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Torino Film Festival, Mazzantini, Torre e Cescon guidano le giurie

Torino Film Festival, Mazzantini, Torre e Cescon guidano le giurieRoma, 23 ott. (askanews) – Margaret Mazzantini, Roberta Torre e Michela Cescon: saranno loro a presiedere le tre giurie dei concorsi della nuova edizione del Torino Film Festival, rispettivamente, Lungometraggi, Documentari e Cortometraggi. Ad annunciarlo, insieme all’elenco di tutti gli altri prestigiosi giurati, è stato il direttore Giulio Base.


I componenti delle tre giurie, ognuno con la propria competenza e autorevolezza, ben rappresentano il panorama culturale e cinematografico italiano e internazionale, con uno sguardo attento alle tradizioni della settima arte e al contempo aperto ai suoi nuovi linguaggi e declinazioni. La giuria del Concorso Lungometraggi è composta dalla presidente Margaret Mazzantini, scrittrice, drammaturga e sceneggiatrice, vincitrice per le sue opere dei più prestigiosi premi letterari, come il Premio Strega per Non ti muovere, il Premio Campiello per Venuto al mondo e il Premio Flaiano per Nessuno si salva da solo. Al suo fianco ci sono: il regista macedone Milcho Manchevski, Leone d’oro a Venezia per il suo film Prima della pioggia, candidato anche agli Oscar per il miglior film in lingua straniera; l’attrice francese Anne Parillaud, conosciuta a livello internazionale per le sue iconiche interpretazioni in film come Nikita di Luc Besson e Una per tutte di Claude Lelouch; Giovanni Spagnoletti, critico cinematografico, ha ricoperto il ruolo di professore di “Storia e critica del Cinema” all’Università “Tor Vergata” di Roma, è autore e/o curatore di quasi cento pubblicazioni di ambito cinematografico e direttore della rivista di studi cinematografici e web-magazine Close up; Krzysztof Zanussi, uno degli autori più significativi del cinema polacco, regista e sceneggiatore di opere come La struttura di cristallo (1969), Illuminazione (1973), La costante (1980), L’anno del sole quieto (1984) e Perfect Number (2022).


Il Concorso Documentari è presieduto da Roberta Torre, regista di documentari, film di finzione e musical, oltre che regista teatrale, vincitrice di svariati David di Donatello e Nastri d’Argento con i titoli Tano da morire (1997), Angela (2002), Mare nero (2006) I baci mai dati (2010), Riccardo va all’Inferno (2017), Mi fanno male i capelli (2023). Insieme a lei: la cineasta americana KD Davison, che con il suo Fragments of Paradise ha vinto il Premio al miglior documentario sul cinema nella sezione Venezia Classici della 79esima Mostra del Cinema di Venezia e il Grand Jury Prize al Doc NYC; Federico Gironi, giornalista, autore, critico cinematografico e co-curatore della sezione Venezia Classici della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. A presiedere il Concorso Cortometraggi è invece l’attrice Michela Cescon, vincitrice del David di Donatello e il Nastro d’Argento per Romanzo di una strage e candidata per i film Primo amore, L’aria salata e Piuma, che ha esordito alla regia nel 2021 con Occhi blu. In giuria: l’attore serbo Darko Peric, che dopo il successo internazionale con La casa di carta, ha preso parte a pellicole come La versione di Giuda e La morte ci divide; e l’attore Nicola Nocella, vincitore del Nastro d’Argento come migliore attore esordiente per Il figlio più piccolo di Pupi Avati e come migliore attore protagonista per il cortometraggio Omero bello-di-nonna.


Il Torino Film Festival è realizzato dal Museo Nazionale del Cinema di Torino e si svolge con il contributo del Ministero della Cultura Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Regione Piemonte, Città di Torino, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT.

A Napoli gli atleti paralimpici incontrano gli studenti per l’Isff

A Napoli gli atleti paralimpici incontrano gli studenti per l’IsffRoma, 22 ott. (askanews) – Lo Sport e il Cinema come veicoli di inclusione, integrazione ed abbattimento dei pregiudizi sulle diversità: questi i temi al centro del convegno sul tema “Lo Sport che unisce: tra il valore della diversità e la forza dell’inclusione”, che si terrà giovedì 24 ottobre 2024 alle 15 a Napoli, nell’aula Magna dell’Università degli Studi di Napoli “Parthenope”.


