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Vasco “regala” ai fan il remix inedito di “Bollicine”

Vasco “regala” ai fan il remix inedito di “Bollicine”Milano, 13 giu. (askanews) – Carosello Records, storica etichetta di Vasco Rossi, ha celebrato i primi 40 anni di “Bollicine”, l’album più venduto dell’anno all’epoca della sua prima pubblicazione, con l’uscita di una speciale edizione rimasterizzata dello sfrontato disco di culto “Bollicine 40th RPlay special edition” (etichetta Carosello Records / distribuzione Universal Music). Sempre per festeggiare il quarantennale del disco, dal 14 giugno sarà disponibile su tutte le piattaforme digitali l’inedito remix di “Bollicine” realizzato da Vince Pastano – chitarrista e produttore di Vasco – assieme a Marc Urselli in uscita in concomitanza con lo straordinario LIVE 2024 di Vasco con le 7 date evento a San Siro e le 4 date allo Stadio San Nicola di Bari tutte sold out. Il remix sarà inoltre disponibile in formato vinile 45 giri in tiratura limitata.


“Quando mi è stato chiesto di realizzare un remix di Bollicine, lì per lì ho esclamato: «Bellissimo!»; poi però mi sono venuti mille timori. Ho pensato di chiamare un collaboratore che potesse aiutarmi a ottenere un sound diverso, seppure inerente all’originale. Mi è venuto in mente il mio amico e collega Marc Urselli, ingegnere del suono che vive da 25 anni a New York e ha vinto vari Grammy Awards, collaborando con nomi come U2, Lou Reed e Beach Boys. Io non volevo un remix da producer e quindi abbiamo cercato di farlo da musicisti: abbiamo trovato una bella intesa e abbiamo osato addirittura inserire alcuni richiami a gruppi che ascoltiamo da una vita, oltre a una parte iniziale piuttosto tribal e al raffinato finale con gli archi. Il risultato è piaciuto molto a Vasco!” – cosi commenta Vince Pastano. L’emozione di “Bollicine”, ovviamente presente nella scaletta delle date 2024, in una nuova e inedita veste, un’emozione che si ripete e si rinnova con questo straordinario remix.

Torna Gazebo con l’inedito “From Pasha With Love”

Torna Gazebo con l’inedito “From Pasha With Love”Milano, 13 giu. (askanews) – Torna in radio Gazebo con l’inedito “From Pasha With Love” contenuto nell’EP disponibile dal 14 giugno anche in digitale, con le due versioni extended e le rispettive radio version.


“Ho vissuto la Guerra dei sei giorni nel 1967 perché mio padre lavorava all’Ambasciata Italiana ad Amman in quel periodo – racconta Paul Mazzolini in arte Gazebo nato a a Beirut – a 7 sette anni fu un’esperienza terribile vivere, sentire gli effetti delle bombe sulle case e sulle popolazioni e mi addolora vedere che nel 2024 c’é gente che cinicamente da una stanza dei bottoni decide del destino di civili innocenti, anziani, donne e bambini. Il titolo parla di Pasha (diminutivo di Pavel, Paolo) che chiude le sue lettere (o dovremmo forse dire sms, mail o whatsapp) alla sua amata Natasha con la frase da Pasha con amore, parafrasando un titolo di un romanzo di Ian Fleming. La canzone é nata all’indomani della guerra in Ucraina, una guerra che mi ha toccato e mi tocca profondamente visto che ho lavorato spesso in Russia ed in Ucraina, due stati che avevano tanta storia e tanta fratellanza in comune.” Il brano nasce come una rock ballad, scritto a Borgo Melograno da Gazebo, con l’aiuto dei musicisti della sua band, che gli hanno inviato i loro rispettivi contributi e di cui è stata realizzata anche una versione più dance e così é nata la Dance Opera Version (epopea da opera Dance) con l’aiuto di Roberto “Ruxxo”.

Tv, a Scilla la cerimonia di premiazione dei Maximo Awards

Tv, a Scilla la cerimonia di premiazione dei Maximo AwardsRoma, 12 giu. (askanews) – Una serata per celebrare l’eccellenza: il talento artistico e produttivo nell’audiovisivo italiano è stato protagonista della cerimonia di premiazione dei Maximo Awards, che si è svolta ieri sera all’Altafiumara Resort and SPA di Scilla nell’ambito dell’Audio-Visual Producers Summit 2024. Attrici, attori, registi, sceneggiatori e produttori sono saliti sul palco per ricevere il premio nato per valorizzare e promuovere la serialità italiana, sempre più competitiva e apprezzata dal pubblico sia sulle tv generaliste che sulle piattaforme.


