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Nuova edizione di “Born in the U.S.A.” di Bruce Springsteen

Nuova edizione di “Born in the U.S.A.” di Bruce SpringsteenMilano, 12 mag. (askanews) – Sony Music celebrerà il 40° anniversario dell’epocale capolavoro di Bruce Springsteen “Born in the U.S.A.” il 14 giugno con una nuova edizione speciale dell’album in vinile colorato con un packaging ampliato.


Link pre-order dell’edizione di “Born in the U.S.A.” dedicato al 40° anniversario dell’album: https://brucespringsteen.lnk.to/BornInTheUSA40th Questa edizione creata per l’occasione comprende l’LP in versione rosso traslucido e include una copertina apribile e un libretto esclusivo arricchito con materiale d’archivio dell’epoca, nuove note di copertina redatte da by Erik Flannigan e una stampa in litografia a quattro colori”.


Pubblicato il 4 giugno 1984, “Born in the U.S.A.” ha raggiunto il record imbattuto di 7 singoli della tracklist dell’album nella Top Ten Singoli e ha venduto 17 milioni di copie catturando perfettamente lo zeitgeist della cultura pop definendo una generazione. Il tour di Springsteen e la E Street Band “Born in the U.S.A.” ha incluso 156 live sold-out attraverso tutto il mondo e brani come “Dancing In The Dark,” “No Surrender” e “Glory Days” rimangono punti fermi dei loro concerti anche ora.


A 40 anni da quanto è iniziato, nell’estate del 1984, il tour “Born in the U.S.A.” Springsteen e la E Street Band iniziano le tappe europee del loro tour 2024 portando un live che è stato definito “inadeguato con qualsiasi altro vestito” (Billboard), “continuando a essere un punto di riferimento” (Rolling Stone) e “il più potente che abbia mai costruito” (Variety). Le date in Europa nel 2024 seguono un trionfante tour attraverso gli Stati Uniti lo scorso anno, che con 1 milione 600 mila biglietti è stato definito tra i migliori della carriera della band. La nuova edizione speciale di “Born in the U.S.A.” arriva dopo l’uscita della raccolta “Best of Bruce Springsteen”, 18 tracce in vinile con doppio LP e in CD e 31 brani in formato digitale (https://smi.lnk.to/BestOfBruceSpringsteen).

