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Cinema, il CSC a Cannes con il corto “In spirito” di Nicolò Folin

Cinema, il CSC a Cannes con il corto “In spirito” di Nicolò FolinRoma, 24 apr. (askanews) – “In spirito”, esercitazione di Nicolò Folin – allievo di Regia del CSC – Scuola Nazionale di Cinema – sarà presentato in anteprima mondiale nella Selezione Ufficiale del 77esimo Festival di Cannes. Il cortometraggio è stato selezionato nell’ambito de La Cinef, la sezione dedicata ai film prodotti dalle scuole di cinema di tutto il mondo.


Ambientato nel 1499, “In spirito” è la storia di Lucia, una ‘santa viva’ di vent’anni le cui stigmate sono famose in tutta Italia. Il duca di Ferrara ha mandato i suoi uomini a Viterbo per prelevarla clandestinamente e il giovane cortigiano Zoanin e il capitano dei balestrieri ducali le fanno da scorta. Durante il viaggio fra boschi e borghi abbandonati, a Zoanin toccherà decidere del destino della giovane. Il preside del CSC – Scuola Nazionale di Cinema Adriano De Santis ha dichiarato: “Si è soliti dire che le scuole di cinema abbiano il compito, se non il dovere, di incoraggiare la libertà creativa costringendola nella grammatica e nella tecnica. Si potrebbe affermare anche il contrario, che debbano promuovere la composizione e la sintassi, obbligando alla felicità dell’invenzione. In questo pendolo virtuoso si racchiude anche lo spirito di ‘In spirito’, e per conseguenza l’attività didattica e laboratoriale di cui è l’esito. Il Centro Sperimentale, la cui Scuola dirigo da anni, fa così ancora centro: un prodotto degli allievi ospitato da un festival del calibro di Cannes. Non la prima volta, proviamo a scommettere che non sarà l’ultima”.


Il regista Nicolò Folin ha raccontato: “Si tratta di una vicenda di cinque secoli fa, ma penso che ci riguardi da vicino, perche´ parla del nostro bisogno di raccontarci storie su chi siamo per dare un senso a quel che ci accade”. Scritto da Nicolò Folin e Francesco Bravi, è interpretato da Beatrice Bartoni, Marco Folin e dallo stesso Nicolò Folin. La fotografia è di Enrico Licandro, il montaggio di Bianca Vecchi, le musiche di Lorenzo Barcella, le scenografie di Vanessa Bondesani, i costumi di Rita Guardabascio, il suono di Samuele Infantone, il montaggio del suono di Antonio Stella e Tommaso Libero di Lorenzo, il mix di Rainer Russo; i produttori esecutivi sono Arianna Pecorella e Anna Giuliano. Il cortometraggio è una produzione CSC – Scuola Nazionale di Cinema.


Nicolò Folin è nato nel 2002. Ha cominciato a scrivere le prime sceneggiature e a recitare sin dagli anni del ginnasio, poi – dopo aver conosciuto il set, recitando nel film Gli sdraiati (2017) di Francesca Archibugi – ha maturato il desiderio di dedicarsi alla regia. Oggi studia Regia al Centro Sperimentale di Cinematografia.

Locarno Film Festival, il Pardo d’Onore Manor va a Jane Campion

Locarno Film Festival, il Pardo d’Onore Manor va a Jane CampionRoma, 24 apr. (askanews) – Il Pardo d’Onore Manor del Locarno Film Festival, dedicato alle eccellenze del cinema, andrà quest’anno a Jane Campion, regista e sceneggiatrice neozelandese di fama internazionale. La premiazione avverrà la sera del 16 agosto. Per l’occasione, il Festival presenterà due tra le sue opere più acclamate, scelte dalla stessa regista: An Angel at My Table (Un angelo alla mia tavola, 1990) e The Piano (Lezioni di piano, 1993), quest’ultima in una nuova versione restaurata 4K che debutterà in Piazza Grande. Il pubblico avrà la possibilità di incontrare la cineasta sabato 17 agosto, durante una conversazione che si terrà presso il Forum Spazio Cinema. La 77esima edizione del Locarno Film Festival si terrà dal 7 al 17 agosto 2024.


