita di nuovi autori e professionisti del cinema. L’edizione del 2024 porta a Torino 9 progetti di cortometraggio in sviluppo, che avranno la possibilità di presentarsi alla platea di professionisti europei ed italiani e incontrarli in successivi one-to-one. Gli eventi di quest’anno propongono un panel con due artisti visivi autori di esperienze XR; una proiezione speciale di cortometraggi italiani; una tavola rotonda tra produttori, distributori, istituzioni, festival e associazioni culturali italiane operanti nell’ambito del cortometraggio e un panel dedicato alla presentazione di tre esperienze culturali che fanno del cortometraggio un vettore di sviluppo di comunità. Tra le novità: un percorso di mobilità internazionale in partenariato con il Festival international du court métrage de Clermont-Ferrand e la promozione dell’Italian Short Films Video Library con opere di singoli autori, distributori e scuole nazionali.

Sanremo Giovani 2024, Carlo Conti: inizia l’avventura del Festival

Sanremo Giovani 2024, Carlo Conti: inizia l’avventura del FestivalRoma, 11 nov. (askanews) – “Oggi inizia ufficialmente l’avventura del Festival di Sanremo 2025, quindi il mio primo ringraziamento va alla commissione, che ha lavorato alla stragrande per selezionare tra 564 candidati i 24 che vedrete in queste puntate, e poi ad Alessandro Cattelan che ha accettato questo mio invito doppio, quello non soltanto di condurre questo talent – il Sanremo Giovani – ma anche poi il Dopofestival”. Così Carlo Conti, direttore artistico del Festival di Sanremo, alla conferenza di presentazione di Sanremo Giovani, cinque appuntamenti settimanali – da domani in seconda serata su Rai 2 – per scoprire i 6 artisti che approderanno alla finalissima. Quattro di loro arriveranno a esibirsi sul palco del Festival di Sanremo.


“Sono molto felice che Alessandro abbia accettato questo invito” ha detto Conti. “Come sono felice che Marcello Ciannamea (direttore Intrattenimento Prime Time, ndr.) abbia accettato questa mia proposta di fare proprio un talent, perché era una mia fissazione”. “Abbiamo volutamente abbassato l’età, da 29 anni a 26, proprio perché deve esser ‘giovani’, devono avere l’opportunità di esprimersi al massimo in questa occasione qui”. Cattelan, da parte sua, ha spiegato di aver accettato la proposta per due motivi: “Mi a convinto Carlo e un po’ il tempo, il tempo che passa. Avevo deciso ai tempi di lasciare X Factor, l’ho fatto per dieci anni, un tempo importante in cui sono successe un sacco di cose, anche a livello personale. Probabilmente se me lo avesse chiesto l’anno dopo aver lasciato X Factor avrei detto di no; essendo passati quattro anni era un tempo sufficiente perché poi ritornasse anche un po’ quella voglia di avere a che fare con nuove carriere”.


Quanto all’etichetta di “conduttore giovane”, che gli viene solitamente affibbiata, secondo Cattelan “è più dei commentatori che non mia, nel senso che non mi sento più giovane da tanto tempo, penso di essere grande per anagrafe, acciacchi, responsabilità e moralmente, perché ho due figlie, una famiglia, tante responsabilità cui faccio fronte. Anche per quanto riguarda il mio lavoro, ho 23 anni di carriera, non sono mai stato disoccupato qualche mese, non mi sento giovane, continuo però a trovarla una parola carina, meglio che vecchio”. La conferenza stampa si è conclusa con l’annuncio a sorpresa di Carlo Conti: Cattelan sarà anche uno dei co-conduttori della serata finale all’Ariston. “Stavo pensando, venerdì sera lui finisce il Dopofestival, il sabato sera che vuoi andare a casa? No, allora sarà uno dei co-conduttori della serata finale del Festival”.

Cinema, al via riprese di “Carmen è partita” di Domenico Fortunato

Cinema, al via riprese di “Carmen è partita” di Domenico FortunatoRoma, 11 nov. (askanews) – Al via le riprese di “Carmen è partita”, con la regia di Domenico Fortunato, anche nel ruolo di protagonista, affiancato da Giovanna Sannino, Alessandro Tersigni, Antonella Carone, Franco Ferrante, Francesco Giuffrida, con la partecipazione straordinaria di Maurizio Mattioli. Il film è una produzione Altre Storie con Rai Cinema, prodotto da Cesare Fragnelli.