Ad aprire la cerimonia, il Premio Speciale Calabria Film Commission è stato consegnato a Lucia Borgonzoni, Sottosegretario alla Cultura, da Anton Giulio Grande, Commissario Straordinario della Fondazione Calabria Film Commission: un riconoscimento per onorare l’impegno istituzionale nella promozione del cinema italiano nel mondo e nella valorizzazione di professionisti e maestranze dell’audiovisivo. Il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto sul palco dei Maximo Awards ha poi ricordato il patrimonio naturale e culturale della Calabria, territorio con enormi potenzialità nella produzione audiovisiva, un grande set a cielo aperto. Il presidente ha quindi consegnato il premio Miglior Produttore a Matilde e Luca Bernabei per “Doc – Nelle tue mani 3”, una serie che, vincitrice di un Nastro d’Argento, dopo il successo delle prime stagioni è stata venduta in 12 paesi con un imminente remake negli Stati Uniti – esempio di una storia dal cuore italiano capace di entrare nel cuore di un pubblico internazionale. Dopo il Nastro d’Argento Serie dell’Anno, “La Storia” di Francesca Archibugi, tratta da uno dei più grandi romanzi del ‘900, ha vinto invece come Miglior Serie Drama, per aver saputo raccontare con intensità, emozione e implacabile verità una delle pagine più drammatiche del nostro passato: un cast in stato di grazia e una grandiosa produzione: a ritirare il premio è stato il produttore Roberto Sessa. E fra le serie più amate,”Non ci resta che il crimine – La Serie”, è la Miglior Serie Comedy, sequel della trilogia cinematografica di grande successo: il premio è stato consegnato alle produttrici Paola e Federica Lucisano da Massimiliano Bruno, interprete, regista e sceneggiatore, con Alessio Maria Federici, della serie e creatore della saga. E ancora, il regista Marco Pontecorvo ha vinto come Miglior Regista per “Per Elisa – Il caso Claps”, per la sensibilità e l’accuratezza con cui ha riportato l’attenzione, anche giudiziaria, su un caso di cronaca estremamente delicato; a consegnargli il premio proprio Gildo Claps, coraggioso e instancabile fratello di Elisa, nonché consulente della serie che ha già ottenuto un Nastro d’Argento speciale. Nel segno delle nuove frontiere il premio Miglior Excellence Innovazione è andato a “Everybody Loves Diamonds” diretto da Gianluca Maria Tavarelli che ha ritirato la statuetta: un unicum nel panorama nazionale per innovazione ritmo, mood e stile, e per il cast anche internazionale. Il riconoscimento Miglior Excellence Calabria Film Commission è stato attribuito a “Monterossi – La Serie 2” di Roan Johnson per la capacità di valorizzare paesaggi, cultura e patrimonio storico della regione Calabria, parte integrante del racconto, nei suoi aspetti più autentici e fuori da ogni cliché, il premio è stato consegnato al produttore Nicola Serra. La capacità di attraversare i confini nazionali e conquistare empaticamente una platea internazionale è la motivazione del premio al “Fabbricante di lacrime”, Miglior Film Teen Drama, un cult per il pubblico teen e un vero e proprio fenomeno. E per valorizzare il talento creativo, spesso invisibile dietro l’opera audiovisiva, i Maximo Awards riconoscono il valore dell’ideazione con il premio Miglior Creatore a Leonardo Marini e Cristina Cassar Scalia per “Vanina – Un vicequestore a Catania”, regia di Davide Marengo, la serie tratta dai romanzi di Cristina Cassar Scalia e tanto apprezzata dal pubblico.


I premi agli attori: Migliore Attrice di questa edizione è Rosa Diletta Rossi per aver interpretato una figura femminile, determinata e controversa, di grande complessità emotiva in”Maria Corleone”. Il premio come Miglior Attore è andato ad Alessio Boni, protagonista in “Il metodo Fenoglio – L’Estate fredda”, in un ruolo in cui ha saputo mettere in luce l’umanità, la pazienza e l’empatia di Pietro Fenoglio, il personaggio tratto dai romanzi di Gianrico Carofiglio.

Cinema, il 28 giugno nelle sale il primo docufilm su Alberto Sordi

Cinema, il 28 giugno nelle sale il primo docufilm su Alberto SordiMilano, 12 giu. (askanews) – Il 15 giugno Alberto Sordi avrebbe compiuto 104 anni. Per ricordarlo e festeggiarlo, il 28 giugno uscirà al cinema il primo e attesissimo docufilm con la storia inedita della sua vita privata dal titolo “Alberto Sordi secret”, tratto dall’omonimo libro scritto dal giornalista e conduttore Rai Igor Righetti, cugino dell’attore – che ne è anche il regista e sceneggiatore – e pubblicato da Rubbettino editore, giunto all’11esima ristampa. I ciak si sono svolti in alcuni luoghi cari all’Alberto nazionale come la capitale, il parco archeologico di Ostia antica e il borgo dove abitava Pietro Marchetti – “Il tassinaro”, Castiglioncello, Narni, Fabriano e la Repubblica di San Marino. Un progetto internazionale, anche in lingua inglese e spagnola, in cui per la prima volta i milioni di fan in tutto il mondo di Alberto Sordi scopriranno la sua vita familiare.