Un incontro di grande respiro, nel corso del quale gli studenti dell’ateneo napoletano avranno modo di dialogare con tre campioni di sport e di vita come Angela Procida, medaglia di bronzo nel nuoto alle Paralimpiadi di Parigi del 2024 e pluricampionessa europea e mondiale; Vincenzo Boni, medaglia di bronzo nel nuoto alle Paralimpiadi di Rio de Janeiro del 2016 e plurimedagliato agli Europei e ai Mondiali; e Gerardo Valentino Acito, studente atleta dell’Università Parthenope nella disciplina del para-powerlifting. Con i campioni paralimpici, interverranno: la Prof.ssa Pasqualina Buono, Prorettore allo Sport e Stili di vita attivi dell’Università degli Studi di Napoli “Parthenope”; la Prof.ssa Andreina Alfieri, referente degli studenti-atleti dell’Università degli Studi di Napoli “Parthenope”; il Prof. Domenico Tafuri, Direttore del Dipartimento delle Scienze Mediche, Motorie e del Benessere dell’Università degli Studi di Napoli “Parthenope” e delegato del Rettore per la disabilità; il Prof. Sergio Roncelli, Presidente del Coni Campania; il dott. Nicola D’Auria e il dott. Ciro Sorrentino Direttori dell’International Sport Film Festival, che presenteranno ufficialmente in quest’occasione l’edizione 2024 della rassegna cinematografica internazionale interamente dedicata al cinema sportivo, che da sempre promuove e valorizza i temi dell’inclusione, dell’integrazione e dell’impegno civile e il connubio speciale con lo sport.


Una manifestazione, ideata e curata dall’Associazione Pragma, coordinata e diretta dal produttore cinematografico Nicola D’Auria e del regista Ciro Sorrentino, è realizzata con il contributo della Regione Campania e della Film Commission Regione Campania, che giunge quest’anno alla terza edizione e si è affermata, nel tempo, come Festival cinematografico di riferimento a tema sportivo.

Festa Roma, il riscatto dei mastri birrai messinesi ne “I Quindici”

Festa Roma, il riscatto dei mastri birrai messinesi ne “I Quindici”Roma, 22 ott. (askanews) – Presentato alla Festa del Cinema di Roma “I Quindici” di Alessandro Turchi, la storia dello straordinario riscatto dei mastri birrai messinesi prodotto da Fondazione Messina attraverso il suo spin off EcosMedia.


Il documentario, che ha avuto la sua prima nazionale a luglio scorso all’Horcynus Festival di Messina, racconta dalla viva voce dei protagonisti la storia di rinascita e riscatto di un gruppo di ex dipendenti dello storico stabilimento messinese di produzione di birra: dopo la sua chiusura definitiva, avvenuta nel 2011, quindici mastri birrai che vi lavoravano, decidono di non mollare e investono il loro Tfr, i risparmi di una vita e il proprio antico sapere in una nuova attività imprenditoriale che, nel 2014, si concretizza nel Birrificio Messina Società Cooperativa riavviando così, dal basso e con successo, la produzione della birra in città. Oggi il Birrificio Messina, che nel frattempo ha assunto altre 11 persone, soprattutto giovani, produce 57mila ettolitri all’anno delle sue due birre di punta, la Birra dello Stretto e la Doc15, ed esporta in 10 paesi, fatturando circa 6 milioni di euro. Ed è divenuto un caso esemplare di workers buyout in cui centrale è stato il ruolo della Fondazione Messina, Ente Filantropico della città dello Stretto che, nell’ambito della sua mission di contrasto alle diseguaglianze prodotte dai modelli economici dominanti, punta a realizzare strategie di sviluppo sostenibile che valorizzano e rilanciano competenze, saperi e tradizioni dei luoghi e delle persone: “La Fondazione – ha ricordato Mimmo Sorrenti, presidente del Birrificio – ci ha aiutato a costituirci in cooperativa, ci ha fatto da garante con le banche e, fra l’altro, ci ha supportato nello stendere il piano industriale, nella gestione amministrativa e a raccogliere fondi”. E, alla fine, tramite il suo spin off Ecosmedia, ha poi anche prodotto “I Quindici”.


