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Eurovision al via in Svezia, ma oggi senza Israele in passerella

Eurovision al via in Svezia, ma oggi senza Israele in passerellaMilano, 5 mag. (askanews) – Oggi a Malmo in Svezia verrà inaugurata la settimana dell’Eurovision, ma sulla passerella turchese non ci sarà l’artista israeliano Eden Golan, riferisce Göteborg-Posten. Gli altri 36 artisti partecipanti, tra i quali l’taliana Angelina Mango, apparirannno invece tradizionalmente sul tappeto turchese per incontrare i fan e rilasciare interviste con la stampa mentre l’Eurovision Song Contest prende ufficialmente il via.


La partecipazione di Israele all’Eurovision Song Contest quest’anno è contestata a causa della guerra a Gaza. Diverse voci si sono levate a favore dell’esclusione del Paese dal concorso musicale, ma l’EBU organizzatrice è rimasta ostinatamente fedele alla sua linea secondo cui l’Eurovision Song Contest non dovrebbe essere influenzato dalla politica. Il motivo dell’assenza di Israele non sono tuttavia le proteste filo palestinesi registrate sinora e previste in futuro. “I festeggiamenti a Malmo coincidono con Yom Hashoah, la giornata israeliana in memoria delle vittime dell’Olocausto, e quindi Eden Golan non parteciperà questa sera, precisano gli organizzatori” scrive il media svedese.


Nei giorni di Malmo sono previste diverse proteste e manifestazioni e, secondo quanto riportato dai media, la delegazione israeliana ha ricevuto istruzioni di partecipare solo ad eventi ufficiali come le prove e la competizione stessa.

Trento Film Festival, a “Un pasteur” la Genziana d’Oro Miglior Film

Trento Film Festival, a “Un pasteur” la Genziana d’Oro Miglior FilmRoma, 4 mag. (askanews) – Una vita sospesa, fuori dal tempo e in un mondo inaccessibile, alle prese con la solitudine e con un avversario invisibile: la storia di Félix, un giovane pastore malinconico e riservato, ha stupito e commosso la Giuria internazionale del 72esimo Trento Film Festival, che ha assegnato al film “Un pasteur” di Louis Hanquet la Genziana d’oro Miglior film – Gran Premio “Città di Trento”.


“Il film offre l’ipnotizzante ritratto di un giovane uomo e della sua scelta esistenziale, capace di lasciarci tutti ammirati. Il regista cattura diversi momenti nella vita di Felix, circondato dai suoi animali, siano essi cani o pecore, di cui sa prendersi cura in maniera sensibile e attenta. Nella visione d’insieme che ci offre, Un pasteur ci richiama al rispetto e all’umiltà di fronte a una comunità composta da animali, uomini e natura che coesistono in armonia”: questa la motivazione della Giuria. Félix vive da solo e lavora con il padre per allevare il gregge di famiglia: dall’autunno alla primavera si prende cura dei suoi animali, li nutre e li custodisce nelle fitte foreste di lecci delle prealpi francesi. In estate, lascia il padre e percorre più di duecento chilometri a piedi per condurre la mandria ai pascoli di montagna, fino alla valle dell’Ubaye, nelle Alpi dell’Alta Provenza. Lì, per lunghi mesi, lontano da tutto e da tutti, vive in un mondo fatto di rocce, dove si aggira un essere invisibile: il lupo.


“Ha vinto la montagna vera, antica e al contempo attualissima, la montagna ‘agra’, fatta di asprezza e isolamento”, ha commentato il presidente del Trento Film Festival Mauro Leveghi. “Scelte di vita non facili, un tempo figlie della necessità, ora forse affrontate con maggiore consapevolezza e volontà, ma in qualche modo ancora più difficili da portare a termine, dovendo lottare contro nemici subdoli come le convenzioni sociali e gli stereotipi, potenti come gli effetti dei cambiamenti climatici, silenziosi e invisibili come il lupo”. Si aggiudica la Genziana d’oro Miglior film di alpinismo, popolazioni e vita di montagna – Premio del Club alpino italiano “Le fils du chasseur di Juliette Riccaboni”, un film che “presenta la commovente vicenda di un giovane svizzero di origini marocchine animato dal desiderio di rientrare in contatto con il padre. La sua ricerca incontra momenti di straordinaria verità sulla vita del padre e del suo vecchio amico Charlot, riconnettendo il pubblico a tutti coloro che, in un modo o nell’altro, vengono lasciati indietro nella società”. Una menzione speciale è stata assegnata a “Marmolada – Madre Roccia” di Matteo Maggi e Cristiana Pecci.