Al giorno d’oggi, in un antico borgo, Carmen (Giovanna Sannino), la più bella e chiacchierata ragazza del paese, allo stesso tempo riservata e solitaria, scompare. È la domestica di Amedeo (Domenico Fortunato), un sarto introverso che vive di nostalgia per le dive del passato, la cui sartoria si trova nella Piazza antica, centro della vita del paese, dove si affacciano anche una macelleria, il salone di un barbiere e un bar, gestiti da Cono (Maurizio Mattioli), Michele (Franco Ferrante) e Alfredo (Francesco Giuffrida), amici di Amedeo da sempre. Orfana dei genitori, Carmen ha trovato rifugio nella casa di Amedeo grazie alla zia Rosanna (Antonella Carone) che vorrebbe per lei una vita tranquilla, lontana dai pettegolezzi. Sebbene Amedeo sia inizialmente infastidito dalla presenza di Carmen in casa, col tempo la loro convivenza si addolcisce, ma la ragazza rimane un mistero per tutti. La sua scomparsa innesca in Amedeo una profonda prostrazione, mentre le indagini del Maresciallo dei Carabinieri (Alessandro Tersigni) si intensificano, costringendolo a confrontarsi con la solitudine e il dolore di una perdita inaspettata. “La stranezza, a mio avviso, è un particolare importante in ognuno di noi – ha raccontato Domenico Fortunato – i personaggi che popolano il nostro borgo hanno tutti le loro ‘stranezze’ ed è proprio quando si riesce a condividere con qualcuno le proprie stranezze, che si può ‘vivere’, amare e forse anche realizzare i propri sogni. Una storia intima, delicata che vuole e mi auguro riesca a regalare poesia, speranza, libertà. E la libertà non può essere strana”.


La sceneggiatura originale è di Giovanni Bracco e Graziano Conversano, con un adattamento di Cesare Fragnelli e Domenico Fortunato. Le riprese dureranno cinque settimane e avranno luogo a Mentana, in provincia di Roma, e dintorni.

Cinema, Matera Film Festival: miglior film “A Pedra Sonha dar Flor”

Cinema, Matera Film Festival: miglior film “A Pedra Sonha dar Flor”Roma, 11 nov. (askanews) – Si è svolta dal 3 al 10 novembre la quinta edizione del Matera Film Festival, il festival nella “Città dei Sassi”. Le tre giurie hanno decretato i vincitori di questa edizione che ha visto calcare il suo tappeto rosso da personalità del cinema quali Atom Egoyan, Peter Greenaway, Saskia Boddeke, Barbara Ronchi, Francesco Di Leva, Francesco Costabile, Francesco Gheghi, Edoardo De Angelis, Massimiliano Gallo, Teresa Saponangelo, Giulia Bevilacqua, Diego De Silva, Ciro De Caro, Rosa Palasciano, Patrizio Rispo, Samuele Cavallo, Luigi Miele, Daniela Ioia, Gina Amarante, Luca Ward, Artem Tkachuk, Giovanna Sannino, Elia Nuzzolo, Antonella Stefanucci, Giuseppe G. Stasi, Giancarlo Fontana, Luca Di Sessa e Marcos Piacentini


La giuria Lungometraggi composta da Andrea Bellavita, Benedetta Caponi e, Presidente di Giuria, Atom Egoyan ha premiato come Miglior lungometraggio “A Pedra Sonha dar Flor” di Rodrigo Areias (Portogallo) con la seguente motivazione: “Un adattamento riccamente realizzato che combina un universo letterario e cinematografico, creando un proprio mondo. Questo film splendidamente diretto crea un’alchimia inquietante da un adattamento complesso e sfaccettato con forti interpretazioni e un design visivo imponente”. La giuria Documentari composta da Maurizio Di Rienzo, Andrea Di Consoli e, Presidente di Giuria, Arsinée Khanjian ha premiato come Miglior documentario “Twin Fences” di Yana Osman (Russia) con la seguente motivazione: “Una storia sorprendente e affascinante di e su una giovane e brillante donna afgana la cui vita diventa allo stesso tempo russa e ucraina (la guerra attuale rimane sullo sfondo ma il suo peso si fa sentire nel cuore dell’autore). Il documentario si concentra sul senso storico e ideologico dell’architettura, non solo moscovita, del secolo scorso. I muri che proteggono e/o valorizzano monumenti, palazzi, giardini e spazi sono recinzioni divisorie che richiamano i tanti “muri” che continuano a dividere territori, popoli e individui nel mondo. Quindi rappresentano più un ostacolo che una protezione. La regista incontra la sua famiglia e gli altri interlocutori e, grazie a un montaggio originale, al tono della sua voce e alla sua figura fiera e sofferente, esprime il dubbio che, in fondo, il mondo sia tutto un grande recinto”.