Segesta Teatro Festival dal 26 luglio. Cosa c’è da sapere

Segesta Teatro Festival dal 26 luglio. Cosa c’è da sapereRoma, 11 mag. (askanews) – Un festival prezioso in un luogo di maestosa bellezza. Per riconnettersi con la storia e attivare un nuovo rapporto simbiotico con la Natura e con il Mito, provando a interpretare la condizione del mondo contemporaneo attraverso l’Antico. Giunto alla sua terza edizione, torna il Segesta Teatro Festival, con la direzione artistica di Claudio Collovà, che dal 26 luglio al 25 agosto è in programma nel Parco Archeologico di Segesta diretto da Luigi Biondo, in particolare al Teatro Antico e al Tempio, immersi in uno scenario naturale unico: due luoghi che, come sottolinea il direttore artistico, nella loro immutata bellezza, offrono al nostro sguardo il senso della comunità, in un tempo sospeso al tramonto, all’alba e in notturna, in grado di riunirci ancora oggi attorno alla sacralità della condivisione, alla bellezza e alla forza delle parole, dei gesti e della musica. Sostenuto dal MiC – Ministero della Cultura e promosso dal Parco Archeologico di Segesta, il  Festival offrirà al pubblico un cartellone di eventi fra teatro, danza, musica, spettacoli all’alba e al tramonto e uno speciale progetto multimediale nel buio della notte, dedicato all’osservazione astronomica e all’esplorazione dei miti celesti. Sergio Cammariere, Lina Sastri, Danilo Capezzani con la compagnia Ivona, Noa, Frida Bollani Magoni insieme ad Albert Eno, Claudio Collovà, Viola Graziosi, la Mono Dance Company, il progetto site specific Deep Sky, Daniele Salvo, Giovanni Calcagno e Vincenzo Pirrotta, Alberto Samonà con Tito Rinesi & Ensemble Dargah, Nick The Nightfly, Mimmo Cuticchio, Gabriele Vacis, Acoustic Swing Trio, Claudio Terzo, Giacomo Barraco, Francesco Marilungo con la compagnia Körper, Pippo Pollina alla guida del Palermo Acoustic Quintet e Roberto Latini sono fra i protagonisti di un’edizione che presenta 5 Prime nazionali, 7 progetti firmati da artisti under 35 di cui 2 in prima assoluta, 3 appuntamenti all’alba, 11 spettacoli teatrali, 8 concerti, 3 coreografie, per un totale di 23 appuntamenti in cartellone (30 con le repliche), cui si aggiungono i 4 laboratori tenuti da Ilenia Romano, Miriam Palma, Alessandra Luberti e Stefano Maltese. Molteplicità delle forme espressive e rilettura dei classici e del Mito in chiave contemporanea sono i due assi attorno al quale ruota un programma, attraversato da riflessioni sulla guerra e dal bisogno di pace in un mondo sconvolto da nuovi conflitti, impensabili fino a poco tempo fa. Come testimonia la presenza in programma di spettacoli come I Persiani di Claudio Collovà con Giuseppe Pambieri, Sette a Tebe. Un terribile amore per la guerra di Gabriele Vacis e Gli Spartani di Daniele Salvo, ma anche il concerto di Noa, artista israeliana da sempre impegnata sul fronte della pace. E, ancora, la spiritualità dei Dervisci e il ponte fra Oriente e Occidente secondo la scrittura di Alberto Samonà o lo smarrimento esistenziale del soldato in Histoire du Soldat di Mimmo Cuticchio. Con 22 compagnie, oltre 150 fra artisti e tecnici e una presenza notevole di giovani autori, l’edizione 2024 propone un festival ideato e prodotto con estrema cura e passione, che guarda al presente e al futuro, tenendo stretta la relazione fra territorio e la scena performativa nazionale e internazionale. Il Direttore del Parco archeologico, Luigi Biondo evidenzia”come il Segesta Teatro Festival, orgogliosamente abbia esteso la sua eco verso panorami ampi e prestigiosi, senza perdere di vista la lettura del territorio e della sua storia millenaria: una stagione teatrale che ha allargato il suo raggio di azione anche grazie a nuove collaborazioni. Un polo dal quale irradiare nuove proposte rivolte all’arte contemporanea, alla letteratura italiana, al jazz e poi ad una serie di attività culturali per creare un ponte fra la Sicilia Occidentale e quella Orientale, recuperando l’antica sapienza dei Greci di rappresentare la vita con il teatro e con le arti. L’arte e la bellezza ci permetteranno di trovare nuova energia e ridare forza allo spirito di Segesta che non morirà mai”. “Alla base delle nostre scelte – sottolinea il Direttore Artistico Claudio Collovà – la molteplicità delle forme espressive e le connessioni che le arti riescono a creare tra loro con l’interazione dei linguaggi e una ricerca di trasformazione e rilettura dei testi antichi e moderni nelle forme del contemporaneo. L’intento è vivere una esperienza unica in un parco archeologico incontaminato, un rito collettivo in grado di trasformare ogni spettatore in un viaggiatore di esperienze, rendendo possibile il contatto con il Sacro e con il Divino, vivendo il tempo fuori dall’ordinario, sospendendo la realtà esterna e per comprenderla meglio grazie alla bellezza”. Il festival si apre venerdì 26 luglio al Teatro Antico, con il concerto di Sergio Cammariere, affiancato dalla sua storica band composta da musicisti di altissimo profilo: una tappa del suo nuovo tour dal titolo “Una sola giornata”, in cui il celebre pianista e cantautore ripercorre la propria carriera, fra brani dell’ultimo album, grandi successi e omaggi ai cantautori che lo hanno ispirato in questi anni. Ulteriore viaggio all’interno della carriera di un’altra grande artista, che negli anni ha lavorato con nomi del calibro di Eduardo De Filippo e Francesco Rosi, Caetano Veloso e Ray Charles, per citarne soltanto alcuni, è quello di sabato 27 luglio, quando Lina Sastri presenterà in Prima Nazionale al Teatro Antico Musica – Terramia, uno spettacolo di teatro musicale che, tra prosa, poesia e musica, attraversa il personale universo espressivo di una delle più importanti protagoniste del teatro e del cinema italiano, acclamata interprete di personaggi come Medea e Filumena Martorano, Ecuba e Margherita Gautier. In Musica – Terramia l’artista napoletana, che negli ultimi anni si è dedicata all’ideazione di una serie di spettacoli musicali che raccontano il sud del mondo, si concentra sul repertorio napoletano classico e contemporaneo, da Francesco Paolo Tosti e Salvatore Di Giacomo, fino ad arrivare a Pino Daniele e Enzo Gragnaniello, con alcune deviazioni improvvise verso il fado portoghese, il tango argentino e le ballate di musica etnica e popolare. Domenica 28 e lunedì 29 luglio ancora una Prima Nazionale: l’Oreste di Euripide per la regia di Danilo Capezzani, artista più giovane ma già con un curriculum di alto profilo grazie agli studi fatti con Giorgio Barberio Corsetti e Massimiliano Civica e le collaborazioni con Glauco Mauri, Carlo Cecchi e Luca Marinelli. Capezzani sceglie Euripide, il più “moderno” dei Greci, per portare in scena una riflessione profonda sull’animo umano. Mercoledì 31 luglio si continua con il primo degli appuntamenti di danza in programma al Segesta Teatro Festival 2024: la giovane ma già affermatissima sul piano internazionale e pluripremiata compagnia Ivona, guidata dal coreografo Pablo Girolami, presenta due performance, in cui la danza si relaziona con la natura. La prima, Rer, vede in scena sei performer i cui movimenti e intrecci pian piano danno vita a un organismo vivente nel suo processo di adattamento all’ambiente naturale; la seconda, Manbuhsa (versione estesa) mostra le sorprendenti analogie fra l’arte coreutica e le danze di corteggiamento del regno animale. Imperdibile l’appuntamento con la Prima Nazionale de I Persiani di Eschilo secondo l’adattamento scenico e la regia di Claudio Collovà, regista e attore di fama internazionale, nonché docente e direttore artistico del Festival. Tre le repliche, venerdì 2, sabato 3 e domenica 4 agosto al Teatro Antico. Ne I Persiani ritroviamo la concezione archetipica della guerra, nel suo eterno ripetersi come dinamica di assoggettamento fra popoli, fino ad arrivare ad evocare le guerre che attanagliano il mondo contemporaneo. Domenica 4 agosto all’alba, inoltre, il suggestivo scenario del Teatro Antico illuminato dal sorgere del sole ospiterà la Medea, riscritta da Luciano Violante in occasione del trentennale della strage di Capaci, diretta da Giuseppe Dipasquale e interpretata dall’attrice romana di nascita e cresciuta in Tunisia Viola Graziosi. In quest’opera di riscrittura profonda del mito, Violante tesse un legame fra la tragica vicenda di Medea e il tragico eccidio mafioso in cui persero la vita Giovanni Falcone e la sua scorta. Nei giorni seguenti, il Teatro Antico ospita una sequenza di due concerti imperdibili: si parte mercoledì 7 agosto con una delle voci più amate in tutto il mondo, la cantante, musicista poetessa e attivista per la pace Noa. Cresciuta fra Yemen, Israele e Stati Uniti, 15 album all’attivo, ospite alla Casa Bianca così come dei più importanti palcoscenici al mondo come la Carnegie Hall, lungo la sua carriera ha condiviso la scena con artisti del calibro di Pat Metheny, Quincy Jones, Andrea Bocelli, Sting, Stevie Wonder, Santana, Joan Baez. La sua esibizione a Segesta promette di essere uno dei momenti più toccanti del Festival, in cui il pubblico potrà contribuire a un grande urlo collettivo per invocare la Pace. Il giorno seguente, giovedì 8 agosto, si esibirà in concerto la cantante e pianista Frida Bollani Magoni, figlia d’arte nata e cresciuta fra gli universi sonori del padre Stefano Bollani e della madre Petra Magoni, accompagnata alla chitarra da Albert Eno, già voce dei Kismet. Frida Bollani Magoni inizierà il suo viaggio tra le note portando al Segesta Teatro Festival sia brani inediti sia grandi capolavori riarrangiati per l’occasione. A guidare l’artista, il suo amore sconfinato per la musica protagonista nella sua vita fin da piccolissima e che ha adesso una maturità artistica che non conosce eguali. Un talento unico, in continua crescita ed evoluzione che, nei concerti dal vivo, si manifesta in tutta la sua potenza. Un curiosissimo incontro sarà quello che si consumerà venerdì 9 agosto fra il Sommo Poeta e uno dei più grandi geni della storia della musica, nella creazione coreografica della giovanissima compagnia di danza Mono Dance Company dal titolo L’altro canto. Bach incontra Dante. La sera successiva ci si sposta al Tempio con un progetto di teatro multimediale site specific: sabato 10 agosto, in occasione della Notte di San Lorenzo, il pubblico del Festival si lascerà incantare da Deep Sky, spettacolo multidisciplinare dedicato alla Via Lattea, con proiezioni in diretta delle reali immagini dei corpi celesti, grazie a uno speciale strumento, la narrazione dei relativi miti legati alla costellazione e la descrizione scientifica della galassia condotta da Marcello Barrale, divulgatore scientifico e filosofo, in dialogo con la musica elettronica eseguita dal vivo dal sound artist Alfredo Giammanco. Sempre la sera di sabato 10 agosto (con replica domenica 11) al tramonto e al Teatro Antico andrà in scena Gli Spartani, uno spettacolo scritto dalla drammaturga e critica teatrale Barbara Gizzi e diretto dal regista e attore Daniele Salvo, per molti anni al fianco di Luca Ronconi. La violenza del potere e il rapporto fra amore e ragion di stato costituiscono la riflessione centrale di questo spettacolo, scritto oggi ma alla maniera dei tragici greci, con una regia visionaria capace di rievocare le atmosfere delle grandi tragedie e la forza viscerale dell’Iliade. Dai richiami di Omero si torna ancora più indietro nel tempo con il più antico poema a noi conosciuto nel secondo spettacolo all’alba in programma a Segesta: la mattina di domenica 11 agosto al Teatro Antico due siciliani, fra i più autorevoli esponenti della scena registica e attoriale italiana, Vincenzo Pirrotta e Giovanni Calcagno, presentano l’Epopea di Gilgamesh, in un affascinante adattamento arcaico affidato alle sole voci e ai corpi dei narratori, accompagnati dal ritmo dei tamburi e dal suono di cembali e flauti, per raccontare, come gli antichi narratori, le gesta di un Re alla ricerca della dimensione ultraterrena. Poemi e narrazioni d’Oriente sono anche il punto di partenza di Il Derviscio di Bukhara, spettacolo di teatro, danza e musica su testo scritto da Alberto Samonà, in programma martedì 13 agosto al Teatro Antico: in scena Stefania Blandeburgo e Davide Colnaghi (narrazione e teatro). Musica e canti sufi con Tito Rinesi & Ensemble Dargah: Tito Rinesi (voce, tamburo a cornice, saz), Piero Grassini (oud e voce), René Rashid Scheier (flauto ney) e Flavio Spotti (percussioni e voce). Danze dei dervisci e persiane con Grazia Cernuto (danze persiane) e Amal Oursana (Sama, danze sufi) per condurre il pubblico fra le magie della spiritualità dei dervisci e per un incontro con la dimensione del Divino. Tutt’altra impronta artistica pervade il Tempio mercoledì 14 agosto con il concerto del più grande divulgatore di musica jazz nelle sue infinite derivazioni in Italia da oltre 30 anni, Nick The Nightfly, in scena con il suo quartetto. Cantante, chitarrista, compositore, storico selezionatore a Radio Montecarlo e direttore del tempio italiano del jazz, il Blue Note di Milano, l’artista siculo-scozzese è un vero “crooner” d’altri tempi che nella sua carriera ha incrociato artisti del livello di Sting, Peter Gabriel, Ryuichi Sakamoto, HerbieHancock, Miriam Makeba, Caetano Veloso, Annie Lennox e molti altri. Il concerto sarà aperto dalla cantante jazz Alessandra Mirabella. Dopo la vitalità gioiosa della musica di Nick The Nigtfly, il festival torna ad occuparsi del mondo contemporaneo, in particolare della guerra, attraverso il mito. Giovedì 15 e venerdì 16 agosto appuntamento al Teatro Antico con il maestro indiscusso del “cunto”, il sommo sacerdote del teatro dei pupi, Mimmo Cuticchio che al Festival presenta la nuova creazione Histoire du Soldat su musiche di Igor Stravinskij eseguite dal vivo da un ensemble diretto dal figlio Giacomo Cuticchio. Lo spettacolo è una favola che racconta l’incontro fra il Diavolo e un soldato desideroso soltanto di trascorrere la sua licenza al paese di nascita in compagnia della madre e della compagna. Sabato 17 e domenica 18 agosto, invece, l’attesissimo ritorno di Gabriele Vacis con la giovane compagnia PEM, dopo il successo della scorsa edizione con Prometeo. Al Segesta Teatro Festival 2024 Vacis mette in scena Sette a Tebe, uno spettacolo ispirato dalla tragedia di Eschilo che, partendo dalla saga della stirpe di Edipo, ci parla della relazione fra l’uomo e la guerra e della volgarità e pericolosità del populismo. Domenica 18 agosto, però, sarà anche l’ultima occasione per assistere all’alba su Segesta grazie al particolarissimo Sulle corde del jazz dell’Acoustic Swing Trio composto da Michele Ariodante alla chitarra, Fabio Crescente al contrabasso e Mauro Carpi al violino. Un live di jazz e swing eseguito soltanto da strumenti a corde. Un’orchestra a sei corde è invece il titolo del concerto in Prima Assoluta del giovane e talentuosissimo musicista siciliano Claudio Terzo che martedì 20 agosto al Tempio si esibirà con la sua chitarra classica in un repertorio che parte dalle complesse architetture sonore della musica barocca, si addentra nella passione tormentata della musica romantica e giunge, infine, alle composizioni dei grandi autori spagnoli del Novecento. Ancora una Prima Assoluta il giorno seguente mercoledì 21 agosto sempre al Tempio per mano di un altro giovanissimo talento, Giacomo Barraco, che in Anima e virtuosismo si esibirà al pianoforte, spaziando da Scarlatti a Prokofiev, da Beethoven a Liszt. Si torna al linguaggio coreutico giovedì 22 agosto al Teatro Antico con Stuporosa, ipnotica performance di Francesco Marilungo, artista di Körper, che ispirata dal pensiero di Ernesto De Martino, porta avanti una ricerca sul pianto rituale, sulla figura della lamentatrice e sull’importanza del rito funebre per dare senso alla morte. Radicale cambio di registro venerdì 23 agosto con il concerto di Pippo Pollina insieme a un ensemble di eccellenti strumentisti, il Palermo Acoustic Quintet. Un tuffo nel repertorio di un grande artista, palermitano di nascita e mitteleuropeo d’adozione, con 40 anni di straordinaria carriera alle spalle, 25 album e migliaia di concerti. Un artista da sempre attento alle tematiche sociali, di libertà, contro le guerre, le dittature, le mafie. La III edizione del Segesta Teatro Festival si chiude in modo simbolico e in grande stile al Teatro Antico sabato 24 e domenica 25 agosto con uno dei grandi nomi del teatro contemporaneo, Roberto Latini, che in Pagliacci all’uscita mette a confronto due figure e due contesti culturali fra i più distanti tra loro, il Verismo di fine ‘800 in cui è immerso Ruggero Leoncavallo e le tensioni metafisiche e filosofiche che emergono dall’opera di Luigi Pirandello. Due testi che, come sottolinea lo stesso Latini, “sembrano, per struttura e forma, collocabili da una parte all’altra di un ponte ideale, fondamentale per la letteratura teatrale, che a cavallo dei due secoli, riesce a trasformare i percorsi sintattici in prospettive drammaturgiche”. (Segue)