Il docufilm si compone di una parte documentaristica con gli interventi inediti di amici e parenti dell’attore tra i quali il regista Pupi Avati; l’annunciatrice e presentatrice tv Rosanna Vaudetti; la nipote di Totò Elena de Curtis; il re dei paparazzi Rino Barillari; Patrizia e Giada de Blanck; Sabrina Sammarini (figlia dell’attrice Anna Longhi); Tiziana Appetito e Alessandro Canestrelli (figli dei fotografi di scena di decine di film di Alberto Sordi, Enrico Appetito e Alessandro Canestrelli senior); Jason Piccioni (figlio del compositore e musicista Piero); l’attrice Piera Arico (moglie di Gastone Bettanini, grande amico e primo segretario-agente di Sordi fino al 1965) e la figlia Fiona Bettanini; il segretario di Stato per il Turismo, le Poste, la Cooperazione ed Expo della Repubblica di San Marino Federico Pedini Amati; l’editore Cecilia Gremese; il direttore della fotografia Sergio D’Offizi; il sindaco di Sgurgola (paese in cui nacque la madre dell’Alberto nazionale, Maria Righetti) Antonio Corsi; il giornalista Luca Colantoni; il direttore del relais “Marchese del Grillo” Mario D’Alesio e la chef della struttura Emanuela Della Mora; Fabio Bianchi (già presidente dell’associazione Marchese del Grillo), foto di famiglia, video e audio originali. Questa parte si lega a un’altra dove la narrazione diventa racconto filmico in bianco e nero con personaggi vissuti realmente, in cui viene mostrata l’infanzia e l’adolescenza di Alberto Sordi negli Anni Venti e Trenta grazie alle interpretazioni di attori e attrici amati dal grande pubblico come Enzo Salvi, Fioretta Mari, Emanuela Aureli, Maurizio Mattioli, Daniela Giordano, Dado Coletti, Mirko Frezza, Daniele Foresi, Lorenzo Castelluccio, Emily Shaqiri, Vincenzo Bocciarelli, Fabrizio Raggi, Valerio Mammolotti, Moira De Rossi e a tre ragazzi di età diverse che impersonano l’attore (Marco Camuzzi, Flavio Raggi e Daniel Panzironi). C’è anche la partecipazione straordinaria del bassotto pet influencer con oltre 46 mila follower su Instagram Byron Righetti. Un biopic in cui nulla è fiction, frutto di fantasia, ma dove invece i dialoghi, le situazioni e i personaggi ripercorrono la vita reale e sconosciuta al pubblico di Alberto Sordi. “Ho raccolto tutti i ricordi di quando, con me presente, Alberto parlava della sua infanzia e dell’adolescenza – afferma Igor Righetti – assieme a mio nonno e a mio padre e li ho raccontati attraverso scene filmiche che grazie al cast eccezionale emozioneranno e strapperanno il sorriso agli spettatori. Vedere Alberto bambino così determinato e disposto a enormi sacrifici pur di poter avverare il suo sogno di diventare l’attore più grande, o scoprire il suo rapporto conflittuale con il padre contrario alle sue ambizioni cinematografiche, faranno capire tanti aspetti della sua vita personale”.


Del resto è noto che l’attore fosse riservatissimo, non amasse l’ostentazione e la sua vita privata fosse blindata. Con il pubblico, a cui era molto legato e riconoscente – e con i suoi collaboratori – ha condiviso soltanto la sua vita professionale. Un docufilm lontano dai luoghi comuni, ricco di emozioni, aneddoti e curiosità, orgogliosamente e volutamente indipendente, in quanto realizzato senza alcun contributo pubblico. Farà scoprire Alberto Sordi fuori dal set, dalle interviste e dalle apparizioni televisive ufficiali. Si tratta di un progetto internazionale in quanto Alberto Sordi è ancora molto amato e conosciuto in tutta Europa, nel Sud e Centro America, in Russia, in Australia e negli Stati Uniti (nel ’55 il presidente americano Truman lo invitò a Kansas City per consegnargli le chiavi della città e la carica di governatore onorario come premio per la propaganda favorevole all’America promossa dal suo personaggio Nando Moriconi; nel ’79 ricevette la cittadinanza onoraria della città di Plains, in Georgia). Numerose le retrospettive a lui dedicate in tante città americane come New York (Carnegie Hall Cinema), Los Angeles e San Francisco. Una retrospettiva sulle sue opere è stata organizzata anche a Sidney. Un docufilm utile anche alle nuove generazioni perché la memoria storica di un grande attore come Sordi non vada perduta e, al contrario, rigeneri.


