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Cinema, al 42TFF “AmicheMai”, Maurizio Nichetti torna alla regia

Cinema, al 42TFF “AmicheMai”, Maurizio Nichetti torna alla regiaRoma, 8 nov. (askanews) – Sarà presentato nella sezione Zibaldone del 42esimo Torino Film Festival, “AmicheMai”, film che segna il ritorno dietro la macchina da presa – dopo oltre vent’anni di assenza – di Maurizio Nichetti (Ratataplan, Volere Volare, Ladri di saponette), che ne firma anche la sceneggiatura. Protagoniste di questa divertente commedia on the road sono Angela Finocchiaro e Serra Yilmaz, alle prese con il trasporto di un’ingombrante eredità. A completare il cast, le giovani interpreti Gelsomina Pascucci (Giorni felici, Gli immortali), Pia Paoletti (Anna Frank, diario di una ragazza innamorata della vita) e Astrid Casali (L’uomo sulla strada, America Latina).


Due content creators documentano le turbolente riprese di un film on the road. La protagonista, Anna, è una veterinaria appassionata la cui vita si divide tra la gestione della fattoria e i molteplici suoi ruoli familiari che la portano ad essere, di volta in volta: una moglie innamorata, una figlia affettuosa, una madre ansiosa, una nonna paziente. La morte improvvisa di Gino, il padre infermo, offre ad Anna la possibilità di liberarsi finalmente della sua premurosa badante Aysè, con cui non era mai riuscita ad andare d’accordo. Aysè tornerà quindi in Turchia con il vecchio letto di Gino, lasciatole in eredità. Anna e Aysè affronteranno così, con un letto a bordo, un lungo viaggio attraverso i Balcani destinato a cambiare per sempre la loro vita e il loro rapporto.

Su Rai 1 torna “XXI Secolo”, Corsini: ‘Una scommessa vinta’

Su Rai 1 torna “XXI Secolo”, Corsini: ‘Una scommessa vinta’Roma, 8 nov. (askanews) – Lunedì 11 novembre, in seconda serata su Rai 1, parte la seconda edizione di “XXI Secolo, quando il presente diventa futuro”, il programma della Direzione Approfondimento ideato, condotto e coordinato da Francesco Giorgino, che ogni settimana racconterà quei temi di attualità che sono, più di altri, in grado di restituire l’idea di un Paese impegnato non solo a vivere il presente, ma anche a progettare il proprio futuro. Un racconto che avverrà attraverso interviste faccia a faccia con i protagonisti della politica, dell’economia, della cronaca, degli esteri, dello sport e della cultura, con i reportage sul campo, con la presentazione e l’analisi dei dati per una narrazione della realtà che parta sempre dalle evidenze empiriche.


“Una scommessa vinta”, come ha detto oggi in conferenza stampa il direttore dell’Approfondimento, Paolo Corsini. Un programma che intende “offrire al pubblico una interpretazione diversa di quella che è il talk politico classico. Abbiamo dato vita a un nuovo format, più in sintonia con quella che è l’evoluzione del panorama mediatico. Nel tempo ‘XXI Secolo’ ha consolidato gli ascolti e ha rafforzato la seconda serata di Rai 1”. “Punto di forza del programma”, ha sottolineato Corsini, “è il garbo e la professionalità che contraddistinguono da sempre il lavoro di Francesco, profondo conoscitore del linguaggio televisivo. Le prossime sfide che abbiamo davanti sono rappresentate dalla multicanalità. A partire da questa nuova edizione ‘XXI Secolo’, infatti, svilupperà i suoi filoni narrativi attraverso più dimensioni: una presenza più marcata all’interno del catalogo di Rai Play, con contenuti originali, e un nuovo podcast”.