La giuria Cortometraggi composta da Antonio Andrisani, Gabriella Genisi e, Presidente di Giuria, Donatella Finocchiaro ha premiato come Miglior corto “Balam” di Maria Josè Loredo (Messico), con la seguente motivazione: “Una bambina che diventa eroina, che salva le donne dal femminicidio con le mani di fuoco e tirando un goal. Una bambina che, forse, cambierà la realtà, nel suo mondo magico o davvero non importa, è un grido di speranza per le nuove generazioni. La giuria ha amato lo stile delle immagini, la cura della regia e il talento della ninã che interpreta la protagonista”. Tra gli altri premi assegnati dal Matera Film Festival 2024 il Premio d’Onore ad Atom Egoyan, la menzione speciale Matera Film Festival ad Alvise Arigo per “The Room Next Door”, il Premio miglior attore protagonista per Elia Nuzzolo per la serie “Hanno ucciso l’Uomo Ragno – La leggendaria storia degli 883”, il Premio serialità televisiva a “Mare Fuori”, il Premio miglior Casting Director a Marita D’Elia, il Premio per la miglior regia a Ciro De Caro per “Taxi Monamour” e il Premio alla miglior interpretazione femminile a Rosa Palasciano per “Taxi Monamour”.

Musica, Bocelli da record: per 22 volte al n.1 Billboard Classica

Musica, Bocelli da record: per 22 volte al n.1 Billboard ClassicaRoma, 9 nov. (askanews) – Andrea Bocelli torna a conquistare le classifiche americane e aggiunge un altro record mondiale nell’anno del suo 30ennale di carriera. “Duets: 30th Anniversary”, il suo nuovo disco, debutta al n.1 della classifica Billboard degli album classici e al n.1 della classifica degli album classici crossover.


Un ennesimo record che porta Bocelli a essere il primo artista a guadagnare per ben 22 volte la vetta della classifica Classica e 16 quella della Classica Crossover, un traguardo mai ottenuto da nessuno al mondo. Nella ambita Billboard200 (classifica generale degli album più venduti in America) “Duets” debutta direttamente al numero 24 (è la 21esima volta che l’artista italiano entra nella top 40 della classifica generale americana). E ancora, nella Top Album Sales dei dischi fisici, Bocelli è in top ten con la sesta posizione (è in top ten per la 13esima volta).


“Duets”, uscito lo scorso 19 ottobre, riunisce molte delle collaborazioni più amate di questi ultimi tre decenni e brani nuovi, in una raccolta di 32 tracce che abbraccia tutta la sua carriera. All’interno, le eccezionali collaborazioni con Luciano Pavarotti e Stevie Wonder, i duetti con Bono, Ed Sheeran, Céline Dion, Dua Lipa, Jennifer Lopez, Sarah Brightman, Giorgia, insieme a nuovi duetti registrati appositamente per questo album con Elisa, Karol G, Shania Twain, Chris Stapleton, Gwen Stefani, Marc Anthony, Sofia Carson, Lauren Daigle, Matteo Bocelli e Hans Zimmer.

Cinema, ‘Mufasa: Il Re Leone’: Luca Marinelli ed Elodie tra le voci

Cinema, ‘Mufasa: Il Re Leone’: Luca Marinelli ed Elodie tra le vociRoma, 9 nov. (askanews) – Disney Italia ha annunciato le voci italiane di “Mufasa: Il Re Leone”, il nuovo film in arrivo il 19 dicembre nelle sale italiane, che esplora l’ascesa dell’amato re delle Terre del Branco. Luca Marinelli (Mufasa), Alberto Boubakar Malanchino (Taka) ed Elodie (Sarabi), Edoardo Stoppacciaro (giovane Rafiki), Riccardo Suarez Puertas (Zazu) e Dario Oppido (Kiros) prestano le loro voci ai nuovi protagonisti e si aggiungono ad un ricco cast vocale che vede, tra gli altri, il ritorno di Marco Mengoni (Simba), Elisa (Nala), Edoardo Leo (Timon), Stefano Fresi (Pumba) e Toni Garrani (Rafiki adulto) e l’arrivo dei giovanissimi Emma Cecile Rigonat (Kiara), Mattia Moresco (dialoghi Mufasa cucciolo) e Adriano Trio (canzoni Mufasa cucciolo), Valeriano Corini (dialoghi Taka cucciolo) e Edoardo Veroni (canzoni Taka cucciolo).