La regia, il soggetto e la sceneggiatura sono di Igor Righetti, il direttore della fotografia è Gianni Mammolotti, scenografo e costumista Stefano Giovani, le musiche sono di Maria Sicari, una produzione Cameraworks, prodotto da Massimiliano Filippini. La creatività della locandina è di Mirko Fracassi.

Cinema, “Tutto chiede salvezza 2” in anteprima a Giffoni

Cinema, “Tutto chiede salvezza 2” in anteprima a GiffoniRoma, 12 giu. (askanews) – Il 19 luglio al via la 54esima edizione del Giffoni Film Festival (in programma fino al 28), con un evento speciale: al centro della giornata inaugurale, ci sarà il primo episodio della seconda stagione di “Tutto chiede salvezza”, l’acclamata serie Netflix.


Un’occasione per vivere l’evoluzione di una storia che ha toccato il cuore degli spettatori e che, proprio a Giffoni, ha esordito nel 2022. I juror avranno l’opportunità di esplorare i nuovi capitoli della vita di Daniele (Federico Cesari), immergendosi in una narrazione intensa e avvincente che scandaglia la complessità dell’animo umano, alla ricerca di salvezza. A raccontarsi e raccontare la serie saranno il regista Francesco Bruni, lo sceneggiatore Daniele Mencarelli, insieme ai protagonisti Federico Cesari, Fotinì Peluso e Drusilla Foer. Sono trascorsi due anni da quando abbiamo lasciato Daniele e la nave dei pazzi. Molte cose sono cambiate: Daniele e Nina sono diventati i genitori della piccola Maria e poco dopo la sua nascita si sono allontanati. Li ritroviamo che si contendono l’affidamento della bambina con il supporto delle rispettive e diversissime famiglie. Daniele, dopo l’intensa esperienza vissuta durante la settimana di TSO, ha scelto di diventare infermiere e, grazie all’intervento della dottoressa Cimaroli, sta per entrare come tirocinante nell’ospedale in cui era stato ricoverato. Ha cinque settimane per dimostrare al giudice che quello può diventare un impiego stabile, accreditandosi come un genitore affidabile. In questa nuova veste, Daniele conosce i nuovi pazienti della camerata, che lo costringono a riflettere sul suo eccesso di empatia verso il dolore degli altri e che rischiano di farlo deragliare di nuovo.


La serie, in 5 episodi, diretta da Francesco Bruni e da lui scritta insieme a Daniele Mencarelli e Daniela Gambaro, si avvale di un cast straordinario: Federico Cesari (Daniele Cenni), Fotinì Peluso (Nina), Vincenzo Crea (Gianluca), Vincenzo Nemolato (Madonnina), Lorenzo Renzi (Giorgio), Alessandro Pacioni (Alessandro), Samuel di Napoli (Rachid), Marco Todisco (Paolo), Ricky Memphis (Pino), Filippo Nigro (Dottor Mancino), Raffaella Lebboroni (Dottoressa Cimaroli), Bianca Nappi (Rossana), Flaure BB Kabore (Alessia), Lorenza Indovina (Anna), Arianna Mattioli (Antonella), Michele La Ginestra (Angelo), Vittorio Viviani (Armando), Giacomo Mattia (Giovanni). Con Valentina Romani (Angelica), Andrea Pennacchi (Mario), Drusilla Foer (Matilde) e con la partecipazione di Carolina Crescentini (Giorgia).

E’ tutto pronto per il Nameless Festival dal 14 al 16 giugno

E’ tutto pronto per il Nameless Festival dal 14 al 16 giugnoMilano, 12 giu. (askanews) – Al via l’edizione 2024 del Nameless Festival, dal 14 al 16 giugno tra i comuni di Annone di Brianza, Moltenoe Bosisio Parini (LC). Tre giorni di musica in cui si esibiranno oltre 100 nomi del panorama musicale italiano e internazionale.


L’evento di giovedì 13 giugno, il “105 Nameless Party”, è sold out. Un’edizione senza precedenti e ricca di novità, che ospiterà le performance su cinque palchi completamente rinnovati: JD Stage, Nameless Tent by Molinari, Live Stage by Garnier Fructis, Red Bull Unforeseen e Heineken The Offline Experience. Anche quest’anno Nameless Festival conferma di essere un evento trasversale, capace di offrire una varietà musicale senza eguali, che spazia dall’elettronica al rap, dal pop alla latin music, accogliendo i gusti di ogni tipologia di pubblico e permettendo di scoprire nuovi artisti.