La carriera di Jane Campion, costellata di successi, vanta una serie di primati: è stata la prima donna a vincere la Palma d’Oro a Cannes, con The Piano (1993); la prima donna a essere nominata due volte per l’Oscar come miglior regista, quindi a vincerlo con Il potere del cane (2021); la prima cineasta neozelandese a partecipare alla Mostra di Venezia e ad aggiudicarsi il Leone d’Argento per la miglior regia. Successi e riconoscimenti non le hanno però impedito di conservare inalterata la sua peculiarità e di continuare a rifiutare di essere incasellata sul piano artistico. Con ogni nuova opera si conferma così un’innovatrice instancabile, si tratti di adattare un testo di Henry James (Ritratto di signora, 1996), di dirigere Meg Ryan in un thriller ispirato a un bestseller (In the Cut, 2003) o di reimmaginare e rivitalizzare il genere western (Il potere del cane, 2021). Con nove lungometraggi, una mezza dozzina di corti e due stagioni della miniserie televisiva Top of The Lake – Il mistero del lago (2013-17), Jane Campion è una delle artefici chiave dell’immaginario cinematografico contemporaneo. Giona A. Nazzaro, direttore artistico del Festival ha detto: “Sin da Sweetie (1989), il suo esordio, la voce di Jane Campion si è affermata immediatamente come nuova e inconfondibile. A distanza di oltre trent’anni, i valori e le qualità del suo cinema sono rimasti inalterati. Jane Campion ha saputo complessificare il suo lavoro artistico, intrecciare un dialogo libero con il pubblico e l’industria cinematografica senza cedere mai rispetto alle sue ambizioni e alla sua visione artistica. La sua opera, popolata di personaggi tormentati e affascinanti, caratterizzata da una stupefacente capacità di lavorare sugli elementi perturbanti dell’esperienza umana, si presenta come una delle vette indiscutibili dell’arte cinematografica contemporanea. La libertà artistica e i rischi assunti pur di esplorare con modalità sempre nuove e di raccontare la complessità dell’esperienza umana fanno di Jane Campion un punto di riferimento senza precedenti per chiunque pensi al cinema come strumento di espressione ed emancipazione. Offrire il Pardo d’Onore a Jane Campion significa – oggi – accogliere il cinema in tutte le sue infinite possibilità e guardare al futuro senza timore”.

Roberto Bolle: “Viva la Danza” è uno spettacolo dal sapore teatrale

Roberto Bolle: “Viva la Danza” è uno spettacolo dal sapore teatraleRoma, 23 apr. (askanews) – Una “dichiarazione d’amore” per la danza. Così Roberto Bolle ha presentato a Roma, al Ministero della Cultura, “Viva la Danza”, lo spettacolo evento che andrà in onda il 29 aprile, Giornata Internazionale della Danza, in prima serata su Rai 1. Una grande festa (con il sostegno del Ministero della Cultura, in collaborazione con Rai), nel Teatro del Maggio Musicale Fiorentino di Firenze, uno sguardo inedito sul mondo della danza con un nuovo format pensato dall’Étoile per l’occasione in cui si vivranno tutti gli spazi del teatro, dal foyer ai camerini.


“Uno spettacolo con un sapore teatrale, con un punto di vista privilegiato che è quello che noi ballerini abbiamo quando ci prepariamo per entrare in scena o guardiamo i nostri colleghi che ballano – ha detto Bolle ad askanews – quindi quando io non starò ballando, sarò dietro le quinte che li guardo, commento, parlo e li introduco al pubblico”. Non solo danza classica, saranno celebrati molti stili e generi di danza e ci saranno vari filoni narrativi, con gli ospiti Katia Follesa, Francesco Pannofino, Fabrizio Biggio, Valentina Romani: a ognuno sarà affidato un ruolo preciso. E ci sarà anche Elodie, protagonista di un duetto con Roberto Bolle. “Ballerò con Elodie, lei farà alcuni brani del suo repertorio, sarà un unione di canto e danza con un’artista straordinaria che ha una padronanza del corpo e sa muoversi in modo spettacolare, è il primo passo di una collaborazione, speriamo” ha aggiunto.


Un modo di avvicinare sempre più persone alla danza, che per Roberto Bolle è davvero per tutti e ha tanti modi per esprimersi e farsi apprezzare. Ma per chi arriva ai massimi livelli come lui, i sacrifici non finiscono mai. “Mi alleno tanto, tante ore, perché il fisico cambia continuamente e ogni giorno è una sfida per sentire il proprio corpo e i propri limiti, prenderne coscienza e cercare di superarli, quindi è un lavoro quotidiano che non finisce mai” ha concluso Bolle.

Nel 2025 Lazza sarà live nei palezzetti col Locura Tour

Nel 2025 Lazza sarà live nei palezzetti col Locura TourMilano, 23 apr. (askanews) – Dopo il successo dell’Ouver-Tour che lo scorso anno ha macinato sold out in tutta Italia, Lazza è pronto a scatenare nuovamente la sua energia live e svela oggi il ritorno nei palasport nel 2025 annunciando le prime date del Locura Tour, prodotto da Vivo Concerti.


Artista del roster Me Next, con il suo ultimo lavoro in studio “Sirio” (Island Records) Lazza ha ottenuto in soli due anni un successo sconfinato: oltre 1 miliardo di stream complessivi, il record assoluto di 21 settimane al primo posto nella classifica FIMI, ben 9 Dischi di Platino e tutte le tracce certificate per quello che è a tutti gli effetti un album cult in Italia e non solo. Forte di questo incredibile successo, Lazza è pronto a tornare a calcare, dal prossimo gennaio, i palchi dei più importanti palazzetti italiani per otto imperdibili appuntamenti. Mantova, Padova, Eboli, Torino, Bologna, Milano, Firenze e Roma avranno l’occasione di rivivere dal vivo le emozioni di “SIRIO”, di “Cenere” e della più recente “100 Messaggi” e immergersi nell’atmosfera unica e travolgente che solo Lazza sa creare: delle serate di pura locura.