La Genziana d’oro Miglior film di esplorazione o avventura – Premio “Città di Bolzano” è andata a “The Great White Whale” di Michael Dillon, “per il coraggio, l’intraprendenza della troupe, il clima di cameratismo che traspare dai racconti dei protagonisti e l’uso sapiente degli archivi. The Great White Whale non è solo il primo tentativo riuscito di scalare la vetta del Big Ben. È anche il valore metaforico di un orizzonte lontano da percorrere collettivamente, facendo tesoro delle esperienze di chi ci ha preceduto nelle stesse sfide. Ci ricorda che non c’è niente di più rischioso del non fare nulla e che quello che rimpiangeremo quando saremo troppo stanchi e vecchi sono le possibilità non colte”. “La nuova avventura documentaria di Henna Taylor racconta la scalata del Dunn-Westboy Direct sul Longs Peak, portata a compimento da Madaleine Sorkin nel corso di un’intera giornata in parete. Una narrazione accorata, che tiene conto dei continui tentativi della Sorkin di raggiungere la vetta senza mai cadere. Per parafrasare Madaleine, Body of a Line ‘sembra una sinfonia che si muove nel nostro corpo’”. Con questa motivazione la Genziana d’argento – Miglior contributo tecnico – artistico è stata assegnata a “Body of a Line” di Henna Taylor.


La Genziana d’argento – Miglior cortometraggio è andata invece a “Postcards from the Verge” di Natalia Koniarz. Una menzione speciale è stata assegnata a “Silent Panorama” di Nicolas Piret. Il Premio della Giuria è stato assegnato infine a “Diciassette” di Thomas Horat. “C’è un filo conduttore che lega le scelte della Giuria, un filo che si snoda nella narrazione psicologica dei protagonisti e nel loro rapporto con i luoghi: non solo fondali di scena, ma motori di percorsi intimi e complessi” ha detto la direttrice della rassegna, Luana Bisesti. “Scelte come sempre originali e non scontate, degna conclusione di un’edizione che ha premiato la capacità del Festival di rinnovarsi, rinvigorendo nella contemporaneità i suoi settantadue anni di storia”.

Cinema, “Io Capitano” di Garrone vince il David come miglior film

Cinema, “Io Capitano” di Garrone vince il David come miglior filmRoma, 4 mag. (askanews) – E’ la notte del cinema italiano, è la notte di “Io Capitano” (15 candidature sette David) premiato come miglior film ma anche con la miglior regia di Matteo Garrone e ancora fotografia, montaggio, produttore, effetti visivi, suono.


Si ferma sul più bello la corsa di Paola Cortellesi e “C’è ancora Domani”. Diciannove candidature, sei statuette (David dello spettatore, attrice protagonista Paola Cortellesi, attrice non protagonista Emanuela Fanelli, sceneggiatura originale, esordio alla regia, David Giovani), ma all’annuncio del miglior film è stato preferito il candidato all’Oscar per l’Italia. Tanti riconoscimenti anche per Rapito (11 candidature) che ha ottenuto cinque statuette (sceneggiatura non originale, scenografia, costumi, trucco, acconciatura). Palazzina Laf, sulla storia del reparto-lager dell’Ilva di Taranto riservato agli operai “scomodi”, ha conquistato tre statuette (Attore protagonista David Riondino, attore non protagonista, Elio Germano, canzone originale). A secco La Chimera di Rohrwacher che vantava 13 candidature. Venticinque Premi David di Donatello più i David Speciali quelli assegnati dalla Fondazione Accademia del Cinema Italiano durante la cerimonia condotta da Carlo Conti e Alessia Marcuzzi dal Teatro 5 di Cinecittà. Momenti di commozione per il David a Vincenzo Mollica. Un fiume di aneddoti e ricordi da Alberto Sordi a Federico Fellini alla famosa agendina ereditata da Lello Bersani. “Sono accompagnato dal signor Parkinson e dalla signora cecità, due figli dellaà ” Quando Carlo Conti gli chiede cosa vorrebbe vedere ancora: “Il volto di mia moglie e mia figlia”. Premiati anche Giorgio Moroder alla carriera per quanto fatto nel mondo della musica e Milena Vukotic (“Lo dedico ai miei genitori, a mio marito e a Fellini”).