Tante sono le novità che attendono i partecipanti. Il Festival, che ha sempre dato grandissima importanza al proprio pubblico, vero e proprio motore di miglioramento dal 2013 ad oggi, dopo essere stato il primo grande evento a introdurre il sistema dei token in Italia, ha scelto di abolirlo per consentire l’acquisto di prodotti e servizi in modo più facile e veloce attraverso il proprio smartwatch, smartphone o carta di pagamento. Quest’anno l’acqua sarà distribuita gratuitamente all’interno dell’area attraverso apposite postazioni di erogazione con cui il pubblico potrà riempire le proprie borracce. Un nuovo importante passo all’interno di un percorso che mira a ridurre quanto più possibile il proprio impatto sul territorio.


Altra novità di questa edizione sarà, infine, l’accesso gratuito alle aree parcheggio, ridisegnate al fine di migliorare la raggiungibilità dell’evento. «Questa decima edizione ha per me un significato importante – racconta Alberto Fumagalli, CEO & Founder – Quest’anno abbiamo deciso di mettere in campo tutti gli accorgimenti necessari per regalare un’esperienza unica a chi più di tutti se lo merita: il pubblico di Nameless. L’abolizione dei token, che ha reso il Festival completamente cashless, l’acqua e i parcheggi gratuiti (questi ultimi tutti su asfalto), le nuove esperienze food&beverage; insomma, tutte novità che puntano a perfezionare l’evento e a rendere indelebile il ricordo di chiunque vi partecipa. Ci tengo a ringraziare dal profondo del cuore ogni persona che in queste dieci edizioni ha acquistato il biglietto e ha riposto fiducia in questo progetto, nel team e in me, perché è grazie a loro se negli anni abbiamo potuto concretizzare il folle sogno che avevamo da ragazzini e creare quello che è di fatto diventato un Festival sostenibile, attento all’ambiente, multigenere e aperto a tutti. Tutta la fatica e il sudore spesi per organizzare ogni singola edizione vengono puntualmente ripagati quando vediamo la gente divertirsi, quando capiamo che la nostra passione per la musica viene condivisa dal pubblico. Ho sempre sperato di creare qualcosa di grande che potesse regalare gioia, libertà di essere se stessi, evasione e divertimento: Nameless è tutto questo e molto di più».


Il JD Stage, il palco principale del Festival, ospiterà venerdì 14 giugno i Justice, Boys Noize, Alesso, Benny Benassi, Il Pagante, EDMMARO e Albert Marzinotto. Il Nameless Tent by Molinari, dedicato interamente alla musica dance ed elettronica, vedrà invece esibirsi: Marlon Hoffstadt, Luca Agnelli, Maddix, Bad Boombox, cassö, Ahadadream, Greg Willen, Gino Ingrosso,Twolate e Shamanz. Attesi sul Live Stage by Garnier Fructis, dove la musica pop e rap sono protagoniste, saranno Angelina Mango, Il Tre, CLARA, AVA, Slings, Vale Pain, Silent Bob & Sick Budd, Sally Cruz, Still Charles, Rocket Pengwin e SONOFILI. La novità dell’edizione di quest’anno sarà l’aggiunta di un nuovo stage: il Red Bull Unforseen: uno spazio da 1000 mq che caratterizza i Festival più importanti al mondo e che finalmente torna in Italia con una line up dedicata, tra cui Hybrid Minds, Camo & Krooked, K Motionz, Koven, CK3 e Mother Inc, esperienze uniche e una ricca serie di sorprese tra cui un’esibizione speciale di Viki Gomez, atleta Red Bull e 3 volte campione mondiale di BMX Flatland. Sabato 15 giugno sarà invece il turno, sul JD Stage, di deadmau5, Steve Angello, Chase & Status, Kenya Grace, Kungs, Eiffel 65, Pino D’Angiò, Rudeejay e Albert Marzinotto. Le perfomance di Subtronics, Eptic, Wooli, EDMMARO, IMANU, HOL!, MILES, LEVEL UP, Estremo e Slimeyfaranno invece scatenare il pubblico del Nameless Tent by Molinari. Il Live Stage by Garnier Fructis ospiterà le incredibili esibizioni di NASKA, Tony Boy, Boro, Diss Gacha, Bello Figo, Nello Taver, TY1, FUCKYOURCLIQUE, Random e Naive. Sul Red Bull Unforeseen si alterneranno Claptone, Sam Divine, Low Steppa, Riva Starr, David Penn, SLVR, Reebs Degna conclusione del Festival la daranno, domenica 16 giugno, le performance di Hardwell, Dj Snake, Bizzarap, Annalisa, Merk & Kremont, PARISI, Damianito e Albert Marzinotto sul JD Stage. Sul Nameless Tent by Molinari si esibiranno invece Testpilot, SIDEPIECE, Sammy Virji, Dombresky, Jazzy, Jersey, Oppidan, Ian Asher, Padma San e Powl. Il Live Stage by Garnier Fructis vedrà scatenarsi Tony Effe, ANNA, Kid Yugi, Artie 5ive, Niky Savage, Nerissima Serpe + Papa V, Yung Snapp, Digital Astro, RRARI DAL TACCO, Suspect CB, ALDA e Sace & Wiser. Ospiti del Red Bull Unforeseen saranno Roger Sanchez, The Shapeshifters, Melvo Baptiste, Yasmin, Katie Goodman, SMILE If You Can e Nich All Us. Ai quattro palchi principali si aggiunge anche l’Heineken The Offline Experience.