I biglietti per il Locura tour saranno in vendita a partire dalle ore 14:00 su Ticketone e da domenica 28 aprile alle ore 11:00 sugli altri circuiti online e nei punti vendita autorizzati. L’organizzatore declina ogni responsabilità in caso di acquisto di biglietti fuori dai circuiti di biglietteria autorizzati non presenti nei nostri comunicati ufficiali.

Teatro Parioli, in scena lo spettacolo “Anna dei Miracoli”

Teatro Parioli, in scena lo spettacolo “Anna dei Miracoli”Roma, 22 apr. (askanews) – Arriva a Roma, dopo una tournée in tutta Italia, la pièce teatrale Anna dei Miracoli, interpretata da Mascia Musy per la regia di Emanuela Giordano e con Fabrizio Coniglio, Anna Mallamaci e Laura Nardi. Lo spettacolo, prodotto da La Pirandelliana per la Fondazione Lega del Filo d’Oro, andrà in scena dal 24 al 28 aprile presso il Teatro Il Parioli – Costanzo, con la seguente programmazione: mercoledì 24, venerdì 26 e sabato 27 aprile alle ore 21:00; giovedì 25 e domenica 28 aprile alle ore 17:00.


La pièce teatrale Anna dei Miracoli è ispirata alla storia vera di Helen Keller, divenuta sordocieca attorno ai due anni di età, che grazie all’intervento della sua insegnante Anne Sullivan riuscirà ad imparare a parlare, leggere, studiare e avere una vita autonoma, proprio come Sabina Santilli, fondatrice della Lega del Filo d’Oro. L’opera riporta al teatro la pièce poi celeberrimo film The Miracle Worker del 1962, diretto da Arthur Penn. Lo spettacolo teatrale, con uno sguardo contemporaneo, getta luce su ciò che succede quando in una famiglia arriva il figlio “diverso”, quello che si pensa possa nascere solo in casa d’altri. Cosa accade ad un padre ed una madre che non riescono comunicare con il loro stesso figlio? La pietà e la rabbia, la speranza e il senso di sconfitta e di inadeguatezza, l’amore e l’odio sono i sentimenti contrastanti che albergano nei cuori dei genitori della bambina. E lei, Helen, cosa percepisce di quello che ha intorno? Davanti alla rassegnazione dei genitori che non sanno come comportarsi con la loro bambina, proprio nel momento in cui pensano di non avere altra scelta che portare la figlia in un istituto, arriva nella loro casa Anna con una storia di semi cecità e di abbandono alle spalle che riuscirà ad insegnare ad Helen ad esprimersi e ai suoi genitori a comunicare con lei.


“Quella di Anna dei Miracoli è una storia capace di raccontare in modo emblematico il vissuto di tutte quelle famiglie che arrivano da noi prive di speranza dopo essersi sentite dire tante volte che non c’era nulla da fare con i loro figli. Racconta il loro senso iniziale di sconfitta e di impotenza e di quella fiducia che ripongono nella Lega del Filo d’Oro, che, passo dopo passo, oltre ad assistere i figli fornisce un supporto e un metodo alle famiglie per gestire e comunicare con i propri ragazzi. – dichiara Rossano Bartoli, Presidente della Fondazione Lega del Filo d’Oro – Ma non solo, questa opera teatrale narra il passaggio alla lingua dei segni, un bene immateriale dell’umanità, una rivoluzione linguistica che ha permesso di aprire un dialogo tra chi parla e chi non parla. La lingua dei segni, in questo caso tattile, permetterà ad Helen di raccontare la sua storia, di apprendere, di esprimere sentimenti e necessità, di crescere e di farsi rispettare”. Helen Keller, vissuta negli Stati Uniti tra la fine dell’800 e gli anni ’60 del ‘900, divenuta sordocieca a poco meno di 2 anni, probabilmente in seguito a meningite, riuscirà ad imparare a comunicare, leggere, studiare e avere una vita autonoma grazie ad Anne Sullivan, anche lei parzialmente non vedente che, con pazienza, dedizione e autorevolezza, insegna alla bambina a comunicare con la lingua dei segni tattile. Helen Keller, poi nel 1904, si laureò con lode e come avvocato si impegnò in molte cause per i diritti delle persone con disabilità e in cause progressiste. Scrisse un libro autobiografico, “Storia della mia vita”, tradotto in 50 lingue, il primo di altri undici libri e numerosi articoli che la resero un’autrice famosa in tutto il mondo.