Musica, Arianna canta a San Pietro “Be Human”, inno voluto dal Papa

Musica, Arianna canta a San Pietro “Be Human”, inno voluto dal PapaRoma, 10 mag. (askanews) – La cantante Arianna protagonista al World Meeting on Human Fraternity (WMHF) #BeHuman. Organizzato dalla Fondazione Fratelli tutti a Roma e in Vaticano il 10 e 11 maggio, l’incontro produrrà una “carta dell’umano” stilata dai dodici tavoli di lavoro che annoverano trenta Premi Nobel per la Pace, tra i quali Dmitrji Muratov, Jody Williams, Tawakkol Karman, Maria Ressa, Leymah Gbowee, Rigoberta Menchù Tum e Muhammad Yunus, scienziati, economisti, sindaci, medici, manager, lavoratori e campioni dello sport.


Già nota per essere stata testimonial di Disney Italia, protagonista di musical di successo (Il mago di Oz, La bella e la bestia, Pinocchio, Aggiungi un posto a tavola, Un americano a Parigi), per i duetti internazionali con star del calibro di Will.i.am, Pitbull, Shaggy, Flo Rida e Michael Bolton e reduce dal successo del tour teatrale Vlad Dracula il musical, presenterà in anteprima assoluta l’inno ufficiale di Be Human, commissionatole in Vaticano dal presidente della Fondazione Fratelli tutti, Sua Eminenza il Cardinale Gambetti. Un riconoscimento per un’artista a tutto tondo, che mescola avanguardia con un pizzico di tradizione, cosmopolita, pur mantenendo l’essenza italiana. Il brano musicale dalle atmosfere gospel spiritual e sonorità internazionali, composto da Arianna in collaborazione con il cantante e attore americano Anthony Ramos e gli autori William Wells e Flavio Ibba, registrato a Miami e di prossima pubblicazione, verrà eseguito nella Basilica di San Pietro domani, sabato 11 maggio, alla presenza di oltre mille invitati: l’artista sarà accompagnata dai quindici componenti del Amazing Grace Gospel Choir.