Giorgino, nella sua duplice veste di conduttore e direttore dell’Ufficio studi Rai, ha spiegato a sua volta come il racconto della politica in tv cambi “in ragione della necessità, assolutamente urgente e cogente, di adeguare le chiavi interpretative rispetto alla complessità del nostro tempo. Le elezioni americane ci hanno dimostrato quanto siano inadeguate certe chiavi interpretative che il giornalismo ha a disposizione. Perché un po’ per convinzione, un po’ per pregiudizio e preconcetto, in pochi avevano compreso che quello sarebbe stato l’esito elettorale (la vittoria di Trump, ndr.), soprattutto in pochi avrebbero scommesso su quel tipo di risultato dal punto di vista quantitativo oltre che qualitativo. Quindi il messaggio che ci arriva da quest’ultimo episodio, ma ne potremmo citare tantissimi altri è che bisogna essere molto equilibrati, bisogna assumere una postura istituzionale, e noi vogliamo fare un programma che abbia grande rispetto delle istituzioni del nostro Paese, nell’interesse anche della garanzia di una narrazione che sia la più equilibrata possibile, ma soprattutto la più completa e la più in linea con la complessità dell’era post-moderna”. “Il programma – ha proseguito Giorgino – segue sostanzialmente la stessa struttura narrativa dell’anno scorso ma con alcuni cambiamenti. La scommessa, dal punto di vista del formato e dei linguaggi, è quella di riuscire a contaminare elementi – nella semiotica diremmo ‘significanti’ – capaci di attivare percorsi di significazione della realtà e sulla realtà peculiari, perché si uniscono, si contaminano, si ibridano continuamente tre linguaggi: il primo è il linguaggio della parola, che sarà visibile già attraverso il monologo introduttivo, se volete lo chiamiamo anche editoriale, ma è più semplicemente l’esigenza di dare una suggestione molto forte rispetto a un tema di attualità; il linguaggio del talk, perché recupereremo naturalmente gli spazi del talk, ma con una intonazione molto pacata e finalizzata a far comprendere al massimo la complessità dei temi, a rappresentare bene gli elementi che costituiscono la polarizzazione e la dicotomizzazione dal punto di vista tematico; il linguaggio delle immagini, perché abbiamo una bella squadra di inviati, e poi il linguaggio dei dati, che è stata la scommessa dell’anno scorso e che continueremo, anzi potenzieremo sempre di più perché riteniamo che un approfondimento che voglia fare quello che ho illustrato poco fa deve partire inevitabilmente dalla fattualità, dalla dimensione pragmatica. È quella la bussola che ci deve orientare nella costruzione delle diverse chiavi interpretative, e naturalmente in modo legittimo, e sempre in modo equilibrato e istituzionale, anche nella manifestazione delle diverse opinioni. Quindi tre linguaggi che si contaminano”.


“Quest’anno abbiamo fatto delle variazioni anche dal punto di vista scenografico, e quindi narrativo, perché per esempio l’anno scorso i rappresentanti della politica, dell’economia e delle istituzioni parlavano seduti al tavolo, insieme ad altre persone coinvolte all’esterno con i servizi o con delle interviste; quest’anno invece abbiamo scelto di dare vita a un vero faccia a faccia, con ritmi molto serrati, ma andando ugualmente in profondità. E poi ci sarà una seconda parte dedicata all’approfondimento classico con il talk in studio, ma con il contributo di tanti interventi e servizi, e con i dati che rappresentano un po’ la piattaforma per poter costruire l’interlocuzione con i diversi ospiti”. “La terza parte – ha concluso Giorgino – è una parte che ci ha dato molta soddisfazione l’anno scorso. Noi l’avevamo chiamata, ‘lo spazio della tisana’, perché è l’intervista fatta al personaggio di spicco del mondo dello spettacolo, del cinema, della cultura, ma con una intonazione molto più colloquiale, se volete persino intimista, perché cerchiamo in quello spazio finale – come se stessimo prendendo una tisana con una persona a cui vogliamo bene e verso cui portiamo rispetto, prima di andare a dormire – di usare appunto un tono intimista per mettere in evidenza più la persona che il personaggio, far conoscere l’artista anche nella dimensione del privato”.

Tv, dall’11 novembre la nuova stagione di “Nuovi Eroi”

Tv, dall’11 novembre la nuova stagione di “Nuovi Eroi”Roma, 8 nov. (askanews) – Tornano le grandi storie di eroismo quotidiano di cittadine e cittadini insigniti dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella con l’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, nella nuova stagione di “Nuovi Eroi”, il format originale prodotto da Stand by Me e Rai Approfondimento con la preziosa collaborazione del Quirinale, in onda dall’11 novembre (dal lunedì al venerdì alle 20.15 e il sabato alle 20:35) su Rai3.