Il regista Alessandro Turchi ha spiegato perché e come ha deciso di raccontare questa storia: “A quel tempo ero fra gli attivisti del teatro Pinelli, che seguiva le vertenze in città. Quella del birrificio ci colpì molto e così, con Monia Alfieri e Morgan Maugeri, abbiamo deciso di seguirla passo passo a modo nostro: con le telecamere. Per questo una parte del documentario è praticamente realizzata in presa diretta e restituisce, credo con grande immediatezza, la fatica, la paura, ma anche la determinazione e la pervicacia con cui i birrai messinesi hanno costruito un qualcosa che poteva sembrare impossibile. E invece”.

Festa Roma, il finlandese Teemu Nikki presenta “100 Litri di birra”

Festa Roma, il finlandese Teemu Nikki presenta “100 Litri di birra”Roma, 22 ott. (askanews) – Il 24 ottobre il regista finlandese Teemu Nikki presenterà in concorso alla Festa del Cinema di Roma “100 Litri di birra” (100 Litres of Gold), originale e divertente lungometraggio sulle dinamiche familiari e sulla ricca tradizione della birra artigianale finlandese, il sahti. Il film arriverà poi nelle sale italiane nel 2025, distribuito da I Wonder Pictures.


Nikki dimostra di essere un cineasta unico nel panorama contemporaneo per la sua capacità di raccontare storie originali e coinvolgenti allo stesso tempo, mescolando trovate ironiche a formule introspettive dal forte coinvolgimento emotivo. “100 Litri di birra” si aggiunge al cosiddetto “Teemu Nikki Universe”, un affascinante insieme di storie capaci di incantare il pubblico di tutte le età, scoperte e distribuite in Italia da I Wonder Pictures, e successivamente disponibili su Iwonderfull Prime Video Channel. L’anteprima alla Festa del Cinema è un’occasione per scoprire un’opera cinematografica di grande valore e immergersi nella cultura finlandese attraverso gli occhi di un regista mai banale che, con un pizzico di dark humor, stimola, diverte ed emoziona.


In un pittoresco villaggio del Sud della Finlandia, due sorelle di mezza età, Taina (Pirjo Lonka) e Pirkko (Elina Knihtila), hanno promesso di dedicare diverse settimane alla preparazione di 100 litri della loro famosa sahti, una forte birra artigianale, in vista di un matrimonio di famiglia. Ma la birra si rivela deliziosa a tal punto che le due sorelle finiscono per berla tutta da sole. Mentre lottano con i postumi di una sbornia devastante, Taina e Pirkko vivranno una serie di esilaranti disavventure nel disperato tentativo di salvare il matrimonio e riconquistare il titolo di migliori produttrici di sahti del villaggio. Teemu Nikki firma anche la regia del live action “Snot and Splash – Il mistero dei buchi scomparsi”, dal 14 novembre nelle sale italiane sempre con I Wonder Pictures; una commedia per tutte le età che segue le avventure dei litigiosi fratelli Snot e Splash.

Festa Roma, in anteprima ad Alice presentata Nudes. Seconda stagione

Festa Roma, in anteprima ad Alice presentata Nudes. Seconda stagioneRoma, 22 ott. (askanews) – Presentata in anteprima ad Alice nella Città, sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma, “Nudes” seconda stagione, la serie diretta da Laura Luchetti e Marco Danieli, disponibile dal 25 ottobre su RaiPlay, con Michele Rosiello, Emma Valenti, Astrid Meloni, Leo Gassmann, Fortunato Cerlino, Lorenzo Sarcinelli, Lucia Mascino e Sveva Alviti.