Gloria per “Io Capitano” con le statuette per Film, Regia (Matteo Garrone) Fotografia, Montaggio, Produttore, Effetti Visivi, Suono: “La regia è legata al racconto e questo film nasce dall’idea di ascoltare le storie che nessuno vuole sentire. Se il film è arrivato così lontano è grazie anche all’intensa interpretazione pura e vera, Seydou Sar e Mustapha Fall”, dice Garrone che lascia la parola a Mamadou Kovassi Idris, originario della Costa d’Avorio e suo collaboratore nell’ideazione del soggetto del film. “Questo film parla del sogno e dell’importanza di salvare vite umane. Basta morte in Palestina!”, dice Mamadou, mentre Fall ringrazia gli italiani, perché questo film ha cambiato la sua vita. “Anziché insegnare il rispetto bisognerebbe insegnare cinema nelle scuole, perché è importante che arrivi ai giovani. Questo film aiuta loro a capire che dietro questi numeri ci sono ragazzi come loro con gli stessi sogni e gli stessi desideri”, aggiunge Garrone. “C’è ancora Domani” è un film che è venuto fuori man mano, David dopo David, a cominciare da quello dello spettatore. “Lo dedico ai 5 milioni che hanno fatto il gesto eroico di andare al cinema” le parole della regista esordiente che con il suo film ha raccolto 36 milioni e mezzo di euro sbancando i botteghini anche in Francia e Inghilterra. “Non mi piace chi considera il pubblico una massa di estranei, lo siamo noi tutti e mi piace pensare che ci sia chi ha combattuto, chi ha fatto degli errori, chi non la pensa come me” ha proseguito. E ancora, premiata come migliore regista esordiente: “Ho fatto questo esordio alle soglie della menopausa, auspico che gli esordiente giovani abbiano la possibilità di avere sempre un sostegno disponibile per raccontare nuove storie” con la dedica alla figlia Laura. E ancora come migliore attrice: “E’ tutto un magna magna, ci sono sempre le stesse facce. Stasera è un trend” ha scherzato Cortellesi. David Giovani, “ne ho incontrati 56.000”. Emanuela Fanelli, migliore attrice non protagonista (C’è ancora domani) si rivolge a Paola e la ringrazia “per aver voluto che la tua Marisa fossi io. Questo film è così grande perché l’hai fatto tu”. Al film della Cortellesi anche la miglior sceneggiatura originale firmata da Furio Andreotti, Giulia Calenda e Paola Cortellesi.


Palazzina Laf porta a casa i premi per il miglior attore protagonista (Davide Riondino) e non protagonista (Elio Germano). “Vorrei far notare che quest’anno Taranto è presente con Comandante e Disco boy con film girati in Puglia – le parole di Riondino – Noi siamo cresciuti con l’idea che non ci sia altro che la fabbrica, l’acciaieria, ma anche il cinema dà lavoro e dà ricchezza, nel nostro piccolo possiamo fare a meno della fabbrica. Ringrazio mia moglie Eva Nestori che disegnato Caterino, le mie figlie e tutte le persone che hanno lavorato al film”. Le parole di Germano: “Abbiamo capito che questa storia è molto attuale perché parla di lavoro che ci riguarda tantissimo. Come violenta i nostri territori, Taranto è una città violentata dal profitto, il cinema non può cambiare le cose ma magari lo sguardo”. Riondino prende la parola: “è stato un lavoro lunghissimo di ricerca, di studio, un lavoro di compagnia. Ringraziamo tutti quelli che hanno partecipato”. “La mia terra” di Diodato per Palazzina LAF è la miglior canzone originale (“Lo dedico a Taranto”). La polemica è di Sergio Ballo, premiato con Daria Calvelli per i Costumi di “Rapito”, che non ha gradito di non essere premiato in sala con i David principali ma al Teatro 14 (“Il nostro lavoro di costumisti e scenografi visto come vetriniste”). Pronta la risposta di Carlo Conti: “A noi sembrava una ricchezza portare i premi anche in altri luoghi di Cinecittà”. Accanto alla scenografia ed alla sceneggiatura non originale di Barco Bellocchio, sono tre i David per Rapito.