Trenta nuove puntate per raccontare le storie straordinarie di persone che si sono distinte in alcuni campi professionali e non solo: eroi comuni, quasi sempre sconosciuti al grande pubblico, rappresentativi dei più alti valori umani e solidali e che si sono fatti apprezzare per l’impegno civile e per il forte senso di comunità, diventando così un esempio virtuoso. Le puntate del sabato, in onda alle 20:35, sono dedicate ai Nuovi Eroi “Young”: giovani alfieri e cavalieri che, attraverso atti di coraggio e solidarietà, si sono distinti nello studio, in attività culturali oppure hanno compiuto atti o adottato comportamenti ispirati a senso civico, altruismo e solidarietà. Tra le storie della nuova stagione, quella di Antonio Piccolo e Carlo Sagliocco (lunedì 11 novembre), che a Scampia, attraverso la fondazione di una Scuola Calcio, hanno creato un posto dove i giovani si possono ritrovare offrendo così ai ragazzi la possibilità di condividere il gioco e iniziative sociali e culturali; c’è anche l’impegno attivo nei confronti dei detenuti, come quella di Licia Baldi (martedì 12 novembre) che da anni offre la sua esperienza di insegnante a sostegno dei detenuti del carcere di Porto Azzurro sull’Isola d’Elba e ha contribuito fattivamente alla realizzazione del plesso scolastico all’interno della stessa casa circondariale. A seguire, Leonardo Lotto (mercoledì 13 novembre): brillante studente di economia, dopo essere rimasto paralizzato dalla vita in giù a seguito di un incidente, consegue la laurea in Management International. Durante la cerimonia di laurea, a Londra, pronuncia un discorso di forte impatto sull’importanza della libertà, invitando i suoi coetanei a riflettere su questo valore assoluto.


A ricevere l’importante riconoscimento dell’Onorificenza al merito c’è anche Maria Eleonora Teresa Galia (giovedì 14 novembre), per la tenacia e la costanza con la quale, nel ricordo della figlia, aiuta i bambini malati rallegrandoli con giocattoli e finanziando investimenti nelle strutture ospedaliere che li ospitano. La vita di Stefano Ungaretti (venerdì 15 novembre) è segnata da due gravi lutti: la perdita del padre e del fratello maggiore, entrambi colpiti da arresto cardiaco. Nel 2012, in memoria del fratello scomparso, fonda la “Mirco Ungaretti Onlus”, con l’obiettivo di diffondere la conoscenza delle tecniche di primo soccorso, semplici ma fondamentali azioni che possono salvare vite prima dell’arrivo dei soccorsi. Infine c’è la storia di Sebastiano Guazzeroni (sabato 16 novembre), che a soli 8 anni ha dimostrato coraggio e prontezza di fronte al malore accusato dal padre ed è riuscito ad evitare che una passeggiata nei boschi si concludesse in tragedia. In ogni puntata la storia di uno di questi eroi comuni viene raccontata attraverso un’intervista diretta al protagonista, intervallata dalle testimonianze di amici, familiari e colleghi, da immagini fotografiche e video privati e da repertorio di cronaca, perché le loro vicende s’intrecciano molto spesso con momenti cruciali della nostra storia recente. Anche per questa stagione, a guidare il racconto la voce fuori campo di Veronica Pivetti, mentre i passaggi decisivi della vita del protagonista di puntata sono ricostruiti come sempre attraverso suggestivi re-enactement.


Chiude ogni episodio la cerimonia di conferimento dell’Onorificenza al Merito Civile svoltasi al Quirinale alla presenza del presidente Mattarella.

Cinema, in Calabria si gira “Io non ti lascio solo” con Pasotti

Cinema, in Calabria si gira “Io non ti lascio solo” con PasottiRoma, 8 nov. (askanews) – Primo ciak in Calabria lo scorso 4 novembre, per “Io non ti lascio solo”, il nuovo film di Fabrizio Cattanei (Maternity Blues, Cronaca di una passione), tratto dal romanzo omonimo di Gianluca Antoni edito da Salani e vincitore di numerosi premi.