“Non appena l’ho letta ho creduto fortemente in questa storia e ho desiderato interpretarla, ho bloccato i diritti del testo e mi sono messa a cercare chi avrebbe potuto abbracciare questo progetto con la mia stessa passione. Sono felice di realizzarlo insieme alla Lega del Filo d’Oro che da 60 anni si prende cura in modo straordinario delle persone sordocieche, e con una Signora del Teatro che apprezzo profondamente, Emanuela Giordano per la regia e l’adattamento originale. Ho così a cuore questo spettacolo perché è la storia di un amore grandissimo, forse il più grande. Non ci racconta di un amore fra maschio e femmina, neppure di quello immenso e folle fra Romeo e Giulietta, e neppure di quello genetico e assoluto come quello fra un genitore e un figlio, o come quello fraterno, l’amore di questa storia è quell’amore universale e straordinario di chi si prende cura del più debole semplicemente perché è ‘diverso’ e proprio per questo ha bisogno di aiuto e di amore più di chiunque” – commenta Mascia Musy, attrice protagonista di Anna dei Miracoli. E se quella di Helen Keller è senza dubbio una storia esemplare, in Italia sulla stessa scia si ricorda Sabina Santilli, che diventò sordocieca all’età di 7 anni a causa di una meningite. Sabina imparò il Braille e il Malossi, riacquistando la possibilità di comunicare, leggere e scrivere. Col tempo, avrebbe imparato a comunicare in 5 lingue diverse e ad essere indipendente in ogni attività quotidiana e, con il supporto di un gruppo di volontari, diede vita alla Lega del Filo d’Oro che in Italia è da quasi 60 anni il punto di riferimento delle persone sordocieche e delle loro famiglie e che crede che nessuna condizione sia così grave da non poter migliorare con un’educazione adeguata.


Il progetto Anna dei Miracoli nasce anche grazie all’impegno e al coinvolgimento di Paola Severini Melograni, giornalista e direttrice dell’Agenzia Angelipress, che da anni si occupa di comunicazione sociale e di tematiche di solidarietà su diversi fronti.

Rose Villain in concerto al Cous Cous Fest il 27 settembre

Rose Villain in concerto al Cous Cous Fest il 27 settembreRoma, 22 apr. (askanews) – Rose Villain in concerto gratuito al Cous Cous Fest a San Vito Lo Capo venerdì 27 settembre. La cantante, autrice e regista dai milioni di stream è il primo nome annunciato del cartellone di concerti e spettacoli del festival internazionale, alla sua 27^ edizione, che si svolgerà a San Vito Lo Capo dal 20 al 29 settembre prossimi. Reduce dal successo sanremese del brano “Click boom!”, già disco di platino, e delle tracce del nuovo album “Radio Sakura”, certificato disco d’oro e che ha esordito al secondo posto della Top Albums Debut Global di Spotify e sul podio della Top Album FIMI, Rose Villain farà tappa a San Vito Lo Capo con il suo tour estivo, il Radio Sakura Summer Tour 2024, l’occasione per ascoltare per la prima volta dal vivo i nuovi successi dell’album che fanno conoscere al pubblico la natura più intima dell’artista.


“Anche quest’anno il Cous Cous Fest – ha detto Francesco La Sala, sindaco di San Vito Lo Capo – offrirà ai suoi visitatori un palinsesto di concerti e spettacoli gratuiti sulla spiaggia di San Vito Lo Capo che arricchirà il programma della kermesse internazionale. Sarà un cartellone che vedrà, come sempre, nomi di spicco del panorama musicale nazionale ed internazionale e che verrà incontro ad un target di visitatori variegato, dai giovani ai meno giovani. Rose Villain, cantante dai milioni di stream, è un’artista sulla cresta dell’onda che, siamo certi, farà divertire e ballare i tanti visitatori che ogni anno scelgono di partecipare ad un evento unico e che riserva grandi emozioni”. Nata a Milano e poi trasferitasi a New York, la cantante, autrice e regista ha all’attivo milioni di stream. Rose Villain ha tutte le carte in regola per ribaltare l’attuale scena musicale, curando lei stessa in prima persona la creatività di ogni progetto artistico che la riguarda. La consacrazione, arrivata negli ultimi anni dai featuring di alto livello con artisti che l’hanno fortemente voluta al suo fianco, ha portato Rose a voler dire ancora di più la sua. A gennaio 2023 esce il suo primo lavoro discografico, Radio Gotham (certificato platino da FIMI/GfK Italia), un album esplosivo, inaspettato, ricco di tematiche personali in cui l’artista si mette a nudo, che ha entusiasmato pubblico e critica e ha debuttato tra le prime 5 posizioni della classifica settimanale Top Album FIMI e all’ottavo posto della Top Albums Debut Global di Spotify. Dopo aver calcato il palco del Concertone del Primo Maggio di Roma, la voce di Rose Villain la scorsa estate è stata in tutte le radio grazie al singolo di Achille Lauro “Fragole” (certificato triplo platino da FIMI/GfK Italia), che l’ha vista co-protagonista. Nell’ottobre scorso è tornata con la sua nuova hit “Io, me ed altri guai” (Warner Music Italy), una Tainted Love in stile Mercoledì Addams, certificata disco d’oro. L’artista, che aprirà le 4 date italiane del tour dei Coldplay a luglio allo Stadio Olimpico di Roma, è anche tra i giudici scelti per il programma Netflix “Nuova Scena – Rhythm+Flow Italia”, la competizione musicale del mondo rap, prodotta da Fremantle, assieme a Fabri Fibra e Geolier alla ricerca dei protagonisti che segneranno la nuova scena rap italiana. È attualmente virale, sulle piattaforme digitali e su Tik Tok, la hit “Come un tuono” feat. Guè, già certificata anch’essa disco d’oro.