Tre nuovi casi – Silvia ed Emilio, Luca e Giacomo, Michela e Francesca – affrontano in nove episodi da 25 minuti il fenomeno del revenge porn da un inedito punto di vista. La “pornografia non consensuale” sembra un problema lontano dal nostro vissuto quotidiano. E se così non fosse? Questo ha raccontato la prima stagione di “Nudes”, affrontando il revenge porn come piaga nella vita di tre adolescenti. Ma si potrebbe andare avanti parlando di sextortion, diffamazione, trattamento illecito di dati… perché purtroppo il fenomeno è tanto diffuso quanto variegato.


Pur conservando il punto di vista privilegiato dei giovanissimi, la seconda stagione racconta anche vite adulte minacciate dalle insidie legate all’uso disinvolto dei social. La posta in gioco allora aumenta, perché i fatti travolgono la sfera lavorativa, relazionale, familiare in un devastante effetto domino. Lo spunto da cui nasce tutto questo è il confronto con PermessoNegato, una delle più importanti associazioni no-profit del Paese (che ogni anno segue centinaia di casi legati al fenomeno). Grazie ai loro racconti è stato possibile apprendere che è impressionante la varietà nella tipologia di vittime: donne e giovani ma più spesso di quanto si pensi anche uomini e persone over 45.

Pupi Avati: “Ho telefonato a Nordio per esprimergli la mia vicinanza”

Pupi Avati: “Ho telefonato a Nordio per esprimergli la mia vicinanza”Roma, 22 ott. (askanews) – “Ho telefonato a Nordio per esprimergli la mia vicinanza sulla vicenda dell’Albania. Mi sembra che ci siano continuamente pretesti per attaccare, ma il tema politico mi interessa sempre meno”. Con queste parole, Pupi Avati, celebre regista italiano, ha svelato durante il suo intervento a “Calibro 8”, trasmissione condotta da Francesco Borgonovo su Radio Cusano Campus e in radiovisione su Cusano Italia TV, il suo recente colloquio con il Ministro della Giustizia Carlo Nordio.


Durante la puntata, Avati ha raccontato con tono affettuoso il suo rapporto con Nordio: “Non ci sentiamo regolarmente, ma lui è un vero fan del mio cinema. L’altro giorno mi ha citato ‘Una gita scolastica’, un film che ho girato decenni fa. Questo mi ha fatto capire che Nordio conosce davvero il mio lavoro e mi ha confermato quanto apprezzi ciò che ho fatto”. Avati ha poi criticato l’ossessiva conflittualità politica che domina i media: “Non si vede l’ora di trovare un pretesto per attaccare continuamente. Tutto questo è diventato un gioco per tenere in piedi talk show e trasmissioni che vivono di conflitti”.


Ma il punto più interessante dell’intervento di Avati riguarda la sua proposta di istituire un Ministero del Cinema. “Il cinema merita un’attenzione particolare, anche a livello governativo. Non possiamo continuare a ignorare un settore così fondamentale per la cultura e l’identità del nostro Paese”, ha dichiarato Avati, specificando che il Ministero dei Beni Culturali ha troppi compiti e responsabilità per gestire adeguatamente anche il settore cinematografico. “Istituire un Ministero del Cinema sarebbe una decisione lungimirante, necessaria per salvaguardare un settore in crisi”, ha aggiunto Avati, evidenziando l’importanza di trovare qualcuno al governo che conosca realmente il mondo del cinema e sia capace di affrontarne le sfide.


Avati ha infine sottolineato come il cinema italiano stia vivendo un periodo di grande difficoltà, soprattutto per la chiusura delle sale cinematografiche e la perdita di pubblico giovane: “Il disamore nei confronti del cinema italiano è tangibile. Abbiamo visto con la campagna Cinema Revolution che il box office italiano è sceso al 4%. Non basta abbassare il prezzo del biglietto, serve una rivoluzione strutturale”.

Jovanotti annuncia 4 nuovi show per il PalaJova

Jovanotti annuncia 4 nuovi show per il PalaJovaRoma, 22 ott. (askanews) – Annunciati quattro nuovi appuntamenti con Palajova, il nuovo show di Lorenzo Jovanotti che debutterà a Pesaro il prossimo 4 marzo: lo spettacolo sarà all’Arena di Verona il 15, 16, 18 e 19 maggio prossimi. I biglietti saranno disponibili in prevendita, sui circuiti Ticketone e Ticketmaster, a partire dalle ore 14:00 di domani, mercoledì 23 ottobre.