Il World Meeting on Human Fraternity, apripista al grande evento programmato nell’anno giubilare (12 e 13 Settembre 2025), si prefigge di individuare alternative alle guerre e alla povertà, proponendo la “fraternità” quale base di un mondo nuovo: riconoscersi fratelli per poter camminare insieme. “Sono onorata e commossa – ha dichiarato Arianna – di essere stata scelta per comporre e interpretare l’inno di #BeHuman. In quanto cattolica, artista e madre di un bambino di otto anni al quale vorrei garantire un futuro sereno, credo convintamente nella fraternità. Questo incontro, confido, sarà foriero di un reale cambiamento nella società e nelle relazioni tra i popoli. Come canterò in San Pietro, la nostra identità racchiude la speranza globale: Be Human”. Non è la prima volta che la cantante italiana ha l’opportunità di esibirsi in Vaticano, dove aveva preso parte al Giubileo delle famiglie nel 2000, alla presenza di San Giovanni Paolo II, e al concerto di Natale del 2022.

Musica, esce video di “Sei così reale”: nuovo brano di Silvia Danese

Musica, esce video di “Sei così reale”: nuovo brano di Silvia DaneseRoma, 10 mag. (askanews) – Online da oggi, venerdì 10 maggio “Sei così reale”, il videoclip del nuovo singolo della produttrice, compositrice, autrice Silvia Danese. Un brano nato dopo aver assistito al monologo teatrale “Moi”, ispirato alla scultrice francese Camille Claudel, dell’autrice Chiara Pasetti per la regia di Alberto Giusta. Personaggio principale della rappresentazione l’attrice Lisa Galantini, che riprende il ruolo di una novella Camille Claudel anche nel videoclip.


“Erano passati pochi giorni dal mio compleanno, quando mi sono trovata a teatro, all’ex ospedale psichiatrico di Genova Quarto, ad assistere al monologo ‘Moi’ dell’autrice Chiara Pasetti per la regia di Alberto Giusta, liberamente tratto dalla corrispondenza di Camille Claudel, scultrice francese amante e musa di Rodin, morta in ospedale psichiatrico dopo trent’anni di internamento. Una storia intensa che mi ha colpita molto, soprattutto grazie all’interpretazione di Lisa Galantini, che ho avuto modo di conoscere dopo lo spettacolo: è dopo questo incontro che è nata ‘Sei così reale’”, racconta Danese. Regista del videoclip è Erika Errante Baruffaldi, originaria di Genova ma apprezzata in tutta Italia, che, con l’aiuto regia Pierfrancesco Del Seppia, ha individuato in tre storiche botteghe di lavorazione dell’alabastro a Volterra la location perfetta per dar vita alle immagini che accompagnano SEI COSÌ REALE: si tratta di Alabastri Cerone, alab’Abarte e Artieri Alabastro, che hanno ospitato la novella Camille Claudel interpretata proprio da Lisa Galantini tra polvere, lime e scalpelli.

Venezia, Barbera confermato Direttore artistico Cinema per 2025/6

Venezia, Barbera confermato Direttore artistico Cinema per 2025/6Roma, 10 mag. (askanews) – Il Consiglio d’amministrazione della Biennale di Venezia, presieduto da Pietrangelo Buttafuoco, ha approvato la nomina di Alberto Barbera per l’incarico di Direttore artistico del Settore Cinema per gli anni 2025 e 2026.


Alberto Barbera, il cui mandato di Direttore artistico deliberato nel 2020 dal precedente Consiglio d’amministrazione scade dopo la prossima 81esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (28 agosto – 7 settembre 2024), è stato nominato per i successivi due anni 2025 e 2026 in considerazione dei risultati ottenuti nella riconosciuta qualità delle selezioni, nella scoperta e nel lancio internazionale di nuovi talenti, nella diffusione e nella crescita della cultura cinematografica e nell’ampliamento del pubblico, risultati da perseguire anche nel prossimo biennio. “Ho provato immediata sintonia con Alberto Barbera – ha dichiarato il presidente della Biennale Pietrangelo Buttafuoco – e ho grande rispetto per la competenza, la professionalità e la passione da lui dimostrate negli anni alla conduzione della Mostra del Cinema di Venezia, tali da riuscire ad accrescere il prestigio del più antico festival al mondo. Sono vivamente lieto che la Biennale possa proseguire con lui questo percorso”


Alberto Barbera è Direttore artistico del Settore Cinema della Biennale di Venezia dal 2012 a oggi, e in precedenza lo è stato dal 1998 al 2001. Nel 2022 gli è stato conferito il Tributo speciale dai Gotham Awards di New York. Nel 2021 gli è stato conferito dalla storica rivista Variety l’International Achievement in Film Award. Entrambi i riconoscimenti sono stati attribuiti allo stesso tempo alla Biennale di Venezia. Dal 2020 fa parte dell’Academy of Motion Pictures Arts and Sciences, che attribuisce i premi Oscar. Dal 2019 è stato inserito da Variety fra le 500 persone più influenti al mondo dell’industria dello spettacolo. Nel 2000 è stato insignito del titolo di Chevalier des Arts et des Lettres, riconoscimento culturale della Repubblica Francese.

Cinema, lanciata “Academy100” per la 100esima cerimonia degli Oscar

Cinema, lanciata “Academy100” per la 100esima cerimonia degli OscarRoma, 10 mag. (askanews) – In onore della 100esima cerimonia degli Oscar, che avrà luogo nel 2028, oggi l’Academy of Motion Picture Arts and Sciences ha pubblicamente lanciato Academy100, una campagna internazionale da 500 milioni di dollari, ideata per garantire il futuro alle tante iniziative dell’Academy, accrescerne il successo nei prossimi 100 anni e creare una forte legame con il pubblico, attraverso la passione comune per il cinema. L’Academy ha annunciato la creazione di questa iniziativa nel corso di una conferenza stampa promossa da Cinecittà oggi a Roma a cui erano presenti Bill Kramer, ceo Academy, Janet Yang, presidente Academy e Jacqueline Stewart, direttore e presidente Academy Museum, oltre a Chiara Sbarigia e Nicola Maccanico, rispettivamente presidente e ad di Cinecittà.