Già annunciate 4 nuove date nei club per il 2024 a Firenze, Padova, Napoli e Milano e il Radio Sakura Summer Tour 2024 che la vedrà protagonista, dal primo giugno, di un tour estivo che la porterà in giro per tutta la penisola e che farà tappa, appunto, anche al Cous Cous Fest. Appuntamento sulla spiaggia di San Vito Lo Capo, venerdì 27 settembre, per un live da non perdere, carico di energia.

Cinecittà World: grandi sorprese per il ponte del 25 aprile

Cinecittà World: grandi sorprese per il ponte del 25 aprileRoma, 22 apr. (askanews) – Ricco programma di eventi e divertimento a Cinecittà World per il Ponte del 25 aprile. Il lungo weekend, dal 25 al 28 aprile, si prospetta più esplosivo che mai con le 40 attrazioni dislocate sulle 7 aree a tema cinematografico, i 6 spettacoli live al giorno, tra cui i nuovissimi “Incanto by Nogravity” e “Sognando Hollywood” e il Festival dei Gonfiabili per i più piccoli. Ma non solo.


Giovedì 25 aprile irrompono nel Parco le riprese a porte aperte dell’ottavo e nono capitolo della fortunata saga di Italia1 “Din Don”. Gli ospiti del Parco possono diventare attori per un giorno, prendendo parte ai film interamente girati ed ambientati nel suggestivo scenario del Parco divertimenti del Cinema e della TV di Roma. Chi desidera essere parte integrante di questa avventura può farlo presentandosi al Parco alle ore 10, un’ora prima dell’apertura, per una giornata speciale. Come dichiarato dall’Amministratore Delegato, Stefano Cigarini, “Cinecittà World è il parco del cinema e della TV: è l’unico parco al mondo dove entri come ospite ed esci attore”.


“Din Don – Viaggio di nozze a Cinecittà World”, prodotto da Sunshine Production, ha conquistato il pubblico italiano sin dal 2018. I protagonisti sono Enzo Salvi e Maurizio Mattioli che, nei loro iconici ruoli di preti sui generis, si cimenteranno nelle irresistibili avventure nel parco divertimenti del Cinema più famoso d’Italia. Nel secondo film “Din Don – Paesani Spaesati”, invece, i nostri eroi si ritroveranno catapultati nell’adiacente parco a tema Roma World, a vivere nell’accampamento dei legionari. Per la regia di Raffele Mertes, la pellicola annovera nel suo cast: Gabriele Carbotti, Andrea Dianetti, Crisula Stafida, Nicole Murgia, Marina Marchione, Angelica Massera e Marco Milano. Special guests: Corinne Clery, Massimo Ceccherini, Jonathan Kashanian (Grande Fratello), Nico Di Renzo (Pedro del duo comico Pablo e Pedro), Samira Lui (protagonista del Grande Fratello e da Tale e Quale Show), Gegia, Giulia Penna e Alessandro Di Carlo. Buone notizie anche per gli appassionati di danza: sabato 27 e domenica 28 aprile Cinecittà World celebra la giornata mondiale della danza con l’evento Rome Dance Competition. Nei suggestivi teatri del Parco si terrà la competizione che promuove e unisce il mondo dell’arte coreutica in un appuntamento di danza a 360°, con una due giorni di studio e di contest. I direttori artistici Andre De La Roche, Ilir Shaqiri, Piero Zinna e Simone Ginanneschi daranno vita a una kermesse di danza senza precedenti, con la partecipazione dei massimi esponenti del mondo televisivo e teatrale. Alessandra Celentano, Emanuel Lo, Anbeta Toromani, Milena Zullo, Alessio La Padula, Hektor Buddla, Simone Ginanneschi, Spillo, Federica Soncin, Orlando Moltoni, Miriam Alessio, Mark Magsino, non solo saranno osservatori e giurati, ma terranno anche lezioni per gli allievi provenienti da scuole di danza di tutto il territorio nazionale.


Per chi preferisce un fine settimana all’insegna del green, c’è Roma World, il Parco a tema dell’Antica Roma, immerso nella natura, dove vivere una giornata da antico romano, tra show di falconeria, spettacoli dei gladiatori, animali della fattoria, il tiro con l’arco e, perché no, un pranzo in Taberna tipicamente local.