Le riprese si svolgeranno per quattro settimane in Calabria tra Camigliatello Silano e i comuni di Spezzano, Celico, San Giovani in Fiore, Rende, Castrolibero e Cosenza. La produzione è a cura di Minerva Pictures, Solaria Film, Ipotesi Cinema e RC Produzione, con il sostegno della Fondazione Calabria Film Commission. Nella troupe sono presenti 35 unità calabresi su 50 che compongono il team che sta girando da qualche giorno il film. “Io non ti lascio solo” narrerà la storia di Filo e Rullo, due amici inseparabili che partono di nascosto per cercare Birillo, il cane smarrito dal padre di Filo. La loro amicizia è forte e profonda, e nulla può fermarli, nemmeno la paura del buio o il burbero montanaro Guelfo Tabacci, che sembra essere coinvolto nella scomparsa del cane. Ma dietro a questa apparente realtà si celano vicende inaspettate, che costringeranno i ragazzi ad affrontare prove ben più grandi di loro. Accanto ai due ragazzi protagonisti, interpretati da Andrea Matrone e Michael D’Arma, alla loro prima prova cinematografica, nel cast ci sono Giorgio Pasotti, Mimmo Borrelli e Valentina Cervi.


Il film è prodotto da Gianluca Curti, Emanuele Nespeca, Elisabetta Olmi e Tilde Corsi, con la direzione della fotografia del David Di Donatello Fabio Olmi (Il mestiere delle armi, Basilicata coast to coast), il montaggio di Paola Freddi (Another End, Iddu) e la colonna sonora del noto compositore contemporaneo Luca D’Alberto (L’alfabeto di Peter Greenway, La scelta).

”Baby One More Time” di Britney Spears supera miliardo su YouTube

”Baby One More Time” di Britney Spears supera miliardo su YouTubeMilano, 8 nov. (askanews) – Il singolo di debutto “…Baby One More Time”, che ha reso la statunitense Britney Spears una superstar globale e ha plasmato poi una nuova era musicale teen, ha superato il miliardo di visualizzazioni su YouTube. Lo riporta Billboard.


Il video con una Spears 16enne che balla in succinta uniforme scolastica e canta “I must confess, I still believe…”, girato nello stesso liceo del film cult “Grease”, ha guadagnato molta attenzione quando è emerso nel 1998. Noto a tutti cosa succede dopo il suono della campanella: Spears si lancia in una delle sequenze di danza più leggendarie della musica pop nei corridoi della scuola, eseguendo poi una coreografia all’aperto con un reggiseno sportivo e pantaloni della tuta, in una serenata amorosa ancora estremamente moderna. Nel 2009 è stato pubblicato su YouTube e lì è stato riprodotto più di 1 miliardo di volte. In Kung Fu Panda 4 è stato reinterpretato dalla voce di Jack Black nella versione originale in inglese.


Anche “Take On Me” degli A-ha ha raggiunto lo stesso traguardo nel 2020 ed è diventata la quinta canzone del XX secolo ad entrare nel “club dei miliardi di dollari” di YouTube. Nel settembre di quest’anno, il successo degli anni ’80 ha superato i 2 miliardi di visualizzazioni.

”Play TO Tennis”, musica italiana in campo per celebrare NITTO ATP Finals

”Play TO Tennis”, musica italiana in campo per celebrare NITTO ATP FinalsRoma, 7 nov. (askanews) – Un’occasione inedita, per guardare la città di Torino da punti di vista differenti e per promuovere le sue bellezze attraverso il connubio tra musica e cultura. Questo il fil rouge di “Play TO Tennis”, progetto video di marketing territoriale finalizzato a raccontare il capoluogo piemontese in occasione della quarta edizione delle NITTO ATP Finals, in programma a Torino dal 10 al 17 novembre presso l’Inalpi Arena. Protagonista di questo realizzato dall’agenzia di comunicazione Mate su incarico di Visit Piemonte e Città di Torino, è la musica.