Cinema, arriva “Sbatti il mostro in prima pagina” restaurato in 4K

Cinema, arriva “Sbatti il mostro in prima pagina” restaurato in 4KRoma, 12 giu. (askanews) – Uscirà in sala il 4 luglio, distribuito da 01 Distribution in collaborazione con Minerva Pictures, “Sbatti il mostro in prima pagina”, diretto nel 1972 da Marco Bellocchio. Accolto al Festival di Cannes da lunghi applausi e standing ovation, il film sarà in anteprima al Cinema Ritrovato di Bologna il 27 giugno.


Si tratta della versione restaurata in 4K dalla Cineteca di Bologna, in collaborazione con Surf Film, Kavac Film e Minerva Pictures, con la supervisione dello stesso Bellocchio; i negativi scena e suono originali sono stati digitalizzati da Augustus Color e restaurati presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata. Interpretato da Gian Maria Volonté nel ruolo del redattore capo Giancarlo Bizanti, “racconta una storia che attraversa una serie di eventi reali – ha scritto Gian Piero Brunetta nella sua Storia del cinema italiano – che hanno scosso in quegli anni la coscienza del Paese. Si va dai riferimenti a primi episodi terroristici, come le bombe alla Fiera campionaria di Milano del 1969, o di cronaca nera (la morte di Milena Sutter) a episodi di guerriglia urbana o a eventi traumatici come la strage di Piazza Fontana, la morte dell’anarchico Pinelli, o quella dell’editore Giangiacomo Feltrinelli”. Un film, prosegue Brunetta, che ha “la capacità di trasmetterci il senso di tensione sociale di temperatura ideologica in aumento e di lotta cieca e senza esclusione di colpi tra le varie forze organizzate, istituzionali e spontanee”.


Alberto Moravia riassumeva su L’Espresso la vicenda narrata nel film: “Un giornale gode fama di organo di informazione oggettivo, imparziale, indipendente, illuminato. Ciononostante, o forse appunto per questo, si tratta di una facciata menzognera dietro la quale si nasconde un proprietario che difende con piena consapevolezza gli interessi dei gruppi di potere e un direttore cinico e pronto a tutti i compromessi. Accade che proprio alla vigilia delle elezioni l’opposizione attacchi i gruppi finanziari che si servono del giornale. Allarmato, il proprietario convoca Bizanti, il direttore, gli chiede di sviare l’attenzione del pubblico dalla vera pista rappresentata dai finanziatori del quotidiano, verso la falsa pista di qualche fatto di cronaca apolitico. Per l’appunto, in quei giorni, una ragazzetta, Maria Grazia Martini, è stata ritrovata violentata e strangolata in un prato della periferia. Una lettera anonima inviata al giornale promette informazioni sull’assassino. Bizanti non perde tempo e si dà con alacrità al creare il diversivo del mostro. Bizanti ha fortuna. Incastra l’autrice della lettera, una povera donna gelosa, e le strappa il nome del presunto assassino, un ragazzo della contestazione. Bizanti non sperava tanto: ecco il mostro e, per giunta, situato, politicamente, a sinistra. A questo punto, però, un giovane redattore, Roveda, non se la sente di seguire il direttore nelle sue immaginose ricostruzioni”. Goffredo Fofi, co-sceneggiatore del film assieme a Sergio Donati, ha raccolto nel suo Il cinema italiano d’oggi (1984) la testimonianza di Marco Bellocchio: “La lavorazione di ‘Sbatti il mostro in prima pagina’ era iniziata con Sergio Donati come sceneggiatore e regista. Di comune accordo lui e il produttore avevano giudicato che Donati non era in grado di poter passare ancora alla regia, e così Franco Committeri si dette da fare per trovare uno che riprendesse il film. Io accettai perché m’interessava un’esperienza di questo genere; saltare su un treno già in marcia, vedere cosa si poteva fare come lavoro strettamente professionale, e anche trasformare il film, che era un giallo sul mondo del giornalismo milanese, in un film di taglio politico. Mi trascinai appresso Fofi e con lui riscrivemmo velocissimamente la sceneggiatura giorno per giorno, mentre si girava. Restarono gli ambienti, restarono quasi tutti gli attori, ma vennero aggiunti nuovi ruoli, tra cui quello fondamentale di Laura Betti, e la storia diventò completamente diversa”.