Noemi torna con il singolo “Non ho bisogno di te”

Noemi torna con il singolo “Non ho bisogno di te”Milano, 22 apr. (askanews) – Noemi, cantautrice e voce tra le più amate del panorama italiano e conduttrice insieme a Ermal Meta dell’edizione 2024 del Concerto del Primo Maggio di Roma, annuncia il suo ritorno a distanza di due anni dalla sua ultima uscita discografica, e lo fa con un nuovo singolo; “Non ho bisogno di te” (Columbia Records/Sony Music) che sarà disponibile in radio e su tutte le piattaforme digitali da venerdì 26 aprile 2024. Noemi tornerà a esibirsi live con nuove date estive sui palchi di diverse città italiane da maggio a settembre.


Scritta da Noemi, Golden Years e Drast, e prodotta da Golden Years e Drast, “Non Ho Bisogno Di Te” è un brano uptempo, una carica di energia che esplode in soli due minuti e mezzo, con un crescendo potente e influenze gospel, che racconta del raggiungimento di una piena consapevolezza di sé stessi e di una totale coscienza della propria identità raggiunta a seguito di una lunga e rigenerante metamorfosi. Il nuovo singolo di Noemi è un inno al coraggio, un’esortazione a non accontentarsi mai ricercando sempre il meglio per sé, senza avere paura di dire di no a tutto ciò che ci è ostile e superfluo, non necessario per la nostra crescita e realizzazione. “Non ho bisogno di te” canta dell’importanza di rinnovarsi, del sapersi evolvere per diventare la migliore versione di sé stessi rimanendo sempre aperti al cambiamento, curiosi nei confronti di ciò che ci circonda, famelici di vita. Noemi è stata protagonista di un percorso profondo e radicale che ha affrontato anche nel suo ultimo album pubblicato nel 2021, che l’ha portata a scoprire un’identità dal tratto netto, definito in quanto professionista e in quanto donna. Nel tempo ha imparato ad accettarsi e ad accettare anche quei lati di sé che non le piacciono perché fanno parte di lei; ha scoperto che per crescere, maturare ed evolversi è indispensabile lasciare andare le “zavorre” di cui non abbiamo bisogno. La spinta data dall’aver capito in parte se stessa, perché non si finisce mai di crescere, è una scintilla di consapevolezza che porta ad avere uno sguardo più a fuoco, che sa vedere il mondo con una sfumatura diversa sia a livello interiore sia nel rapporto con gli altri.


Noemi, parte del comitato artistico della Fondazione Una Nessuna Centomila, parteciperà insieme alle grandi voci della musica italiana a due importanti appuntamenti live all’Arena di Verona, sabato 4 e domenica 5 maggio 2024. Da maggio a settembre Noemi sarà live con un tour, prodotto da Friends & Partners, che partirà dalla Valposchiavo (Svizzera) (3 maggio 2024, sConfini, Piazza Comunale), per proseguire a Porto Torres (SS) (18 maggio 2024, Feshta Manna, Piazza Torre Aragonese), a Valledoria (SS) (19 maggio 2024, Lungomare San Pietro a Mare), a Palermo (1 luglio 2024, al Sicilia Jazz Festival con l’orchestra Jazz Siciliana The Brass Group, Teatro di Verdura), a Roma (7 luglio 2024, al Roma Unplugged Festival, Villa di Massenzio), a Firenze (12 luglio 2024, all’Ultravox al Parco delle Cascine), a Montesilvano (PE) (22 agosto 2024 all’Arena del Mare), a Livorno (24 agosto 2024, Terrazza Mascagni), a Trasacco (AQ) (1 settembre 2024, Piazza Matteotti), a Monti (SS) (20 settembre 2024, allo Spazio G. Mameli), e ad Aymavilles (AO) (22 settembre 2024 al Festival Musicastelle, nella località Ozein alle ore 14:00).

Terminate le riprese di “Ricomincio da Taaac” film dal cuore green

Terminate le riprese di “Ricomincio da Taaac” film dal cuore greenMilano, 22 apr. (askanews) – Sono da poco terminate le riprese di “Ricomincio da Taaac”, il sequel del primo capitolo de Il Milanese Imbruttito dal titolo “Mollo tutto e apro un chiringuito”. Previsto in uscita in autunno e prodotto da Giovanni Cova per QMI, Ramaya Productions e Medusa Film in collaborazione con Prime Video, “Ricomincio da Taaac” è un film “a km zero” per l’ottimizzazione della logistica e si è distinto per una produzione smaccatamente green e attenta in ogni aspetto alle tematiche ambientali, dimostrandosi una case history d’avanguardia sul tema dell’ecosostenibilità.