I nomi coinvolti. La musica come filo conduttore di un racconto urbano che promuove l’immagine di Torino. Play TO Tennis ha come protagonisti volti noti della scena musicale italiana e internazionale. Dal torinese d’adozione Jeremiah Fraites della band alternative folk statunitense The Lumineers a Silvia Massarelli, direttrice d’orchestra e prima donna a vincere il prestigioso Grand Prix de direction d’orchestre al Concorso Internazionale di Besançon, da Alex Britti a Nikki, storico speaker di Radio Deejay, passando per i torinesi Willie Peyote, Eugenio in Via di Gioia, Shade, Epoque, fino ad arrivare a Max Casacci, cofondatore dei Subsonica e compositore del brano che fa da colonna sonora al progetto (“100% tennis: ATP Finals but the bass”)


Creatività. Video, grafica, musica, parole. Mezzi diversi per formare un unico racconto. Il concept alla base di Play TO tennis è quello di creare una speciale soundtrack – in parte composta dalle canzoni scelte dagli artisti e in parte, metaforicamente, rappresentata dalle loro riflessioni, parole, legami con Torino e il tennis, racchiusi in un “cortometraggio a due lati”, proprio come gli iconici LP, che funge da colonna sonora per il grande evento sportivo cittadino.


Occasione inedita per guardare alla città da punti di vista differenti – allo stesso tempo accomunati dalla prospettiva artistica – Play TO Tennis ha rappresentato uno spazio d’incontro di storie personali e professionali, che raccontano Torino come città dalla vocazione internazionale, votata alla diversità, all’integrazione, alla sperimentazione. Gli output video.


Quattro mesi di riprese, da giugno a ottobre, su Torino, Milano e Roma. Dieci reel e un cortometraggio in due puntate – già disponibile dal 6 novembre su turismotorino.org e visitpiemonte.com e su tutti i social – con immagini evocative delle atmosfere urbane e delle diverse anime della città (barocca, elegante, moderna, cosmopolita) girate tra il centro città, Murazzi, Parco del Valentino, Porta Palazzo, Docks Dora, San Salvario e altri quartieri. La playlist su Spotify. Già disponibile la playlist ufficiale su Spotify, con i brani selezionati dai musicisti coinvolti e altre tracce a tema cittadino / sportivo / tennistico: https://open.spotify.com/playlist/730odxUuT4TftZQ3wpdI5p?si=81wHzK5WTHagFX74fSiZjg&pi=e-TDBhVT5iR7WE&nd=1&dlsi=4aed1de125774130

Samuele Bersani: stop al tour per problemi di salute

Samuele Bersani: stop al tour per problemi di saluteMilano, 7 nov. (askanews) – Stop al tour di Samuele Bersani per problemi di salute. “Non è semplice scrivere quello che sto per dirvi, ma la vita stessa è imprevedibile e certe cose, è vero, accadono da un momento all’altro. Ho scoperto da pochissimi giorni di avere un problema di salute che mi obbliga a fermarmi. Devo stare a riposo forzato per un po’ di tempo, lontano dai palchi. – così Samuele Bersani annuncia direttamente ai fan, attraverso i suoi canali ufficiali, lo stop del tour nei teatri previsto a novembre – Ne parlerò appena possibile, dando risposte che oggi non avrei, alle domande che giustamente mi farete. Voglio intanto evitare ogni equivoco: niente che abbia a che vedere con la mia voce. Con dispiacere questo accade a un passo dall’inizio di un tour che anch’io, come molti di voi, stavo aspettando con tanto entusiasmo. Dover rinviare di qualche mese i nostri appuntamenti (nella prossima pagina troverete la completa riprogrammazione del calendario) scava ancora più forte nella mia amarezza, ma al momento purtroppo non c’è alternativa a questa decisione. Tornerò presto. E lo dico con tutto l’affetto che ho, contando di sentire il vostro, che oggi serve più di sempre.


Vi voglio bene??”, scrive Bersani sulle sue pagine social. Il tour “Samuele Bersani & Orchestra 2024”, previsto per novembre e dicembre 2024, già sold out in molte date, è solo rimandato.