Luca Marinelli è Mufasa nella sua versione adulta. Già da cucciolo, Mufasa, mostra alcuni tratti del re sicuro di sé e coraggioso che diventerà un giorno, ma all’inizio della sua vita deve affrontare una tragedia inimmaginabile che lo lascia solo, lontano dalla sua famiglia e da tutto ciò che ha sempre conosciuto. Diventato amico di un altro leoncino, Mufasa trova la fratellanza e, alla fine, uno scopo quando viene nuovamente allontanato dalla sua casa e costretto a intraprendere un viaggio che gli cambierà la vita. Alberto Boubakar Malanchino è Taka, un leone appartenente a una prestigiosa stirpe reale. Da cucciolo è desideroso di compiacere gli altri, con un occhio di riguardo per i bisognosi – in particolare per un leoncino solitario di nome Mufasa, che viene travolto da un’alluvione improvvisa. I due formano un legame stretto, unendo le forze quando un gruppo di potenti leoni minaccia la famiglia e il futuro di Taka. La loro grande avventura attraverso il continente svelerà delle verità su entrambi i leoni, che li accompagneranno fino all’età adulta. Elodie è Sarabi, sicura di sé e coraggiosa – la futura regina ideale. Ma quando è ancora una giovane leonessa, si ritrova senza il suo branco dopo l’arrivo di un gruppo di leoni solitari. È perfettamente in grado di prendersi cura di se stessa, ma sa anche che la forza sta nel numero. Edoardo Stoppacciaro e Toni Garrani sono Rafiki, rispettivamente nella versione giovane e adulta. Rafiki è un saggio primate sciamano destinato a diventare il consigliere reale di Mufasa, anche se non è chiaro cosa veda Mufasa in questo babbuino, almeno quando si incontrano per la prima volta. La risata di Rafiki – piena di saggezza e stravaganza in egual misura – è sconcertante e contagiosa al tempo stesso. Nasce una collaborazione. È Rafiki a raccontare la storia dell’improbabile ascesa di Mufasa a Kiara, figlia di Simba e Nala e unica nipote di re Mufasa.


Riccardo Suarez Puertas è Zazu, il sempre loquace bucero destinato a diventare, per così dire, “l’ala destra” di Mufasa. Molto prima dell’ascesa di Mufasa, Zazu faceva parte della guardia reale di un altro re, ed era stato chiamato a fare da guida a una giovane Sarabi. Dario Oppido è Kiros, il leader crudele e nichilista di un branco di seguaci con le sue stesse idee, che seminano dolore e sofferenza mentre cercano di conquistare un trono dittatoriale senza precedenti per Kiros. “Mufasa: Il Re Leone” racconta, attraverso Rafiki, la leggenda di Mufasa alla giovane cucciola di leone Kiara, figlia di Simba e Nala, con Timon e Pumba che offrono il loro caratteristico spettacolo. Raccontata attraverso flashback, la storia presenta Mufasa, un cucciolo orfano, perso e solo fino a quando incontra un leone comprensivo di nome Taka, erede di una stirpe reale. L’incontro casuale dà il via al viaggio di uno straordinario gruppo di sventurati alla ricerca del proprio destino: i loro legami saranno messi alla prova mentre lavorano insieme per sfuggire a un nemico minaccioso e letale.


Unendo tecniche cinematografiche live-action con immagini fotorealistiche generate al computer, “Mufasa: Il Re Leone” è diretto da Barry Jenkins e prodotto da Adele Romanski and Mark Ceryak, mentre Peter Tobyansen è il produttore esecutivo.

Cinema, “Parthenopemania” a Napoli: partono Sorrentino tour in canoa

Cinema, “Parthenopemania” a Napoli: partono Sorrentino tour in canoaRoma, 9 nov. (askanews) – Domani si inaugura a Napoli il primo “Sorrentino tour”, alle 11, al Bagno Sirena a Donn’Anna: un tour in canoa e sup nei luoghi costieri del cinema del regista. Partenza dal Sirena (spiaggia delle Monache) passando per Villa Rivelli, per poi fare tappa a San Pietro ai Due Frati, la grotta romana, la Grotta di Villa d’Abro di “È stata la mano di Dio” per approdare alla spiaggia di Villa Lauro, i tanti luoghi di “Parthenope”. È una iniziativa Casa Sup di Alessandro Sangiovanni, una costola di Kayak Napoli.


L’iniziativa si aggiunge alla lunga lista di curiosità legate al film campione di incassi di Sorrentino, per cui si parla ormai di “Parthenopemania”. Dalla statuina di Greta Cool di San Gregorio Armeno realizzata da Ferrigno, alla caccia al poster come oggetto da collezione su Ebay, alla Pizza intitolata “Parthenope” made by il maestro pizzaiolo Enzo Coccia de la Notizia, alle magliette con le frasi del film e quelle con la scritta J’adore Sorrentino e J’adore Parthenope, alle cover dei cellulari.