Questo il ricordo dello stesso Goffredo Fofi: “Il mio modello era il Fritz Lang dei piccoli film americani. Una storia veloce che mostrasse il funzionamento del potere dentro i mass-media a partire da un caso di manipolazione politica che era ricalcato su quello di Valpreda”. Gli interpreti del film sono Gian Maria Volonté (Giancarlo Bizanti), Fabio Garriba (Roveda), Carla Tatò (moglie di Bizanti), Jacques Herlin (Lauri), John Steiner (ingegner Montelli), Michel Bardinet (Vanzina, redattore de “Il Giornale”), Jean Rougeul (direttore de “Il Giornale”), Corrado Solari (Mario Boni), Laura Betti (Rita Zigai).

Spettacolo, successo per la I edizione di “Planetaria” di Accorsi

Spettacolo, successo per la I edizione di “Planetaria” di AccorsiRoma, 12 giu. (askanews) – Si è chiusa con successo la prima edizione di Planetaria – Discorsi con la Terra, il nuovo format ideato da Stefano Accorsi e Filippo Gentili con la produzione di Superhumans e Fondazione Teatro della Toscana, che per tre giorni ha portato a Firenze, al Teatro della Pergola, workshop, panel, show per famiglie e spettacoli serali sul tema della crisi climatica portando sul palco alcuni dei più grandi nomi del panorama artistico e scientifico.


Accanto a Stefano Accorsi si sono alternati Vittoria Puccini, Valentina Bellè, Nicolas Maupas e Ludovica Martino, gli scienziati e divulgatori Claudia Pasquero, Direttrice Scientifica di Planetaria, Giulio Boccaletti e Stefano Mancusoconsulenti scientifici, l’antropologa Emanuela Borgnino e la zoologa Mia Canestrini. Un’esperienza immersiva che in questa edizione d’esordio ha coinvolto oltre 3.500 persone ed ha “invaso” tutti gli spazi del Teatro della Pergola, uno dei più antichi Teatri d’Italia, costruito tra il 1652 e il 1656. Dai sotterranei, alla Sala Poli e la Sala Ballo, allo storico palco della Sala Grande, Planetaria ha portato al pubblico domande e riflessioni per ripensare il rapporto col Pianeta e imparare a viverci in maniera costruttiva e sostenibile.


Stefano Accorsi, direttore artistico dell’evento, ha dichiarato: “I tre giorni di Planetaria mi hanno confermato che unire teatro e scienza per parlare della crisi climatica è la strada da percorrere per toccare il cuore della gente su un tema così importante. Abbiamo portato la Terra dentro il teatro ed è stata un’esperienza indimenticabile. Il pubblico della Pergola, col suo calore, ci ha confermato di essere sulla strada giusta. Siamo riusciti a coinvolgere tutte le generazioni, con gli spettacoli mattutini per i più piccoli, i talk pomeridiani e gli spettacoli serali per gli adulti, con la presenza sorprendente dell’Intelligenza artificiale. La sera, attori e scienziati hanno condiviso il palcoscenico del teatro creando un’alchimia memorabile: gli scienziati hanno arricchito gli attori con le loro conoscenze, gli attori hanno arricchito gli scienziati con le loro emozioni”. Star delle serate è stata poi la Sibilla, un Avatar di intelligenza artificiale sottoforma di un imponente totem a Led alto 7 metri, realizzata per l’occasione dall’Innovation partner Engineering e nata dall’incontro di competenze di AI generativa e realtà virtuale. Sibilla ha risposto ogni sera alle domande estemporanee del pubblico in sala sui temi ambientali più disparati, dai sistemi di comunicazione tra gli alberi, al ruolo delle emozioni nella lotta al climate change, fino a come l’umanità dovrebbe gestire e affrontare al meglio le sfide ambientali.