I concerti sono stati riprogrammati secondo il seguente calendario: 12/03/2025 PARMA – TEATRO REGIO (recupero del 3 dicembre 2024) 20/03/2025 MILANO – TEATRO ARCIMBOLDI (recupero del 9 novembre 2024) 02/04/2025 TRIESTE – TEATRO ROSSETTI (recupero del 18 dicembre 2024) 07/04/2025 PADOVA – GRAN TEATRO GEOX (recupero del 6 dicembre 2024) 09/04/2025 ROMA – AUDITORIUM CONCILIAZIONE (recupero del 16 dicembre 2024) 14/04/2025 BRESCIA – TEATRO DIS_PLAY (recupero del 29 novembre 2024) 15/04/2025 BOLOGNA – TEATRO EUROPAUDITORIUM (recupero del 21 novembre 2024) 18/04/2025 CATANIA – TEATRO METROPOLITAN(recupero del 9 dicembre 2024) 05/05/2025 TORINO – TEATRO COLOSSEO (recupero del 18 novembre 2024) 07/05/2025 MONTECATINI TERME (PT) – NUOVO TEATRO VERDI (recupero del 26 novembre 2024) I biglietti già acquistati resteranno validi per le nuove date.


Qualora lo si desiderasse, è possibile chiedere il rimborso per tali date entro il 9 dicembre 2024. Per info: friendsandpartners.it

Cinema, al 42TFF “L’amore che ho”, il film su Rosa Balistreri

Cinema, al 42TFF “L’amore che ho”, il film su Rosa BalistreriRoma, 7 nov. (askanews) – Sarà presentato nella sezione Zibaldone del 42esimo Torino Film Festival, “L’amore che ho”, film che racconta e ripercorre i drammi e le gioie della leggenda della canzone popolare siciliana: Rosa Balistreri. Liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Luca Torregrossa, nipote dell’artista, il film è diretto da Paolo Licata (autore nel 2020 del pluripremiato Picciridda – Con i piedi nella sabbia), che ne firma anche la sceneggiatura insieme a Maurizio Quagliana, Heidrun Schleef e Antonio Guadalupi. Il film arriverà prossimamente nelle sale.


Nel cast, Lucia Sardo, Donatella Finocchiaro, Anita Pomario e Martina Ziami prestano il volto alla Balistreri nelle diverse fasi della sua vita. Tania Bambaci interpreta il ruolo di Angela, figlia di Rosa, il cui rapporto conflittuale con la madre alimenta il filo narrativo del film. Vincenzo Ferrera interpreta Emanuele, padre di Rosa, un personaggio figlio del suo tempo in cui l’amore filiale è impregnato di cultura patriarcale. Oltre a interpretare il ruolo di Alice, Carmen Consoli, che da sempre considera Rosa un’ispirazione e una guida, firma le musiche originali dell’opera. Il film (il cui titolo è tratto da una canzone della Balistreri) offre uno sguardo nell’anima e nell’incredibile destino di questa artista, che è stata non solo simbolo del Mezzogiorno ma anche una cantautrice che ha lottato in prima linea per i diritti dei lavoratori, contro la mafia e a favore dell’emancipazione femminile, in un periodo storico cruciale per l’Italia e per il mondo intero.

Cinema, “Il corpo” di Alfieri Fuori Concorso al Torino Film Festival

Cinema, “Il corpo” di Alfieri Fuori Concorso al Torino Film FestivalRoma, 7 nov. (askanews) – Sarà presentato nella sezione Fuori Concorso del 42esimo Torino Film Festival “Il corpo”, film che segna una nuova co-produzione tra Sony Pictures International Productions e Eagle Pictures. Un giallo, ricco di colpi di scena e dal finale imprevedibile, diretto da Vincenzo Alfieri (I peggiori, Gli uomini d’oro, Ai confini del male), che ne cura anche il montaggio e ne firma la sceneggiatura insieme a Giuseppe G. Stasi (che torna alla scrittura dopo aver sceneggiato The bad guy).


Giuseppe Battiston, Claudia Gerini e Andrea Di Luigi (Nuovo Olimpo) sono i protagonisti di una lunga notte che, come una ragnatela, si dipana tra flashback che si fondono col presente, piste false e indizi apparenti. Nel cast anche Andrea Sartoretti (Romanzo criminale, A.C.A.B), Amanda Campana (Summertime, Diabolik – Ginko all’attacco!) e Rebecca Sisti (Non ho l’età, Marilyn ha gli occhi neri). Il corpo arriverà poi in sala a partire dal 28 novembre 2024 distribuito da Eagle Pictures. La morte improvvisa di Rebecca Zuin (Claudia Gerini), un’affascinante e carismatica imprenditrice, getta un’ombra su chiunque le fosse vicino. Quando il suo corpo sparisce senza lasciare traccia dall’obitorio, l’ispettore Cosser (Giuseppe Battiston) viene incaricato di risolvere un caso che si fa subito intricato. Anche se i sospetti ricadono sul giovane marito, Bruno Forlan (Andrea Di Luigi), tutte le persone che le erano accanto sembrano avere un movente per volerla morta ma l’ispettore Cosser ha le idee molto chiare su come possono essere andati i fatti…