Il sostegno all’iniziativa “Academy100” consentirà di finanziare programmi che premiano il talento e l’innovazione in campo cinematografico, preservano la storia del cinema, ad organizzare mostre, proiezioni e pubblicazioni di alto livello, educare e formare una variegata generazione di cineasti internazionalii, produrre efficaci contenuti digitali. “Il futuro dell’Academy è globale e ‘Academy100’ intende aumentarne la presenza e l’impatto a livello internazionale”, ha spiegato Bill Kramer, ceo dell’Academy. “In vista dell’imminente ingresso dell’Academy nel suo secondo secolo di vita, il nostro obiettivo è continuare a svolgere un ruolo di spicco nella comunità cinematografica internazionale. Come tutte le organizzazioni sane, l’Academy ha bisogno di un supporto sostenibile e diversificato, e siamo profondamente grati a Rolex e a tutti i nostri partner per il loro sostegno nel lancio di questa importante iniziativa orientata al futuro” ha aggiunto.


Sono stati già raccolti i primi 100 milioni di dollari, tra partners come Rolex, sostenitore delle attività dell’Academy di lunga data. Entrambi si impegnano a perpetuare l’eccellenza cinematografica e a creare legami fra generazioni di filmmaker, studenti e mecenati. Il sostegno di Rolex contribuirà a consolidare il ruolo condiviso dell’Academy e di Rolex quali leader mondiali nella celebrazione, conservazione e promozione del cinema”. “Cinecittà accoglie con piacere l’importante celebrazione della storia dell’Academy. La collaborazione di Cinecittà all’evento ‘Academy100’ sottolinea la forza della nostra partnership che si manifesta anche nel sostegno all’Academy Museum e alla sua programmazione di cinema italiano”, ha affermato Nicola Maccanico, ad di Cinecittà. “Anche Cinecittà, come l’Academy, guarda al futuro con entusiasmo per confermarsi leader nell’industria cinematografica mondiale. Sosteniamo e promuoviamo l’iniziativa ‘Academy100’ di cui condividiamo i valori e l’impegno nei confronti delle generazioni future”.


La campagna “Academy100” comprenderà anche convegni, incontri del settore, eventi speciali e programmi di formazione con i propri membri e le maggiori comunità cinematografiche e artistiche di tutto il mondo. Grazie alla crescente globalizzazione dell’Academy e dell’industria cinematografica, il potenziamento delle attività internazionali contribuirà a sviluppare una generazione di nuovi cineasti e di membri dell’Academy e a sostenere la comunità cinematografica mondiale. Le location che ospiteranno i vari eventi includono Buenos Aires, Cannes, Johannesburg, Kyoto, Lagos, Londra, Los Angeles, Marrakesh, Melbourne, Città del Messico, Mumbai, New York, Roma, San Francisco, Seoul, Toronto, Torun, Venezia. A partire dal 2027, in vista del Centenario degli Oscar del 2028, l’Academy Museum presenterà una serie di mostre speciali, rassegne cinematografiche e pubblicazioni legate alla storia dell’Academy e degli Academy Award. Ulteriori dettagli saranno annunciati in seguito.

Roma, “Orchestra Ravvicinata del Terzo Tipo” in concerto all’Auditorium

Roma, “Orchestra Ravvicinata del Terzo Tipo” in concerto all’AuditoriumRoma, 10 mag. (askanews) – L’Orchestra Ravvicinata del Terzo Tipo salirà sul palco della Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone per regalare al pubblico “Almeno noi, nell’Universo – Pratiche Musicali accessibili in viaggio tra musica, amore e libertà”, un grande concerto e tre ospiti d’eccezione: Niccolò Fabi, Claudio Simonetti e Nando Citarella. L’iniziativa è stata sostenuta attraverso il programma Formula di raccolta fondi al quale hanno contribuito privati cittadini, imprese e Intesa Sanpaolo.


L’Orchestra Ravvicinata del Terzo Tipo torna in scena mercoledì 15 maggio, alle 18:15, presso la Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, in via Pietro De Coubertin, 30 a Roma. L’Orchestra Ravvicinata del Terzo Tipo è un percorso della Scuola Popolare di Musica Donna Olimpia svolto in collaborazione con la Cooperativa Sociale Agorà e la ASL RM3 e supportata da luglio 2023 a giugno 2024 attraverso il progetto La Musica per l’Inclusione, sostenuto da Intesa Sanpaolo attraverso il Programma Formula in collaborazione con CESVI. L’Orchestra è composta da persone con disabilità, operatori socio-assistenziali, educatori, musicisti professionisti e accoglie quest’anno anche un gruppo di studenti liceali, inseriti in PCTO – l’ex programma di alternanza scuola-lavoro – per un totale di circa 100 elementi sul palco.