Esce “Ho voglia di te” il primo singolo di Jvli feat Emma e Olly

Esce “Ho voglia di te” il primo singolo di Jvli feat Emma e OllyMilano, 11 giu. (askanews) – Venerdì 14 giugno esce”Ho voglia di te”, il primo singolo di Jvli in uscita per Capitol Records/Universal Music.


Con importanti collaborazioni, varie certificazioni platino ed oro e numerosi successi raggiunti dal “dietro le quinte” (tra cui i più recenti “Apnea” con Emma, “Devastante” con Olly, “L’ultima poesia” con Ultimo e Geolier, “Tutta un’altra storia” con i Boomdabash) il giovane produttore JVLI, all’anagrafe Julien Boverod, per il suo esordio artistico con Capitol Records ha scelto al suo fianco due artisti con cui ha già più volte collaborato e con i quali ha creato un forte legame professionale e umano: Emma e Olly. “Ho voglia di te” ha il sapore di una hit fresca e immediata, una canzone da cantare a tutta voce in ogni situazione, in pieno stile Jvli che con il suo sound unico e la sua cifra stilistica ben definita rende peculiare e riconoscibile ogni suo brano.


«”Ho voglia di te” nasce a fine marzo, dopo il periodo di Sanremo – dichiara Jvli – mi sono trovato in studio con Paolo Antonacci e Olly, ed è nata in un pomeriggio. L’ho fatta sentire ad Emma perché mi sembrava perfetto per lei, dopo Apnea e Femme Fatale abbiamo instaurato un rapporto fantastico e questo brano ne è il coronamento. Olly poi, chi meglio di lui poteva accompagnarmi in questa nuova esperienza». Dopo aver svelato il ritornello sui social, per un’anticipazione esclusiva ai fan, “Ho voglia di te” di Jvli Emma Olly, scritto e composto da Paolo Antonacci, Federico Olivieri (in arte Olly) e Julien Boverod, verrà presentato in anteprima assoluta questa sera, martedì 11 giugno, in Piazza del Popolo a Roma durante una delle 4 serate dei Tim Summer Hits.

Cinema, lanciato il Reply AI Film Festival, i vincitori a Venezia

Cinema, lanciato il Reply AI Film Festival, i vincitori a VeneziaRoma, 11 giu. (askanews) – Il gruppo Reply, leader nella creazione di nuovi modelli di business abilitati dall’AI e dai Digital Media, ha lanciato la prima edizione del Reply AI Film Festival, una competizione internazionale aperta a chiunque desideri cimentarsi nella creazione di un cortometraggio, in cui si potranno utilizzare i tool di Intelligenza Artificiale disponibili sul mercato per realizzare le varie fasi della produzione: script, storyboard, immagini, filmati, effetti visivi e sonori e molto altr. Le opere, originali e della durata massima di 10 minuti, dovranno essere iscritte al concorso tramite la piattaforma dedicata, aiff.reply.com, entro il primo luglio 2024.


Il tema scelto per questa prima edizione è Synthetic Stories, Human Hearts, un titolo che valorizza l’incontro tra il talento umano e l’Intelligenza Artificiale: il più recente strumento tecnologico capace di ampliare la straordinaria capacità di narrazione dell’essere umano. “Questa è un’epoca in cui il talento delle persone si arricchisce di nuovi strumenti, consentendo la realizzazione di storie con immagini digitali che tuttavia raccontano esperienze ed emozioni profondamente umane”, ha commentato Filippo Rizzante, Chief Technology Officer di Reply. “Dopo il successo dell’edizione zero del Reply AI Film Festival come competizione aziendale interna abbiamo deciso oggi di aprirla a tutti, per coinvolgere un pubblico più ampio di giovani creativi appassionati di tecnologia e di professionisti del settore: si tratta non soltanto di un modo per valorizzare l’innovazione e la creatività, ma anche di un’opportunità per i giovani talenti di immergersi nelle nuove tecnologie, acquisire competenze avanzate e dare vita a nuove narrative”. Una giuria composta da esperti di cinema, arti visive e Intelligenza Artificiale valuterà le opere e selezionerà i dieci migliori cortometraggi all’interno delle quattro categorie in concorso: Narratives, Pilots, Documentaries ed Experimental. Grazie alla collaborazione con Mastercard, i finalisti saranno invitati a un esclusivo evento di première, organizzato da Reply e Mastercard, che si svolgerà durante l’81esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, per l’annuncio dei tre cortometraggi vincitori.


La competizione è parte delle Reply Challenges, un programma di competizioni tecnologiche e creative che testimoniano l’impegno profuso da Reply nello sviluppo di modelli formativi innovativi, capaci di coinvolgere le nuove generazioni. Oggi le Challenges di Reply contano una community di oltre 150.000 partecipanti.