Roma, dal 2 maggio il Moscerine Film Festival per i registi under 12

Roma, dal 2 maggio il Moscerine Film Festival per i registi under 12Roma, 30 apr. (askanews) – Un’occasione per i più piccoli per cimentarsi con la Settima Arte. Al via il 2 maggio al Nuovo Cinema Aquila di Roma il Moscerine Film Festival, l’unico Festival di cinema interamente realizzato e dedicato a registi under 12. Quest’anno sono oltre 30 i cortometraggi selezionati, provenienti non solo dall’Italia ma da tutto il mondo, a cui saranno dedicati premi.


Oltre ai classici come “Miglior Film” o “Miglior Regia”, in questa edizione ci sarà l’opportunità offerta dalla società Tadàn Produzioni che permetterà al vincitore di produrre il proprio cortometraggio e il Premio Zalab che consentirà di distribuire l’opera vincitrice sulla piattaforma online. Da quest’anno, inoltre, i video realizzati dalle bambine e i bambini conquistano una nuova visibilità: “Il Moscerine Film Festival è una bella opportunità per gli under 12. Manderemo in onda il vincitore del Festival su Rai Kids” ha spiegato Mussi Bollini, vicedirettrice di Rai Kids. La giuria, guidata dalla produttrice Maria Fares, è composta da Luciana Littizzetto, dalla vicedirettrice di Rai Kids Maria Mussi Bollini, dal compositore cinematografico Carlo Siliotto. E poi le attrici Blu Yoshimi e Liliana Mele, Nicola Olivetti di Amazon Prime Video, il giornalista Michele Santoro e la giovane attrice e doppiatrice Giulietta Rebeggiani.


Le possibilità di sperimentarsi non finiscono qui, l’Educazione all’immagine è il centro del lavoro dell’associazione Le Moscerine: sono infatti 9 le attività tra masterclass e laboratori dedicati agli studenti delle scuole che spaziano dal cinema di animazione agli effetti speciali. Il Festival è inoltre presentato da due conduttori differenti ogni anno, anche loro sotto i dodici anni. Questa è l’edizione in cui i giovanissimi Giacomo Peirce, 12 anni, e Sergio Penna, 10 anni, insieme alla madrina del Moscerine FF l’attrice Margot Sikabonyi si avventureranno per la prima volta in una conduzione di un festival. Dopo la serata finale del 4 maggio con lo Yellow Carpet destinato ai giovani registi e la premiazione delle opere vincitrici, domenica 5 sarà la volta della grande festa finale a Largo Venue a Roma, una giornata in cui si susseguiranno attività dedicate ai bambini e ai ragazzi. Saranno assegnati i premi dei partner e proiettati in replica tutti i film del concorso under12.

Domani il Concerto del Primo Maggio al Circo Massimo a Roma

Domani il Concerto del Primo Maggio al Circo Massimo a RomaMilano, 30 apr. (askanews) – Cresce l’attesa per il Concerto del Primo Maggio di Roma, promosso da CGIL, CISL e UIL, organizzato da iCompany con la direzione artistica di Massimo Bonelli e la regia di Fabrizio Guttuso Alaimo, che si terrà domani, mercoledì 1 maggio, per la prima volta al Circo Massimo di Roma.


Un appuntamento imperdibile, come sempre a ingresso gratuito, che avrà inizio alle ore 13.15 con un opening condotto da Bigmama (in esclusiva per Rai Play), per entrare poi nel vivo, presentato dall’inedita coppia artistica Noemi e Ermal Meta, a partire dalle ore 15.15 in diretta su Rai 3 e fino alle ore 00.15 (con una pausa dalle ore 19.00 alle ore 20.00 per le edizioni dei telegiornali), oltre che in diretta su Rai Radio2, su RaiPlay e Rai Italia. Saranno circa 50 gli artisti rappresentativi della musica italiana attuale e futura che si alterneranno in oltre dieci ore di musica dal vivo e parole. Ogni artista sarà introdotto da una foto personalmente selezionata, un frammento di istante congelato in un’istantanea che racchiude l’anima stessa dell’artista, un riflesso del suo stato d’animo e del suo intento.