L’opening act di tutti i Palajova è affidato ad Axell, artista senegalese – dal 2021 nel roster dell’etichetta discografica Sto Records – tra i nomi di spicco del panorama urban di nuova generazione. Il tour è prodotto da Trident Concerts.

Alla Festa del Cinema il “Roma Film Corto”, Festival di cortometraggi

Alla Festa del Cinema il “Roma Film Corto”, Festival di cortometraggiRoma, 22 ott. (askanews) – In occasione della Festa del Cinema di Roma, presso lo spazio “Lazio Terra di Cinema” allestito dalla Regione Lazio, è stata presentata la XVI edizione del “Roma Film Corto”, in occasione di un evento moderato dall’autrice e giornalista Lorella Di Biase.


Si tratta di uno dei festival del cortometraggio tra i più apprezzati in Italia, che ha avuto tra i suoi protagonisti del passato personalità come Ettore Scola, Giuliano Montaldo, Leo Gullotta e Margherita Buy. Quest’anno si terrà a Roma presso la Casa del Cinema dal 5 al 7 dicembre 2024, con un programma ricco di proiezioni, masterclass, tavole rotonde ed incontri con ospiti internazionali. Un festival che ospita non solo registi affermati ma che anzi, nel corso degli anni, ha saputo dato voce a talenti emergenti e innovativi, promuovendo un ambiente dinamico e internazionale che valorizza nuove forme di espressione cinematografica, nella consapevolezza che il cinema breve è strumento potente di narrazione e sperimentazione creativa.


Soddisfazione è stata espressa da Roberto Petrocchi, Presidente del Roma Film Corto, testimone dei 16 anni di storia del festival, che ha voluto quest’anno affidare la direzione artistica della kermesse ad Adriano Squillante, eclettico notaio, attore e showman. “Gli obiettivi che abbiamo voluto perseguire in quest’edizione sono stati in particolare due”, ha dichiarato Squillante. “Assicurare un riverbero internazionale al festival e coniugare l’ambito cinematografico con il linguaggio visivo contemporaneo, che i social network veicolano meglio di qualsiasi altro mezzo. Sotto il primo profilo abbiamo ricevuto 3800 cortometraggi provenienti da 110 nazioni differenti; quanto al secondo aspetto, abbiamo puntato su nuove pagine social, raccogliendo un importante numero di follower. Il prossimo passo sarà senz’altro quello di creare nuove partnership, oltre a quelle già in essere con il Festival del Cinema di Alicante e quello di Tropea. In particolare ci entusiasma molto la collaborazione con il Fuori Festival di Sanremo, che rappresenterà per noi l’opportunità di unire le due arti più nazional-popolari: il cinema e la musica”. L’iniziativa “Fuori Festival” sarà infatti il corredo dell’offerta di entertainment del nuovo “Roma Film Corto”. Di fatto, come anticipato da Squillante, si tratterà di un’anteprima romana dell’omonimo “Fuori Festival” che verrà organizzato in occasione del prossimo Festival di Sanremo, dall’11 al 15 febbraio 2025 nella città ligure.


“Attraverso la partnership tra il Roma Film Corto e la nostra struttura di produzione, vogliamo unire idealmente Sanremo e Roma, costruendo tra le due città un ponte fatto di musica leggera e cinema breve”, ha spiegato l’avvocato Massimiliano Albanese, CFO e Legal & Public Affairs Officer della Mainstream Srl, produttrice del Fuori Festival. “Crediamo molto nelle sinergie e siamo certi che questa iniziativa, che lega due arti sorelle, genererà valore e grande interesse dei nostri stakeholders: porteremo gli operatori del settore musicale a Roma e quelli del cinema a Sanremo, dove stiamo preparando un serrato programma di eventi paralleli alla 75° edizione del Festival della Canzone Italiana”. Le diverse sezioni del Roma Film Corto sono state presentate dal nuovo Vicedirettore artistico del festival, Enzo Bossio, che ha fortemente voluto l’adozione di un meccanismo di selezione chiaro e trasparente, in cui ogni giurato comunicherà il voto dato a ciascuno dei cento finalisti.