Musica, doppia uscita per Fausto Leali con “Il Mio Natale”

Musica, doppia uscita per Fausto Leali con “Il Mio Natale”Roma, 7 nov. (askanews) – È in doppia uscita il 22 novembre il CD e il 6 dicembre il Vinile bianco autografato Il Mio Natale di Fausto Leali su etichetta Warner Music Italy.


Fausto Leali festeggia i suoi primi ottanta Natali regalandosi e regalando al suo pubblico, Il Mio Natale, una raccolta di brani che “profumano” di festa e con la loro magia, sono colonna sonora dei ricordi più belli e del tempo condiviso in famiglia. Un progetto nato dall’idea del Manager Pasquale Mammaro che da anni cura il management televisivo e discografico di Leali, che ha voluto coinvolgere Luca Chiaravalli nella produzione, scegliendo di affidarsi alla Warner Music con la supervisione di Renato Tanchis.


Così Celeste, Over the Rainbow, Jingle Bell Rock, Hallelujah, What a Wonderful World, Happy XMas (War is Over), Amazing Grace, It’s a Man’s Man’s Man’s World, Astro del Ciel e l’inedito Amo tutto, per una scelta condivisa con Luca Chiaravalli, che dichiara: “Fausto, con questa voce così versatile, ci ha permesso di fare arrangiamenti diversi su brani evergreen, mettendo un pizzico di elettronica in brani super classici come Astro del Ciel o fare una versione minimale di What a Wonderful World. Invece, dove canta con voce piena, c’è l’orchestra a sostenere la sua potenza, anche perché, quando Fausto apre bocca trasforma tutto in qualcosa di speciale. La sua versatilità ci ha permesso di mettere in luce tutte le sue potenzialità vocali: l’arrangiamento è un abito, tagliato su misura, che deve tenere conto della figura di chi lo indossa esaltandone ogni dettaglio”.


Fausto Leali, voce unica e ineguagliabile, interpreta con eleganza e rispetto, brani indimenticabili. Un grande artista che “in punta di piedi” fa sue canzoni tanto conosciute, quanto intoccabili. Con cura regala loro questa nuova veste grazie al suo “graffio” e una voce inconfondibile con cui ha scritto pagine importanti della storia della musica, portando il made in Italy, ovunque nel mondo. “Abbiamo scelto brani natalizi, ma non solo, perché ci sono canzoni che, pur non essendo prettamente natalizie, sono legate a quella speciale atmosfera che si respira nelle feste. Over the Rainbow, per esempio, resa celebre da Il Mago di Oz con Judy Garland, è la colonna sonora di un film che si guarda in famiglia, da generazioni. Abbiamo scelto di cantarle e arrangiarle con delicatezza trovandoci d’accordo, da subito, con Luca Chiaravalli di non stravolgerne la bellezza. Anche la scelta dell’inedito – aggiunge Fausto Leali – è stata fatta con lo stesso sentimento, lo stesso mood. Volevamo che fosse una canzone che potesse essere il comune denominatore di un album che ha come protagonista l’amore. Amo tutto è festosa e positiva: un vero inno non solo all’amore ma alla vita. Dovremmo essere più attenti all’amore, quello che accade anche quando non lo aspettiamo o non lo sappiamo riconoscere, distratti dalle cose negative che accadono intorno a noi. L’amore è sempre lì. L’uomo sa fare cose grandi: giocattoli per bambini, attraversare gli oceani e il cielo, ma a muoverlo a dare energia e impulso è sempre e solo l’amore. Oggi, con i miei ottanta natali sono grato alla vita per tutto l’amore che ho avuto e grato alla donna che ho accanto che rende sempre più forte e grande il nostro Amore. Questo è il messaggio, che vorrei scrivere sul biglietto di auguri di questo album, che mi piace immaginare tra i doni sotto l’albero di Natale”.