Si aggiunge come ospite l’etologa, antropologa e scrittrice Jane Goodall. La linea artistica del Concertone 2024 si svilupperà attorno al concept “Ascoltiamo il Futuro #1M2024”, con l’intenzione di segnare una nuova importante tappa nella narrazione musicale che il Primo Maggio porta avanti da tempo, nel tentativo di raccontare il presente della fervente scena musicale nazionale, immaginandone il futuro. “Costruiamo insieme un’Europa di pace, lavoro e giustizia sociale” è lo slogan che CGIL, CISL e UIL hanno scelto per la Festa dei Lavoratori 2024. Così i tre sindacati confederali dedicano la giornata del Primo Maggio 2024 al ruolo strategico dell’Europa quale costruttrice di pace, lavoro e giustizia sociale, in un momento storico attraversato da molte crisi, ambientali, sociali, fino alle troppe guerre ancora in corso. La manifestazione nazionale si terrà nella città di Monfalcone, in diretta su Rai3 dalle 12.10 alle 12.55, e prevederà gli interventi di delegate e delegati, pensionate e pensionati e si concluderà con il comizio dei tre Segretari Generali PierPaolo Bombardieri, Luigi Sbarra, Maurizio Landini. Sarà un Primo Maggio da ascoltare e guardare anche su Rai Radio2, voce ufficiale del Concertone che, dalle ore 16.00 e fino a oltre la mezzanotte in simulcast con Rai 3, trametterà l’edizione 2024 dell’evento in una imperdibile maratona di emozioni, musica e divertimento. Si parte con la diretta di Diletta Parlangeli che proseguirà fino alle ore 19.00 circa, per tornare in collegamento intorno alle ore 20.00 con Carolina Di Domenico e Pier Ferrantini che accompagneranno il pubblico fino alla chiusura dello spettacolo. Dalle ore 19.00 alle ore 20.00 su Rai Radio2 e sul canale 202 del DTT andrà in onda il DJ set di Ema Stokholma dal palco principale della manifestazione. Rai Radio2, che trasmetterà da una postazione esclusiva nel backstage realizzata in collaborazione con SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, ospiterà tutti gli artisti al termine di ogni esibizione per raccogliere commenti a caldo ed esclusivi retroscena. Inoltre, sui canali social della radio saranno disponibili inediti contenuti multimediali con tutti i protagonisti del Concertone, dalle prove del 29 e 30 aprile e dalla diretta del Primo Maggio.


Il Concertone anche quest’anno sarà reso pienamente accessibile da Rai Pubblica Utilità: a partire dalle ore 15.00 – e per tutta la durata del Concerto – sulla pagina 777 di Televideo saranno disponibili i sottotitoli realizzati in diretta dallo studio di SAXA RUBRA; a partire dalle ore 20.00 l’audiodescrizione – attivabile sul canale audio dedicato – ed in streaming su Rai Play, permetterà anche alle persone cieche di conoscere i dettagli legati alle luci, alla scenografia , agli abiti, ai movimenti di artisti e conduttori sul palco. Sempre a partire dalle ore 20.00, su Rai Play inizierà la diretta accessibile con sottotitoli e LIS, realizzata dallo studio 2 di Via Teulada che ospiterà per la prima volta in occasione del Concerto, anche il pubblico. In particolare, una squadra di 7 performer – tra cui anche due giovani performer sorde – e 2 interpreti, si alterneranno per tradurre in LIS le battute di conduttori e ospiti e interpretare, sempre nella Lingua dei Segni Italiana, tutte le canzoni proposte sul palco del Circo Massimo, trasmettendo, attraverso i movimenti del corpo, emozioni e ritmo musicale ed offrendo uno spettacolo artistico godibile non solo per il pubblico sordo, ma per una platea di spettatori più ampia, che ha imparato ad apprezzare la forza espressiva della Lis. L’accessibilità in LIS verrà, infine, garantita anche al Circo Massimo – sempre a partire dalle ore 20.00 – attraverso il rimando dell’immagine di interpreti e performer sui ledwall laterali del palco creando così la piena inclusione e partecipazione all’evento.