Il concerto dell’Auditorium è il coronamento artistico dell’edizione corrente di questo progetto di integrazione, unico nel proprio genere; questo palcoscenico di primaria importanza internazionale, oltre a ripagare il lavoro di tutti i membri dell’Orchestra, consente di accendere i riflettori sui temi della disabilità, dell’inclusione, e dell’educazione in musica come potentissimo fattore di empowerment. Senza dimenticare l’importanza dell’inserimento degli studenti, che possono coniugare l’esperienza di alternanza scuola-lavoro con quella della creazione di bellezza, finalizzata allo sviluppo e all’integrazione. Almeno noi, nell’Universo: è questo il titolo del concerto, che, parafrasando la meravigliosa canzone resa celebre da Mia Martini, ben rappresenta il valore della Musica nella costruzione di Comunità accoglienti e inclusive. Quel Noi che comprende il ciascuno e l’insieme. Perché, come ci ricordano le illustrazioni di Lorenzo Terranera per la scenografia e la comunicazione visiva del concerto, #siamotuttidiunaltropianeta. Le scelte del repertorio, seguendo i temi del percorso didattico di quest’anno – ovvero le declinazioni dell’Amore in musica – spaziano nella storia e nella geografia del cantautorato italiano, nelle colonne sonore, nel rock nazionale e internazionale. Morricone, Bernstein, Sakamoto, Kiss, Goblin e molti altri da scoprire al concerto.


L’Orchestra Ravvicinata del Terzo Tipo farà gli onori di casa a tre ospiti d’eccezione, che si alterneranno a condividere con i componenti il palco: Niccolò Fabi, cantautore raffinato, che negli anni ha spinto la propria ricerca musicale e, in genere, la propria poetica verso soluzioni multiformi e sempre nuove, applicando la chiave delicata dell’introspezione pur senza rinunciare alla schiettezza;


Claudio Simonetti, compositore, tastierista e leader della storica formazione de i Goblin, che insieme ad altre eccellenze ha scritto la storia del progressive rock italiano, firmando melodie immortali, spesso legate al Cinema, come Profondo Rosso; Nando Citarella, cantore purissimo della tradizione popolare, vocalità e anima musicale già al fianco di Eduardo De Filippo, Ugo Gregoretti, Lindsay Kemp (solo per citarne alcuni), ambasciatore del folk italiano anche oltre il confine nazionale. Il percorso dell’Orchestra, giunto al decimo anno, è stato ideato e promosso dalla Scuola Popolare di Musica Donna Olimpia in collaborazione con la Cooperativa Agorà. Le prove si svolgono settimanalmente al Teatro di Villa Pamphilj da tempo residenza artistica del progetto, condotte da Emanuele Bruno, Federica Galletti, Emanuela De Bellis, Luca Libonati e Paolo Pecorelli. Il progetto La Musica per l’Inclusione è stato finanziato attraverso una raccolta fondi attiva da aprile a giugno 2023 su For Funding, la piattaforma di crowdfunding di Intesa Sanpaolo dedicata a sostenibilità ambientale, inclusione sociale e accesso al mercato del lavoro per le persone in difficoltà.In tre mesi, sono stati raccolti oltre 150.000 euro grazie alle contribuzioni di privati cittadini, imprese, della Banca e delle società del Gruppo Intesa Sanpaolo. “La musica ci regala l’occasione di connetterci a un livello molto profondo e, contemporaneamente, di sovvertire il linguaggio e le categorie, rendendo la bellezza e la cura artistica accessibile a tutti e tutte, per innalzare la dignità e la qualità di vita di ogni essere umano. Noi non stiamo costruendo un’orchestra in cui persone con disabilità e operatori socioassistenziali vengono messi nella condizione di suonare “come gli altri”; vogliamo invece mescolarci, mischiare le differenze, contaminarci e trasformarci, fino a divenire un unico flusso creativo, cangiante, imprevedibile e meticcio, in cui i confini tra il “noi” e il “loro”, tra staff e orchestrali, tra musicisti e pubblico, si assottigliano fino a perdersi, rendendoci tutti e tutte uno stesso tessuto: in altre parole, una comunità”, dichiara Paolo Pecorelli, direttore dell’ensemble. Per Roberto Gabrielli, responsabile Direzione regionale Lazio e Abruzzo di Intesa Sanpaolo: “Sostenere progetti come quello dell’Orchestra Ravvicinata del Terzo Tipo rappresenta per il nostro Gruppo un impegno tangibile verso l’inclusione sociale, la valorizzazione delle diversità, la partecipazione creativa dei giovani, la bellezza, l’arte; è un investimento concreto nel futuro benessere delle comunità. Il radicamento di Intesa Sanpaolo nei territori in cui opera, ci ha consentito prima di conoscere e condividere i problemi legati al mantenere un ensemble musicale così speciale e poi di accompagnarlo nel suo percorso di crescita e di consolidamento. Solo un anno fa, all’inizio della campagna di crowdfunding, abbiamo ospitato l’Orchestra nella nostra filiale di Via del Corso, un pomeriggio ricco di emozione e partecipazione, e tra qualche giorno la stessa Orchestra, cresciuta anche nel numero di elementi per la partecipazione di studenti liceali, si esibirà sul palcoscenico più importante della nostra città. Una storia di vera inclusione, partecipazione, di grande passione per quel linguaggio universale chiamato musica, che anche grazie a programmi come Formula di Intesa Sanpaolo è possibile vedere realizzata”. “Quest’importante progetto ci permette di essere più incisivi, con proposte progettuali rispondenti ai bisogni territoriali su una serie di questioni che colpiscono il nostro Paese in ambito ESG. Il progetto “La Musica per l’Inclusione” è la dimostrazione che per dare una risposta rapida ed efficace alle problematiche sociali territoriali, il connubio tra i mondi non profit e profit può rappresentare una soluzione vincente in grado di portare soluzioni concrete in contesti sociali periferici complessi”, aggiunge Roberto Vignola, Vice Direttore generale di CESVI.