Tra i membri della giuria, oltre al Presidente Petrocchi, al Direttore artistico Squillante ed al suo Vice Bossio, figure di grande professionalità nel mondo del cinema, come la regista Isabella Leoni, il direttore della fotografia Nino Celeste, l’attrice Valentina Gemelli, lo sceneggiatore Carlo Fabrizi, il direttore di montaggio Michele Soffientini, il doppiatore Fabrizio Mazzotta, il musicista Giovanni Romano ed il critico Roberto Incanti.

Festa Roma,per l’horror “Longlegs” red carpet da brividi con ospiti

Festa Roma,per l’horror “Longlegs” red carpet da brividi con ospitiRoma, 22 ott. (askanews) – Arriva in Italia, con anteprima stasera alla Festa del Cinema di Roma, nella sezione Grand Public, “Longlegs”, il nuovo film di Osgood Perkins con Maika Monroe e Nicholas Cage. Si tratta di uno degli horror più attesi della stagione e per gli amanti del genere ci sarà anche un red carpet a tema all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, con Asia Argento, Brando e Christian De Sica, Francesco Gheghi, Lillo, Eros Puglielli, Roberto Recchioni, Paolo Strippoli e Federico Zampaglione che sfileranno insieme a cosplayer e a fan da tutta Italia.


“Longlegs” è l’horror indipendente che ha registrato il maggiore incasso negli ultimi 10 anni, raggiungendo il primo posto al box office Usa e superando la soglia dei 110 milioni di dollari. Negli Stati Uniti i fan hanno chiesto e ottenuto una re-release per poterlo vedere di nuovo in sala in occasione della festa di Halloween. In Italia arriva al cinema a partire dal 31 ottobre (distribuito da Be Water Film in collaborazione con Medusa Film). Nel film una neo-agente dell’Fbi, nel tentativo di catturare un serial killer, scopre una serie di indizi occulti che deve risolvere per porre fine alla terrificante scia di omicidi.

Festa Roma, oggi il ricordo di Mario Merola con “Il Re di Napoli”

Festa Roma, oggi il ricordo di Mario Merola con “Il Re di Napoli”Roma, 22 ott. (askanews) – Presentato oggi alla Festa del Cinema di Roma nella sezione Freestyle, “Il Re di Napoli. Storia e leggenda di Mario Merola”, con testimonianze, archivi e racconti di chi gli era più vicino e di chi lo ricorda, tra cui Gigi D’Alessio, Nino D’Angelo, Marisa Laurito, Maurizio De Giovanni e i figli Francesco, Roberto, Loredana Merola.


Icona di un genere tradizionale reso popolare grazie ai numerosi film interpretati negli anni ’70 e ’80, Mario Merola è un figlio del popolo che, grazie al suo talento e la sua peculiare personalità, è diventato simbolo della città di Napoli portando la canzone e la cultura napoletana in tutto il mondo. Il film, diretto da Massimo Ferrari, è scritto dallo stesso regista con Luciano Stella ed è liberamente ispirato all’opera letteraria “Napoli solo andata… Il mio lungo viaggio” di Mario Merola con Geo Nocchetti, edito da Sperling and Kupfer e Rai Eri. “Mario Merola è stato un grande artista e un grande personaggio, tale che per raccontarlo bisogna innanzitutto entrare nel suo mondo, in ciò che ha rappresentato e rappresenta per un intero popolo, che ha il suo cuore a Napoli ma che è disseminato in molte parti del mondo, dagli Stati Uniti all’Australia. È il re della sceneggiata, colui che ha fatto rinascere un genere nato nei primi anni del Novecento e lo ha portato a vette di popolarità impensabili – ha spiegato Ferrari – il cuore del documentario viaggia tra archivi ed interviste, racconti memorabili e video inediti, insieme alle riprese dei luoghi della città di Napoli che più possono raccontarci la biografia di Merola e dunque la sua formazione: il porto, la zona delle ‘Case Nuove’, Piazza Mercato, la casa di Portici, la sua famosa cucina in cui ancora figli e nipoti preparano ‘gli spaghetti alla Merola’”.