”Frutta malinconia” nuovo singolo inedito di Francesco Gabbani

”Frutta malinconia” nuovo singolo inedito di Francesco GabbaniMilano, 30 apr. (askanews) – Francesco Gabbani, cantautore, polistrumentista e artista multiplatino, ha annunciato oggi l’uscita di un nuovo singolo inedito dal titolo “Frutta malinconia” (BMG), che uscirà nelle radio e sulle piattaforme digitali venerdì 3 maggio (https://gabbani.lnk.to/fruttamalinconia).


“Frutta malinconia” è una canzone in pieno stile “gabbaniano”, è una specie di album fotografico con dentro ritagli di estati diverse, dalla polaroid alle immagini dell’intelligenza artificiale. E’ una canzone spensierata che si affaccia alle piacevolezze leggere della “frutta fresca” che un’estate può offrire, ma è anche uno scorcio sui tempi che stiamo vivendo, in cui la velocità e la frenesia delle nostre vite e della comunicazione non concedono tempo all’approfondimento. “Viviamo in uno scenario che tendenzialmente ci porta a desiderare quello che non abbiamo ed essere quello che non siamo” racconta Francesco Gabbani “Per vivere il presente con intensità emotiva non ci resta che crogiolarci in una malinconia terapeutica, nei ricordi belli e brutti, ma che rendono vere le emozioni del momento. Citando il grande autore Gabriel García Márquez: ciò che conta nella vita non è quello che ti succede ma quello che ricordi e come lo ricordi.”


Chicca del brano è l’inserimento del campione della voce di Giorgio Gaber (per gentile concessione della Fondazione Giorgio Gaber ed Edizioni Curci) estratta da una versione live di “Destra-sinistra”. “Frutta Malinconia”, prodotta da Katoo, è stata composta da Francesco Gabbani con la preziosa collaborazione di Filippo Gabbani e Pacifico ed è il primo tassello di un nuovo progetto discografico.


Francesco Gabbani sarà impegnato con un nuovo tour nei palazzetti che prenderà il via il 19 dicembre 2024 dal Forum di Milano e proseguirà nel 2025 a Firenze e Padova Il tour, il cui titolo rimane ancora segreto e verrà svelato più avanti, è prodotto da A1 concerti e i biglietti sono disponibili in prevendita su ticketone (www.ticketone.it/artist/francesco-gabbani). Il calendario del tour è in aggiornamento, di seguito gli appuntamenti confermati: Per questo suo ritorno nei palazzetti, Francesco sta preparando un concerto speciale che prevede un allestimento inedito con cui presenterà uno spettacolo che racchiude dieci anni di musica, dai suoi primi brani, ai successi sanremesi, alle canzoni che hanno emozionato e fatto ballare tutti quanti, fino a musica nuova.

Tv, dal 4 maggio su RaiPlay “The Quiet Girl” di Colm Bairéad

Tv, dal 4 maggio su RaiPlay “The Quiet Girl” di Colm BairéadRoma, 29 apr. (askanews) – Sarà disponibile dal 4 maggio, in esclusiva su RaiPlay, “The Quiet Girl” (titolo originale An Cailín Ciúin), adattamento in lingua irlandese di Foster, l’acclamata storia breve scritta da Claire Keegan e pubblicata per la prima volta sul New Yorker. Il film diretto da Colm Bairéad, prima pellicola irlandese a ottenere una nomination agli Oscar, ha vinto numerosi premi tra cui Miglior Film – “Generazione Kplus” e Menzione Speciale The Children’s Jury alla Berlinale 2022. Fra le nomination più significative quelle per il “Miglior film non in lingua inglese” e “Miglior sceneggiatura non originale” ai Bafta (British Academy Film and Television Awards).