Le ambientazioni sono state scelte in prossimità del campo base e degli alloggi della troupe, limitando gli spostamenti a un raggio massimo di 100 metri e riducendo così significativamente le emissioni di CO2. Un’ottimizzazione logistica voluta e pianificata dalla produzione, che per oltre due terzi della lavorazione del film è riuscita a bilanciare le esigenze creative e artistiche con quelle della sostenibilità ambientale. Questo grazie alla disponibilità di un location partner come Portanuova, nucleo centrale del set, laboratorio di sperimentazione urbana focalizzato sulla sostenibilità ambientale, il benessere delle persone e la creazione di una comunità inclusiva in grado di generare impatto, e primo quartiere al mondo ad aver ottenuto la doppia certificazione di sostenibilità LEED® e WELL® for Community, la produzione del Film ha potuto realizzare una cittadella 100% green. L’attenzione al protocollo green si è sviluppata nel corso delle riprese su ogni aspetto produttivo, anche quelli apparentemente più semplici: l’uso quasi esclusivo del reparto fotografia di luci al LED, con un consumo bassissimo di energia elettrica; grazie a Portanuova, la possibilità di utilizzare la rete elettrica già presente in loco per il fabbisogno energetico riducendo al minimo l’utilizzo di generatori; la predisposizione di cestini trittici per la raccolta differenziata in tutti i punti – uffici, produzione, campo base, set; il reperimento da parte del reparto costumi di abiti di scena presso mercatini dell’usato, per agevolare il riutilizzo dei materiali; l’adozione da parte di tutta la troupe e del cast di borracce con acqua distribuita nei vari dispenser per evitare lo spreco di bicchieri e scarti in plastica.


“Ora che si sono concluse le riprese, possiamo dire che abbiamo raggiunto gli obiettivi prefissati e che possiamo ritenere ‘Ricomincio da taaac’ una sorta di spartiacque nella produzione cinematografica dal punto di vista dell’ecosostenibilità – afferma Giovanni Cova, Presidente di QMI. “A monte, i registi e gli autori, consapevoli degli accordi che come produzione abbiamo preso con Portanuova, hanno potuto scrivere, costruire e organizzare questo film facendo sopralluoghi e scegliendo le location del distretto per ottimizzare al massimo lo spazio d’azione. Per più di due terzi della lavorazione del film abbiamo potuto infatti girare e portare gli attori sul set dal campo base praticamente andando a piedi, grazie a Portanuova, quartiere capace di offrire un ricco ventaglio di location differenti in un campo ristretto, da piazza Gae Aulenti alla Biblioteca degli Alberi (BAM) e al Bosco Verticale. Tutto questo ci ha consentito di predisporre un piano di lavorazione in due blocchi: nel secondo, il più importante e centrale, abbiamo potuto fare a meno dei 4 camion del campo base con un grosso risparmio di CO2. Spero che questo possa essere un esempio per le prossime produzioni cinematografiche e che dimostri quanto sia ormai possibile ottimizzare l’esigenza artistica con quella ambientale”. “Ricomincio da Taaac” vede nel cast, tra gli altri, Germano Lanzoni, Brenda Lodigiani, Paolo Calabresi, Claudio Bisio, Laura Locatelli, Leonardo Uslengo, Valerio Airò Rochelmeyer, Renato Avallone e tra le new entry Raul Cremona, Francesco Mandelli, Maurizio Bousso, è ancora diretto da Pietro Belfiore, Davide Bonacina, Andrea Fadenti, Andrea Mazzarella e Davide Rossi.


Social brand di proprietà di Shewants e creato da Marco De Crescenzio, Federico Marisio e Tommaso Pozza, “Il Milanese Imbruttito” dal web è diventato in pochi anni un fenomeno culturale e sociale che oggi conta 2 milioni di follower su Facebook, più di 770mila su Instagram, più di 500mila sul canale ufficiale YouTube e più di 220mila su TikTok. La prima trasposizione cinematografica, “Mollo tutto e apro un chiringuito”, uscito nel 2021, ha esordito subito sul podio del box office, risultando tra i maggiori incassi italiani nel periodo pandemico. “Ricomincio da Taaac” è un film prodotto da Giovanni Cova per QMI, Ramaya Productions e Medusa Film in collaborazione con Prime Video; regia di Pietro Belfiore, Davide Bonacina, Andrea Fadenti, Andrea Mazzarella e Davide Rossi; sceneggiatura di Pietro Belfiore, Davide Bonacina, Marco De Crescenzio, Andrea Fadenti, Federico Marisio, Andrea Mazzarella, Tommaso Pozza, Davide Rossi. Si ringrazia Portanuova, location partner del film. Nelle sale nell’autunno 2024.

”Fino al blackout” è il nuovo singolo inedito di Baby K

”Fino al blackout” è il nuovo singolo inedito di Baby KMilano, 22 apr. (askanews) – E’ disponibile su tutte le piattaforme digitali e in radio “Fino al blackout”, il nuovo singolo inedito di BABY K (columbia.lnk.to/Finoalblackout).