Festa di Roma, la 19esima edizione dedicata a Marcello Mastroianni

Festa di Roma, la 19esima edizione dedicata a Marcello MastroianniRoma, 10 mag. (askanews) – La 19esima edizione della Festa del Cinema di Roma, in programma dal 16 al 27 ottobre, sarà dedicata a Marcello Mastroianni a cento anni dalla sua nascita; il pluripremiato attore, tre volte candidato all’Oscar, vincitore di due Golden Globes, premiato per le sue interpretazioni in tutti i principali festival internazionali, nasceva infatti il 28 settembre 1924.


Per celebrare la carriera di Mastroianni, la Festa del Cinema realizzerà una lunga serie di iniziative ed eventi. Fra queste, un’ampia retrospettiva di film, alcuni in versione restaurata, che l’hanno visto collaborare con registi come Federico Fellini, Vittorio De Sica, Ettore Scola, Pietro Germi; documentari sulla vita e le opere del grande interprete; mostre ed esposizioni che saranno allestite fra l’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone e la Casa del Cinema; e un incontro con l’attrice Chiara Mastroianni – figlia dell’attore e di Catherine Deneuve – a cui la Festa dedicherà uno speciale omaggio. Infine, Marcello Mastroianni sarà il protagonista dell’immagine ufficiale della diciannovesima edizione.

Futuro Festival, a Roma l’evento di danza e cultura contemporanea

Futuro Festival, a Roma l’evento di danza e cultura contemporaneaRoma, 10 mag. (askanews) – Dal 17 al 26 maggio torna Futuro Festival – Festival Internazionale di danza e cultura contemporanea. La Direttrice Artistica Alessia Gatta, in sinergia con l’ideatore Alessandro Longobardi, Direttore Artistico del Teatro Brancaccio, presenta un programma volto alla promozione della danza come tendenza artistica interdisciplinare e sperimentale.


Un melting pot di culture, un crocevia di sguardi, un collettore di stili eterogenei, un luogo di contaminazioni fra diversi linguaggi, tra passato e presente, con uno sguardo al futuro. Un Festival all’insegna della multidisciplinarietà: danza contemporanea, danze urbane, contaminazioni, workshop, un dibattito, musica dal vivo, arte visiva, performance, una mostra, una battle, occasioni di festa. “Il futuro è negli occhi di chi guarda” è lo slogan ufficiale del Festival, accompagnato dalla campagna promozionale che coinvolge tutti gli artisti ospiti: ognuno di loro risponde, con una sola parola evocativa, alla domanda “Che cos’è per te il futuro?”, la stessa domanda che sarà rivolta anche ai partecipanti alle attività proposte nonché al pubblico di spettacoli e performance in cartellone.


Si apre la quarta edizione del Festival il 17 maggio con un’incursione urbana a Piazza Vittorio Emanuele II, che vede protagonisti 100 danzatori. Segue il passo a due AMAE dei danzatori Eliana Stragapede e Borna Babic, direttamente da Bruxelles, e la tavola rotonda re-movere: un dibattito tra moderatrice, relatori e spettatori sullo specifico dello spettacolo dal vivo di danza contemporanea e della performance. Si prosegue fino al 26 maggio, quasi sempre con doppio appuntamento: uno spettacolo pomeridiano nel Brancaccino Open Air / Chapiteau seguito da uno serale al Teatro Brancaccio. Inizia la Fritz Company con una riflessione sul tempo mentre il 18 maggio si darà spazio ad una replica del duo belga seguita da un dittico creato per il progetto RESID’AND dell’Accedemia Nazionale di Danza. Nella stessa serata si vedrà in scena la Ritmi Sotterranei – Contemporary Dance Company. Il giorno successivo ospiterà un trittico di Get The Floor e la BrancaccioDanza Junior Company. Si continuerà il 23 maggio con la sfilata performativa curata dai fashion designers dell’Accademia di Belle Arti di Frosinone e più tardi con la neoformata KC Dance Company. Venerdì 24 si potrà assistere ad un tributo, danzato da James Olivo, alla musica dell’islandese Ólafur Arnalds e successivamente ad una messinscena dell’italiano Misanga Collective. Danzerà al Teatro Brancaccio Uppercut Dance Theater, una delle più longeve e celebri compagnie danesi, per la prima volta in Italia. Il 25 maggio si svolgerà l’imperdibile Futuro Festival Experimental Battle con ospiti internazionali, a cui seguirà una jam. Si riconfermano le attività di formazione: per tutta la durata del Festival Theatertelling (laboratorio di storytelling) curato da Theatron 2.0 e dal 20 al 24 #UNMETROCUBO (workshop per danzatori). Ancora attivo il progetto di community e divulgazione Passaparola. L’edizione 2024 arricchisce il suo programma con grandi novità: le performance e la mostra a Palazzo Merulana, curate da qwatz – contemporary art platform, delle artiste Elena Bellantoni, Silvia Giambrone e Viola Pantano, le performance musicali di Riccardo Mazza e Daria Fisher. A chiudere i dieci giorni dedicati alla danza e non solo il Closing Party, fino a tarda serata, con personalità d’eccezione.

Il Club Tenco ricorda Giovanna Marini: “Amandoti siamo stati riamati”

Il Club Tenco ricorda Giovanna Marini: “Amandoti siamo stati riamati”Roma, 9 mag. (askanews) – “È morta Giovanna Marini. Musicista di eccelsa formazione e cultura, con le sue composizioni ha scritto alcune pagine indelebili della storia della canzone. Premio Tenco nel 1983 e poi Premio Rambaldi nel 2018 – per Cose di Amilcare a Barcellona -, è stata più volte acclamata ospite delle diverse iniziative del Club Tenco che l’ha seguita in tutta la sua luminosa carriera italiana e internazionale. Amandola, riamato”: così il Club Tenco in una nota ricorda Giovanna Marini, icona e voce della musica popolare scomparsa a 87 anni l’8 maggio.