Definito su Variety “Una storia sincera, meravigliosamente accogliente… straordinariamente commovente”, come racconta il regista Colm Bairéad, il film affronta in modo inedito la complessità dei legami familiari, la questione della crescita emotiva e psicologica e, soprattutto, il fenomeno del dolore e la sua capacità di modellarci. Tutto questo attraverso lo sguardo privilegiato di una bambina. Nell’Irlanda dei primi anni ’80, Cáit (interpretata da Catherine Clinch) è una bambina di 9 anni, proveniente da una famiglia sovraffollata, disfunzionale e impoverita. Lottando silenziosamente a scuola e a casa, ha imparato a nascondersi agli occhi di coloro che la circondano. Con l’arrivo dell’estate e l’avvicinarsi del termine dell’ennesima gravidanza della madre, i genitori decidono di mandare Cáit a vivere da parenti lontani. Senza sapere quando tornerà a casa, la bambina viene lasciata a casa di estranei, per la trascuratezza del padre, con solo l’abito che indossa. I Kinsella, una coppia di mezza età che Cáit non ha mai incontrato prima, vestono la bambina con vestiti che tengono con cura in un armadio e mostrano verso di lei una grande premura e attenzione. Sono persone di campagna, la stessa realtà da cui proviene Cáit, ma lavorano sodo e conducono una vita dignitosa. Nonostante una calorosa accoglienza da parte della donna, Eibhlín, l’uomo di casa, Seán, mantiene le distanze da Cáit e lei da lui, ma con il tempo la loro relazione inizialmente difficile a poco a poco si distende. Giorno dopo giorno, sotto la cura dei Kinsella, Cáit fiorisce e non si sente più invisibile agli occhi degli altri. Tuttavia in questa casa dove cresce l’affetto e non dovrebbero esserci segreti, ne scopre uno. Con una narrazione intensa e toccante, il regista ha voluto dare forma all’esperienza personale della giovane protagonista, concentrando sulle sue emozioni il focus principale del film, che mette in primo piano l’esplorazione del personaggio e delle dinamiche relazionali.


Nel cast, insieme alla protagonista Catherine Clinch, Carrie Crowley, Andrew Bennet, Michael Patric, Kate Nic Chonaonaigh, Joan Sheeny.

I Coma_Cose tornano con il singolo “Malavita”

I Coma_Cose tornano con il singolo “Malavita”Milano, 25 apr. (askanews) – A distanza di un anno dalla loro ultima release, i Coma_Cose tornano con “Malavita” il nuovo singolo in uscita il 26 aprile in radio e su tutte le piattaforme digitali. Con questo nuovo singolo, Asian Fake e Coma_Cose iniziano il nuovo percorso discografico con Warner Music Italia. Prodotto da Merk & Kremont, Malavita (Asian Fake/Warner) ha una sonorità inedita per la band, un sorprendente mix che fonde mandolini ed echi di flamenco con un ritmo urban trascinante e molto coinvolgente.


Il brano, originale e fresco, ha una prospettiva e uno stile narrativo diversi dal solito, non è una canzone in prima persona, ma il racconto in prosa di uno spaccato di vita. La protagonista della canzone è una donna dal passato burrascoso che decide di cambiare vita andandosene da un contesto opprimente che la tiene prigioniera. Nel testo di MALAVITA si uniscono immagini contemporanee molto vivide a un linguaggio che pesca dal cantautorato anni ’70, già firma della band che da sempre ama mischiare codici ed epoche musicali. Intimi, delicati e allo stesso tempo dirompenti, i Coma_Cose sono il duo più interessante del panorama musicale attuale, apprezzati fin dal loro esordio con l’EP-manifesto “Inverno Ticinese” (2017), successo poi riconfermato con gli album “Hype Aura” (2019), “Nostralgia” (2021) e “Un Meraviglioso Modo Di Salvarsi” (2022) e con due partecipazioni a Sanremo (2021 e 2023) rimaste entrambe nell’immaginario di tutti come tra i momenti più emozionanti della storia del Festival degli ultimi anni. Il lunghissimo tour “Un Meraviglioso Modo Di Incontrarsi” ha portato i Coma_Cose nelle principali venue italiane per poi oltrepassare l’Oceano con due date speciali in USA, Miami e Los Angeles.