Baby K non è solo il tag all’inizio di una canzone e nemmeno solo una hit estiva, è la cantautrice più cosmopolita del nostro paese (nata a Singapore ha viaggiato in lungo in largo prima di fermarsi per qualche anno in Gran Bretagna dove affondano le sue radici musicali e approdare poi in Italia). Nella sua carriera ha raccolto non solo successi radio e da classifica ma anche 5 dischi d’Oro, 17 dischi di Platino e soprattutto un Disco di Diamante grazie a “Roma – Bangkok”, unica canzone al femminile in Italia ad aver raggiunto questo traguardo (sono pochi gli artisti in generale che dalle certificazioni FIMI possono vantare di avere un disco di Diamante appeso in casa: Sia è l’unica donna internazionale che con Ed Sheeran e Luis Fonsi hanno ottenuto un Diamante per un singolo nel nostro paese mentre Jovanotti, Modà, Vasco Rossi, Ligabue e Renato Zero per un album).


Oggi, dopo quasi 13 anni di carriera durante la quale ha alternato rap, pop e reggaeton cercando sempre qualcosa di nuovo, nuove influenze e nuovi mondi da esplorare, Baby K torna con un nuovo singolo, “Fino al blackout”, che interpreta perfettamente la sua costante ricerca sonora e sposa la necessità di coniugare una musica che la rappresenti ad un testo che la racconti, come donna e come artista. Claudia Judith Nahum (questo il suo vero nome), firma di “Fino al blackout” testo e musica e per la prima volta la produzione insieme a Macs (negli anni aveva già avuto modo di collaborare in fase di produzione ma mai era arrivata ad una presenza così importante nella chiusura di un brano).


Solo qualche giorno fa Baby K aveva postato sui suoi social queste parole: “My loves ?? Mi sono presa una pausa dai social. Ho voluto lavorare in silenzio, perché è quando ci allontaniamo dal chiasso che lo spirito ha modo di comunicare con la nostra mente. La mia vita in musica è iniziata nel 2007 ed è stato un viaggio folle, stupendo, fatto di alti e bassi, evoluzioni, cambiamenti, lavoro, ricerca e risultati assurdi… e tutte queste cose mi hanno portato inevitabilmente a chiedermi oggi “cosa vuoi dire? “cosa vuoi rappresentare?” e la domanda più difficile: “Claudia, chi sei”? Quest’ultima è una domanda che mi pongo da quando sono piccola, che riporta alla mia mente ricordi di spostamenti tra culture e paesi diversi, il sentirsi sempre un alieno in cerca del suo vero contesto, allontanarsi ogni volta da amici e famiglia cercando di ricostruire il mio concetto di “casa” e di appartenenza. Lo stesso è accaduto con la musica. In questi mesi è stato prezioso per me muovermi dietro le quinte, per far tornare quel fuoco, quella fotta, quella voglia di apparecchiarsi il tavolo da sola e dire “f*anculo io sono questa”. Io non voglio seguire, io voglio creare perchè sentirsi diversi è un’arma, è la fonte, ti rende UNIC* e tu che leggi non dimenticarlo mai! Soprattutto io voglio condividerlo con chi mi segue, con chi mi ha aspettato, chi mi capisce davvero, con voi. Per questo, i social non bastano… ma ci arriverò poco a poco e “fidandomi di un battito”(cit.) Mi mancate, ma stiamo per ripartire. ??” Un messaggio questo che apriva da una parte la strada all’arrivo di nuova musica ma che dall’altra voleva dare la possibilità a Claudia di farsi conoscere come artista ma soprattutto come donna, una donna forte, indipendente, capace di dire a se stessa: “qualunque cosa succeda fuori da quella porta, il caos che il mondo sta vivendo, io sono pronta a tutto, sono pronta a ripartire da me stessa, ad andare avanti per la mia strada”.


Se è vero che le donne di oggi sono sempre più consapevoli di loro stesse, del loro ruolo e delle loro capacità, Baby K è oggi una donna che rivendica la propria indipendenza e l’amore per se stessa e la libertà di poter usare, come nelle migliori canzoni pop, parole apparentemente leggere per raccontare uno stato d’animo, una necessità (“Mettiti il rossetto stanotte, c’è profumo di caos, balliamo fino al Blackout”). Fin dal suo primo successo con “Femmina Alfa” (2010) passando per l’album “Una seria” (prodotto da Tiziano Ferro e Michele Canova Iorfida), “Kiss Kiss Bang Bang”, “Icona” e “Donna sulla Luna”, Baby K ha sempre cercato di coniugare la sua anima rap (lei cresciuta artisticamente in Inghilterra e approdata in Italia portando il suo mondo artistico in un paese dove in quegli anni il rap – ancor più femminile – non aveva ancora un mercato importante come quello di oggi) con quella più pop andando ogni volta sempre un pezzettino oltre le aspettative del pubblico e degli addetti ai lavori, portando in Italia stili e contaminazioni come nel caso di “Roma – Bangkok”, primo singolo reggaeton di grande successo nel nostro paese.