Renato Zero annuncia un grande autunno in musica

Renato Zero annuncia un grande autunno in musicaMilano, 25 apr. (askanews) – Archiviati i 14 sold out di marzo a Firenze e a Roma, e mentre manca sempre meno ai concerti estivi, Renato Zero pensa già ad un grande autunno in musica. Dopo l’annuncio delle nuove date outdoor, raddoppiando gli appuntamenti di giugno e luglio a Bari, Napoli e a Santa Margherita di Pula (CA), il viaggio per l’Italia di “Autoritratto – I concerti evento” (prodotto da Tattica) si arricchisce da oggi di un’avvincente leg autunnale nei più importanti palasport: a partire dal 29 settembre, e fino al 10 novembre, 14 imperdibili nuovi concerti-evento a Milano, Torino, Livorno, Bologna, Mantova, Pesaro, Perugia, Eboli, Messina e Roma


L’autunno live zeriano muoverà i primi grandi passi da Milano, il 29 e 30 settembre @ Forum, per un incredibile compleanno festeggiato per la prima volta sul palco della città meneghina, e proseguirà il 5 e 6 ottobre a Torino @ Inalpi Arena; il 9 ottobre a Livorno @ Modigliani Forum; il 12 e 13 ottobre a Bologna @ Unipol Arena; il 16 e 17 ottobre a Mantova @ Pala Unical; il 26 ottobre a Pesaro @ Vitrifrigo Arena; il 29 ottobre a Perugia @ Pala Barton; il 2 novembre a Eboli @ Palasele; il 6 novembre a Messina @ PalaRescifina, per il tanto atteso e acclamato ritorno live in Sicilia, e gran finale nella sua Roma il 10 novembre @ Palazzo dello Sport. Biglietti disponibili in prevendita su renatozero.com, vivaticket.com e in tutti i punti vendita Vivaticket. Con i concerti-evento Zero si prepara a regalare nuove emozioni al suo pubblico universale, proponendo una setlist che include, accanto alle canzoni che hanno segnato la sua ultracinquantennale carriera musicale (tra grandi classici e perle rare), i brani contenuti nell’ultimo album “Autoritratto”, pubblicato lo scorso dicembre per Tattica: un’avvincente traversata in 13 tracce guidata dalle sue visioni uniche e dalla straordinaria abilità di raccontare e raccontarsi attraverso la propria arte.

Tv, “Milva, diva per sempre” in onda il 3 maggio su Rai Tre

Tv, “Milva, diva per sempre” in onda il 3 maggio su Rai TreRoma, 24 apr. (askanews) – Se molte possono vantare il titolo di “dive”, poche possono affermare di essere rimaste tali per sempre. Con l’inconfondibile chioma rossa, la voce calda e particolare e una personalità unica, Milva è riuscita a entrare nel cuore degli italiani e a farsi conoscere per chi era veramente: una diva in eterno. A tre anni dalla sua scomparsa, “Milva, diva per sempre”, regia di Angelo Longoni, prodotto da Elide Melli per Cosmo P. Eu in collaborazione con Rai Documentari, in onda venerdì 3 maggio in prima serata su Rai Tre, ricostruisce la vita e la carriera di Milva, consentendo di comprendere l’evoluzione culturale dell’Italia dagli anni Cinquanta fino al nuovo millennio.


Emerge un ritratto emotivo, introspettivo, a tratti leggero e spensierato, a tratti drammatico, costruito attraverso le testimonianze di sua figlia Martina Corgnati, del suo ultimo compagno di vita Massimo Gallerani e il materiale di repertorio relativo alle sue esibizioni dal vivo e ai contributi di chi l’ha conosciuta e amata come artista. Tra questi, Theodorakis, Vangelis, Jannacci, Battiato, Piazzolla e Alda Merini, Iva Zanicchi e Gigliola Cinquetti, alcuni giornalisti e scrittori, ma anche lei stessa, con gli stralci delle innumerevoli interviste rilasciate durante la sua lunga carriera. Con “Milva, diva per sempre”, Rai Documentari restituisce lo spessore artistico e il profilo più intimo di una cantante che ha segnato per sempre la storia della musica italiana, per ricordare e far conoscere l’inestimabile patrimonio culturale e umano che ha lasciato.